CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 giugno 2020
399.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 30 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 10.20.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 giugno 2020.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ricorda che nella seduta di ieri i relatori hanno proposto una riformulazione dell'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020 (vedi allegato 1), che è stato poi accantonato, alla luce di alcune riserve manifestate da deputati dei gruppi di opposizione, per consentire a tutte le forze politiche di studiare meglio il contenuto della riformulazione proposta. Pertanto, anche a nome dei relatori Misiti e Melilli, chiede che i lavori della Commissione riprendano da tale proposta emendativa.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, accoglie la richiesta dei relatori.

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  Camillo D'ALESSANDRO (IV), nell'accettare la riformulazione proposta dai relatori dell'articolo aggiuntivo 38.020 a sua prima firma, evidenzia che esso ha l'obiettivo di migliorare quanto già previsto dall'articolo 7 del decreto-legge «liquidità», il quale consente alle società di redigere il bilancio di esercizio in corso al 31 dicembre 2020 secondo il principio della continuità aziendale, a condizione che la valutazione delle voci nella prospettiva della continuazione dell'attività risulti sussistente nell'ultimo bilancio di esercizio chiuso, anche se non ancora approvato, prima del 23 febbraio 2020, neutralizzando così gli effetti negativi derivanti dall'emergenza sanitaria. Segnala, tuttavia, che la previsione di una mera facoltà non ha prodotto la necessaria incisività della norma e che l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 38.020 a sua prima firma consentirebbe di garantire la continuità aziendale, assicurando agli amministratori di redigere i bilanci tenendo conto delle difficoltà dovute all'emergenza sanitaria e ai revisori di esprimersi liberamente sugli stessi. Ricorda, inoltre, che le disposizioni dell'articolo 7 del decreto-legge «liquidità» hanno aperto un dibattito in dottrina, nel quale l'Organismo italiano di contabilità (OIC) è intervenuto, nei termini riportati nella proposta emendativa in esame, con il documento interpretativo n. 6. Aggiunge che altri Paesi europei, come la Francia, hanno previsto misure simili a quelle proposte con l'articolo aggiuntivo 38.020 a sua prima firma, al fine di salvaguardare i bilanci e la continuità aziendale.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che, dal punto di vista legislativo, quanto proposto con l'articolo aggiuntivo 38.020 rischia di essere superfluo, poiché, in base alla normativa vigente, è sufficiente motivare la valutazione delle voci di bilancio nel senso della continuità aziendale e, a suo avviso, nessuno potrebbe negare che l'emergenza sanitaria costituisca una motivazione valida. Da un punto di vista politico, invece, ritiene necessario che sia rivista la normativa contenuta nel codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, che, nella sua opinione, piuttosto che aiutare le aziende in crisi ha l'effetto di velocizzare il loro fallimento, soprattutto in momenti di crisi economica come quello che il nostro Paese sta affrontando. Per questo, annuncia l'astensione della Lega dalla votazione sull'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) annuncia l'astensione del gruppo di Fratelli d'Italia dalla votazione sull'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, per le medesime ragioni richiamate dall'onorevole Garavaglia.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo D'Alessandro 38.020, come riformulato (vedi allegato 1).

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, chiede che la Commissione prosegua i lavori con l'esame degli emendamenti riferiti al titolo III.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto della richiesta del relatore Misiti, ricorda alla Commissione che le proposte emendative al titolo III comprendono, oltre agli emendamenti segnalati dei deputati, anche l'emendamento 68.137 del Governo e i relativi subemendamenti (vedi allegato 2).

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede alla presidenza il motivo per il quale la Commissione dovrebbe ora iniziare l'esame degli emendamenti riferiti al titolo III, invece di riprendere l'esame delle proposte emendative al Titolo II accantonate nella precedente seduta. Osserva che questa organizzazione dei lavori non è, a suo avviso, funzionale ad assicurare un ordinato svolgimento dei lavori.

  Claudio BORGHI, presidente, rispondendo all'onorevole Garavaglia, fa presente che al momento non ci sono le condizioni per riprendere l'esame degli emendamenti accantonati, mentre è possibile procedere con l'esame delle proposte emendative riferite al Titolo III.Pag. 92
  Con riferimento, quindi, ai subemendamenti all'emendamento 68.137 del Governo, comunica che sono inammissibili i seguenti:
   Benedetti 0.68.137.26, volto ad estendere, a decorrere dal 1o gennaio 2021, al settore della pesca professionale le forme di integrazione salariale previste per i lavoratori agricoli;
   Murelli 0.68.137.53, volto a concedere un indennizzo per la cessazione definitiva dell'attività commerciale al minuto in sede fissa o su aree pubbliche a seguito della crisi derivante dall'emergenza sanitaria;
   Durigon 0.68.137.54, volto ad abrogare l'articolo 40 del decreto-legge n. 18 del 2020, in materia di sospensione delle misure di condizionalità per l'attribuzione di alcune prestazioni;
   Durigon 0.68.137.55, volto a prorogare al 31 dicembre 2020 la sospensione dei termini relativi all'attività degli uffici degli enti impositori e dei termini di versamento dei carichi affidati all'agente della riscossione;
   Gribaudo 0.68.137.58, che, modificando l'articolo 43, è volto ad estendere l'ambito di applicazione del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività d'impresa;
   Mura 0.68.137.69, volto a stanziare ulteriori risorse per il completamento dei piani di recupero occupazionale di cui all'articolo 1, comma 491, della legge n. 160 del 2019;
   Mura 0.68.137.70, che interviene sulla disciplina relativa alle indennità di malattia e di maternità;
   Serracchiani 0.68.137.71, volto ad estendere per l'anno 2020 la possibilità di utilizzare le prestazioni di lavoro occasionali;
   Fassina 0.68.137.68, in materia di NASpI per i lavoratori operanti nelle mense e nei servizi di pulizia in ambito scolastico;
   Serracchiani 0.68.137.72, volto a modificare l'articolo 74, in materia di tutela del periodo di sorveglianza attiva dei lavoratori del settore privato;
   Benigni 0.68.137.57, volto a modificare l'articolo 78, recante istituzione del fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal Covid-19;
   Gebhard 0.68.137.84, volto a modificare l'articolo 80, in materia di licenziamento per giustificato motivo oggettivo;
   Pezzopane 0.68.137.67, volto a modificare l'articolo 81, in materia di sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi;
   D'Attis 0.68.137.79, volto a prevedere che i contributi a fondo perduto riconosciuti a imprese, lavoratori autonomi e professionisti nel 2020 non concorrono alla formazione del reddito ai fini delle imposte dirette;
   Gelmini 0.68.137.80, volto a prevedere che non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente i sussidi occasionali o le erogazioni liberali corrisposte di datori di lavoro privati ai lavoratori;
   Del Sesto 0.68.137.110, in materia di assunzione dei lavoratori socialmente utili da parte delle pubbliche amministrazioni utilizzatrici;
   Viscomi 0.68.137.78, volto a modificare l'articolo 93, in materia di proroga o rinnovo di contratti a termine;
   Cubeddu 0.68.137.82 e Costanzo 0.68.137.83, volto ad aumentare il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dai datori di lavoro ai propri dipendenti che non concorre alla formazione del reddito;
   Benigni 0.68.137.85, recante misure per la stabilizzazione del personale addetto all'attività di assistenza socio-sanitaria;
   Tucci 0.68.137.86, volto a modificare l'articolo 199, in materia di lavoro portuale e di trasporti marittimi;Pag. 93
   Buratti 0.68.137.87, volto a modificare l'articolo 262, in materia di procedure assunzionali del Ministero dell'economia e delle finanze;
   Ceccanti 0.68.137.90, limitatamente al numero 1), che interviene sul comma 1 dell'articolo 265 al fine di prevedere la possibilità di aggiornare con la legge di assestamento i livelli massimi del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario, e al numero 3), che interviene sul comma 11 dell'articolo 265, in merito alle modalità di versamento delle risorse erogate all'Italia dall'Unione europea per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo con riferimento all'emendamento 68.137 del Governo, evidenzia che su tale proposta emendativa gli uffici della Camera hanno riscontrato la mancanza di una puntuale quantificazione degli oneri, il che impedisce di verificare l'idoneità della copertura finanziaria. Chiede, pertanto, alla presidenza di fornire chiarimenti in ordine a tale aspetto.

  Claudio BORGHI, presidente, in relazione alla richiesta dell'onorevole Comaroli, fa presente che, quando esamina un provvedimento in sede referente, la Commissione Bilancio non procede a una verifica puntuale delle quantificazioni degli oneri recati dalle singole proposte emendative, ivi incluse quelle presentate dal Governo, e che la verifica tanto delle quantificazioni quanto delle relative coperture finanziarie è eseguita dalla Ragioneria generale dello Stato in occasione della cosiddetta «bollinatura».

