CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 marzo 2021
560.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.

  La seduta comincia alle 14.15.

DL 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 2915 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 marzo 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2915, di conversione in legge del decreto-legge n. 22 del 2021, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri» rinviato, da ultimo, nella seduta di martedì 30 marzo scorso.
  Ricorda che nella seduta di ieri il relatore e la rappresentante del Governo hanno espresso il parere su quasi tutti gli emendamenti.
  Avverte che, prima della seduta, sono stati ritirati gli emendamenti Maraia 2.4 e Sut 2.7.
  Invita quindi il relatore e la rappresentante del Governo ad esprimere il parere anche sugli emendamenti accantonati.

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  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Foti 4.27 e Maraia 4.24, a condizione che siano riformulati in un identico testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Muroni 4.4, a condizione che sia riformulato in identico testo dell'emendamento Prisco 4.40, sul quale aveva già espresso parere favorevole.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Sut 4.11, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Bordonali 7.1, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Bordonali 7.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Inoltre, con riferimento all'emendamento Maraia 2.9, formula un'ulteriore proposta di riformulazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), ribadendo il parere favorevole già espresso nella seduta di ieri, qualora l'emendamento sia riformulato in tali termini.

  La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sul complesso degli emendamenti, rileva come il filo conduttore delle riformulazioni proposte dal relatore sia costituito dall'aumento delle spese per il personale, in particolare dirigenziale, su cui evidentemente si fonda l'accordo politico nella maggioranza. Stigmatizza con forza il fatto che nel momento in cui, a seguito delle misure restrittive adottate dal Governo, molte delle quali a suo avviso irragionevoli, sono ferme le attività economiche e le scuole ed è altresì fermo il settore del turismo, a vantaggio peraltro degli operatori turistici stranieri, vengano moltiplicate le risorse per il personale dei Ministeri, con modalità deteriori rispetto alle peggiori prassi della prima Repubblica.
  Stigmatizza, inoltre, il fatto che l'ampiezza delle riformulazioni proposte configuri di fatto una vera e propria riscrittura del provvedimento in esame.
  Si sofferma altresì sull'emendamento Meloni 1.5, volto a istituire il Ministero dello sport e dichiarato inammissibile con una scelta che egli giudica non tecnica, bensì politica. Ritiene, infatti, che l'istituzione del Ministero dello sport sia quanto mai necessaria, non soltanto in considerazione dell'esigenza di assicurare supporto alle rappresentanze sportive nazionali, alle quali soltanto in virtù di un provvedimento adottato all'ultimo momento sarà consentito di partecipare con la bandiera nazionale ai prossimi Giochi olimpici di Tokyo, ma anche della necessità che il mondo dello sport, duramente colpito dalle misure adottate dal Governo, possa contare su un'interlocuzione istituzionale con una struttura stabile e dedicata. Al riguardo, sottolinea con forza le gravi conseguenze sul mondo dello sport delle predette misure, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale e della tutela della salute dei cittadini, giudicando, ad esempio, incomprensibile che ai bambini sia impedito di praticare l'attività sportiva, in condizioni di sicurezza e nel rispetto del distanziamento, mentre sia di fatto loro consentito di assembrarsi nei parchi.
  Richiama quindi l'attenzione sulla situazione di grave difficoltà in cui versano le società sportive e sullo stato di abbandono degli impianti sportivi, la cui cura è affidata in gran parte al volontariato e il cui recupero comporterà ingenti oneri per le amministrazioni locali, ai quali molte di esse non saranno in grado di far fronte, con conseguenti inammissibili discriminazioni fra i cittadini.
  Alla luce di tali considerazioni, ritiene che il mondo dello sport debba poter contare su una risposta forte da parte del Governo, in quanto si tratta di un settore strategico anche sotto il profilo della tutela della salute e della coesione sociale.
  Ringrazia la Presidenza per avergli consentito di intervenire sul complesso degli emendamenti, trattandosi dell'unica possibilità per richiamare l'attenzione su temi Pag. 11altrimenti destinati all'oblio, e ricorda come l'oblio sia un'arma di solito utilizzata dai regimi totalitari.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, con riferimento alle considerazioni del deputato Prisco circa il giudizio di inammissibilità pronunciato sull'emendamento Meloni 1.5, fa presente che tale valutazione è stata esclusivamente ispirata dal rigoroso rispetto delle norme regolamentari, a prescindere quindi da ogni valutazione politica sul merito della proposta emendativa.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Foti 1.2, di cui è cofirmatario, giudicando necessario cambiare la definizione del Ministero in questione, al fine di sottolineare la centralità dei trasporti nello svolgimento delle relative politiche.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 1.2.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Meloni 1.4, di cui è cofirmatario, ritenendo che l'istituzione di un Ministero del mare, proposto dall'emendamento, sia importante al fine di tutelare settori strategici per il Paese, legati alle attività portuali, alla pesca, alla navigazione e al turismo. Chiede quindi, quantomeno, l'accantonamento di tale proposta emendativa, ritenendo necessario istituire in via permanente tale Ministero, in un segno di stabilità dell'assetto governativo, che si contrapponga alla tendenza dei continui stravolgimenti istituzionali registrati in coincidenza con l'avvicendarsi dei governi.

