CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 luglio 2020
408.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e IX)
COMUNICATO
Pag. 186

  Martedì 14 luglio 2020. — Presidenza del presidente della IX Commissione, Alessandro MORELLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 14.25.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione massiva di informazioni false.
Testo unificato C. 1056 Fiano, C. 2103 Boschi, C. 2187 Mollicone e C. 2213 Lattanzio.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 luglio 2020.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che al testo unificato adottato dalle Commissioni come testo base sono state presentate 30 proposte emendative (vedi allegato).
  Avverte altresì che le relatrici hanno presentato gli emendamenti 2.50 e 2.51 (vedi allegato).
  Prende quindi atto che non vi sono richieste di intervento sul complesso degli emendamenti.

  Raffaella PAITA (IV), relatrice per la IX Commissione, anche a nome della relatrice per la VII Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Zanella 2.1, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato), vale a dire negli stessi termini dell'emendamento Furgiuele 2.2, sul quale esprime parere favorevole. Esprime parere contrario sull'emendamento Casciello 2.3, parere favorevole sull'emendamento Casciello 2.4, parere contrario sull'emendamento Gallo 2.5 e parere favorevole sull'emendamento Zanella 2.6. Esprime parere contrario sugli emendamenti Zanella 2.7 e Mollicone 2.8, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Zanella 2.9, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli emendamenti Zanella 2.10 e Mollicone 2.11. Raccomandando l'approvazione dell'emendamento 2.50 delle relatrici, esprime parere favorevole sugli emendamenti Fogliani 2.12 e Fratoianni 2.13, a condizione che siano riformulati, rispettivamente, nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita al ritiro la presentatrice dell'emendamento Zanella Pag. 1872.14 ed esprime parere contrario sull'emendamento Casciello 2.15. Esprime parere favorevole sull'emendamento Casciello 2.16, nonché sull'emendamento Capitanio 2.17, a condizione che quest'ultimo sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sull'emendamento Mollicone 2.18 e parere favorevole sull'emendamento Mollicone 2.19, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Raccomandando l'approvazione dell'emendamento 2.51 delle relatrici, esprime parere contrario sull'emendamento Zanella 2.20 e parere favorevole sull'emendamento Grippa 2.21. Esprime parere contrario sugli emendamenti Zanella 2.22, Mollicone 2.23 e Capitanio 2.24 e parere favorevole sull'emendamento Gallo 2.25, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Con riferimento all'articolo 3, esprime parere contrario sugli emendamenti Fratoianni 3.1 e Maccanti 3.2. Con riferimento all'articolo 4, esprime parere contrario sull'emendamento Maccanti 4.1. Con riferimento all'articolo 5, esprime parere favorevole sull'emendamento Mollicone 5.1. Con riferimento all'articolo 6, esprime parere contrario sull'emendamento Casciello 6.1.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI esprime parere conforme a quello delle relatrici.

  Luigi CASCIELLO (FI) accetta la riformulazione proposta dalle relatrici per l'emendamento Zanella 2.1, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Zanella 2.1 (nuova formulazione) e Furgiuele 2.2 (vedi allegato).

  Luigi CASCIELLO (FI), intervenendo sull'emendamento 2.3 a sua prima firma, specifica che esso è volto ad escludere l'attività dei media tradizionali dall'ambito d'indagine dell'istituenda Commissione d'inchiesta. Evidenzia, inoltre, l'incongruenza di esprimere parere contrario su questo emendamento a fronte del parere favorevole sull'emendamento 2.4, sempre a sua prima firma.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Casciello 2.3 e approvano l'emendamento Casciello 2.4 (vedi allegato).

  Marco BELLA (M5S) ritira, in qualità di cofirmatario, l'emendamento Gallo 2.5.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Zanella 2.6 (vedi allegato) e respingono l'emendamento Zanella 2.7.

  Federico MOLLICONE (FdI), intervenendo sull'emendamento 2.8 a sua prima firma, specifica che il suo scopo è di dare spessore alla Commissione, che, a suo giudizio, deve vigilare soprattutto per evitare interferenze di Stati stranieri potenzialmente lesive dell'interesse nazionale. Trattandosi di un emendamento che reputa di buon senso, volto ad indagare il fenomeno di condotte lesive dell'interesse nazionale, ne raccomanda l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mollicone 2.8.

