CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 aprile 2021
567.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (XI e XII)
COMUNICATO
Pag. 93

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa, e la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini.

  La seduta comincia alle 15.

DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, si congratula con la neoeletta presidente della XI Commissione, onorevole Mura, alla quale formula i migliori auguri di buon lavoro.
  Segnala che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che gli onorevoli Testamento e Baroni sottoscrivono gli emendamenti a prima firma Sapia 1.4, 1.5, 2.59, 2.60 e 2.61, l'onorevole Sutto sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gebhard 2.06 e l'onorevole Mollicone sottoscrive le seguenti proposte emendative a prima firma Bellucci: 1.26, 1.28, 1.29, 1.30, 1.27, 1.32, 1.018, 1.019, 2.102, 2.106, 2.103, 2.105, 2.104 e 2.107.
  Avverte, poi, che è stato segnalato dalla deputata Bucalo che all'emendamento 2.38 a sua prima firma le parole: «della scuola pubblica o paritaria» devono intendersi sostituite dalle seguenti «della scuola pubblica e paritaria».
  Comunica, inoltre, che è pervenuto il parere favorevole con osservazioni della Commissione Affari costituzionali. Pag. 94
  Ricorda che nella seduta di ieri i relatori, deputato Novelli per la XII Commissione e deputata Mura per la XI Commissione, e il rappresentante del Governo hanno espresso i pareri sulle proposte emendative presentate all'articolo 1 ed è stato avviato il relativo esame, che riprenderà oggi dall'emendamento Bellucci 1.31.
  Ricorda, altresì, che sono stati accantonati gli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, nonché gli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019. Questi ultimi, per analogia di materia, saranno esaminati insieme alle proposte emendative riferite all'articolo 2.
  Chiede, quindi, ai relatori e al rappresentante del Governo di esprimere i rispettivi pareri sugli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19.

  Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, anche a nome della collega Mura, relatrice per la XI Commissione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, purché siano riformulati aggiungendo al comma 7-quater, dopo le parole: «costi di funzionamento» le parole: «al netto dei ricavi ottenuti dalle prestazioni».

  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dei relatori.

  Le Commissioni riprendono l'esame dall'emendamento Bellucci 1.31.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento Bellucci 1.31, sottolinea che esso mira a garantire l'apertura degli esercizi commerciali, obiettivo sostenuto da tutte le forze politiche, tanto in Aula quanto nelle piazze. Invita, quindi, i colleghi ad operare scelte coerenti con le proprie dichiarazioni pubbliche, sollecitando il Governo e i relatori a modificare il proprio parere o almeno ad accantonare la proposta emendativa in oggetto. Segnala che, agendo diversamente, la tanto proclamata solidarietà con le categorie economiche si ridurrebbe a un'ipocrita enunciazione di principio.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Bellucci 1.31 e De Martini 1.8.

  Carmela BUCALO (FDI), illustrando l'emendamento Bellucci 1.28, di cui è cofirmataria, evidenzia che esso è coerente con gli obiettivi enunciati dallo stesso Ministro dell'istruzione in risposta a un question time del proprio gruppo: in quella sede, infatti, il Ministro ha assicurato una rapida ripresa dell'attività didattica in presenza per il 100 per cento degli studenti. Osserva che, anche in considerazione dell'impegno assunto dal Ministro, l'invito al ritiro dell'emendamento risulta ingiustificato.

  Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, anche a nome della collega Mura, precisa che l'invito al ritiro è giustificato dal fatto che sarebbe più opportuno avanzare tale proposta emendativa in sede di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 44 del 2021, in corso di discussione al Senato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea che, stante l'apparente convergenza dei gruppi di maggioranza sul merito dell'emendamento, per ragioni di tempestività ed efficacia sarebbe opportuno approvarlo nella seduta odierna.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bellucci 1.28.