  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, non ritiene opportuno accantonare l'emendamento Meloni 1.4.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 1.4.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Foti 2.16, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione. Ritiene opportuno, infatti, riportare nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico le competenze in materia di politiche energetiche.

  Augusta MONTARULI (FDI) richiama l'attenzione sulla parte conseguenziale dell'emendamento Foti 2.16, volta a prevedere la soppressione dell'articolo 3 del decreto-legge. Sottolinea come tale articolo, concernente il Ministero della transizione ecologica, renda evidente come il nuovo Ministero sia costituito da strutture in realtà già esistenti e come dunque la sua istituzione non comporti novità sostanziali, ma risponda essenzialmente a esigenze propagandistiche, in particolare del Movimento 5 Stelle.
  Rileva, inoltre, come il predetto articolo preveda un incremento non giustificato delle spese per il personale e come il comma 9 del medesimo articolo preveda l'assunzione di un'unità di livello dirigenziale e di sette unità di personale a tempo indeterminato per lo svolgimento delle attività di controllo di regolarità amministrativa e contabile, ritenendo anche tale previsione ingiustificata, in quanto tali attività dovrebbero far capo alla Ragioneria generale dello Stato.
  Raccomanda pertanto l'approvazione dell'emendamento Foti 2.16, sottolineandone il peculiare valore politico.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 2.16 e approva l'emendamento Maraia 2.8 (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Sut 2.11, chiede chiarimenti sulla sua ratio, in quanto esso sembra sostanzialmente riprodurre il testo al quale si riferisce.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come l'emendamento Sut 2.11 sia volto a introdurre una dizione più ampia, attraverso l'aggiunta delle parole «ivi compresi», che non si limiti a fare riferimento ai soli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

  Vittoria BALDINO (M5S) si associa alle osservazioni del Presidente, rilevando come l'emendamento Sut 2.11 sia volto a chiarire Pag. 12il significato della norma e ad evitare dubbi interpretativi.

  La Commissione approva l'emendamento Sut 2.11 (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Maraia 2.9 ne accettano l'ulteriore riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Maraia 2.9, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Foti 2.13, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a sopprimere il riferimento alla «finanza climatica e sostenibile», giudicando tale espressione ridicola e ritenendo che la formulazione di un testo legislativo dovrebbe essere improntata a maggiore serietà.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, in riferimento alle considerazioni del deputato Prisco, fa presente che la finanza sostenibile è una realtà consolidata, oggetto di appositi studi.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 2.13.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che il presentatore dell'emendamento Carabetta 2.6 ne accetta la riformulazione, nel medesimo testo degli emendamenti Marco Di Maio2.2 e Centemero 2.3, tra loro identici.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Marco Di Maio 2.2 e Centemero 2.3, nonché l'emendamento Carabetta 2.6, come riformulato nel medesimo testo dei predetti emendamenti (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Foti 3.3, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a prevedere che il trasferimento delle risorse al nuovo Ministero della transizione ecologica sia definito con regolamento anziché con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ritenendo lo strumento regolamentare, che prevede la deliberazione collegiale del Consiglio dei ministri, più corretto dal punto di vista istituzionale.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 3.3.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Maraia 3.1, fa notare che le proposte di riformulazione presentate dal relatore e dal Governo recano vere e proprie riscritture del provvedimento, volte ad aumentare i costi finanziari, come nel caso di specie, in cui si prevedono interventi a favore del personale dirigenziale. Ritiene assurdo prevedere simili interventi in un periodo storico come l'attuale, caratterizzato da una grave crisi economica che penalizza le imprese e i cittadini.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), dopo aver ricordato che della questione sollevata dal deputato Prisco la Commissione si era già occupata in altre sedi di esame, fa notare che l'emendamento Maraia 3.1, come riformulato, intende garantire la perequazione del trattamento economico, salvaguardando la posizione del personale dirigenziale trasferito dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero della transizione economica, senza alcun onere aggiuntivo, trattandosi di applicare contratti già in essere.
  Osserva quindi che eventuali costi aggiuntivi potranno essere stimati solo a consuntivo, laddove vengano previste, ad esempio, nuove funzioni da far svolgere a tale personale.

