CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 gennaio 2021
505.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 62

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Parere su emendamenti).

  Michele SODANO (M5S), relatore, comunica che la XIV Commissione (Politiche Pag. 63dell'Unione europea) ha trasmesso l'emendamento Montaruli 34.1, ai fini dell'espressione del parere sui profili di competenza della Commissione bilancio. Al riguardo, fa presente che tale emendamento è volto ad includere nell'ambito di applicazione della clausola invarianza finanziaria, di cui all'articolo 34 del provvedimento, le disposizioni di cui agli articoli 1, 2 e 32 del provvedimento medesimo.
  Tanto premesso, riguardo alla proposta emendativa in esame propone di esprimere parere contrario, giacché essa risulta incongrua rispetto al testo del provvedimento, posto che le disposizioni di cui agli articoli 1, 2 e 32, che verrebbero incluse nella clausola di invarianza finanziaria, determinano invece oneri puntualmente quantificati e assistiti da apposite coperture finanziarie.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere contrario del relatore sull'emendamento Montaruli 34.1.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 gennaio 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2020, relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm.
Atto n. 233.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Ubaldo PAGANO (PD), relatore, nell'illustrare il provvedimento in oggetto, fa presente quanto segue.
  Il Ministro della difesa, in data 2 dicembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 09/2020, relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm (atto del Governo n. 233). Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 2 dicembre 2020, alla IV Commissione (Difesa) in sede primaria, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica e dalla scheda illustrativa redatte dallo Stato maggiore della Difesa ed allegate al presente schema di decreto, di cui rappresentano parte integrante, il programma in esame si pone l'obiettivo di avviare l'approvvigionamento delle scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm, per l'impiego da bordo delle Unità Navali classe FREMM nella versione General Purpose e classe Pattugliatori Polivalenti di Altura.
  Per quanto riguarda i profili di carattere finanziario, segnala che il programma pluriennale reca un costo complessivo di 139,05 milioni di euro e che la spesa relativa alla prima tranche dello stesso, che è oggetto del provvedimento in esame, è pari a 88,05 milioni di euro e, sulla base di un piano di sviluppo pluriennale decennale a decorrere dal 2020, graverà sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del Paese, di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018 di competenza del Ministero della difesa e allocati sul capitolo Pag. 647120, piano gestionale n. 38, dello stato di previsione del medesimo Ministero, denominato «Somme da destinare al finanziamento delle attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni – riparto fondo investimenti 2019 – comma 95». In proposito, si evidenzia che sulla base della vigente legge di bilancio (legge n. 178 del 2020), il predetto piano gestionale reca uno stanziamento pari a 58.170.000 euro per l'anno 2021, a 204.860.000 euro per l'anno 2022 e a 213.740.000 euro per l'anno 2023.
  La scheda tecnica precisa che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti come emergente al completamento dell'attività tecnico-amministrativa, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica.
  La scheda tecnica precisa altresì che le tranche successive, contestualmente approvate, finalizzate a completare la dotazione iniziale in acquisizione, saranno avviate subordinatamente alla identificazione delle necessarie risorse a valere sia su nuovi Fondi di investimento recati dalle prossime leggi di bilancio sia su distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione. Inoltre, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio», programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione o revisione di altre spese concordata con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Tanto premesso, in considerazione del fatto che l'esercizio finanziario 2020 si è concluso, andrebbe valutata l'opportunità di rimodulare il cronoprogramma della spesa relativa alla prima tranche del programma pluriennale, prevedendo l'avvio della stessa nell'anno in corso. Inoltre, nel prendere atto che le risorse stanziate a legislazione vigente appaiono comunque congrue rispetto alle spese oggetto di copertura, ritiene opportuno che il Governo confermi l'effettiva disponibilità delle stesse e assicuri che l'utilizzo delle risorse medesime non sia suscettibile di pregiudicare la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse.
  Inoltre, riguardo all'eventuale copertura finanziaria a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio», programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, di cui si è detto in precedenza, ritiene opportuno precisare nella scheda tecnica, richiamata dallo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale in esame, che il ricorso a tale ulteriore forma di copertura avvenga comunque nel rispetto dei vincoli di spesa derivanti dagli oneri inderogabili di cui alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 21 della legge n. 196 del 2009. Su tale aspetto ritiene in ogni caso necessario acquisire l'avviso del Governo.
  Infine, in merito alla contestuale approvazione delle tranche successive del programma pluriennale, dovrebbe essere precisato nella nota tecnica che tale approvazione interverrà comunque previa acquisizione del parere sulle predette tranche delle Commissioni parlamentari competenti anche per i profili finanziari, in modo da consentire la verifica in sede parlamentare della coerenza delle risorse predisposte a copertura rispetto agli oneri derivanti dalle fasi successive.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2020, relativo allo sviluppo e produzione di 5 sensori di Pag. 65sorveglianza e ingaggio (radar) Kronos Grand Mobile High Power (GM HP).
Atto n. 235.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Giorgio LOVECCHIO (M5S), relatore, nell'illustrare il provvedimento in oggetto, fa presente quanto segue.
  Il Ministro della difesa, in data 14 dicembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2020, relativo allo sviluppo e produzione di 5 sensori di sorveglianza e ingaggio (radar) Kronos Grand Mobile High Power (GM HP) (atto del Governo n. 235). Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 17 dicembre 2020, alla IV Commissione (Difesa) in sede primaria, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica e dalla scheda illustrativa redatte dallo Stato maggiore della Difesa ed allegate al presente schema di decreto, di cui rappresentano parte integrante, il programma in esame è volto all'acquisizione di 5 radar Kronos Grand Mobile High Power in vista dell'accrescimento delle capacità esprimibili dal sistema d'arma denominato Surface to Air Missile Platform/Terrain, sviluppato dall'Italia congiuntamente con la Francia nell'ambito della specifica cooperazione.
  Per quanto riguarda i profili di carattere finanziario, segnala che il programma pluriennale reca un costo complessivo di 200 milioni di euro e che il suo avvio è previsto nel 2021 e si concluderà, presumibilmente, nel 2030. La spesa relativa alla realizzazione del programma pluriennale graverà sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del Paese, di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018 di competenza del Ministero dello sviluppo economico e allocati sul capitolo 7421, piano gestionale n. 27, dello stato di previsione del medesimo Ministero, denominato «Risorse per la prosecuzione dei programmi del settore aeronautico e dell'aerospazio in ambito difesa e sicurezza nazionale – Riparto Fondo investimento 2019 – comma 95».
  La scheda tecnica precisa che, in ogni caso, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio», programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione o revisione di altre spese concordata con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  Tanto considerato, nel prendere atto che le risorse stanziate a legislazione vigente appaiono comunque congrue rispetto alle spese oggetto di copertura, ritiene opportuno che il Governo confermi l'effettiva disponibilità delle stesse e assicuri che l'utilizzo delle risorse medesime non sia suscettibile di pregiudicare la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle medesime risorse.
  Infine, riguardo all'eventuale copertura finanziaria a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio», programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, di cui si è detto in precedenza, appare opportuno precisare nella scheda tecnica, richiamata dallo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale in esame, che il ricorso a tale ulteriore forma di copertura avvenga comunque nel Pag. 66rispetto dei vincoli di spesa derivanti dagli oneri inderogabili di cui alla lettera a) del comma 5 dell'articolo 21 della legge n. 196 del 2009. Su tale aspetto appare in ogni caso necessario acquisire l'avviso del Governo.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625.
Atto n. 208.
(Rilievi alla XIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto.

