CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 ottobre 2020
448.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 121

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 7 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.
  La seduta comincia alle 9.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

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DL 104/2020: Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia.
C. 2700 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, introduce l'esame del provvedimento osservando che il decreto-legge n. 104 del 2020, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 14 agosto, reca una serie di misure volte a consolidare la risposta dello Stato alle conseguenze economiche e sociali della epidemia da COVID-19. Sottolinea, quindi, che le risorse impiegate a tal fine sono in gran parte reperite mediante il maggiore indebitamento autorizzato il 29 luglio 2020 con la Risoluzione n. 6/00124 dal Senato della Repubblica e con la Risoluzione n. 6/00123 dalla Camera dei deputati, di approvazione della Relazione al Parlamento presentata dal Governo ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 243 del 2012 (legge «rinforzata» di attuazione del principio di pareggio del bilancio). Evidenzia, poi, che il provvedimento d'urgenza emanato dal Governo giunge alla Camera dopo un lungo iter presso l'altro ramo del Parlamento, durante il quale è stato ampiamente modificato.
  Passando alle disposizioni che interessano direttamente le materie di competenza della Commissione Difesa, segnala, innanzitutto, l'articolo 11, che contiene misure a sostegno dello sviluppo e dell'occupazione dell'Arsenale militare di Taranto. In particolare, la norma autorizza il Ministero della difesa ad assumere presso l'Arsenale, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e permanenza nella sede di almeno cinque anni, nel triennio 2020-2022, un contingente complessivo di 315 unità di personale civile non dirigenziale con profilo tecnico. Come precisato al comma 1, le assunzioni – volte ad assicurare la funzionalità, la compatibilità ambientale e la continuità dell'efficienza dello stabilimento militare, nonché a sostenere i livelli occupazionali e lo sviluppo complessivo dell'area tarantina – avverranno nei limiti della dotazione organica del personale civile prevista dall'articolo 2259-ter del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66), che prevede la riduzione a 20.000 unità dell'organico del personale civile del Ministero della difesa entro la data del 1o gennaio 2025. Al relativo onere, pari a euro 873.684 per l'anno 2020, a euro 4.368.420 per l'anno 2021, a euro 7.863.156 per l'anno 2022 e a euro 10.484.208 a decorrere dall'anno 2023, si provvede, secondo quanto indicato dal comma 4, a valere sulle facoltà di procedere alle assunzioni già maturate del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, coerentemente con il piano triennale dei fabbisogni.
  Osserva, quindi, che l'articolo 21, al comma 1, incrementa di 169 milioni di euro, per il 2020, le risorse per l'erogazione del voucher per servizi di babysitting e per altri servizi, riconosciuto per l'assistenza dei figli fino a 12 anni in favore del personale dipendente del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, e del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, in alternativa al congedo parentale speciale introdotto dalla normativa vigente in conseguenza dell'emergenza da COVID-19.
  Un'ulteriore disposizione di interesse della Commissione Difesa è contenuta nell'articolo 35, che garantisce, con specifico riguardo all'Operazione «Strade sicure», la prosecuzione, da parte delle Forze armate, dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19. A tal fine, la norma dispone – al comma 1 – l'ulteriore proroga, fino al 15 ottobre 2020, del contingente di 753 di unità di personale militare che, durante l'anno in corso, è stato in più riprese approntato per integrare l'originario dispositivo di 7.050 unità. Il successivo comma 2, autorizza per l'anno 2020 l'ulteriore spesa complessiva di 12,6 milioni di euro, di cui quasi 7,7 milioni per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario Pag. 123ed euro 4,9 milioni per gli altri oneri connessi all'impiego del personale. Osserva, inoltre, che durante l'esame al Senato è stata introdotta un'ulteriore disposizione (articolo 44-ter) che, sempre nell'ambito dell'operazione «Strade Sicure» autorizza, per l'anno 2020, la spesa di 6,3 milioni di euro per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del contingente di 7.050 unità delle Forze armate impiegato. Rileva, al riguardo, e chiede al rappresentante del Governo chiarimenti in proposito, che le risorse sembrerebbero aggiuntive rispetto a quelle stanziate dal comma 2 dell'articolo 35, limitatamente alla parte del comma che rifinanzia le spese per lo stesso contingente di 7.050 unità.