  Emanuele PRISCO (FDI) ritiene che, allo stato, lo stanziamento di risorse finanziarie previsto a favore di tale personale non appare giustificato, auspicando che il relatore e il Governo chiariscano la questione.
  Giudica comunque paradossale prevedere interventi ad esclusivo vantaggio di certe categorie di personale in un periodo storico in cui le imprese e i cittadini versano Pag. 13 in condizioni di grave difficoltà economica.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Maraia 3.1 accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Maraia 3.1, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Maraia 3.2, rileva come, anche in questo caso, la riformulazione comporti un ingente e ingiustificato aumento delle spese per il personale.
  Giudica incomprensibile il fatto che si impieghino in tal modo le risorse pubbliche e, in mancanza di una spiegazione convincente, nutre il sospetto che le motivazioni di tale scelta risiedano nell'incapacità di una politica debole di contrastare pretese provenienti da una struttura amministrativa già di per sé pachidermica. Ritiene inammissibile che, nel momento in cui si rinvia la riscossione delle cartelle esattoriali per la situazione di grave difficoltà economica in cui versano i cittadini, si aumentino le spese per il personale dei ministeri.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Maraia 3.2 ne accettano la riformulazione proposta dal relatore e che i presentatori degli emendamenti Foti 4.27 e Maraia 4.24 ne accettano la riformulazione nei termini proposta dal relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Maraia 3.2, nel testo riformulato (vedi allegato 1), e gli emendamenti Foti 4.27 e Maraia 4.24, come riformulati in un identico testo (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 4.26, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a prevedere il coinvolgimento del Ministro del turismo nel Comitato interministeriale per la transizione ecologica.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 4.26.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Foti 4.28, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a prevedere il coinvolgimento dei Ministri degli affari esteri e della salute nel Comitato interministeriale per la transizione ecologica.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zucconi 4.28 e Prisco 4.39.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che l'emendamento 4.1 è stato ritirato dalla presentatrice.
  Prende altresì atto che i presentatori dell'emendamento Muroni 4.4 ne accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  Emanuele PRISCO (FDI), rileva come la riformulazione dell'emendamento Muroni 4.4 in un testo identico al suo emendamento 4.40, appaia strumentale, in quanto volta a impedire di attribuire al proprio gruppo la paternità politica della modifica proposta.

  La Commissione approva l'emendamento Prisco 4.40 e l'emendamento Muroni 4.4, come riformulato in termini identici al predetto emendamento (vedi allegato 1).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che il presentatore dell'emendamento Sut 4.11 ne accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Prisco Sut 4.11, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Francesco FORCINITI (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sugli emendamenti Trano 4.8 e 4.9, rileva come essi siano volti, rispettivamente, ad ampliare la procedura per l'adozione del Piano per la transizione ecologica, Pag. 14 con il coinvolgimento del Consiglio nazionale per l'ambiente, e a prevedere la trasmissione alle Camere di una relazione annuale sull'attuazione del Piano stesso.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Trano 4.8, ritiene condivisibile coinvolgere altri organismi, tra cui richiama il Parlamento stesso, nell'elaborazione del Piano della transizione ecologica.

  La Commissione respinge l'emendamento Trano 4.8.

  Emanuele PRISCO (FDI) intervenendo sull'emendamento Trano 4.9, fa notare che la riformulazione proposta dal relatore depotenzia la finalità originaria della proposta emendativa, che era quella di garantire un effettivo coinvolgimento del Parlamento in materia di transizione ecologica e non di renderlo solo partecipe di una comunicazione di informazioni, come sembrerebbe intendersi da tale riformulazione.

  Francesco FORCINITI (MISTO-L'A.C'È), dopo aver sottoscritto l'emendamento Trano 4.9, dichiara di accettare la riformulazione proposta, nonostante ritenga che essa, in parte, attenui la ratio originaria dell'emendamento, che era quella di coinvolgere pienamente il Parlamento. Ritiene, comunque, che la riformulazione proposta sia sostanzialmente condivisibile, rappresentando un primo passo avanti verso una giusta direzione.

