CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 dicembre 2020
493.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 32

SEDE REFERENTE

  Martedì 15 dicembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI, indi del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Intervengono i viceministri dell'economia e delle finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 10.15.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 14 dicembre scorso.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che i lavori riprenderanno dall'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 69.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento 69.1.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) nell'illustrare l'articolo aggiuntivo Maschio 69.03, sottolinea l'importanza dell'estensione degli indennizzi previsti dalla normativa vigente per le vittime del terrorismo alle vittime del Pag. 33dovere colpite dal Covid-19, con particolare riguardo al personale del settore sanitario e delle forze dell'ordine, sia con riferimento alle persone che hanno contratto il virus e sia ai famigliari di coloro che sono deceduti. Ritiene che sia un dovere del Governo e della Commissione prendere in esame tale proposta emendativa della quale chiede l'accantonamento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea la necessità di una particolare attenzione a questo tema da parte della maggioranza, per coerenza con i tributi e gli attestati di stima espressi dal Parlamento nei mesi scorsi nei confronti del personale sanitario e delle forze dell'ordine. Ritiene opportuno pertanto richiamare la maggioranza alla necessità di dare concretezza al riconoscimento morale tributato dal Parlamento al personale esposto in prima linea al contagio. Chiede pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Maschio 69.03.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ritenendolo meritevole di approfondimento, concorda sull'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Maschio 69.03.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Maschio 69.03 si intende accantonato. Avverte, quindi, che l'emendamento Gadda 70.5, gli identici articoli aggiuntivi Pellicani 70.02 e Braga 70.05 nonché l'articolo aggiuntivo Marco Di Maio 70.022 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Bellucci 70.012 e l'emendamento Murelli 71.5.

  Fabio MELILLI, presidente avverte che gli articoli aggiuntivi Stumpo 71.058, Di Lauro 72.021, Sportiello 74.013, gli identici emendamenti De Filippo 75.4, Menga 75.16 e Stumpo 75.20, l'emendamento Lorefice 75.14, gli identici articoli aggiuntivi Ianaro 75.011 e Carnevali 75.021 nonché l'articolo aggiuntivo Roberto Rossini 83.07 sono stati ritirati dai presentatori.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del relatore Fassina, passando all'esame delle proposte emendative riferite agli articoli da 72 a 85, esprime parere contrario sull'emendamento Garavaglia 72.25, sugli identici articoli aggiuntivi Bologna 75.022 e Gemmato 75.023, sugli emendamenti Calabria 76.21, Costa 76.4 e Sisto 77.29, sugli articoli aggiuntivi Rospi 77.02, Claudio Borghi 79.02, Gemmato 80.09 e 80.08, sugli identici articoli aggiuntivi Boldi 81.015 e Siani 81.041, sull'emendamento Paolo Russo 84.9, sugli identici emendamenti Lollobrigida 85.2, Biancofiore 85.6 e Novelli 85.9, sull'emendamento Biancofiore 85.7. Propone invece l'accantonamento degli emendamenti Carnevali 72.4, Comaroli 72.6 e 72.8, Trizzino 72.23, degli articoli aggiuntivi Massimo Enrico Baroni 72.022, Pastorino 72.023, Trizzino 72.044, degli emendamenti Baldino 73.12 e D'Arrando 74.17, dell'articolo aggiuntivo Misiti 74.015, dell'emendamento Novelli 75.19, dell'articolo aggiuntivo Amitrano 75.04, degli identici articoli aggiuntivi Plangger 75.03 e Vanessa Cattoi 75.06, dell'articolo aggiuntivo Mandelli 75.020, degli identici emendamenti 76.1 della XII Commissione, Carnevali 76.5, Bagnasco 76.22, Stumpo 76.19 e Lapia 76.14, degli identici emendamenti 76.2 della XII Commissione, Siani 76.6 e Bagnasco 76.23, degli identici emendamenti 77.4 della XII Commissione e Pini 77.9, degli identici emendamenti Schirò 77.12 e Saccani Jotti 77.32, degli identici emendamenti Siani 77.10 e De Filippo 77.6, degli emendamenti Aprile 77.1, Calabria 77.28, degli articoli aggiuntivi Pastorino 77.019, Paolo Russo 77.022 e Lupi 77.029, degli emendamenti Garavaglia 79.8, Provenza 79.20, Comaroli 79.24, Grimaldi 79.14, degli identici emendamenti Frassinetti 79.9 e Lupi 79.2, degli articoli aggiuntivi Mandelli 79.011, Gemmato 80.028, Mammì 80.019, Bagnasco 80.025, Magi 80.01 e Rosato 80.07, degli emendamenti Stumpo 81.21, Garavaglia 81.15 e Lorenzin 81.2, degli identici emendamenti Bologna 81.4, D'Ettore 81.24 e Garavaglia 81.9, degli identici articoli aggiuntivi Siani 81.04, Gemmato Pag. 3481.013, Boldi 81.014, Trizzino 81.029 e Paolo Russo 81.030, dell'articolo aggiuntivo Elvira Savino 81.039, degli identici articoli aggiuntivi Sportiello 81.026 e De Filippo 81.03, degli articoli aggiuntivi Prestipino 81.01, Misiti 81.028, Mandelli 81.037 e Rostan 81.08, degli identici articoli aggiuntivi Zennaro 81.02 e Pini 81.07, dell'emendamento Pastorino 82.2, degli identici articoli aggiuntivi Del Barba 82.01 e Paolo Russo 82.02, degli emendamenti Provenza 84.7 e Garavaglia 84.3, degli identici articoli aggiuntivi Muroni 84.011 e Gallo 84.014, degli identici articoli aggiuntivi Carnevali 84.07 e Comaroli 84.09, degli articoli aggiuntivi De Filippo 84.03, Sportiello 84.012, Prestigiacomo 85.08, Nobili 85.039 e Sportiello 85.020, 85.022 e 85.021.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con i pareri dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che si intendono accantonati gli emendamenti Carnevali 72.4, Comaroli 72.6 e 72.8, Trizzino 72.23, gli articoli aggiuntivi Massimo Enrico Baroni 72.022, Pastorino 72.023, Trizzino 72.044, gli emendamenti Baldino 73.12, D'Arrando 74.17, l'articolo aggiuntivo Misiti 74.015, l'emendamento Novelli 75.19, l'articolo aggiuntivo Amitrano 75.04, gli identici articoli aggiuntivi Plangger 75.03 e Vanessa Cattoi 75.06, l'articolo aggiuntivo Mandelli 75.020, gli identici emendamenti 76.1 della XII Commissione, Carnevali 76.5, Bagnasco 76.22, Stumpo 76.19 e Lapia 76.14, gli identici emendamenti 76.2 della XII Commissione, Siani 76.6 e Bagnasco 76.23, gli identici emendamenti 77.4 della XII Commissione e Pini 77.9, gli identici emendamenti Schirò 77.12 e Saccani Jotti 77.32, gli identici emendamenti Siani 77.10 e De Filippo 77.6, gli emendamenti Aprile 77.1, Calabria 77.28, gli articoli aggiuntivi Pastorino 77.019, Paolo Russo 77.022 e Lupi 77.029, gli emendamenti Garavaglia 79.8, Provenza 79.20, Comaroli 79.24, Grimaldi 79.14, gli identici emendamenti Frassinetti 79.9 e Lupi 79.2, gli articoli aggiuntivi Mandelli 79.011, Gemmato 80.028, Mammì 80.019, Bagnasco 80.025, Magi 80.01 e Rosato 80.07, gli emendamenti Stumpo 81.21, Garavaglia 81.15 e Lorenzin 81.2, gli identici emendamenti Bologna 81.4, D'Ettore 81.24 e Garavaglia 81.9, gli identici articoli aggiuntivi Siani 81.04, Gemmato 81.013, Boldi 81.014, Trizzino 81.029 e Paolo Russo 81.030, l'articolo aggiuntivo Elvira Savino 81.039, gli identici articoli aggiuntivi Sportiello 81.026 e De Filippo 81.03, gli articoli aggiuntivi Prestipino 81.01, Misiti 81.028, Mandelli 81.037 e Rostan 81.08, gli identici articoli aggiuntivi Zennaro 81.02 e Pini 81.07, dell'emendamento Pastorino 82.2, gli identici articoli aggiuntivi Del Barba 82.01 e Paolo Russo 82.02, gli emendamenti Provenza 84.7 e Garavaglia 84.3, gli identici articoli aggiuntivi Muroni 84.011 e Gallo 84.014, gli identici articoli aggiuntivi Carnevali 84.07 e Comaroli 84.09, gli articoli aggiuntivi De Filippo 84.03, Sportiello 84.012, Prestigiacomo 85.08, Nobili 85.039 e Sportiello 85.020, 85.022 e 85.021.

  Paolo RUSSO (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, domanda alla presidenza quando sia più utile intervenire per segnalare l'espressione di pareri discordanti da parte dei relatori e del Governo su emendamenti sostanzialmente analoghi.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, invita i colleghi a effettuare tali segnalazioni nel momento in cui la Commissione esamina lo specifico emendamento in questione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Garavaglia 72.25, di cui è cofirmataria, sottolinea che tale proposta emendativa è volta a sopprimere la previsione della riduzione del Fondo sanitario nazionale di 300 milioni di euro a decorrere dal 2023, tema sul quale verte anche l'emendamento 72.6 a sua prima firma. Chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento in esame.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, concordando i relatori e il Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Garavaglia 72.25.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Bologna 75.022 e Gemmato 75.023.

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  Paolo RUSSO (FI) illustra l'emendamento Calabria 76.21, di cui è cofirmatario, che mira al superamento del cosiddetto imbuto formativo che limita l'accesso ai laureati in medicina alle scuole di specializzazione. Sottolineato che si tratta di un aspetto strategico per il funzionamento del servizio sanitario, soprattutto nella gestione dell'attuale situazione pandemica che ha evidenziato la necessità di assumere personale specializzato da impiegare negli ospedali e nella medicina di base, sollecita i relatori e il Governo a rivedere il parere espresso su tale emendamento, chiedendone l'accantonamento.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), condividendo l'osservazione svolta dall'onorevole Paolo Russo, si associa alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Calabria 76.21, che, a suo avviso, offre un'occasione importante di riflessione sul tema dell'ampliamento del numero dei medici specializzati da impiegare nei reparti degli ospedali e per superare le maglie dell'imbuto formativo che ha creato serie difficoltà al sistema sanitario.

  Andrea MANDELLI (FI) osserva che la questione dell'ampliamento della possibilità di conseguire titoli di specializzazione che l'emendamento Calabria 76.21 affronta in relazione al personale medico, si pone in termini più generali per le numerose professionalità, quali biologi e farmacisti, che per inserirsi nel sistema sanitario devono conseguire un titolo di specializzazione. Evidenzia quindi che il tema deve essere affrontato in via strutturale, soprattutto nella drammatica situazione generata dalla pandemia.

