CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 dicembre 2020
484.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 25

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 1° dicembre 2020. — Presidenza del Presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina, fatto a Roma il 12 settembre 2016.
C. 2631 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, introduce l'esame del provvedimento, osservando che il disegno di legge C. 2631, approvato dal Senato lo scorso 5 agosto, reca l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel settore della difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina, fatto a Roma il 12 settembre 2016. Pag. 26
  Rileva, quindi, che la nuova Intesa bilaterale è volta a sostituire l'Accordo di cooperazione in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica argentina, sottoscritto a Roma il 6 ottobre 1992, ratificato con la legge n. 173 del 1996 ed entrato in vigore il 21 luglio 1997. Essa è composta da 12 articoli, preceduti da un breve preambolo, che ribadisce i valori della pace, della stabilità dell'ordine internazionale e dell'impegno comune alla Carta delle Nazioni Unite ed intende fornire un'adeguata cornice giuridica per l'avvio di forme strutturate di cooperazione tra le Forze armate dei due Stati, al fine di consolidare le rispettive capacità difensive, di migliorare la comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza, nonché di indurre positivi effetti, indiretti, nei settori produttivi e commerciali coinvolti dei due Paesi.
  Passando al contenuto del testo dell'Accordo, evidenzia che l'articolo 1 enuncia i princìpi ispiratori dell'Accordo, che sono individuati nella reciprocità, nell'eguaglianza e nel mutuo interesse in conformità agli impegni internazionali assunti dalle Parti e, per l'Italia, a quelli derivanti dall'appartenenza all'Unione europea.
  L'articolo 2 definisce l'attuazione, i campi e le modalità della cooperazione, che si svilupperà sulla base di piani annuali e pluriennali elaborati dalle Parti, nei quali sono indicate le linee guida della cooperazione medesima, nonché i dettagli delle singole attività da svolgere. Ai Ministeri della difesa dei due Paesi spetterà dare esecuzione all'Accordo, anche tenendo consultazioni allo scopo di elaborare accordi integrativi e programmi di cooperazione specifici tra le rispettive Forze armate. Fra i campi di cooperazione sono annoverati: sicurezza comune e politica di difesa; ricerca e sviluppo, supporto logistico e acquisizione di prodotti e servizi per la difesa; operazioni di mantenimento della pace, stabilite dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite; organizzazione e impiego delle Forze armate, strutture ed equipaggiamenti delle unità militari e gestione del personale; formazione e addestramento militare; sanità, storia e sport militare. Si tratta di un elenco che, comunque, non è tassativo, potendo essere ricompresi anche altri campi. Quanto alle modalità di cooperazione, sono ricomprese visite reciproche di delegazioni di personale civile e militare; scambio di esperienze tra esperti delle Parti; incontri tra i rappresentanti delle istituzioni della Difesa; scambio di relatori e di personale di formazione, nonché di studenti provenienti da istituzioni militari; partecipazione a corsi di formazione teorici e pratici, a periodi di orientamento, seminari, conferenze, dibattiti e simposi organizzati presso enti civili e militari della difesa; partecipazione a esercitazioni militari; partecipazione a operazioni di mantenimento stabilite da risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite; visite di navi ed aeromobili militari; scambio nel campo degli eventi culturali e sportivi; sostegno a iniziative commerciali relative ai materiali e ai servizi della Difesa.
  Segnala, poi, che l'articolo 3 disciplina gli aspetti finanziari dell'Accordo, mentre l'articolo 4 quelli giurisdizionali, e l'articolo 5 le questioni relative al risarcimento dei danni.
  Osserva, quindi, che particolare rilievo, per i profili d'interesse della Commissione, riveste l'articolo 6, che disciplina la cooperazione nel settore dei prodotti della difesa. Il testo elenca le categorie di materiale della difesa interessate da una possibile cooperazione bilaterale, tra cui, navi, aeromobili, carri, armi da fuoco automatiche, armamento di medio e grosso calibro, bombe, mine (con espresso divieto delle mine anti-uomo), esplosivi, sistemi elettronici per uso militare, materiali speciali blindati per addestramento militare, materiali specifici per l'addestramento militare, macchine ed equipaggiamento costruiti per la fabbricazione, il collaudo e il controllo di armi e munizioni; equipaggiamento speciale per uso militare. In tale ambito, la cooperazione potrà avvenire o con operazioni dirette tra le Parti, oppure tramite società private autorizzate dai rispettivi Governi, mentre l'eventuale riesportazione verso Paesi terzi del materiale acquisito Pag. 27potrà essere effettuata solo con il preventivo benestare della Parte cedente.