  Emanuele PRISCO (FDI), nel sottolineare come la riformulazione proposta risulti peggiorativa della versione originaria dell'emendamento Trano 4.9, dichiara su di esso il voto contrario del suo gruppo.

  La Commissione approva l'emendamento Trano 4.9, nel testo riformulato (vedi allegato 1), e respinge l'emendamento Muroni 4.2.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Foti 4.29, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione. Ritiene necessario, infatti, porre fine ad un certo abuso nel ricorso allo strumento del DPCM, giudicando preferibile ricorrere ad altre fonti normative secondarie.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 4.29.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Ferro 4.30, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Augusta MONTARULI (FDI) giudica necessario prevedere un sostegno tecnico adeguato alle attività del CITE, ritenendo condivisibile l'intervento previsto dall'emendamento Ferro 4.30.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 4.30.

  Augusta MONTARULI (FDI), intervenendo sull'emendamento Ferro 4.31, osserva come esso miri a garantire un ausilio specifico per lo svolgimento delle attività del CITE, anche attraverso le strutture di cui all'articolo 1 della legge 17 maggio 1999, n. 144.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 4.31.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Ferro 4.32, di cui è cofirmatario, raccomandandone l'approvazione.

  Augusta MONTARULI (FDI) auspica che il relatore ed il Governo rivedano il parere sull'emendamento Ferro 4.32, atteso che, a differenza dell'emendamento precedente, esso prevede un intervento più specifico.

  Maurizio CATTOI (M5S), relatore, ritiene di non dover modificare il suo parere sull'emendamento Ferro 4.32.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 4.32.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Ciaburro 4.03, di cui è cofirmatario, rilevando che esso prevedere Pag. 15semplificazioni burocratiche in materia fiscale tese ad agevolare i rapporti tra cittadini, imprese e Stato.

  Augusta MONTARULI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 4.03, rileva come esso sia volto a semplificare le procedure per l'accesso da parte dei cittadini al «Superbonus 110 per cento». Sottolinea come si tratti di una proposta non onerosa, che prevede il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate e la semplificazione dell'accesso alla procedura da parte dei cittadini, e non comprende pertanto le motivazioni del parere contrario su di esso.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ciaburro 4.03.

  Francesco FORCINITI (MISTO-L'A.C'È), intervenendo sull'emendamento Corda 6.1, di cui è cofirmatario, sottolinea come esso sia volto a fare salve le competenze legislative regionali in materia di turismo.

  La Commissione respinge l'emendamento Corda 6.1.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 6.5, di cui è cofirmatario, sottolinea come esso sia volto a prevedere la soppressione del comma 4 dell'articolo 6, che prevede uno stanziamento di 692.000 euro annui per l'assunzione di personale presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministero della cultura, vale a dire di personale destinato allo staff del Ministro Franceschini.
  Sottolinea come già sia stato previsto un incremento di risorse a seguito della formazione del II Governo Conte, per fare fronte all'attribuzione al Ministero delle competenze in materia di turismo, e che, nel momento in cui tali competenze sono trasferite a un Ministero ad hoc, non soltanto non viene riassorbito il precedente incremento, ma viene previsto un incremento ulteriore.
  Stigmatizza con forza tale decisione, giudicandola vergognosa, in particolare alla luce del momento di grave difficoltà economica e sociale in cui versa il Paese, e accusa, in particolare, il Movimento 5 Stelle di aver venduto la propria dignità. Ribadisce di ritenere tale decisione scandalosa e rivolge un accorato appello alla maggioranza affinché receda da essa.

  Augusta MONTARULI (FDI) si associa alle considerazioni del deputato Prisco, osservando come, tenuto conto dell'entità del contributo previsto in favore dei titolari di partita IVA, con le risorse stanziate per gli uffici di diretta collaborazione del Ministro Franceschini si sarebbero potuti erogare 700 contributi ad altrettanti titolari di partita IVA.
  Assicura che la propria parte politica non mancherà di informare i cittadini di questa scelta compiuta dalla maggioranza, con il sostegno del Movimento 5 Stelle, con la quale si impiegano risorse per gli uffici di diretta collaborazione dei Ministeri anziché destinarle in favore di coloro che hanno subìto la perdita o la riduzione del reddito a causa delle misure, in gran parte irragionevoli, adottate dalla maggioranza medesima, e per fare fronte alla crisi sanitaria, sociale ed economica in cui versa il Paese.

