CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 dicembre 2020
488.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 98

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 dicembre 2020.

Audizione del dottor Andrea Garnero, economista del lavoro presso la direzione per l'occupazione, il lavoro e gli affari sociali dell'OCSE, nell'ambito dell'esame congiunto della «Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea (COM(2020) 682 final)» e del «Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della Pag. 99relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2020) 246 final)».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.25.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 9 dicembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Camillo D'ALESSANDRO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Stanislao Di Piazza.

  La seduta comincia alle 14.30.

5-04648 Durigon: Iniziative in materia di regolarizzazione dei lavoratori immigrati, con particolare riguardo al lavoro agricolo.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elena MURELLI (LEGA), in qualità di cofirmataria dell'atto di sindacato ispettivo, pur ringraziando il sottosegretario, si dichiara insoddisfatta della risposta, in quanto essa ha eluso le principali domande poste dall'interrogazione, prima fra tutte quella riguardante il numero di immigrati irregolari, già presenti sul territorio nazionale, che hanno beneficiato della sanatoria. Ricorda che la Lega ha sempre considerato i procedimenti di regolarizzazione quali strumenti inidonei all'emersione dei fenomeni di caporalato in agricoltura, sottolineando invece l'importanza di adottare misure dirette e di immediata applicabilità, quale, ad esempio, il voucher per lo svolgimento dei lavori agricoli stagionali, oggetto di numerose proposte emendative presentate dalla sua parte politica nel corso della legislatura. È necessario, infatti, affrontare con serietà e determinazione il grave problema dello sfruttamento lavorativo in agricoltura, come ben messo in evidenza anche dall'indagine conoscitiva che la Commissione sta conducendo insieme alla XIII Commissione, in via di conclusione.

5-04901 Ubaldo Pagano: Condizioni di lavoro dei dipendenti dei call center, in particolare nel territorio della provincia di Taranto.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Ubaldo PAGANO (PD), pur ringraziando il sottosegretario, esprime il suo rincrescimento perché nella risposta appare chiaro che il Governo non ha intenzione di attivare un tavolo di confronto tra le parti per tentare di risolvere il problema dei lavoratori che hanno perso il lavoro per aver denunciato la mancanza di condizioni lavorative minime, sia in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro, sia in termini di rispetto dei minimi salariali previsti dai contratti collettivi. In tal modo, teme che, in futuro, i lavoratori preferiranno rinunciare a rivendicare i propri diritti per non correre il rischio di essere licenziati.

5-05038 Siracusano: Durata della validità del documento unico di regolarità contributiva (DURC) nell'attuale fase di emergenza sanitaria.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Matilde SIRACUSANO (FI) ringrazia il sottosegretario per la tempestività della risposta, ma non può ritenersi soddisfatta perché essa non porta alcun chiarimento sulla questione da lei segnalata. Pertanto, gli imprenditori siciliani continueranno a non sapere se la validità del DURC si consideri automaticamente prorogata fino alla fine dello stato di emergenza. Ricorda che un emendamento in materia, presentato al disegno di legge di bilancio da deputati del gruppo Forza Italia, è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia. Auspica, pertanto, un impegno del Governo, che venga incontro alle innegabili esigenze delle imprese, che non possono essere lasciate sole in un frangente come quello attuale.

Pag. 100

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 dicembre 2020. — Presidenza della Presidente Debora SERRACCHIANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Stanislao Di Piazza.

  La seduta comincia alle 15.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
Emendamenti C. 2670 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione. – Parere su proposte emendative.).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti al provvedimento in titolo.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, avverte che la XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ha trasmesso, per l'espressione del parere di competenza, le proposte emendative riferite al disegno di legge europea n. 2670 Governo, recante disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020, presentate direttamente presso tale Commissione e che investono ambiti di competenza della XI Commissione.
  In proposito, ricorda che al parere della Commissione è riconosciuta, in questa fase, una particolare efficacia vincolante. Nello specifico, segnala che: qualora la Commissione esprima parere favorevole su un emendamento, la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi al parere e potrà respingerlo solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale; qualora la Commissione esprima parere contrario, la XIV Commissione non potrà procedere oltre nell'esame dell'emendamento medesimo.
  Dà quindi la parola alla relatrice, onorevole Mura, perché illustri il contenuto delle proposte emendative all'esame e formuli la proposta di parere.

