CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 luglio 2020
403.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 52

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 7 luglio 2020.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500-A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 11.25 alle 11.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 7 luglio 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 13.50.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500-A Governo.

(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni.
  Avverte quindi che, alla luce del rinvio deliberato dall'Assemblea, la Commissione è ora chiamata ad esaminare le proposte emendative predisposte dai relatori a seguito del rinvio, che sono poste in distribuzione (vedi allegato 1). Segnala che dette proposte sono finalizzate al riesame dei profili problematici del testo del provvedimento, evidenziati nella nota della Ragioneria generale dello Stato pervenuta nella giornata di ieri (vedi allegato 2) o Pag. 53comunque ad essi connessi, qualora attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, evidenzia che le proposte emendative presentate dei relatori recepiscono gran parte delle osservazioni contenute nella nota della Ragioneria generale dello Stato, relative ai profili finanziari del testo predisposto in sede referente. Segnala in particolare come sia stato presentato solo un numero limitato di emendamenti soppressivi di disposizioni introdotte durante l'esame in sede referente. Ritiene quindi opportuno concedere ai componenti della Commissione un congruo lasso di tempo per l'esame delle proposte emendative presentate.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede se siano disponibili relazioni tecniche relative alle disposizioni del testo per le quali la Ragioneria generale dello Stato ha avanzato rilievi attinenti alla copertura finanziaria.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che non sono state ancora formalizzate le relazioni tecniche relative alle disposizioni del testo che presentano profili problematici dal punto di vista finanziario. Segnalando che la relazione tecnica sul provvedimento verrà aggiornata, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, all'atto del passaggio del provvedimento all'altro ramo del Parlamento, si dichiara pronta a fornire oralmente, nel corso della presente seduta, i chiarimenti sugli aspetti di carattere finanziario che verranno richiesti dai parlamentari.

  Andrea MANDELLI (FI), concordando sulla necessità di disporre di adeguato tempo per l'esame degli emendamenti dei relatori, chiede che sia comunque consentita la presentazione di subemendamenti.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), sottolineando come i gruppi di opposizione abbiano potuto leggere i rilievi della Ragioneria generale dello Stato solo in mattinata, chiede che sia concesso un congruo lasso di tempo per una approfondita valutazione degli emendamenti dei relatori e per la presentazione di subemendamenti.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) esprime disappunto per il fatto che la Ragioneria generale dello Stato ha presentato le proprie osservazioni a distanza di molto tempo rispetto alla presentazione e all'approvazione degli emendamenti oggetto di rilievi. Anche sulla base di questa considerazione, chiede di poter esaminare con attenzione gli emendamenti dei relatori e si associa alla richiesta di poter presentare subemendamenti.

  Claudio BORGHI, presidente, sospende brevemente la seduta per consentire la valutazione delle proposte emendative presentate dai relatori e fissa alle ore 15 della giornata odierna il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti.

  La seduta, sospesa alle 14, riprende alle 14.30.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, in pendenza del termine per la presentazione dei subemendamenti, fissato alle ore 15, non è possibile procedere alla votazione degli emendamenti dei relatori. Propone quindi di procedere a un'illustrazione delle proposte emendative presentate.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), in relazione all'emendamento 1.1000 dei relatori, osserva che la destinazione di 25 milioni di euro per l'anno 2021 alla sperimentazione di strutture di prossimità per la promozione della salute, fermo restando lo stanziamento del Fondo sanitario nazionale, comporterà inevitabilmente che per il prossimo anno verranno ridotte le risorse destinate alla realizzazione dei livelli essenziali di assistenza.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, in relazione agli eventi eccezionali che si sono registrati nel settore sanitario nel Pag. 542020, segnala l'intenzione del Governo di incrementare per il prossimo anno le risorse del Fondo sanitario nazionale e pertanto ritiene che il problema segnalato dell'onorevole Garavaglia potrà essere superato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) osserva pertanto che, in assenza di interventi, il Fondo sanitario nazionale nel 2021 registrerà una riduzione delle risorse destinate alle attuali finalità.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ricorda che il decreto-legge n. 18 del 2020, cosiddetto «Cura Italia», ha provveduto a rifinanziare il Fondo sanitario nazionale.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) evidenzia che il rifinanziamento citato dal relatore Marattin è destinato a fronteggiare l'emergenza causata dall'epidemia da COVID-19. Chiede quindi conferma che parte di detto rifinanziamento possa essere destinata alla sperimentazione in discussione.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, conferma che la sperimentazione di strutture di prossimità per la promozione della salute è connessa all'emergenza sanitaria in atto.

  Claudio BORGHI, presidente, si dichiara soddisfatto per le modalità con le quali si sta svolgendo il dibattito, diretto ad approfondire il merito delle osservazioni della Ragioneria generale dello Stato e delle proposte emendative presentate.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, in relazione all'emendamento 3-bis.1000 dei relatori, segnala che lo stesso è diretto a circoscrivere la portata dell'estensione ai sanitari non medici delle disposizioni dell'articolo 1, comma 548-bis, della legge n. 145 del 2018.
  Rileva poi che l'emendamento 26.1000 dei relatori è volto a precisare che i costi che il Gestore del Fondo Patrimonio PMI dovrà sostenere per avvalersi delle società finanziarie partecipate e vigilate dal Ministero dello sviluppo economico saranno posti a carico delle risorse del Fondo medesimo.
  Segnala che l'emendamento 27.1000 dei relatori propone la soppressione del comma 18-ter dell'articolo 27, il quale prevede che al Patrimonio Destinato di Cassa depositi e prestiti possono affluire le disponibilità dei contribuenti che intendano investire i loro risparmi a sostegno della crescita dell'economia reale, usufruendo dei benefici fiscali previsti per i piani di risparmio a lungo termine – PIR. Al riguardo evidenzia che la Ragioneria generale dello Stato ha rilevato la mancanza di copertura delle minori entrate derivanti dal riconoscimento dei menzionati benefici fiscali.

