CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 marzo 2021
560.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Francesco Battistoni.

  La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il deputato Renato Brunetta, in quanto componente del Governo, è sostituito dal deputato Dario Bond, che quindi entra a far parte della Commissione.

Disposizioni in materia di agricoltura contadina.
Testo unificato C. 1825 Cunial, C. 1968 Fornaro e C. 2905 Cenni.
(Seguito esame e rinvio – Adozione nuovo testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato, adottato nella seduta del 25 marzo scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che i gruppi M5S, PD e Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 25 marzo scorso il relatore Pignatone, ha presentato Pag. 101una nuova proposta di testo unificato, da adottare come nuovo testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

  Sara CUNIAL (MISTO) sollevando alcune criticità di merito che vorrebbe discutere con il relatore e gli altri rappresentanti dei gruppi, chiede alla presidenza di poter rinviare ad una successiva seduta l'adozione del nuovo testo base al fine di poter esprimere un voto favorevole sull'adozione del testo.

  Filippo GALLINELLA, presidente ritiene che la Commissione abbia avuto ampia possibilità di valutare i contenuti nel nuovo testo base elaborato dal relatore e che si possa aprire la fase emendativa, durante la quale potranno essere certamente valutati tutte le modifiche necessarie al miglioramento del testo.

  Sara CUNIAL (MISTO) dichiara un voto di astensione sulla proposta di adozione del nuovo testo base, preannunciando la presentazione di proposte emendative volte a superare le criticità che ritiene essere presenti nel testo elaborato dal relatore.

  Dedalo Cosimo Gaetano PIGNATONE (M5S), relatore, nel prendere atto delle criticità evidenziate dalla collega Cunial, ritiene vi siano le condizioni perché la Commissione possa procedere nei suoi lavori e che durante la fase emendativa sarà certamente possibile valutare ulteriori modifiche al fine di pervenire all'adozione di un testo ampiamente condiviso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta del relatore di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il nuovo testo unificato delle proposte di legge in discussione.

  La Commissione approva la proposta di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 1825 Cunial, C. 1968 Fornaro e C. 2905 Cenni, elaborato dal relatore (vedi allegato 1).

  Filippo GALLINELLA, presidente, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti al nuovo testo base è fissato alle ore 14 del prossimo 23 aprile. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Delega al Governo per la disciplina dell'agricoltura multifunzionale e altre disposizioni per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo.
C. 2049 Spena.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 2930 Cenni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 febbraio scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che i gruppi M5S, PD e Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 2930 Cenni, vertente su materia analoga. Propone, pertanto, di deliberare l'abbinamento della proposta di legge C. 2930 della deputata Cenni alla proposta di legge C. 2049, di iniziativa della deputata Spena, già all'esame della Commissione.

  La Commissione concorda.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, riferisce che la proposta di legge in titolo, di cui si è testé disposto l'abbinamento, si compone di 11 articoli e prevede una serie di disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
  L'articolo 1 definisce l'oggetto e le finalità della legge, individuando le azioni prioritarie da attuare per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, con particolare Pag. 102riferimento alle aree rurali e marginali, costiere, lacuali e fluviali, prevedendo interventi che garantiscano la valorizzazione delle competenze, delle esperienze e delle professionalità delle donne per lo sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, il diritto alla maternità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i servizi di assistenza, la continuità della formazione, l'accesso al credito, alla terra e alle acque, nonché la rappresentanza di entrambi i sessi negli organismi decisionali e nelle cariche direttive del settore.
  La proposta di legge reca altresì disposizioni per eliminare le criticità esistenti nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura e per contrastare le disparità salariali e le discriminazioni di genere, nonché per monitorare l'impatto di genere delle misure adottate nel medesimo settore.
  L'articolo 2 prevede l'istituzione, con decreto, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale – Direzione generale dello sviluppo rurale, dell'ufficio dirigenziale non generale per la promozione del lavoro, della formazione e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, individuandone i compiti.
  In particolare l'ufficio di cui si propone l'istituzione coordina la propria attività con quella delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e si avvale della collaborazione dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), ha i seguenti compiti:

   a) monitorare l'evoluzione dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acqua-coltura;