  Francesco FORCINITI (MISTO-L'A.C'È) non ritiene condivisibile, in un momento di difficoltà economica come quello attuale, prevedere interventi volti ad incrementare la dotazione finanziaria del Ministro della cultura. Ritiene che misure del genere segnino un passo indietro nella politica di contenimento dei costi avviata nella corrente legislatura, ad esempio con misure come la riduzione del numero dei parlamentari. Preannuncia dunque il suo voto a favore sull'emendamento Zucconi 6.5.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 6.5.

  Emanuele PRISCO (FDI), considerata la rilevanza politica della questione, ritiene opportuno garantire una maggiore trasparenza nelle modalità di votazione, prevedendo la registrazione dei voti.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa notare che per le votazioni in sede referente Pag. 16non è prevista alcuna forma di registrazione dei voti.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra il suo emendamento 6.6, rilevando come esso preveda un mero intervento di riduzione del danno, atteso che quantomeno si fissa un limite nella rideterminazione delle unità di personale degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della cultura.
  Ritiene vergognoso, in un periodo di grave crisi causata dall'emergenza sanitaria, privilegiare certe categorie e non prevedere adeguati interventi di sostegno per le imprese, costrette a chiudere, o per altri soggetti in difficoltà, come le lavoratrici madri, chiamate a seguire i propri figli durante la didattica a distanza.

  Augusta MONTARULI (FDI) ritiene grave privilegiare certe categorie e ignorare le difficoltà dei cittadini e delle imprese, chiedendo che il relatore e il Governo forniscano spiegazioni rispetto a simili scellerate scelte. Ritiene siano così sottratte ingenti risorse, che potrebbero essere utilizzate per il finanziamento di altre importanti misure come, ad esempio, quelle che potrebbero essere assunte in materia di congedi per le lavoratrici madri.

  La Commissione respinge l'emendamento Prisco 6.6.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 6.4, di cui è cofirmatario, osserva come esso sia volto a ristabilire elementi di verità, e sottolinea come il silenzio della maggioranza ne dimostri l'imbarazzo.
  Ricorda nuovamente come all'atto della costituzione del II Governo Conte furono stanziate risorse per gli uffici di diretta collaborazione del Ministero per i beni e le attività culturali, a seguito dell'attribuzione ad esso anche delle competenze in materia di turismo. Osserva pertanto come, a seguito del trasferimento di tali competenze a un Ministero ad hoc, occorrerebbe quanto meno cancellare l'incremento allora previsto. Sottolinea come il Ministro Franceschini disponga di 1 milione e 200 mila euro per il proprio staff personale, assunto senza concorsi pubblici ma sulla base di incarichi fiduciari.

  Augusta MONTARULI (FDI) si associa alle considerazioni del deputato Prisco e chiede con forza che il Governo e la maggioranza rivedano la propria posizione sul punto. Sottolinea come le risorse in questione non siano destinate a fare fronte a esigenze di funzionalità del Ministero, bensì alle esigenze del Ministro e del suo entourage, e come ciò sia ancor più inaccettabile nel momento in cui il Governo adotta misure restrittive delle libertà fondamentali, fra cui la libertà di iniziativa economica.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 6.4.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, in considerazione della ripresa della seduta dell'Assemblea, nella quale sono previste votazioni, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta che sarà convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.
  Avverte altresì che anche gli altri punti all'ordine del giorno della seduta odierna saranno svolti nella seduta che sarà convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea, mentre la riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione avrà luogo nella giornata di domani.

  La seduta termina alle 16.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.

  La seduta comincia alle 19.45.

DL 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 2915 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

Pag. 17

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

  Fausto RACITI, presidente, l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2915, di conversione in legge del decreto-legge n. 22 del 2021, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri» rinviato, da ultimo, nella seduta di martedì 30 marzo scorso.
  Avverte che, prima della seduta, è stato ritirato l'emendamento Paxia 8.1.
  Informa quindi che l'esame riprende dall'articolo aggiuntivo Mollicone 6.01.

