CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 luglio 2020
403.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 7 luglio 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 33/2020: Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2554 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 1o luglio 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, ricorda che alle ore 13 di giovedì 2 luglio è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative al provvedimento in oggetto. Avverte che ne sono state presentate 33, sei delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità (vedi allegato).
  Al riguardo ricorda che, trattandosi di un decreto-legge, il regime di ammissibilità delle proposte emendative è stabilito dall'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento, ai sensi del quale non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Rammenta, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo». La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito delle sentenze della Corte costituzionale n. 22 del 2012, n. 32 del 2014, dell'ordinanza n. 34 del 2013 e della sentenza n. 5 del 2018, nonché di alcuni richiami del Presidente della Repubblica nel corso della precedente legislatura.
  Alla luce di tali considerazioni, avverte che devono considerarsi inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative: emendamento Tasso 1.1, concernente l'inserimento dei profili professionali dell'assistente sociale e dell'operatore socio-sanitario nel ruolo socio-sanitario; Pag. 110emendamento Tasso 1.2, volto a sospendere l'esame di Stato per l'esercizio delle professioni di farmacista, biologo e psicologo; emendamento Tasso 1.3, volto ad estendere determinati benefici agli agenti nell'ambito di attività finanziarie, ai loro collaboratori e ai collaboratori di società di mediazione creditizia; emendamento Tasso 1.4, che proroga, per coloro che abbiano svolto per un determinato periodo alcune professioni sanitarie, la possibilità di iscriversi negli elenchi speciali a esaurimento; emendamento Tasso 1.5, sulla stabilizzazione della figura dell'assistente all'autonomia e comunicazione nel comparto scuola; articolo aggiuntivo Tasso 1.01, che introduce una procedura derogatoria per il reclutamento di docenti specializzati nel sostegno didattico.
  Il termine per la presentazione di eventuali ricorsi avverso la declaratoria di inammissibilità testé pronunciata è fissato alle ore 17 della giornata odierna.
  Segnala che è possibile procedere, nel frattempo, all'esame e alla votazione delle altre proposte emendative in quanto gli emendamenti e l'articolo aggiuntivo sui quali pende il termine per la presentazione di eventuali ricorsi sono, rispettivamente, aggiuntivi di un comma finale, dopo il comma 16 dell'articolo 1, e di un articolo dopo l'articolo 1; essi, pertanto, non pregiudicano l'ordine di votazione.
  Prima di procedere ad esprimere il parere, in qualità di relatrice, sulle proposte emendative presentate, ricorda che il provvedimento in esame costituisce l'ultimo di tre decreti-legge contenenti misure volte a fronteggiare l'emergenza epidemiologica tuttora in atto. Nel rilevare che l'attuale contesto sanitario appare decisamente migliore rispetto alla situazione dei mesi precedenti, ricorda che con i primi due decreti-legge – nn. 6 e 19 del 2020 – sono state introdotte restrizioni consistenti a libertà costituzionalmente garantite, rese assolutamente necessarie a fronte della gravità della situazione in quella fase.
  Nel preannunciare che esprimerà un parere contrario su tutte le proposte emendative presentate, dichiara di comprendere alcune perplessità di cui si sono fatti interpreti i colleghi della Lega e di Fratelli d'Italia circa l'utilizzo dello strumento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Al riguardo fa presente, tuttavia, che in relazione all'emergenza pandemica è necessario prevedere la possibilità di adottare interventi tempestivi, difficilmente conciliabili con il normale iter legislativo, compreso quello di un decreto-legge. Ricorda, a titolo di esempio, il provvedimento istitutivo della cosiddetta zona rossa.
  Segnala, inoltre, che grazie all'approvazione di una riformulazione degli identici emendamenti presentati dai colleghi Ceccanti e De Filippo al decreto-legge n. 19 del 2020, il Presidente del Consiglio dei Ministri, o un Ministro da lui delegato, è tenuto a illustrare preventivamente alle Camere il contenuto dei decreti che intende emanare e che è sempre possibile l'approvazione di atti di indirizzo al riguardo. Nel rilevare che solo in casi di particolare urgenza si prevede che il Presidente del Consiglio riferisca alle Camere successivamente, fa notare che nella situazione attuale, di netto miglioramento, non ci sarà, presumibilmente, la necessità di adottare con immediatezza interventi restrittivi, diversamente da quanto accaduto mesi passati. Ritenendo, quindi, che quello in discussione sia un testo equilibrato, ne auspica una sollecita approvazione.
  Sulla base di tali considerazioni, esprime parere contrario sugli emendamenti Panizzut 1.6, Gemmato 1.19, Panizzut 1.7, Gemmato 1.20, Panizzut 1.8, Tiramani 1.9, Panizzut 1.10 e 1.11, Gemmato 1.21, sugli identici emendamenti Panizzut 1.12 e Gemmato 1.22, sugli emendamenti Panizzut 1.13, 1.14 e 1.15 e Gemmato 1.23, sugli identici emendamenti Panizzut 1.16 e Gemmato 1.24, sugli emendamenti Gemmato 1.25 e 1.26 e Panizzut 1.17, sugli identici emendamenti Panizzut 1.18 e Gemmato 1.27, sugli emendamenti Panizzut 1-bis.2, 1-bis.1, 2.1 e 2.2 nonché sull'articolo aggiuntivo Bagnasco 2.01.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA esprime parere conforme a quello della relatrice.