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) ritiene comunque necessario un chiarimento da parte dell'Esecutivo prima che la Commissione Bilancio voti l'emendamento 68.137 del Governo.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Misiti, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Serracchiani 66.02, nonché degli identici articoli aggiuntivi Benedetti 66.01, Fioramonti 66.03, Giannone 66.04, Fassina 66.05 e Deiana 66.06.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Morrone 67.1, Bellucci 67.6 e Mandelli 67.12. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Emanuela Rossini 67.01, mentre esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Muroni 67.05, Grande 67.010, nonché sugli articoli aggiuntivi Frassini 67.08, Durigon 67.011.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Durigon 68.11, Rampelli 68.54, Cannatelli 68.72, mentre invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Torto 68.51 e Cominardi 68.35. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Elvira Savino 68.82 e sugli identici emendamenti Trancassini 68.65 e Meloni 68.77. Si riserva di esprimere successivamente il parere sui subemendamenti all'emendamento 68.137 del Governo, preannunciando che il parere su quest'ultimo è favorevole.
  Invita quindi al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici emendamenti Mura 68.32 e Benamati 68.106, in quanto sarebbero preclusi dall'eventuale approvazione dell'emendamento 68.137 del Governo. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Murelli 68.13 e Mor 68.33.
  Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Fassina 70.47, mentre propone di accantonare gli identici emendamenti Durigon 70.10 e Benigni 70.65, nonché gli identici emendamenti Cestari 70.4, Marin 70.23, Zucconi 70.40 e Lupi 70.72 e l'emendamento Trancassini 70.32. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bellachioma 70.1, Toccafondi 70.19, Fassina 70.45, Marin 70.49, Gregorio Fontana 70.56, Benigni 70.64 e Lupi 70.67, nonché sugli emendamenti Lucaselli 70.26, Meloni 70.36. Propone di accantonare gli identici emendamenti Palazzotto 70.44 e Miceli 70.54, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Meloni 70.09 e Bignami 70.013. Pag. 94
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Marco Di Maio 71.6 e Tripiedi 71.7, nonché sugli articoli aggiuntivi Molteni 71.013 e Bitonci 71.017.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Gribaudo 72.91 e sugli identici emendamenti Vitiello 72.5, Varrica 72.40, Bignami 72.61, Bond 72.65, De Menech 72.81, Lacarra 72.95, Benigni 72.99, Lupi 72.106, Giannone 72.109 e Zennaro 72.117. Propone di accantonare l'emendamento Toccafondi 72.11 mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Cubeddu 72.34, Fornaro 72.72, De Martini 72.21, Barzotti 72.36, Mantovani 72.44, nonché sugli identici emendamenti Vitiello 72.2, Olgiati 72.37, Varrica 72.38, Gelmini 72.51, Bignami 72.59, Bond 72.68, De Menech 72.82, Lacarra 72.94, Benigni 72.102, Lupi 72.105, Giannone 72.110 e Zennaro 72.120. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Polidori 72.42, Rizzo Nervo 72.93 e Mandelli 72.50, mentre propone di accantonare l'emendamento D'Alessandro 72.10. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Zennaro 72.01 e De Menech 72.02, mentre esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Cubeddu 72.06.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Binelli 73.3 e Segneri 73.6.
  Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti D'Arrando 74.5, Massimo Enrico Baroni 75.2, Cestari 75.1, Cominardi 75.5.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Durigon 76.1 e sugli articoli aggiuntivi Durigon 76.02 e Zangrillo 76.03.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 78.14 e Cubeddu 78.4, mentre invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Manzo 78.7. Esprime parere contrario sull'emendamento Pastorino 78.15, nonché sugli identici emendamenti D'Alessandro 78.2 e Mandelli 78.13. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Gribaudo 78.01, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Benigni 78.03, Tabacci 78.04, Amitrano 78.09 e Vitiello 78.011.
  Propone di accantonare l'emendamento De Maria 80.18, esprime parere contrario sull'emendamento Occhiuto 80.14 e sull'articolo aggiuntivo Meloni 80.014 e propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Costanzo 80.011.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Donno 81.9, mentre esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Scoma 81.08.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Tabacci 82.112, Zennaro 82.115, Lupi 82.101, Benigni 82.99, De Menech 82.88 e 82.83, Varchi 82.26, Varrica 82.23 e Vitiello 82.4, nonché sugli ulteriori identici emendamenti Rachele Silvestri 82.107, Bellucci 82.30 e Locatelli 82.14 e sull'emendamento Adelizzi 82.16. Propone di accantonare l'emendamento Fassina 82.76, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 82.79, Cubeddu 82.19, Montaruli 82.70, Brescia 82.17, Cominardi 82.20, nonché sugli articoli aggiuntivi Patassini 82.015, Cubeddu 82.014 e 82.02, sugli identici articoli aggiuntivi Paolo Russo 82.011 e Ubaldo Pagano 82.013.
  Propone di accantonare gli identici emendamenti Noja 83.1, Carnevali 83.18, Novelli 83.15, Massimo Enrico Baroni 83.8 e Nobili 83.6. Esprime parere contrario sugli emendamenti Cubeddu 83.11 e Casa 83.12, sugli articoli aggiuntivi De Lorenzo 83.010, nonché sugli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03, Ciaburro 83.05 e Moretto 83.011.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Trancassini 84.63, Cenni 84.82, sugli identici emendamenti Manzato 84.9, Luca De Carlo 84.62 e Gadda 84.11, nonché sugli emendamenti Benedetti 84.105, Pastorino 84.89, Vizzini 84.104, Polidori 84.53, Pentangelo 84.91, Iezzi 84.12, sugli identici emendamenti Incerti 84.83 e Gagnarli 84.28, sull'emendamento Mulè 84.72 nonché sugli identici emendamenti Piccoli Nardelli 84.100, Nitti 84.122 e Fratoianni 84.78. Propone di accantonare l'emendamento Nobili 84.8, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Vacca 84.42, Latini 84.20, Manzo 84.48, Cenni 84.86 e sugli articoli aggiuntivi Galizia 84.012, Carfagna 84.09, Mulè 84.04, Ubaldo Pagano 84.02, Mandelli 84.01. Pag. 95
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Luca De Carlo 85.8 e Davide Aiello 87.3, sugli identici articoli aggiuntivi Lupi 87.05, Gelmini 87.08 e Tomasi 87.011, nonché sugli articoli aggiuntivi D'Ettore 87.06, Buompane 87.09.
  Propone di accantonare gli identici emendamenti Lollobrigida 88.4, Rizzetto 88.8, Mandelli 88.10 e Mura 88.11, mentre esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Serracchiani 88.01, Ungaro 88.04.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti D'Arrando 89.2 e Noja 89.1.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Ferri 90.8 e Pini 90.17, sugli articoli aggiuntivi Occhiuto 91.02 e Tasso 91.04.
  Propone di accantonare l'emendamento Serracchiani 92.16, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Fratoianni 92.14 e 92.13, Nitti 92.19 e sugli articoli aggiuntivi Rotondi 92.02, Sut 92.05 e Siragusa 92.08.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Cestari 93.8, D'Alessandro 93.17, Milanato 93.25, Zucconi 93.39 e Lupi 93.56, nonché sugli ulteriori identici emendamenti Mandelli 93.36, Cannatelli 93.38, Frailis 93.50 e Lupi 93.59, e sull'emendamento Zangrillo 93.30. Propone di accantonare l'emendamento Viscomi 93.44, mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti Durigon 93.9, Giacomoni 93.24, Brunetta 93.37, Zennaro 93.58 e Rizzetto 93.29, nonché sugli ulteriori identici emendamenti Moschioni 93.15, Foti 93.28 e Bond 93.27 e sull'emendamento Durigon 93.11. Esprime inoltre parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Lupi 93.06, Zucconi 93.022, Frassini 93.023 e Mulè 93.027, nonché sull'articolo aggiuntivo Zangrillo 93.015.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Spena 94.6, nonché sull'articolo aggiuntivo Meloni 94.02. Propone di accantonare l'emendamento Schullian 94.12.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 95, esprime parere contrario sull'emendamento D'Alessandro 95.4 e chiede l'accantonamento degli identici emendamenti Lollobrigida 95.10, Mandelli 95.20 e Viscomi 95.23. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Vanessa Cattoi 95.3, Musella 95.12 e Lupi 95.31 e sull'emendamento Lucaselli 95.14. Propone poi l'accantonamento degli emendamenti Invidia 95.7 e Rosato 95.1 e dell'articolo aggiuntivo Donno 95.03. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Gava 95.05.
  Propone l'accantonamento dell'emendamento Gribaudo 96.2.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Morrone 98.2, Mollicone 98.5 e Lotti 98.13.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Frate 99. 12.
  Esprime parere contrario sugli emendamenti Lollobrigida 101.2 e Tripiedi 101.1.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Lollobrigida 102.1 e sugli articoli aggiuntivi Tripiedi 102.01 e Centemero 102.02.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Iezzi 103.11, Meloni 103.106 e Gelmini 103.115, nonché sugli emendamenti Boldrini 103.113, Magi 103.143, Iezzi 103.17, Palazzotto 103.117 e Carla Cantone 103.135. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Cenni 103.1, che sarebbe precluso dall'eventuale approvazione dell'emendamento 68.137 del Governo. Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Cenni 103.116, Iezzi 103.35, 103.38, 103.48, 103.49 e 103.50, Ceccanti 103.112 e Pagani 103.137. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Benigni 103.06, Braga 103.012 Meloni 103.019, Martinciglio 103.021 e Montaruli 103.024.
  Passando all'esame dell'emendamento del Governo 68.137 e relativi subemendamenti, invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, del subemendamento Fassina 0.68.137.1, esprime parere contrario sui subemendamenti Bellachioma 0.68.137.10, Benigni 0.68.137.2, Bellachioma 0.68.137.4, Labriola 0.68.137.22, Bellachioma 0.68.137.5 e 0.68.137.7, Carinelli 0.68.137.20, Bellachioma 0.68.137.8, Invidia 0.68.137.18, sugli identici subemendamenti Bellachioma 0.68.137.6 e Lazzarini Pag. 960.68.137.16, sui subemendamenti Alaimo 0.68.137.19, Guidesi 0.68.137.11, Belotti 0.68.137.13, Torto 0.68.137.21, Maccanti 0.68.137.14, Durigon 0.68.137.15, Guidesi 0.68.137.9, Vanessa Cattoi 0.68.137.12 e Comaroli 0.68.137.3. Propone l'accantonamento del subemendamento Benamati 0.68.137.24. Esprime parere favorevole sul subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.25 e parere contrario sul subemendamento Viviani 0.68.137.28. Esprime parere favorevole sul subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.27 e parere contrario sugli identici subemendamenti Vanessa Cattoi 0.68.137.30 ed Emanuela Rossini 0.68.137.31 e sul subemendamento Parolo 0.68.137.29. Esprime parere favorevole sul subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.32. Esprime parere contrario sui subemendamenti Belotti 0.68.137.44, Bellachioma 0.68.137.48 e 0.68.137.47, Durigon 0.68.137.40, Colmellere 0.68.137.38 e sugli identici subemendamenti Lucchini 0.68.137.36 e Bellachioma 0.68.137.39, nonché sui subemendamenti Bellachioma 0.68.137.45 e 0.68.137.42, Garavaglia 0.68.137.35, Belotti 0.68.137.41, Gariglio 0.68.137.33 e Durigon 0.68.137.37. Esprime altresì parere contrario sugli identici subemendamenti Emanuela Rossini 0.68.137.34 e Vanessa Cattoi 0.68.137.43. Esprime parere favorevole sul subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.49. Esprime parere contrario sui subemendamenti Bellachioma 0.68.137.50, Benigni 0.68.137.51 e Zangrillo 0.68.137.56. Propone l'accantonamento del subemendamento Serracchiani 0.68.137.52. Esprime parere contrario sui subemendamenti Serracchiani 0.68.137.59, Trancassini 0.68.137.60 e 0.68.137.61, Benigni 0.68.137.63 e 0.68.137.64. Propone l'accantonamento del subemendamento Serracchiani 0.68.137.62. Esprime parere contrario sui subemendamenti Giacomoni 0.68.137.65, Della Frera 0.68.137.66, Benigni 0.68.137.73, 0.68.137.74, 0.68.137.75, 0.68.137.76 e 0.68.137.77, Trancassini 0.68.137.81 e 0.68.137.89. Propone l'accantonamento dei subemendamenti Ceccanti 0.68.137.90, limitatamente alla parte ammissibile, Fassina 0.68.137.92, Gava 0.68.137.93, Marin 0.68.137.96, Gelmini 0.68.137.94 e 0.68.137.95, Tomasi 0.68.137.97, Brunetta 0.68.137.98 e 0.68.137.99, Comaroli 0.68.137.101, Ceccanti 0.68.137.100, Comaroli 0.68.137.103, 0.68.137.102, 0.68.137.104 e 0.68.137.105, Invidia 0.68.137.91, Tomasi 0.68.137.106, Ubaldo Pagano 0.68.137.107, Comaroli 0.68.137.108 e 0.68.137.109. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento 68.137 del Governo.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori, salvo che con riferimento all'emendamento Brescia 82.17, del quale propone l'accantonamento in vista di una sua riformulazione.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, concorda con la proposta del Governo di accantonare l'emendamento Brescia 82.17.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative per le quali è stata avanzata richiesta in tal senso da parte dei relatori e del rappresentante del Governo.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, in considerazione dell'ancora rivelante numero proposte emendative accantonate, anche sul titolo III, chiede di sospendere l'esame del Titolo III, in attesa che i relatori e il Governo possano indicare con chiarezza quali siano le proposte emendative sulle quali intendono esprimere parere favorevole.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene sia più opportuno procedere intanto all'esame delle proposte emendative riferite al Titolo III del provvedimento sulle quali è stato espresso il parere dei relatori e del Governo.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Morrone 67.1, Bellucci 67.6 e Mandelli 67.12.