  Sottolinea che la relazione allegata al provvedimento ricorda come l'Accordo possa essere considerato un'apposita intesa intergovernativa, di per sé idonea a semplificare le procedure di autorizzazione alle trattative contrattuali e all'esportazione ed importazione di materiali d'armamento, fatti salvi i divieti imposti dalla legge n. 185 del 1990.
  Riferisce, inoltre, che l'Accordo disciplina anche la regolamentazione della proprietà intellettuale (articolo 7), le modalità per il trattamento di informazioni, documenti e materiali classificati (articolo 8), le modalità di risoluzione delle eventuali controversie interpretative o applicative (articolo 9), l'entrata in vigore (articolo 10), la possibilità di emendarne i contenuti o di integrarli mediante protocolli aggiuntivi (articolo 11). Infine, l'articolo 12 stabilisce che l'Accordo ha durata illimitata, potrà essere denunciato da una delle due Parti per iscritto attraverso i canali diplomatici ed avrà effetto dopo novanta giorni dalla notifica. La denuncia non avrà, comunque, conseguenze sui programmi e le attività già in atto.
  Segnala, per completezza, che un disegno di legge di ratifica del medesimo Accordo era già stato esaminato nel dicembre 2017 dalla Commissione esteri del Senato (S. 2969), ma non poté vedere completato il suo iter di esame, essendo terminata la XVII legislatura e conclude rilevando che tra l'Italia e l'Argentina esiste un intenso e vivace partenariato, alimentato da legami storici, culturali e sociali, che troverà ulteriori motivi di consolidamento nella ratifica di questo accordo nel campo della sicurezza.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 1° dicembre 2020. — Presidenza del Presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2020, relativo all'acquisizione, funzionamento e supporto di una piattaforma aerea multi-missione e multi-sensore per la condotta di attività di caratterizzazione, sorveglianza e monitoraggio della situazione tattico-operativa, di supporto decisionale di livello strategico e operativo, di Comando e Controllo (C2) multi-dominio e di protezione elettronica.
Atto n. 223.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo n. 66, del 2010, la Commissione deve esprimere il prescritto parere nel termine di quaranta giorni, ovvero entro il 4 gennaio 2021. Comunica, quindi, che lo schema di decreto è stato altresì assegnato alla V Commissione bilancio, che dovrà trasmettere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 15 dicembre 2020.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore, osserva che il programma in esame riguarda l'acquisizione di piattaforme aeree multi-missione e multi-sensore per la condotta di attività supporto decisionale di livello strategico e politico di ultima generazione caratterizzate da costi di gestione fortemente calmierati ed elevate prestazioni, con particolare riferimento all'autonomia di volo, alla quota di tangenza e alla velocità del velivolo. Pag. 28
  Evidenzia, quindi, che la scheda tecnica allegata allo schema di decreto, precisa che la piattaforma di riferimento del nuovo sistema è rappresentata dal velivolo commerciale Gulfstream G-550, particolarmente versatile e facilmente trasformabile in versioni militarizzate di alto profilo. Rileva, poi, che il programma, ad elevata connotazione interforze e inter-agenzia, sarà in grado di soddisfare le esigenze informative del comparto della Difesa necessarie al conseguimento di capacità operative d'eccellenza. Infatti, grazie al sofisticato sistema integrato del velivolo, le risultanze delle attività di analisi dello scenario tattico-operativo potranno essere elaborate in tempo reale e tempestivamente trasmesse, a seconda delle diverse necessità, attraverso gli strumenti di comando, controllo e comunicazioni.
