CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 novembre 2020
463.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 82

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 novembre 2020. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 15.05.

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020.
C. 2670 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del regolamento, e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2020.

  Vittoria CASA, presidente, dopo aver ricordato che ieri, lunedì 2 novembre, alle ore 15, è scaduto il termine per la presentazione di eventuali emendamenti sulle parti di competenza della Commissione, comunica che non sono state presentate proposte emendative.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatrice, ricordato che il provvedimento non reca norme di diretto interesse della Commissione, propone di riferire alla XIV Commissione in senso favorevole.

  Daniele BELOTTI (LEGA) eccepisce che i contenuti del disegno di legge – si riferisce agli obblighi per l'Italia e gli altri Stati membri e alle procedure d'infrazione aperte – sono da considerarsi vecchi e superati alla luce di quanto sta avvenendo in Europa e nel mondo. I dieci mesi di pandemia hanno cambiato il mondo e l'emergenza in corso rende a suo avviso superata la necessità di atti come la chiusura della procedura d'infrazione sulle prestazioni sociali Pag. 83accessibili ai cittadini di paesi terzi titolari di alcune categorie di permessi di soggiorno per lavoro, studio e ricerca. Non comprende l'opportunità di discutere in questo momento dell'etichettatura dei succhi di frutta o della tutela delle eccellenze agroalimentari quali il parmigiano reggiano, l'olio extravergine d'oliva o il pecorino. Discutendo di questi temi o di temi come la transomofobia e la bifobia – si riferisce al provvedimento all'esame dell'Aula – il Parlamento dà, a suo parere, l'impressione di vivere fuori del mondo e di ignorare che milioni di italiani rischiano oggi il posto di lavoro e che migliaia di imprese stanno chiudendo senza sapere se riapriranno.
  Aggiunge che, di fronte a un probabile lockdown, in Italia e negli altri Paesi, che avrebbe conseguenze spaventose in termini economici e occupazionali, non è possibile, a suo giudizio, adottare misure che incentivano l'immigrazione come quelle che ha citato: è, questa, una fase in cui non è realistico immaginare di poter garantire servizi sociali a tutti, compresi gli stranieri titolari di permessi di soggiorno. L'Italia non può permettersi di far passare al di là del Mediterraneo il messaggio che qui siamo pronti a regalare tutto a quanti arrivano da noi. Sarebbe più opportuno, a suo avviso, ripensare i parametri di Maastricht, rendere più accessibili i progetti europei e rivedere gli obblighi di cofinanziamento dei fondi europei, che spesso rappresentano un vincolo di spesa insostenibile e tale da comportare un mancato utilizzo degli stessi. Conclude preannunciando il voto contrario del gruppo della Lega.

  Alessandro MELICCHIO (M5S) premette che le disposizioni del disegno di legge in esame sono finalizzate ad adeguare l'ordinamento nazionale a quello europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea. Ricorda che si tratta di norme volte a prevenire l'apertura o a consentire la chiusura di procedure d'infrazione ovvero di norme volte a permettere l'archiviazione dei casi di pre-contenzioso EU Pilot. In particolare, fa presente che con il disegno di legge in esame si agevola la chiusura di dieci procedure avviate dalla Commissione europea nei confronti dell'Italia e che le procedure aperte a carico dell'Italia – che in questo è seconda solo alla Spagna – risultano 91, di cui 69 per violazione del diritto dell'Unione e 22 per mancato recepimento di direttive. Rileva quindi che i settori più coinvolti sono quelli relativi ad ambiente, fiscalità, dogane, trasporti, energia, concorrenza, aiuti di Stato e giustizia: settori che impattano notevolmente sulla qualità della vita degli italiani. Va anche considerato che dal 2002 a oggi il Paese ha subìto oltre 1.700 procedimenti di infrazione: quasi sei al mese, pagando almeno 655 milioni di euro in sanzioni. Ritiene quindi necessario preoccuparsi tempestivamente del recepimento delle direttive europee e quindi accelerare in questo, concentrandosi sui settori che incidono maggiormente sulla quotidianità di tutti, che tra l'altro non toccano direttamente gli ambiti di competenza della VII Commissione. Preannuncia pertanto il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di deliberazione della relatrice.

  Luigi CASCIELLO (FI), pur condividendo le osservazioni del deputato Belotti in merito alla congiuntura emergenziale, crede importante non dimenticare l'appartenenza dell'Italia ad un contesto più grande. Preannuncia quindi l'astensione del suo gruppo dal voto.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta della relatrice di riferire alla XIV Commissione in senso favorevole sul provvedimento in esame.

