CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 novembre 2020
481.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 86

SEDE REFERENTE

  Giovedì 26 novembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.30.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 novembre 2020.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, reitera nuovamente la richiesta già avanzata al Governo in una precedente seduta al fine di acquisire un dato completo ed aggiornato in merito, da un lato, al numero dei decreti attuativi sinora adottati in applicazione dei provvedimenti d'urgenza approvati nel corso del 2020 a seguito della pandemia da Covid-19 cui sono state destinate le risorse derivanti dagli scostamenti dagli obiettivi di finanza pubblica autorizzati dalle Camere ai sensi dell'articolo Pag. 87 6 della legge n. 243 del 2012, dall'altro, all'effettivo tiraggio delle misure finanziate dai singoli decreti attuativi sinora adottati. In proposito, nel ricordare di aver avanzato la medesima richiesta nel corso dei lavori dell'Assemblea, evidenzia che il Governo può anche decidere di non fornire al Parlamento i dati richiesti, ma in questo caso deve dichiarare la propria intenzione in modo esplicito.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA si impegna a sollecitare nuovamente i competenti uffici a fornire i dati richiesti.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), nonostante le rassicurazioni del sottosegretario Villarosa, intende rimarcare il ritardo del Governo, che è stato più volte sollecitato a rispondere alla richiesta dell'onorevole Garavaglia. In proposito ricorda che anche la Viceministra Castelli nella seduta di ieri si era impegnata a sollecitare i competenti uffici a fornire i dati richiesti il più presto possibile.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che il Governo si è impegnato a trasmettere la documentazione relativa alla richiesta dell'onorevole Garavaglia nella giornata di oggi. Se così non fosse, si impegna a chiedere formalmente i dati richiesti al Governo. Invita, quindi, i deputati che desiderano farlo ad intervenire sul provvedimento in esame.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), dati i tempri ristretti per l'esame preliminare del disegno di legge di bilancio dovuti alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti nella giornata di sabato 27 novembre prossimo, dichiara che il suo gruppo si riserva di intervenire durante la discussione sul complesso degli emendamenti.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 26 novembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 novembre 2020.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA deposita agli atti della Commissione una nota contenente gli elementi di risposta alle richieste di chiarimento del relatore (vedi allegato 1).

  Michele SODANO (M5S), relatore, si riserva di formulare una proposta di parere sulla base degli elementi di chiarimento forniti dal Governo.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito del provvedimento ad altra seduta.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020.
C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 2757 – Parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3).