  Sestino GIACOMONI (FI) considera estremamente grave che una norma, introdotta dal Parlamento con largo consenso e con il parere favorevole del Governo, sia posta nel nulla acquisendo acriticamente i rilievi di una struttura burocratica, quale la Ragioneria generale dello Stato. Chiede inoltre perché la settimana scorsa il problema di copertura non fosse stato rilevato e teme che la decisione di sopprimere il comma 18-ter nasconda in realtà una scelta politica, contraria a questo nuovo strumento proposto dall'opposizione, al quale si preferirebbe l'introduzione di un'imposta patrimoniale.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) rileva che la nota della Ragioneria generale dello Stato non chieda la soppressione del comma 18-ter dell'articolo 27, ma si limiti a segnalare la necessità di acquisire una relazione tecnica. Chiede quindi il motivo della mancata richiesta di una relazione tecnica e osserva che, volendo, si potrebbe trovare il modo di prevedere una forma di copertura dell'onere. Ritiene che si preferisca sopprimere il comma 18-ter in quanto proposto dall'opposizione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) rileva come nella nota della Ragioneria generale dello Stato siano presenti diversi emendamenti per il quali si rileva la Pag. 55mancanza o l'incompletezza della relazione tecnica. Chiede quindi se la proposta di sopprimere proprio il comma 18-ter dell'articolo 27 e non altre disposizioni sia legata alla circostanza che il gruppo politico promotore dell'emendamento non faccia parte della maggioranza.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che, per alcuni degli emendamenti in questione, successivi approfondimenti hanno consentito di superare alcuni dubbi relativi ai profili finanziari.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) rileva la necessità di acquisire un documento scritto dal quale risultino le disposizioni per le quali è pervenuta la relazione tecnica in un momento successivo alla redazione della nota.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) critica la decisione di porre in votazione, con un parere favorevole dei relatori e del Governo, proposte emendative per le quali sussistevano dubbi di onerosità.

  Sestino GIACOMONI (FI) rileva che il problema segnalato dalla Ragioneria generale dello Stato potrebbe essere superato con il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze che dovrà dettare le modalità attuative della disposizione. Esprime quindi il dubbio che la soppressione della norma possa essere stata richiesta per evitare che i privati si inseriscano nel Patrimonio Destinato, limitando e controllando in qualche modo l'agire di Cassa depositi e prestiti.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, evidenzia come le criticità manifestate sul comma 18-ter dell'articolo 27 discendano dal fatto che detta disposizione comporta l'applicazione estensiva della disciplina fiscale agevolativa già prevista per i PIR, fermo restando che su quest'ultima questione il Governo e la sua maggioranza parlamentare intendono nel prossimo futuro intervenire con specifici interventi normativi, tanto più nella considerazione che la ripresa economica dovrà necessariamente poggiare non solo sulle risorse pubbliche ma anche attivando il risparmio privato.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI, nel condividere in linea di principio lo spirito della norma oggetto di soppressione, ritiene altresì che, qualora si potesse espungere dal testo la previsione di un regime fiscale agevolativo, si potrebbe anche pervenire a una soluzione positiva del tema.

  Sestino GIACOMONI (FI), nell'apprezzare la disponibilità dichiarata dal sottosegretario Misiani, evidenzia come la disposizione oggetto di soppressione sia primariamente orientata a mobilitare risorse private, che altrimenti rischierebbero di rimanere sostanzialmente inutilizzate sui conti correnti.