DL n. 130/2020: disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifiche al codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.
C. 2727 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

Pag. 84

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, riferisce che il decreto-legge sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere il parere è composto da 15 articoli, la gran parte dei quali non riguarda la Commissione. Il provvedimento – come si legge nella relazione illustrativa – risponde all'esigenza di dare seguito alle osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica in sede di emanazione del decreto-legge n. 113 del 2018 e di promulgazione della legge n. 77 del 2019, di conversione in legge del decreto-legge n. 53 del 2019. Inoltre, come chiarisce la relazione, dopo l'entrata in vigore di queste disposizioni e la loro prima applicazione, si è manifestata la necessità di chiarirne alcuni profili, per porre rimedio ad alcune difficoltà applicative.
  I primi quattro articoli recano disposizioni in materia di permesso di soggiorno, controlli di frontiera, procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, trattenimento e accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei titolari di protezione.
  Interessa indirettamente la Commissione l'articolo 1, comma 1, lettera b) che dispone la convertibilità in permessi di lavoro di alcuni tipi di permessi di soggiorno per stranieri: tra questi c'è il permesso di soggiorno per attività sportiva, che è un permesso rilasciato a stranieri che vengano a svolgere attività sportiva professionistica o dilettantistica presso società sportive italiane. La società sportiva – in base alla legislazione vigente – deve ottenere, tramite richiesta alla Federazione nazionale di appartenenza, la dichiarazione nominativa di assenso da parte del CONI, nei limiti delle quote annuali di ingresso degli sportivi stranieri.
  A sua volta, l'articolo 1, comma 1, lettere f), g), h) e i), reca disposizioni su alcuni permessi speciali di soggiorno previsti dal testo unico dell'immigrazione, tra cui quello per motivi di lavoro del ricercatore straniero che abbia ultimato l'attività di ricerca ed abbia un permesso di soggiorno per ricerca giunto a scadenza. Questo tipo di permesso di soggiorno è contemplato dal testo unico dell'immigrazione all'articolo 27-ter. Il permesso in questione è rilasciato per la durata del programma di ricerca e consente lo svolgimento dell'attività di ricerca indicata nella convenzione di accoglienza tra l'istituto ricevente ed il ricercatore. Al termine dell'attività di ricerca e alla scadenza del permesso di soggiorno per ricerca, lo straniero ricercatore – in base al testo unico – può dichiarare la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro presso i servizi per l'impiego e può richiedere per questo un permesso di soggiorno per cercare un'occupazione o avviare un'impresa coerente con l'attività di ricerca svolta. Questo permesso ha durata non inferiore a nove e non superiore a dodici mesi. Il testo unico (art. 27-ter, comma 9-bis) prevedeva che per poter conseguire questo permesso di soggiorno lo straniero dovesse avere la disponibilità di un reddito minimo annuo non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale. Questa condizione viene soppressa dal decreto in esame.
  L'articolo 5 prevede – a favore dei beneficiari di misure di accoglienza accolti nel Sistema d'accoglienza e integrazione (SAI) – l'avvio di ulteriori progetti di integrazione e individua le linee prioritarie d'intervento per l'aggiornamento del Piano nazionale di integrazione dei titolari di protezione internazionale per il biennio 2020-2021, prevedendo, in particolare, che questo dovrà prestare attenzione – tra l'altro – ai percorsi di formazione linguistica. A livello centrale, sono diverse le amministrazioni coinvolte, già in base alla legislazione vigente, nell'attuazione delle politiche di integrazione. Tra queste c'è il Ministero dell'istruzione, che, anche attraverso l'Osservatorio Nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l'intercultura, è chiamato, dalla legislazione vigente, a promuovere politiche scolastiche a favore dell'integrazione degli alunni con background migratorio.
  Gli articoli da 6 a 10 recano disposizioni in materia di delitti commessi nei centri di permanenza per i rimpatri e modifiche al codice penale. Pag. 85
  L'articolo 11 amplia l'ambito di applicazione del divieto di accesso ai locali pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, che può essere disposto dal questore nei confronti di coloro che siano stati denunciati per specifici reati e inasprisce le connesse sanzioni.
  L'articolo 12 prevede una serie di misure per il contrasto dei reati connessi agli stupefacenti commessi attraverso internet.
  L'articolo 13 reca modifiche alla disciplina sul Garante nazionale delle persone private della libertà personale, rimodulandone la denominazione e ridefinendone il ruolo.
  L'articolo 14 reca la clausola di neutralità finanziaria, mentre l'articolo 15 introduce disposizioni transitorie finalizzate a stabilire l'applicazione di alcune modifiche introdotte con il decreto-legge in esame anche ai procedimenti in corso, nella fase sia amministrativa che giurisdizionale.
  In conclusione, considerato che il provvedimento non contiene disposizioni che investano in modo diretto la competenza della Commissione, ritiene che questa potrebbe esprimersi già oggi. Formula una proposta di parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) concorda con la proposta del relatore di esprimersi fin da oggi. Ritiene che sarebbe meglio per l'economia generale dei lavori della Commissione non rinviare la votazione alla prossima settimana, giudicando più appropriato dedicare quest'ultima alla discussione dei molti provvedimenti che interessano direttamente l'ambito di competenza della Commissione. Nel merito, condivide la proposta di parere favorevole.

  Sara DE ANGELIS (LEGA), considerato che l'esame del provvedimento in sede referente, nella I Commissione, è appena all'inizio, non ravvisa l'urgenza di procedere alla espressione del parere. Chiede pertanto, a nome del gruppo della Lega, il rinvio dell'esame.

  Paola FRASSINETTI (FDI) si associa alla richiesta della deputata De Angelis.

  Luigi CASCIELLO (FI), pur d'accordo con il relatore sulla sostanziale marginalità della sfera di interesse della VII Commissione, appoggia la richiesta di rinvio formulata dagli altri gruppi di opposizione.

  Vittoria CASA, presidente, preso atto della richiesta dei gruppi di opposizione di non procedere alla votazione e non sussistendo ragioni di urgenza, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, ricordando che, ad ogni modo, il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il 16 novembre.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 3 novembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.50.