Pag. 97

  Stefano FASSINA (LEU) ritira l'articolo aggiuntivo Muroni 67.05.

  Leonardo DONNO (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo Grande 67.010.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) chiede ai relatori e alla rappresentante del Governo di ripensare il parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 67.08, volto ad equiparare il servizio civile regionale al servizio civile universale, con effetti sulla tassazione dei relativi compensi. Segnala inoltre che l'incremento di reddito complessivo familiare derivante dai suddetti compensi può avere effetti anche ai fini dell'importo delle tasse universitarie e dell'esenzione dal ticket sanitario. Chiede quindi di accantonare la proposta emendativa.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frassini 67.08.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si associa alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frassini 67.08.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Frassini 67.08.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) segnala che l'articolo aggiuntivo Durigon 67.011, del quale è cofirmataria, è finalizzato a semplificare l'attività amministrativa dell'INPS, consentendo di consuntivare le settimane di trattamento di cassa integrazione con riguardo a ciascun lavoratore interessato. La proposta emendativa troverà applicazione esclusivamente per l'accesso agli ammortizzatori sociali connessi con l'emergenza COVID-19.
  Considerato quanto evidenziato, invita i relatori e il Governo a valutare la possibilità di un accantonamento dell'articolo aggiuntivo Durigon 67.011.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, assicurando l'interesse del Governo per quanto proposto dall'articolo aggiuntivo Durigon 67.011, segnala che la questione è in istruttoria e al momento, in assenza di relazione tecnica, non è possibile esprimere un parere favorevole.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), proprio in considerazione del fatto che quanto previsto dall'articolo aggiuntivo Durigon 67.011 è oggetto di esame da parte dell'amministrazione competente, chiede che la proposta emendativa sia accantonata, in attesa dei risultati dell'istruttoria in corso.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Durigon 67.011.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si associa alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Durigon 67.011.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Durigon 67.011.
  La Commissione respinge l'emendamento Durigon 68.11.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) illustra l'emendamento Rampelli 68.54, con il quale si propone una durata massima del periodo di cassa integrazione di 18 settimane nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020, e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Rampelli 68.54.

  Mauro D'ATTIS (FI) chiede l'accantonamento dell'emendamento Cannatelli 68.72, privo di oneri, con il quale si consente il godimento dell'intero periodo spettante di cassa integrazione entro il 31 agosto 2020.
  La Commissione respinge l'emendamento Cannatelli 68.72.

  Daniela TORTO (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 68.51.

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  Claudio COMINARDI (M5S) segnala che l'emendamento 68.35 a sua prima firma estende ai lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale la possibilità di usufruire di ulteriori quattro settimane di trattamento di integrazione salariale per i periodi con decorrenza anteriore al 1o settembre 2020. Evidenzia che i lavoratori in oggetto, impiegati prevalentemente nel settore delle pulizie, sono già danneggiati dal mancato riconoscimento ai fini contributivi dell'intero periodo annuale di 12 mesi e percepiscono un reddito molto basso.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che, in assenza di relazione tecnica, non è possibile esprimere un parere favorevole sull'emendamento Cominardi 68.35.

  Claudio COMINARDI (M5S) ricorda come sulla proposta emendativa fossa stata già emersa una certa convergenza.

  Paolo TRANCASSINI (FdI) osserva che, se il problema è unicamente l'assenza di relazione tecnica, l'emendamento Cominardi 68.35 potrebbe essere accantonato.

  Davide TRIPIEDI (M5S) segnala come la categoria alla quale si riferisce l'emendamento Cominardi 68.35 sia costituita prevalentemente da donne che effettuano pulizie nelle scuole e ricevono una retribuzione mensile non superiore a 500 euro.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che è consentito un solo intervento per gruppo per l'illustrazione di ciascuna proposta emendativa.

  Davide TRIPIEDI (M5S) chiede quindi l'accantonamento dell'emendamento Cominardi 68.38, in attesa della relazione tecnica.

  Stefano FASSINA (LEU) condivide quanto previsto dall'emendamento Cominardi 68.38 e, in considerazione della scarsità di risorse disponibili al momento, ritiene che questa misura potrebbe essere inserita nel prossimo provvedimento d'urgenza, che dovrebbe essere emanato nel mese di luglio. Propone quindi al presentatore di trasformare la proposta emendativa in un ordine del giorno impegnativo sul quale il Governo potrebbe esprimere un parere favorevole.

  Claudio COMINARDI (M5S) evidenzia che l'emendamento in questione è fondato sul buon senso, poiché va in soccorso di quel precariato che lo Stato non è in grado di stabilizzare e cerca di risolvere le difficoltà nel settore della pubblica istruzione. Trova peraltro giusto che il Governo risponda nel dettaglio a quanto richiesto dai commissari. In tal senso ritiene che l'accantonamento dell'emendamento in questione debba essere considerato un atto di cortesia.

  Lorenzo FIORAMONTI (MISTO) sottoscrive l'emendamento Cominardi 68.35, che interviene anche sul settore della semplificazione per le scuole. Chiede pertanto che si disponga il suo accantonamento in attesa di una celere relazione tecnica da parte del Ministero.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Marattin, ricorda che le tematiche affrontate nella proposta emendativa Cominardi 68.35 sono all'attenzione dei relatori, che sono consapevoli delle difficoltà di quei lavoratori. Per tale motivo, qualora il Governo desse assicurazione che la relazione tecnica del Ministero giungerà in tempi molto brevi, ritiene che l'accantonamento dell'emendamento potrebbe essere possibile.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI osserva che la ristrettezza dei tempi per l'esame del provvedimento rende difficile accedere alla richiesta di accantonamento avanzata. Si rimette ad ogni modo al relatore.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, è contrario all'accantonamento della proposta emendativa Cominardi 68.35.