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  Alessandra LOCATELLI (LEGA), precisando di intervenire sull'emendamento Panizzut 1.6 ma anche su altri emendamenti analoghi presentati dal suo gruppo, dichiara di non potersi sentire rassicurata dalle considerazioni svolte dalla presidente Lorefice, data l'adozione di numerosi provvedimenti da parte del Governo nei mesi passati, in modo poco corretto ed efficace. Nel rilevare che il Presidente del Consiglio non è stato eletto dal popolo, sottolinea che il Parlamento, in quanto diretta espressione della volontà popolare, dovrebbe svolgere un ruolo centrale nell'adozione di misure volte a contrastare gli effetti del coronavirus, sia sul piano sanitario sia su quello, ancor più difficile, delle conseguenze sociali della pandemia.
  Osserva, inoltre, che la ripetuta adozione di atti normativi di rango non legislativo da parte del Governo, con cambiamenti anche repentini, ha generato incertezza nella popolazione e ha contribuito ad alimentare una tensione nel Paese che appare in continua crescita. Rileva che l'atteggiamento di chiusura verso le proposte di modifica avanzate dalle forze di opposizione conferma l'indisponibilità della maggioranza a un confronto volto a dare una risposta ai reali bisogni della società italiana.

  La Commissione respinge l'emendamento Panizzut 1.6.

  Marcello GEMMATO (FDI), nel riconoscere l'opportunità di adottare misure urgenti in relazione a contesti particolari determinati dal diffondersi del coronavirus, come nell'esempio della zona rossa riportato dalla presidente, ribadisce come, in linea generale, debba essere assicurato il coinvolgimento più ampio possibile del Parlamento nelle decisioni. Reputa che vi sia stato un abuso nell'utilizzo e un'eccessiva proliferazione di decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, che hanno di fatto esautorato il ruolo delle Camere e impedito alle minoranze di dare il proprio apporto. Nel dichiararsi consapevole che le proposte emendative presentate intervengono su misure che sono state oramai applicate, ribadisce il principio che in una democrazia deve essere possibile un confronto tra le diverse forze politiche. In relazione all'ennesima chiusura rispetto alle proposte emendative dell'opposizione, osserva che la maggioranza del Paese appare consapevole di quanto sta accadendo e censura tale comportamento.