  Luigi MARATTIN (IV) si associa alle considerazioni svolte dal sottosegretario Misiani.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, nel dichiararsi disponibile a un accantonamento dell'emendamento 27.1000 dei relatori, anche al fine di una sua eventuale riformulazione, osserva tuttavia come le perplessità manifestate dal Governo circa il comma 18-ter dell'articolo 27 siano originariamente derivate dal tenore letterale della norma, dal quale non si evincevano direttamente le diverse implicazioni applicative.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, proseguendo nella illustrazione degli emendamenti, segnala che l'emendamento 31.1000 riveste carattere di mera precisazione contabile, onde tenere conto del fatto che le risorse previste a copertura degli oneri non sono più nella disponibilità di bilancio e devono pertanto essere prelevate dalla giacenza del conto corrente di tesoreria per essere versate all'entrata del bilancio dello Stato e riassegnate al pertinente capitolo di spesa. L'emendamento 38-bis.1000 è volto invece a precisare espressamente che l'erogazione di contributi a fondo perduto da destinare all'industria Pag. 56tessile, di cui all'articolo 38-bis del provvedimento, è prevista nel limite massimo di 5 milioni di euro per l'anno 2020, mentre l'emendamento 38-ter.1000 è volto a precisare che il Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico ai sensi del comma 3 dell'articolo 38-ter è volto esclusivamente alla promozione delle società benefit nel territorio nazionale, fermo restando il riconoscimento del credito d'imposta, nell'ammontare massimo di 7 milioni di euro, previsto dal comma 1 del medesimo articolo per il rafforzamento nell'intero territorio nazionale del sistema delle società benefit. Rileva altresì che l'emendamento 48.1000 è volto a precisare che le risorse iscritte nel capitolo 2515 dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, incrementate di 5 milioni di euro per l'anno 2020 dal provvedimento in esame, sono quelle stanziate ai sensi dell'articolo 1, comma 43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, mentre l'emendamento 52-bis.1000 si limita a introdurre una apposita clausola di neutralità finanziaria al fine di assicurare che dalla rinegoziazione dei finanziamenti agevolati non derivino oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, ciò al pari dell'emendamento 66-bis.1000, che prevede che ai componenti dei comitati tecnici di cui ai commi 2, in materia di mascherine chirurgiche, e 3, in materia di dispositivi di protezione individuale, dell'articolo 66-bis del provvedimento non spettino compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. Rileva inoltre che l'emendamento 71.1000 dei relatori è volto a prevedere che gli oneri derivanti dall'articolo 89-bis siano imputati all'articolo 265, provvedendo alla contestuale riduzione della dotazione del nuovo capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro istituito dall'articolo 71, comma 1, capoverso articolo 22-ter, destinato all'ulteriore finanziamento delle integrazioni salariali, in modo da creare il corrispondente spazio finanziario sul predetto articolo 265. Rileva invece che l'emendamento 82.1000 dei relatori si limita ad aggiornare gli importi di cui al comma 10 dell'articolo 82, in conformità alle proposte emendative approvate nel corso dell'esame in sede referente. Osserva inoltre che l'emendamento 104.1000 dei relatori introduce un comma aggiuntivo volto a prevedere che, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, siano definiti i tetti di spesa per singola regione e provincia autonoma, i criteri per l'erogazione degli ausili, ortesi e protesi di cui al primo periodo e le modalità per garantire il rispetto dei tetti di spesa regionali e nazionale. Precisa altresì che gli emendamenti 111.1000 e 111-bis.1000 sono volti a sopprimere, rispettivamente, il comma 4-bis dell'articolo 111 – che prevede la sospensione di un anno della quota capitale dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti (CDP) agli enti locali, disposta dall'articolo 112 del decreto-legge n. 18 del 2020, anche in relazione ai mutui concessi alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano – e l'articolo 111-bis del provvedimento in esame, che tra l'altro estende alle regioni a statuto speciale la sospensione, nell'esercizio 2020, del pagamento delle quote capitale dei prestiti concessi dal Ministero dell'economia e delle finanze e dalla Cassa Depositi e prestiti spa, prevista per le regioni a statuto ordinario dall'articolo 111 del decreto-legge n. 18 del 2020. Sottolinea come la proposta di soppressione delle due citate disposizioni del provvedimento è sostanzialmente dettata dal fatto che esse determinano oneri privi di quantificazione e copertura. Chiarisce inoltre che l'emendamento 126.1000 dei relatori è volto a limitare al solo anno 2020 l'incremento, in misura pari a 4 milioni di euro, del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell'usura e dei reati intenzionali violenti nonché agli orfani per crimini domestici, giacché in caso contrario la disposizione risulterebbe priva di copertura, fermo restando che l'incremento è destinato agli imprenditori che Pag. 57hanno subito danni economici a causa del COVID-19. L'emendamento 129-bis.1000 dei relatori è invece volto a sopprimere l'onere per l'anno 2031, posto che per tale annualità le disposizioni di cui all'articolo 129-bis determinano maggiori entrate. Avverte inoltre che l'emendamento 164-bis.1000 dei relatori contiene una riformulazione dell'articolo 164-bis del provvedimento, approvato dalla Commissione in sede referente, prevedendo l'attivazione di un tavolo della raffinazione presso il Ministero dello sviluppo economico finalizzato alla promozione degli investimenti da parte delle imprese operanti in tale settore, posto che l'attuale testo dell'articolo 164-bis prevede l'utilizzo di quota parte delle risorse derivanti dal gettito delle accise e dell'imposta sul valore aggiunto, determinando con ciò effetti negativi sulla finanza pubblica.

  Roberto OCCHIUTO (FI) rileva come la riformulazione dell'articolo 164-bis proposta dai relatori vada in una direzione assai differente rispetto alle finalità perseguite dalle disposizioni approvate nel corso dell'esame in sede referente. A tale proposito, anticipa che il gruppo di Forza Italia ha presentato due subemendamenti volti a ripristinare il testo attuale del provvedimento, scongiurando altresì riflessi negativi a carico della finanza pubblica, e sottolinea come, qualora non vi fosse da parte della maggioranza l'intenzione di considerare con debita attenzione tale ipotesi subemendativa, tanto meglio sarebbe che il Governo e la sua maggioranza parlamentare si assumessero direttamente la responsabilità di sopprimere una norma approvata dalla Commissione di merito e di tale rilevante impatto per il comparto produttivo.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, fa presente che, qualora i subemendamenti del gruppo di Forza Italia fossero effettivamente diretti a ripristinare il testo approvato in Commissione, i relatori si riserverebbero di ritirare l'emendamento 164-bis.1000 a loro firma e di presentarne uno nuovo volto alla soppressione dell'articolo medesimo.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) osserva come la previsione di una sorta di riserva di accisa in favore dei singoli territori fiscalmente interessati potrebbe costituire uno scenario assai interessante nell'ottica di un reale federalismo fiscale.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, nel confermare il carattere oneroso dell'articolo 164-bis, nel testo approvato dalla Commissione in sede referente, in replica alle osservazioni svolte dall'onorevole Garavaglia fa comunque presente che, una volta conclusa la difficile fase emergenziale dovuta alle conseguenze del COVID-19, il Governo e la sua maggioranza parlamentare sono fermamente intenzionati a riavviare la discussione sul tema complessivo di una riforma delle autonomie differenziate. Proseguendo nella illustrazione degli emendamenti, evidenzia che l'emendamento 177.1000 dei relatori è volto ad adeguare l'onere derivante dall'esenzione dall'IMU per il settore turistico e fieristico in conformità alla relazione tecnica predisposta dal Dipartimento delle finanze. Quanto all'emendamento 182.1000 dei relatori, evidenzia che esso è volto a esplicitare il limite di spesa, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020, entro cui riconoscere i benefici in favore degli studenti iscritti ai corsi per il conseguimento di laurea, di master universitario e di dottorato di ricerca. In merito all'emendamento 182.1001 dei relatori, evidenzia che esso è volto a sopprimere alcune disposizioni della nuova disciplina introdotta in materia di concessioni demaniali poiché appaiono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e in contrasto con la normativa comunitaria. In proposito, segnala che i relatori ed il Governo stanno approfondendo la materia al fine di definire meglio le disposizioni che è necessario sopprimere.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) fa presente che la Ragioneria generale dello Stato ha rilevato la necessità di sopprimere solamente i commi da 2-ter a 2-novies dell'articolo 182.