  Elena CARNEVALI (PD) osserva che la questione dell'ampliamento delle borse di specialità, oggetto dell'emendamento Calabria 76.21, è affrontata anche dagli identici emendamenti 76.1 della XII Commissione e Bagnasco 76.22, presentato dal gruppo Forza Italia, che sono stati accantonati. Invita quindi i colleghi a considerare che con l'ampliamento delle borse di specialità proposto dalla XII Commissione si raggiunge un numero considerevole di unità di medici specialisti, superiore alle stesse previsioni effettuate concordemente dalle forze di maggioranza e di opposizione.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S) evidenziata la necessità di ampliare i servizi offerti dalla medicina del territorio, che rappresenta il primo fronte dal quale combattere l'emergenza pandemica, concorda con quanto osservato dalla collega Carnevali. Suggerisce ai relatori e al Governo di accantonare l'emendamento in esame ai fini di una riconsiderazione complessiva di tutte le proposte emendative sul tema in discussione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), osservato che in relazione alle proposte emendative riferite al tema della sanità, l'unica misura finora approvata attiene all'istituzione dell'albo dei medici di Bolzano – a suo avviso, peraltro, non condivisibile – richiama i colleghi all'impegno assunto dai gruppi a individuare misure condivise almeno sulle questioni che attengono ai grandi temi. Si associa quindi alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Calabria 76.21 auspicando l'individuazione di una soluzione condivisa su una materia così importante come quella sanitaria.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, anche a nome della relatrice Faro, accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Calabria 76.21.
  Sul piano delle considerazioni generali, osserva che la V Commissione non è competente a svolgere discussioni di merito che attengono alle strategie di politica sanitaria, le quali sono invece di competenza della XII Commissione che sul tema in discussione ha approvato l'emendamento 76.1 del quale, in quanto frutto di un'elaborazione condivisa dai gruppi, è stato disposto l'accantonamento. Osserva, tuttavia, come di fatto l'esame del disegno di legge di bilancio sia diventata la sede in cui la V Commissione è chiamata a dirimere questioni rilevanti di competenza di altre Commissioni.

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  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C!-AC), pur condividendo l'osservazione svolta dal relatore Fassina, evidenzia tuttavia che l'esame del disegno di legge di bilancio è l'occasione per trovare la sintesi, nell'interlocuzione tra Parlamento e Governo, delle strategie politiche nei diversi settori, nonché per stanziare le risorse necessarie alla loro attuazione.
  Osservato che uno dei capisaldi della manovra di bilancio in esame riguarda proprio il settore sanitario, evidenzia che, a differenza delle proposte emendative presentate dalla maggioranza che denotano una discordanza di opinioni sulle modalità di utilizzo delle risorse, gli emendamenti delle opposizioni sono volti a superare gli elementi di debolezza del sistema sanitario evidenziati dalla pandemia. Sollecita quindi i colleghi della Commissione bilancio a contribuire a trovare una posizione di sintesi in particolare sugli emendamenti riferiti a tale materia.

  Paolo RUSSO (FI) ritiene naturale che, nell'esaminare il disegno di legge di bilancio, la V Commissione celebri la sintesi delle diverse sensibilità politiche sulle diverse questioni che pure attengono alle competenze di merito di altre Commissioni, nell'ottica di individuare un disegno strategico complessivo della manovra.
  Considerato che l'emendamento 76.1 della XII Commissione è stato accantonato, invita i relatori e il Governo ad accantonare anche tutte le proposte emendative che insistono sul medesimo argomento al fine della presentazione di proposta di riformulazione che, a suo avviso, dovrebbe rappresentare la sintesi delle diverse posizioni espresse sul tema dai gruppi.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ferma restando la competenza di merito della XII Commissione, evidenzia che le questioni di bilancio si legano in maniera inscindibile alle scelte di merito in campo sanitario. Ricorda infatti che la verifica dei sistemi sanitari regionali avviene sulla base del rispetto dei LEA e dell'equilibrio di bilancio verificato dal MEF. Sottolinea che le attuali difficoltà del sistema sanitario derivano dall'introduzione del tetto alle assunzioni di personale disposto durante il Governo Monti e dalla riduzione di ben 8 miliardi di euro del Fondo per il servizio sanitario nazionale disposto dalle successive leggi di bilancio dei Governi Letta, Renzi e Gentiloni, decisioni che, in entrambi i casi, non passarono attraverso la Commissione di merito. Sottolinea inoltre come sia contraddittorio, da un lato, esprimere un parere contrario sull'emendamento volto a sopprimere la previsione del taglio di 300 milioni del Fondo sanitario nazionale a decorrere dal 2023 e, dall'altro, aver preannunciato la presentazione di un emendamento in materia di assunzione di medici.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, concordando i relatori e il Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Calabria 76.21.

  Enrico COSTA (Misto-A-+E-RI), con riferimento al proprio emendamento 76.4, ricorda che lo stesso mira a sanare una disparità tra specializzazioni mediche e non mediche dell'area sanitaria (biotecnologi e farmacisti). Rileva come la proposta emendativa, in particolare, riconosca un trattamento economico, una borsa di studio, anche alle specializzazioni non mediche. Si chiede per quale ragione il parere sia contrario e se questo non dipenda da una minore «dignità» delle componenti politiche del gruppo Misto.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento dell'emendamento Costa 76.4 per omogeneità di materia rispetto ad altri emendamenti già accantonati.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che l'emendamento Costa 76.4 si intende accantonato.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo in qualità di cofirmatario dell'emendamento Pag. 37 Sisto 77.29, sottolinea la necessità di fare una riflessione più approfondita sulla gestione dei tagli nel settore della sanità.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento dell'emendamento Sisto 77.29.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che l'emendamento Sisto 77.29 si intende accantonato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Rospi 77.02.

  Claudio BORGHI (LEGA), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 79.02, chiede le ragioni del parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Claudio Borghi 79.02.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento avanzata dal relatore e ricorda che il parere è contrario per una questione di copertura finanziaria.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) non ritiene che il problema sia legato alla copertura finanziaria e si chiede se non sia il caso di interpellare il Ministero della salute.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-IE) si chiede se non sia necessaria una riflessione più generale sul regionalismo sanitario e sulle ulteriori richieste che il regionalismo differenziato ha avanzato. Sottolinea che proprio da una situazione del regionalismo sanitario «a macchia di leopardo» sia derivata la totale inconsistenza della risposta di fronte all'emergenza sanitaria.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Claudio Borghi 79.02.

  Andrea MANDELLI (FI) ricorda che l'articolo aggiuntivo Gemmato 80.09 è di contenuto analogo all'emendamento Novelli 75.19, del quale è cofirmatario.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel ricordare che con l'articolo aggiuntivo Gemmato 80.09 è istituito un apposito fondo presso il Ministero della salute con una dotazione annua di 50 milioni di euro per 3 anni per incentivare le farmacie rurali, sottolinea l'importanza di sostenere tali strutture in ragione della vicinanza e del presidio medico che esse rappresentano.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gemmato 80.09.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) fa presente che l'articolo aggiuntivo Gemmato 80.08 incrementa la dotazione del fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. Si tratta, a suo giudizio, di un tema attuale, soprattutto alla luce dell'emergenza sanitaria.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gemmato 80.08.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gemmato 80.08. Ricorda, quindi, che l'articolo aggiuntivo Siani 81.041 è stato ritirato e pone in votazione l'identico articolo aggiuntivo Boldi 81.015.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Boldi 81.015.

  Paolo RUSSO (FI) interviene sul suo emendamento 84.9, ricordando che esso è di analogo contenuto rispetto all'articolo aggiuntivo De Filippo 84.03.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Paolo Russo 84.9.

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  Paolo TRANCASSINI (FDI) interviene sugli identici emendamenti Lollobrigida 85.2, Biancofiore 85.6 e Novelli 85.9, ricordando che si tratta di emendamenti soppressivi dell'articolo 85, che prevede che nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano la conoscenza della lingua tedesca costituisca requisito sufficiente di conoscenza linguistica per l'esercizio delle professioni sanitarie e autorizza a tal fine l'istituzione di una sezione speciale dell'albo dei medici, alla quale possono essere iscritti, su domanda, fermi restando gli altri requisiti, i professionisti che siano a conoscenza della sola lingua tedesca. Evidenzia almeno tre profili di criticità: in primo luogo non si tratta di una parificazione quanto piuttosto di una sostituzione, cosa che per statuto non è possibile fare; in secondo luogo, si determina una frattura attraverso la creazione di albi speciali in futuro riproponibili per altre professioni come avvocati o ingegneri; infine, adombra il sospetto che dietro questa richiesta vi sia la sanità privata monolingue che si sostituirebbe al servizio sanitario nazionale, rivolgendosi ad una sola parte della popolazione (quella tedesca).

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Lollobrigida 85.2, Biancofiore 85.6 e Novelli 85.9.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) si esprime a favore degli identici emendamenti Lollobrigida 85.2, Biancofiore 85.6 e Novelli 85.9, soppressivi dell'articolo 85 della legge di bilancio. Ritiene sia necessario garantire l'utilizzazione di entrambe le lingue, quindi esprime parere contrario all'istituzione di un albo speciale che ricomprenda la categoria dei medici che parlano la lingua tedesca. Sottolinea, al riguardo, che l'articolo 85 si pone in contraddizione con quanto stabilito dallo Statuto speciale per il Trentino – Alto Adige.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ritiene che l'articolo 85 della legge di bilancio abbia portata costituzionale, di conseguenza propone l'accantonamento degli emendamenti in discussione, al fine di consentire ulteriori riflessioni sul tema.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), aderisce alla proposta del relatore Fassina di accantonare le proposte emendative, ritenendo utile e necessario un ulteriore approfondimento, non riuscendo a comprendere le motivazioni che hanno portato la maggioranza a pensare di introdurre un albo apposito per la categoria dei medici appartenenti alla Provincia autonoma di Bolzano che siano a conoscenza della sola lingua tedesca.

  Paolo RUSSO (FI) esprime pieno accordo con la proposta di accantonamento delle proposte emendative in discussione formulata dai relatori.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-IE), ritenendo utile una riflessione ulteriore sul funzionamento del regime sanitario nel nostro Paese e in considerazione del fatto che il nostro ordinamento contempla materie che non possono subire modifiche, si dichiara d'accordo con la proposta del relatore Fassina di accantonare il tema in esame per permetterne un ulteriore approfondimento.

  Fabio RAMPELLI (FDI), nel congratularsi con il relatore Fassina per la sua abilità nel cercare di moderare la discussione relativa all'articolo 85 della legge di bilancio, ritiene comunque imprescindibile non accantonare le proposte emendative allo stesso riferite. Ipotizza che la presentazione dell'articolo 85 da parte del Governo possa essere stata una manovra dell'Esecutivo per garantirsi il voto favorevole delle minoranze linguistiche in Senato, ramo del Parlamento in cui tradizionalmente si registra un maggiore equilibrio tra le forze in campo. Nel caso di specie, sottolinea che una minoranza linguistica esista, ma che si tratti della popolazione italiana residente nel territorio dell'Alto Adige.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che la tutela del bilinguismo sia immodificabile, Pag. 39 così come stabilito dall'accordo De Gasperi-Gruber che definì la questione della tutela della minoranza linguistica tedesca nel Trentino – Alto Adige.