  Carmela BUCALO (FDI), intervenendo sull'emendamento Bellucci 1.29, di cui è cofirmataria, ne sottolinea la rilevanza e l'urgenza al fine di risolvere la situazione di gravissimo isolamento vissuta dagli studenti disabili e di promuovere la loro inclusione, incrementando la didattica digitale integrata ed evitando l'odiosa pratica delle classi differenziali. Pertanto, sollecita i relatori e il Governo a riconsiderare l'invito al ritiro.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) segnala che il tema dell'inclusione educativa dei disabili è una priorità anche a livello europeo. Risulta pertanto incomprensibile la scelta Pag. 95della maggioranza di non accogliere questo emendamento, che andrebbe approvato quanto meno nella parte che vieta l'istituzione di classi differenziali.

  Graziano MUSELLA (FI), pur concordando sul merito della proposta emendativa, ribadisce che il provvedimento in esame non è lo strumento opportuno per recepire tali obiettivi.
  Al riguardo, ricorda che l'articolo 1 si limita a disciplinare gli spostamenti e le misure applicabili con riferimento a un periodo circoscritto e oramai passato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bellucci 1.29.

  Elena CARNEVALI (PD) sottoscrive l'emendamento Gavino Manca 1.3 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Antonio PALMIERI (FI) sottoscrive l'emendamento Cappellacci 1.19 e accetta la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), esprime disappunto per il diverso trattamento a cui sono soggetti gli emendamenti presentati dall'opposizione.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Gavino Manca 1.3 e Cappellacci 1.19, come riformulati (vedi allegato).

  Claudio BORGHI (LEGA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.15, premette che non intende sollevare questioni politiche o assumere atteggiamenti provocatori.
  Ricorda che, se in una prima fase le misure di restrizione della libertà personale, al netto delle sentenze dei tribunali, sono state introdotte con lo strumento dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, a seguito dell'approvazione di un emendamento proposto dal collega Ceccanti al decreto-legge n. 19 del 2020 si è introdotta la prassi delle comunicazioni preventive alle Camere da parte del Governo. Tuttavia, il fatto che le misure restrittive siano ora introdotte utilizzando lo strumento del decreto-legge restringe notevolmente la possibilità per il Parlamento di intervenire a monte del processo decisionale, riducendo il proprio ruolo a una mera validazione delle scelte assunte dall'Esecutivo. Pertanto, per tutelare le prerogative del Parlamento, occorre garantire che nelle varie «cabine di regia» che definiscono le misure restrittive sia rappresentato anche il Parlamento: i parlamentari, infatti, devono assumersi la responsabilità politica delle scelte e rispondere alle legittime rivendicazioni delle categorie produttive. Dichiarandosi disponibile ad accedere a una riformulazione che salvaguardi la finalità della proposta emendativa in oggetto, ribadisce l'esigenza di coinvolgere adeguatamente gli organi parlamentari nelle attività dei comitati tecnici che, pur non avendo alcuna legittimità democratica – e in taluni casi anche scarsa competenza – assumono decisioni di impatto così rilevante sulla vita delle persone e sull'economia del Paese.

