CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 novembre 2020
473.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 47

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 novembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 16.

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Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 125/2020: Misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema allerta COVID, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020.
C. 2779 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roger DE MENECH, presidente, comunica che la discussione sulle linee generali del provvedimento in Assemblea è prevista nella giornata di venerdì 20 novembre e che la Commissione dovrà esprimere il prescritto parere entro la giornata di domani.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, introduce l'esame del provvedimento, ricordando che lo scorso 7 ottobre, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 fino al 31 gennaio 2021. Osserva, quindi, che, nella medesima data, è stato, altresì, adottato il decreto-legge n. 125 del 2020, con lo scopo di prorogare, dal 15 ottobre 2020 fino al 31 gennaio 2021, le misure di contenimento dell'epidemia previste dall'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020 e dall'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 33 del 2020, nonché – fino al 31 dicembre 2020 – le misure previste dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 83 del 2020. Il provvedimento, inoltre, detta ulteriori interventi per fronteggiare l'emergenza e garantire la continuità operativa del sistema di allerta COVID. Osserva, quindi, che il decreto-legge – nel quale sono confluite anche le disposizioni dei successivi decreti-legge n. 129 del 2020, che ha prorogato la sospensione di alcune riscossioni tributarie, e n. 148 del 2020, che ha disposto il differimento, per il corrente anno, delle consultazioni elettorali riguardanti i comuni i cui organi sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa, nonché delle consultazioni relative ai consigli metropolitani, ai Presidenti di provincia e ai consigli provincia – è stato approvato in prima lettura dal Senato della Repubblica nella seduta dell'11 novembre 2020. A seguito delle modifiche introdotte al Senato è stato, dunque, modificato anche il titolo del provvedimento, per recepire i contenuti dei due decreti-legge abrogati.
  Entrando nel dettaglio, evidenzia che l'articolo 1, comma 3, lettera b) novella l'allegato 1 del decreto-legge n. 83 del 2020, che reca un elenco di disposizioni i cui termini sono prorogati dal 15 ottobre 2020 al 31 dicembre 2020 dall'articolo 1, lettera a) del decreto-legge in esame. Due, in particolare, riguardano i profili di competenza della Commissione Difesa. Innanzitutto, nell'elenco vengono inseriti, al numero 16-ter, i commi 6 e 7 dell'articolo 87 del decreto-legge n. 18 del 2020 (Cura Italia), che consentono di dispensare temporaneamente il personale delle Forze armate, di Polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dalla presenza in servizio, anche ai soli fini precauzionali, nonché di collocare d'ufficio tale personale in licenza straordinaria, in congedo straordinario o in malattia, con esclusione della computabilità di tali giorni di assenza dal tetto massimo dei 45 giorni di licenza straordinaria, in caso di assenza per malattia o quarantena. In secondo luogo, vengono inserite, al numero 34-bis, le disposizioni contenute all'articolo 35 del decreto-legge n. 104 del 2020 (decreto «Agosto»), garantendo fino al 31 dicembre 2020 l'incremento delle 753 unità di personale, aggiuntive alle 7.050 unità del contingente ordinario impiegato nel dispositivo di ordine pubblico «Strade Sicure» e permettendo la corresponsione, anche a tale personale, delle 40 ore di straordinario a pagamento. Al riguardo, ricorda che l'articolo 22, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge n. 9 del 2020 aveva disposto una prima integrazione di 253 unità del contingente Pag. 49 di personale militare facente parte del dispositivo «Strade sicure». Successivamente, l'articolo 74-ter del decreto-legge n. 18 del 2020 (Cura Italia), nel confermare la richiamata integrazione aveva, altresì, precisato che l'intero dispositivo di «Strade sicure» può essere impegnato nelle attività di contenimento dell'emergenza COVID-19. Da ultimo, l'articolo 22 del decreto-legge n. 34 del 2020 (decreto Rilancio) ha ulteriormente integrato di 500 unità il richiamato contingente, fino alla data del 31 luglio 2020. Inoltre, al fine di garantire e sostenere la prosecuzione, da parte delle Forze armate, dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19, il decreto-legge n. 104 del 2020, agli articoli 35 e 44-ter, ha autorizzato per l'anno 2020, rispettivamente, l'ulteriore spesa complessiva di euro 12.610.836, di cui euro 7.677.826 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario ed euro 4.933.010 per gli altri oneri connessi all'impiego del personale, e di 6.330.298 euro per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario rese dal solo contingente di 7.050 unità delle Forze armate impiegato nell'operazione «Strade Sicure», senza considerare, quindi, le ulteriori 753 unità la cui permanenza nel dispositivo era prevista fino al 15 ottobre 2020. In relazione, dunque, all'attuazione della disposizione in esame, il comma 2 dell'articolo 6 del decreto-legge in esame autorizza per l'anno 2020 l'ulteriore spesa di euro 6.197.854, di cui euro 1.365.259 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario ed euro 4.832.595 per gli altri oneri connessi all'impiego del personale. Alla copertura di tali oneri si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le emergenze nazionali di cui all'articolo 44, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018.
  Infine, sottolinea che l'articolo 1, comma 4, modificando l'articolo 87, comma 8, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, prevede che gli accertamenti diagnostici funzionali all'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 6 e 7 del medesimo articolo 87 – prorogati al 31 dicembre 2020, dall'articolo 1, comma 3, lettera b), sopra richiamato – relativi all'esposizione a rischio di contagio da COVID-19, nonché quelli relativi alle assenze per malattia o quarantena o per permanenza domiciliare fiduciaria del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, possano essere effettuati dai rispettivi servizi sanitari di ciascuna Forza. Nello specifico, la disposizione modifica l'articolo 87, comma 8, del decreto-legge n. 18, del 2020 nella parte in cui prevedeva che i competenti servizi sanitari potessero provvedere per il predetto personale agli accertamenti diagnostici relativi al periodo trascorso in malattia, in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Tale disposizione viene, ora, sostituita dal riferimento ai commi 6 e 7 dell'articolo 87, consentendo, pertanto, ai competenti servizi sanitari di effettuare gli accertamenti diagnostici nelle fattispecie previste dai predetti commi.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI manifesta apprezzamento per il lavoro del relatore, che condivide.