  La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI, alla luce del dibattito svolto in Commissione, rileva come il Governo abbia ritenuto di svolgere ulteriori approfondimenti circa l'emendamento Zucconi 6.5, che prevede la soppressione del comma 4 dell'articolo 6, relativo alla dotazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della cultura, a valere su fondi di parte corrente del medesimo Ministero.
  Anche in considerazione dell'accoglimento degli emendamenti che hanno incrementato la dotazione organica del Ministero del turismo, sempre a valere su fondi di parte corrente del Ministero della cultura, preannuncia che, qualora l'emendamento fosse ripresentato in Assemblea, il Governo esprimerà su di esso parere favorevole, al fine di mantenere maggiori risorse nei richiamati fondi per il finanziamento di prossimi provvedimenti legislativi.

  Emanuele PRISCO (FDI) ringrazia la rappresentante del Governo per aver recepito le indicazioni emerse dal dibattito, ponendo rimedio ad una palese incongruenza del provvedimento, determinata da un eccessivo stanziamento di risorse per la dotazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministero della cultura, che non appare in alcun modo giustificata. Si augura, dunque, che tale impegno sia rispettato durante la discussione in Assemblea.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) ringrazia la rappresentante del Governo che, con tempestività e sensibilità, ritiene abbia saputo raccogliere i suggerimenti formulati nel corso del dibattito, mostrandosi attenta anche alle proposte dell'opposizione.

  Stefano CECCANTI (PD) considera importante che su un testo di carattere ordinamentale come quello in esame, che richiama anche aspetti costituzionali, si raggiunga la massima convergenza politica, auspicando che il raggiungimento di tale importante mediazione possa contribuire ad una proficua prosecuzione dei lavori in Assemblea.

  Vittoria BALDINO (M5S) associandosi alle considerazioni testé svolte negli interventi precedenti, ringrazia la rappresentante del Governo per il proficuo contributo offerto al dibattito.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mollicone 6.01.

  Simona BORDONALI (LEGA) dichiara di accettare la riformulazione del suo emendamento 7.1 proposta dal relatore, pur rilevando che si sarebbe aspettata lo stanziamento di maggiore risorse.
  Manifesta quindi grande soddisfazione per l'istituzione del Ministero del turismo – richiesta a gran voce da tempo da tutti i rappresentanti della categoria, al fine di rispondere finalmente alle esigenze avvertite dal settore – osservando che tale dicastero, per operare efficacemente, richiede una dotazione di risorse adeguata.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Bordonali 7.1, nel testo riformulato (vedi allegato 1), e gli identici emendamenti Marco Di Maio 7.3, Zucconi 7.9, D'Ettore 7.13 e De Carlo 7.7 (vedi allegato 1).

  Simona BORDONALI (LEGA) dichiara di accettare la riformulazione del suo emendamento 7.2, proposta dal relatore.

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  La Commissione approva l'emendamento Bordonali 7.2, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Zucconi 7.10, di cui è cofirmatario, osservando come esso sia volto a prevedere un coinvolgimento delle imprese turistico ricettive nell'ambito dello statuto dell'Enit – Agenzia nazionale del turismo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zucconi 7.10, Mollicone 8.13 e 8.14.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Mollicone 8.15, di cui è cofirmatario, il quale è volto ad assicurare che, nell'ambito del Comitato interministeriale per la transazione digitale, vi siano rappresentanti designati, tra i propri componenti, dalle Commissioni parlamentari competenti in materia di innovazione tecnologica, scienza e ricerca.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mollicone 8.15 e Ciaburro 8.12 e approva l'emendamento Alaimo 8.6 (vedi allegato 1).

  Fausto RACITI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Corda 9.1: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Emanuele PRISCO (FDI) illustra l'emendamento Foti 10.3, di cui è cofirmatario, il quale è volto a prevedere che l'organizzazione dei ministeri siano definita con decreto del Presidente della Repubblica, previa acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia e sentito il Consiglio di Stato. Giudica infatti necessario – a prescindere dalla caratura politica delle personalità che ricoprono il ruolo di Presidente del Consiglio – recuperare una certa collegialità nell'assunzione di certe importanti misure, ponendo fine ad una cattiva abitudine che ha portato ad un utilizzo distorto dello strumento del DPCM.

  Stefano CECCANTI (PD) ritiene che il problema connesso all'adozione dei DPCM non riguardi tanto la sensibilità politica di chi ricopre certi incarichi, quanto delicate questioni procedimentali. Confida che il Governo abbia in mente di risolvere tali problematiche, procedendo, fin dal prossimo provvedimento d'urgenza, a disciplinare con fonte normativa primaria gran parte delle materie oggi ancora oggetto della regolamentazione dei DCPM. Non ritiene comunque condivisibile, in conclusione, la soluzione proposta dall'emendamento Foti 10.3.