  Luigi CASCIELLO (FI), in qualità di cofirmatario, accetta la riformulazione proposta dalle relatrici per l'emendamento Zanella 2.9.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Zanella 2.9 (nuova formulazione)(vedi allegato) e respingono l'emendamento Zanella 2.10.

  Federico MOLLICONE (FdI) illustra le finalità del suo emendamento 2.11, volto a sensibilizzare la Commissione sul problema della tutela delle persone dagli effetti negativi legati a certi tipi di utilizzo dell'intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie nell'ambito del sistema della comunicazione. Richiama, in particolare, l'attenzione sulla pratica del tracciamento a fini di marketing degli utenti connessi Pag. 188alla rete e delle ricerche da loro effettuate sulle piattaforme informatiche.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Mollicone 2.11 e approvano l'emendamento 2.50 delle relatrici.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che le riformulazioni proposte dalle relatrici per gli emendamenti Fogliani 2.12 e Fratoianni 2.13 sono state accolte dai presentatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Fogliani 2.12 e Fratoianni 2.13, nei testi riformulati (vedi allegato).

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Fratoianni 2.13 (nuova formulazione), l'emendamento Zanella 2.14 non sarà posto in votazione in quanto assorbito.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Casciello 2.15 e approvano l'emendamento Casciello 2.16.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che la riformulazione proposta per l'emendamento Capitanio 2.17 è stata accolta dal presentatore.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Capitanio 2.17 nel testo riformulato (vedi allegato).

  Federico MOLLICONE (FdI) illustra le finalità dell'emendamento 2.18, a sua prima firma, evidenziando che esso è volto a garantire il rispetto della normativa vigente in materia di libertà di stampa e di espressione, analogamente all'emendamento Capitanio 2.17, testé approvato dalle Commissioni. Chiede pertanto alle relatrici di rivedere il parere contrario o, in alternativa, di accantonarlo per approfondire la loro valutazione.

  Raffaella PAITA, relatrice per la IX Commissione, d'accordo con la relatrice per la VII Commissione, accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.18.

  Alessandro MORELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.18. Avverte poi che la riformulazione proposta per l'emendamento Mollicone 2.19 è stata accolta dal presentatore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Mollicone 2.19, nel testo riformulato, e l'emendamento 2.51 delle relatrici. Indi, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Zanella 2.20, approvano l'emendamento Grippa 2.21 e respingono l'emendamento Zanella 2.22.

  Federico MOLLICONE (FDI) chiede alle relatrici di rivedere il parere contrario espresso sul suo emendamento 2.23 o, in alternativa, di accantonarlo. Sottolinea che anche questo emendamento ha contenuto sostanzialmente analogo a quello dell'emendamento Capitanio 2.17, testé approvato dalle Commissioni.

  Raffaella PAITA, relatrice per la IX Commissione, accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.23 al fine di svolgere un'ulteriore valutazione.

  Alessandro MORELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Mollicone 2.23.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) illustra il contenuto dell'emendamento 2.24, a sua prima firma, specificando che esso è volto a integrare i compiti assegnati all'istituenda Commissione, al fine di renderne più efficaci i poteri e ad assicurarle maggiore incisività nell'attività di contrasto al fenomeno delle informazioni false. Sottolinea in particolare l'importanza della parte contenuta nella lettera m) della sua proposta emendativa, a suo giudizio dirimente Pag. 189in quanto vi si prevede che la Commissione d'inchiesta debba chiarire cosa si intende per informazione falsa e stabilire i criteri per distinguere le opinioni di parte, che sono legittime, dalle notizie false. Segnala come importanti anche i punti di cui alle lettere o) e r), nonché il comma 2 della sua proposta emendativa, il quale prevede un obbligo per la Commissione di informare l'Ordine dei giornalisti qualora nell'inchiesta emerga il coinvolgimento di un giornalista in casi di diffusione di notizie false. Invita le relatrici a rivedere il parere contrario sull'emendamento in esame, dichiarandosi disponibile a valutare proposte di riformulazione del medesimo che tengano in ogni caso conto della speciale importanza che la sua parte politica annette alle parti dell'emendamento contenute nelle lettere m), o) e r) nonché nel comma 2.