  Vanessa CATTOI (LEGA) concorda con l'onorevole Garavaglia e sottolinea, una volta di più, che sull'ordinamento della sanità delle Province autonome di Trento e Bolzano lo Stato non può intervenire.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, proponendo anche l'accantonamento dell'emendamento Biancofiore 85.7, che affronta un tema rilevante, fa presente di essere in sintonia con l'intervento svolto dal collega Rampelli. Tiene comunque a precisare che l'accantonamento non rappresenta una forma di archiviazione dei problemi posti nel corso della discussione, rilevando tuttavia come di fronte ad un articolo previsto nel testo iniziale del provvedimento dal Governo i relatori e la maggioranza non possano agire con totale disinvoltura. Pertanto, nel precisare, anche a nome della relatrice Faro, di essersi riservati ulteriori interlocuzioni con il Governo, ribadisce la proposta di accantonare anche l'emendamento Biancofiore 85.7.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici articoli aggiuntivi Lollobrigida 85.2, Biancofiore 85.6 e Novelli 85.9 si intendono accantonati. Accogliendo la richiesta dei relatori e con il consenso del Governo, dispone altresì l'accantonamento dell'emendamento Biancofiore 85.7 nonché degli articoli aggiuntivi Prestigiacomo 85.08, Nobili 85.039, Sportiello 85.020, 85.022 e 85.021. Avverte, quindi, che l'articolo aggiuntivo Perconti 100.054 è stato ritirato dai suoi presentatori. Invita quindi i relatori ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite agli articoli da 86 a 105.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 86, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sugli emendamenti Lattanzio 86.5 e Carbonaro 86.14. Propone l'accantonamento degli emendamenti Colmellere 86.6 e Frassinetti 86.8 nonché dell'articolo aggiuntivo Gribaudo 86.011. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rampelli 86.013. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Donno 86.015 e Belotti 86.06. Con riguardo alle proposte emendative riferite all'articolo 87, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Serritella 87.025. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 87.020. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rampelli 87.021. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Colmellere 87.036 e Bisa 87.011, esprimendo parere contrario sugli articoli aggiuntivi Comaroli 87.037 e Gelmini 87.078. Con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 89, propone di accantonare gli emendamenti Frassinetti 89.20, Toccafondi 89.23, Cattaneo 89.34 nonché gli identici emendamenti Toccafondi 89.12, 89.8 della VII Commissione e Mollicone 89.22. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Carfagna 89.023. Propone di accantonare gli articoli aggiuntivi D'Uva 89.012, Fusacchia 89.029, Gelmini 89.022, Iovino 89.016 e D'Attis 89.018. Con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 90, propone di accantonare gli identici emendamenti Melicchio 90.47 e Fratoianni 90.42, esprimendo parere contrario sugli emendamenti Costa 90.22 e Magi 90.9. Propone di accantonare l'emendamento Lupi 90.8; formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Lorenzin 90.15. Propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Paolo Russo 90.026 e Claudio Borghi 90.09. Con riferimento alle proposte emendative all'articolo 92, esprime parere contrario sugli emendamenti Belotti 92.9 e Ripani 92.26. Propone di accantonare l'emendamento Tuzi 92.18 ed esprime parere contrario sull'emendamento Marin 92.25. Propone di accantonare gli identici emendamenti Barelli 92.23 e Rossi 92.7. Esprime parere contrario sull'emendamento Rossi 92.5. Propone di accantonare l'emendamento Versace 92.20, nonché gli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 92.06 e Valente 92.010. Con riferimento alle proposte emendative Pag. 40 riferite all'articolo 94, propone di accantonare gli identici emendamenti Enrico Borghi 94.1, Nobili 94.8, Trancassini 94.7, Costa 94.5, Tiramani 94.4 e Magi 94.2, l'emendamento Ilaria Fontana 94.10, gli identici articoli aggiuntivi Ungaro 94.04, Calabria 94.05, Trancassini 94.03 e Gelmini 94.06, nonché l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 94.07. Con riguardo alle proposte emendative riferite all'articolo 96, propone di accantonare gli emendamenti Palmieri 96.90 e Pastorino 96.88. Esprime parere contrario sull'emendamento Racchella 96.18. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli identici emendamenti Piccoli Nardelli 96.15, Palmieri 96.93 e 96.4 della VII Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Toccalini 96.81. Propone di accantonare gli emendamenti Testamento 96.54, Fusacchia 96.3, Vacca 96.64 e gli identici emendamenti Nitti 96.65 e Torto 96.57. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Piccoli Nardelli 96.6. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Claudio Borghi 96.025. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Mollicone 96.017, Rospi 96.07 e Silvestroni 96.062. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 96.043. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 97, esprime invece parere contrario sugli articoli aggiuntivi Toccalini 97.09 e Frassini 97.03. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 98, esprime parere contrario sull'emendamento Rampelli 98.3. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 99, esprime parere contrario sull'emendamento Nicchi 99.1. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 100, esprime parere contrario sull'emendamento 100.32 della X Commissione, che pertanto si intenderebbe respinto per l'esame in Assemblea. Esprime parere contrario sull'emendamento Nardi 100.5 e propone di accantonare l'emendamento Gava 100.23. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Zucconi 100.036, Mor 100.023, Schullian 100.010, Andreuzza 100.016, Sani 100.09 e Bitonci 100.046. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Scerra 100.098 ed esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Ripani 100.075, Lucaselli 100.028 e Bellachioma 100.019. Propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Pella 100.094 e 100.073. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rosso 100.085. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Mazzetti 100.087, gli identici articoli aggiuntivi Mor 100.022 e D'Attis 100.069 nonché gli articoli aggiuntivi Mazzetti 100.080, Martinciglio 100.051 e Fascina 100.064. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 101, esprime parere contrario sull'emendamento Siracusano 101.50 e propone di accantonare l'emendamento Cancelleri 101.32. Esprime parere contrario sull'emendamento 101.6 della VII Commissione, che pertanto si intenderebbe respinto per l'esame in Assemblea. Esprime parere contrario sull'emendamento Morelli 101.16 e propone di accantonare gli identici emendamenti Morelli 101.17, Mollicone 101.21 e Casciello 101.47, l'emendamento Trancassini 101.38, gli identici emendamenti Sensi 101.7, Lattanzio 101.10 e Fornaro 101.45 e l'articolo aggiuntivo Barelli 101.017. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Mollicone 101.011. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Luciano Cantone 101.014. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 102, esprime parere contrario sull'emendamento 102.19 della X Commissione, che quindi si intenderebbe respinto per l'esame in Assemblea. Esprime parere contrario sull'emendamento Zucconi 102.11. Propone infine di accantonare l'emendamento Gelmini 102.16 e l'articolo aggiuntivo Ermellino 102.03. Con riferimento alle proposte emendative relative all'articolo 105, propone di accantonare l'emendamento Buratti 105.4 e l'articolo aggiuntivo Gelmini 105.020.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, dispone pertanto l'accantonamento degli emendamenti Colmellere 86.6 e Frassinetti 86.8, dell'articolo Pag. 41 aggiuntivo Gribaudo 86.011, degli articoli aggiuntivi Donno 86.015, Belotti 86.06, Serritella 87.025. Colmellere 87.026 e Bisa 87.011, degli emendamenti Frassinetti 89.20, Toccafondi 89.23 e Cattaneo 89.34, degli identici emendamenti Toccafondi 89.12, 89.8 della VII Commissione e Mollicone 89.22, degli articoli aggiuntivi D'Uva 89.012, Fusacchia 89.029, Gelmini 89.022, Iovino 89.016 e D'Attis 89.018, degli identici emendamenti Melicchio 90.47 e Fratoianni 90.42, dell'emendamento Lupi 90.8, degli articoli aggiuntivi Paolo Russo 90.026 e Claudio Borghi 90.09, dell'emendamento Tuzi 92.18, degli identici emendamenti Barelli 92.23 e Rossi 92.7, dell'emendamento Versace 92.20, degli articoli aggiuntivi Ubaldo Pagano 92.06 e Valente 92.010, degli identici emendamenti Enrico Borghi 94.1, Nobili 94.8, Trancassini 94.7, Costa 94.5, Tiramani 94.4 e Magi 94.2, dell'emendamento Ilaria Fontana 94.10, degli identici articoli aggiuntivi Ungaro 94.04, Calabria 94.05, Trancassini 94.03 e Gelmini 94.06, dell'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 94.07, degli emendamenti Palmieri 96.90, Pastorino 96.88, Testamento 96.54, Fusacchia 96.3, Vacca 96.64, degli identici emendamenti Nitti 96.65 e Torto 96.57, degli articoli aggiuntivi Claudio Borghi 96.025 e Paolo Russo 96.043, dell'emendamento Gava 100.23, dell'articolo aggiuntivo Scerra 100.098, degli identici articoli aggiuntivi Pella 100.094 e 100.073, dell'articolo aggiuntivo Mazzetti 100.087, degli identici articoli aggiuntivi Mor 100.022 e D'Attis 100.069, degli articoli aggiuntivi Mazzetti 100.080, Martinciglio 100.051 e Fascina 100.064, dell'emendamento Cancelleri 101.32, degli identici emendamenti Morelli 101.17, Mollicone 101.21, Casciello 101.47, dell'emendamento Trancassini 101.38, degli identici emendamenti Sensi 101.7, Lattanzio 101.10 e Fornaro 101.45, dell'articolo aggiuntivo Barelli 101.017, dell'emendamento Gelmini 102.16, dell'articolo aggiuntivo Ermellino 102.03, dell'emendamento Buratti 105.4 e dell'articolo aggiuntivo Gelmini 105.020.

  Ubaldo PAGANO (PD) accogliendo l'invito della relatrice, sottoscrive e ritira l'emendamento Lattanzio 86.5.

  Teresa MANZO (M5S) chiede di accantonare l'emendamento Carbonaro 86.14.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, ritiene che la richiesta della collega Manzo possa essere accolta.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con i relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, dispone quindi l'accantonamento dell'emendamento Carbonaro 86.14.

  Ubaldo PAGANO (PD) chiede che, in maniera analoga, venga accantonato anche l'emendamento Lattanzio 86.5.

  Fabio MELILLI, presidente, nel rammentare che l'emendamento Lattanzio 86.5 è stato appena ritirato, fa presente tuttavia che l'emendamento Carbonaro 86.14, che interviene su analoga materia, è stato accantonato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che la confusione e l'approssimazione dimostrate dalla maggioranza non si addicono né all'importanza del provvedimento in esame né all'Aula di Montecitorio, dove si sta tenendo la seduta. Manifestando il massimo rispetto nei confronti del collega Ubaldo Pagano, invita tuttavia a sospendere i lavori, dal momento che i relatori non sono evidentemente convinti dei pareri appena espressi.