   b) monitorare, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'evoluzione del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, con particolare riferimento alle retribuzioni, alle progressioni di carriera, al rispetto delle norme sulla maternità, alle situazioni di lavoro irregolare e a situazioni di molestie e violenza nei luoghi di lavoro;

   c) monitorare l'utilizzo e l'efficacia delle misure previste dalla Politica agricola comune, primo e secondo pilastro, dai piani triennali della pesca e dell'acquacoltura e dalle norme nazionali e regionali per la crescita del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura e l'impatto che tali misure hanno complessivamente sulle donne;

   d) condurre indagini periodiche volte ad accrescere le conoscenze sul lavoro e sull'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura nonché sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;

   e) elaborare misure dedicate e percorsi condivisi con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per promuovere la parità tra i sessi nell'accesso al credito, alla terra e alle acque nonché per garantire il sostegno all'attività di impresa durante la maternità, la genitorialità e nell'assistenza ai figli e ai familiari;

   f) contribuire alla redazione del piano nazionale annuale di cui all'articolo 4.

  Per l'attività dell'ufficio è stanziata una somma pari a 300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2021.
  L'articolo 3 istituisce l'Osservatorio nazionale sull'imprenditoria e sul lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, stabilendone la composizione e le attività.
  L'Osservatorio è presieduto dal capo dell'ufficio di cui all'articolo 2 e ha le seguenti funzioni:

   a) effettuare analisi periodiche sulla presenza e sulla rappresentanza delle donne Pag. 103nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'agricoltura e redigere rapporti sull'efficacia delle misure in vigore in materia, in collaborazione con gli enti statistici e di ricerca interessati;

   b) svolgere un ruolo di consulenza e di stimolo sui temi relativi alla presenza e alla rappresentanza delle donne nel settore dell'agricoltura, delle foreste e nel comparto agricolo, della pesca e dell'acquacoltura nei confronti delle regioni, del Governo e, per suo tramite, delle Camere e dell'Unione europea, formulando raccomandazioni relative allo stato della legislazione e dell'azione amministrativa nazionale e regionale in materia;

   c) presentare al Ministro delle politi-che agricole alimentari e forestali un rapporto annuale sullo stato di attuazione delle politiche per lo sviluppo dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura;

   d) sensibilizzare e stimolare le pubbliche amministrazioni ai fini dell'attuazione di interventi per promuovere l'imprenditoria e il lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per migliorare le condizioni di vita delle lavoratrici e delle imprenditrici agricole anche avvalendosi del sostegno dei fondi strutturali europei;

   e) collaborare con le università e i centri di ricerca ai fini dell'istituzione di corsi di studio sui temi relativi alla presenza e alla rappresentanza delle donne nel settore dell'agricoltura, delle foreste e nel comparto agricolo, della pesca e dell'acqua-coltura;

   f) collaborare con gli istituti tecnici superiori agroalimentari e con i cluster dei settori delle green e blu economy al fine di sviluppare percorsi di formazione per agevolare l'inserimento delle figure femminili specializzate nell'intera economia agricola e della pesca con particolare riferimento alle sfide climatiche e dell'economia circolare;

   g) partecipare alla redazione del Piano nazionale annuale di interventi di cui all'articolo 4.

  L'Osservatorio è composto da rappresentanti di ciascuna delle associazioni agricole; organizzazioni sindacali; Istituto nazionale di statistica; Istituto nazionale della previdenza sociale; Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro; CREA; ISMEA; Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Collaborano con l'Osservatorio anche i Ministri del lavoro e delle politiche sociali e per le pari opportunità e la famiglia e la cabina di regia nazionale della Rete del lavoro agricolo di qualità.
  I componenti dell'Osservatorio svolgono la propria attività a titolo gratuito e durano in carica tre anni. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono nominati i componenti dell'Osservatorio e sono stabiliti i compiti e gli ambiti di intervento del medesimo Osservatorio, in conformità a quanto disposto dal presente articolo.
  L'articolo 4 prevede la redazione del Piano nazionale annuale di interventi per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, per la cui attuazione sono stanziati 20 milioni di euro annui.
  In particolare, il Piano è finalizzato alla realizzazione e al finanziamento dei seguenti interventi:

   a) favorire la creazione e l'attività delle imprese a conduzione femminile;