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  Paolo BARELLI (FI), evidenziando che il comma 2-bis dell'articolo 182 estende la proroga quindicennale delle concessioni marittime demaniali di cui ai commi 682 e 683 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018 anche alle concessioni lacuali e fluviali, ivi comprese quelle gestite dalle società sportive iscritte nel registro istituito dal Comitato olimpico nazionale italiano, nonché alle concessioni per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, compresi i punti di ormeggio, non comprende la contrarietà della Ragioneria generale dello Stato su questo punto, che, a suo avviso, presuppone una contrarietà rispetto alle citate disposizioni della legge n. 145 del 2018.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, replicando all'onorevole Barelli, evidenzia che nella nota predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato non si mette in discussione la proroga quindicennale prevista dalla legge n. 145 del 2018. Evidenzia, invece, che le perplessità della Ragioneria generale dello Stato riguardano la compatibilità generale di altre disposizioni previste dai commi da 2 a 2-undecies dell'articolo 182, come ad esempio la previsione per cui i procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge siano sospesi fino al 31 dicembre 2020 e siano inefficaci i relativi provvedimenti già adottati oggetto di contenzioso, inerenti al mancato pagamento dei canoni, concernenti le concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e le concessioni demaniali marittime per la realizzazione e la gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, replicando all'onorevole Comaroli, evidenzia che l'emendamento 182.1001 estende la portata delle osservazioni della Ragioneria generale dello Stato ai commi da 2 a 2-undecies dell'articolo 182 al fine di permettere un'ulteriore complessiva riflessione sul tema delle concessioni demaniali in ambito lacuale e fluviale, sottolineando che l'obiettivo del Governo è quello di confermare il maggior numero di disposizioni approvate durante l'esame in Commissione.

  Umberto BURATTI (PD), in merito alla disposizione dell'articolo 182 che estende anche alle concessioni lacuali e fluviali le previsioni di cui ai commi 682 e 683 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018, sottolinea che tale intervento è quantomeno opportuno anche in vista della chiusura dei contenziosi in materia e del superamento delle quotazioni OMI. Non comprende, pertanto, le perplessità espresse dalla Ragioneria generale dello Stato ed auspica che la politica riesca a chiarire tali perplessità. In proposito, annuncia di aver presentato un subemendamento volto a mantenere in vita i commi da 2 a 2-undecies dell'articolo 182.

  Roberto OCCHIUTO (FI) si dichiara confortato dall'intervento della sottosegretaria Castelli, che ha assicurato che il Governo e la maggioranza hanno intenzione di confermare il maggior numero di disposizioni approvate durante l'esame in Commissione in relazione all'articolo 182. In proposito auspica che la riformulazione dell'emendamento 182.1001 proposta dai relatori sia depositata per tempo al fine di consentire ai gruppi parlamentari di svolgere i dovuti approfondimenti. Sottolinea, inoltre, che se anche erano risapute le criticità relative al contrasto con la normativa europea, rispetto alle quali ritiene sia la politica a dover prendere una decisione, durante l'esame del provvedimento in Commissione non sono mai stati eccepiti problemi relativi alla copertura finanziaria.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), evidenziando che le considerazioni della Ragioneria generale dello Stato relativamente ai commi da 2 a 2-undecies dell'articolo 182 erano prevedibili, non ritiene corretto che il Governo e i relatori non abbiano affrontato in modo adeguato il tema della copertura finanziaria durante l'esame del provvedimento in sede referente.

