CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 marzo 2021
549.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 48

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 marzo 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 16.30.

DL 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 2915 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge all'ordine del giorno.

  Luciano CANTONE (M5S), relatore, intervenendo da remoto, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri (C. 2915).
  L'articolo 1 istituisce, in primo luogo, il Ministero del turismo, scorporando le funzioni in materia di turismo dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (ridenominato Ministero della cultura) per trasferirle ad un dicastero ad hoc. Viene così aumentato il numero complessivo dei ministeri da 14 a 15.
  Viene inoltre istituito il Ministero della transizione ecologica, che sostituisce il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, accorpando le funzioni di questo con quelle in materia di politica energetica e mineraria svolte dal Ministero dello sviluppo economico.
  Viene infine mutata la denominazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
  L'articolo 2 disciplina la trasformazione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in Ministero della transizione ecologica (MiTE), con una complessiva ridefinizione delle sue funzioni, mentre l'articolo 3 reca disposizioni transitorie relative al nuovo Ministero.
  Tra le attribuzioni del Ministero della transizione ecologica assumono particolare rilievo, per i profili di competenza della Commissione, quelle in materia di «piani e misure in materia di combustibili alternativi e delle relative reti e strutture di distribuzione per la ricarica dei veicoli elettrici» e di «pianificazione in materia di emissioni nei diversi settori dell'attività economica, ivi compreso quello dei trasporti».
  L'articolo 4 istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali Pag. 49per la transizione ecologica e la relativa programmazione. Il Comitato, presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri, o, in sua vece, dal Ministro della transizione ecologica, è composto dai Ministri della transizione ecologica, dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del lavoro e delle politiche sociali e delle politiche agricole, alimentari e forestali. Ad esso partecipano, altresì, gli altri Ministri con competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche posti all'ordine del giorno.
  Il CITE approva, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, il Piano per la transizione ecologica, al fine di coordinare le politiche in materia di: a) riduzione delle emissioni di gas climalteranti; b) mobilità sostenibile; c) contrasto al dissesto idrogeologico e al consumo del suolo; d) risorse idriche e relative infrastrutture; e) qualità dell'aria; f) economia circolare. Il Piano individua le azioni, le misure, le fonti di finanziamento, il relativo cronoprogramma, nonché le amministrazioni competenti nell'attuazione delle singole misure. Sul Piano è acquisito il parere della Conferenza unificata.
  Il CITE delibera altresì sulla rimodulazione dei sussidi ambientalmente dannosi di cui all'articolo 68 della legge 28 dicembre 2015, n. 221 (c.d. collegato ambientale). Il citato articolo 68 ha disposto l'istituzione presso il Ministero dell'ambiente del Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli; i sussidi sono intesi nella loro definizione più ampia e comprendono, tra gli altri, incentivi, agevolazioni, finanziamenti agevolati ed esenzioni da tributi.
  L'articolo 5 modifica la denominazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sostituendola con la nuova «Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili».
  L'articolo 6 disciplina l'istituzione e le attribuzioni del nuovo Ministero del turismo, mentre l'articolo 7 reca le relative disposizioni transitorie.
  L'articolo 8 dispone circa le attribuzioni del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale, riconoscendogli la funzione di promozione, indirizzo e coordinamento dell'azione del Governo nelle seguenti materie: innovazione tecnologica; attuazione dell'agenda digitale italiana ed europea; strategia italiana per la banda ultralarga; digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese; trasformazione, crescita e transizione digitale del Paese, in ambito pubblico e privato; accesso dei servizi in rete; connettività; infrastrutture digitali materiali e immateriali; strategia nazionale dei dati pubblici.