   b) sostenere le imprese e il lavoro femminili, con particolare attenzione alle aree interne e disagiate, anche mediante la previsione di premialità utilizzabili nel Piano Pag. 104strategico nazionale per lo sviluppo rurale e nei programmi di sviluppo rurale regionali e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);

   c) tutelare la maternità e la genitorialità delle lavoratrici e delle imprenditrici agricole nonché garantire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso la creazione di servizi alle famiglie e politiche di welfare;

   d) promuovere reti di contrasto e prevenzione di fenomeni di molestie e violenza anche in raccordo con i centri anti-violenza, i consultori familiari e le aziende sanitarie locali;

   e) promuovere azioni mirate per la tutela della salute e della sicurezza in un'ottica di genere delle lavoratrici agricole, ponendo una particolare attenzione alle attività che si svolgono in condizioni climatiche difficili;

   f) potenziare l'offerta formativa e l'aggiornamento professionale delle imprenditrici e delle lavoratrici agricole;

   g) attivare e potenziare i servizi di trasporto pubblico, prevedendo incentivi per l'acquisto di abbonamenti a tali servizi, nonché i servizi di assistenza sanitaria e di cura nei territori rurali e costieri periferici al fine di promuovere un reale ed effettivo diritto alla mobilità sostenibile e alla salute delle donne nonché per contrastare fenomeni di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro;

   h) sostenere, con apposite azioni e attività mirate, la promozione e la nascita di imprese condotte da donne immigrate;

   i) promuovere l'installazione e l'utilizzo della banda larga e ultralarga nelle zone rurali, prevedendo agevolazioni fiscali per le imprese agricole femminili che utilizzano infrastrutture digitali;

   l) favorire l'economia agricola e ittica circolare in un'ottica di sostenibilità integrale dell'attività economica, di valorizzazione della biodiversità e del recupero di pratiche agro-ecologiche nelle imprese femminili;

   m) incentivare l'aggregazione dell'offerta agricola anche attraverso il sostegno e la creazione di reti di imprese femminili, di cui all'articolo 3 del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e di distretti del cibo, di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228;

   n) garantire la piena ed effettiva partecipazione femminile e le pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica delle aree rurali.