  Mauro DEL BARBA (IV) fa presente che in precedenza si è proceduto all'accantonamento di proposte emendative del gruppo di Forza Italia, benché già ritirate, con il consenso di tutti.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) nel fare presente che la prassi indicata dal collega Del Barba è stata adottata in via del tutto eccezionale e con il consenso unanime, rileva che i relatori non hanno evidentemente svolto gli approfondimenti necessari, prima di esprimere i pareri, considerato Pag. 42 il grandissimo numero delle proposte emendative accantonate. Nel rammentare che per molto meno i colleghi del Partito Democratico hanno alzato le barricate quando lei stessa era relatrice di maggioranza sul disegno di legge di bilancio, suggerisce di sospendere i lavori al fine di consentire le necessarie valutazioni, evitando di svolgere un lavoro inutile.

  Fabio MELILLI, presidente, ritiene che la situazione non richieda un rinvio dei lavori. Chiede pertanto ai rappresentanti dei gruppi se siano d'accordo ad accantonare anche l'emendamento Lattanzio 86.5 precedentemente ritirato, ritenendo che non valga la pena di assumere un atteggiamento troppo rigoroso.

  Paolo RUSSO (FI) dichiara che non vi è da parte del suo gruppo, impropriamente citato in precedenza, alcuna contrarietà ad accantonare l'emendamento in questione. Ritenendo tuttavia che il clima sia molto confuso, pur manifestando la massima disponibilità a comprendere le ragioni di tutti, a cominciare da quelle della maggioranza, esprime la convinzione che quanto appena proposto dal presidente non debba costituire la regola. Rammenta infatti che le regole, che tutelano in primo luogo i diritti delle minoranze, debbano essere rispettate.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) dichiara che da parte del suo gruppo nulla osta ad accantonare anche l'emendamento Lattanzio 86.5, comprendendo le ragioni dei presentatori che, in quanto membri della maggioranza, hanno accolto l'invito dei relatori, mentre altri colleghi, pur trovandosi in un'analoga situazione, hanno chiesto di modificare il parere espresso.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), non manifestando alcuna contrarietà ad accogliere la richiesta del collega, ritiene tuttavia che il presidente, invece di raccomandarsi all'opposizione, dovrebbe rivolgere un monito generale ad evitare la confusione e soprattutto il «derby» tra le forze di maggioranza, come appena avvenuto. Nell'auspicare di non dover assistere a ulteriori episodi del genere, dichiara di non voler essere chiamato a dirimere le difficoltà della maggioranza.

  Fabio MELILLI, presidente, nel prendere atto della disponibilità dell'opposizione, che considera un fatto non irrilevante, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lattanzio 86.5 ricordando che l'emendamento Carbonaro 86.14, che interviene su analoga materia, è stato già accantonato. Invita, quindi, i relatori a definire con maggiore attenzione i propri pareri, soprattutto con riguardo a proposte emendative di analogo tenore.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Rampelli 86.013, volto a riconoscere, per un periodo determinato, un bonus mensile di 300 euro per ciascun figlio minorenne a carico iscritto alla scuola paritaria privata. Rammenta che la materia è stata inserita tra quelle considerate prioritarie a seguito delle interlocuzioni tra maggioranza e opposizione e che, di conseguenza, le proposte emendative ad essa relative sono state accantonate. Ritiene pertanto che in maniera analoga debba essere accantonato anche l'articolo aggiuntivo Rampelli 86.013.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, a seguito delle considerazioni del collega Trancassini, chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Rampelli 86.013.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo le richieste dei relatori e preso atto del consenso del Governo, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Rampelli 86.013.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, modificando il parere precedente espresso, chiede di accantonare anche l'articolo aggiuntivo Fusacchia 87.020.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo le richieste dei relatori e preso atto del consenso del Governo, dispone l'accantonamento Pag. 43 dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 87.020.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) nel fare presente che sull'articolo aggiuntivo Rampelli 87.021 in maniera di sanificazione ciclica delle scuole è stato espresso parere contrario, considerato che il presidente chiede alle opposizioni di individuare soluzioni per la prosecuzione dei lavori, suggerisce di rinviare la seduta affinché i relatori possano valutare con attenzione i pareri da esprimere. Chiedendo di accantonare anche l'articolo aggiuntivo Rampelli 87.021, ritiene evidente che i relatori non abbiano ancora ricevuto i pareri dei ministeri competenti sulle proposte emendative in esame.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nell'ammettere l'attuale situazione di difficoltà determinata dal fatto che alcuni ministeri sono stati impegnati su altri importanti provvedimenti, fa presente di aver fatto, insieme alla collega Faro, una prima valutazione di carattere politico sul contenuto delle proposte emendative presentate, che ha determinato i pareri contrari espressi. Nel fare presente di aver comunque ascoltato il dibattito e raccolto le considerazioni svolte, ritiene utile proseguire i lavori, nonostante i tanti accantonamenti predisposti. Rileva infatti che la discussione consente che emergano anche nuovi elementi non precedentemente considerati, ricordando quanto avvenuto in relazione all'articolo 85. Pertanto nel rinnovare l'impegno dei relatori a prestare la massima attenzione al dibattito in corso, chiede ai colleghi, soprattutto a quelli di maggioranza, di tenere conto delle valutazioni che sono state condivise. Crede quindi che vi siano le condizioni per proseguire i lavori.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando, in qualità di cofirmataria, l'articolo aggiuntivo Rampelli 87.021, fa presente che esso si propone di consentire un'attività ciclica di sanificazione delle scuole appostando le dovute risorse e prorogando fino al 31 luglio 2021 i contratti di pulizia in essere. Ricorda che si tratta di servizi di pubblica necessità e che la richiesta di accantonamento si inserisce nel filone degli emendamenti di tema sanitario. Evidenzia inoltre che con riferimento al tema della scuola ci si è finora concentrati principalmente sulle questioni logistiche, ovvero su questioni quali la modalità di accesso alle classi o i banchi a rotelle, ma non si è prestata la dovuta attenzione ai presidi sanitari. Ora il problema si riproporrà il 7 gennaio, se in quest'ultimo mese non verrà affrontato seriamente il tema della sanificazione da garantire su base ciclica e non con interventi occasionali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Rampelli 87.021 e Comaroli 87.037.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra, in qualità di cofirmatario, l'articolo aggiuntivo Gelmini 87.078, che prevede l'erogazione di un contributo straordinario di 300 milioni per il 2021 per le scuole paritarie a titolo di ristoro dei maggiori costi sostenuti per il personale aggiuntivo, i servizi di pulizia e sanificazione e per l'adeguamento degli spazi, al fine di contrastare la diffusione del COVID-19. Ricorda che gli interventi a favore delle scuole paritarie si pongono nel filone del sostegno alle famiglie che esercitano la libera scelta educativa per i propri figli e che occorre garantire alle scuole paritarie gli stessi presidi di sicurezza che si prevedono per le scuole pubbliche.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sul medesimo articolo aggiuntivo Rampelli 87.021, ricorda che quello delle scuole paritarie è un tema che trova il sostegno unanime del centro-destra. Ricorda a tal proposito che l'emendamento Frassinetti 86.8, che verte sulla stessa materia, prevedendo un incremento del fondo per le scuole paritarie, è stato precedentemente accantonato e potrebbe essere utilmente discusso insieme all'emendamento in esame.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ricorda che sul tema delle scuole paritarie ci sono emendamenti di quasi tutti i gruppi presenti in Parlamento e che è in corso una Pag. 44riflessione per individuare una soluzione, che, sebbene parziale, sia comunque significativa. Accoglie pertanto la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gelmini 87.078.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo la richiesta dei relatori e preso atto del consenso del Governo, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gelmini 87.078.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che i continui accantonamenti costituiscono la dimostrazione che la metodologia di lavoro adottata dalla Commissione non risulta utile ad un effettivo esame delle proposte emendative presentate e costituisce una mera perdita di tempo. Evidenzia che i temi posti dalle opposizioni, tra cui quello dell'attenzione ai disabili, della sanificazione degli istituti scolastici e del sostegno alle scuole paritarie, non trovano un'adeguata risposta da parte del Governo e della maggioranza e che pertanto è inutile proseguire l'esame delle proposte emendative presentate.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), convenendo con quanto affermato dal collega Garavaglia, evidenzia che i relatori potrebbero limitarsi a comunicare la lista delle proposte emendative con parere contrario, intendendosi accantonate tutte le altre. I temi via via esaminati non trovano, infatti, l'approfondimento necessario, in quanto la maggioranza non ha ancora maturato la propria posizione, con un conseguente svilimento del dibattito.

  Fabio MELILLI, presidente, pur non condividendo l'opinione dell'opposizione sull'inutilità del dibattito in corso, fa propria l'istanza di poter disporre al più presto dei pareri del Governo e delle riformulazioni sui temi più maturi. Si augura pertanto che, alla ripresa dei lavori, si potrà disporre di un primo pacchetto di misure sulle quale è maturata una posizione consolidata. Ritiene, infatti, che l'opposizione abbia il diritto di sapere cosa il Governo intenda fare delle risorse disponibili e quali istanze dell'opposizione intenda recepire.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ritiene che non sarebbe opportuna una mera elencazione degli emendamenti con parere contrario e sottolinea in proposito che il lavoro in corso non è affatto inutile in quanto consente, per l'appunto, l'opportuna discussione e argomentazione delle proposte emendative con parere contrario. Conviene peraltro che sarebbe stato preferibile disporre già di tutti i pareri del Governo e delle riformulazioni come già sollecitato dal presidente Melilli.

  La Commissione respinge l'emendamento Carfagna 89.023.

  Enrico COSTA (MISTO-A-+E-RI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 90.22, evidenzia che esso si prefigge di dotare di maggiori risorse il fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale della ricerca, al fine di dare attuazione al Piano Amaldi, volto a innalzare l'incidenza sul PIL della spesa per la ricerca di base in Italia al livello, in primo luogo, della Francia e, quindi, della Germania. Ritiene che il parere contrario espresso dalla maggioranza non sia coerente con la riconosciuta necessità di dare attuazione a tale Piano.

  La Commissione respinge l'emendamento Costa 90.22.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta prevista per le ore 14.30 della giornata odierna.

  La seduta termina alle ore 13.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI
SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 15 dicembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene Pag. 45la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 13.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli ufficiali sugli animali e le merci provenienti dagli altri Stati membri dell'Unione e delle connesse competenze degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari del Ministero della salute.
Atto n. 205.
(Rilievi alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2020.