  Maria Anna MADIA (PD), relatrice, ricorda che il provvedimento – adottato in attuazione della delega contenuta nell'articolo 5, comma 1, della legge 28 luglio 2016, n. 154 – reca la semplificazione e il riassetto normativo vigente in materia di agricoltura, silvicoltura e filiere forestali e che il testo è corredato di relazione tecnica.
  In merito ai profili di quantificazione, osserva preliminarmente che il provvedimento in esame è in gran parte riproduttivo della normativa vigente in materia di produzione, certificazione, etichettatura e commercializzazione delle piante da frutto e dei loro materiali di moltiplicazione, che viene fatta confluire in un testo unico di settore. Per quanto riguarda le funzioni coperte dal sistema tariffario, non ha osservazioni da formulare tenuto conto di quanto affermato dalla relazione tecnica, secondo la quale la definizione delle tariffe determinerà l'integrale copertura dei costi derivanti dalle attività e compiti in carico alle strutture pubbliche coinvolte, come stabilito dall'articolo 83: fa presente in proposito, la relazione tecnica elenca partitamente le voci di costo che saranno poste a base del calcolo delle tariffe. Alla luce delle precedenti considerazioni non ha osservazioni da formulare nel presupposto – sul quale ritiene opportuna una conferma – che per effetto delle disposizioni in esame non si determinino a carico di soggetti pubblici nuovi adempimenti ed obblighi di adeguamento strutturale, non previsti a legislazione vigente e suscettibili di determinare maggiori spese.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, fa presente che l'articolo 84, comma 1, reca una clausola di neutralità finanziaria riferita al complesso delle disposizioni introdotte dallo schema di decreto legislativo in esame, stabilendo che dall'attuazione del medesimo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In proposito, non ha osservazioni da formulare.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dalla relatrice.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625.
Atto n. 211.
(Rilievi alla XIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto.