  Salvatore DEIDDA (FDI) domanda al rappresentante del Governo se il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare che non abbia potuto seguire gli appositi corsi a seguito di positività al Coronavirus possa risultare pregiudicato nel diritto all'avanzamento delle carriere. Evidenzia, inoltre, che sarebbe opportuno prevedere un'intensificazione dell'attività di monitoraggio della diffusione del COVID-19 nelle caserme e nelle basi militari.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ricorda che l'esigenza di incrementare il monte delle ore di straordinario ammesse a pagamento per i militari impiegati nell'ambito dell'operazione Strade Sicure era stata sempre prospettata nell'ordine delle 70 ore massime. Tale possibilità era stata rimandata dal Governo ad un futuro provvedimento per mancanza delle risorse economiche necessarie ma non risulta allo stato che tale motivazione sia più prospettabile, Pag. 50considerato che il Governo dovrà a breve chiedere una nuova autorizzazione allo scostamento di bilancio. Rivolge, quindi, un invito al relatore a tenere conto di questo aspetto nella proposta di parere che vorrà presentare.
  Condivide le considerazioni del collega Deidda sulla necessità di incrementare i controlli sanitari nelle strutture militari, ma aggiunge che occorrerebbe prestare grande attenzione anche nelle scuole militari. Al riguardo, si domanda se non sia opportuno prevedere un maggiore ricorso alla didattica a distanza.

  Maria TRIPODI (FI) ritiene che sia giunto il momento di concretizzare le promesse fatte riguardo con riguardo all'incremento fino a 70 ore delle ore di straordinario ammesse al pagamento e sottolinea come il gruppo di Forza Italia abbia sempre supportato questa richiesta. Anche con riguardo ai controlli nelle scuole di formazione considera fondamentale uno sforzo per incrementare il livello di sicurezza e scongiurare la diffusione dei contagi.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 17 novembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la difesa, Giulio Calvisi e Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 16.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2020, relativo al completamento di progettazione e qualifica del nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES).
Atto n. 215.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Roger DE MENECH, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010), la Commissione deve esprimere il prescritto parere nel termine di quaranta giorni, ovvero entro il 20 dicembre 2020. Comunica, quindi, che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla Commissione bilancio che dovrà trasmettere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 30 novembre.