  Alla luce di queste caratteristiche, la scheda tecnica asserisce che il programma è in linea con il nuovo Concetto Strategico di Difesa, nel quale la risposta militare alla trasversalità e imprevedibilità delle future minacce – quella terroristica in primo luogo, ma anche l'utilizzo di armi di distruzione di massa e l'instabilità regionale – passa attraverso adeguate capacità di ricognizione e sorveglianza. Tali capacità consentono, infatti, di fornire supporto alle forze aeree e di superficie e di concorrere in tempi rapidi alla creazione di un quadro intelligence d'insieme. Segnala, poi, che la nuova piattaforma dovrà essere dotata di sistemi di missione e di comunicazione e di un segmento terrestre per l'analisi dei dati raccolti. In particolare, il sistema di missione permetterà di mantenere una costante sorveglianza informativa dello scenario operativo nei vari domini sfruttando sensori elettronici. Le informazioni acquisite saranno così rese disponibili alla stazione di controllo a terra ai fini di una loro analisi, anche eventualmente con il supporto di personale specializzato. Da ultimo, il dato informativo sarà trasmesso ai Comandanti di livello strategico ed operativo, ovvero alle unità impiegate nelle operazioni, ai fini di una più completa conoscenza del teatro in cui sono chiamati ad operare. Sottolinea, poi, che nella scheda illustrativa si afferma che la dotazione di questo programma consentirà l'acquisizione e il costante aggiornamento dello scenario tattico-operativo, finalizzato all'attualizzazione del patrimonio informativo nazionale, alla caratterizzazione degli obiettivi informativi tattici, alla ricerca di nuovi obiettivi di interesse, alla conoscenza del contesto di riferimento dei contingenti e dei dispositivi aeronavali rischierati nelle operazioni, al miglior supporto del ciclo di targeting dell'intero strumento militare, all'esercizio di Comando e Controllo aeroportato, sorveglianza e scoperta anticipata della minaccia, infine, alla protezione e alla vigilanza dello spettro elettromagnetico.
  Il programma, di prevista contrattualizzazione nel 2020, garantirà il soddisfacimento delle esigenze di servizio operativo fino, indicativamente, al 2056. La prima fase del programma, relativa al periodo 2020- 2032, mira ad assicurare l'avvio e l'operatività di un primo limitato stadio capacitivo, da completarsi attraverso tranche successive, e prevede l'acquisizione dei primi due velivoli in versione completa (Full Mission Capable), di ulteriori sei velivoli in configurazione sostanzialmente civile (green), in attesa delle successive modifiche, dei servizi di mantenimento configurazione operativa (MCO) e di supporto logistico integrato (SLI), nonché delle necessarie predisposizioni logistico-infrastrutturali. Fa presente, inoltre, che l'onere finanziario della prima tranche è pari a 1.223,1 milioni di euro (alle condizioni economiche 2020), tratti dal bilancio ordinario della Difesa, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, eventualmente associabili a ulteriori fonti di finanziamento che si rendessero utili o di successiva istituzione nell'arco temporale di svolgimento del programma, ripartiti secondo un cronoprogramma di massima riportato nella scheda tecnica. I settori industriali interessati sono prevalentemente quelli dell'industria aeronautica e dello sviluppo di sensori ad elevatissima tecnologia e all'integrazione avionica complessa. Inoltre, il programma avrebbe ricadute tecnologiche su tutte le piccole e medie imprese nazionali secondo specifiche competenze. Pag. 29La scheda illustrativa, inoltre, pone in evidenza come «la significativa forza contrattuale dell'Amministrazione renda, nel programma in argomento, concretamente realizzabili ritorni sul suolo nazionale quali» compensazioni industriali orientate ad incrementare il livello di tecnologia e l'apertura di un Maintenance Support Centre italiano presso il quale offrire servizi a tutta la flotta Gulfstream operante in Europa e nel Medio Oriente, con indotto occupazionale dell'ordine delle 200 unità. In particolare, il programma includerebbe anche un servizio di supporto logistico integrato di una durata definita «appropriata» progettato per massimizzare le ore di volo della linea e localizzato nel sedime di Pratica di Mare, già sede di due velivoli Gulfstream G-550. Inoltre, sarà assicurato anche l'addestramento dei piloti, del personale operatore e la formazione degli specialisti di manutenzione fino al livello intermediate.