Pag. 67

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il provvedimento ha ad oggetto lo schema di decreto legislativo recante norme per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 e che il testo è corredato di relazione tecnica.
  In merito ai profili di quantificazione, prende atto degli elementi forniti dalla relazione tecnica e volti a suffragare la clausola di neutralità riferita al complesso del provvedimento. Osserva invece che il comma 5 dell'articolo 82 – con disposizione innovativa della legislazione vigente – prevede la riassegnazione a spesa del 50 per cento degli importi versati a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria: la relazione tecnica indica che tale previsione risponde a un criterio direttivo della delegazione legislativa. Pur considerando che le entrate in questione sono di natura eventuale e che le nuove sanzioni risultano più elevate rispetto a quelle attualmente previste, andrebbero comunque acquisiti, a suo avviso, elementi idonei a confermare che dalla predetta riassegnazione parziale a spesa non derivi una riduzione di entrate eventualmente già scontate in bilancio. Quanto alla Commissione di cui all'articolo 17, per i cui componenti non sono previsti compensi o altri emolumenti, segnala che andrebbe acquisita conferma che anche le attività di supporto amministrativo alla stessa possano essere svolte in assenza di oneri per la finanza pubblica.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, fa presente che l'articolo 84, comma 1, reca una clausola di neutralità finanziaria riferita al complesso delle disposizioni introdotte dallo schema di decreto legislativo in esame, stabilendo che dall'attuazione del medesimo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In proposito, non ha osservazioni da formulare.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625.
Atto n. 212.
(Rilievi alla XIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il provvedimento ha ad oggetto lo schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 e che il testo è corredato di relazione tecnica.
  In merito ai profili di quantificazione, rileva preliminarmente che lo schema di decreto in esame, sostanzialmente confermativo di quanto già previsto a legislazione vigente, principalmente dal decreto del Presidente della Repubblica 24 dicembre 1969, n. 1164, non modifica i compiti svolti dalle amministrazioni pubbliche – per il cui svolgimento rimangono poste apposite tariffe in capo ai privati richiedenti –, pone nuovi adempimenti solo in capo agli operatori professionali interessati, amplia le fattispecie oggetto di sanzione amministrativa pecuniaria. Rileva, inoltre, che la relazione tecnica dà comunque conto della neutralità anche delle disposizioni non innovative e che l'atto è assistito da una generale clausola di invarianza. Circa tali profili, pertanto, non ha osservazioni da Pag. 68formulare. Osserva invece che il comma 28 dell'articolo 34 – con disposizione innovativa della legislazione vigente – prevede la riassegnazione a spesa del 50 per cento degli importi versati a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria: su tale disposizione la relazione tecnica non fornisce elementi specifici ma ribadisce il contenuto normativo. Pur considerando che le entrate in questione sono di natura eventuale e che le nuove sanzioni risultano più elevate rispetto a quelle attualmente previste, ritiene che andrebbero comunque acquisiti elementi idonei a confermare che dalla predetta riassegnazione parziale a spesa non derivi una riduzione di entrate eventualmente già scontate in bilancio.
  In merito ai profili di copertura finanziaria, fa presente che l'articolo 37, comma 1, reca una clausola di invarianza neutralità finanziaria riferita al complesso delle disposizioni introdotte dallo schema di decreto legislativo in esame, stabilendo che dall'attuazione del medesimo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In proposito, non ha osservazioni da formulare.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti dal relatore.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede di chiarire se le disposizioni normative che introducono l'obbligo di effettuare controlli da parte delle amministrazioni pubbliche determinino o meno oneri a carico della finanza pubblica. Rileva infatti che molto spesso, nelle disposizioni riguardanti la copertura finanziaria, viene riportata la clausola in base alla quale le amministrazioni pubbliche provvedono agli adempimenti previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Sottolinea, tuttavia, che negli atti del Governo n. 208 e 211 è previsto che tali controlli siano finanziati con le tariffe pagate dagli operatori privati soggetti al controllo: quindi evidenzia che in tali atti si presuppone che i controlli comportino un onere per la finanza pubblica.
  Pertanto conclude chiedendo di adottare una regola omogenea, che valga per tutti i provvedimenti, riguardante l'onerosità dei controlli.

  Fabio MELILLI, presidente, suggerisce che, quando sia inserita la clausola di invarianza finanziaria in provvedimenti che prevedono attività di controllo, sia richiesto al Governo di indicare il capitolo di spesa che reca le occorrenti risorse, a meno che gli oneri derivanti dall'attività di controllo siano coperti mediante un aumento delle tariffe pagate dagli operatori privati.
  Indi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.