  Elena MACCANTI (LEGA), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Capitanio, invita la maggioranza ad assumere un atteggiamento di maggiore apertura nei confronti delle sollecitazioni che provengono dai gruppi di opposizione. In particolare, soffermandosi sul punto di cui alla lettera m) dell'emendamento Capitanio 2.24, si dice convinta che, per garantire che i lavori dell'istituenda Commissione d'inchiesta procedano nel modo migliore, sia essenziale che essa porti preliminarmente alla luce la differenza tra le informazioni false e le opinioni politiche legittimamente espresse, ancorché di parte, stabilendo i criteri per distinguere le prime dalle seconde. Ricorda, in proposito, a titolo esemplificativo, che di recente, in contesti diversi, i parlamentari Borghi e Toninelli hanno preso posizione su questioni di attualità affermando cose che successivamente si sono dimostrate false. Chiede quindi alle relatrici l'accantonamento dell'emendamento in esame, ai fini di un'ulteriore sua valutazione, ritenendolo necessario per far sì che il lavoro della Commissione d'inchiesta poggi su basi solide.

  Federico MOLLICONE (FdI) chiede di sottoscrivere l'emendamento Capitanio 2.24, di cui condivide le finalità.

  Luigi CASCIELLO (FI), dopo aver chiesto di sottoscrivere l'emendamento Capitanio 2.24, sottolinea che è essenziale, al fine di circoscrivere il fenomeno delle notizie false, attribuire la giusta rilevanza alle fonti delle notizie, nel senso che la attendibilità delle fonti costituisce elemento essenziale per evitare confusione tra notizie false e opinioni espresse, così come avviene nei processi relativi al reato di diffamazione a mezzo stampa. Rimarca che le testate giornalistiche riconosciute devono essere considerate di per sé fonti attendibili. Più in generale, insiste sulla necessità di fare tutto il possibile per evitare che la Commissione d'inchiesta finisca con il produrre danni al sistema dell'informazione invece di svolgere un'inchiesta utile al Paese.

  Paolo LATTANZIO (M5S), premesso di non trovare corretto, da parte dei deputati di opposizione intervenuti, citare esclusivamente parlamentari di maggioranza come esempi di casi di diffusione di notizie false, in quanto il fenomeno ha riguardato anche altri politici di rilievo, evidenzia che il dibattito, a livello accademico, circa la definizione di cosa sia una notizia falsa dura ormai da diversi anni, senza essere giunto ad una conclusione, anche per la rapidità e la fluidità dei cambiamenti che continuamente interessano il mondo della comunicazione. Con riferimento alla centralità della questione dell'attendibilità delle fonti, citata dal deputato Casciello, ricorda che la manipolazione delle notizie avviene in molti modi: anche attraverso espedienti quali la divulgazione di video artefatti o l'introduzione di sottofondi sonori non autentici.

  Giuseppe Cesare DONINA (LEGA) esprime stupore per l'intervento del deputato Lattanzio, che, a suo giudizio, ha appena ammesso l'inutilità dell'istituenda Commissione d'inchiesta, chiamata ad indagare un fenomeno i cui contorni sono di difficile Pag. 190delineazione, atteso che, come riconosciuto dallo stesso deputato Lattanzio, non c’è consenso su come distinguere una notizia falsa da un'opinione di parte. Ritiene che i cittadini italiani, che non riescono ad arrivare a fine mese e che sono stati messi in casa integrazione, non possano che giudicare inutile l'istituzione, non senza oneri finanziari, di una Commissione d'inchiesta senza un ruolo chiaro e definito.