  La viceministra Laura CASTELLI, rispondendo alle richieste di chiarimento formulate dalla relatrice nella seduta precedente, riguardo all'articolo 3, fa presente che lo schema di decreto legislativo in oggetto rappresenta un adeguamento della normativa vigente che non comporta nuove attività rispetto a quelle attualmente svolte dagli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC) e dalle aziende sanitarie competenti per territorio.
  Evidenzia, pertanto, che l'adempimento dei compiti derivanti dall'attuazione del presente provvedimento sarà realizzato con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e non comporterà oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, anche per quanto attiene le spese stipendiali e di funzionamento.
  Segnala che le disposizioni di cui ai commi 2 e 6 dell'articolo 3 richiamano anche l'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625 in quanto nell'ambito dei controlli a destino l'attività di verifica può essere effettuata, come nella normativa vigente, anche partendo da un sospetto di non conformità.
  Fa presente che in questa prima fase dell'attività di controllo non si è ancora nell'accertata non conformità e quindi, come nella normativa vigente, le spese non vengono attribuite all'operatore commerciale poiché rientrano nelle attività di controllo a destino che, sia la normativa in corso di abrogazione (decreto legislativo n. 28 del 1993 di recepimento delle direttive 89/662/CEE e 90/425/CEE) sia il regolamento (UE) 2017/625, demandano, nei limiti stabiliti dalle norme sul libero scambio, alle autorità competenti degli Stati membri.
  Evidenzia che i citati commi 2 e 6 dell'articolo 3 dello schema di decreto riguardano, invece, un'accertata non conformità (quando «viene rilevato un rischio») che deriva dai controlli a destino di cui sopra.
  Segnala che in questi casi il richiamo all'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625 consente di applicare un'intensificazione dei controlli in quanto l'accertata non conformità può rappresentare un sospetto in caso di una successiva analoga partita di animali o merci spedita in Italia.
  Rappresenta che tale intensificazione si realizza, pertanto, dopo una non conformità accertata, per la quale devono essere adottate, in quanto applicabili, tutte le disposizioni dell'articolo 138 del regolamento (UE) 2017/625 e i costi per la realizzazione dei controlli sono a carico degli operatori responsabili.
  Sottolinea che, poiché un'analoga previsione sui costi a carico dell'operatore non è invece contenuta nell'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625, il comma 7 dell'articolo 3 dello schema di decreto fa riferimento solo all'articolo 138 e non anche all'articolo 137 del medesimo regolamento.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione della relatrice, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,

   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni Pag. 46del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli ufficiali sugli animali e le merci provenienti dagli altri Stati membri dell'Unione e delle connesse competenze degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari del Ministero della salute (Atto n. 205);

   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:

    riguardo all'articolo 3, si fa presente che lo schema di decreto legislativo in oggetto rappresenta un adeguamento della normativa vigente che non comporta nuove attività rispetto a quelle attualmente svolte dagli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari (UVAC) e dalle aziende sanitarie competenti per territorio;

    pertanto, l'adempimento dei compiti derivanti dall'attuazione del presente provvedimento sarà realizzato con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e non comporterà oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, anche per quanto attiene le spese stipendiali e di funzionamento;

    le disposizioni di cui ai commi 2 e 6 dell'articolo 3 richiamano anche l'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625 in quanto nell'ambito dei controlli a destino l'attività di verifica può essere effettuata, come nella normativa vigente, anche partendo da un sospetto di non conformità;

    in questa prima fase dell'attività di controllo non si è ancora nell'accertata non conformità e quindi, come nella normativa vigente, le spese non vengono attribuite all'operatore commerciale poiché rientrano nelle attività di controllo a destino che, sia la normativa in corso di abrogazione (decreto legislativo n. 28 del 1993 di recepimento delle direttive 89/662/CEE e 90/425/CEE) sia il regolamento (UE) 2017/625, demandano, nei limiti stabiliti dalle norme sul libero scambio, alle autorità competenti degli Stati membri;

    i citati commi 2 e 6 dell'articolo 3 dello schema di decreto riguardano, invece, un'accertata non conformità (quando “viene rilevato un rischio”) che deriva dai controlli a destino di cui sopra;

    in questi casi il richiamo all'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625 consente di applicare un'intensificazione dei controlli in quanto l'accertata non conformità può rappresentare un sospetto in caso di una successiva analoga partita di animali o merci spedita in Italia;

    tale intensificazione si realizza, pertanto, dopo una non conformità accertata, per la quale devono essere adottate, in quanto applicabili, tutte le disposizioni dell'articolo 138 del regolamento (UE) 2017/625 e i costi per la realizzazione dei controlli sono a carico degli operatori responsabili;

    poiché un'analoga previsione sui costi a carico dell'operatore non è invece contenuta nell'articolo 137 del regolamento (UE) 2017/625, il comma 7 dell'articolo 3 dello schema di decreto fa riferimento solo all'articolo 138 e non anche all'articolo 137 del medesimo regolamento,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

   lo schema di decreto legislativo».

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell'articolo 12, comma 3, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 4 ottobre 2019, n. 117.
Atto n. 206.
(Rilievi alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

Pag. 47

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2020.

  La viceministra Laura CASTELLI, replicando alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella seduta precedente, fa presente che le disposizioni contenute nel presente schema di decreto legislativo non determinano variazioni di spesa rispetto all'attuale apparato dei controlli sanitari nei settori di competenza del Ministero della salute previsti dallo stesso decreto.
  Segnala che il regolamento (UE) 2017/625, infatti, ha solo armonizzato il sistema dei controlli senza tuttavia aver determinato l'introduzione, nelle attività di controllo dei settori sopra elencati, di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  Evidenzia che gli unici oneri conseguenti, non a carico della finanza pubblica, derivano dalla introduzione di nuovi strumenti a tutela degli operatori (introduzione della procedura della controversia e della controperizia).
  Sottolinea che si tratta di adeguamento alle nuove prescrizioni contenute nel predetto regolamento che rappresentano, tra l'altro, un intervento a garanzia della maggiore tutela dell'esercizio del diritto di difesa degli operatori e i cui costi sono interamente a carico degli stessi operatori, come peraltro già avveniva, in parte, con la procedura della revisione delle analisi, anche se caratterizzata da un procedimento differente e meno articolato.
  Evidenzia inoltre che le regioni hanno sancito una intesa sullo schema di decreto legislativo, condizionata all'accoglimento di alcune proposte di integrazione del testo, d'accordo con il Ministero della salute, quali ad esempio l'introduzione di un apparato sanzionatorio adeguato rispetto alle previsioni sanzionatorie previste dalla normativa vigente.
  Fa presente che la relazione tecnica ricorda che con il decreto ministeriale 8 febbraio 2019 è entrato definitivamente in vigore il sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati che comprende anche la ricetta elettronica veterinaria (di seguito REV).
  Fa presente che gli obiettivi prefissati conseguenti all'utilizzo di tale sistema sono la semplificazione (attraverso la riduzione degli adempimenti e dei costi anche associati a sanzioni irrogate per eventuali errori di compilazione), la trasparenza (con un netto miglioramento della tracciabilità delle specialità veterinarie), la lotta all'anti-microbico resistenza, la tutela della salute pubblica.
  Segnala che il sistema consente di tracciare completamente il ciclo di vita del medicinale impiegato negli animali, così come del mangime medicato, con la possibilità anche di informatizzare la registrazione dei trattamenti eseguiti sugli animali, tuttavia, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 167 del 2017, sono rimasti invariati gli obblighi di registrazione cartacea dei trattamenti eseguiti sugli animali, gestiti elettronicamente solo su base volontaria.
  Fa presente che la digitalizzazione totale della filiera dei medicinali veterinari permette un'analisi precisa del loro reale impiego nel singolo animale o in un gruppo, come nella specie o categoria, nei diversi sistemi produttivi per singole classi e molecole, e ciò consente di elaborare piani miranti a razionalizzare l'uso di medicinali veterinari, con particolare riguardo all'impiego degli antimicrobici.
  Rileva, inoltre, l'informatizzazione della registrazione dei trattamenti consente di collegare le informazioni presenti a sistema con le altre soluzioni digitali che il Ministero della salute ha implementato.
  Ricorda che attualmente il funzionamento del Sistema informativo per farmacosorveglianza, inclusa la funzionalità, già prevista, relativa al registro elettronico dei trattamenti è assicurato attraverso una convenzione tra il Ministero della salute e l'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise.
  Precisa che i costi derivanti dalla suddetta convenzione sono posti a carico del capitolo 5125 dello stato di previsione del Ministero della salute, nell'ambito del programma di spesa «Benessere e alimentazione animale, sorveglianza sul farmaco veterinario» della missione «Tutela della salute».

Pag. 48

  Mauro DEL BARBA (IV), relatore, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,

   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell'articolo 12, comma 3, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (Atto n. 206);

   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:

    le disposizioni contenute nel presente schema di decreto legislativo non determinano variazioni di spesa rispetto all'attuale apparato dei controlli sanitari nei settori di competenza del Ministero della salute previsti dallo stesso decreto;

    il regolamento (UE) 2017/625, infatti, ha solo armonizzato il sistema dei controlli senza tuttavia aver determinato l'introduzione, nelle attività di controllo dei settori sopra elencati, di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;

    gli unici oneri conseguenti, non a carico della finanza pubblica, derivano dalla introduzione di nuovi strumenti a tutela degli operatori (introduzione della procedura della controversia e della controperizia);

    si tratta di adeguamento alle nuove prescrizioni contenute nel predetto regolamento che rappresentano, tra l'altro, un intervento a garanzia della maggiore tutela dell'esercizio del diritto di difesa degli operatori e i cui costi sono interamente a carico degli stessi operatori, come peraltro già avveniva, in parte, con la procedura della revisione delle analisi, anche se caratterizzata da un procedimento differente e meno articolato;

    si evidenzia inoltre che le regioni hanno sancito una intesa sullo schema di decreto legislativo, condizionata all'accoglimento di alcune proposte di integrazione del testo, d'accordo con il Ministero della salute, quali ad esempio l'introduzione di un apparato sanzionatorio adeguato rispetto alle previsioni sanzionatorie previste dalla normativa vigente;

    la relazione tecnica ricorda che con il DM 8 febbraio 2019 è entrato definitivamente in vigore il sistema informativo di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati che comprende anche la ricetta elettronica veterinaria (di seguito REV);

    gli obiettivi prefissati conseguenti all'utilizzo di tale sistema sono la semplificazione (attraverso la riduzione degli adempimenti e dei costi anche associati a sanzioni irrogate per eventuali errori di compilazione), la trasparenza (con un netto miglioramento della tracciabilità delle specialità veterinarie), la lotta all'anti-microbico resistenza, la tutela della salute pubblica;

    il sistema consente di tracciare completamente il ciclo di vita del medicinale impiegato negli animali, così come del mangime medicato, con la possibilità anche di informatizzare la registrazione dei trattamenti eseguiti sugli animali, tuttavia, ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 167 del 2017, sono rimasti invariati gli obblighi di registrazione cartacea dei trattamenti eseguiti sugli animali, gestiti elettronicamente solo su base volontaria;

    la digitalizzazione totale della filiera dei medicinali veterinari permette un'analisi precisa del loro reale impiego nel singolo animale o in un gruppo, come nella specie o categoria, nei diversi sistemi produttivi per singole classi e molecole, e ciò consente di elaborare piani miranti a razionalizzare l'uso di medicinali veterinari, con particolare riguardo all'impiego degli antimicrobici;

    inoltre, l'informatizzazione della registrazione dei trattamenti consente di collegare Pag. 49 le informazioni presenti a sistema con le altre soluzioni digitali che il Ministero della salute ha implementato;

    attualmente il funzionamento del Sistema informativo per farmacosorveglianza, inclusa la funzionalità, già prevista, relativa al registro elettronico dei trattamenti è assicurato attraverso una convenzione tra il Ministero della salute e l'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise;

    i costi derivanti dalla suddetta convenzione sono posti a carico del capitolo 5125 dello stato di previsione del Ministero della salute, nell'ambito del programma di spesa “Benessere e alimentazione animale, sorveglianza sul farmaco veterinario” della missione “Tutela della salute”,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

   lo schema di decreto legislativo».