  Alberto LOSACCO (PD), relatore, riferisce che la disponibilità di Elicotteri da Esplorazione e Scorta (EES) moderni ed efficienti costituisce un requisito irrinunciabile per operare con successo negli attuali scenari operativi, consentendo di garantire una tempestiva e aderente capacità di reazione.
  Evidenzia, quindi, che attualmente, nell'Esercito italiano, sono in servizio 48 elicotteri da esplorazione e scorta Agusta Westland AW-129. Tali aeromobili, introdotti in servizio negli anni '80, esprimono ormai un limitato potenziale di evoluzione. La loro configurazione, infatti, è ormai saturata dai numerosi aggiornamenti effettuati. Essi presentano segni di crescente obsolescenza, dovuta anche all'inevitabile logorio per l'intenso impiego. La progressiva dismissione degli AW-129, per fine vita operativa, è stata dunque programmata a decorrere dal 2020. Per procedere alla loro sostituzione e assicurare la continuità di tale fondamentale capacità, nel 2016, è stata avviato il programma pluriennale n. SMD 02/2016, relativo allo studio, progettazione e qualifica del Futuro Elicottero da Pag. 51Esplorazione e Scorta, che ha previsto, per la prima fase, la produzione di un elicottero prototipo non consegnabile e la produzione di 3 elicotteri pre-serie, con capacità IOC (Initial Operational Capability). Su questo programma, la Commissione Difesa della Camera ha espresso parere favorevole nella seduta del 26 ottobre 2016.
  Segnala, quindi, che il Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta dovrà garantire prestazioni incrementate rispetto all'AW-129 in termini di sopravvivenza, capacità di ingaggio, connettività digitalizzazione, autonomia (non inferiore a tre ore), proiettabilità, capacità di simulazione di volo e di missione. Inoltre, verrà soddisfatta anche l'esigenza di maggiore capacità di carico (non inferiore a 1.400 Kg) inteso come carburante, munizionamento e sistemi d'arma. L'aeromobile avrà una motorizzazione più performante e un livello di connettività digitale tale da permettere l'interoperabilità con tutti gli assetti militari terrestri, navali ed aerei, nazionali e NATO. Dovrà, altresì, rispondere agli standard di riferimento del progetto Forza NEC (Network Enabled Capability), che consiste nel dotare le unità operative schierate in campo di opportuni sistemi digitali di elaborazione e di comunicazione pienamente integrati ed interoperabili tra di loro. Le nuove piattaforme dovranno, inoltre, essere in grado di svolgere sia missioni in supporto alle unità schierate sul terreno, sia missioni autonome, assolvendo a compiti di esplorazione e sorveglianza. Dovranno, altresì, essere in grado di operare in tutti gli ambienti, anche con condizioni climatiche estreme e in qualsiasi condizione di luce, e garantire – infine – un'elevata capacità di sopravvivenza e una bassa osservabilità elettromagnetica e infrarossa.
  Osserva, poi, che lo schema di decreto si riferisce alla seconda fase del programma d'arma. Esso copre l'arco temporale dal 2020 al 2027 e prevede la progettazione dell'elicottero in configurazione pienamente operativa FOC (Full Operational Capability), la conversione dei tre elicotteri prodotti nella configurazione iniziale (Initial Operational Capability – IOC) in elicotteri pienamente operativi (AH-249 FOC), nonché la produzione di ulteriori 4 elicotteri in configurazione pienamente operativa. Le unità così disponibili consentiranno l'operatività di uno squadrone di elicotteri. Inoltre, sono previsti la fornitura del supporto logistico quinquennale per le macchine prodotte e l'avvio dei corsi di formazione per il personale pilota e tecnico. Le tranche successive, fino alla progressiva concorrenza di 48 nuovi elicotteri o secondo le diverse opportunità tecnologiche che si dovessero offrire, consentiranno l'operatività delle rimanenti unità elicotteri.
  L'onere complessivo del programma è stimato in circa 2.770 milioni di euro (condizioni economiche 2020), di cui 487,06 milioni relativi alla prima fase del programma. La spesa, dunque, relativa alla seconda fase del programma, oggetto del decreto in esame, pari a 2.282,94 milioni di euro verrà finanziata per complessivi 680,02 milioni con le risorse stanziate sui capitoli del settore investimento del Ministero dello sviluppo economico, mentre le tranche successive, pari a 1.602.92 milioni, saranno avviate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse a valere sia su nuovi fondi di investimento recati dalle prossime leggi di bilancio, sia su distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione. Quanto ai 680,02 milioni disponibili, a legislazione vigente, sui capitoli del settore investimento del Ministero dello sviluppo economico, 80,0 milioni verranno attinti nell'ambito delle risorse recate dal fondo istituito dall'articolo 1, comma 140, della legge di bilancio per il 2017, 300,02 milioni nell'ambito delle risorse recate dal fondo istituito dall'articolo 1, comma 1072, della legge di bilancio 2018 e 300,0 milioni nell'ambito delle risorse recate dal fondo istituito dall'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio 2019. La ripartizione degli oneri per esercizio finanziario è esposta in un cronoprogramma riportato nella scheda predisposta dallo Stato Maggiore della Difesa. Fa presente, quindi, che la scheda precisa che, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere delle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio» programma «Pianificazione Pag. 52 Generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero difesa.
  Passando ai profili industriali e alle ricadute economiche e occupazionali del programma, i settori industriali interessati sono prevalentemente quelli aerospaziale, meccanico, dell'elettronica e, più in generale, dell'alta tecnologia, nonché di ricerca e di sviluppo. I siti produttivi sono ubicati su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione sull'area della Lombardia e del Centro Sud (Lazio, Puglia e Campania). In particolare, si prevede il coinvolgimento di oltre 200 realtà nazionali. Importanti ritorni industriali sono attesi sia in termini di know-how, sia in relazione allo sviluppo di un significativo monte ore per la progettazione e produzione in Italia degli elicotteri, nonché dei componenti e servizi per il supporto logistico della flotta, per la durata prevedibile dell'intera vita operativa (25/30 anni). Infine, la scheda evidenzia che, nel soddisfare il requisito dell'Esercito italiano di dotarsi di un nuovo elicottero di esplorazione e scorta (NEES), la nostra industria svilupperà tecnologie, anche attraverso collaborazioni internazionali, propedeutiche alla partecipazione a futuri programmi di cooperazione, garantendo sinergie a diretto vantaggio del sistema industriale italiano e anche della Difesa, per lo sviluppo di piattaforme innovative a beneficio di tutte le componenti delle Forze armate.
  Conclude rilevando che il programma del Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta è inserito nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2020-2022 (pag. 87) tra quelli già operanti, e descritto sostanzialmente nei termini di cui al presente schema di decreto, con l'indicazione del medesimo fabbisogno finanziario complessivo di 2,77 miliardi di euro.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI esprime apprezzamento per la relazione puntuale ed esaustiva.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) considera troppa ridotto il periodo previsto dal programma per il supporto logistico integrato e, in considerazione della rilevanza del programma, prospetta l'opportunità di prevedere una durata almeno decennale. Evidenzia, poi, le importanti ricadute economiche ed occupazionali che potrebbero derivare dall'esportazione di un prodotto di eccellenza dell'industria della difesa italiana.