  Elena CARNEVALI (PD), rilevando la legittimità della critica proveniente dalle forze di minoranza, invita tuttavia a contestualizzare l'esame in corso, ricordando l'imminente scadenza del decreto-legge in discussione, che ha fatto venire meno le restrizioni precedenti, e auspicando casomai una riflessione sulle problematiche connesse al rispetto delle funzioni di ambedue i rami del Parlamento. Ricorda che, in ogni caso, nei mesi passati si è registrata una disponibilità ad accogliere le proposte provenienti dai gruppi di opposizione, come è accaduto anche al Senato, nel corso dell'esame in prima lettura del provvedimento in discussione.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, ribadisce che all'interno della Commissione si è sempre instaurato un clima di apertura verso le proposte emendative di buon senso, a prescindere dal gruppo di provenienza.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 1.19.

  Rossana BOLDI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Panizzut 1.7 e sulle altre proposte emendative aventi un obiettivo analogo, ricorda che la Lega ha, fin dall'inizio, invitato alla cautela rispetto all'adozione di provvedimenti straordinari, pur avendo votato favorevolmente rispetto al primo decreto-legge sul coronavirus in ragione della straordinaria gravità della situazione di quei giorni. Segnala poi come, nelle settimane successive, il Presidente del Consiglio abbia abusato degli strumenti a sua disposizione, spesso tenendo parallelamente conferenze stampa dall'esito disastroso, come quella che ha causato un esodo improvviso dalle regioni Pag. 112del Nord verso quelle del Sud del Paese. Quanto alla procedura di parlamentarizzazione richiamata dalla presidente, introdotta a seguito dell'approvazione degli emendamenti Ceccanti e De Filippo, osserva che una sua prima applicazione, con l'intervento in Assemblea del Ministro Speranza, ne ha mostrato i forti limiti. Rileva, infatti, che il Ministro si è limitato a una ricostruzione di quanto avvenuto in passato e non ha offerto elementi rispetto a future linee di intervento. Sottolinea, inoltre, che a fronte di situazioni di urgenza il Governo avrebbe a disposizione lo strumento del decreto-legge, che assicura tempestività, senza sottrarre al Parlamento un ruolo di verifica.
  Si dichiara, infine, consapevole del fatto che il provvedimento in esame reca disposizioni ormai superate, reputando però necessario proporre alcune modifiche, al fine di prevenire aberrazioni che potrebbero verificarsi in futuro. Auspica, quindi, che si ponga fine all'utilizzo abnorme dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in relazione all'emergenza sanitaria o ad altre possibili situazioni future.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, evidenzia come, in realtà, le cosiddette «riaperture» siano state disposte proprio con il decreto-legge in oggetto; il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 2020, infatti, ha previsto norme di dettaglio, solo dopo l'adozione del decreto-legge n. 33, che ha stabilito gli elementi fondamentali.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Panizzut 1.7, Gemmato 1.20, Panizzut 1.8, Tiramani 1.9, Panizzut 1.10 e 1.11, Gemmato 1.21, gli identici emendamenti Panizzut 1.12 e Gemmato 1.22, gli emendamenti Panizzut 1.13, 1.14 e 1.15, Gemmato 1.23, nonché gli identici emendamenti Panizzut 1.16 e Gemmato 1.24.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), nell'illustrare l'emendamento Gemmato 1.25, di cui è cofirmataria, ribadisce la necessità di prestare attenzione alle problematiche connesse alla sospensione del servizio scolastico in questi mesi. Nel richiamare la difficile condizione vissuta dagli studenti e dalle loro famiglie, rileva come la didattica a distanza abbia ampliato le diseguaglianze determinate da fattori territoriali, di reddito e di composizione del nucleo familiare. Ricorda che un'insufficiente dotazione di strumenti informatici e l'arretratezza delle infrastrutture hanno reso difficile il contemporaneo svolgimento all'interno delle famiglie del lavoro agile e dell'attività didattica. Inoltre, soprattutto con riferimento all'età evolutiva, l'interazione in presenza è importante per un pieno sviluppo delle relazioni umane. Per queste ragioni, ritiene fondamentale assicurare la didattica in presenza al riavvio dell'anno scolastico e invita, pertanto, a riconsiderare il parere contrario espresso in relazione alla proposta emendativa in discussione.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare i presentatori dell'emendamento per il loro contributo e ribadendo che non è ipotizzabile una terza lettura del provvedimento al Senato, invita a ritirare l'emendamento 1.25, al fine di trasformarlo in un ordine del giorno da presentare in Assemblea. Reputa, infatti, condivisibile il tema proposto, ricordando, in ogni caso, che la sospensione della didattica in presenza è stata determinata da una situazione oggettiva di pericolo.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) si associa alla proposta della collega Carnevali, osservando che la didattica a distanza non può sostituire integralmente quella in presenza.
  Reputa, pertanto, necessario individuare un punto di equilibrio, al fine di garantire le esigenze degli alunni e la sicurezza sanitaria.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA), nel riconoscere l'onestà delle considerazioni svolte dai colleghi Carnevali e Baroni, dichiara di non avere fiducia circa la reale volontà del Governo di impegnarsi concretamente Pag. 113sui temi della didattica. In particolare, esprime forti perplessità circa la capacità del Ministero dell'Istruzione di organizzare in maniera efficace la riapertura delle scuole all'inizio del prossimo anno scolastico.