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.05.

SEDE REFERENTE

  Martedì 15 dicembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI, indi del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Intervengono i viceministri dell'economia e delle finanze Antonio Misiani e Laura Castelli e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 14.50.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che l'onorevole Gagliardi sottoscrive l'articolo aggiuntivo Rixi 130.063; l'onorevole Trano sottoscrive le proposte emendative Marattin 10.034, Sodano 168.03, Cominardi 68.05, Magi 21.017 e 80.01, Mancini 27.2, Gabriele Lorenzoni 27.12, Piera Aiello 40.01, Benedetti 54.04, 66.7 e 134.8, Aprile 77.1, Zennaro 81.02 e 119.6, Ermellino 102.03, De Girolamo 119.33 e Berardini 162.014; l'onorevole Piera Aiello sottoscrive le proposte emendative Benedetti 54.04, 66.7 e 134.8, Aprile 77.1, Zennaro 81.02 e 119.6, Ermellino 102.03, De Girolamo 119.33, Trano 130.027 e 166.1 e Berardini 162.014; gli onorevoli Gabriele Lorenzoni e Terzoni sottoscrivono gli emendamenti Ubaldo Pagano 33.5 e 33.6, Topo 162.19 e Pezzopane 162.27; l'onorevole Ianaro sottoscrive l'articolo aggiuntivo Bologna 58.04; l'onorevole Mollicone sottoscrive l'emendamento Rampelli 98.3; l'onorevole Del Sesto sottoscrive l'emendamento Villani 165.59; il deputato Gallinella sottoscrive l'emendamento Caparvi 162.14; l'onorevole Cataldi sottoscrive l'emendamento Mancini 27.2; l'onorevole Colucci sottoscrive l'emendamento Frassinetti 89.20; l'onorevole Fioramonti sottoscrive le proposte emendative Aprile 12.69, De Toma 126.7, Chiazzese 126.17, 126.21 e 132.013, Vallascas 126.25, Magi 126.0.3; l'onorevole Golinelli sottoscrive l'emendamento Gadda 8.5. Comunica inoltre che le proposte emendative Perconti 100.054, Grippa 119.026, Raffa 120.13, Scanu 120.015, Zolezzi 130.054, Di Lauro 137.11 e Suriano 115.016 sono state ritirate dai presentatori.

  Riccardo MAGI (Misto-A-+E-RI) interviene sull'emendamento a sua prima firma 90.9 al fine di chiederne l'accantonamento, al pari di quanto già disposto in relazione all'articolo aggiuntivo Paolo Russo 90.026, vertente sulla medesima tematica del sostegno finanziario alla ricerca nel campo biomedico.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, accede alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Magi 90.9.

Pag. 50

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Magi 90.9 è pertanto da intendersi accantonato.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, modificando il parere contrario in precedenza espresso, propone di accantonare l'emendamento Lorenzin 90.15.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Lorenzin 90.15 è pertanto da intendersi accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Belotti 92.9, Ripani 92.26 e Marin 92.25.

  Fabio MELILLI, presidente, prende atto che l'emendamento Rossi 92.5 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Racchella 96.18.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, modificando il parere contrario in precedenza espresso, propone di accantonare gli identici emendamenti Piccoli Nardelli 96.15, Palmieri 96.93 e 96.4 della VII Commissione.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Piccoli Nardelli 96.15, Palmieri 96.93 e 96.4 della VII Commissione sono pertanto da intendersi accantonati.

  La Commissione respinge l'emendamento Toccalini 96.81.

  Fabio MELILLI, presidente, prende atto che l'emendamento Piccoli Nardelli 96.6 è stato ritirato.

  Federico MOLLICONE (FDI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 96.017, volto a prevedere l'istituzione di un Fondo a sostegno della produzione, distribuzione e sviluppo delle attività culturali, onde consentire il necessario ristoro ad un settore duramente penalizzato dagli effetti economici della crisi pandemica, in ciò recependo, peraltro, un proficuo lavoro svolto presso la Commissione di merito. Auspica, pertanto, che su tale proposta emendativa possa realizzarsi un ripensamento da parte dei relatori e del Governo.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mollicone 96.017.

  Gianluca ROSPI (MISTO-PP-AP-PSI) invita i relatori e il Governo a valutare la possibilità di accantonare l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 96.07, volto ad incrementare l'aliquota delle detrazioni relative al cosiddetto art bonus al fine di supportare un comparto significativamente colpito dagli effetti economici della crisi epidemiologica tuttora in atto. Osserva, altresì, che sul merito della proposta emendativa ha potuto avviare una interlocuzione con i Dicasteri interessati, incluso quello dell'economia e delle finanze, anche in relazione all'onere finanziario dalla stessa derivante, che molto probabilmente risulta quantificato per eccesso.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, accede alla richiesta di accantonare l'articolo aggiuntivo Rospi 96.07.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Rospi 96.07 è pertanto da intendersi accantonato.

Pag. 51

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Silvestroni 96.062 e Toccalini 97.09.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 97.03, volto a prevedere l'istituzione di un Fondo, con una dotazione di 2 miliardi di euro per l'anno 2021, destinato all'erogazione di contributi a fondo perduto in favore degli operatori degli impianti sciistici. Stante l'evidente centralità dell'argomento, che avrebbe meritato ben altro approfondimento rispetto a quello implicato dal parere contrario frettolosamente espresso dai relatori e dal Governo, considera perniciosa l'assenza di adeguati ristori a sostegno di un settore interessato da una crisi economica di portata eccezionale, tanto più in considerazione della totale mancanza in materia di soluzioni serie ed efficaci da parte del Governo.

  Vanessa CATTOI (LEGA) si associa integralmente alle considerazioni svolte dalla collega Frassini, ritenendo indifferibile un dibattito approfondito sull'argomento oggetto della proposta emendativa in esame, alla luce sia degli irreparabili danni economici sofferti dalla filiera diretta e dall'indotto del comparto causato dal sostanziale annullamento della stagione invernale, sia degli effetti nocivi della concorrenza messa in atto dagli operatori degli impianti sciistici dei Paesi limitrofi che, a differenza dell'Italia, hanno deciso di non interrompere le relative attività. In ragione di ciò, invita, pertanto, i relatori e il Governo a valutare seriamente la possibilità di accantonare l'articolo aggiuntivo Frassini 97.03.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, accede alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frassini 97.03, specificando come il parere contrario in precedenza su di esso espresso è stato motivato non già da una sottovalutazione del danno economico subito dalle imprese coinvolte, bensì dal rilevante onere finanziario a carico del bilancio dello Stato derivante dalla sua attuazione. Ferma restando la necessità di introdurre contributi a fondo perduto in favore dei soggetti interessati nonché misure di sostegno di un settore gravemente penalizzato dalla crisi pandemica sul piano economico e sociale, tiene, tuttavia, a precisare che sia con il decreto-legge cosiddetto Ristori sia con i prossimi provvedimenti in materia economico-finanziaria che saranno adottati sin dall'inizio dell'anno 2021 il Governo è già intervenuto e continuerà ad intervenire in favore del medesimo settore.

  Il viceministro Antonio MISIANI sottolinea che le misure di sicurezza adottate in Italia per gli sport invernali sono in linea con quelle degli altri Paesi europei. Rileva, inoltre, che la portata finanziaria dell'emendamento in esame, pari a 2 miliardi, supera l'intero ammontare delle risorse disponibili per la totalità degli emendamenti. Ricorda, comunque, che la questione degli indennizzi al settore sciistico è all'esame del Governo e che, come già preannunciato dal Ministro dell'economia e delle finanze, all'inizio del 2021 verrà richiesto al Parlamento un ulteriore scostamento per consentire l'erogazione di ristori economici ai settori colpiti dalla crisi in corso. In tale sede l'individuazione dei beneficiari prescinderà dai codici Ateco delle attività economiche e dal livello di rischio delle Regioni di appartenenza e farà, invece, riferimento unicamente alle perdite di fatturato subite nel 2020, con una particolare attenzione alle attività caratterizzate da stagionalità. A tale intervento di natura generale potranno sommarsi ulteriori specifiche misure di sostegno destinate al settore del turismo che è uno dei più colpiti dalla crisi in corso.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) ricorda che, poiché il 50 per cento del fatturato del settore sciistico viene realizzato nel mese di dicembre, occorre una particolare attenzione nel calcolare il periodo temporale di riferimento cui commisurare gli indennizzi. Ricorda, inoltre, che, oltre alle attività economiche legate allo sci, sono migliaia le partite Iva operanti in settori caratterizzati da elevata stagionalità, molte Pag. 52delle quali hanno perso quasi integralmente il proprio reddito atteso per il 2020, vedendo compromessa sia la ragione la stagione estiva e quella invernale. Gli indennizzi finora erogati risultano insufficienti e mal calibrati. Evidenzia, inoltre, in particolare, che la montagna ha una sua specificità, richiedendo l'impegno cospicuo di risorse prima dell'apertura della stagione turistica, con oneri che ora restano a carico degli imprenditori a fronte del rischio di un esodo turistico diretto al di là delle Alpi.

  Vannia GAVA (LEGA) evidenzia che l'importanza del settore sciistico è testimoniata, ad esempio, dall'apertura disposta dal presidente della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, Fedriga, benché limitata ai soli sportivi agonisti: è evidente che dal punto di vista economico tale apertura non appare remunerativa, ma, nondimeno, essa è ritenuta necessaria. Ricorda che l'economia della montagna poggia su tre mesi di attività all'anno e che le perdite connesse alla mancata apertura investono anche i settori dei servizi, dell'artigianato dell'imprenditoria, i quali già soffrono della concorrenza dei Paesi limitrofi. Ritiene inadeguata e «scritta sulla neve» la promessa, formulata dal Governo, di indennizzi futuri, connessi ai nuovi scostamenti che verranno richiesti nel 2021, a fronte di un'esigenza che appare, invece, immediata.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ricorda che, mentre per la generalità delle aziende il riferimento annuale per determinare gli indennizzi appare adeguato, per il settore sciistico risulta non corretto dovendosi fare riferimento esclusivamente a quello della stagione turistica.

