CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 luglio 2020
413.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 155

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 luglio 2020. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che i gruppi M5S, PD e Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che l'onorevole Ettore Rosato del gruppo Italia Viva cessa di far parte della Commissione. Saluta l'onorevole Rosato al quale augura buon lavoro nella Commissione di destinazione.

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Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019.
C. 2572 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.
C. 2573 Governo.
Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno finanziario 2020.
(Relazioni alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti.

  Filippo GALLINELLA, presidente, per quanto concerne le modalità di esame congiunto dei provvedimenti in titolo, ricorda che dopo l'esame preliminare la Commissione procede all'esame delle proposte emendative presentate nonché a quello delle relazioni predisposte dalla relatrice con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
  Nel corso dell'esame in sede consultiva, presso le Commissioni di settore possono essere presentati emendamenti.
  Per quanto concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte ad introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
  Per quanto riguarda invece il disegno di legge di assestamento, ricorda innanzitutto che, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa. Non possono invece avere ad oggetto l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto essi derivano da meri accertamenti contabili.
  Gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
  È considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili, in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa.
  È comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
  Per quanto concerne il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in sede consultiva, possono essere presentati emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione Pag. 157finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza di ciascuna Commissione.
  Tutte le citate tipologie di emendamenti possono essere altresì presentate anche direttamente in Commissione bilancio.
  Gli emendamenti approvati durante l'esame in sede consultiva sono trasmessi alla Commissione bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati; quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
  Sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
  L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Possono essere presentate relazioni di minoranza.
  Le relazioni approvate, unitamente alle relazioni di minoranza e agli emendamenti che siano stati eventualmente approvati, sono trasmessi alla Commissione Bilancio.
  Tenuto conto dei tempi di esame del provvedimento, avverte che il termine per la presentazione di emendamenti alle parti di competenza del disegno di legge di assestamento è fissato alle ore 18 di oggi per consentire alla Commissione di concludere l'esame nella giornata di domani, mercoledì 22 luglio.
  Invita quindi la relatrice ad illustrare i contenuti dei provvedimenti.