  Salvatore DEIDDA (FDI) osserva come non vi sia certezza che il programma possa disporre delle necessarie risorse finanziarie in tutte le sue fasi e manifesta profonda preoccupazione per la possibilità di rimodulazioni della spesa che ne potrebbero rallentare l'acquisizione.
  Rileva, inoltre, l'opportunità di incrementare le risorse per la manutenzione dei mezzi e per l'addestramento del personale, requisiti essenziali per consentire un proficuo utilizzo dei nuovi elicotteri.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) considera necessario il programma dei nuovi elicotteri da scorta e ritiene che sarebbe un errore privarsi di strumenti avanzati. Manifesta dubbi sulla possibilità di rispettare la tempistica stabilita nel programma di acquisizione, dal momento che gran parte delle risorse finanziarie sono concentrate negli ultimi anni e devono ancora essere individuate da appositi provvedimenti. Condivide l'esigenza di sostenere l'esportazione, ma sottolinea come occorra garantire in primo luogo le risorse necessarie affinché l'Esercito italiano possa disporre per primo di un mezzo tecnologicamente all'avanguardia.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) condivide le considerazioni sull'instabilità dei programmi caratterizzati da una programmazione finanziaria incerta. Ritiene doveroso fare in modo che, in corso d'opera, non si addivenga a rimodulazioni che danneggerebbero sia le nostre Forze armate, sia l'industria italiana della difesa e rimarca la necessità di assicurare ingenti fondi al programma.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2020, relativo all'approvvigionamento di 100 veicoli di nuova blindo centauro per le unità dell'Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale.
Atto n. 216.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Roger DE MENECH, presidente, informa che il Governo ha chiesto di intervenire, preventivamente, per comunicare una correzione materiale in ordine all'atto in esame.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI precisa che, per un mero errore materiale, il numero dei veicoli da acquistare, riportati al punto 5 della scheda dello Stato Maggiore della Difesa, è pari a 56, per la tranche di approvvigionamento, e a 44 per il completamento del programma. Consegna, dunque, una nota del dicastero che sostituisce la parte della scheda allegata allo schema di decreto in esame (vedi allegato 1).