  Si sofferma, poi, sull'articolo 37-ter, il quale, tramite un'integrazione all'Allegato 1 del decreto-legge n. 83 del 2020, prevede che, fino al 15 ottobre 2020: il personale del ruolo dei medici e del settore sanitario della Polizia di Stato possa essere trattenuto in servizio anche in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti sul collocamento in quiescenza; le misure precauzionali a tutela della salute degli appartenenti alle Forze dell'ordine, alle Forze armate ed al Corpo nazionale dei vigili del fuoco siano stabilite dai competenti servizi sanitari, secondo procedure uniformi dettate da apposite linee guida; i responsabili di livello dirigenziale di uffici e reparti delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sulla base di specifiche disposizioni impartite dalle amministrazioni competenti e per ragioni comunque riconducibili alla situazione emergenziale connessa con l'epidemia in atto, possano dispensare temporaneamente dalla presenza in servizio il relativo personale; il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, assente dal servizio per malattia o quarantena, con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva dovuta a COVID-19, venga collocato d'ufficio in licenza straordinaria, in congedo straordinario o in malattia; per il personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, gli specifici servizi sanitari competenti debbano provvedere agli accertamenti diagnostici funzionali all'applicazione delle citate disposizioni. Restano, comunque, ferme le previsioni dettate dagli articoli 259 e 260 del decreto-legge n. 34 del 2020, le cui disposizioni conservano efficacia per la durata dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e fino al permanere di misure restrittive e di contenimento e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.
  Segnala, inoltre, che l'articolo 36 autorizza, per l'anno 2020, il Ministero della difesa ad avviare le procedure straordinarie di stabilizzazione – nel limite di 145 unità – del personale civile, assunto con contratto di lavoro a tempo determinato, operante presso i reparti del Genio campale dell'Aeronautica militare, con almeno 3 anni di esperienza lavorativa, anche non continuativi, presso i suddetti reparti, purché si tratti di personale non dirigenziale che risulti titolare di un contratto di lavoro flessibile presso l'amministrazione che bandisce il concorso e abbia maturato, alla data del 31 dicembre 2020, almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso l'amministrazione che bandisce il concorso. Fa presente, peraltro, che dalla relazione tecnica risulta che la platea interessata alla stabilizzazione, in possesso dei requisiti richiesti per l'ammissione alle procedure di selezione, è pari a 166 unità, di cui solamente 145 unità – come previsto dalla norma – potranno trovare utile collocamento nella disponibilità degli organici della Difesa, secondo la disponibilità risultante dal Piano triennale dei fabbisogni 2018-2020. Agli oneri derivanti dall'attuazione della disposizione si provvede a valere sulle facoltà di procedere alle assunzioni già maturate del Ministero della difesa, nel limite massimo di euro 4.589.346, a decorrere dall'anno 2021.
  Infine, rileva che l'articolo 92 incrementa di 11 milioni di euro per l'anno 2020 il Fondo missioni internazionali, istituito dalla legge quadro (legge n. 145 del 2016, articolo 4, comma 1). Al riguardo, la Pag. 124relazione illustrativa afferma che il rifinanziamento è necessario in relazione agli impegni previsti in sede di autorizzazione parlamentare delle missioni per l'anno 2020.
  Tutto ciò considerato, preannuncia la presentazione di una proposta di parere favorevole.