  Romina MURA (PD), relatrice, rileva che sono riferiti all'articolo 1, che reca disposizioni per l'attuazione della direttiva 2014/54/UE, relativa alle misure intese ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori, gli emendamenti Paolin 1.5, Marrocco 1.4, Rossello 1.3, Giglio Vigna 1.8, 1.9 e 1.6, Montaruli 1.11, gli identici emendamenti Giglio Vigna 1.7 e Montaruli 1.10, nonché l'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01.
  In particolare, l'emendamento Paolin 1.5 è volto a sopprimere il comma 1, che reca le modifiche al decreto legislativo n. 216 del 2003 (di attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro), per renderlo conforme alla direttiva 2014/54/UE, relativa alle misure intese ad agevolare l'esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori. Ricorda che la necessità di tale intervento è emersa nell'ambito della procedura interna della Commissione europea (denominata ARES) 2019/1602365). Pertanto, la soppressione del comma 1 comporterebbe il perdurare della mancata conformità all'ordinamento europeo, favorendo l'apertura di una procedura di contenzioso, che potrebbe portare ad una specifica procedura di infrazione.
  L'emendamento Marrocco 1.4, che intende aggiungere la lettera 0a) al comma 1, è volto a integrare il titolo del decreto legislativo n. 216 del 2003, con l'indicazione dell'attuazione anche della direttiva 2014/54/UE. Contestualmente, si propone la soppressione della lettera f) del medesimo comma 1, che reca tale integrazione del titolo del decreto legislativo. Si tratta di una modifica di carattere ordinamentale.
  L'emendamento Rossello 1.3 sopprime la lettera e) del comma 1, che attribuisce esplicitamente all'Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali (UNAR) il compito di Pag. 101svolgere attività di promozione della parità e di rimozione di qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori che esercitano il diritto alla libera circolazione all'interno dell'Unione europea, attività puntualmente specificate dalla norma medesima. Contestualmente, l'emendamento introduce il comma 1-bis, che sostituisce l'articolo 7 del decreto legislativo n. 215 del 2003, che disciplina la composizione e i compiti dell'UNAR. Dal momento che la proposta trasfonde nel nuovo articolo 7 le previsioni della lettera e), la modifica non appare avere una portata normativa nuova.
  Gli emendamenti Giglio Vigna 1.8 e 1.9, che modificano la lettera e), capoverso Art. 5-bis, commi 1 e 2, del comma 1, sono volti a specificare che la tutela dell'UNAR riguarda i lavoratori cittadini di Stati membri dell'Unione europea. Sul punto, è opportuno notare che il disegno di legge, nell'introdurre l'articolo 5-bis nel decreto legislativo n. 215 del 2003, che assegna all'UNAR nuovi compiti, fa riferimento, al comma 1, ai lavoratori che esercitano il diritto alla libera circolazione all'interno dell'Unione europea e, al comma 2, ai lavoratori, specificando, alla lettera a) del medesimo comma, che tra i compiti dell'UNAR vi è l'assistenza ai lavoratori dell'Unione europea. In ogni caso, l'emendamento non appare in contrasto con la direttiva 2014/54/UE che, ai sensi dell'articolo 1, si applica ai lavoratori dell'Unione e ai loro familiari.
  L'emendamento Giglio Vigna 1.6 propone la soppressione del comma 2, che estende la disciplina che vieta gli atti discriminatori, di cui all'articolo 15 dello Statuto dei lavoratori, ai casi di discriminazione fondata sulla nazionalità dei lavoratori. Tale soppressione appare suscettibile di dare luogo a un contenzioso con l'Unione europea per la mancata conformità del nostro ordinamento con il diritto dell'Unione.
  L'emendamento Montaruli 1.11 propone la soppressione del comma 3, che prevede l'integrazione di ulteriori tre unità del contingente di personale dell'UNAR, composto da dipendenti della Presidenza del Consiglio dei ministri e di altre amministrazioni pubbliche, collocato in posizione di comando, aspettativa o fuori ruolo. La proposta appare suscettibile di ostacolare l'esercizio dei nuovi compiti da parte dell'UNAR.
  Gli identici emendamenti Giglio Vigna 1.7 e Montaruli 1.10 sono volti a sopprimere il comma 4, di copertura degli oneri recati dall'attribuzione di nuovi compiti all'UNAR (comma 1, lettera e)).
  L'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01 introduce norme in materia di riconoscimento contributivo dei periodi di part time verticale, prevedendo la corrispondente copertura degli oneri. Ricorda che il tema è affrontato anche dall'articolo 63 del disegno di legge di bilancio (C. 2790-bis), attualmente all'esame della Camera, che recepisce numerose pronunce giurisdizionali, compresa quella della Corte di giustizia dell'Unione europea. A suo giudizio, la previsione del disegno di legge di bilancio è preferibile, in quanto il significativo impatto finanziario della misura trova adeguata compensazione nel quadro generale della manovra di finanza pubblica.
  Infine, con riferimento all'articolo 2, che reca disposizioni relative alle prestazioni sociali accessibili ai cittadini di Paesi terzi titolari di alcune categorie di permessi di soggiorno per lavoro e ricerca, l'emendamento Locatelli 2.1 ne propone la soppressione. Ricorda che tale articolo è volto a chiudere la procedura di infrazione n. 2019/2100 e che, pertanto, la sua soppressione impedirebbe all'Italia di chiudere il contenzioso in atto.
  Pertanto, alla luce di quanto esposto, propone di esprimere un parere contrario su tutte le proposte emendative trasmesse dalla XIV Commissione.