  Augusta MONTARULI (FDI) ritiene che la soluzione proposta con l'emendamento Foti 10.3 sia equilibrata e rispettosa degli assetti istituzionali, richiamando peraltro il ruolo di garante del Presidente della Repubblica. Giudica infatti necessario porre fine all'evidente stortura determinata dal ricorso eccessivo allo strumento del DPCM, che ne ha alterato la sua stessa natura originaria. Non comprende quindi le ragioni del parere contrario del relatore e del Governo, auspicando un loro ripensamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Foti 10.3 e approva gli identici emendamenti Ceccanti 10.1 e Parisse 10.2 (vedi allegato 1).

  Fausto RACITI, presidente, avverte che, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative, si passerà ora alla votazione della proposta di conferire al relatore, Cattoi, il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento.
  Informa quindi che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione, nonché delle Commissioni competenti in sede consultiva, ad eccezione della Commissione Bilancio, la quale esprimerà il suo parere direttamente all'Assemblea.
  Avverte altresì che è stata predisposta una proposta di correzioni formali (vedi allegato 2), la quale sarà posta in votazione ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, la quale reca una serie di modifiche al testo volte esclusivamente a migliorare Pag. 19 sul piano meramente formale la redazione tecnica del provvedimento.

  La Commissione approva la proposta di correzioni formali.

  Emanuele PRISCO (FDI), intervenendo per dichiarazione di voto, fa notare che l'iter di esame del provvedimento è stato contrassegnato, da un alto, dall'atteggiamento collaborativo del suo gruppo – unico rappresentante dell'opposizione – testimoniato dal numero limitato di proposte emendative presentate, e, dall'altro, da un atteggiamento ostruzionistico della maggioranza, che si è poi attenuato nel prosieguo dell'esame, una volta raggiunti alcuni equilibri.
  Svolgendo alcune considerazioni di carattere generale, non condivide la prassi secondo la quale il Governo appena insediato interviene fortemente sull'organizzazione ministeriale, dal momento che in tal modo si determinano delle evidenti inefficienze amministrative.
  Fa quindi notare che l'istituzione del Ministero della transizione ecologica, al quale si trasferiscono diverse funzioni provenienti da altri dicasteri, è volta soprattutto a far quadrare gli equilibri interni alla maggioranza, accontentando il gruppo del M5S.
  Segnala poi come le tante riformulazioni proposte nel corso dell'esame abbiano determinato un aggravio di oneri, senza peraltro che fossero spiegate spiegare le ragioni di certi interventi, con la sola eccezione delle riformulazioni proposte sugli emendamenti Bordonali 7.1 e 7.2, in relazione alle quali la deputata Bordonali ha fornito le necessarie precisazioni.
  Ringrazia ancora la rappresentante del Governo per aver assunto l'impegno a modificare il provvedimento in occasione della discussione in Assemblea, sopprimendo la previsione dell'articolo 6 relativa agli uffici di diretta collaborazione del Ministero della cultura, pur rilevando che permangono ancora nel testo evidenti incongruità sia tu tale aspetto sia su altri temi, che riguardano, ad esempio, la previsione del ricorso allo strumento del DPCM. Preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di conferire il mandato al relatore, si riserva, infine, di valutare il proprio definitivo orientamento sul provvedimento in base delle effettive modifiche che saranno apportate al testo in sede di discussione in Assemblea.

  Stefano CECCANTI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di conferimento del mandato al relatore, ritenendo naturale che un Governo appena insediato adegui la propria struttura organizzativa alla strategia politica che intende seguire, purché ciò avvenga entro certi limiti fisiologici.

  Vittoria BALDINO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, ritenendo che tale provvedimento segni un momento storico, caratterizzato dall'istituzione di un Ministero – quello della transizione ecologica – fortemente voluta dal suo gruppo. Si augura che tale Ministero sia mantenuto anche nelle prossime legislature e possa contribuire, con la sua attività, al raggiungimento di un equo contemperamento tra gli interessi ambientali e quelli economici.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), ritenendo fisiologico che un Governo adegui la propria struttura organizzativa al proprio indirizzo politico, nel rispetto di determinati limiti, manifesta soddisfazione, in particolare, per l'istituzione del Ministro per la transizione ecologica, che si augura possa conciliare gli interessi ambientali con quelli economici, e per l'istituzione del Ministro del turismo. Ritiene si possa rinvenire una chiara discontinuità nell'azione del nuovo Governo, che, presentando una dimensione europea di ampio respiro, sembra in grado di garantire una ripresa economica dopo l'emergenza sanitaria.
  Manifesta soddisfazione anche per il fatto che si è tenuto conto delle proposte formulate dell'opposizione, soprattutto grazie all'ascolto attento di tale proposte da parte dei gruppi di centrodestra.
  Ringrazia, in conclusione, la rappresentante del Governo per la disponibilità mostrata, nonché il Presidente e il relatore per il lavoro svolto.