  Il sottosegretario Angelo TOFALO, rispondendo alla richiesta di chiarimenti del relatore, conferma che le risorse stanziate dall'articolo 44-ter per il funzionamento dell'Operazione «Strade Sicure» vanno ad aggiungersi a quelle originariamente previste dalle disposizioni del decreto-legge e verranno utilizzate per il pagamento dell'incremento, fino a 40, delle ore di straordinario.

  Salvatore DEIDDA (FDI) manifesta il proprio disappunto per la celerità con cui la Commissione, nonostante l'apprezzabile sforzo della presidenza, è costretta ad esaminare il provvedimento. Sottolinea, quindi, che il decreto-legge reca disposizioni che il gruppo di Fratelli d'Italia ha sollecitato da tempo, come, ad esempio, la norma che stabilizza il personale precario del Genio campale dell'Aeronautica militare. Ritiene, tuttavia, che si sarebbe potuto fare uno sforzo maggiore, in particolare, prevedendo l'assunzione di tutte le 166 unità di personale assunte a tempo determinato. A suo avviso si dovrebbe, poi, rendere definitiva l'elevazione a 40 ore dello straordinario pagate ai militari impiegati nell'ambito dell'Operazione Strade Sicure e lamenta che l'incremento delle unità del contingente sia connesso a compiti che non rientrano, precipuamente, in quelli ordinariamente svolti dalle Forze armate. Al riguardo, auspica che a tale personale non si attribuiscano ulteriori mansioni senza un adeguato passaggio parlamentare.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) rileva come la Camera sia chiamata ad esaminare il provvedimento d'urgenza con modalità discutibili, che sviliscono il sistema bicamerale non ancora superato da una riforma costituzionale. Riconosce, quindi, il proficuo lavoro compiuto dal dicastero della difesa per inserire nel provvedimento importanti misure per il comparto. Cita, ad esempio, la stabilizzazione del personale civile dell'Arsenale della Marina di Taranto e di quello del Genio campale dell'Aeronautica militare, nonché lo stanziamento delle risorse finanziarie per l'incremento delle ore di straordinario pagate ai militari impiegati nell'Operazione Strade Sicure. Osserva, tuttavia, che gli interventi non sono del tutto esaustivi delle problematiche che affrontano. Sottolinea, infatti, come sarebbe opportuno prevedere una stabilizzazione anche del personale civile dell'Arsenale militare di La Spezia, nonché procedere all'assunzione anche delle 21 unità residue di personale precario del Genio campale. Si rammarica, poi, per il fatto che presso il Senato non sia stato approvato un emendamento presentato dal gruppo della Lega, volto ad innalzare a 70 le ore di straordinario pagabili ai militari impiegati nell'Operazione Strade Sicure, colmando, in tal modo, una disparità di trattamento con il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile. Conclude auspicando che la maggioranza voglia profondere ogni sforzo per risolvere i nodi evidenziati e dichiara la disponibilità del proprio gruppo a lavorare insieme alla maggioranza per completare il quadro degli interventi previsti a favore del comparto il provvedimento.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) apprezza la dettagliata relazione del collega De Menech e sottolinea l'importanza delle misure che interessano il comparto della difesa recate dal provvedimento. Osserva come il dicastero, iniziando dall'Arsenale militare di Taranto, abbia mantenuto gli impegni presi in passato per ovviare alla carenza di personale tecnico civile ed abbia, altresì, previsto nel decreto altre misure che, da tempo, venivano richieste anche dalle opposizioni. Evidenzia come gli interventi costituiscano solo un primo passo e manifesta profondo convincimento che il percorso avviato con il provvedimento Pag. 125in esame possa proseguire in futuro.

  Maria TRIPODI (FI), pur manifestando soddisfazione per alcune misure attese dal comparto della Difesa e presenti all'interno del provvedimento, condivide le perplessità sui tempi e sulle modalità d'esame del decreto-legge e, pertanto, si riserva di effettuare una valutazione più approfondita.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) ribadisce le considerazioni della collega capogruppo, aggiungendo che il provvedimento non reca stanziamenti di risorse volti ad assicurare al contingente dell'Operazione Strade Sicure la necessaria dotazione di dispositivi di protezione individuale anche durante il periodo della proroga dell'impiego per il contrasto alla pandemia da COVID-19.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

  La seduta termina alle 9.45.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 7 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 14.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 104/2020: Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia.
C. 2700 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, presenta la sua proposta di parere (vedi allegato).