  Maria Chiara GADDA (IV), relatrice, ricorda preliminarmente che lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Tabella 12), da fine settembre 2019, in base all'articolo 1 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2019) ha nuovamente assunto tale denominazione, essendo state ritrasferite al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo le funzioni in materia di turismo, che erano state trasferite al Dicastero agricolo l'anno precedente dal decreto-legge n. 86 del 2018 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 97 del 2018). Dal 2020, la Missione Turismo, essendo stata ritrasferita al Dicastero culturale, non è, pertanto, più presente nello stato di previsione del MIPAAF.
  Ciò premesso, nel rinviare, per una più approfondita disamina dei contenuti dei disegni di legge in esame, alla documentazione predisposta dagli uffici, rileva che, nell'anno 2019, gli stanziamenti di spesa iniziali del MIPAAF(T), iscritti nella legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018) ammontavano, in termini di competenza, a circa 953,2 milioni di euro.
  Gli stanziamenti definitivi complessivi di competenza relativi al medesimo Dicastero ammontano – per l'anno 2019 – a 1.148,5 milioni di euro, con un aumento di circa 195,3 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali (+20 per cento), che rappresentano circa lo 0,2 per cento delle spese finali complessive del bilancio dello Stato dello scorso anno. Nell'anno 2018, lo scostamento tra previsioni iniziali e stanziamenti definitivi di competenza era stato di circa 103,8 milioni di euro (con un incremento di circa il 12,2 per cento), con stanziamenti definitivi di competenza di circa 953,3 milioni di euro.
  I residui accertati, al 31 dicembre 2019, ammontano a 365 milioni di euro (a fine esercizio 2018, ammontavano a 385,7 milioni di euro).
  Esaminando le spese per Centri di responsabilità (CDR), che nell'anno 2019 sono stati 5, si evince che le dotazioni definitive in conto competenza sono assegnate nel seguente ordine di rilevanza: CDR 3. Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca, che assorbe circa il 44,2 per cento dell'intero stanziamento definitivo; CDR 2. Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, che assorbe circa il 44 per cento del totale; CDR 6. Dipartimento del turismo, Pag. 158che assorbe circa il 5 per cento degli stanziamenti definitivi; CDR 4. Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che presenta circa il 4,8 per cento delle dotazioni definitive; CDR 1. Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro, che assorbe circa il 2 per cento degli stanziamenti definitivi.
  Analizzando la spesa per missioni e programmi di interesse della Commissione Agricoltura, segnala che l'attività del Ministero, nel 2019, risulta articolata in quattro missioni, con relativi 7 programmi di spesa sottesi, per uno stanziamento definitivo complessivo di competenza pari a 1.148,5 milioni di euro.
  La missione che assorbe la gran parte delle risorse del Ministero (circa il 91 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza) è la Missione 9 «Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca», che presenta nel 2019 uno stanziamento complessivo – nel bilancio dello Stato – di circa 1.047,9 milioni di euro (lo stanziamento definitivo per la predetta missione, nel 2018, era stato di 916,9 milioni di euro).
  Al programma «Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale» sono assegnate risorse definitive, per il 2019, pari a circa 504,5 milioni di euro (nel 2018, erano circa 393,8 milioni di euro), corrispondenti a circa il 48,2 per cento di quelle complessive della missione 9.
  Per quanto concerne il programma «Vigilanza, prevenzione e repressione frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale», risultano assegnati ad esso circa 55,2 milioni di euro di stanziamenti definitivi in conto competenza (nel 2018 erano circa 49,8 milioni di euro), pari a circa il 5,2 per cento degli stanziamenti complessivi della missione 9.
  Con riferimento al programma «Politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione», sono assegnate risorse definitive, per il 2019, pari a circa 488,2 milioni di euro (nel 2018, erano circa 473,3 milioni di euro), corrispondenti a circa il 46,6 per cento degli stanziamenti della missione.
  La Missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» si suddivide – nell'ambito dello stato di previsione del MIPAAF(T) – nei due programmi 32.2 «Indirizzo politico» e 32.3 «Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza».
  Il programma «Indirizzo politico» presentava – in base al Rendiconto – una previsione iniziale, per il 2019, in termini di competenza, di circa 46,9 milioni di euro: lo stanziamento definitivo di competenza si attesta a circa 20,9 milioni di euro.
