CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 gennaio 2021
509.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 62

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 gennaio 2021. – Presidenza del Presidente Gianluca RIZZO. – Intervengono i Sottosegretari di Stato per la difesa, Giulio CALVISI e Angelo TOFALO.

  La seduta comincia alle 13.35.

Variazione sulla composizione della Commissione.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la deputata Occhionero entra a far parte della Commissione.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2020, relativo allo sviluppo e produzione di 5 sensori di sorveglianza e ingaggio (radar) Kronos Grand Mobile High Power (GM HP).
Atto n. 235.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 13 gennaio 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, comunica che la Commissione Bilancio si è espressa sulle conseguenze di carattere finanziario dell'atto, valutando favorevolmente lo Pag. 63schema all'ordine del giorno, con un rilievo.

  Salvatore DEIDDA (FDI), relatore, chiede di potere rinviare a una successiva seduta la discussione della proposta di parere, ritenendo necessario svolgere ancora ulteriori approfondimenti.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, in base a quanto previsto dall'articolo 536, comma 3, lettera b) del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) – la Commissione Difesa dispone di un termine di 40 giorni dall'assegnazione per l'espressione del parere che, in questo caso, viene a scadere il 26 gennaio 2021. Segnala, quindi, che, per prassi costante, il termine per l'espressione del parere può essere prorogato soltanto in presenza della disponibilità del Governo ad attendere il parere della Commissione prima dell'emanazione dell'atto. Chiedo, pertanto, al rappresentante del Governo se vi sia questa disponibilità.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI, nel manifestare la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere oltre il termine previsto, puntualizza, con riferimento alla richiesta di chiarimenti avanzata dal relatore nella seduta del 13 dicembre 2020, che l'azienda Leonardo S.p.A. realizza le fasi di progetto e sviluppo dei radar Kronos Grand Mobile High Power nel sito di Roma (via Tiburtina), la produzione di componenti e alcuni sotto sistemi nei siti produttivi di Napoli (Giugliano e Fusaro) e la successiva integrazione nel sito di Leonardo, presso l'aeroporto militare di Pratica di Mare.
  Aggiunge che il programma prevede anche il coinvolgimento di un vasto indotto di piccole e medie imprese che assolvono a funzioni di fornitori e sub-fornitori, diretti ed indiretti, garantendo un significativo livello occupazionale distribuito sulle diverse aree geografiche del territorio nazionale italiano. In particolare, l'indotto prevede la partecipazione di aziende nazionali del settore siderurgico, metallurgico ed elettronico presenti, principalmente, nelle regioni Umbria, Liguria, Lombardia, Marche, Lazio e Campania.
  Conclude segnalando che la movimentazione delle forniture nel territorio nazionale alimenta anche il settore della logistica, con la movimentazione su strada di mezzi ruotati, generando valore in termini di ricorso alle piccole e medie imprese del settore logistico.