  Il sottosegretario Angelo TOFALO la condivide, evidenziando che in essa viene giustamente dato rilievo ai costruttivi spunti di riflessione emersi nel dibattito. Evidenzia che le misure riguardanti il comparto della difesa rappresentano un importante traguardo, che il dicastero da tempo perseguiva, ed assicura che le questioni ancora irrisolte saranno affrontate con il massimo impegno.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) osserva che il provvedimento, pur nella ristrettezza dei tempi a disposizione, è stata esaminato dalla Commissione con la dovuta attenzione e senza comprimere il dibattito. La proficua interlocuzione ha permesso di inserire nella proposta di parere importanti elementi di riflessione come, per esempio, la necessità di continuare a garantire la necessaria dotazione di dispositivi di protezione individuale ai militari impegnati nell'Operazione Strade Sicure e l'opportunità di estendere anche agli altri Arsenali della Marina militare le misure volte a colmare le carenze negli organici del personale civile tecnico, nonché l'importanza di completare il processo di stabilizzazione del personale precario del Genio civile dell'Aeronautica militare. Ritiene importante il lavoro svolto e preannuncia, quindi, un voto favorevole da parte del gruppo del M5S.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) concorda con il collega Aresta sulla bontà dell'organizzazione dei lavori, che ha permesso di dare spazio, pur nei tempi ristretti, alle osservazioni provenienti dai gruppi di opposizione. Ribadisce, comunque, che quanto inserito nel parere resta, Pag. 126allo stato, un auspicio e preannuncia, quindi, un voto di astensione da parte del suo gruppo, augurandosi che la discussione e il parere in corso di approvazione possano essere di stimolo e di supporto al dicastero nel rappresentare le esigenze del comparto all'interno dell'Esecutivo.

  Salvatore DEIDDA (FDI) esprime la sua soddisfazione per l'atteggiamento della maggioranza e del dicastero che hanno mostrato attenzione verso le istanze avanzate dalle opposizioni. Non è una novità che la Commissione ha sempre lavorato con spirito unitario e con grande cura. Il voto del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere sarà comunque un voto di astensione, motivato dal fatto che occorre contrastare chi, nell'Esecutivo, sostiene che alla Difesa vadano sottratte più risorse possibile.

  Maria TRIPODI (FI), preannuncia un voto di astensione da parte del gruppo di Forza Italia.