Pag. 99

  Paolo TRANCASSINI (FDI) osserva che il relatore ha inizialmente mostrato la disponibilità ad accantonare l'emendamento Cominardi 68.35, salvo poi cambiare opinione a seguito delle pressioni esercitate dalla rappresentante del Governo. Peraltro il Governo si è espresso con motivazioni non convincenti legate alla disponibilità di tempo. Tuttavia sottolinea che la prima priorità del decreto all'esame dovrebbe essere quella di dare sostegno a chi sta a casa da mesi senza percepire un reddito e comunque di sostenere il lavoro, mentre appare sempre più chiaro che il provvedimento all'esame è diventato una specie di carrozzone per realizzare gli equilibri delle diverse componenti della maggioranza. Ritiene che tutto ciò sia intollerabile perché si stanno impiegando 55 miliardi di risorse di tutti e quindi il sostegno deve riguardare tutti, anche le categorie al momento escluse.

  Lorenzo FIORAMONTI (MISTO) crede che soprassedere, come sembra consigliare il Governo, per ragioni di tempo sia incomprensibile. Ritiene invece che si debba disporre l'accantonamento dell'emendamento Cominardi 68.35 in attesa che il Ministero faccia pervenire con estrema rapidità la relazione tecnica.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ricorda che sulla questione della cassa integrazione è intervenuto lo stesso Governo con il reperimento di una certa quantità di risorse e che non si è interrotta la riflessione per nuove forme di sostentamento da introdurre in futuro, fermo restando che esse non possono trovare luogo in questo provvedimento. Sottolinea infatti che, a risorse date, non si possono approvare emendamenti che siano aggiuntivi di spesa: non perché le tematiche relative alle categorie sociali in questione non interessino la maggioranza, ma semplicemente perché manca la copertura finanziaria. Evidenzia che tutto ciò che si accantonerà durante l'esame verrà inevitabilmente non approvato proprio per ragioni di assenza di copertura e non per altro. Le questioni poste saranno riprese in considerazione se e quando sarà autorizzato un ulteriore ricorso al debito.

  Stefano FASSINA (LEU) ritiene che la questione centrale non sia il tempo a disposizione quanto la mancanza di risorse aggiuntive, che questo decreto in effetti non ha. Per tale motivo insiste a chiedere che si lavori ad un nuovo scostamento di bilancio da inserire in un decreto di metà luglio a favore di quelle categorie che al momento sono scoperte dalle misure di sostegno o comunque insufficientemente sostenute.

  Claudio COMINARDI (M5S) ricorda che l'emendamento in discussione non ha costi aggiuntivi, proponendo un mero anticipo dell'erogazione. È disposto peraltro a trasformarlo in un ordine del giorno, a condizione che il Governo prenda solennemente l'impegno di realizzare quanto ivi previsto alla prima occasione utile.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI ribadisce che il motivo della posizione del Governo è legato a sole ragioni tecniche, giacché il Governo è largamente favorevole alla questione in tema.

  Claudio COMINARDI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 68.35, annunciando che sarà trasformato in un ordine del giorno.

  La Commissione respinge l'emendamento Elvira Savino 68.82.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) intervenendo sugli identici emendamenti Trancassini 68.65 e Meloni 68.77, evidenzia che la loro finalità è di semplificare l'erogazione dell'assegno ordinario, sottraendola al preventivo accordo con le forze sindacali. Ritiene infatti che sia assurdo, in questi tempi di emergenza, allungare i tempi per la riscossione e perpetuare un meccanismo burocratico che nel caso in questione non risponde a valide ragioni.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Trancassini 68.65 e Meloni Pag. 10068.77. Passa quindi all'esame delle proposte subemendative relative all'emendamento 68.137 del Governo.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che il deputato Fassina ha ritirato la proposta subemendativa a sua prima firma 0.68.137.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Bellachioma 0.68.137.10, Benigni 0.68.137.2, Bellachioma 0.68.137.4, Labriola 0.68.137.22, Bellachioma 0.68.137.5 e 0.68.137.7, Carinelli 0.68.137.20, Bellachioma 0.68.137.8.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i presentatori hanno ritirato il subemendamento Invidia 0.68.137.18.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) intervenendo sugli identici subemendamenti Bellachioma 0.68.137.6 e Lazzarini 0.68.137.16, li ritira per trasformarli in ordine del giorno. Pur comprendendo le esigenze relative alla tempistica dei lavori della Commissione, ritiene che sarebbe opportuno che la Commissione organizzasse efficacemente i suoi lavori odierni, perché, visto l'andamento dei lavori, si rischia concretamente di sforare i tempi previsti.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge le proposte subemendative Alaimo 0.68.137.19, Guidesi 0.68.137.11 e Belotti 0.68.137.13.

  Daniela TORTO (M5S) ritira il subemendamento a sua prima firma 0.68.137.21.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Maccanti 0.68.137.14, Durigon 0.68.137.15, Guidesi 0.68.137.9 e Vanessa Cattoi 0.68.137.12.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), illustrando la proposta subemendativa a sua prima firma 0.68.137.3, chiarisce che essa è intesa ad agevolare le piccole aziende, evitando loro un costo burocratico e sollevandole dall'obbligo di comunicazione alle organizzazioni sindacali. Reputa sia evidente che la richiesta in questione è legata alle necessità create dalla pandemia di Covid-19 e non ad altre ragioni che attengono alla dialettica tra impresa sindacati. Chiede quindi l'accantonamento della predetta proposta al fine di un'approfondita riflessione.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Marattin propone il momentaneo accantonamento della proposta subemendativa Comaroli 0.68.173.3.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento della proposta subemendativa Comaroli 0.68.137.3. Ricorda inoltre che il subemendamento Benamati 0.68.137.24 risulta accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva il subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.25 (vedi allegato 1), respinge il subemendamento Viviani 0.68.137.28 e approva il subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.27 (vedi allegato 1).

  Vanessa CATTOI (LEGA), intervenendo sugli identici subemendamenti 0.68.137.30, a sua prima firma, ed Emanuela Rossini 0.68.137.31, chiede che possano essere accantonati in attesa che si creino le condizioni per risolvere la questione dei fondi destinati al Trentino-Alto Adige. Sottolinea che non vi sarebbero comunque oneri a carico dello Stato.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) si associa alla richiesta della deputata Vanessa Cattoi.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto che il relatore e il Governo consentono, dispone l'accantonamento degli identici subemendamenti Vanessa Cattoi 0.68.137.30 ed Emanuela Rossini 0.68.137.31.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Parolo Pag. 1010.68.137.29; approva il subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.32 (vedi allegato 1); respinge i subemendamenti Belotti 0.68.137.44, Bellachioma 0.68.137.48 e 0.68.137.47, Durigon 0.68.137.40, Colmellere 0.68.137.38, gli identici subemendamenti Lucchini 0.68.137.36 e Bellachioma 0.68.137.39, nonché i subemendamenti Bellachioma 0.68.137.45 e 0.68.137.42, Garavaglia 0.68.137.35 e Belotti 0.68.137.41.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che il subemendamento Gariglio 0.68.137.33 viene ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge il subemendamento Durigon 0.68.137.37.

  Vanessa CATTOI (LEGA) chiede di valutare l'accantonamento del subemendamento a sua prima firma 0.68.137.43, volto a risolvere le problematiche relative ai fondi di solidarietà bilaterali del Trentino e dell'Alto-Adige, così da scongiurare potenziali conflitti rispetto alla normativa nazionale.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.) si associa alla richiesta di accantonamento del subemendamento a sua prima 0.68.137.34, di contenuto identico al precedente, al fine di compiere un ulteriore approfondimento della materia e scongiurare eventuali incertezze di carattere interpretativo.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, accede alla richiesta di accantonamento degli identici subemendamenti Emanuela Rossini 0.68.137.34 e Vanessa Cattoi 0.68.137.43.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto dell'avviso conforme del rappresentante del Governo, avverte pertanto che gli identici subemendamenti Emanuela Rossini 0.68.137.34 e Vanessa Cattoi 0.68.137.43 s'intendono accantonati. Avverte, altresì, che il subemendamento Ubaldo Pagano 0.68.137.49 viene ritirato dal presentatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Bellachioma 0.68.137.50, Benigni 0.68.137.51 e Zangrillo 0.68.137.56.

  Ubaldo PAGANO (PD) sottoscrive il subemendamento Serracchiani 0.68.137.59, che non comporta peraltro oneri aggiuntivi per la finanza pubblica, chiedendone l'accantonamento.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, conferma il parere contrario sul subemendamento Serracchiani 0.68.137.59.

  Ubaldo PAGANO (PD) ritira il subemendamento Serracchiani 0.68.137.59.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Trancassini 0.68.137.60 e 0.68.137.61, nonché i subemendamenti Benigni 0.68.137.63 e 0.68.137.64.