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, ricorda che nel 2016 è stato avviato il programma d'arma relativo al veicolo medio nuova blindo Centauro per le unità dell'Esercito italiano (Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2016) con l'acquisizione di una prima tranche costituita da: 11 veicoli preserie; 39 veicoli di serie, e il relativo supporto logistico integrato decennale. Il parere sull'Atto del Governo è stato espresso dalla Commissione Difesa della Camera il 26 ottobre 2016 e dalla Commissione Difesa del Senato l'8 novembre 2016.
  Riferisce, quindi, che lo schema di decreto in esame, relativo al programma d'arma n. SMD 07/2020, riguarda la seconda fase e prevede l'approvvigionamento di 100 veicoli.
  La scheda illustrativa allegata al programma d'arma, evidenzia che la piattaforma della nuova blindo Centauro – collocata nel più ampio quadro del progetto Forza NEC, che protende alla creazione delle Forze Medie – nasce dalla necessità di conferire all'Esercito la capacità di impiegare le forze terrestri con più elevati livelli di mobilità, sopravvivenza e protezione rispetto alle forze leggere, nonché con una maggiore celerità di dispiegamento rispetto a quelle pesanti. Essa, dunque, recependo le innovazioni tecnologiche derivanti dallo sviluppo del veicolo blindato medio VBM 8x8 FRECCIA e integrando una torre modulare di nuova concezione, potrà essere impiegata anche nei teatri operativi caratterizzati da un elevato livello di minaccia. In particolare, è previsto che sia equipaggiata con armamento principale costituito da un cannone da 120 mm ad anima liscia, con una torre dotata di asservimenti completamente elettrici che consentono una notevole riduzione dei pesi e che sia dotata di elettro-ottiche di puntamento di terza generazione, in modo da permettere l'identificazione e, quindi, l'ingaggio del nemico alle massime distanze. Inoltre, dovrà assicurare un adeguato livello di protezione balistica, antimina e anti IED (Improvised Explosive Device), non inferiore a quello già implementato sul VBM 8x8 FRECCIA e garantire una spiccata manovrabilità e mobilità, anche nelle più critiche situazioni ambientali e di terreno, grazie ad un motopropulsore di nuova generazione.
  Osserva, poi, che la nuova blindo Centauro dovrà rispondere a requisiti di interoperabilità con i mezzi in dotazione o che saranno acquistati nell'ambito dell'Esercito ed in ambito interforze/NATO, nonché rispondere agli standard di riferimento del progetto Forza NEC e di digitalizzazione delle Forze armate. La scheda illustrativa afferma, inoltre, che il programma è comprensivo del relativo supporto logistico integrato per dieci anni e che l'introduzione in servizio della piattaforma sarà accompagnata dall'istituzione di specifici corsi di formazione basica.
  Fatta questa premessa, ricorda che la prima fase del programma si riferiva all'acquisizione di 50 veicoli e copriva gli anni dal 2016 al 2023, a fronte di un onere previsionale di 530 milioni di euro. La seconda fase, relativa al programma in Pag. 54esame, prevede, invece, quote di finanziamento a partire dal 2023 e fino al 2030, per complessivi 1.470 milioni di euro (condizioni economiche 2020), a fronte dell'acquisizione di ulteriori 100 veicoli, per soddisfare il fabbisogno complessivo pari a 150 veicoli.