  Alessandra ERMELLINO (MISTO) preannuncia, a sua volta, un voto di astensione, auspicando che si possa dare concreto avvio anche alle altre assunzioni di personale civile degli Arsenali militari previste dalla legge di bilancio 2018.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, adottati a Kampala il 10 e 11 giugno 2010.
C. 2332 sen. Airola, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, osserva che il progetto di legge C. 2332, di iniziativa del senatore Airola e approvato dall'altro ramo del Parlamento nella seduta dell'8 gennaio 2020, è volto ad autorizzare la ratifica degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, adottati a Kampala il 10 e 11 giugno 2010.
  Evidenzia, quindi, che le modifiche proposte sono incentrate soprattutto sulla definizione del crimine di aggressione. Al riguardo, ricorda come – sin dalla definizione dello Statuto della Corte nella Conferenza di Roma del 1998 – il dibattito sulla non immediata applicabilità delle sanzioni contro il crimine di aggressione abbia evidenziato l'estrema delicatezza politica della questione. Nel 2010, a Kampala, fu posta fine sul piano giuridico a quell'insufficienza, mettendo a punto alcuni emendamenti riguardanti sia la definizione esaustiva del crimine di aggressione, sia le condizioni di operatività della Corte nel perseguimento di esso. Ricordo, inoltre, che lo Statuto, entrato in vigore il 1° luglio 2002, inserisce il genocidio (articolo 6), i crimini contro l'umanità (articolo 7) ed i crimini di guerra (articolo 8) nella competenza della Corte penale internazionale.
  Quanto al contenuto delle modifiche proposte allo Statuto, osserva che il primo emendamento aggiunge tre fattispecie alla lettera e) del paragrafo 2, dell'articolo 8, in materia di comportamenti che costituiscono gravi violazioni del diritto dei conflitti armati non internazionali. Infatti, oltre alle fattispecie attualmente previste (che riguardano gli attacchi intenzionali contro civili non belligeranti, contro il personale, gli edifici e i mezzi di trasporto sanitari con adeguati contrassegni, contro il personale, le installazioni e i veicoli facenti parte di missioni di soccorso umanitario o di mantenimento della pace, contro edifici dedicati al culto, all'istruzione o all'arte; i saccheggi, gli stupri, la riduzione in schiavitù sessuale, il reclutamento dei fanciulli con meno di 15 anni per coinvolgerli nei conflitti armati, gli spostamenti arbitrari della popolazione civile, la soggezione dei prigionieri a mutilazioni fisiche o esperimenti di qualsiasi tipo non giustificati da trattamenti medici, Pag. 127la confisca o distruzione arbitrarie di beni di proprietà dell'avversario), l'emendamento prevede tre ulteriori comportamenti che afferiscono all'impiego di veleni o di armi contenenti veleni, all'impiego di gas asfissianti o velenosi, nonché di liquidi e materiali o dispositivi ad effetto analogo, all'impiego di pallottole capaci di espandersi o appiattirsi nel corpo umano.
  L'altro emendamento, introduce – dopo avere abrogato il paragrafo 2 dell'articolo 5 dello Statuto, che enumera i crimini di competenza della Corte Penale Internazionale, tra i quali il crimine di aggressione – un nuovo articolo 8-bis dedicato proprio alla definizione del crimine di aggressione. Il crimine di aggressione è adesso definito quale pianificazione, preparazione o esecuzione di un atto di aggressione di uno Stato ad un altro, che per le sue proporzioni e gravità costituisce una manifesta violazione della Carta delle Nazioni Unite. Nella definizione di crimine di aggressione rientra, dunque, il fatto che esso sia perpetrato da persone al vertice dello Stato che aggredisce, in grado di controllare o dirigere l'azione politica o militare di detto Stato. Viene poi precisato che per atto di aggressione si intende quell'atto che implica l'uso della forza armata da parte di uno Stato contro la sovranità, l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di un altro Stato, ovvero l'uso della forza armata in ogni altro modo che contraddica la Carta delle Nazioni Unite. Sono poi qualificati come atti di aggressione, vi sia stata o meno una dichiarazione di guerra, una serie di comportamenti già menzionati nella risoluzione dell'Assemblea generale dell'ONU n. 3314, del 14 dicembre 1974, quali l'invasione da parte delle forza armate di uno Stato del territorio di un altro Stato, ovvero qualsiasi tipo di occupazione militare, ancorché temporanea, che risulti da tale invasione, oppure qualsiasi annessione con la forza del territorio dell'altro Stato o di parti di esso, il bombardamento o l'uso di qualsiasi tipo di arma da parte delle forze armate di uno Stato contro il territorio di un altro Stato, il blocco navale dei porti o delle coste di uno Stato da parte delle forze armate di un altro Stato, l'attacco da parte delle forze armate di uno Stato contro il territorio, il mare territoriale o le forze aeree o navali di un altro Stato, l'utilizzo delle forze armate di uno Stato, che si trovino nel territorio di un altro Stato con l'accordo di esso, in violazione delle condizioni previste dall'accordo, il comportamento di uno Stato che permetta di utilizzare il proprio territorio per perpetrare un atto di aggressione contro uno Stato terzo, l'invio da parte di uno Stato di bande armate, truppe irregolari o mercenari che pongano in essere atti di forza armata nei confronti di un altro Stato tali, per la loro gravità, da ricadere nelle categorie menzionate.
  Infine, sempre attraverso questo secondo emendamento, vengono inseriti, dopo l'articolo 15 dello Statuto – dedicato ai poteri e all'attività del Procuratore della Corte Penale Internazionale – un nuovo articolo 15-bis, concernente l'esercizio della giurisdizione in ordine al crimine di aggressione, sotto le specie della segnalazione da parte di uno Stato ovvero di propria iniziativa, nonché un nuovo articolo 15-ter, in ordine all'esercizio della giurisdizione sui crimini di aggressione nei rapporti con il Consiglio di sicurezza dell'ONU, un nuovo paragrafo 3-bis nell'articolo 25 dello Statuto, concernente la responsabilità penale individuale, e vengono modificate alcune frasi del paragrafo 1 dell'articolo 9 e del paragrafo 3 dell'articolo 20, al fine di recepire l'inserzione del nuovo articolo 8-bis nello Statuto della Corte Penale Internazionale.
  Tutto ciò considerato, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole a conclusione del dibattito.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ritiene utile approfondire i risvolti che potrebbero scaturire dalle modifiche allo Statuto della Corte penale internazionale sull'operatività del nostro sistema di Difesa, e chiede, pertanto, che la Commissione possa svolgere un lavoro istruttorio sul punto.