  Roberto OCCHIUTO (FI) richiama l'attenzione sul subemendamento Giacomoni 0.68.137.65, di cui è cofirmatario, che riprende un tema oggetto di discussione anche all'interno del Governo e della maggioranza parlamentare, volto a riconoscere ai datori di lavoro che non ricorrono ai trattamenti integrativi del reddito connessi all'emergenza COVID-19 e non applicano procedure di licenziamento la completa defiscalizzazione e decontribuzione, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, dei contratti di lavoro stipulati a tempo indeterminato e determinato.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, nel convenire con l'onorevole Occhiuto in merito all'assoluta centralità della questione dallo stesso evidenziata, osserva tuttavia che nella situazione attuale non è possibile dare corso alla predetta proposta emendativa, essendo i relativi oneri assai ingenti. Ritiene tuttavia che, già a valere sulle risorse finanziarie che dovessero rivenire dalla probabile richiesta del Governo alle Camere dell'autorizzazione ad un ulteriore scostamento dagli obiettivi di Pag. 102finanza pubblica, la citata questione della decontribuzione in favore delle imprese che riavviano la propria attività produttiva dovrà necessariamente costituire un intervento prioritario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Giacomoni 0.68.137.65, Della Frera 0.68.137.66, Benigni 0.68.137.73, 0.68.137.74, 0.68.137.75, 0.68.137.76 e 0.68.137.77 e Trancassini 0.68.137.81, nonché gli identici subemendamenti Comaroli 0.68.137.88 e Trancassini 0.68.137.89.

  Roberto OCCHIUTO (FI) ritira i subemendamenti Gelmini 0.68.137.94 e 0.68.137.95, che rivestono carattere residuale rispetto all'incremento dei fondi stanziati in favore del servizio civile già oggetto del subemendamento Marin 0.68.137.96 in precedenza accantonato, del quale auspica pertanto un esito positivo, stante l'evidente rilevanza del tema.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, essendo accantonati i restanti subemendamenti riferiti all'articolo 68.137 del Governo, la Commissione procederà in un momento successivo all'esame di quest'ultimo, intendendosi dunque accantonati anche gli identici emendamenti Mura 68.32 e Benamati 68.106, che dall'eventuale approvazione dell'emendamento 68.137 del Governo risulterebbero preclusi. Avverte quindi che la Commissione proseguirà i propri lavori con l'esame delle proposte emendative riferite al titolo III del provvedimento.

  Luciano NOBILI (IV) sottoscrive l'emendamento Mor 68.33 e lo ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Murelli 68.13.

  Claudio BORGHI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori, avverte che l'emendamento Fassina 70.47 s'intende decaduto.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Bellachioma 70.1, Toccafondi 70.19, Fassina 70.45, Marin 70.49, Gregorio Fontana 70.56, Benigni 70.64 e Lupi 70.67.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento a sua prima firma 70.26, volto ad innalzare da 5 a 10 il numero dei dipendenti delle aziende oltre il quale si rende obbligatoria la contrattazione sindacale, evidenziando come tale misura consentirebbe di alleviare un passaggio essenzialmente burocratico che aggrava soprattutto le numerose imprese di ridotte dimensioni o a carattere familiare del nostro Paese.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 70.26.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento Meloni 70.36, di cui è cofirmataria, volto a tutelare i livelli occupazionali delle imprese intenzionate a riprendere l'attività in questo momento di grave difficoltà economica, fornendo loro adeguata provvista finanziaria anche attraverso l'accesso ai fondi di solidarietà bilaterali, qualora non iscritte ai medesimi.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 70.36.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritira l'articolo aggiuntivo 95.03 a sua firma.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Meloni 70.09, di cui è cofirmataria, che prevede – per la durata dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e con riferimento ai lavoratori dipendenti di aziende che accedono alla cassa integrazione guadagni – la sospensione delle norme in materia di contributi associativi e delle quote di iscrizione in favore delle associazioni sindacali dei lavoratori, evidenziando come sul tema specifico nel corso delle audizioni in Commissione sul provvedimento in esame le Pag. 103associazioni sindacali non abbiano fornito risposte esaurienti.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 70.09.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Bignami 70.013, di cui è cofirmataria, volto a prevedere in capo alle imprese che fanno parte di gruppi multinazionali, beneficiarie delle misure di sostegno al reddito di cui agli articoli 68 e 70 del presente decreto-legge, la predisposizione di un piano di rilancio industriale contenente gli impegni circa la salvaguardia occupazionale e il mantenimento delle attività di produzione e di servizio, anche al fine di evitare che le citate imprese non aventi sede legale nel territorio italiano possano indebitamente usufruire delle agevolazioni in parola.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bignami 70.013.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che l'emendamento Marco Di Maio 71.6 è ritirato.

  Davide TRIPIEDI (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 71.7, riservandosi di presentare in materia un successivo ordine del giorno in Assemblea.

  Vannia GAVA (LEGA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Molteni 71.013, di cui è cofirmataria, evidenzia che tale proposta emendativa è finalizzata a prevedere un'integrazione salariale, pari all'80 per cento della retribuzione, ai lavoratori frontalieri coinvolti in procedimenti di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza Covid-19, previa effettuazione delle previste verifiche da parte dell'Inps.
  Evidenziata quindi la necessità di assicurare un ristoro ai numerosi lavori transfrontalieri, chiede che l'articolo aggiuntivo in esame sia accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Molteni 71.013 e Bitonci 71.017.

  Debora SERRACCHIANI (PD), intervenendo sull'emendamento Gribaudo 72.91, di cui è cofirmataria, riferita ai congedi parentali per i lavoratori dipendenti, chiede che tale proposta emendativa sia accantonata. Osserva, infatti, che su tale materia è intervenuta una circolare dell'Inps della quale, a suo avviso, occorre tenere conto, eventualmente valutando una riformulazione dell'emendamento in esame.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito il consenso dei relatori e del Governo, dispone l'accantonamento dell'emendamento Gribaudo 72.91.
  Avverte che l'emendamento Varrica 72.40 è stato ritirato.

  Antonio ZENNARO (MISTO-PP-AP) sottolinea che l'emendamento 72.117, a sua prima firma, mira a garantire una maggiore tutela per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato prevedendo un ampliamento, di soli 10 giorni, della durata del congedo di cui all'articolo 23 del decreto-legge n. 18 del 2020. Chiede, quindi, di accantonare tale emendamento, preannunciando che, in caso contrario, chiederà una votazione per appello nominale per far emergere chiaramente gli orientamenti dei gruppi sul tema in discussione.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente all'onorevole Zennaro che in Commissione si procede alla verifica nominale del voto solamente nel caso in cui vi siano dubbi sull'esito della votazione per alzata di mano.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Bignami 72.61, di cui è cofirmataria, sottolinea che il gruppo Fratelli d'Italia ha inteso raccogliere l'appello dei genitori lavoratori dipendenti del settore privato che, in conseguenza dell'emergenza sanitaria e della profonda incertezza legata all'avvio del prossimo anno scolastico, necessitano di un particolare sostegno nella cura dei figli minori. Osserva quindi che l'emendamento in esame Pag. 104innalza da 30 a 40 i giorni di congedo dei quali tali genitori hanno diritto di fruire, non modificando i requisiti che attualmente che ne disciplinano la fruizione. Chiede pertanto che l'emendamento Bignami 72.61 sia accantonato.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito il consenso dei relatori e del Governo, dispone l'accantonamento di tutti i restanti emendamenti riferiti all'articolo 72.
  Avverte che l'articolo aggiuntivo De Menech 72.02 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zennaro 72.01.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Cubeddu 72.06 è stato ritirato.

  Vanessa CATTOI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Binelli 73.3, di cui è cofirmataria, sottolinea che tale proposta emendativa mira all'estensione del riconoscimento del congedo previsto dal decreto-legge «Cura Italia» anche ai datori di lavoro autonomi che assistono un familiare con disabilità, a condizioni che non vi siano parenti che già si avvalgono per il medesimo assistito delle agevolazioni previste dalla legge. Sottolineata la necessità di fornire una risposta alle famiglie che versano in gravi difficoltà a causa della chiusura dei servizi socio-assistenziali dovuta allo scoppio della pandemia, manifesta la disponibilità del suo gruppo a valutare un'eventuale riformulazione dell'emendamento in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Binelli 73.3.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Segneri 73.6, D'Arrando 74.5 e Massimo Enrico Baroni 75.2 sono stati ritirati.

  Emanuele CESTARI (LEGA), intervenendo sul proprio emendamento 75.1, evidenzia che tale proposta emendativa è finalizzata a prevedere l'accesso al bonus dei 600 euro anche al personale volontario dei Vigili del fuoco, poiché ne è attualmente escluso in quanto risulta iscritto ad altra forma previdenziale.

  La Commissione respinge l'emendamento Cestari 75.1.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cominardi 75.5 è stato ritirato.

  Vannia GAVA (LEGA), intervenendo sull'emendamento Durigon 76.1, di cui è cofirmataria, ne sottolinea la finalità di escludere che, in considerazione dell'emergenza economica connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19, trovi applicazione il requisito della congruità dell'offerta di lavoro per l'accettazione del reddito di cittadinanza. Chiede, quindi, che l'emendamento in esame sia accantonato in vista di una sua riformulazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Durigon 76.1 e l'articolo aggiuntivo Durigon 76.02.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Zangrillo 76.03, rileva che la proposta emendativa in esame prevede l'obbligo per i percettori del reddito di cittadinanza di accettare lo svolgimento di stage formativi per un periodo non superiore a tre mesi e che il rifiuto di accettare tale proposta equivale al rifiuto di una delle offerte di lavoro previste dal decreto-legge n. 4 del 2019. Osservato che la proposta emendativa non reca oneri finanziari, ne raccomanda l'approvazione ritenendo indifferibile una revisione del reddito di cittadinanza che finora, come dimostrano i recenti dati che giudica sconfortanti sull'attività dei navigator, è stata fallimentare.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Zangrillo 76.03.

  Claudio BORGHI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pag. 105Pastorino 78.14: s'intende vi abbia rinunciato.
  Avverte che gli emendamenti Cubeddu 78.4 e Manzo 78.7 sono stati ritirati.
  Constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Pastorino 78.15: s'intende vi abbia rinunciato.