  Per quanto riguarda la cooperazione internazionale, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che è stata verificata «la non fattibilità dell'avvio di un programma esclusivamente nazionale» in ragione della complessità del sistema e dell'estesa tempistica del programma. Per tali motivazioni l'orientamento della Difesa, è di procedere all'acquisizione di una piattaforma già sviluppata e comune ad altri Paesi con i quali è forte la collaborazione sullo scambio di informazioni di carattere tecnico militare. Con riferimento alle condizioni contrattuali, invece, la scheda illustrativa precisa che l'emanazione del decreto interministeriale di approvazione precede l'avvio delle discendenti attività tecnico amministrative da parte degli organi del Ministero della Difesa all'uopo deputati, finalizzate alla negoziazione e formalizzazione di un atto contrattuale che abbia per oggetto la fornitura e che tale iter di acquisizione comporta, allo stato attuale del processo, l'assenza di un atto contrattuale cui riferirsi per illustrarne condizioni ed eventuali clausole penali.
  Conclude segnalando che il programma è inserito nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2020-2022, nella sezione 2.4.1, concernente i programmi con assicurazione di finanziamento, di previsto avvio, precisando che il programma è strutturato per successive tranche e che gli oneri della prima tranche ammontano a 1.223,1 milioni di euro, comprensivi dei costi relativi al mantenimento configurazione operativa (MCO), del supporto logistico integrato (SLI), nonché delle predisposizioni logistico infrastrutturali.
  Tutto ciò premesso, considerata la complessità tecnica del programma e la sua lunga durata, ritiene utile acquisire ulteriori informazioni attraverso lo svolgimento, anche congiuntamente alla Commissione Difesa del Senato, dell'audizione del Segretario generale Direttore nazionale degli armamenti del Ministero della difesa.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) apprezza la relazione puntuale e dettagliata del collega Frusone, e sottolinea come sia opportuno procedere all'audizione del generale Falsaperna, soprattutto a motivo della considerevole durata e complessità del programma.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ritiene importante svolgere l'audizione del Segretario Generale della Difesa, ma evidenzia l'opportunità di fugare ogni perplessità allargando l'attività conoscitiva senza, tuttavia, dilatare i tempi d'esame del programma.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) osserva che, nei teatri operativi, il vantaggio competitivo dipende dalla disponibilità delle informazioni. Apprezza, quindi, la volontà di incrementare le informazioni, ma auspica che, una volta a disposizione, possano essere utilizzate proficuamente, altrimenti sarebbe uno spreco di risorse.

  Gianluca RIZZO considerato quanto richiesto dal relatore e preso atto della condivisione espressa dagli intervenuti in ordine all'audizione del Segretario Generale della Difesa, Direttore Nazionale degli Armamenti, generale Falsaperna, propone, se non vi sono obiezioni, di procedere nel senso indicato.

Pag. 30

  La Commissione concorda.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2020, relativo all'acquisizione di un veicolo tattico multiruolo per le operazioni speciali.
Atto n. 224.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Gianluca RIZZO, presidente, sottolinea che la scelta dell'onorevole Ferrari come relatore implica una volontà di coinvolgimento dei rappresentanti delle opposizioni nell'istruttoria e nella definizione dei provvedimenti assegnati alla Commissione. Fa presente, quindi, che per i prossimi programmi d'arma che saranno trasmessi intende nominare, come relatori, tra gli altri, anche i rappresentanti degli ulteriori gruppi di opposizione.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), relatore, ringrazia, in premessa, il presidente per l'incarico conferito, che esprime, simbolicamente, lo spirito con cui la Commissione sta lavorando per dotare lo strumento militare dei mezzi più efficienti.
  Riferisce, quindi, che il programma d'arma in esame è inerente allo sviluppo, alla produzione di 8 prototipi, all'omologazione e all'avvio della produzione di serie relativa ad un veicolo tattico multiruolo (VTM) per le operazioni speciali. Osserva, quindi, che la scheda dello stato maggiore della Difesa, allegata allo schema di decreto, segnala che i reparti delle forze speciali necessitano di mezzi e materiali caratterizzati da un elevato livello di efficienza e adeguati alle procedure e alle esigenze d'impiego operativo connesse alla condotta delle operazioni speciali. L'esperienza maturata nei teatri operativi ha evidenziato, in quest'ambito, una ridotta capacità, correlata al fatto che i reparti delle operazioni speciali dispongono di un parco automezzi in grado di soddisfare solo parzialmente le esigenze derivanti dai molteplici scenari d'impiego, soprattutto quando alle forze speciali vengono assegnate missioni in contesti che prevedono azioni offensive veloci, nelle quali è necessario sviluppare fasi di combattimento dinamiche e in cui la capacità di reazione e individuazione della minaccia rappresentano un fattore chiave. In particolare, il veicolo, del segmento Long Range Patrol, in linea con più aggiornate tecnologie, dovrà garantire un'elevata mobilità su terreni impervi, abbinata ad una elevata capacità offensiva e a elevata velocità ed agilità, capacità di impiego autonomo ovvero in simbiosi con altri veicoli in uso ai reparti del comparto operazioni speciali, trasportabilità su vettori ad ala fissa e rotante e, infine, interoperabilità e standardizzazione. La piattaforma in acquisizione dovrà, inoltre, uniformarsi agli standard adottati sia dalle Forze armate, sia dalla NATO. Con particolare riguardo al sistema di Comando, Controllo e Navigazione (C2N) si potrà valutare l'adozione del sistema SICCONA, per veicoli su cui ne sarà richiesto l'allestimento. Si dovrà, poi, valutare la possibilità di dotare tutti i veicoli in acquisizione di capacità ASID (Air to Surface IDentification).