  L'onere previsionale della seconda fase graverà, in parte (788,95 milioni di euro), sui capitoli del settore investimento del Ministero dello sviluppo economico, a valere sia sulle risorse recate dai fondi istituito dall'articolo 1, comma 140, della legge di bilancio per il 2017 (313,55 milioni di euro), dall'articolo 1, comma 1042, della legge di bilancio per il 2018 (57,40 milioni di euro) e dall'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio per il 2019 (418,00 milioni di euro). Per la restante parte (681,05 milioni di euro), verrà coperto attraverso l'identificazione delle necessarie risorse a valere sia sui nuovi fondi di investimento recati dalle prossime leggi bilancio sia su futuri provvedimenti finanziari. La scheda tecnica riferisce che, in ogni caso, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio» programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello Stato di previsione della spesa del Ministero Difesa. La scheda tecnica precisa, inoltre, che il programma in esame si riferisce anche ad adeguamenti di costo relativi a 40 veicoli della prima fase non ancora acquistati, avendo la Difesa sottoscritto, ad oggi, un contratto per l'acquisizione di soli 10 veicoli, per un importo di 159 milioni di euro. Relativamente alla prima fase residuano, quindi, 371 milioni che vanno ad aggiungersi alle disponibilità finanziarie della seconda fase. Non viene, tuttavia, precisato a quanto ammonta tale adeguamento di costo.
  Viene, poi, precisato che la seconda tranche, finanziata con le risorse stanziate nel bilancio del Ministero dello sviluppo economico si riferisce all'acquisizione di 56 veicoli, mentre la tranche di risorse ancora da reperire (681,05 milioni di euro) servirà per il completamento del programma e l'acquisizione degli ulteriori 44 veicoli.
  Quanto ai profili industriali, la scheda illustrativa evidenzia che le ricadute economiche ed occupazionali interesseranno, prevalentemente, i settori della meccanica e dell'elettronica e le aree della provincia di La Spezia, Bolzano, Vittorio Veneto, Firenze, Genova e Pomezia (RM), oltre a generare un considerevole indotto al di fuori delle regioni di produzione. La produzione di 100 veicoli dovrebbe, infatti, garantire circa un volume di impiego di 1.400.000 ore di lavoro e di 4.000.000 di ore di lavoro indotto, con una spesa di 140 milioni di euro di materiali e 270 milioni di euro di co-forniture ed altri materiali. Non è prevista la cooperazione internazionale. La Società consortile Iveco-OTO Melara detiene, infatti, la Design Authority del veicolo.
  Evidenzia, inoltre, la necessità di valorizzare lo sviluppo della piattaforma in oggetto anche al fine di promuovere la vendita di tale veicolo verso altri Paesi con cui l'Italia ha accordi di cooperazione in tema di difesa e sicurezza e sottolinea che il programma è inserito nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2020-2022, nella sezione 2.4.3, concernente i programmi con assicurazione di finanziamento, già operanti.
  In conclusione, nel preannunciare la presentazione di una proposta di parere favorevole, ricorda che una delegazione della Commissione, nel corso di una visita a Lecce, ha potuto verificare l'alto livello di capacità sviluppate dall'Esercito nell'ambito del progetto di digitalizzazione delle Forza armate, denominato Forza NEC.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) evidenzia come sui cento veicoli da acquistare, soltanto per 56 risultino stanziate a bilancio le necessarie risorse finanziarie. Per gli altri 44 veicoli occorrerà reperire i fondi e non vi è certezza che la programmazione venga rispettata. I tempi di sviluppo del programma eccessivamente lunghi e la quota di finanziamento dilatata negli anni rappresentano due fattori di preoccupazione. Senz'altro è importante l'aspetto relativo all'esportazione dei veicoli, ma non vorrebbe Pag. 55 che, a causa della mancanza di finanziamenti, succedesse qualcosa di analogo a quanto accaduto per il mezzo anfibio prodotto dalla IVECO defence, di cui le nostre brigate sono sprovviste, mentre è stato acquistato dalle forze terrestri degli Stati Uniti.