  Esso prevede altresì l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del Comitato interministeriale per la transizione digitale (CITD), con il compito di assicurare il coordinamento e il monitoraggio dell'attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e transizione digitale delle pubbliche amministrazioni competenti. Sono in ogni caso ricomprese prioritariamente nelle materie di competenza del Comitato le attività di coordinamento e monitoraggio dell'attuazione delle iniziative relative: a) alla strategia nazionale italiana per la banda ultralarga, alle reti di comunicazione elettronica satellitari, terrestri mobili e fisse; b) al fascicolo sanitario elettronico e alla piattaforma dati sanitari; c) allo sviluppo e alla diffusione delle tecnologie emergenti dell'intelligenza artificiale, dell'internet delle cose (IoT) e della blockchain.
  Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio o dal Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, ove nominato, ed è composto dai Ministri per la pubblica amministrazione, dell'economia e delle finanze, della giustizia, dello sviluppo economico e della salute. Ad esso partecipano altresì gli altri Ministri aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche poste all'ordine del giorno. Alle riunioni del Comitato, quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonome, partecipano il presidente della Conferenza delle regioni o un presidente di regione da lui delegato e, per i rispettivi Pag. 50ambiti di competenza, il presidente dell'ANCI e il presidente dell'UPI.
  Ferme restando le ordinarie competenze delle pubbliche amministrazioni sulle attività di attuazione dei singoli progetti, il Comitato svolge compiti di: a) esame delle linee strategiche, delle attività e dei progetti di innovazione tecnologica e transizione digitale di ciascuna amministrazione, anche per valorizzarli e metterli in connessione tra loro in modo da realizzare efficaci azioni sinergiche; b) esame delle modalità esecutive più idonee a realizzare i progetti da avviare o già avviati; c) monitoraggio delle azioni e dei progetti in corso volto a verificare lo stato dell'attuazione delle attività, individuare eventuali disfunzioni o criticità ed elaborare possibili soluzioni e iniziative.
  Presso la Presidenza del Consiglio è altresì istituita la segreteria tecnico-amministrativa del Comitato, con compiti di supporto e collaborazione, per la preparazione e lo svolgimento dei lavori e per l'attuazione delle deliberazioni del Comitato. La segreteria tecnico-amministrativa trae il proprio personale all'interno del contingente composto da: esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello studio, supporto, sviluppo e gestione di processi di trasformazione tecnologica e digitale, anche estranei alla pubblica amministrazione e nominati per speciali esigenze secondo criteri e limiti fissati dal Presidente del Consiglio (così come prevede l'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo n. 303 del 1999, cui la disposizione rinvia), nonché da unità di personale non dirigenziale, collocato in posizione di fuori ruolo o comando, proveniente da altre pubbliche amministrazioni. A tal fine è autorizzata una spesa di 2,2 milioni di euro per il 2021 e di 3,2 milioni a decorrere dal 2022. La determinazione numerica di esperti e personale non dirigenziale è rimessa a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, ferma restando la complessiva autorizzazione di spesa e un massimale di compenso individuale di 90.000 euro (al lordo degli oneri a carico dell'amministrazione). È infine disposto un incremento di 15 unità del contingente di personale in posizione di fuori ruolo, comando o altra analoga posizione, con qualifica non dirigenziale, proveniente da altre amministrazioni previsto (per 7 unità) dall'articolo 42, comma 1, del decreto-legge n. 162 del 2019; il limite di spesa previsto a tal fine è pari a 600.000 euro annui, a decorrere dal 2021.
  L'articolo 9 pone in capo alla Presidenza del Consiglio, ovvero al Ministro delegato della famiglia, le funzioni di competenza statale in materia di Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
  L'articolo 10 stabilisce che entro il 30 giugno 2021 i regolamenti di riorganizzazione dei Ministeri dello sviluppo economico, della transizione ecologica, della cultura, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del turismo, ivi inclusi quelli degli uffici di diretta collaborazione, sono adottati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, in deroga al procedimento ordinario stabilito dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988.
  L'articolo 11 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri recati dal provvedimento, quantificati in circa 9,2 milioni di euro per il 2021 e in 15,9 milioni a decorrere dall'anno 2022.

  Raffaella PAITA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.35.