  Mauro DEL BARBA (IV) sottolinea che il suo gruppo è ben consapevole della necessità di attribuire ristori al settore sciistico, come testimoniano numerose interrogazioni al riguardo, ricordando, altresì, in proposito che è un errore limitare la visuale alle perdite subita dai soli impianti da sci, quando invece è l'intera filiera del il turismo montano ad essere colpita. Nonostante ciò, ritiene errato insistere su ristori immediati in quanto essi sarebbero inadeguati, dovendosi, infatti, valutare alla fine dell'anno l'ammontare delle perdite subite.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'aggiungere la propria firma all'articolo aggiuntivo Frassini 97.03, sottolinea che il tema in esame non può essere archiviato come un mero segnale di attenzione, rappresentato dalla disponibilità della maggioranza all'accantonamento dell'emendamento in discussione. Ritiene infatti che il Governo, nel rinviare al futuro gli interventi di sostegno nei confronti del settore sciistico, dovrebbe assumere per lo meno un impegno concreto e formale, che lasci una traccia concreta.

  Fabio MELILLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Frassini 97.03.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, sottolinea come la discussione in corso dimostri in modo plastico che, contrariamente a quanto sostenuto da molti esponenti dell'opposizione, il dibattito in atto non è affatto inutile. Ritiene infatti che sia da accogliere la proposta formulata dall'opposizione, da ultimo dal deputato Trancassini, in merito all'opportunità di un ordine del giorno impegnativo, che sottolinei le specificità del settore sciistico e la necessità che lo stesso sia autonomamente considerato nell'ambito degli interventi che verranno adottati nel 2021.

  Gian Pietro DAL MORO (PD) prende atto di quanto testé annunciato dal Governo in ordine all'adozione di un prossimo provvedimento che fornirà un ristoro per le perdite subite senza più distinzioni basate sui codici Ateco ma in base alla perdita di fatturato registrata. Al riguardo, pur riconoscendo che tutti i settori produttivi hanno avuto una diminuzione di fatturato, invita a distinguerli per l'entità della diminuzione e per le specificità di settore. Cita il settore degli alberghi del centro storico come uno dei più colpiti con cali di fatturato fino all'80 per cento. Invita, quindi, a fare una Pag. 53graduatoria delle imprese per calo di fatturato e a superare il sistema dei codici Ateco.

  Claudio BORGHI (LEGA) evidenzia che il Governo con la massima tranquillità afferma che chiederà a gennaio prossimo l'autorizzazione per un altro scostamento, ridimensionando, così, la possibile portata dell'intervento della legge di bilancio. Ciò conferma l'incompetenza del Ministro dell'economia e delle finanze: infatti, se la necessità di tale ulteriore scostamento fosse stata prevista in tempo, le relative risorse sarebbero potute essere utilizzate dalla legge di bilancio. In questo modo, invece, ossia approvando più scostamenti successivi, il Governo non agisce sulla base di una programmazione e soprattutto non dà una prospettiva di lungo periodo alle aziende. Si chiede cosa farà in futuro il Governo quando le istituzioni dell'Unione europea si opporranno alla politica di deficit e chiederà di tagliare stipendi e pensioni e di imporre contributi di solidarietà.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), chiedendo di intervenire sull'ordine dei lavori, dichiara che non trova nel fascicolo degli emendamenti segnalati due proposte emendative: Mollicone 96.016 e 98.2 a sua prima firma. Quindi chiede ai relatori e al Governo di prendere una decisione sull'articolo aggiuntivo Foti 10.0197, accantonato nella seduta di ieri, che propone di differire il pagamento dell'IMU in scadenza domani, facendo presente che non ha senso rinviare la decisione nella speranza che nel frattempo i contribuenti paghino l'imposta.

  Fabio RAMPELLI (FDI), nel condividere l'opinione appena esposta dall'onorevole Trancassini, ricorda che l'accantonamento dell'emendamento Foti 10.0197 è stato deciso su richiesta del suo gruppo, ma che la maggioranza ora deve assumersi la responsabilità di bocciarlo o approvarlo, poiché il suo contenuto è riferito alla scadenza del versamento della seconda rata IMU.
  Illustrando, quindi, l'emendamento 98.3 a sua prima firma, spiega che lo stesso, pur avendo ad oggetto l'erogazione di un contributo in favore di Eur SpA, in realtà mira più in generale a tutelare l'architettura razionalista, che si affermò con la candidatura dell'Italia all'Esposizione universale del 1942.
  Premette che non si tratta di una proposta a favore della città di Roma, così come trattare dell'Expo di Milano significa parlare di un evento che interessa tutta la nazione.
  Afferma che Eur SpA è stato un gioiello urbanistico ma anche amministrativo finché lo Stato non ha deciso di realizzare, con un contributo del Comune di Roma, la Nuvola di Fuksas che ha causato lo squilibrio di bilancio per Eur SpA, fino ad allora in attivo. In particolare Eur SpA è stata costretta a svendere quattro immobili prestigiosi, al prezzo di 1.200 euro al metro quadro, rinunciando agli introiti delle locazioni pari a 16 milioni di euro l'anno, ed adesso rischia il fallimento. L'emendamento in esame propone di consentire ad Eur SpA di riacquisire gli immobili per riportare il bilancio in pareggio e di ampliare le modalità di utilizzo del monstrum realizzato ai tempi delle amministrazioni di Rutelli e Veltroni. Chiede pertanto di accantonare l'emendamento 98.3 a sua prima firma per approfondirne l'esame insieme ad altre proposte analoghe.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, accede alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Rampelli 98.3.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Rampelli 98.3 è pertanto da intendersi accantonato.

  Federico MOLLICONE (FDI) dichiara di aver verificato che l'articolo aggiuntivo 96.016 a sua prima firma, citato in precedenza dall'onorevole Trancassini, è stato rinumerato come 209.24.

  La Commissione respinge l'emendamento Nitti 99.1.

Pag. 54

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento 100.32 della X Commissione, avendo ricevuto il parere contrario dei relatori e del Governo, non essendovi obiezioni, s'intende respinto per l'esame in Assemblea. Quindi ricorda che l'emendamento Nardi 100.5 è stato ritirato.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Zucconi 100.036, Mor 100.023, Schullian 100.010, Andreuzza 100.016, Sani 100.09 e Bitonci 100.046 e, con distinta votazione, l'articolo aggiuntivo Ripani 100.075.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 100.028 a sua prima firma, precisa che lo stesso intende istituire un contributo a fondo perduto per le imprese che operano nel settore del traffico crocieristico nei porti italiani. Sottolinea che si tratta di una filiera complessa con riflessi diretti sui porti, simile alla situazione illustrata per le imprese operanti in montagna.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucaselli 100.028.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), illustrando l'articolo aggiuntivo Bellachioma 100.019, che propone la riduzione del 50 per cento dell'aliquota IVA per le prestazioni alberghiere, ricorda che in precedenza le proposte emendative in materia di IVA sono state accantonate. Inoltre chiede che sia approvata una disposizione interpretativa che chiarisca quale è l'aliquota IVA sulle prestazioni di ristorazione da asporto, considerate le valutazioni non coincidenti espresse al riguardo dal Ministero dell'economia e delle finanze secondo il quale sarebbe pari al 10 per cento e l'Agenzia delle entrate per la quale deve essere considerata al 22 per cento.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C!-AC) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Bellachioma 100.019, che affronta i problemi del turismo alberghiero, settore di punta per l'economia italiana. Condividendo l'osservazione dell'onorevole Garavaglia, invita a chiarire l'aliquota IVA per la ristorazione da asporto per eliminare dubbi che nuocciono alle aziende italiane, già provate dalla chiusura.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) dichiara di sottoscrivere a nome del suo gruppo l'articolo aggiuntivo Bellachioma 100.019.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, accede alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bellachioma 100.019.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bellachioma 100.019.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Rosso 100.085 e l'emendamento Siracusano 101.50.

  Federico MOLLICONE (FDI) chiede l'accantonamento dell'emendamento 101.6 della VII Commissione.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, accedendo alla richiesta di accantonamento dell'emendamento 101.6 della VII Commissione, rileva che ciò deve riguardare anche l'emendamento Morelli 101.16, di contenuto analogo.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento testé formulata.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che gli emendamenti 101.6 della VII Commissione e Morelli 101.16 sono pertanto da intendersi accantonati.

  Federico MOLLICONE (FDI) interviene sull'articolo aggiuntivo 101.011 a sua prima firma. Ricorda che il governo italiano non dà, contrariamente a quanto fatto in Francia, Germania e Inghilterra, le opportune risposte ad una filiera in crisi, quella dell'editoria.

Pag. 55

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mollicone 101.011.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Luciano Cantone 101.014.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, preso atto del consenso del Governo, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Luciano Cantone 101.014.
  Avverte inoltre che l'emendamento 102.19 della X Commissione, avendo ricevuto il parere contrario dei relatori e del Governo, non essendovi obiezioni, s'intende respinto per l'esame in Assemblea.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Zucconi 102.11, rileva che con tale proposta emendativa si intende destinare una quota parte del canone televisivo per il rilancio del turismo e a favore di diverse decine di migliaia di aziende.