  Luigi CASCIELLO (FI) ribadisce che è necessario stabilire quali elementi caratterizzano le notizie false come tali, indicandoli chiaramente. A suo avviso, l'unica garanzia per distinguere una fake news da una notizia che può dimostrarsi falsa in un secondo momento ma che al momento della diffusione era ragionevolmente creduta vera da chi l'ha diffusa è data dall'attendibilità o non attendibilità della fonte. Occorre quindi guardare alla fonte per capire se la diffusione di una notizia falsa è intenzionale oppure no.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), nel dichiararsi sorpreso dalle dichiarazioni del deputato Lattanzio, ritiene che occorra lavorare per circoscrivere nel dettaglio il fenomeno delle fake news, anche al fine di consentire alla Commissione d'inchiesta di poter svolgere un ruolo realmente efficace. A titolo esemplificativo, ricorda il recente episodio della rilevante sanzione irrogata dall'AGCOM alla RAI, richiamando in particolare il fatto che è stato ritenuto che il TG2 abbia contribuito alla diffusione di notizie false relativamente all'omicidio del Vicebrigadiere dei Carabinieri Cerciello Rega; in quel caso era stata diffusa una notizia, relativa alla ricerca da parte delle forze dell'ordine di colpevoli nordafricani, che solo in un momento successivo si è rivelata non corrispondente alla realtà dei fatti. Tale esempio dovrebbe, a suo parere, indurre tutti ad essere molto cauti nell'attribuzione di compiti e poteri alla Commissione.

  Andrea ROMANO (PD), con riferimento al concetto di fake news, ritiene che non si possa negare che esso sia un fenomeno in evoluzione, sul quale è in atto un ampio dibattito anche in sede internazionale. Osserva, peraltro, come la difficoltà di indagare su di esso non debba far giungere alla conclusione che la Commissione d'inchiesta non rappresenti uno strumento utile. Con riferimento all'emendamento in discussione, ritiene che esso abbia l'obiettivo anche di individuare fattispecie punitive di dubbia utilità. Diversamente, ritiene che il contenuto del comma 2 della proposta emendativa possa essere oggetto di attenzione in vista di un'eventuale proposta di riformulazione dell'emendamento Capitanio 2.24. Chiede dunque l'accantonamento dell'emendamento.

  Federico MOLLICONE (FdI) evidenzia come l'intervento del deputato Lattanzio confermi i dubbi già sollevati dalle opposizioni circa l'istituzione di una Commissione d'inchiesta in merito a qualcosa il cui perimetro non è stato definito. Ricorda, al riguardo, le accuse rivolte al suo partito in merito alla presunta diffusione di notizie false sulle ricerche condotte nei laboratori cinesi di Wuhan, la cui fonte, invece, è stata successivamente dichiarata attendibile, in quanto riconducibile a un servizio televisivo mandato in onda dalla Rai. Conclude, ribadendo di sottoscrivere l'emendamento Capitanio 2.24, che spera venga accantonato per un supplemento di valutazione.

  Lucia CIAMPI (PD), relatrice per la VII Commissione, nel giudicare opportuno l'accantonamento dell'emendamento Capitanio 2.24, sottolinea come il fenomeno delle notizie false sia alquanto complesso e di indubbia attualità. Evidenzia, inoltre, che in altri Paesi europei esso è già stato oggetto di interventi normativi e che, nel Regno Unito è già stata istituita un'analoga Commissione d'inchiesta. Rileva come il lavoro in corso di svolgimento presso le due Commissioni sia utile per accrescere la consapevolezza del fenomeno, al di là delle specifiche appartenenze politiche, e per difendere le istituzioni democratiche dai pericolosi attacchi della disinformazione. Pag. 191Al riguardo ritiene utile che le Commissioni proseguano un percorso condiviso al fine di raccogliere tale importante sfida.

  Federica ZANELLA (FI) richiama nuovamente l'attenzione delle Commissioni sugli emendamenti presentati dal suo gruppo, volti ad escludere i media tradizionali dall'ambito di inchiesta della Commissione, evidenziando l'importanza di rispettare le competenze in materia di vigilanza e sanzione già attribuite dalla normativa vigente ad appositi organismi disciplinari. Invita, pertanto, le relatrici ad un supplemento di riflessione su tale specifico profilo.

  Paolo LATTANZIO (M5S) rende precisazioni in merito alle parole da lui usate nel precedente intervento.

  Raffaella PAITA (IV), relatrice per la IX Commissione, approfitta del dibattito in corso per ricordare le diverse sensibilità espresse dai vari gruppi con riguardo all'istituzione della Commissione d'inchiesta. In particolare evidenzia la difficoltà di raggiungere una piena condivisione relativamente a tutti i profili affrontati nell'articolato in esame, fermo restando l'impegno delle relatrici a lavorare in uno spirito di massima disponibilità e onestà intellettuale. Al riguardo segnala infatti che sono stati accolti diversi emendamenti presentati dai gruppi di opposizione.
  Con particolare riguardo al contenuto dell'emendamento Capitanio 2.24, ritiene di non poterne condividere complessivamente le finalità. Ciononostante, giudica meritevole di attenzione la questione dell'attendibilità delle fonti, evidenziata dal deputato Casciello, e ritiene che, in vista di un'eventuale proposta di riformulazione, sia possibile svolgere un approfondimento sul comma 2 proposto nell'emendamento in discussione. Accoglie quindi la proposta di accantonamento avanzata dai colleghi intervenuti.