  Lisa NOJA (IV), intervenendo sull'emendamento Claudio Borghi 1.15, riconosce l'oggettività del problema di conciliare l'esigenza di intraprendere azioni tempestive per contrastare la pandemia con quella di rispettare il ruolo del Parlamento. Segnala, tuttavia, la necessità di rimanere nei limiti tracciati dalla Costituzione, mentre la soluzione proposta dall'emendamento in esame negherebbe al decreto-legge, la cui adozione verrebbe condizionata a una serie di passaggi di carattere politico e tecnico, il carattere di straordinaria necessità e urgenza che proprio la Costituzione riconosce a tale atto legislativo. Ritiene, quindi, ragionevole pensare ad introdurre uno strumento nuovo, per fronteggiare una situazione che i padri costituenti non potevano immaginare, ritenendo che l'esame del provvedimento in oggetto, in ragione del suo contenuto, non sia la sede più opportuna per discuterne.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), intervenendo sull'emendamento Claudio Borghi 1.15, pur Pag. 96comprendendo in parte le ragioni esposte dal proponente, evidenzia tuttavia come non esista nessuna circostanza che più della pandemia in atto rivesta i caratteri di straordinaria necessità e urgenza richiesti dalla Costituzione per l'adozione dei decreti-legge. Ritiene, inoltre, che sia ingiusto accusare il Parlamento e il Governo, che hanno affrontato con gli strumenti giuridici a disposizione un dramma come quello dell'emergenza sanitaria né, tantomeno, che ci si possa riferire alla cabina di regia con l'appellativo «schifezza», quando è solo la scienza che può aiutare la politica ad individuare la strada per il superamento della pandemia, come dimostra l'esperienza di diversi Paesi.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ritiene che quello in discussione sia un tema molto serio, che dovrebbe essere affrontato prescindendo dalle appartenenze politiche. È innegabile che il Parlamento sia stato progressivamente marginalizzato e svuotato delle sue prerogative, come ha dimostrato la recente esperienza dell'esame della proposta del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi i parlamentari vengono giudicati unicamente sulla base del numero di votazioni a cui partecipano, a prescindere dalla qualità della loro azione politica. È necessario, quindi, contrastare questa deriva, accentuata dall'abuso di determinati strumenti, quali i decreti-legge e i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, con i quali il Governo sottopone al Parlamento decisioni solo da ratificare. Pertanto, poiché l'emendamento Claudio Borghi 1.15 costituisce un'occasione per affrontare il problema, auspica che le forze politiche rappresentate nelle Commissioni si adoperino perché sia approvato, anche riformulandone il testo.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) esprime la sua frustrazione perché le riflessioni dei colleghi sembrano prescindere dal quadro attuale della pandemia, che vede, da un lato, il Parlamento rivestire il ruolo di raccordo tra i diversi piani istituzionali – Stato, Regioni, Unione europea – e, dall'altro, le forze politiche partecipare alle decisioni, sia nella fase ascendente, nel processo di elaborazione delle norme, sia nella fase di approvazione delle stesse.
  Bisogna, quindi, riconoscere che la pandemia ha imposto un nuovo ruolo al Parlamento, che risulta coerente con il nostro ordinamento, basato sul rapporto tra Stato e regioni, secondo le disposizioni recate dal Titolo V della Costituzione.

  Antonio PALMIERI (FI) esprime apprezzamento per le argomentazioni addotte dalla collega Noja, che ha evidenziato problematiche a cui non è possibile rispondere con un emendamento riferito a un articolo che riguarda un periodo temporale oramai concluso.
  Auspica, pertanto, che sia accolto l'invito al ritiro dell'emendamento Claudio Borghi 1.15 e che si affrontino le questioni rilevate in una sede più opportuna.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) chiede di poter accantonare l'emendamento Claudio Borghi 1.15, al fine di consentire di predisporre una riformulazione condivisa.

  Elena CARNEVALI (PD), non condividendo la richiesta di accantonamento, preannuncia il voto contrario del suo gruppo all'emendamento Claudio Borghi 1.15 che, prevedendo l'utilizzo dei decreti-legge al posto dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, appare in contraddizione con le critiche all'abuso della decretazione d'urgenza più volte espresse da rappresentanti del gruppo Lega. Riconosce la necessità di trovare un equilibrio tra l'esigenza di contrasto dell'epidemia e quella del rispetto delle prerogative del Parlamento, ma ritiene che questa non sia la sede opportuna per farlo. Ricorda, infine, che in questa fase tutti i Paesi colpiti dalla pandemia hanno basato le proprie decisioni politiche sui pareri forniti dagli organi tecnico-scientifici.

  Claudio BORGHI (LEGA) ritiene che la procedura di consultazione cui è subordinata l'adozione dei decreti-legge, delineata dal suo emendamento, non pregiudichi l'esigenza di intervenire con tempestività per Pag. 97fronteggiare le conseguenze della pandemia. Al contrario, la sua proposta mira al coinvolgimento di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, anche quelle di minoranza che, nonostante quanto affermato dalla collega Rossini, non partecipano alla fase di formazione della decisione politica. Pertanto, avendo constatato che tutte le forze politiche concordano sulla necessità di affrontare il problema, ribadisce la richiesta di accantonare il suo emendamento 1.15, per verificare in quale modo, attraverso una riformulazione ovvero la trasformazione in un ordine del giorno, il tema possa trovare una soluzione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Claudio Borghi 1.15.