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  Luigi MARATTIN (IV), relatore, proseguendo nell'illustrazione degli emendamenti, fa presente che l'emendamento 182.1002 dei relatori modifica la copertura degli oneri derivanti dai voucher turistici prevista per l'anno 2021 dall'attuale testo del provvedimento mediante corrispondente riduzione dell'articolo 12, comma 2, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, giacché tale disposizione è stata abrogata. Conseguentemente, l'onere, ridotto da 5 a 1 milione per il medesimo anno 2021, viene ora coperto tramite corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2, comma 98, del decreto-legge n. 262 del 2007. Quanto all'emendamento 199.1000 dei relatori, evidenzia che esso è volto ad evitare eventuali effetti sugli equilibri di bilancio delle autorità portuali in relazione alle disposizioni di cui all'articolo 199. In merito all'emendamento 199.1001 dei relatori, evidenzia che lo stesso è volto a registrare gli oneri derivanti dalla compensazione dei minori introiti percepiti dalle Autorità portuali di sistema, di cui ai commi 10-bis e 10-ter dell'articolo 119, pari a 10 milioni di euro per il 2020, non solo in termini di saldo netto da finanziare ma anche di fabbisogno e indebitamento netto. In merito all'emendamento 208.1000 dei relatori, evidenzia che esso è volto a espungere la previsione di apposita convenzione tra gli enti interessati, mediante la quale definire i reciproci obblighi finalizzati allo sviluppo dell'area nonché le attività di progettazione e realizzazione degli interventi di adeguamento infrastrutturale. Fa presente quindi che l'emendamento 211-bis.1000 dei relatori è volto ad introdurre una apposita clausola di invarianza finanziaria in relazione alle attività in capo al Ministero dell'interno di cui al comma 2 dell'articolo 211-bis, relative alla protezione informatica delle infrastrutture critiche. In merito all'emendamento 214.1000 dei relatori, evidenzia che lo stesso è volto a sopprimere la disposizione che estende ai servizi di trasporto passeggeri con autobus il contributo già previsto per le imprese ferroviarie per i servizi di trasporto passeggeri e merci in regime di libero mercato per compensare gli effetti economici subiti direttamente imputabili dall'emergenza COVID-19, sottraendo disponibilità economiche alla misura a sostegno delle predette imprese ferroviarie, che invece erano state quantificate e coperte sulla base dei relativi fabbisogni, determinando con ciò maggiori oneri per la finanza pubblica. In merito all'emendamento 216.1000 dei relatori, segnala che la decisione di ridurre a tre il numero di rate mensili attraverso le quali possono essere dilazionati i canoni di locazione e concessori relativi all'affidamento di impianti sportivi è giustificata dalla necessità di evitare effetti negativi sull'indebitamento netto, derivanti dal completamento del pagamento nel 2021. Osserva poi che le modifiche all'articolo 225 recate dall'emendamento 225.1000 dei relatori sono dovute alla necessità di escludere che le risorse a disposizione dei consorzi di bonifica idraulica siano destinate alla manutenzione ordinaria. Con riferimento all'emendamento 229.1000 dei relatori, segnala che le modifiche proposte sono volte ad assicurare il rispetto dei limiti di spesa autorizzati e a prevedere il concerto del Ministero dell'economia e delle finanze nella definizione del decreto attuativo. Segnala che l'emendamento 230-bis.1000 dei relatori è diretto a chiarire, dal punto di vista contabile, che gli oneri di cui all'articolo 230-bis sono imputati all'articolo 265, provvedendo alla contestuale riduzione del Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19 presso il Ministero delle dell'istruzione. Fa presente che l'emendamento 231-bis.1000 dei relatori è volto ad escludere la possibilità di incremento della dotazione organica del personale docente e ATA della scuola. In merito all'emendamento 244.1000 dei relatori osserva che la proposta emendativa, sulla base di quanto evidenziato nella nota della Ragioneria generale dello Stato, provvede a incrementare di 32,9 milioni di euro la copertura dell'onere annuo derivante dall'estensione del credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo alle regioni colpite dagli eventi sismici degli anni 2016 e 2017.

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  Gabriele LORENZONI (M5S) osserva che il maggior costo rilevato dalla Ragioneria generale dello Stato potrebbe essere conseguente a una diversa considerazione dei territori beneficiari del credito di imposta. Questo infatti non è stato esteso a tutti i comuni di Lazio, Marche ed Umbria, ma soltanto a quelli colpiti dal sisma del Centro Italia.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, evidenzia la difficoltà di circoscrivere questa tipologia di credito d'imposta a livello comunale. Assicura comunque che la misura sarà oggetto di monitoraggio ai fini della valutazione della congruità della copertura proposta.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) non ritiene coerente la copertura degli oneri derivanti dall'articolo 244 mediante corrispondente riduzione del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Ritiene inoltre che le imprese manifesteranno scarso interesse per il credito d'imposta in oggetto.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda come l'onorevole Garavaglia avesse già manifestato questa opinione in occasione dell'approvazione dell'emendamento Nevi 244.5.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, in relazione all'emendamento 263.1000 dei relatori, osserva che lo stesso è volto a collegare il raggiungimento della percentuale di personale da porre in smart working alla sussistenza delle occorrenti risorse finanziarie, al fine di evitare nuovi o maggiori oneri privi di copertura. La disposizione deve inoltre prevedere la conseguente riduzione strutturale dei costi connessi a fitti dei locali, utenze e quanto altro rapportabile alla numerosità del personale in presenza, le cui economie restano nel bilancio dell'ente. Appare inoltre necessario precisare che la partecipazione all'Osservatorio non comporta la corresponsione di compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati ed allineare la data (31 dicembre) di redazione del Piano organizzativo del lavoro agile – POLA a quella del Piano delle performance (31 gennaio) al fine di evitare aggravi burocratici connessi a scadenze differenziate. Deposita infine una nuova formulazione dell'emendamento 27.1000 dei relatori (vedi allegato 1), la quale, in luogo della soppressione del comma 18-ter dell'articolo 27, prevede l'eliminazione del beneficio fiscale, superando in tal modo i problemi di copertura precedentemente segnalati.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che sono stati presentati i seguenti subemendamenti riferiti agli emendamenti dei relatori: Garavaglia 0.71.1000.1, Schullian 0.104.1000.1, Prestigiacomo 0.164-bis.1000.1, Prestigiacomo 0.164-bis.1000.2, Garavaglia 0.182.1000.1 e Buratti 0.182.1001.1 (vedi allegato 1).
  Evidenzia quindi che subemendamento Buratti 0.182.1001.1 risulta inammissibile, in quanto volto a ripristinare il testo che l'emendamento 182.1001 intende sopprimere.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) chiede quante risorse sarebbero necessarie per la copertura delle proposte emendative delle quali si propone la soppressione o la modifica.

