CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 marzo 2021
555.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (XI e XII)
COMUNICATO
Pag. 10

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 marzo 2021. — Presidenza della presidente della XI Commissione, Debora SERRACCHIANI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Tiziana Nisini.

  La seduta comincia alle 13.30.

DL 30/2021: Misure urgenti per fronteggiare la diffusione del COVID-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena.
C. 2945 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 marzo 2021.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, ricorda che nella seduta odierna è prevista la prosecuzione dell'esame preliminare del decreto. Al termine della seduta, si svolgerà una riunione dell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite per definire come proseguire ulteriormente nell'esame del provvedimento. Chiede, quindi, se vi siano deputati che intendono intervenire.

  Elena CARNEVALI (PD), ricordando che l'articolo 1 del decreto-legge in esame contiene le misure di contenimento necessarie ad affrontare la fase attuale della crisi pandemica, evidenzia come esse siano state adottate di concerto con le regioni. In particolare, segnala la decisione di applicare misure più restrittive quando l'incidenza settimanale cumulativa dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti. Al riguardo, osserva che sarebbe preferibile affiancare a tale criterio quello dell'effettuazione di un numero adeguato di test, al fine di evitare che l'applicazione di misure di contenimento meno restrittive sia determinata non da una minore diffusione del virus ma dall'incapacità di individuare i nuovi casi di contagio.
  Passando al contenuto dell'articolo 2, rileva come fatto positivo lo stanziamento di quasi 300 milioni di euro per assicurare un'indennità pari al 50 per cento della retribuzione ai genitori che non possono recarsi al lavoro a causa della sospensione dell'attività didattica in presenza e per i bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting. Si associa, tuttavia, ai rilievi espressi Pag. 11anche dalla relatrice Mura in relazione al fatto che l'indennità è corrisposta solo ai genitori che non possono svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, osservando che tale forma di lavoro, che andrebbe maggiormente regolamentata, non consente un adeguato accudimento dei figli minori in una fase di chiusura delle scuole. Occorre, quindi, individuare ulteriori misure di sostegno per le famiglie, in particolare per le donne, in questa difficile congiuntura.
  Nel valutare favorevolmente la concessione del bonus per i servizi di baby-sitting ai lavoratori autonomi e a quelli di determinati comparti, segnala la problematica connessa al fatto di non prevedere tale possibilità per gli insegnanti e stigmatizza l'esclusione di alcune categorie, pur fondamentali per assicurare adeguati servizi socio-sanitari nella fase pandemica. A titolo esemplificativo, richiama il ruolo degli assistenti sociali, che si trovano gravati di compiti aggiuntivi a causa del maggior numero di famiglie in condizione di povertà.
  Segnala, quindi, le difficoltà applicative nella fruizione del congedo in maniera alternativa tra i due genitori nel caso di separazione, in riferimento alle quali andrebbero individuate forme aggiuntive di sostegno, nonché le problematiche concernenti le famiglie monogenitoriali. In conclusione, ribadisce la necessità di potenziare le agevolazioni previste dall'articolo 2, al fine di offrire un aiuto più valido a tutte le famiglie in difficoltà a causa della sospensione delle attività didattiche in presenza.

  Elena MURELLI (LEGA), ricollegandosi al quanto affermato dalla collega Carnevali, intende sottolineare alcuni aspetti del provvedimento che, a suo giudizio, sono meritevoli di approfondimento. Per quanto riguarda l'articolo 1, fa riferimento, in primo luogo, all'opportunità di prevedere che i presidenti delle Regioni possano decidere sull'individuazione delle diverse zone di rischio su base provinciale, per evitare l'inutile aggravamento della crisi economica in territori che non hanno una situazione sanitaria preoccupante. In secondo luogo, con riferimento ai poteri attributi ai sindaci, ritiene che sia preferibile potenziare quelli relativi alla vigilanza e al controllo sulle misure previste piuttosto che concentrarsi sull'adozione di ulteriori misure più stringenti, come la chiusura dei parchi giochi, decisa da diversi sindaci della sua Regione, che spesso possono portare ad ulteriori assembramenti in altre zone del comune.
  Passando all'articolo 2, reputa opportuno lavorare a un ampliamento della platea dei beneficiari delle misure in favore dei lavoratori genitori di figli minori in didattica a distanza, propone di riflettere sulle modalità con le quali potenziare le reti informatiche e di favorire la riapertura degli asili nido, come già fatto in alcune province. Infine preannuncia il sostegno del gruppo Lega alla proposta, anticipata nella scorsa seduta dalla relatrice per la XI Commissione, on. Mura, di estendere la disciplina dei congedi introdotta per fronteggiare le conseguenze della pandemia.