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  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 20 novembre 2020.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel depositare agli atti della Commissione la relazione tecnica aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato 2), evidenzia in particolare che il Fondo per il recepimento della normativa europea istituito dall'articolo 41-bis della legge n. 234 del 2012 presenta le occorrenti disponibilità per l'integrale copertura dei nuovi o maggiori oneri derivanti dall'attuazione delle deleghe legislative previste dal presente provvedimento, anche alla luce del nuovo quadro finanziario risultante dal disegno di legge di bilancio per gli anni 2021-2023.
  Relativamente all'articolo 6, con riferimento agli eventuali effetti di minor gettito correlati alla deducibilità della quota incrementale del contributo a carico delle società di capitale con fatturato superiore a 50 milioni di euro da destinare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCOM), fa presente che la determinazione degli effetti connessi alla maggiore o minore quota a carico delle imprese, nei suoi risvolti fiscali, risulta già asseverata ed implicitamente autorizzata nella normativa vigente che dispone il tetto massimo della contribuzione ad un livello sensibilmente più alto di quello attualmente fissato.
  Evidenzia che la previsione di cui alla lettera m) del comma 1 dell'articolo 12, relativamente alla definizione di misure per il potenziamento dell'infrastruttura di rete e la promozione di reti intelligenti, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato nella fase attuativa, giacché il potenziamento delle infrastrutture rientra nei piani di sviluppo dei gestori delle reti di trasmissione e di distribuzione i cui investimenti sono coperti attraverso le tariffe di rete a carico degli utenti del servizio elettrico, approvate dall'Autorità di regolazione con metodologie che possono promuovere alcune tipologie di infrastrutture quali le reti intelligenti, non prevedendosi pertanto incentivazioni a carico del bilancio dello Stato.
  Riguardo all'articolo 15, recante delega al Governo in materia di dispositivi medico diagnostici in vitro (IVDR), fa presente che, in considerazione del fatto che nel 2017 la spesa per i dispositivi medici si è aggirata intorno al 5 per cento del FSN e che nei prossimi 3 anni la spesa per tali tecnologie dovrebbe superare la quota di 6 miliardi di euro, la quota, non superiore allo 0,75 per cento da versare a seguito di ogni gara espletata riguardante i dispositivi, garantirà sino a circa 42,75 milioni di euro all'anno, che dovranno essere destinati a finanziare le attività di governo dei dispositivi medici oggetto di regolamentazione con gli atti adottati previsti dalla presente delega.
  Fa presente che, laddove le disposizioni dell'articolo 19 implicano la previsione di nuovi compiti e responsabilità in capo all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, non si ravvisano elementi di criticità in merito alla sostenibilità per l'Autorità stessa, considerato che si tratta di funzioni che, seppure innovative, rientrano in ambiti di attività in cui l'Autorità già opera.
  In relazione ai possibili effetti indiretti discendenti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 19, nel confermare che la relativa valutazione potrà effettuarsi solo in fase di adozione dei relativi provvedimenti legislativi, chiarisce che tali effetti riguardano gli eventuali investimenti da parte degli operatori del settore elettrico che le nuove norme in materia di adeguamento dei mercati elettrici e di attività di dispacciamento possono attivare.
  Riguardo all'articolo 21, segnala che i decreti legislativi per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/1153 sull'uso di informazioni finanziarie a fini di indagine o perseguimento di reati, non comporteranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Riguardo all'articolo 22, che prevede una delega legislativa per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di Pag. 89plastica sull'ambiente, con riferimento al criterio di delega cui alla lettera d), assicura che le attività ivi previste saranno svolte dalle pubbliche amministrazioni con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Sottolinea che, qualora svolte dal produttore, con specifico riferimento alle campagne di sensibilizzazione, tali attività sono poste a carico del produttore medesimo e che pertanto non sono previsti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Fa presente che la soppressione del Fondo di cui all'articolo 226-quater, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevista dall'articolo 22, comma 1, lettera g), non è suscettibile di pregiudicare lo svolgimento di interventi e programmi di studio finanziati con le risorse di cui al medesimo Fondo, in quanto, a tutt'oggi, essi non sono stati programmati.
  Riguardo all'articolo 24, segnala che i decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2019/2088 relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, non comporteranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, giacché le Autorità competenti che, a livello nazionale, svolgeranno le funzioni previste dal citato regolamento, procederanno ad effettuare tali attività, nei confronti di soggetti già sottoposti alla loro vigilanza, tramite le dotazioni di cui dispongono per l'assolvimento dei propri compiti istituzionali.
  Segnala che l'articolo 29, recante delega al Governo in materia di uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario, sulla base di uno specifico criterio direttivo prevede la costituzione online delle società con un sistema tradizionale (atto pubblico) elettronico, a distanza, mediante l'utilizzo della piattaforma prevista dalla direttiva (UE) 2019/1151 e che la realizzazione di tale piattaforma richiede l'impianto di un sistema sicuro di trasmissione, conforme al regolamento UE e-idas. Pertanto la necessità di creare ex novo un'area condivisa dotata di specifiche caratteristiche presenta profili di novità, in quanto non appare possibile fare ricorso al riuso della piattaforma startup/registroimprese.it. Spetterà pertanto all'amministrazione competente farsi carico di tale aggiornamento telematico, a valere sulle risorse finanziarie disponibili, fermo restando che gli enti camerali si finanziano mediante il versamento dei diritti annuali che sono a carico delle imprese e non della finanza pubblica.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), in merito all'articolo 15, chiede al rappresentante del Governo di chiarire il motivo per il quale nel suo intervento ha fatto riferimento a 42,75 milioni di euro all'anno destinati a finanziare le attività di governo dei dispositivi medici oggetto di regolamentazione con gli atti adottati previsti dalla delega, mentre il dossier redatto dal Servizio Bilancio della Camera riporta il dato di 57 milioni di euro. Chiede, inoltre, al rappresentante del Governo di assicurare che tali risorse saranno sufficienti a dare attuazione alla finalità prevista dal citato articolo 15.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA fa presente che il dato citato dall'onorevole Comaroli è stato aggiornato nella relazione tecnica testé depositata e assicura che le relative risorse sono sufficienti a dare attuazione alla finalità prevista dall'articolo 15.

  Michele SODANO (M5S), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,

   esaminato il disegno di legge recante Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020 (C. 2757 Governo, approvato dal Senato);

  per quanto riguarda i profili di merito,

   delibera di riferire favorevolmente sul complesso del disegno di legge;

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   per quanto riguarda i profili finanziari,

   preso atto dei chiarimenti del Governo, da cui si evince che:

    il Fondo per il recepimento della normativa europea istituito dall'articolo 41-bis della legge n. 234 del 2012 presenta le occorrenti disponibilità per l'integrale copertura dei nuovi o maggiori oneri derivanti dall'attuazione delle deleghe legislative previste dal presente provvedimento, anche alla luce del nuovo quadro finanziario risultante dal disegno di legge di bilancio per gli anni 2021-2023;

    all'articolo 6, con riferimento agli eventuali effetti di minor gettito correlati alla deducibilità della quota incrementale del contributo a carico delle società di capitale con fatturato superiore a 50 milioni di euro da destinare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCOM), si fa presente che la determinazione degli effetti connessi alla maggiore o minore quota a carico delle imprese, nei suoi risvolti fiscali, risulta già asseverata ed implicitamente autorizzata nella normativa vigente che dispone il tetto massimo della contribuzione ad un livello sensibilmente più alto di quello attualmente fissato;