  Claudio BORGHI, presidente, segnala come non sempre sia stato possibile quantificare l'onere derivante dalle disposizioni e come la soppressione sia spesse volte conseguenza della mancata quantificazione dell'onere.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ribadisce la propria richiesta, finalizzata ad evitare di votare proposte emendative delle quali non è nota la portata finanziaria.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), osservando come la nota della Ragioneria generale dello Stato lamenti la mancanza Pag. 61di relazione tecnica per alcune delle norme introdotte nel corso dell'esame parlamentare, chiede se dal momento di redazione della nota fino ad ora sia intervenuta qualche novità.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, in relazione all'emendamento 1.12, segnala che sono stati acquisiti elementi informativi che consentono di superare le problematiche rilevate e assicura che l'Istituto superiore di sanità è in grado di provvedere agli adempimenti posti a suo carico con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
  Con riferimento all'emendamento 26.07 assicura che gli oneri per interessi ed eventuali oneri accessori restano a carico dell'impresa richiedente.
  Per quanto riguarda gli emendamenti approvati all'articolo 28, segnala che sono stati acquisiti i pareri dei Dipartimenti competenti ed è stato effettuato il necessario coordinamento tra gli stessi.
  In merito all'emendamento 30.4, segnala che non sussistono problemi di quantificazione in quanto il Fondo ha una dotazione già determinata in 10 milioni di euro per l'anno 2021.
  I rilievi espressi dalla Ragioneria generale dello Stato sull'articolo aggiuntivo 199.06 hanno ad oggetto i possibili riflessi sulla concorrenza e pertanto possono essere superati da valutazioni politiche.
  Evidenzia quindi che i rilievi espressi dalla Ragioneria generale dello Stato sull'emendamento 216.7 sono stati superati da una relazione tecnica del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Anche per quel che riguarda l'articolo aggiuntivo 245.07 è stata acquisita una relazione tecnica di Invitalia che conferma che l'importo stanziato per la misura «Resto al Sud» è sufficiente per la copertura dell'estensione della misura stessa.
  Segnala poi che il Dipartimento delle finanze ha assicurato l'assenza di effetti finanziari derivanti dall'emendamento 117.1 e che l'emendamento 157.6 non produce effetti distorsivi nella riscossione dei tributi degli enti territoriali.
  Assicura inoltre che il Ministero dell'interno non rileva minori entrate in relazione all'emendamento 157.7, che l'INPS ha certificato l'assenza di effetti finanziari derivanti dall'emendamento 164.2 e che l'Agenzia delle entrate può svolgere le attività poste a suo carico dall'articolo aggiuntivo 175.03 nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.
  Infine, con riferimento alle concessioni per la gestione dello sviluppo dell'attività aeroportuale di cui all'emendamento 202.5, rileva che è stata ritenuta prevalente la volontà politica di approvazione della norma emersa nel corso dell'esame in Commissione.

  Vannia GAVA (LEGA) esprime preoccupazioni per il mantenimento dell'articolo 119-bis, sulla compatibilità del quale con la normativa nazionale e comunitaria la Ragioneria generale dello Stato manifesta perplessità, al fine di evitare il rischio di procedure di infrazione.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI rileva come il carattere ordinamentale della norma ne consenta il mantenimento e come spetti al Parlamento scegliere se tenere conto o meno delle citate perplessità manifestate dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) invita i relatori e il Governo a cogliere l'occasione del rinvio in Commissione per tentare di portare a soluzione talune esigenze largamente dibattute nel corso dell'esame in sede referente, tra cui richiama nella presente sede la necessità di prevedere un differimento dei termini per il pagamento degli acconti sui saldi IRES e IRPEF nonché di intervenire sul perdurante blocco degli sfratti.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando all'onorevole Gusmeroli, fa presente che l'ambito di intervento della Commissione in sede di rinvio risulta circoscritto al perimetro deliberato in Assemblea.

Pag. 62

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, nel raccomandare l'approvazione degli emendamenti presentati dai relatori, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti ad eccezione dell'emendamento Schullian 0.104.1000.1, su cui esprime parere favorevole.

  La Sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura CASTELLI esprime parere favorevole su tutte le proposte emendative presentate dai relatori e parere conforme a quello del relatore sui subemendamenti.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 1.1000, 1-ter.1000, 3-bis.1000 e 26.1000, 27.1000 (Nuova formulazione), 31.1000, 38-bis.1000, 38-ter.1000, 48.1000, 52-bis.1000 e 66-bis.1000 dei relatori (vedi allegato 1).

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) illustra il subemendamento Garavaglia 0.71.1000.1, volto a destinare maggiori risorse al Fondo di cui all'articolo 265, comma 5, del presente decreto, onde destinarle a successivi interventi di sostegno a categorie seriamente poste in difficoltà dalla attuale crisi epidemiologica. Coglie inoltre l'occasione per esprimere il proprio rammarico circa le modalità attraverso cui nel corso dell'esame in sede referente il Governo, talvolta inopinatamente e all'ultimo istante, ha dichiarato la propria contrarietà rispetto a proposte emendative presentate dai gruppi di minoranza, sulle quali viceversa sembrava potesse esserci, anche sulla base di un orientamento in tal senso fatto trasparire dal Governo stesso, una posizione in linea di massima favorevole.

  Mauro D'ATTIS (FI) si associa alle considerazioni da ultimo svolte dalla deputata Comaroli.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Garavaglia 0.71.1000.1 e approva gli emendamenti 71.1000 e 82.1000 dei relatori, il subemendamento Schullian 0.104.1000.1, l'emendamento 104.1000 dei relatori, nel testo subemendato, nonché gli emendamenti 111.1000, 111-bis.1000, 126.1000 e 129-bis.1000 dei relatori (vedi allegato 1).

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, preso atto del contenuto dei subemendamenti Prestigiacomo 0.164-bis.1000.1 e 0.164-bis.1000.2, essenzialmente volti a ripristinare il testo approvato dalla Commissione in sede referente, ritira, come dianzi anticipato, l'emendamento 164-bis.1000 dei relatori e presenta l'ulteriore proposta emendativa 164-bis.1001 dei relatori, soppressiva dell'articolo 164-bis del provvedimento (vedi allegato 1).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, a seguito del ritiro dell'emendamento 164-bis.1000 dei relatori, i relativi subemendamenti si intendono decaduti.