  Andrea MANDELLI (FI) segnala che gli identici emendamenti D'Alessandro 78.2 e 78.13 a sua prima firma hanno lo stesso contenuto dell'emendamento 84.126 dei relatori. Chiede, pertanto, che i relatori ed il Governo rivedano il parere contrario espresso sugli identici emendamenti in esame, evidenziando che le proposte emendative dei deputati dovrebbero avere la precedenza rispetto a quelle dei relatori.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Marattin, propone di accantonare gli identici emendamenti D'Alessandro 78.2 e Mandelli 78.13, al fine di verificare la segnalazione dell'onorevole Mandelli.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con la proposta dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli identici emendamenti D'Alessandro 78.2 e Mandelli 78.13 si intendono accantonati.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Benigni 78.03.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) chiede ai relatori e al Governo di motivare il parere contrario sull'articolo aggiuntivo 78.04 a sua prima firma.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI fa presente che sull'articolo aggiuntivo Tabacci 78.04 vi è un parere contrario della Ragioneria generale dello Stato, poiché questo prevede oneri non quantificati e non coperti.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E), non condividendo l'interpretazione della Ragioneria generale dello Stato, ritiene che l'articolo aggiuntivo 78.04 a sua prima firma potrebbe semmai comportare oneri per le imprese assicuratrici, essendo assolutamente neutro per la finanza pubblica.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Tabacci 78.04.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Melilli e Marattin, concorda con la proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Tabacci 78.04.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Tabacci 78.04, che è stato sottoscritto dai deputati Adelizzi, Trizzino, Lovecchio, Faro e Dal Moro, si intende accantonato. Comunica, altresì, che i presentatori hanno ritirato gli articoli aggiuntivi Amitrano 78.09 e Vitiello 78.011.

  Roberto OCCHIUTO (FI), illustrando l'emendamento 80.14 a sua prima firma, evidenzia che esso prevede, in favore dei datori di lavoro operanti nelle regioni dell'Obiettivo europeo «Convergenza» che non procedono a licenziamenti, la decontribuzione al 50 per cento di ogni contratto di lavoro a tempo determinato e indeterminato in essere alla data di entrata in vigore del provvedimento in esame. Sottolinea che si tratta di una proposta di buon senso e, pertanto, chiede ai relatori e al rappresentante del Governo di chiarire le ragioni del loro parere contrario su tale proposta emendativa.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC) coglie l'occasione fornita dall'emendamento Occhiuto 80.14 per chiedere al Governo e ai relatori di chiarire quale sia il loro orientamento generale sul sostegno all'occupazione. A suo avviso, infatti, è di primaria importanza finanziare politiche di lavoro attivo, più idonee a rilanciare l'economia rispetto alle misure riguardanti gli ammortizzatori sociali, che non sono sostenibili nel lungo periodo. Chiede, pertanto, che l'emendamento Occhiuto 80.14 Pag. 106venga accantonato per consentire una riflessione generale al Governo e ai relatori sul tema del sostegno all'occupazione.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI, replicando agli onorevoli Occhiuto e Lupi, segnala che l'emendamento Occhiuto 80.14 presenta alcune criticità. Innanzitutto, fa presente che l'utilizzo delle risorse del Fondo sviluppo e coesione per le finalità indicate dall'emendamento comporterebbe una dequalificazione della spesa, poiché si andrebbe a coprire oneri di parte corrente con risorse di conto capitale e che ciò richiederebbe la predisposizione di una specifica relazione tecnica. Segnala, inoltre, che l'emendamento in esame si pone in contrasto con la normativa europea in materia di aiuti di Stato. Quanto alle considerazioni di carattere generale esposte dall'onorevole Lupi, evidenzia che il ricorso agli ammortizzatori sociali è indispensabile per rispondere alla crisi dovuta all'emergenza sanitaria, soprattutto nella fase iniziale. Ritiene, tuttavia, che sia necessario prevedere misure più incisive volte a riportare al lavoro tutti i lavoratori in cassa integrazione. In proposito, fa presente che le risorse che potranno essere reperite con l'annunciato ulteriore scostamento di bilancio saranno utilizzate dal Governo per consentire la proroga degli ammortizzatori sociali, ma anche per predisporre strumenti che permettano alle imprese di riassorbire la forza lavoro. Fa presente, inoltre, che il Governo intende anche prolungare la previsione della non necessità delle causali per la proroga dei contratti a termine. Concludendo, ritiene di primaria importanza mettere in campo tutte le misure necessarie ad incentivare i consumi e gli investimenti e a consentire il riassorbimento di tutta forza lavoro da parte delle imprese.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), in merito alla dequalificazione della spesa, evidenzia che il Governo è intervenuto più volte in passato a sostegno del settore pubblico finanziando con risorse di conto capitale oneri di parte corrente. Ricordando che il provvedimento in esame non contiene molti interventi a favore del Mezzogiorno, ritiene non sia più possibile rinviare temi fondamentali, come quello proposto dall'emendamento Occhiuto 80.14, a provvedimenti successivi.

  Roberto OCCHIUTO (FI) segnala che la ratio dell'emendamento 80.14 a sua prima firma è quella di consentire alle regioni di utilizzare le risorse europee. Invita, pertanto, il Governo e i relatori a svolgere un ulteriore approfondimento nel merito dell'emendamento in esame.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ritiene che l'approvazione dell'emendamento Occhiuto 80.14, che ha una finalità analoga a quella dell'articolo aggiuntivo Meloni 80.014, rappresenterebbe un segnale importante e di incoraggiamento per le aziende del nostro Paese, che in questo momento di crisi stanno sostenendo sforzi considerevoli. In proposito, evidenzia l'urgenza di intervenire quanto prima perché il tema del sostegno all'occupazione riguarda migliaia di lavoratori. Chiede, pertanto, che i relatori e il Governo svolgano un'ulteriore riflessione sull'emendamento Occhiuto 80.14.

  La Commissione respinge l'emendamento Occhiuto 80.14.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Meloni 80.014, ribadisce che l'atteggiamento del Governo volto a rinviare nel tempo soluzioni a sostegno delle imprese, nonché ad insistere a non far rientrare simili questioni in occasione della scelta di come spendere 55 miliardi che appartengono a tutti, sia emblematico dell'atteggiamento di disinteresse da parte dell'Esecutivo per le reali tematiche che interessano il Paese. Rimarca infatti che il presente decreto-legge non affronta la problematica relativa a mantenere in vita le piccole imprese che sono viste con sospetto e, di fatto, non considerate come meritevoli di tutela. Eppure, sottolinea, queste rappresentano una realtà produttiva e di lavoro che sostiene un'importante filiera economica che produce ricchezza, che distribuisce tale ricchezza e che ha fatto la fortuna di molti borghi e cittadine italiani. Ricorda gli appelli Pag. 107e le richieste che le associazioni di categoria hanno proposto in sede di audizione, ove peraltro non rammenta interventi di esponenti della maggioranza o del Governo che evidentemente sapevano di non poter fornire risposte adeguate o che addirittura erano già consapevoli che non avrebbero fornito sostegno a questo settore. È dell'avviso che ciò sia anche in profonda contraddizione con quanto disposto, ad esempio, in materia di reddito di cittadinanza.
  Avendo la sensazione che la presidenza sia intenzionata a togliergli la parola, critica i tempi troppo ristretti riservati al dibattito che, a suo avviso, impediscono il corretto esercizio delle prerogative parlamentari.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che la presidenza ha lasciato ampio spazio al dibattito in considerazione dell'importanza della tematica in questione nonché per via degli interventi svolti dal Governo.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 80.014.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 30 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 13.35.