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA esprime parere contrario su tutte le proposte emendative trasmesse dalla XIV Commissione e auspica che i presentatori vogliano valutare la possibilità di ritirare l'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01, presentato presso la XIV Commissione, in quanto il tema è più opportunamente affrontato dall'articolo 63 del disegno di legge di bilancio, attualmente all'esame della Camera.

Pag. 102

  Claudio COMINARDI (M5S) ritiene di non poter accedere all'ipotesi di ritiro del suo articolo aggiuntivo, presentato presso la XIV Commissione, come auspicato dal sottosegretario, prima di tutto perché il disegno di legge di bilancio non è ancora diventato legge e, in secondo luogo, perché, su un tema così importante, è necessario che la XI Commissione affermi il proprio impegno, in continuità con la scorsa legislatura.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, non entrando nel merito della questione, richiama i colleghi sulla particolarità dell'iter di approvazione del disegno di legge europea, in base al quale la XIV Commissione è tenuta a recepire gli emendamenti su cui le Commissioni di merito abbiano espresso parere favorevole, a meno che non siano in contrasto con l'ordinamento europeo. Pertanto, l'entrata in vigore dal 1° gennaio della legge di bilancio, che reca la disciplina contributiva del part time ciclico verticale, renderebbe necessario modificare nuovamente il testo del disegno di legge europea, che verosimilmente non entrerà in vigore entro la fine dell'anno in corso, ritardandone così ulteriormente l'approvazione.