  La Commissione respinge l'emendamento Zucconi 102.11.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del relatore Fassina, esprimendo il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 106 a 130, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Costa 106.1 e Trancassini 106.4. Propone l'accantonamento dell'emendamento Battelli 106.7 e degli identici emendamenti Lepri 108.1, Gadda 108.2, Ziello 108.12, Comaroli 108.14, Muroni 108.16 e Palmieri 108.23. Propone l'accantonamento dell'emendamento Barelli 108.18 e degli identici emendamenti Garavaglia 108.3 e Gelmini 108.19. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo De Toma 109.04. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Bazoli 113.01 e Giuliano 113.04. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Quartapelle Procopio 114.015 e 114.02 della III Commissione. Esprime, inoltre, parere contrario sugli articoli aggiuntivi Quartapelle Procopio 114.016 e 114.01 della III Commissione. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Quartapelle Procopio 114.06 e 114.08 della III Commissione. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Ehm 114.010. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 115.05 della III Commissione e degli identici articoli aggiuntivi 115.06 della III Commissione, Quartapelle Procopio 115.01, Suriano 115.017 e Borghese 115.025. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi 115.08 della III Commissione e Quartapelle Procopio 115.03. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi 115.04 della III Commissione e Fitzgerald Nissoli 115.027. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi 115.09 della III Commissione e Di Stasio 115.019. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Rotelli 119.24, De Girolamo 119.33, Nobili 119.27 e Zennaro 119.6. Propone l'accantonamento dell'emendamento Gariglio 119.23. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti D'Attis 119.49 e Topo 119.21. Propone l'accantonamento dell'emendamento Rixi 119.39. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Benamati 119.029, Moretto 119.013, Guidesi 119.010, Porchietto 119.031, Guidesi 119.011. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Nobili 119.025 e Bordonali 119.034. Propone l'accantonamento degli emendamenti Gariglio 120.5 e Navarra 120.4 ed esprime parere contrario sull'emendamento Rixi 120.16. Propone l'accantonamento degli emendamenti Bordo 120.3 e Cannizzaro 120.21 e degli articoli aggiuntivi Buratti 120.07 e Pastorino 120.011. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ficara 120.017. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Maccanti 121.8 e Mantovani 121.5. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Serritella 121.05 e dell'emendamento Ficara 123.9. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici emendamenti Silvestroni 123.7, Rixi 123.11 e Del Barba 123.3. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi 123.01 della IX Commissione, Paita 123.03, Mantovani 123.06 e Scagliusi 123.015. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Mantovani 123.07, Ficara 123.012, Gava 124.01 e Moretto 124.06. Propone l'accantonamento Pag. 56degli identici emendamenti De Toma 125.2 e Vallascas 125.5, degli emendamenti Prestigiacomo 125.10, Cannizzaro 125.11 e 125.12, Bartolozzi 125.8, degli articoli aggiuntivi Scagliusi 125.06 e Barbuto 125.04, degli identici emendamenti De Toma 126.7 e Vallascas 126.25 nonché dell'emendamento Benigni 126.2. Esprime parere contrario sull'emendamento Delmastro Delle Vedove 126.12. Propone l'accantonamento dell'emendamento Enrico Borghi 126.9. Esprime parere contrario sull'emendamento Maccanti 126.27 e propone l'accantonamento degli emendamenti Tombolato 126.26, Chiazzese 126.17 e 126.21. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Ficara 126.20. Propone l'accantonamento degli emendamenti 126.6 della IX Commissione e Paita 126.8. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Magi 126.03. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi De Lorenzis 126.017 e Calabria 126.026. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici articoli aggiuntivi Gavino Manca 126.01 e Buratti 126.05, nonché degli identici articoli aggiuntivi Buratti 126.08, Trancassini 126.09 e Napoli 126.029. Propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi 126.02 della IX Commissione, Paita 126.04 e Bergamini 126.011, nonché degli articoli aggiuntivi Patassini 126.32, Caso 126.012, De Lorenzis 126.014 e Donina 126.021. Esprime parere contrario sull'emendamento Rixi 127.2. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Rixi 128.03 e Gariglio 128.04, nonché dell'emendamento Varrica 130.22. Esprime parere contrario sull'emendamento Rospi 130.15 e sugli articoli aggiuntivi Trancassini 130.094 e Rixi 130.064. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Frassini 130.060 e Furgiuele 130.059.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con i pareri dei relatori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi per i quali è stata avanzata una proposta in tal senso da parte dei relatori.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, ricorda che le opposizioni hanno preso atto dei pareri resi dai relatori, che in alcuni casi hanno mutato segno. Chiede, per le successive proposte emendative, che la maggioranza motivi adeguatamente le motivazioni che sono alla base del cambiamento del parere.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, concorda con la deputata Comaroli, ricordando che in alcuni casi le motivazioni sono state fornite per le vie brevi, come nel caso dei pareri resi su emendamenti riguardanti la cultura.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento soppressivo 106.4 a sua prima firma, ricorda che con tale proposta emendativa si intende far venir meno l'intervento con il quale si destinano ingenti risorse per una conferenza sul futuro dell'Unione europea la cui attività si sostanzia prevalentemente in una serie di incontri con la società civile organizzati dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Chiede pertanto che tale emendamento sia accantonato.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ritiene di non accedere alla proposta di accantonamento testé formulata.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con quanto espresso dal relatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Costa 106.1 e Trancassini 106.4.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nell'intervenire sull'ordine dei lavori, chiede di poter avere aggiornamenti riguardo alle proposte emendative accantonate relative al rinvio del pagamento della seconda rata IMU.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nel rispondere alla richiesta dell'onorevole Trancassini, fa notare che il provvedimento in esame, destinato ad entrare in vigore dal 2021, non può intervenire rinviando una Pag. 57scadenza prevista per il 16 dicembre 2020. Ricorda, al riguardo, che i «decreti ristori» hanno cancellato la seconda rata per un numero considerevole di attività commerciali, anche indipendentemente dalla perdita di fatturato delle stesse. Sottolinea, comunque, la necessità di tornare al più presto ad esaminare la materia, trovando assieme ulteriori soluzioni, che comunque non potranno trovare la propria sede naturale nell'ambito dell'esame del disegno di legge di bilancio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) apprezza la franchezza con la quale il relatore, onorevole Fassina, si è espresso, ma allo stesso tempo ritiene molto gravi le sue parole, poiché dimostrano che i numerosi accantonamenti di proposte emendative decisi fino ad ora, tra cui quello dell'articolo aggiuntivo Foti 10.0197, hanno avuto chiaramente un carattere dilatorio.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nel sottolineare il clima rispettoso tra le varie posizioni in campo che si sta respirando in Commissione, precisa che la proposta emendativa a firma dell'onorevole Foti è stata accantonata al fine di consentire un ulteriore intervento del Governo sull'IMU per il 2021, intervento volto a ristorare i settori più colpiti dagli effetti deleteri del COVID-19.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C!-AC) ricorda che tra i doveri della Commissione rientra anche quello di indicare ai suoi componenti, sia di maggioranza sia di opposizione, le modalità che si intendono seguire per procedere all'esame dei vari provvedimenti. Di conseguenza, chiede che si faccia il punto sulle proposte emendative accantonate presentate dalla maggioranza e dall'opposizione.

  Fabio MELILLI, presidente, ricorda che al termine della seduta sarà convocato un ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, per decidere sulle modalità di prosieguo dei lavori.

  Fabio RAMPELLI (FDI) chiede con forza che la maggioranza e il Governo forniscano immediate risposte sistemiche e graduali su come intendano procedere per il proseguo dei lavori, poiché si profila il concreto rischio che intere categorie professionali vengano cancellate dalla crisi.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) consiglia alla maggioranza e al Governo di fare al più presto il punto della situazione e di accelerare i tempi per arrivare quanto prima all'approvazione della legge di bilancio. In questo senso, annuncia che il gruppo della Lega di cui si fa portavoce non interverrà più nel prosieguo della seduta odierna per consentire uno snellimento della procedura di esame delle proposte emendative.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, pur comprendendo le osservazioni dei colleghi dell'opposizione, insiste nel sottolineare che il lavoro svolto dalla Commissione fino ad ora non è stato inutile. Osserva che è necessario analizzare ogni proposta emendativa al fine di trovare soluzioni il più possibile condivise. Suggerisce al presidente di utilizzare le risultanze dell'Ufficio di presidenza per fare il punto della situazione e verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Nel frattempo, auspica che si arrivi quanto prima alla necessaria riformulazione delle proposte emendative per consentire alla Commissione di avanzare nello svolgimento dei lavori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo De Toma 109.04, gli identici articoli aggiuntivi 114.02 della III Commissione e Quartapelle Procopio 114.015 nonché l'articolo aggiuntivo Ehm 114.010.

  Fabio MELILLI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Suriano 115.016 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici articoli aggiuntivi 115.08 della III Commissione e Quartapelle Procopio 115.03, nonché gli identici articoli aggiuntivi 115.04 della III Commissione e Fitzgerald Nissoli 115.027.

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  Fabio MELILLI, presidente, ricorda che l'emendamento Topo 119.21 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento D'Attis 119.49.

  Fabio MELILLI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Grippa 119.026 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Nobili 119.025.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Bordonali 119.034, che è volto a favorire il trasporto rapido di massa, approfittando dell'occasione per chiedere se vi sia un chiaro intendimento con riguardo al finanziamento di nuove opere.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, anche a nome della relatrice Faro, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Bordonali 119.034.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo la richiesta dei relatori, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Bordonali 119.034.

  La Commissione respinge l'emendamento Rixi 120.16.

  Fabio MELILLI, presidente, ricorda che l'emendamento Raffa 120.13 e l'articolo aggiuntivo Scanu 120.015 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Maccanti 121.8 e Mantovani 121.5.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'emendamento Del Barba 123.3 è stato ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Silvestroni 123.7 e Rixi 123.11.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Ficara 123.012 è stato ritirato dai suoi presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Mantovani 123.07 e Gava 124.01.

  Fabio MELILLI, presidente, avverte che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Moretto 124.06.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) illustra l'emendamento Delmastro Delle Vedove 126.12, che è volto a sopprimere il buono mobilità per l'acquisto di monopattini. Tiene a sottolineare come, nonostante gli esiti delle audizioni, che hanno visto coinvolti rappresentanti di categorie più diverse, la maggioranza abbia inteso mantenere impietosamente gli articoli relativi al rifinanziamento del bonus sui monopattini e al reddito di cittadinanza. A quest'ultimo proposito rammenta che nel corso della giornata di ieri le opposizioni hanno ripetutamente cercato di dissuadere Governo e maggioranza dall'incrementare le risorse a tale scopo destinate. Cogliendo l'occasione per svolgere una riflessione sull'ordine dei lavori, chiede al Governo di esprimersi rapidamente in merito alle disposizioni restrittive in occasione delle ferie natalizie, considerato che tale condizione di incertezza mette in fibrillazione intere filiere. Sottolineando come la schizofrenica situazione attuale sia il risultato del balbettio del Governo, sollecita la maggioranza a risolvere rapidamente il braccio di ferro in atto, dal momento che ne va del destino di buona parte della nostra economia. Pertanto, nel ribadire che mentre le imprese sono in grande difficoltà, il Governo pensa a rifinanziare il buono mobilità per l'acquisto di monopattini, chiede di porre fine a questo scempio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Delmastro Delle Vedove 126.12 e Maccanti 126.27.

  Luciano CANTONE (M5S) chiede di accantonare l'emendamento Ficara 126.20, Pag. 59anche ai fini di una sua eventuale riformulazione.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, propone di accantonare l'emendamento Ficara 126.20.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con i relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo la richiesta dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Ficara 126.20.

  Riccardo MAGI (MISTO-A-+E-RI), nel sottolineare che il disegno di legge di bilancio è molto poco green, fa presente che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 126.03 è volto a disporre la ridefinizione delle accise sui prodotti energetici, sulla base delle emissioni di gas ad effetto serra. Evidenziando come l'ecologia sia all'ordine del giorno dal punto di vista mediatico, ritiene incomprensibile la contrarietà espressa dai relatori e dal Governo, tanto più che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 126.03 produrrebbe maggiori entrate.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene poco intelligente, considerata la situazione di crisi in atto, aumentare il prezzo del gasolio che, se non ha compreso male, costituisce lo scopo dell'articolo aggiuntivo Magi 126.03.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Magi 126.03.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, modificando il parere precedentemente espresso, propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Gavino Manca 126.01 e Buratti 126.05.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo la proposta dei relatori, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Gavino Manca 126.01 e Buratti 126.05. Avverte che l'articolo aggiuntivo Buratti 126.08 è stato ritirato dal presentatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici articoli aggiuntivi Trancassini 126.09 e Napoli 126.029, nonché l'emendamento Rixi 127.2.

  Fabio MELILLI, presidente, fa presente che l'onorevole Rospi ha chiesto di accantonare l'emendamento a sua firma 130.15.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, propone di accantonare l'emendamento Rospi 130.15.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di accantonamento dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, accogliendo la proposta dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Rospi 130.15.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, per consentire lo svolgimento dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi.

  La seduta termina alle 17.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.30 alle 18.45.