  Marialucia LOREFICE, presidente, in considerazione dell'imminente inizio della seduta dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata alle 19 della giornata odierna.

  La seduta termina alle 15.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 aprile 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 19.05.

DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta pomeridiana.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica, inoltre, che la deputata Barzotti sottoscrive l'emendamento a prima firma Invidia 2.76 e che sono state ritirate le proposte emendative Dori 1.01 e 1.02 e Versace 2.13.
  Ricorda, infine, che nella precedente seduta di oggi è stato votato, da ultimo, l'emendamento Claudio Borghi 1.15 e che l'esame riprenderà pertanto dall'emendamento Sapia 1.5.

  Francesco SAPIA (MISTO-L'A.C'È) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.5, volto a consentire la graduale esclusione dalle limitazioni e dalle misure di contenimento per i soggetti che dimostrino di essere stati immunizzati contro il COVID-19, fermo restando l'obbligo di portare la mascherina e di mantenere il distanziamento nei locali pubblici o all'aperto, evidenziando come detta proposta emendativa si muova esattamente nella direzione perseguita dal Governo in ordine alla necessità di consentire progressive riaperture solo in condizioni di accertata sicurezza. Ne chiede pertanto l'accantonamento.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Sapia 1.5.

  Rossana BOLDI (LEGA) ritira l'emendamento Fogliani 1.10, di cui è cofirmataria.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che gli emendamenti Foscolo 1.9, Tuzi 1.25 e Giaccone 1.11 sono stati ritirati.

  Rossana BOLDI (LEGA) illustra l'emendamento 1.6 a sua prima firma, volto a ripristinare la corrispondenza tra zone di rischio e misure di contenimento, anche al fine di valorizzare pienamente la classificazione effettuata dal Governo sulla base di precisi criteri scientifici, che ha avuto quindi traduzione normativa in successivi decreti- Pag. 98legge. Nel sottolineare come un effettivo rispetto della suddetta classificazione avrebbe consentito a molti territori di essere inquadrati come zone gialle già subito dopo le festività pasquali, onde permettere riaperture in sicurezza di alcune attività economiche, ritiene indispensabile evitare situazioni che possano generare ulteriore confusione. Dichiarandosi consapevole del fatto che il suo emendamento sarà respinto, segnala come sia nella piena prerogativa del Parlamento apportare modifiche puntuali e migliorative al provvedimento in discussione, tanto più dopo le note polemiche sorte in relazione utilizzo da parte del Governo, nella fase iniziale, del contestato strumento costituito dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Boldi 1.6.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che gli emendamenti Racchella 1.17 e Paolin 1.7 sono stati ritirati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Montaruli 1.44, 1.38, 1.37 e 1.39.

  Elena MURELLI (LEGA) ritira il suo emendamento 1.13.