DL 30/2020: Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2.
C. 2537 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), relatore, ricorda che la Commissione ha avviato l'esame del provvedimento in oggetto nella seduta del 23 giugno 2020 ai fini dell'espressione del parere alla Commissione di merito. In quella occasione erano state formulate alcune richieste di chiarimento alla rappresentante del Governo che, nel depositare la relazione tecnica di passaggio, predisposta ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, si era riservata di rispondere in una successiva seduta.
  Ricorda, infine, che lo scorso 25 giugno la Commissione affari sociali ha concluso l'esame in sede referente del presente provvedimento, senza apportare modifiche al testo. La Commissione bilancio è quindi ora chiamata ad esprimere il proprio parere direttamente all'Assemblea.
  Chiede pertanto al Governo se sia in grado di fornire le richieste di chiarimento in merito ai profili di carattere finanziario formulate nella seduta precedente.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI conferma che le risorse assegnate al Commissario straordinario ai sensi dell'articolo 122, comma 9, del decreto-legge n. 18 del 2020, a valere sulle delibere del Consiglio dei ministri 6 aprile 2020 e 20 aprile 2020, già versate per un ammontare complessivo di 1.350.000.000 euro su apposita contabilità speciale ad esso intestata, finalizzate alla copertura di quota parte degli oneri autorizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 15, del presente provvedimento, risultano disponibili ed il loro utilizzo non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi già avviati o programmati a valere sulle risorse medesime. Evidenzia quindi che a tale conto di tesoreria si applicano peraltro, per espressa previsione dell'articolo 122, comma 9, del citato decreto-legge n. 18 del 2020, le disposizioni di cui all'articolo 27 del decreto legislativo n. 1 del 2018, che disciplina anche le modalità di prosecuzione degli interventi successivamente alla chiusura delle contabilità speciali.Pag. 108
  Segnala che il conferimento degli incarichi aggiuntivi di cui all'articolo 1-bis avverrà secondo la tempistica indicata nella relazione tecnica, corrispondente a 4 mensilità nel 2020 e a 8 mensilità nel 2021.
  Infine, con riferimento al medesimo articolo 1-bis, assicura che l'utilizzo del Fondo per la riallocazione delle funzioni connesse al programma di razionalizzazione e ammodernamento del patrimonio infrastrutturale, di cui all'articolo 619 del decreto legislativo n. 66 del 2010, iscritto nello stato di previsione del Ministero della Difesa, non è suscettibile di compromettere la realizzazione di altri interventi programmati sulle risorse del Fondo medesimo.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 2537 Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 30 del 2020, recante Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2;
  preso atto della relazione tecnica aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, nonché degli ulteriori chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince, tra l'altro, che:
    le risorse assegnate al Commissario straordinario ai sensi dell'articolo 122, comma 9, del decreto-legge n. 18 del 2020, a valere sulle delibere del Consiglio dei ministri 6 aprile 2020 e 20 aprile 2020, già versate per un ammontare complessivo di 1.350.000.000 euro su apposita contabilità speciale ad esso intestata, finalizzate alla copertura di quota parte degli oneri autorizzati ai sensi dell'articolo 1, comma 15, del presente provvedimento, risultano disponibili ed il loro utilizzo non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi già avviati o programmati a valere sulle risorse medesime;
    a tale conto di tesoreria si applicano peraltro, per espressa previsione dell'articolo 122, comma 9, del citato decreto-legge n. 18 del 2020, le disposizioni di cui all'articolo 27 del decreto legislativo n. 1 del 2018, che disciplina anche le modalità di prosecuzione degli interventi successivamente alla chiusura delle contabilità speciali;
    il conferimento degli incarichi aggiuntivi di cui all'articolo 1-bis avverrà secondo la tempistica indicata nella relazione tecnica, corrispondente a 4 mensilità nel 2020 e a 8 mensilità nel 2021;
    al medesimo articolo 1-bis, l'utilizzo del Fondo per la riallocazione delle funzioni connesse al programma di razionalizzazione e ammodernamento del patrimonio infrastrutturale, di cui all'articolo 619 del decreto legislativo n. 66 del 2010, iscritto nello stato di previsione del Ministero della Difesa, non è suscettibile di compromettere la realizzazione di altri interventi programmati sulle risorse del Fondo medesimo,
   esprime sul testo del provvedimento

PARERE FAVOREVOLE».

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), relatore, avverte che l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti. Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala gli emendamenti Bond 1.2 e Mugnai 1.3, che prevedono la destinazione di risorse aggiuntive da parte del Ministero della salute, senza specificarne né l'entità, né le modalità di reperimento, per l'effettuazione di analisi sierologiche nei confronti, rispettivamente, di tutti gli operatori sanitari Pag. 109e dei familiari del personale sanitario risultato positivo al COVID-19.
  Con riferimento alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala le seguenti:
   Gemmato 1.14, che è volta a disporre l'acquisizione, da parte del Ministero della salute, dell'AIFA e dell'ISTAT, di dati relativi alla dispensazione dei farmaci e dei parafarmaci trasmessi dalle farmacie, per il tramite delle associazioni di categoria. Al riguardo, reputa necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Panizzut 1.9, volta a prevedere che per l'esecuzione dell'indagine sierologica ci si avvalga degli esistenti strumenti tecnologici, per il cui adeguamento si autorizza una spesa di 50.000 euro, in luogo della realizzazione di un'apposita piattaforma tecnologica, per la quale era autorizzata una spesa di 220.000 euro. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione dell'onere derivante dalla proposta emendativa;
   Gemmato 1.16, che è volta a prevedere l'effettuazione di analisi sierologiche sugli animali domestici di proprietà degli individui risultati positivi alle indagini sierologiche disposte dal provvedimento in esame. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa nell'ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Panizzut 1.8, che è volta a prevedere che siano i Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali del Servizio sanitario nazionale – in luogo della Croce Rossa Italiana, come attualmente stabilito nel testo – a verificare telefonicamente la disponibilità dei singoli all'effettuazione delle analisi sierologiche, ferma restando la specifica autorizzazione di spesa all'uopo prevista dall'articolo 1, comma 15, secondo periodo, del presente provvedimento, pari a 1,7 milioni di euro per l'anno 2020. Al riguardo, reputa necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa in commento nell'ambito dello stanziamento autorizzato ai sensi dell'articolo 1, comma 15, del provvedimento in esame;
   Cunial 1.1, che è volta a prevedere che l'acquisizione del consenso all'uso dei dati da parte degli individui sottoposti all'indagine sierologica debba essere richiesto mediante informativa scritta recapitata a mezzo raccomandata al domicilio fiscale. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa in commento nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Bagnasco 1.4, che è volta a prevedere che i soggetti che risultino positivi a seguito dell'effettuazione dell'analisi sierologica sono obbligati a sottoporsi al test molecolare basato sull'identificazione di RNA virale. Al riguardo, considera necessario acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa in commento nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Panizzut 1.10, volta a sopprimere il comma 14 dell'articolo 1 del provvedimento, che prevede che l'ISTAT sia autorizzata a conferire fino ad un massimo di 10 incarichi di lavoro autonomo anche di collaborazione coordinata e continuativa, della durata di sei mesi, contestualmente sopprimendo la relativa autorizzazione di spesa, di cui al medesimo comma 14, pari a 385.000 euro per l'anno 2020, la cui copertura è posta a valere sulle risorse iscritte nel bilancio dell'ISTAT. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione Pag. 110della proposta emendativa, anche in riferimento ad obbligazioni eventualmente già assunte a valere sulla predetta autorizzazione di spesa;
   Panizzut 1.11, che prevede che per le finalità di cui all'articolo 1 del provvedimento in esame, concernente l'effettuazione dell'indagine sierologica, l'ISTAT si avvalga delle risorse umane, economiche e strumentali disponibili a legislazione vigente. Al riguardo, ritiene necessario acquisire una conferma da parte del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa in commento nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

  Fa presente infine che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI esprime parere contrario su tutte le proposte emendative puntualmente segnalate dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché nulla osta sui restanti emendamenti trasmessi.

  Giorgio TRIZZINO (M5S), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11, 1.14 e 1.16 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, e di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.45 e dalle 21.35 alle 22.25.

SEDE REFERENTE

  Martedì 30 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 18.25.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Claudio BORGHI, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, comunica che i deputati Ubaldo Pagano, Lacarra, Losacco, Bordo e Sensi sottoscrivono l'articolo aggiuntivo De Filippo 195.018; il deputato Zanichelli sottoscrive gli emendamenti Cominardi 68.35 e Invidia 95.7; il deputato Fassina sottoscrive le proposte emendative Gallinella 222.023 e Magi 224.05; la deputata Rossini sottoscrive l'emendamento Rossi 216.32; la deputata Saltamartini sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gelmini 48.08; la deputata Serracchiani sottoscrive l'emendamento Piccoli Nardelli 84.100; il deputato Furgiuele sottoscrive l'articolo aggiuntivo Fiorini 46.03; la deputata Gagnarli sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sportiello 105.037; la deputata Emiliozzi sottoscrive l'articolo aggiuntivo Grippa 215.09; il deputato Scerra sottoscrive l'articolo aggiuntivo Baldino 106.028; la deputata Frate sottoscrive l'emendamento Pag. 111Benedetti 84.105; i deputati Saltamartini, Caparvi e Gusmeroli sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Gelmini 48.08.
  Avverte inoltre che la Commissione proseguirà ora nell'esame delle proposte emendative riferite al titolo III del decreto-legge in titolo, a partire dall'emendamento Donno 81.9, sul quale vi è un parere favorevole dei relatori e del Governo. Anticipa, inoltre, che nel corso della seduta saranno presentate delle riformulazioni su talune proposte emendative riferite ai titoli IV e V del provvedimento medesimo.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) invita i relatori e il Governo a un supplemento di riflessione sull'emendamento Donno 81.9, integralmente soppressivo dell'articolo 81, la cui eventuale approvazione comporterebbe la mancata sospensione dei termini di accertamento e notifica delle sanzioni previste dagli articoli 7 e 11 del decreto legislativo n. 322 del 1989 per violazione degli obblighi in materia di trasmissione di dati statistici da parte dei soggetti ivi contemplati.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito l'avviso favorevole dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Donno 81.9. Prende atto che l'articolo aggiuntivo Scoma 81.08 è stato ritirato.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) sottoscrive l'articolo aggiuntivo 81.08.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 81.08, nonché gli identici emendamenti Tabacci 82.112, Zennaro 82.115, Lupi 82.101, Benigni 82.99, De Menech 82.88 e 82.83, Varchi 82.26 e Vitiello 82.4.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Varrica 82.23 è stato ritirato dal presentatore.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Rachele Silvestri 82.107, Bellucci 82.30 e Locatelli 82.14.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che sono stati ritirati dai rispettivi presentatori gli emendamenti Adelizzi 82.16, Pastorino 82.79 e Cubeddu 82.19.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento 82.70, di cui è cofirmataria, sottolinea che esso prevede di escludere dal Reddito di emergenza i condannati in via definitiva non riabilitati per reati di particolare allarme sociale. Evidenziando che con il Reddito di cittadinanza si sono prodotte inaccettabili anomalie, dal momento che ne hanno beneficiato anche pericolosi pregiudicati, rileva la necessità di non incorrere nello stesso errore con l'istituto del Reddito di emergenza.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento in esame, di cui è cofirmatario, associandosi alle considerazioni della collega Lucaselli, sottolinea che l'approvazione dell'emendamento comporterebbe un risparmio per la finanza pubblica, oltre ad evitare che persone condannate per reati gravi possano fruire di un sussidio sociale.