  Salvatore DEIDDA (FDI) condivide le riflessioni del collega Ferrari e manifesta preoccupazione per la possibile crisi occupazionale che potrebbe derivare dalla mancata garanzia di adeguati fondi al programma. Ritiene importante sostenere programmi come questo che assicurano moltissimi posti di lavoro e sottolinea come le risorse destinate all'ammodernamento e potenziamento dello strumento terrestre siano limitate rispetto al fabbisogno complessivo.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI, ad integrazione di quanto già esposto, chiarisce che la fornitura per l'Esercito di 50 esemplari di Veicolo blindato CENTAURO II è stata inizialmente approvata con il decreto SMD n. 01/2016, che ha previsto l'acquisizione di 11 macchine pre-serie e 39 di serie, per un onere complessivo pari a 530 milioni di euro. Precisa, quindi, che stante la fase ancora iniziale della maturità tecnologica del sistema d'arma, la Forza armata ha acquisito, sino ad oggi, solamente 10 esemplari, per un totale di circa 160 milioni di euro e che l'autorizzazione parlamentare residuale, per il citato decreto, copre, ad oggi, l'acquisizione di ulteriori 40 macchine, con un onere finanziario approvato di circa 370 milioni di euro. Quanto al decreto in trattazione, esso reca l'autorizzazione all'acquisizione di 100 veicoli, dei quali 56 con una copertura finanziaria assicurata di 788,95 milioni di euro ed ulteriori 44 macchine per le quali la copertura finanziaria (stimata in ulteriori 700 milioni di euro circa) andrà ricercata nell'evoluzione della pianificazione.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2020, relativo all'ammodernamento e rinnovamento di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative.
Atto n. 217.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, illustra lo schema di decreto in esame osservando che il SICRAL (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate e Allarmi) è un sistema di comunicazioni militari via satellite che assicura le comunicazioni strategiche e tattiche tra le piattaforme terrestri, navali ed aeree sia sul territorio nazionale che nelle operazioni fuori area. Esso è composto da un segmento spaziale, costituito dal satellite, e da un segmento terrestre, composto dal Centro di Gestione e Controllo di Vigna di Valle e dai terminali utenti.
  Ricorda, quindi, che la prima fase del programma è iniziata nel 2001, con il lancio del satellite SICRAL 1, ancora in esercizio. Nel 2009 è stato lanciato il satellite SICRAL 1B, che arriverà a fine vita operativa nel 2022. Ad aprile del 2015, in cooperazione con la Francia, è stato lanciato il SICRAL 2, un satellite geostazionario operante nelle bande UHF e SHF, in grado di potenziare le capacità di comunicazioni satellitari militari già offerte dai satelliti SICRAL 1 e SICRAL 1B. Un quarto satellite – il SICRAL 3 – oggetto del programma d'arma in esame dovrebbe essere lanciato entro il 2025.
  Evidenzia, quindi, che oltre a soddisfare le specifiche esigenze strategico-operative della Difesa, supportando le esigenze di Comando e Informazioni degli Stati Maggiori e dei Comandi Operativi finalizzate all'impiego delle forze nazionali dislocate nei teatri operativi, nonché ad integrare gli esistenti sistemi di comunicazioni tattiche per il comando e controllo dei mezzi mobili terrestri, navali ed aerei, il nuovo sistema satellitare è funzionale anche alle esigenze nazionali di altri comparti governativi. In particolare, esso potrà garantire il supporto trasmissivo per operazioni legate alle attività per la sicurezza sul territorio nazionale e alle pubbliche calamità, qualora Pag. 56siano compromessi gli assetti di telecomunicazione ordinari. La scheda illustrativa dello Stato Maggiore della Difesa, allegata allo schema di decreto, precisa poi che, al fine di garantire il rispetto dei requisiti funzionali e di affidabilità richiesti e di minimizzare il costo del ciclo di vita del sistema satellitare, il sistema principale (composto dal segmento spaziale e dal segmento di terra) ed il relativo sistema di supporto logistico dovranno essere ingegnerizzati e sviluppati in maniera sinergica fin dalle prime fasi di sviluppo dell'intero sistema operativo. Inoltre, nel programma sono comprese anche le attività di addestramento per il personale della Difesa.
  L'avvio del nuovo programma pluriennale è previsto nel 2020 e la sua conclusione nel 2025. Il costo complessivo è stimato in circa 390 milioni di euro (condizioni economiche 2020).
  La spesa relativa alla prima tranche (2020-2024) ammonta a 199,0 milioni di euro, ripartiti secondo un cronoprogramma di massima che prevede una spesa di 25 milioni nel 2021, 50 milioni nel 2022, 60 milioni nel 2023 e 64 milioni nel 2024, a valere sul capitolo n. 7421 del Ministero dello Sviluppo economico, così come rifinanziato dall'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio 2019. La prima tranche servirà per il consolidamento del design del sistema. Le altre successive, per i rimanenti 191,0 milioni di euro, serviranno per il completamento del programma e saranno avviate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse a valere sia sui nuovi Fondi di investimento recati dalle prossime leggi di bilancio, sia su distinti futuri strumenti finanziari. La scheda illustrativa precisa, tuttavia, che, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio» programma «Pianificazione Generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari», dello stato di previsione del Ministero della difesa.
  Segnala, quindi, che il programma è inserito tra quelli di previsto avvio nel Documento programmatico pluriennale della difesa 2020-2022, nei termini riportati nello schema di decreto, e con il medesimo fabbisogno finanziario complessivo di 390 milioni di euro.
  I settori industriali interessati dal programma sono quelli ad alta tecnologia dell'area aerospaziale, meccanica ed elettronica e, nel progetto, verranno coinvolte le maggiori industrie del comparto, permettendo all'industria nazionale di mantenersi all'avanguardia nel settore delle comunicazioni satellitari, area che attualmente vede il nostro Paese primeggiare a livello internazionale in diversi settori, con indubbie ricadute anche in termini di esportazione e occupazione. Le imprese coinvolte risultano circoscritte sul territorio nazionale nelle regioni Lazio, Abruzzo, Piemonte e Lombardia, ma non è esclusa la possibilità anche di una cooperazione a livello internazionale.
  Conclude sottolineando che – per i suoi contenuti – il programma è segretato e, pertanto, sono applicabili le disposizioni del codice degli appalti (d.lgs. n. 50/2016) relative ai contratti segretati (articolo 162).