  Salvatore DEIDDA (FDI), relatore, ringrazia il sottosegretario Calvisi per le precisazioni fornite, che dimostrano come le ricadute economiche derivanti dagli investimenti della Difesa si distribuiscano su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo anche una moltitudine di piccole e medie imprese.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2020, relativo all'acquisizione, funzionamento e supporto di una piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore per la condotta di attività di caratterizzazione, sorveglianza e monitoraggio della situazione tattico-operativa, di supporto decisionale di livello strategico e operativo, di Comando e Controllo (C2) multi-dominio e di protezione elettronica.
Atto n. 223.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 17 dicembre il relatore, onorevole Frusone, aveva chiesto la possibilità di avere più tempo per la predisposizione di una proposta di parere articolata e puntuale e che il Governo aveva assunto l'impegno di attendere, per l'emanazione del decreto, fino all'approvazione del parere parlamentare.
  Ricorda, inoltre, che la Commissione Bilancio ha fatto pervenire, in data 9 dicembre, i propri rilievi, che consistono in Pag. 64una valutazione favorevole dell'Atto in esame e che in data 3 dicembre 2020 e 14 gennaio 2021, si sono svolte, congiuntamente con l'omologa Commissione del Senato, le audizioni informali del Segretario generale della difesa e del Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore, fa presente di avere concluso gli approfondimenti riguardo gli aspetti del programma che avevano suscitato alcune perplessità. In particolare, con riguardo alle potenzialità di acquisire lavoro da parte del Centro di Manutenzione per il Gulfstream alla luce dell'esistenza già di un polo manutentivo nel Regno Unito, osserva che l'ubicazione di un futuro centro polifunzionale nell'area romana risulterebbe più baricentrica, rispetto al Nord Europa, sia per gli operatori civili dell'area mediterranea che vede la presenza di numerosi assetti Gulfstream, sia per quelli militari che potrebbero accedervi tramite accordi di cooperazione intergovernativi. Aggiunge che la realizzazione di un centro di manutenzione sarà oggetto di negoziazione, contrattualizzazione e attuazione per la successiva fase di supporto logistico, prevista a partire dal 2025 e che il Centro di Manutenzione potrebbe divenire una struttura capace di supportare non solo gli aeromobili in servizio della Difesa, ma anche i velivoli/modelli Gulfstream militari di altri Paesi e civili.
  Con riferimento, invece, alle garanzie relative alle ricadute tecnologiche e occupazionali per l'industria nazionale, evidenzia che, al fine di assicurare il massimo livello di compensazione industriale, in questa prima tranche del programma si sta sviluppando una strategia contrattuale che prevede sia un contratto diretto (Direct Commercial Sale – DCS) con il progettista del sistema di missione e delle modifiche (Ditta Responsabile di Sistema – DRS) per gli aeromobili «green», sia un contratto Foreign Military Sale (FMS) con il Governo degli Stati Uniti, per i sistemi di missione e la loro integrazione a bordo dei primi due velivoli modificati, stante la loro natura altamente classificata. Rileva, quindi, che se, da un lato, gli Stati Uniti, con gli accordi di tipologia FMS, non prevedono l'inclusione di contropartite industriali con il relativo governo firmatario, d'altra parte non escludono la possibilità che possano essere concordate compensazioni direttamente con le ditte coinvolte. Pertanto, l'attività negoziale, tuttora in corso, nell'ambito del contratto diretto è stata impostata in modo da includere specifici articoli e allegati che definiscano nel dettaglio il piano di «Ritorno Industriale», sia esso direttamente connesso alla fornitura oggetto del contratto, sia esso legato ad altre attività e/o programmi diversi. Inoltre, la ditta responsabile del sistema (DRS) sarà responsabile dell'assegnazione di progetti relativi sia a commesse verso grandi, medie e piccole imprese italiane nel settore della Difesa, sia di un programma di qualifica di potenziali ulteriori subfornitori italiani, in modo da favorire il loro inserimento nella supply chain e nel mercato statunitense, comprensivo del trasferimento di tecnologia e sostegno del know-how raggiunto. Inoltre, l'intera obbligazione contrattuale di ritorno industriale sarà soggetta a penali nel caso di mancato rispetto dei termini di fornitura dei progetti identificati.
  Segnala, poi, che la quantificazione delle ricadute tecnologiche e occupazionali è tuttora in corso di negoziazione con la ditta statunitense, a cui è stato richiesto di tenere conto anche dell'investimento italiano nel contratto FMS. Lo stesso approccio verrà perseguito nell'ambito dei provvedimenti che saranno stipulati successivamente per la modifica dei restanti velivoli «green». Per il futuro contratto di supporto logistico sarà richiesta la delocalizzazione sul territorio nazionale delle attività logistiche e di supporto, attraverso la realizzazione di un polo manutentivo in Italia per l'intera flotta Gulfstream, che si stima consentirà il re-investimento di almeno la metà degli importi di supporto logistico per servizi e prestazioni a favore di ditte italiane. Per quanto attiene la futura trasformazione dei velivoli in configurazione CAEW, destinati alla difesa aerea nazionale, saranno ripercorse le medesime, fruttuose modalità acquisitive dei primi due velivoli che hanno portato, come contropartita, Pag. 65 la vendita ad Israele di 30 velivoli da addestramento M-346, utili a garantire 3 anni di lavoro al personale della stabilimento Leonardo di Venegono.