  Il Piano nazionale annuale, redatto in collaborazione con l'ufficio di cui all'articolo 2 e con l'Osservatorio di cui all'articolo 3, è adottato, entro il 31 dicembre di ogni anno, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro del turismo, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
  Per l'attuazione del Piano nazionale di cui al comma 1 sono stanziati 20 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021. Le risorse erogate per il finanziamento del Piano sono cumulabili con agevolazioni e contributi eventualmente già previsti dalla vigente normativa europea, nazionale o regionale. Tali risorse possono essere integrate con quelle destinate all'attuazione delle misure previste dalle priorità del Piano strategico nazionale, i fondi della politica agricola comune e il FEAMP.
  L'articolo 5 prevede l'applicazione, da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del principio di equilibrio tra i sessi, almeno nella misura di un terzo: nelle nomine di propria competenza negli enti e negli organismi da esso partecipati; nella scelta dei propri consulenti e dei componenti dei comitati di consulenza, di ricerca e di studio costituiti al suo interno; in tutti gli organismi di monitoraggio Pag. 105e di partenariato impegnati nella redazione, nel monitoraggio, nella valutazione dei piani nazionali e regionali nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
  L'articolo 6 istituisce, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Fondo per promuovere l'aggregazione dell'imprenditoria femminile agricola (con una dotazione annua di 10 milioni di euro) per favorire la concentrazione produttiva del sistema imprenditoriale agricolo a conduzione femminile, compresa la costituzione di reti di imprese agricole femminili ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, con specifica attenzione a iniziative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni tipiche territoriali e alla salvaguardia del sistema ambientale-paesaggistico nelle aree interne e costiere nonché nelle aree svantaggiate e all'integrazione tra economia verde, blu ed economia circolare.
  L'articolo 7 disciplina la qualifica di coadiuvante dell'impresa di pesca e acquacoltura, mentre l'articolo 8 prevede il rifinanziamento del fondo rotativo per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in agricoltura, stabilizzando così il progetto di investimenti noto come «donne in campo», previsto inizialmente per un solo anno dalla legge n. 160 del 2019.
  L'articolo 9 istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca, il Fondo per la promozione di studi sulle donne, l'agricoltura e la pesca, con una dotazione annua di 2 milioni di euro, al fine di favorire la diffusione della cultura imprenditoriale e del lavoro femminile, con particolare riferimento al settore della ricerca applicata in agricoltura. Le risorse del Fondo sono altresì destinate all'istituzione di borse di studio in favore degli studenti che discutono una tesi di laurea in materie attinenti alle finalità proprie del medesimo Fondo.
  L'articolo 10 conferisce al Governo la delega legislativa per l'attuazione della direttiva 2010/41/UE sull'applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma.
  Quanto alla procedura di adozione si prevede che i decreti legislativi siano informati ai princìpi e criteri direttivi contenuti nella direttiva 2010/41/UE e ai princìpi e criteri direttivi generali previsti dall'articolo 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
  Gli schemi dei decreti legislativi che prevedono sanzioni penali sono trasmessi, dopo l'acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica affinché su di essi sia espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia. Decorsi quaranta giorni dalla data di trasmissione, i decreti possono essere comunque emanati. Il Governo, ove non intenda conformarsi ai pareri parlamentari di cui al primo periodo, ritrasmette alle Camere i testi, con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, per i pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti, che devono essere espressi entro venti giorni. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque emanati.
  Gli schemi dei decreti legislativi di cui al comma 1 che comportano conseguenze finanziarie, corredati della relazione tecnica di cui all'articolo 17, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, sono trasmessi, dopo l'acquisizione degli altri pareri previsti dalla legge, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica affinché su di essi sia espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari. Decorsi quaranta giorni dalla data di trasmissione, i decreti possono essere comunque emanati. Il Governo, ove non intenda conformarsi alle condizioni formulate con riferimento all'esigenza di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, ritrasmette alle Camere i testi, corredati dei necessari elementi integrativi di informazione, per i pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, che devono essere espressi entro venti giorni. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque emanati.
  I decreti legislativi di cui al comma 1 che attengono a materie di competenza legislativa delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano sono Pag. 106emanati alle condizioni e secondo le procedure di cui all'articolo 11, comma 8, della legge 4 febbraio 2005, n. 11.
  Entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi di cui al comma 1, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi fissati dal comma 3, il Governo può adottare, con la procedura indicata nei commi 4, 5 e 6, disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati.
  L'articolo 11 prevede, infine, la copertura finanziaria. In particolare si prevede che agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 42.300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2021, si provveda mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

  Filippo GALLINELLA, presidente, invita i rappresentanti dei gruppi a segnalare tempestivamente gli ulteriori soggetti eventualmente da audire, al fine di poter concludere l'attività istruttoria sulle proposte di legge in esame.

  Doriana SARLI (MISTO), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza se la Commissione intende proseguire le audizioni di ulteriori soggetti sulla Politica Agricola Comune.

  Filippo GALLINELLA, presidente, sottolinea che la Commissione continuerà a svolgere l'attività conoscitiva sulla nuova PAC, anche al fine di pervenire all'approvazione di un atto di indirizzo in materia. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura.
C. 982-A e abb.
(Seguito esame e rinvio – Adozione nuovo testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 luglio 2020.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che i gruppi M5S, PD e Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che la Commissione ha concluso l'esame del provvedimento il 16 luglio 2020, licenziando un testo per l'esame in Assemblea. Nella seduta dell'Assemblea del 5 novembre 2020, il relatore, onorevole Cadeddu, ha chiesto il rinvio in Commissione del provvedimento per un supplemento di valutazione istruttoria, considerata sia la criticità di alcune disposizioni sul piano finanziario, sia il fatto talune di esse sono, medio tempore, confluite nei provvedimenti d'emergenza adottati dal Governo per fronteggiare la pandemia.
  Ricorda, inoltre, che nella giornata di giovedì 25 marzo scorso è stata inviata a tutti i capigruppo una sintesi del lavoro istruttorio svolto sulla proposta di legge e successivamente è stata inviata a tutti i commissari una nuova proposta di testo base, predisposta dal relatore.

  Luciano CADEDDU (M5S), relatore, evidenzia come il nuovo testo sottoposto all'esame della Commissione a seguito del rinvio, è stato elaborato espungendo le disposizioni confluite in altri provvedimenti legislativi nel frattempo intervenuti nonché quelle che sono state segnalate come suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Propone, quindi, di adottare il nuovo testo come testo base per il prosieguo dei lavori della Commissione.