  Salvatore DEIDDA (FDI) condivide le preoccupazioni del collega Ferrari e auspica che si possano svolgere adeguati approfondimenti.

Pag. 128

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) si riserva di valutare con maggiore attenzione quanto emerso nel corso del dibattito.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, replicando alle perplessità espresse, fa presente che l'impiego delle Forze armate italiane avviene comunque sempre dentro ad una cornice delineata dall'articolo 11 della Costituzione, e dalle risoluzioni delle organizzazioni internazionali nelle quali il nostro Paese è tradizionalmente inserito.

  Gianluca RIZZO, presidente, si riserva di valutare la richiesta di approfondimenti in ufficio di presidenza. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note per il rinnovo a tempo indeterminato dell'Accordo tra il Ministero della difesa italiano e il Ministero della difesa macedone sulla cooperazione nel campo della difesa del 9 maggio 1997, fatto a Skopje il 3 febbraio e il 23 agosto 2017.
C. 2578 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, riferisce che il disegno di legge C. 2578, approvato in prima lettura dal Senato della Repubblica nella seduta dello scorso 8 luglio, intende prorogare a tempo indeterminato, mediante la ratifica dello Scambio di Note verbali tra le due Parti, la vigenza dell'Accordo tra il Ministero della difesa italiano e il Ministero della difesa macedone sulla cooperazione nel campo della difesa, fatto a Skopije il 9 maggio 1997.
  Ricorda che l'Accordo – composto da un breve preambolo e 9 articoli – è entrato in vigore, per la durata di 5 anni, dal 17 ottobre 2007 ed è stato tacitamente rinnovato alla sua scadenza, per altri 5 anni. Esso ricalca analoghe intese già esaminate dalla Commissione, ed è volto a fissare la cornice giuridica entro cui incrementare la cooperazione bilaterale tra le forze armate dei due Paesi.
  Segnala, quindi, che l'articolo 1 prevede che le Parti agiscano di comune intesa, nell'osservanza dei rispettivi ordinamenti giuridici, al fine di promuovere e sviluppare la cooperazione militare sulla base del principio di reciprocità. L'articolo 2 individua nei rispettivi Ministeri della difesa le Autorità competenti per l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di cooperazione previste dall'Accordo. L'articolo 3 elenca in modo dettagliato i settori in cui si attuerà la collaborazione militare tra le Parti, precisando – tuttavia – che l'elenco non è da considerarsi né tassativo né esaustivo. In particolare: sicurezza e politica di difesa; funzionamento delle Forze armate; peacekeeping e operazioni umanitarie; rispetto dei trattati internazionali su difesa, sicurezza e controllo degli armamenti; organizzazione delle Forze armate, strutture ed equipaggiamenti, amministrazione e gestione del personale; formazione e addestramento; materiali per la difesa; questioni ambientali e inquinamento; medicina militare; storia militare; sport militare.
  L'articolo 4 contempla le modalità nelle quali potrà realizzarsi l'obiettivo di cooperazione sancito dall'Accordo. Si tratta, in particolare, di: incontri e visite ufficiali ad alto livello; scambi di esperienze fra esperti; attività comuni nell'ambito del programma di Partenariato per la pace; partecipazione di osservatori ad esercitazioni militari; contatti tra istituti militari; partecipazione a corsi, seminari e simposi; scambi di informazioni e pubblicazioni didattiche; attività culturali e sportive.
  L'articolo 5 prevede che la ripartizione delle spese connesse con le eventuali consultazioni tra i rappresentanti delle Parti sia effettuata sulla base del principio di reciprocità. Pertanto, il Paese ospite provvede: al viaggio di andata e ritorno del personale inviato, alla relativa retribuzione prevista dalla propria regolamentazione. Mentre il paese ospitante si assume l'onere: delle spese di trasporto interno, di sistemazione e vitto in ambito di strutture militari e quelle inerenti alle attività che saranno organizzate in Pag. 129loco. Per quanto riguarda l'assistenza medica, la Parte ospitante si impegna ad assicurare le cure di emergenza in conformità alla normativa interna vigente, mentre la Parte ospite è tenuta a provvedere all'assicurazione medica in caso di malattia o incidente, nonché alle spese per il trasporto del malato in Patria.