  Rileva, poi, che il programma è comprensivo di supporto logistico decennale, al fine di garantire il più alto livello di disponibilità operativa del parco mezzi una volta che sarà avviata la produzione di serie e l'ingresso in linea, e fornire ai reparti utilizzatori le capacità logistiche necessarie al mantenimento della piattaforma nel corso della sua vita tecnica. Al riguardo, la scheda tecnica sottolinea che il personale manutentore/operatore delle Forze armate è già formato su veicoli similari attualmente in uso e, pertanto, sarà necessario effettuare soltanto attività di aggiornamento/formazione specifica. Particolare attenzione è, poi, prevista relativamente alla fornitura di ricambi e attrezzature manutentive. I settori industriali interessati saranno prevalentemente quelli della meccanica, elettronica e telecomunicazioni ad alta tecnologia, Pag. 31relativi alla progettazione e realizzazione di veicoli militari nel dominio terrestre. Riguardo agli impatti occupazionali, in caso di aggiudicazione della gara ad una ditta nazionale, potranno essere generate positive ricadute sul sistema Paese in termini di capacità operativa che, qualora la fase prototipale oggetto del presente decreto dovesse dare avvio alla produzione di serie, si stimano come equivalente a 1.450.000 ore/uomo nell'arco di dieci anni. Inoltre, la possibile realizzazione di una piattaforma nazionale, oltre che garantire il soddisfacimento delle esigenze del comparto Difesa, potrebbe assicurare all'industria nazionale di realizzare un materiale potenzialmente di interesse anche per altri Paesi. Quanto alle condizioni contrattuali, il programma è segretato, e quindi sono applicabili le disposizioni dell'articolo 162 sui contratti segretati del Codice degli appalti (decreto legislativo n. 50/2016). Inoltre, sono applicabili le disposizioni relative alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, per ragioni di natura tecnica e di privativa industriale delle piattaforme (articolo 18 del decreto legislativo n. 208/2011, recante Disciplina dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE).
  Segnala, quindi, che il costo complessivo del programma è stimato in 15 milioni, per il periodo dal 2020 al 2023. Esso sarà finanziato, per un importo pari a 5,0 milioni di euro, sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge di bilancio 2018, e, per un importo pari a 10,0 milioni di euro, sul bilancio ordinario del Ministero della difesa. Le tranche successive, relative alla produzione di serie a regime (da realizzarsi con separato programma), saranno avviate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse. Resta fermo, comunque, che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata nel tempo in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, in virtù del completamento dell'attività tecnico-amministrativa, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica. Sottolinea, infine, che il piano finanziario dei pagamenti viene confermato dal Documento programmatico pluriennale della Difesa (DPP) 2020-2022, che prevede la suddivisione del programma in due fasi. La prima, relativa allo studio e sviluppo prototipale con prima acquisizione della piattaforma, con un fabbisogno complessivo di 80,82 milioni di euro; la seconda, relativa alla sostituzione di tutte le vecchie piattaforme in uso, presenta un fabbisogno complessivo di 92,98 milioni di euro. L'onere complessivo è dunque di 173,8 milioni di euro e l'intervento in esame rappresenta un parziale finanziamento della prima fase.
  Auspica, quindi, che si riescano a reperire in tempi rapidi le necessarie risorse finanziarie per garantire la prosecuzione del programma, acquistando, per i reparti delle forze speciali, i veicoli più tecnologicamente avanzati.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.