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  Marzio LIUNI (LEGA) osserva come il nuovo testo risulti molto più scarno rispetto a quello approvato dalla Commissione e sottoposto all'esame dell'Assemblea.
  Nel preannunciare il voto di astensione a nome del suo gruppo, segnala come nel provvedimento in esame non si affronti la questione della fauna selvatica: si tratta, a suo giudizio, di un tema molto dibattuto che coinvolge direttamente molte regioni su tutto il territorio nazionale e sul quale sono stati assunti precisi impegni anche con le associazioni di categoria. Ritiene che la Commissione possa individuare una soluzione condivisa al fine di dare un'adeguata risposta alle regioni, auspicando sul punto anche un costruttivo confronto con il nuovo Ministro della transizione ecologica.

  Raffaele NEVI (FI) osserva come alla luce della nuova maggioranza di Governo sia possibile compiere un ulteriore sforzo nell'elaborazione di un testo condiviso che includa anche il tema della fauna selvatica.
  Più in generale, ricorda come il provvedimento in esame abbia avuto certamente un iter molto sofferto, ma nel nuovo quadro politico ritiene sia possibile possano venire accolte e valorizzate tutte le sensibilità presenti nella maggioranza, anche al fine di mantenere gli impegni presi direttamente con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Esprime rammarico per il fatto che la Commissione si trovi, dopo ben tre anni, ad approvare un nuovo testo base, preannunciando il voto di astensione a nome del gruppo di Forza Italia.

  Monica CIABURRO (FDI), nel preannunciare il voto di astensione del suo gruppo, osserva come la questione della fauna selvatica rappresenti certamente un tema cruciale che riguarda non solo gli operatori del settore, ma anche i cittadini e che richiede certamente interventi e misure tempestive; esprime rammarico per il fatto che la Commissione si trovi, dopo ben tre anni, ad adottare un nuovo testo base segnalando l'importanza che vengano finalmente ascoltate le richieste avanzate dalle associazioni di categoria.

  Martina LOSS (LEGA) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti sul tema della fauna selvatica, fenomeno che produce gravi danni nel mondo agricolo per il quale non è possibile immaginare solo un meccanismo di rimborsi. Più in generale, segnala come il lungo iter di esame del provvedimento ha certamente creato molte aspettative, pur comprendendo le ragioni per le quali sono stati espunti dal testo numerosi articoli considerati onerosi. Al fine di comprendere le finalità che, a questo punto, la Commissione agricoltura intende perseguire nell'esame del provvedimento, si chiede se vi sia l'intenzione di approvare un provvedimento di natura meramente ordinamentale ovvero se sia possibile inserire ulteriori misure di semplificazione davvero più incisive, anche destinando nuove risorse finanziarie a tale finalità.

  Maria Chiara GADDA (IV) desidera svolgere una considerazione sul piano dell'omogeneità del testo all'esame della Commissione che contiene molte novelle legislative. Al riguardo, osserva come vi siano anche norme di delega al governo che certamente non possono essere considerate norme di semplificazione. Sottopone quindi alla Commissione di valutare in concreto l'utilità dello strumento della delega utilizzato come strumento di semplificazione legislativa.

  Filippo GALLINELLA, presidente, con riferimento alle questioni poste dai colleghi intervenuti nel dibattito ritiene opportuno instaurare un proficuo confronto con il Governo, al fine di comprendere l'effettiva disponibilità di risorse finanziarie da destinare a misure di semplificazione. Con riferimento alla questione delle deleghe legislative contenute nel testo, norme che erano già presenti nel testo inviato in Assemblea, ritiene che la Commissione potrà acquisire utilmente il previsto parere del Comitato per la legislazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta del relatore di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il nuovo testo della proposta C. 982-A.

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  La Commissione approva la proposta di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il nuovo testo della proposta C. 982-A, elaborata dal relatore (vedi allegato 2).

  Filippo GALLINELLA, presidente, avverte che in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, verrà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 31 marzo 2021.

Norme per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti.
C. 175 Paolo Russo e C. 1650 Incerti.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.35 alle 14.45.