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  Simona BORDONALI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, osservando che il provvedimento in esame è volto a sancire l'accordo politico raggiunto tra i gruppi di maggioranza che sostengono il nuovo Governo.
  Manifesta grande soddisfazione per l'istituzione del Ministero del turismo, attesa da tempo da tutti i rappresentanti del comparto, rilevando come ciò rappresenti, a suo avviso, il primo tassello di un lungo lavoro che dovrà portare, attraverso l'adozione di altri atti concreti, a rilanciare un settore strategico per il Paese.

  Maurizio CATTOI (M5S) rivolge un sentito ringraziamento al Governo, al Presidente, nonché a tutti i gruppi per l'egregio lavoro svolto, manifestando soddisfazione per il proficuo clima di collaborazione che si è registrato nel corso dell'iter.

  La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI, dopo aver ringraziato il Presidente e il relatore per il lavoro svolto, fa notare che l'esame di tale provvedimento riveste un alto valore simbolico, dal momento che segna un inizio positivo dei lavori parlamentari, nell'ambito di una dialettica costruttiva con il nuovo Governo in carica, anche nel segno di una collaborazione proficua tra i gruppi di maggioranza e di opposizione.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, Maurizio Cattoi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fausto RACITI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Modifica all'articolo 114 della Costituzione, in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.
C. 1854 cost. Barelli.
Disposizioni in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.
C. 2893 Magi, C. 2923 De Angelis e C. 2931 Francesco Silvestri.
(Seguito esame congiunto e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 2938 cost. alla proposta di legge C. 1854 cost.).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 marzo 2021.

  Fausto RACITI, presidente, avverte che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Ricorda che la Commissione prosegue oggi l'esame congiunto, in sede referente, della proposta di legge costituzionale C. 1854 Barelli, recante «Modifica all'articolo 114 della Costituzione, in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica» e delle proposte di legge C. 2893 Magi, C. 2923 De Angelis e C. 2931 Francesco Silvestri, recanti disposizioni in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.
  Informa che è stata assegnata in sede referente alla Commissione la proposta di legge costituzionale C. 2938 Morassut, recante «Modifiche agli articoli 114, 131 e 132 della Costituzione, concernenti l'istituzione della regione di Roma capitale della Repubblica», la quale è abbinata alla proposta di legge costituzionale C. 1854.
  Segnala quindi che il Presidente della Camera ha autorizzato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali, in videoconferenza, articolato sulla base delle indicazioni pervenute dai gruppi.
  Le audizioni informali inizieranno la prossima settimana. In tale contesto avverto che la Sindaca di Roma Capitale ha espresso la sua disponibilità a intervenire in audizione nella giornata del 22 aprile prossimo. Pag. 21
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 31 marzo 2021. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 20.35.

Nuovo patto sulla migrazione e l'asilo.
COM(2020) 609 final, COM(2020) 610 final, COM(2020) 611 final, COM(2020) 612 final, COM(2020) 613 final e COM(2020) 614 final.
(Seguito esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 marzo 2021.

  Fausto RACITI, presidente, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Rileva come nella seduta odierna la Commissione prosegua l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, del Nuovo patto sulla migrazione e l'asilo (Migration pact) COM(2020) 609 final, COM(2020) 610 final, COM(2020) 611 final, COM(2020) 612 final, COM(2020) 613 final e COM(2020) 614 final.
  Informa che sarà inviato via mail a tutti i componenti della Commissione il link alla risoluzione approvata dal Senato sui documenti in esame e al resoconto della seduta della 14a Commissione del Senato, nel corso della quale è stato approvato il predetto atto di indirizzo, nonché il link ad alcuni pareri approvati da Parlamenti nazionali sulle misure recate dal pacchetto in esame.
  Segnala inoltre che sono in corso contatti per definire la data dell'audizione della Commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.40.