  L'articolo 6 disciplina il trattamento di informazioni, documenti e materiali classificati che le Parti potranno scambiarsi nello svolgimento delle attività di cooperazione militare, garantendo la massima riservatezza sul loro utilizzo e un livello minimo di sicurezza, stabilito dalle classifiche di sicurezza presenti nell'articolo (per la parte italiana: segretissimo; segreto; riservatissimo; riservato). L'articolo 7 prevede che lo scambio di informazioni finalizzato all'attuazione dell'Accordo sia effettuato tramite le rispettive Ambasciate dei due Paesi. L'articolo 8 riguarda le controversie relative all'interpretazione e all'utilizzo dell'Accordo, disponendo che esse vengano risolte mediante trattative bilaterali. Infine, l'articolo 9 reca le clausole di rito relative alla durata dell'Accordo, che inizialmente era prevista appunto per 5 anni e che adesso lo scambio di Note verbali rende indeterminata. L'Accordo potrà essere modificato in qualsiasi momento, previo accordo tra le Parti.
  Alla luce di quanto evidenziato e considerato che l'Accordo è già in vigore dal 2007, si riserva di presentare una proposta di parere favorevole a conclusione del dibattito.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 7 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 15.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Delega al Governo per l'istituzione della Riserva ausiliaria dello Stato per lo svolgimento di operazioni di soccorso sanitario e socio-assistenziale.
C. 1466 Pagani, C. 2036 Ermellino e C. 2268 Piastra.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 28 luglio 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella giornata del 1o ottobre si è conclusa l'attività conoscitiva deliberata dalla Commissione.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, ritiene che si possa lavorare alla redazione di un testo nel quale far confluire i contributi delle diverse proposte di legge e chiede pertanto di poter disporre di un lasso di tempo necessario al raggiungimento di tale finalità.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) condivide il ragionamento del relatore, ritenendo che sia importante giungere a un testo che sia il più condiviso possibile.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al capo VII del titolo II del libro quarto del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di reclutamento dei volontari, nonché deleghe al Governo per l'adozione della disciplina transitoria e di norme per il collocamento lavorativo dei volontari congedati.
C. 1870 Ferrari, C. 2045 Giovanni Russo e C. 2051 Del Monaco.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pag. 130

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 23 settembre 2020.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, auspica che si possa arrivare all'adozione di un testo comune e chiede, pertanto, di poter disporre del tempo necessario per raggiungere tale finalità.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI ritiene importante lavorare per un raccordo di tutte le proposte di legge abbinate, anche in considerazione del fatto che occorre risolvere alcune problematicità contenute nei testi. Segnala, inoltre, che lo Stato Maggiore della difesa sta completando uno studio che sarà messo a disposizione del Ministro e della Commissione, al fine di offrire un contributo conoscitivo utile al lavoro che sta svolgendo la Commissione.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, ritiene che dal contributo preannunciato dal rappresentante del Governo potrà essere svolto un proficuo confronto.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) considera importante ogni contributo che possa favorire la predisposizione di un testo condiviso e sostenuto in maniera unitaria.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.50.

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