  Il programma «Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza» presentava una previsione iniziale di competenza di circa 17,9 milioni di euro che, alla fine dell'esercizio finanziario 2019, si è definita in circa 20,1 milioni di euro. Lo stanziamento definitivo di competenza dell'intera missione 32, all'interno dello stato di previsione del MIPAAF(T), si attesta quindi a circa 41 milioni di euro, a fronte dei 36,4 milioni del 2018.
  La Missione 31 «Turismo» – nell'ambito dello stato di previsione del MIPAAF(T) – è composta del solo programma 31.1 «Sviluppo e competitività del turismo», il quale presentava in base al Rendiconto una previsione iniziale, per il 2019, in termini di competenza, di 44,3 milioni di euro: lo stanziamento definitivo di competenza si attesta a circa 51,5 milioni di euro.
  La Missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente», è composta – nello stato di previsione in esame – del solo programma 18.18 «Tutela e valorizzazione turistica dei territori rurali, montani e forestali». Essa è presente nello stato di previsione del MIPAAF dal 2019, dopo la riforma del Dicastero attuata dal citato decreto-legge n. 104 del 2019 e racchiude – in sintesi – le risorse destinate alla tutela e valorizzazione del settore forestale, precedentemente allocate nella Missione Agricoltura. Essendo stata costituita dopo l'inizio dell'esercizio finanziario 2019, tale missione non presentava risorse iniziali nello stato di previsione del MIPAAFT, mentre presenta risorse definitive di competenza, per il medesimo anno, Pag. 159Dicastero agricolo (divenuto nel frattempo MIPAAF) per circa 8 milioni di euro.
  Venendo al disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato – che, come è noto, consente un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente, si soffermerà, come di consueto, delle sole parti di competenza della Commissione Agricoltura. Si tratta dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di cui alla Tabella 12.
  Per quanto concerne lo stato di previsione della spesa del MIPAAF, segnala che i centri di responsabilità amministrativa sono diventati quattro (dai precedenti cinque, che comprendevano il Dipartimento del turismo): Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro; Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale; Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca; Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).
  Le missioni iscritte nello stato di previsione del MIPAAF, dal 2020 – con la perdita della Missione Turismo (31) e il mantenimento della Missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18) – diventano dunque 3, alle quali sono sottesi 6 programmi di spesa. Si evidenzia che, come per lo scorso anno, la realizzazione di ciascun programma di spesa è affidata, nell'esercizio finanziario 2020, ad un unico Centro di Responsabilità amministrativa.
  Per l'anno 2020, gli stanziamenti di spesa iniziali di competenza relativi allo stato di previsione della spesa del MIPAAF, iscritti a legge di bilancio 2020 (legge n. 160 del 2019), ammontano a circa 1.111,8 milioni di euro. Gli stanziamenti assestati di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a 2.247,2 milioni di euro, con una variazione in aumento di circa 1.135,4 milioni di euro (+102,1 per cento), rappresentando circa lo 0,3 per cento delle spese finali complessive del bilancio dello Stato.
  Gli stanziamenti di cassa iscritti a legge di bilancio 2020 ammontano invece a 1.147,9 milioni di euro e quelli assestati ammontano a 2.405,4 milioni, con un aumento di 1.257,5 milioni di euro (+109,5 per cento).
  I residui, con il disegno di legge di assestamento, vengono allineati a quelli risultanti al 31 dicembre 2019 dal Rendiconto generale dello Stato, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative, e passano da 55 milioni di euro presunti al 1o gennaio 2020 a 355,9 milioni di euro così come assestati, con un incremento di circa 300,9 milioni di euro (+547 per cento).
  Secondo quanto risulta dalla Nota illustrativa allo stato di previsione del MIPAAF contenuta nel disegno di legge di assestamento 2020 (Tabella 12), l'incremento delle previsioni iniziali è ascrivibile ad un duplice ordine di fattori: a variazioni per atto amministrativo, che nel periodo gennaio-maggio 2020 sono state già introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi (per le quali rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici) e a proposte di variazioni avanzate con il disegno di legge di assestamento pari, complessivamente, a circa +161 milioni di euro, sia in termini di competenza sia di cassa e – come anticipato – a circa +300,9 milioni di euro in termini di residui.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII n. 3 – Sezione III e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto del documento.