  Davide TRIPIEDI (M5S) non ritiene che vi siano preclusioni all'inserimento nel disegno di legge europea della disciplina del part time ciclico verticale, anche se il disegno di legge di bilancio reca una previsione di analogo tenore. Ritiene, infatti, che, qualora la legge di bilancio entrasse in vigore prima, si potrebbe procedere al ritiro dell'articolo aggiuntivo presentato presso la XIV Commissione. Questo permetterebbe alla XI Commissione di intestarsi la vittoria in una battaglia politica importante, che ha visto impegnati tutti i gruppi, di maggioranza e opposizione, sin dalla scorsa legislatura, nel corso della quale si era distinta, in particolare, la volontà del presidente Damiano.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, ricordando la sensibilità di tutti i gruppi parlamentari, che sul tema del part time ciclico verticale hanno presentato numerosi emendamenti nel corso della legislatura, ribadisce che l'espressione di un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01 porrebbe questioni procedurali di non facile soluzione, qualora si decidesse, successivamente, di non approvarlo o di sopprimerlo. Suggerisce, pertanto, di esplicitare nel parere l'importanza che la Commissione annette all'approvazione di una norma che regoli il part time ciclico verticale, auspicando la soluzione del problema nella legge di bilancio 2021.

  Niccolò INVIDIA (M5S), intervenendo a titolo personale, ricorda che, proprio in considerazione del fatto che il tema del part time ciclico verticale è affrontato nel disegno di legge di bilancio, è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Berlinghieri 1.03. Condivide, pertanto, la proposta della presidente, ritenendo che la previsione del disegno di legge di bilancio costituisca una vittoria per tutti i gruppi che, nel corso del tempo, si sono battuti per la soluzione del problema.

  Eva LORENZONI (LEGA), intervenendo a nome del suo gruppo, dichiara di condividere le osservazioni dei colleghi Cominardi e Tripiedi, in quanto è necessario sollevare il problema finché questo non sia effettivamente risolto, con l'entrata in vigore di una specifica previsione legislativa.

  Antonio VISCOMI (PD) esprime il proprio disagio nel constatare la contraddizione di coloro che, seppure dichiarandosi soddisfatti della previsione di una specifica disciplina sul part time ciclico verticale nel disegno di legge di bilancio, non sembrano tranquilli sulla sua effettiva approvazione. Invita, quindi, i colleghi a ricordare di far parte di una coalizione, che sostiene il Governo, e a non dare segnali sbagliati all'opinione pubblica, portando avanti iniziative non concordate e contraddittorie. Ritiene che il disegno di legge di bilancio sia la sede più idonea per la regolamentazione di una fattispecie particolarmente onerosa in termini di finanza pubblica e, per questo, condivide l'auspico di un ritiro Pag. 103dell'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01, formulato dal rappresentante del Governo. Auspica, infine, che la Commissione continui a muoversi con la sintonia che più volte l'ha contraddistinta, come dimostra la recente approvazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'Ispettorato nazionale del lavoro, che ha visto il sostegno di tutti i gruppi.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, ritiene che una breve sospensione della seduta permetterebbe ai commissari di approfondire i termini della questione.

  Claudio COMINARDI (M5S), ritenendo che gli eventuali problemi tecnici che insorgerebbero in caso di espressione di un parere favorevole sul suo articolo aggiuntivo 1.01 non sarebbero insormontabili, ritiene necessario che la Commissione si spenda perché la disciplina sul part time ciclico verticale sia inserita anche nel disegno di legge europea, in quanto, teoricamente, non c'è certezza che il disegno di legge di bilancio sia approvato entro il 31 dicembre.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, osserva che la mancata approvazione del disegno di legge di bilancio entro il 31 dicembre comporterebbe problemi ben più gravi e metterebbe a rischio l'approvazione anche del disegno di legge europea.

  Romina MURA (PD), relatrice, propone di integrare la sua proposta di parere con una specifica sottolineatura dell'importanza che la Commissione annette all'approvazione della disciplina riguardante il part time ciclico verticale e ritiene che la previsione dell'articolo 63 del disegno di legge di bilancio dia le migliori garanzie, anche dal punto di vista finanziario, anche nel caso in cui fossero introdotte modifiche al testo, che sicuramente sarebbero migliorative, non certo restrittive.