  Passando al costo del velivolo, degli allestimenti, dei sistemi di missione e di terra, del supporto logistico e alle previsioni di spesa per il mantenimento della capacità operativa dell'intera flotta, rileva che i velivoli green, come usciti dalla linea di produzione, volabili ma non verniciati e non allestiti, verranno modificati nella loro struttura, forma e predisposizioni impiantistiche (modifiche denominate di Gruppo A) e poi allestiti con gli equipaggiamenti e i sistemi specifici di missione (modifiche denominate di Gruppo B), passando da un costo di 48 milioni di euro, per un velivolo green, a 300 milioni, per un velivolo completamente modificato. I sistemi di terra, rappresentati da una stazione fissa e una mobile, al servizio di entrambi i velivoli, sono stati offerti, invece, ad un valore equivalente di 29 milioni di euro.
  Rileva, inoltre, che l'acquisizione di due velivoli in versione Full Mission Capability (FMC) e delle relative stazioni di terra è completamente finanziata nell'ambito della prima tranche per un volume finanziario di circa 630 milioni di euro. Al riguardo, fa presente che il limitato stadio capacitivo a cui si fa riferimento nella relazione non riguarda le capacità dei due sistemi FMC, ma è correlato all'impossibilità finanziaria di dare avvio contemporaneo all'intero programma, che potrà essere completato attraverso l'implementazione di tranche successive, in funzione delle risorse a disposizione. Aggiunge, per completezza, che con l'importo stanziato nell'ambito della prima tranche potranno essere già avviate le attività (Modifiche di Gruppo A) dei primi due velivoli green dei sei in acquisizione (circa 240 milioni di euro per due velivoli), per predisporli alla successiva integrazione sistemistica (Modifiche di Gruppo B), che sarà perfezionata nella seconda tranche del programma.
  Infine, osserva che il programma riveste una particolare valenza strategica, essendo rivolto all'acquisizione di funzioni che garantiscono la sicurezza del Paese, nonché la superiorità informativa e decisionale necessarie per tutelare gli interessi nazionali e rafforzare la cornice di sicurezza delle forze impegnate nella condotta delle operazioni interforze, in ogni dominio (terrestre, navale, aereo, spaziale e cibernetico). Osserva, inoltre, che non solo i principali attori sulla scena globale (USA, Cina, Russia) hanno fatto importanti investimenti in questo tipo di assetti speciali al fine di assicurare le capacità in argomento, ma anche nazioni paragonabili all'Italia per dimensioni e livello d'ambizione sono oggi in grado di schierare capacità significative per quantità e qualità. Peraltro, il dato nazionale di 10 velivoli rappresenta il livello di capacità che sarà raggiunto nel 2030, a conclusione del programma, e garantirà l'assolvimento di 3 distinte missioni. In particolare, per quanto attiene al settore della difesa aerea, occorreranno 4 velivoli per garantire un'orbita persistente a protezione del territorio nazionale, mentre 1 o 2 velivoli saranno impiegati a protezione dei contingenti schierati nei teatri operativi. Riguardo, invece, alla sorveglianza elettronica/intelligence (SIGINT/ELINT) e guerra elettronica (EW) saranno necessari non meno di 2 velivoli per garantire la raccolta informativa a beneficio dell'Intelligence nazionale, e altrettanti per assicurare le capacità di guerra elettronica a protezione dei contingenti e/o delle forze impegnate in operazione. Pertanto, l'Italia sarà tra i pochi Paesi ad aver compiuto un'opera di razionalizzazione, puntando alla realizzazione delle diverse missioni necessarie, per mezzo dell'adozione di una piattaforma unica – su base Gulfstream G-550 – con l'intento di realizzare evidenti economie organizzative e logistiche, pur salvaguardando l'insieme delle capacità esprimibili ricorrendo a soluzioni già verificate operativamente.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) ringrazia il relatore per gli approfondimenti condotti, che ha voluto condividere con la Commissione e che hanno evidenziato l'importanza del programma, sia sotto il profilo della capacità acquisibili, sia con riguardo alle ricadute industriali. Sottolinea, tuttavia, che l'aspetto più importante Pag. 66riguarda il fatto che, con il programma d'arma in esame, viene rafforzata la cooperazione dell'Italia nel settore della difesa con due nostri partner strategici, tradizionali, quali gli Stati Uniti ed Israele.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) ringrazia, a sua volta, il relatore per gli approfondimenti condotti, che consentiranno di valutare la proposta di parere in maniera serena e con piena consapevolezza.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si associa ai ringraziamenti fatti al relatore per il prezioso contributo, che si aggiunge agli elementi già acquisiti con lo svolgimento dell'attività conoscitiva. Sottolinea come il programma d'arma sia fondamentale per ampliare le capacità di osservazione e, soprattutto, per consentire al Paese di potersi sedere nei tavoli internazionali che riguardano i vari teatri operativi del nostro pianeta. Preannuncia la posizione favorevole del suo gruppo sul programma in esame

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Salvatore DEIDDA (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta che a distanza di quasi 30 anni dall'uccisione di 4 nostri militari in Croazia, noto come l'eccidio di Podrute, a seguito dell'abbattimento da parte di un MiG-21 jugoslavo, dell'elicottero sul quale viaggiavano, i familiari delle vittime non abbiano ancora ricevuto dal Governo italiano alcuna risposta alle loro richieste di risarcimenti. Fa presente, dunque, che scriverà personalmente al Ministro della difesa, affinché si attivi per ricevere i familiari dei caduti. Chiede, inoltre, alla Presidenza della Commissione Difesa di organizzare anche in tale sede un incontro con i parenti delle vittime.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.25.