    la previsione di cui alla lettera m) del comma 1 dell'articolo 12, relativamente alla definizione di misure per il potenziamento dell'infrastruttura di rete e la promozione di reti intelligenti, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato nella fase attuativa, giacché il potenziamento delle infrastrutture rientra nei piani di sviluppo dei gestori delle reti di trasmissione e di distribuzione i cui investimenti sono coperti attraverso le tariffe di rete a carico degli utenti del servizio elettrico, approvate dall'Autorità di regolazione con metodologie che possono promuovere alcune tipologie di infrastrutture quali le reti intelligenti, non prevedendosi pertanto incentivazioni a carico del bilancio dello Stato;

    riguardo all'articolo 15, recante delega al Governo in materia di dispositivi medico diagnostici in vitro (IVDR), si fa presente che, in considerazione del fatto che nel 2017 la spesa per i dispositivi medici si è aggirata intorno al 5 per cento del FSN e che nei prossimi 3 anni la spesa per tali tecnologie dovrebbe superare la quota di 6 miliardi di euro, la quota, non superiore allo 0,75 per cento da versare a seguito di ogni gara espletata riguardante i dispositivi, garantirà sino a circa 42,75 milioni di euro all'anno, che dovranno essere destinati a finanziare le attività di governo dei dispositivi medici oggetto di regolamentazione con gli atti adottati previsti dalla presente delega;

    laddove le disposizioni dell'articolo 19 implicano la previsione di nuovi compiti e responsabilità in capo all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, non si ravvisano elementi di criticità in merito alla sostenibilità per l'Autorità stessa, considerato che si tratta di funzioni che, seppure innovative, rientrano in ambiti di attività in cui l'Autorità già opera;

    in relazione ai possibili effetti indiretti discendenti dall'attuazione di quanto previsto dall'articolo 19, nel confermare che la relativa valutazione potrà effettuarsi solo in fase di adozione dei relativi provvedimenti legislativi, si chiarisce che tali effetti riguardano gli eventuali investimenti da parte degli operatori del settore elettrico che le nuove norme in materia di adeguamento dei mercati elettrici e di attività di dispacciamento possono attivare;

    riguardo all'articolo 21, i decreti legislativi per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/1153 sull'uso di informazioni finanziarie a fini di indagine o perseguimento di reati, non comporteranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;

    riguardo all'articolo 22, che prevede una delega legislativa per l'attuazione della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell'incidenza di determinati prodotti di plastica sull'ambiente, con riferimento al criterio di delega cui alla lettera d), le attività ivi previste saranno svolte dalle pubbliche Pag. 91amministrazioni con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;

    qualora svolte dal produttore, con specifico riferimento alle campagne di sensibilizzazione, tali attività sono poste a carico del produttore medesimo, pertanto non sono previsti nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;

    la soppressione del Fondo di cui all'articolo 226-quater, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevista dall'articolo 22, comma 1, lettera g), non è suscettibile di pregiudicare lo svolgimento di interventi e programmi di studio finanziati con le risorse di cui al medesimo Fondo, in quanto, a tutt'oggi, essi non sono stati programmati;

    riguardo all'articolo 24, i decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2019/2088 relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, non comporteranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, giacché le Autorità competenti che, a livello nazionale, svolgeranno le funzioni previste dal citato regolamento, procederanno ad effettuare tali attività, nei confronti di soggetti già sottoposti alla loro vigilanza, tramite le dotazioni di cui dispongono per l'assolvimento dei propri compiti istituzionali;

    l'articolo 29, recante delega al Governo in materia di uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario, sulla base di uno specifico criterio direttivo prevede la costituzione online delle società con un sistema tradizionale (atto pubblico) elettronico, a distanza, mediante l'utilizzo della piattaforma prevista dalla direttiva (UE) 2019/1151;

    la realizzazione di tale piattaforma richiede l'impianto di un sistema sicuro di trasmissione, conforme al regolamento UE e-idas;

    pertanto, la necessità di creare ex novo un'area condivisa dotata di specifiche caratteristiche presenta profili di novità, in quanto non appare possibile fare ricorso al riuso della piattaforma startup/registroimprese.it;

    spetterà pertanto all'amministrazione competente farsi carico di tale aggiornamento telematico, a valere sulle risorse finanziarie disponibili, fermo restando che gli enti camerali si finanziano mediante il versamento dei diritti annuali che sono a carico delle imprese e non della finanza pubblica,

   delibera di riferire favorevolmente».

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Michele SODANO (M5S), relatore, formula, altresì, una proposta di parere favorevole sulla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019, di cui ha illustrato i contenuti nella seduta dello scorso 20 novembre.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo Pag. 92 della Repubblica popolare cinese per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatto a Roma il 23 marzo 2019.
C. 2580 Governo, approvato dal Senato.