  Claudio COMINARDI (M5S) ribadisce la necessità che la Commissione si esprima sulla questione attraverso uno specifico voto.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, apprezzate le circostanze, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.30, riprende alle 15.50.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, invita la relatrice, onorevole Mura, a illustrare la sua proposta di parere, che raccoglie le istanze emerse dal dibattito.

  Romina MURA (PD), relatrice, illustra la sua proposta di parere contrario sulle proposte emendative trasmesse dalla XIV Commissione, che, tuttavia, in premessa, sottolinea l'estrema importanza della questione trattata nell'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01, tenendo conto che la medesima questione costituisce oggetto di specifico intervento normativo all'articolo 63 del disegno di legge di bilancio 2021, all'esame della V Commissione – che auspica sia approvato nel testo presentato dal Governo – e ritenendo che, proprio in ragione dell'importanza del tema richiamato, che negli anni ha sollecitato l'attenzione della Commissione lavoro e dei gruppi nella stessa presenti, nell'ipotesi di mancata approvazione dell'articolo 63 del disegno di legge di bilancio, il tema debba comunque essere ripreso e regolato con specifico emendamento al disegno di legge europea 2019-2020, da presentare anche in Assemblea, nelle forme previste dal Regolamento (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Stanislao DI PIAZZA esprime parere favorevole sulla proposta di parere della relatrice.

  Virginio CAPARVI (LEGA) preannuncia il voto contrario del gruppo Lega sulla proposta di parere della relatrice, ritenendo che la questione procedurale posta dall'eventuale parere favorevole della Commissione sull'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01, pur essendo eminentemente tecnica, abbia tuttavia evidenziato risvolti politici di grande importanza. Registra la confusione che regna nel Movimento 5 Stelle, il cui capogruppo in Commissione, sia pure a titolo personale, si è dissociato dalla posizione Pag. 104 assunta da autorevoli esponenti del suo gruppo. Tiene, infine, a sottolineare che il voto contrario sulla proposta di parere della relatrice non significa che la Lega sia contraria alla necessità di regolamentare gli aspetti contributivi del part time ciclico verticale.

  Niccolò INVIDIA (M5S), preannuncia il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere della relatrice, esprimendo soddisfazione per la sintesi raggiunta grazie all'impegno dell'onorevole Mura e dei colleghi dei gruppi di maggioranza.

  Davide TRIPIEDI (M5S), ribadendo che la proposta di esprimere un parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cominardi 1.01 non sottendeva una sfiducia nelle capacità del Governo, bensì l'intenzione di permettere alla XI Commissione di intestarsi una battaglia in cui si è sempre impegnata, ringrazia la relatrice per l'impegno profuso per raggiungere un risultato che lo soddisfa e preannuncia che continuerà a vigilare perché la questione sia risolta con l'approvazione della legge di bilancio.

  Paolo ZANGRILLO (FI) e Flora FRATE (MISTO-A-+E-RI) preannunciano, a nome dei rispettivi gruppi, l'astensione nella votazione sulla proposta di parere della relatrice.

  Antonio VISCOMI (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere della relatrice, sottolineando che la democrazia comporta il faticoso percorso che porta alla sintesi di posizioni di partenza anche molto diverse.

  Elena MURELLI (LEGA), intervenendo a integrazione delle osservazioni del collega Caparvi, ribadisce la contrarietà della Lega a un provvedimento, quale il disegno di legge europea, che non reca alcuna soluzione ai problemi più volte segnalati del dumping salariale e fiscale, che danneggiano le imprese italiane e che ostacolano la creazione di un vero mercato unico. Infine, ricorda che la sua parte politica, nel corso di questa legislatura, ha presentato numerose proposte emendative volte alla risoluzione del problema del part time ciclico verticale.

  Carmela BUCALO (FDI) preannuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere della relatrice.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 16.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 dicembre 2020.

Audizione di rappresentanti di FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL e UGL Costruzioni, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1033 Tripiedi, recante modifiche al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, concernenti l'accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori delle imprese edili e affini.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 16.05 alle 16.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 9 dicembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.35 alle 16.45.