  Walter RIZZETTO (FDI), anche a nome della collega Bucalo, sottoscrive l'emendamento Murelli 1.13 e lo fa proprio.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Murelli 1.13 e Montaruli 1.43.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo D'Ippolito 1.014, constatata l'assenza dei presentatori, s'intende decaduto. Ricorda, altresì, che gli articoli aggiuntivi Bellucci 1.018 e 1.019 sono stati accantonati per essere esaminati insieme agli emendamenti riferiti all'articolo 2. Invita, quindi, i relatori e il ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 2, ringrazia preliminarmente i gruppi parlamentari per il prezioso lavoro svolto nella formulazione dei singoli emendamenti, che affrontano tematiche di assai rilevante attualità nel quadro dell'emergenza sanitaria. Fa tuttavia presente che, sia pure a malincuore, solo alcune di esse potranno costituire oggetto dell'espressione di un parere favorevole, anche in considerazione delle limitate risorse finanziarie disponibili, che potranno semmai essere reperite in un momento successivo nell'ambito delle iniziative predisposte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ovvero in occasione di prossimi scostamenti di bilancio che dovessero essere autorizzati dalle Camere. Ciò premesso, avverte che è tuttavia in corso una fattiva interlocuzione con il Governo ai fini delle opportune verifiche tecniche sulle singole proposte emendative, con particolare riferimento a quelle sulle quali sembrerebbe potersi registrare una sostanziale convergenza tra le diverse forze politiche in ordine a temi di interesse trasversale. In tale contesto, anche a nome del relatore per la XII Commissione, propone pertanto un rinvio alla seduta di domani dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2, in modo da poter disporre, alla luce della predetta interlocuzione, di un quadro più completo, anche con riferimento alla sussistenza di eventuali risorse finanziarie da destinare all'accoglimento di talune delle istanze rappresentate dalle proposte emendative medesime, che consenta di formulare pertanto un parere ponderato e maggiormente ragionato sulle stesse.

  Walter RIZZETTO (FDI), pur apprezzando la sincerità della posizione espressa dalla relatrice Mura e condividendo l'opportunità di un maggiore approfondimento su talune delle proposte emendative riferite all'articolo 2, dubita tuttavia che l'interlocuzione in corso con il Governo potrà condurre all'accoglimento anche delle proposte emendative presentate dall'opposizione. Nel prendere comunque atto della mancanza, allo stato attuale, dei pareri da parte dei relatori e del Governo sugli emendamenti Pag. 99 riferiti all'articolo 2, sottolinea l'irritualità di tale circostanza, considerata da un lato la sostanziale esiguità delle proposte emendative in questione, dall'altro la ristrettezza dei residui tempi di esame, tenuto conto del fatto che il provvedimento risulta calendarizzato per la discussione in Assemblea a partire dalla prossima settimana. Preannuncia, altresì, a l'intenzione del gruppo Fratelli d'Italia di procedere comunque ad una illustrazione delle proprie proposte emendative, pur rivendicando l'assenza di qualsivoglia atteggiamento ostruzionistico, come finora ampiamente dimostrato.

  Romina MURA (PD), relatrice per la XI Commissione, chiarisce che, in realtà, su diversi emendamenti riferiti all'articolo 2 sarebbe possibile esprimere sin d'ora i pareri, ma evidenzia come il rinvio dell'esame alla giornata di domani consentirebbe di avere un quadro più definito e, soprattutto, di dirimere alcuni punti critici che ancora permangono rispetto a proposte emendative sulle quali sembrerebbe, come in precedenza sottolineato, potersi realizzare una sostanziale ed auspicabile convergenza tra i diversi gruppi parlamentari.

  Walter RIZZETTO (FDI) osserva come, in alternativa alla proposta avanzata dalla relatrice, si potrebbe ipotizzare di impiegare utilmente la seduta odierna per esaminare, se non altro, quelle proposte emendative rispetto alle quali i pareri fossero già definiti.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA), alla luce delle motivazioni addotte dalla relatrice Mura concorda con la proposta di rinvio dell'esame alla seduta di domani, da convocare auspicabilmente nella prima parte della mattinata.

  Elena CARNEVALI (PD) condivide le indicazioni metodologiche proposte dalla relatrice Mura, evidentemente volte a favorire la definizione di un quadro complessivo sulle proposte emendative ancora da esaminare, concordando quindi con la proposta di rinviarne l'esame alla seduta di domani.

  Marialucia LOREFICE, presidente, preso atto di quanto rappresentato dalla relatrice Mura, secondo cui sarebbero ancora in corso valutazioni tecniche con il Governo tali da consigliare un rinvio dell'esame del provvedimento alla seduta di domani, onde disporre di un quadro definitivo in merito alla formulazione dei pareri da esprimere sulle proposte emendative riferite all'articolo 2, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 19.30.