  Alessandro MORELLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Capitanio 2.24. Avverte quindi che la riformulazione proposta per l'emendamento Gallo 2.25 è stata accolta dal deputato Bella, che ne è cofirmatario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Gallo 2.25, come riformulato (vedi allegato), e respingono gli emendamenti Fratoianni 3.1 e Maccanti 3.2.

  Elena MACCANTI (LEGA), premesso il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalle relatrici, che hanno accolto alcune delle proposte emendative dell'opposizione, ritiene però di dover insistere anche per l'accoglimento dell'emendamento 4.1, a sua prima firma. A suo avviso, riservare la presidenza della Commissione ai gruppi di opposizione rappresenterebbe una scelta politica rilevante, che ristabilirebbe la correttezza dei rapporti fra maggioranza ed opposizione, in un percorso che, comunque, vede la minoranza non particolarmente favorevole all'istituzione di una Commissione d'inchiesta su un fenomeno da tutti oggi riconosciuto come fluido e difficilmente codificabile. Insiste, pertanto, per l'attribuzione della presidenza ai gruppi di opposizione, come peraltro previsto dall'originario testo di alcune delle proposte di legge in titolo, quale ad esempio quella del deputato Fiano.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Maccanti 4.1 e approvano l'emendamento Mollicone 5.1 (vedi allegato).

  Luigi CASCIELLO (FI) illustra l'emendamento 6.1 a sua prima firma, chiedendone l'accantonamento e ricordando che l'importanza della difesa del segreto professionale per i giornalisti e della tutela delle fonti è riconosciuta anche dalla Corte di cassazione.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) chiede di sottoscrivere l'emendamento Casciello 6.1, invitando le relatrici a rivedere il parere contrario espresso su di esso, Pag. 192poiché ritiene che non si possa prescindere dalla tutela del segreto professionale per i giornalisti. Con riferimento alla questione della presidenza della Commissione ricorda come, in sede di comitato ristretto, vi era stata una chiara apertura da parte di deputati del Movimento 5 Stelle.

  Luigi CASCIELLO (FI), nel ribadire la rilevanza delle questioni relative alla tutela delle fonti e del segreto professionale, segnala come la normativa vigente in materia disciplini correttamente tali profili.

  Michele ANZALDI (IV), con riferimento alla questione dei poteri di inchiesta della Commissione, esprime l'avviso che, nel fenomeno delle notizie false, non sia dirimente la presunta attendibilità delle fonti delle notizie, in quanto l'attendibilità deve essere valutata proprio alla luce della qualità delle notizie diffuse.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) afferma di non comprendere appieno e di non condividere le dichiarazioni del deputato Anzaldi. Ritiene che occorra prioritariamente stabilire i criteri per distinguere la natura falsa o veritiera delle notizie, valutando, altresì, tra questi criteri, l'attendibilità delle fonti. Auspica che, in sede di ulteriore riflessione sugli emendamenti accantonati, la maggioranza possa svolgere una corretta valutazione delle criticità da lui evidenziate.

  Michele ANZALDI (IV) fornisce alcune precisazioni in merito all'esposto da lui presentato sulla vicenda del servizio mandato in onda dal TG2, unico telegiornale delle ore 13 ad avere riportato la notizia in termini non corretti, cui ha fatto seguito l'intervento sanzionatorio da parte dell'AGCOM.

  Raffaella PAITA (IV), relatrice per la IX Commissione, anche a nome della relatrice per la VII Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento Casciello 6.1, impegnandosi a tenere conto, in vista di una possibile proposta di riformulazione dell'emendamento Capitanio 2.24, delle varie questioni emerse nel dibattito.

  Luigi CASCIELLO (FI) dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario sull'emendamento a sua prima firma in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Casciello 6.1.

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

Pag. 193