  Carmela BUCALO (FDI) si sofferma su alcuni aspetti dell'articolo 2 del provvedimento che reputa particolarmente problematici. In primo luogo, evidenzia che la previsione del congedo parentale retribuito con un'indennità pari al 50 per cento della retribuzione è ingiustamente penalizzante per le famiglie a basso reddito. Rileva, inoltre, la mancanza di previsioni di sostegno per i lavoratori genitori single di figli in didattica a distanza, nonché la necessità di provvedere ai docenti di sostegno anche nelle zone rosse. Infine, preannuncia la presentazione di proposte emendative volte a superare l'attuale alternatività tra svolgimento della prestazione del lavoro in modalità agile e fruizione del congedo e del bonus per i servizi di baby sitting, fondata sull'errata convinzione che il lavoratore, stando a casa, può svolgere sia la prestazione lavorativa sia la sua funzione di genitore.

  Paolo ZANGRILLO (FI), dando atto al Governo di avere affrontato con uno sforzo lodevole fattispecie diverse e non ben indagate, richiama l'attenzione dei colleghi sulle difficoltà dei lavoratori genitori di Pag. 12bambini fino ai sei anni di età, che necessitano di costante accudimento se non frequentano la scuola in presenza. Auspica, quindi, che la Commissione lavoro avvii una riflessione sulla possibilità di utilizzare il lavoro agile come modalità ordinaria della prestazione lavorativa, in presenza di determinate circostanze, come hanno già fatto alcune aziende, che ne hanno regolamentato il ricorso con la contrattazione di secondo livello. Sul punto, preannuncia la presentazione di specifiche proposte emendative da parte della sua parte politica.

  Rossana BOLDI (LEGA) chiede delucidazioni al relatore Novelli circa la possibilità di spostamento al di fuori del proprio Comune, seppure in maniera limitata, nel caso di Comuni di dimensioni ristrette. Ritiene, inoltre, che nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea sarebbe opportuno presentare un ordine del giorno, auspicabilmente condiviso, al fine di rendere meno vincolante l'indice Rt come parametro per la collocazione in una certa zona, ciò che comporta l'adozione di determinate misure di contenimento. Osserva infatti che, soprattutto nelle fasi di rilevante crescita o decrescita del numero dei casi di Covid-19, tale indice non rappresenta uno strumento idoneo per monitorare la diffusione del contagio.
  Si associa, quindi, alle considerazioni svolte dalla collega Murelli rispetto all'opportunità di prevedere maggiori forme di flessibilità a livello territoriale nell'introduzione di misure di contenimento, tenendo preferibilmente conto della situazione a livello provinciale e non regionale. Segnala in proposito che attualmente le province di Alessandria di Piacenza, pesantemente toccate nel corso della prima ondata della diffusione dell'epidemia da COVID-19, registrano un numero di casi per abitante decisamente inferiore a quelli delle regioni di appartenenza e che, pertanto, sarebbe possibile consentire in tali province lo svolgimento di un numero maggiore di attività.

  Niccolò INVIDIA (M5S), condividendo, a nome del suo gruppo, i contenuti del decreto-legge, preannuncia l'intenzione di proporre modifiche migliorative, che riguarderanno, in particolare, l'estensione della platea dei beneficiari dei congedi e del bonus per i servizi di baby sitting, pur nella consapevolezza di dover considerare tali integrazioni nel quadro delle risorse finanziarie a disposizione. Inoltre, dichiara l'interesse del Movimento 5 Stelle a discutere di interventi strutturali sulla disciplina del lavoro agile.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) pone l'attenzione sulle gravi conseguenze di quanto previsto dal comma 5 dell'articolo 2 del decreto-legge in esame, che consente ai genitori di figli di età compresa fra 14 e 16 anni l'astensione dal lavoro solo rinunciando alla retribuzione.
  Reputa questa scelta estremamente sbagliata in quanto basata sul presupposto errato secondo il quali i minori in tale fascia d'età possono autogestire il loro percorso di studi, sottovalutando i rischi connessi al notevole incremento della diffusione di materiale pedo-pornografico e di sostanze stupefacenti nell'attuale fase pandemica. Invita, quindi, a non sottovalutare le gravi conseguenze per gli adolescenti causati dalla forzata solitudine imposta in questo periodo, richiamando in proposito i dati inquietanti forniti da strutture quali l'Ospedale Bambino Gesù di Roma o l'Istituto Gaslini di Genova circa l'aumento dei disturbi psicologici e dei casi di autolesionismo o di tentato suicidio.
  Sottolinea, pertanto, che il gruppo Fratelli d'Italia auspica che vi possa essere un'ampia convergenza su questi temi, al fine di introdurre le opportune modifiche nel provvedimento in oggetto.

  Roberto NOVELLI (FI), relatore per la XII Commissione, in merito alla richiesta di chiarimento avanzate dalla collega Boldi, conferma che nell'ambito delle risposte alle domande frequenti (FAQ) pubblicate sul sito internet istituzionale del Governo si precisa che è consentito a chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti di spostarsi entro 30 km dal confine del proprio Comune, con il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di provincia. Fa presente che Pag. 13tale norma è contenuta nel decreto-legge n. 2 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 29 del 2021, e nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2021, in vigore fino al 6 aprile prossimo.
  Ciò precisato, ritiene che sarebbe stato comunque opportuno prevedere tale disposizione nel provvedimento in corso di esame, relativamente al periodo al quale esso si riferisce.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.10.