  Andrea MANDELLI (FI), nell'esprimere rammarico per la contrarietà espressa da relatori e Governo sul mantenimento dell'articolo 164-bis nel testo approvato nel corso dell'esame in sede referente, ritiene tuttavia a questo punto preferibile, nel quadro di una maggiore chiarezza delle rispettive posizioni politiche, che il Governo e la maggioranza parlamentare si assumano direttamente la responsabilità di sopprimere una disposizione di così rilevante impatto, in precedenza approvata con un vasto consenso in Commissione, piuttosto che accogliere una riformulazione del medesimo articolo che avrebbe finito con lo snaturare le finalità originarie della proposta emendativa approvata in Commissione.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime rammarico per la mancata condivisione della riformulazione dell'articolo 164-bis contenuta nell'emendamento 164-bis.1000 dei relatori, che a suo avviso avrebbe potuto costituire un punto di equilibrio avanzato, comunque propedeutico all'avvio di un processo di riforma di un settore che necessita ormai di un intervento di incisivo riordino.

  La Commissione approva gli emendamenti 164-bis.1001 e 177.1000 (vedi allegato 1).

Pag. 63

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che il subemendamento Garavaglia 0.182.1000.1 viene ritirato dal presentatore.

  La Commissione approva l'emendamento 182.1000 dei relatori (vedi allegato 1).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento 182.1001 dei relatori s'intende accantonato, in attesa della riformulazione dagli stessi anticipata.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 182.1002, 199.1000, 199.1001, 208.1000 e 211-bis.1000 dei relatori (vedi allegato 1).

  Mauro D'ATTIS (FI), intervenendo sull'emendamento 214.1000 dei relatori, ritiene inaccettabile che, sulla base di rilievi, peraltro tardivi, della Ragioneria generale dello Stato, risultino sconfessate le disposizioni in precedenza approvate dalla Commissione in relazione al sostegno delle imprese che effettuano servizi di trasporto passeggeri con autobus, sulle quali si era invece registrato il consenso da parte di un ampio arco di forze parlamentari. Invita pertanto il Governo a compiere un approfondimento sulla materia, al fine di individuare una soluzione capace di superare le criticità evidenziate dal punto di vista finanziario.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) censura anch'egli il comportamento incoerente del Governo, che nega il giusto supporto a un'intera categoria pesantemente colpita da un momento di eccezionale difficoltà economica, sottolineando come ciò accada esclusivamente a causa dei dissidi interni alla maggioranza parlamentare.

  Andrea MANDELLI (FI) si associa alle considerazioni svolte dal collega D'Attis, nel senso di auspicare un maggiore sforzo del Governo nella giusta considerazione di un comparto fortemente penalizzato dall'emergenza epidemiologica, giudicando paradossale che vengano ora frustrate le legittime aspettative maturate sulla base delle disposizioni in precedenza approvate nel corso dell'esame in sede referente, al riguardo non ritenendo persuasive le argomentazioni ostative contenute nella nota trasmessa dalla Ragioneria generale dello Stato.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), nel condividere le osservazioni formulate dai colleghi che lo hanno preceduto, osserva che, qualora le perplessità manifestate dalla Ragioneria generale dello Stato attenessero esclusivamente al profilo temporale del contributo destinato alle imprese che effettuano servizi di trasporto passeggeri con autobus, si potrebbe perlomeno ipotizzare una forma di sostegno parametrata alla durata del lockdown, salvo intervenire, anche per i periodi successivi, solo in presenza delle occorrenti risorse finanziarie.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel concordare circa la necessità di non vanificare le soluzioni che la Commissione nel corso dell'esame in sede referente aveva saputo positivamente individuare, invita il Governo e i relatori a effettuare una seria valutazione in ordine ad eventuali ipotesi alternative, in grado comunque di assicurare il necessario ristoro a una categoria duramente colpita dalla crisi attuale.

  Stefano FASSINA (LEU) propone di destinare parte delle risorse stanziate dall'articolo 214 a sostegno delle imprese ferroviarie in favore delle imprese che svolgono servizi di trasporto passeggeri con autobus. Ritiene, infatti, che tale valutazione comporti una scelta di carattere politico e non tecnico.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), concordando con l'onorevole Fassina, ribadisce quanto già affermato nel suo intervento precedente e sottolinea la necessità di sostenere un comparto che si trova in forte difficoltà.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che non è possibile rimodulare gli oneri recati dall'articolo 214, come Pag. 64proposto dall'onorevole Fassina. In proposito, pur condividendo dal punto di vista politico la previsione di un sostegno alle imprese che svolgono servizi di trasporto passeggeri con autobus, ritiene sarebbe stato più opportuno prevedere a tal fine una diversa copertura finanziaria.

  Claudio BORGHI, presidente, prendendo atto dell'intervento della sottosegretaria Castelli che esclude la possibilità della rimodulazione degli oneri recati dall'articolo 214, invita gli onorevoli D'Attis e Trancassini a presentare un ordine del giorno in Assemblea di contenuto analogo a quello delle previsioni che l'emendamento 214.1000 dei relatori intende sopprimere.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) annuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sull'emendamento 214.1000 dei relatori.

  Mauro D'ATTIS (FI) annuncia il voto contrario del gruppo Forza Italia sull'emendamento 214.1000 dei relatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 214.1000, 216.1000, 225.1000, 229.1000, 230-bis.1000, 231-bis.1000, 244.1000 e 263.1000 dei relatori (vedi allegato 1).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stata presentata dai relatori una nuova formulazione dell'emendamento 182.1001 dei relatori (vedi allegato 1).

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, nell'illustrare la nuova formulazione dell'emendamento, fa presente che rispetto alla precedente essa conserva il comma 2 dell'articolo 182, escludendo dall'ambito di applicazione della disposizione il caso in cui il rilascio o l'assegnazione a terzi dell'area è stata disposta in ragione della revoca della concessione oppure della decadenza del titolo per fatto e colpa del concessionario, senza più escludere l'ipotesi del mancato pagamento dei canoni.