Pag. 160

  Giorgio LOVECCHIO (M5S), relatore, fa presente preliminarmente che il Programma Nazionale di Riforma (PNR) è di norma esaminato in contemporanea con il Documento di economia e finanza, di cui costituisce un allegato. Nell'anno in corso, a causa della situazione emergenziale in atto, il Governo ha preferito posticipare la presentazione del PNR 2020 per poter meglio analizzare gli sviluppi sanitari, e di conseguenza, economici e sociali della crisi in atto.
  Il PNR illustra le politiche che il Governo intende adottare per la crescita e risponde alle raccomandazioni indirizzate al nostro Paese dal Consiglio europeo dello scorso luglio. Nell'anno in corso, come è facilmente intuibile, ogni programmazione ordinaria ha lasciato il passo a scelte di carattere eccezionale ed emergenziale.
  Osserva che protagonista di una nuova strategia di investimenti è stata in primo luogo l'Europa che, oltre a strumenti specifici volti a contenere i rischi di disoccupazione o a incrementare il credito attraverso l'intervento della BEI, ha proposto, attraverso la Commissione europea di dotare il bilancio europeo di risorse finanziarie pari all'1,1 per cento del reddito nazionale lordo dell'UE-27, pari a circa 1.100 miliardi e di prevedere un pacchetto di aiuti a fondo perduto e di prestiti, denominato Next Generation EU, per un importo di risorse finanziarie pari a 750 miliardi. Questi fondi, secondo la proposta iniziale della Commissione, saranno destinati, prevalentemente, all'attuazione dei piani nazionali di ripresa e, in parte, al finanziamento aggiuntivo di alcune linee d'azione, tra le quali quelle destinate a sostenere la transizione verde attraverso il potenziamento del Just Transition Found (incrementato fino a 40 miliardi) e dell'European Agricoltural Found for Rural Develpment con 15 miliardi addizionali.
  Proprio in relazione alla strategia posta in campo dall'Europa, che richiederà agli Stati membri di presentare, al massimo entro aprile 2021, i propri piani di ripresa e di sviluppo, il Documento in esame fornisce le prime indicazioni sulle linee di sviluppo a cui il Governo indirizzerà le risorse nazionali ed europee per il rilancio dell'economia.
  Il Piano di rilancio nazionale sarà costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale e territoriale e parità di genere.
  Queste tre linee saranno attuate attraverso nove principali linee di intervento che interesseranno i seguenti ambiti: digitalizzazione, infrastrutture per l'energia e l'acqua – tra le quali gli interventi per il trattamento delle acque reflue – conversione sostenibile delle attività produttive, aumento della competitività – anche attraverso il potenziamento dell'innovazione tecnologica attuata attraverso il programma transizione 4.0 – sostegno alle filiere produttive, modernizzazione della pubblica amministrazione, maggiori investimenti in ricerca e formazione, aumento dell'equità sociale e modernizzazione dell'ordinamento giuridico.
  Per quanto riguarda le misure già adottate per rispondere all'emergenza COVID- 19, e, in particolare quelle riguardanti il comparto agricolo e della pesca, il Governo ricorda che, sul versante europeo, la Commissione, su richiesta delle autorità italiane, ha prorogato di un mese il termine per la presentazione delle domande degli agricoltori che hanno diritto a un sostegno al reddito nel quadro della politica agricola comune (PAC). Al contempo l'utilizzo dei fondi per l'agricoltura e per la pesca è stato reso più flessibile per i casi di sospensione o riduzione temporanea dell'attività. Quanto alle misure nazionali, il Documento ricorda i principali interventi di sostegno attuati con gli ultimi provvedimenti di emergenza adottati.
  Il Programma ricorda, quindi, le raccomandazioni che il Consiglio europeo ha espresso nei confronti dell'Italia e indica le misure che il Governo intende adottare proprio per far fronte a tali richieste.
  La prima priorità concerne l'esigenza di ridurre il rapporto debito/PIL e sarà attuata attraverso una revisione del sistema Pag. 161fiscale, un'azione di contrasto all'evasione, la valorizzazione del patrimonio pubblico e la revisione della spesa.