  Lisa NOJA (IV) si unisce alla richiesta dei colleghi Carnevali e Baroni, rilevando che il sistema scolastico era comprensibilmente impreparato rispetto a una sfida di così vasta portata come quella determinata dal diffondersi della pandemia. Manifestando consapevolezza circa l'assenza di soluzioni facili, ritiene che, attraverso la presentazione di uno specifico ordine del giorno, si possa rafforzare l'impegno del Governo ad assicurare lo svolgimento corretto dell'attività didattica.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), nel condividere la proposta di trasformare l'emendamento in esame in un ordine del giorno, trova ingiusta l'accusa rivolta al Governo di non interessarsi alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie. Osservando che il tema della didattica investe più aspetti che devono essere conciliati, reputa prematuro individuare sin da ora misure di dettaglio. Ritiene che la predisposizione di un ordine del giorno condiviso possa rappresentare un segnale positivo di attenzione verso un tema di indubbia rilevanza.

  Rossana BOLDI (LEGA) sottoscrive l'emendamento Gemmato 1.25 a nome di tutti i deputati del gruppo della Lega della Commissione.

  Marialucia LOREFICE, presidente e relatrice, ritenendo preferibile evitare contrapposizioni rispetto a una tematica come quella del diritto all'istruzione, auspica, quindi, un ritiro dell'emendamento 1.25, al fine di una sua trasformazione in un ordine del giorno.

  Marcello GEMMATO (FDI) insiste per la votazione dell'emendamento a sua prima firma 1.25, precisando che tale volontà non rappresenta una scortesia verso i colleghi quanto piuttosto un atto di scarsa fiducia nell'operato del Governo, in quanto quasi sempre non è stato dato seguito agli ordini del giorno da esso accolti.

  Roberto NOVELLI (FI) sottoscrive l'emendamento Gemmato 1.25.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 1.25.

  Marcello GEMMATO (FDI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.26, ponendo in evidenza l'opportunità di assicurare, in caso di ulteriori interruzioni dell'attività scolastica, una didattica a distanza interattiva al fine di stimolare il livello di attenzione degli alunni, in particolar modo dei bambini.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gemmato 1.26 e Panizzut 1.17, gli identici emendamenti Panizzut 1.18 e Gemmato 1.27, gli emendamenti Panizzut 1-bis.2, 1-bis.1, 2.1 e 2.2 e l'articolo aggiuntivo Bagnasco 2.01.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avendo la Commissione concluso l'esame delle proposte emendative ad eccezione di quelle ritenute inammissibili, in relazione alle quali pende il termine per un eventuale ricorso, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.35.

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