  Il sottosegretario Angelo TOFALO rimarca l'importanza del programma e la strategicità del dominio spaziale, testimoniata dalla recente istituzione del Comando operativo spaziale (COS).

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2020 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n. 214.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta dell'11 novembre 2020.

  Roger DE MENECH, presidente, ricorda che il termine entro il quale la Commissione Pag. 57 dovrà esprimere il parere scade lunedì 23 novembre. Tuttavia, in ragione della necessità di acquisire i chiarimenti richiesti nella seduta odierna, propone che la Commissione si avvalga della facoltà di richiedere alla Presidenza della Camera la proroga di dieci giorni del termine per l'espressione del parere.

  La Commissione concorda.

  Il sottosegretario Angelo TOFALO, fornisce i chiarimenti richiesti riguardo alle ragioni che hanno reso difficile recepire la condizione apposta dalla Commissione sul precedente schema di riparto per l'anno 2018 (Atto Governo n. 83). In particolare, precisa che, vista la complessità della materia, è prevalso l'orientamento di operare nel senso indicato dalla Commissione a partire dal 2021, in quanto, diversamente, la tempistica per giungere ad una potenziale soluzione avrebbe determinato una sostanziale dilazione dell'intero processo di assegnazione dei fondi per l'anno 2020. Evidenzia, quindi, che l'intero articolato processo di assegnazione si dipana in un arco temporale significatamente ampio, valutabile in almeno 10 mesi, motivo per il quale attendere gli esiti dello studio avrebbe comportato uno slittamento di notevole entità dell'assegnazione dei fondi, il tutto a discapito dei sodalizi beneficiati. Rileva, poi, che le «fasce» relative al contributo fisso attualmente in uso sono diverse per le associazioni combattentistiche e per quelle d'arma. Ciò in considerazione del minor numero di sodalizi appartenenti alle combattentistiche rispetto alle restanti tipologie e dell'importo assegnato annualmente, che per le associazioni combattentistiche risulta essere superiore rispetto a quello stanziato per le associazioni d'arma. Ciò ha determinato che, nell'ambito di ogni fascia, il numero dei soci effettivi e l'assegnazione dei fondi risultino eterogenei.
  Segnala, poi, che le risultanze dello studio condotto per identificare eventuali potenziali soluzioni al fine di individuare un criterio di ripartizione del contributo fisso che consenta l'assegnazione di importi omogenei, hanno evidenziato che l'adozione di «fasce univoche» sia per numero di soci che per importo associato, da applicare alla totalità dei sodalizi, determina, di fatto, un inevitabile decremento, in alcuni casi anche rilevante, come nel caso delle associazioni combattentistiche, del contributo fisso, a cui corrisponde, di contro, un incremento sostanziale della parte «quota progetti», che inevitabilmente impone il profondere uno «sforzo maggiore» per la proposizione dei succitati progetti, da parte, tra l'altro, di una pletora di soci non più in giovane età. Nella considerazione che la richiesta di rivisitazione delle «fasce» non sembra pervenire dal mondo associativo, propone di mantenere inalterate la configurazione delle «fasce» attualmente in vigore. Evidenza, infatti, che ipotizzando l'adozione di solo tre «fasce univoche» per entrambe le due categorie di associazioni (FASCIA 1, sino a 1.000 soci effetti, importo pari a 10.000 euro; FASCIA 2, da 10.001 a 50.000 soci effetti, importo pari a 11.000 euro; FASCIA 3, da 50.0001 soci effetti, importo pari a 12.000 euro) si otterrebbe: un'assegnazione media di fondi «omogenea» per le associazioni combattentistiche e d'arma, rispettivamente di 10.353 euro e 10.367 euro; un decremento sostanziale per le associazioni combattentistiche dell'importo assegnato per «numero di soci» a cui fa da contraltare un incremento di pari importo della quota per «progetti»; infine, uno scostamento, per le associazioni d'arma, della somma erogata per «numero di soci» che determina, conseguentemente un incremento, pari al medesimo importo della parte «progetti».

  Salvatore DEIDDA (FDI) non comprende la ragione per la quale si debba continuare ad assegnare le risorse stanziate per la Difesa ad associazioni i cui iscritti non hanno alcun legame con le Forze armate e ritiene assurdo finanziare le iniziative politiche e culturali da queste promosse.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ricorda come le perplessità emerse in occasione dell'esame dello schema di decreto che assegnava le risorse per l'anno 2018 avevano portato la Commissione a richiedere Pag. 58 un criterio di ripartizione più equo. Osserva come il tempo trascorso non sia stato utilizzato per risolvere la questione e ritiene che si sia persa un'importante occasione. Si tratta di uno schiaffo alle associazioni d'arma, che pure hanno dimostrato grande generosità nell'assicurare il loro supporto all'emergenza sanitaria in corso e assicura che il gruppo della Lega si batterà per fare applicare criterio indicato nel parere.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.30.

INTERROGAZIONI

  Martedì 17 novembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 17.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

5-04190 Deidda: Sulle iniziative per tutelare la memoria dei caduti e il rispetto del Corpo degli Alpini.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Salvatore DEIDDA (FDI) si dichiara soddisfatto della risposta, anche se avrebbe desiderato sentire parole di ferma condanna dei vili fatti perpetrati ai monumenti dei caduti in Alto Adige. Ritiene fondamentale che il dicastero denunci gli autori di simili atti e non si limiti ad adottare le opportune iniziative per prevenire ulteriori azioni.

5-04923 Dall'Osso: Sul concorso straordinario per marescialli dell'Aeronautica militare e sulle iniziative per consentire identiche progressioni di carriera al personale arruolato ai sensi della legge n. 958 del 1986.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 3).

  Matteo DALL'OSSO (FI) stigmatizza l'atteggiamento del Governo che avrebbe dovuto rispondere già da tempo alla sua interrogazione scritta, presentata ad inizio 2020, mentre sembra che oggi abbia tempestivamente assolto ai suoi doveri.

  Roger DE MENECH, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 17.40.