  La seconda priorità attiene al deficit di produttività dell'Italia nell'ambito del mercato del lavoro, della scuola e delle competenze. Il Governo ha, a tal fine, intenzione di adottare strumenti per rafforzare gli ammortizzatori sociali, di garantire politiche attive del lavoro, anche attraverso il monitoraggio dei risultati ottenuti attraverso il reddito di cittadinanza, di rendere pienamente operativi i centri per l'impiego, di promuovere la contrattazione decentrata, anche attraverso l'introduzione del salario minimo garantito, di attuare politiche per colmare il divario di genere, di rafforzare gli strumenti per una migliore conciliazione tra vita e lavoro, di valorizzare la formazione lungo tutto l'arco di vita nonché di rafforzare il sistema di prevenzione e protezione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  La terza priorità fa riferimento alla necessità di attuare maggiori politiche sociali, di sostegno alle famiglie e di lotta alla povertà. In tale ambito il Governo dà particolare importanza alle politiche di contrasto al lavoro sommerso, ricordando che a febbraio 2020 è stato adottato il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato e che nel decreto-legge cosiddetto Rilancio sono state introdotte specifiche disposizioni per favorire l'emersione del lavoro irregolare.
  La quarta priorità ha riguardo alla necessità di migliorare la produttività e la competitività del sistema produttivo italiano, e sarà attuata, tra l'altro, attraverso: la revisione delle misure di contrasto a fenomeni illeciti in ambito agroalimentare (con riferimento al quale la Commissione Giustizia della Camera ha già iniziato l'esame del relativo disegno di legge), il supporto all’export e all'internazionalizzazione delle imprese italiane; l'ammodernamento del sistema bancario nazionale.
  Per quanto riguarda più specificamente la filiera agroalimentare, il documento ricorda come essa abbia garantito fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria l'approvvigionamento necessario su tutto il territorio nazionale. Il settore aggregato supera il 15 per cento del PIL e ha risentito fortemente della chiusura di tutto il canale logistico e produttivo anche a livello internazionale. Il documento evidenzia come l'emergenza sanitaria abbia reso ancora più evidente la carenza del Paese in ordine alla produzione di materie prime e la necessità di provvedere ad un rafforzamento delle politiche produttive su questo versante.
  Quanto agli interventi, il Governo intende procedere speditamente verso una semplificazione degli oneri burocratici che rallentano l'operatività delle imprese, rivedere le norme sul lavoro in agricoltura per dare maggiore competitività alle imprese, tutelare maggiormente i lavoratori e favorire la filiera italiana. In questa direzione il Governo ha già stanziato cospicue risorse per agevolare i contratti di filiera e di distretto, attraverso il rifinanziamento del Fondo competitività e del Fondo grano. A questi interventi si aggiungono il Fondo da 100 milioni previsto dal decreto-legge «Cura Italia», nonché l'istituzione del fondo a tutela delle filiere in crisi. Il documento ricorda come interi comparti siano entrati in crisi con l'emergenza sanitaria, a partire dal florovivaismo per arrivare al lattiero-caseario e alla zootecnia senza dimenticare il settore vinicolo, in difficoltà per la chiusura dei ristoranti e la frenata dell’export. Anche il settore della pesca ha risentito fortemente della crisi in quanto legato in modo particolare alla catena del fresco e dei ristoranti. Il Governo ricorda poi come il settore agroalimentare svolga un ruolo strategico nel gestire gli aiuti alimentari agli indigenti; a tal fine è stato aumentato il Fondo a ciò destinato ed è stata assicurata ai comuni una disponibilità finanziaria per l'acquisto di buoni spesa.
  La quinta priorità infine è dedicata al sostegno agli investimenti materiali e immateriali in chiave sostenibile. Il Governo ha a tal fine intenzione di intervenire lungo le seguenti linee direttrici: sostenere gli investimenti pubblici e privati, attuare il piano per il Green and Innovation New Pag. 162Deal, riformare il codice degli appalti, utilizzare tutte le possibilità offerte dai Fondi strutturali, attuare il Piano per il Sud 2030, definire nuovamente la politica industriale del Paese e rilanciare l'occupazione giovanile con il rilancio tecnologico del Paese.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 21 luglio 2020. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.25.

Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale.
Testo unificato C. 1008 L'Abbate, C. 1009 D'Alessandro, C. 1636 Viviani.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 gennaio 2020.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che i gruppi M5S, PD e Italia Viva hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che la Commissione ha svolto un ciclo di audizioni sul testo unificato adottato come testo base. Avverte che sono state presentate 112 proposte emendative da ritenersi tutte ammissibili (vedi allegato).
  Avverte, inoltre, che dalla seduta odierna in avanti assumerà, unitamente all'onorevole Viviani, l'incarico di relatore sul provvedimento in discussione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO DEI NOVE

Misure di sostegno al settore agricolo e disposizioni di semplificazione in materia di agricoltura.
C. 982/A e abb.

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