  Roberto OCCHIUTO (FI), intervenendo sulla nuova formulazione dell'emendamento 182.1001 dei relatori, evidenzia che questa, come la precedente, sopprime disposizioni rispetto alle quali la Ragioneria generale dello Stato non aveva espresso perplessità dal punto di vista della copertura finanziaria, ma solo rilievi riguardo a un loro possibile contrasto con la normativa europea. In proposito, ritiene che tale ultimo aspetto riguarda una scelta politica che deve essere espressa dal Parlamento.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede che i relatori e il Governo illustrino il contenuto della nuova formulazione dell'emendamento 182.1001 dei relatori.

  Andrea MANDELLI (FI) evidenzia che la nuova formulazione dell'emendamento 182.1001 dei relatori lascia irrisolta la problematica relativa alle pertinenze.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E), concorda con la riformulazione dell'emendamento 182.1001 proposta dal relatore, in particolare per quanto riguarda l'inclusione nelle ipotesi di revoca della concessione oppure di decadenza del titolo per fatto e colpa del concessionario anche di quelle derivanti dal mancato pagamento dei canoni.

  Paolo BARELLI (FI) evidenzia che la materia trattata dal comma 2-bis dell'articolo 182 riguarda una scelta politica e non finanziaria. Pertanto, auspica una presa di posizione politica chiara della Commissione sulla nuova formulazione dell'emendamento 182.1001 dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 182.1001 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) desidera sottolineare che il maggior tempo richiesto dai gruppi di opposizione per esaminare le proposte emendative dei relatori è stato proficuo poiché ha consentito i necessari approfondimenti e un dibattito Pag. 65costruttivo tra maggioranza, Governo e opposizioni.

  Claudio BORGHI, presidente, concordando con l'onorevole Comaroli, desidera ringraziare i membri della Commissione per la serietà e la correttezza che caratterizzano i lavori della stessa.

  La Commissione delibera di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  La seduta termina alle 17.10.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 399 del 30 giugno 2020, apportare le seguenti modificazioni:
   a pagina 95, prima colonna, riga trentasettesima, sopprimere le parole: «Murelli 93.10,»;
   a pagina 118, prima colonna, riga quattordicesima, sopprimere le parole: «Murelli 93.10,».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 400 del 1o luglio 2020, a pagina 73, seconda colonna, riga quarantaduesima, sostituire le parole: per l'anno 2020 con le seguenti: «annui a decorrere dall'anno 2020».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 401 del 2 luglio 2020, a pagina 45, prima colonna, riga terza, sopprimere le parole: «o di parente entro il secondo grado».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 402 del 3 luglio 2020, apportare le seguenti modificazioni:
   a pagina 33, prima colonna, riga decima, dopo le parole: «dei relatori» aggiungere le seguenti: «, alcuni dei quali risultano inammissibili»;
   a pagina 42, seconda colonna, riga sesta, sostituire le parole: «comma 1» con le seguenti: «comma 2»;
   a pagina 43, prima colonna, sostituire le parole da: «il comma 1-quater», alla riga prima, fino a: «presente articolo», alla riga quindicesima, con le seguenti: «durante lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e, comunque, non oltre il 30 settembre 2020, le disposizioni dei commi 1 e 1-bis dell'articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, non si applicano, previa autocertificazione, in presenza di persone minori di età o meritevoli di tutela, quali soggetti malati gravi, disabili, in difficoltà economica e senza dimora, aventi i requisiti di cui al citato articolo 5 del decreto-legge n. 47 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 80 del 2014»;
   a pagina 57, seconda colonna, dopo la riga trentasettesima, aggiungere il seguente periodo: «Conseguentemente, al comma 6, sostituire le parole: pari a 127,5 milioni di euro con le seguenti: pari a 140 milioni di euro.»;
   a pagina 64, prima colonna, dopo la riga trentottesima, aggiungere il seguente periodo: «Conseguentemente, al comma 12, sostituire le parole: dai commi 1, 2, 3, 9 e 10, pari a 435 milioni di euro con le seguenti: dai commi 1, 2, 3, 9, 10 e 10-bis, pari a 450 milioni di euro.»;
   a pagina 75, seconda colonna, riga sedicesima, dopo la parola: «giochi» aggiungere il seguente periodo: «Al relativo onere si provvede ai sensi dell'articolo 265.»;
   a pagina 75, seconda colonna, dopo la riga diciannovesima, aggiungere il seguente periodo: «Conseguentemente, all'articolo 265, comma 7, alinea, sostituire le parole: 211, 214 con le seguenti: 211, 213-bis, 214.»;
   a pagina 78, prima colonna, riga quarantaduesima, sostituire le parole: «31 maggio» con le seguenti: «11 maggio»;Pag. 66
   a pagina 81, prima colonna, riga quindicesima, sostituire le parole «per l'anno 2021» con le seguenti: «per l'anno 2020»;
   a pagina 82, prima colonna, sostituire le parole da: «8. Agli oneri» alla riga trentaquattresima fino a «comma 7.» alla riga quarantunesima con le seguenti: «8. Agli oneri derivanti dall'attuazione dei commi 2, 3, 4, 5 e 9 del presente articolo, determinati in 579,9 milioni di euro per l'anno 2020, si provvede, quanto a 499,9 milioni di euro, ai sensi dell'articolo 265 e, quanto a 80 milioni di euro, mediante utilizzo delle risorse rivenienti dalle disposizioni di cui al comma 7 del presente articolo.»;
   a pagina 82, seconda colonna, sopprimere le parole da: «Agli oneri» alla riga decima, sino a «presente decreto.» alla riga diciottesima;
   a pagina 82, seconda colonna, dopo la riga diciottesima aggiungere il seguente periodo: «Conseguentemente, all'articolo 265, comma 5, sostituire le parole: di 800 milioni di euro con le seguenti: di 800,1 milioni di euro;
   a pagina 94, prima colonna, riga ottava, sopprimere le parole: «delle persone e»;
   a pagina 119, seconda colonna, riga diciannovesima, sostituire la parola: «preclusi» con la seguente: «assorbiti».

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