  Stefano FASSINA (LEU) chiede ai colleghi di chiarire con quale strumento alternativo intendano assicurare la sopravvivenza di persone che hanno pagato il loro debito con la giustizia e vivono in condizioni di povertà assoluta.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), replicando, evidenzia che l'ordinamento prevede altri istituti per garantire il sostentamento a chi si trova in condizioni di bisogno.

  La Commissione respinge l'emendamento Montaruli 82.70.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 82.17; avverte, altresì, che l'emendamento Cominardi 82.20 è stato ritirato dal presentatore.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al Pag. 112presidente di chiarire le modalità di contingentamento dei tempi di intervento, dal momento che il proprio gruppo è stato inibito già in due occasioni dalla possibilità di intervenire diffusamente su temi di particolare rilevanza.

  Claudio BORGHI, presidente, ricordando che si sta procedendo secondo le modalità concordate in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, invita i colleghi ad applicare tali regole con un principio di buon senso.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), ribadendo nuovamente la richiesta di chiarimenti, sottolinea che spetta a ciascun gruppo individuare le tematiche sulle quali esprimersi più diffusamente.

  Claudio BORGHI, presidente, ribadendo la necessità di applicare la regola di buon senso, concorda con la proposta che ciascun gruppo possa indicare preventivamente i temi di proprio interesse.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Patassini 82.015, chiede al Governo e ai relatori di rivedere il parere contrario, evidenziando che l'articolo aggiuntivo in esame, con una copertura irrisoria – di soli due milioni di euro –, arrecherebbe enormi benefici alle popolazioni delle zone terremotate.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) evidenzia che tutti i bonus previsti dal provvedimento in esame sono subordinati ad una valutazione della dichiarazione ISEE, che tuttavia risulta falsata laddove vengono considerati come patrimonio anche beni immobili – quali i fabbricati danneggiati da un sisma – che non producono alcun reddito. Rilevando che la misura prevista dall'articolo aggiuntivo in esame potrebbe comportare una spesa anche inferiore a due milioni di euro, si associa alla richiesta ai relatori e Governo di rivedere il parere contrario.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), intervenendo in qualità di cofirmataria dell'articolo aggiuntivo Patarino 82.015, precisa che la mancata approvazione penalizzerà ulteriormente gli abitanti delle zone terremotate, che hanno già subito le conseguenze dei ritardi nella ricostruzione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Patassini 82.015.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che gli articoli aggiuntivi a firma Cubeddu 82.014 e 82.02 sono stati ritirati dal presentatore.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 82.011.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 82.013 è stato ritirato. Comunica altresì che sono stati ritirati dai rispettivi presentatori gli emendamenti Cubeddu 83.11 e Casa 83.12, nonché l'articolo aggiuntivo De Lorenzo 83.10.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua prima firma 83.08, evidenzia che esso limita la responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19 ai soli casi di grave violazione delle prescrizioni contenute nel protocollo sottoscritto tra Governo e parti sociali. Rilevando che si tratta di una misura indispensabile per fornire chiarezza ed infondere fiducia negli imprenditori, cui è affidato il rilancio dell'economia italiana, chiede ai relatori e al Governo di rivedere il parere contrario.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'identico articolo aggiuntivo Moretto 83.011 è stato ritirato dal presentatore.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Ciaburro 83.05, evidenzia che esso affronta un tema molto caro al suo gruppo, ossia quello della limitazione alla responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19. Rappresenta, innanzitutto, che è molto difficile dimostrare in quale luogo il virus sia stato Pag. 113contratto, in particolar modo per alcune categorie di lavoratori. Inoltre, fa presente che non prevedere una norma che limiti la responsabilità dei datori di lavoro ai casi di grave violazione delle prescrizioni contenute nel protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del COVID-19 negli ambienti di lavoro metterebbe a rischio moltissimi datori di lavoro, sia nel settore privato che in quello pubblico.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, condividendo l'importanza della tematica affrontata dagli identici articoli aggiuntivi in esame, ricorda che in occasione del decreto-legge «Cura Italia» è stato approvato al Senato, con il voto favorevole di tutti i gruppi parlamentari, un ordine del giorno che impegnava il Governo a istituire un tavolo tecnico al fine di redigere la disciplina relativa alla responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19.

  Vanessa CATTOI (LEGA), sottoscrivendo a nome dei colleghi della Lega della Commissione Bilancio l'articolo aggiuntivo Ciaburro 83.05, evidenzia che, seppure il tema trattato è all'attenzione del Governo, come ricordato dalla sottosegretaria Castelli, occorre che la questione sia risolta con tempestività, anche in vista della riapertura delle scuole. Ritiene, infatti, che la limitazione della responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19 sia un presupposto importante per permettere la ripartenza del nostro Paese.

  Fabio RAMPELLI (FDI), dichiarandosi insoddisfatto della risposta della rappresentante del Governo, ritiene sia necessario e urgente dare risposte pragmatiche ai datori di lavoro. Ricorda, infatti, che numerose aziende costringono i loro dipendenti al lavoro da remoto poiché hanno timore di eventuali cause a loro carico in caso di contagio. Fa presente che questa situazione ricade inevitabilmente sulle attività commerciali collocate in prossimità degli uffici e delle aziende i cui dipendenti sono costretti a lavorare da remoto, che vedono diminuire drasticamente il loro giro di affari. Pertanto, nel sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Ciaburro 83.05, chiede che gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05 vengano accantonati anche al fine di una loro eventuale riformulazione. Ritiene, infatti, prioritario sollevare i datori di lavoro dalla responsabilità per contagio da COVID-19 per consentire alle imprese di riprendere la loro attività e all'economia di ripartire.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, anche a nome dei relatori Misiti e Melilli, propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05. Inoltre, visto il prolungarsi dei lavori, chiede di convocare immediatamente l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per definire i tempi degli interventi e organizzare i lavori della Commissione di conseguenza.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), replicando alla proposta di accantonamento formulata dal relatore Marattin, evidenzia che non possono essere accettati ricatti dai relatori. Fa presente, infatti, che gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05 meritano di essere accantonati per consentire al Governo e ai relatori di svolgere un necessario approfondimento, ma che il loro accantonamento non può essere legato a un ulteriore restringimento dei tempi di discussione.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C !-AC) non ritiene corretta la proposta di accantonamento formulata dal relatore Marattin, poiché crede che questa abbia solamente l'obiettivo di soffocare il dibattito. Avrebbe auspicato, invece, una proposta di accantonamento seria, che presupponesse una riflessione adeguata.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), associandosi agli interventi precedenti e sottolineando l'importanza dell'argomento affrontato dagli identici articoli aggiuntivi Pag. 114Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05, ritiene che la proposta di accantonamento formulata dal relatore Marattin dovrebbe consentire un supplemento di riflessione e non rappresentare una via d'uscita per evitare la discussione di un tema importante.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), considerato l'intervento della sottosegretaria Castelli, ritiene palese che la proposta di accantonamento formulata dal relatore Marattin sia fittizia.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando all'onorevole Lucaselli, ricorda che è stato l'onorevole Rampelli a chiedere che gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05 fossero accantonati.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) chiede alla rappresentante del Governo di chiarire se, a seguito dell'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05, il Governo svolgerà una riflessione seria sugli stessi.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, replicando all'onorevole Lucaselli e concordando sulla necessità di un approfondimento del tema proposto dagli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05, fa presente che il tavolo tecnico istituito dal Governo a seguito dell'approvazione del citato ordine del giorno al Senato non ha ancora concluso i propri lavori. Pertanto, non ritiene plausibile che tali proposte emendative possano trovare accoglimento entro il termine in cui la Commissione deve concludere l'esame del provvedimento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, concordando sul merito degli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05 e ricordando che anche il suo gruppo aveva presentato una proposta emendativa identica, testé ritirata, ribadisce quanto appena dichiarato dalla sottosegretaria Castelli.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto dei chiarimenti della rappresentante del Governo e del relatore Marattin e considerato che la richiesta di accantonamento avanzata dall'onorevole Rampelli presupponeva la possibilità di accoglimento degli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05, ritiene si possa procedere a discutere gli stessi e a votarli.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) evidenzia la necessità che gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05 siano approvati con urgenza, poiché ritiene che non prevedere limitazioni alla responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19 metterebbe a rischio sia il settore pubblico che quello privato. Quanto alle imprese, segnala che queste saranno sottoposte a una serie infinita di cause temerarie da parte dei propri dipendenti, per le quali dovranno sostenere spese legali elevate, che, insieme alla scadenza dei termini di sospensione dei versamenti tributari, metteranno a rischio la loro sopravvivenza. Quanto al settore pubblico e alla scuola, in particolare, fa presente che, alla luce delle incomprensibili linee guida che il Ministero dell'istruzione intende stabilire per la riapertura delle scuole, i direttori scolastici saranno chiamati a rispondere di eventuali contagi. A suo avviso, sarebbe opportuno prevedere la responsabilità del datore di lavoro per contagio da COVID-19 solo in caso di dolo.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C !-AC) ritiene un abominio giuridico l'attribuzione al datore di lavoro della responsabilità del contagio, dal momento che non si potrà mai dimostrare che esso sia avvenuto sul luogo di lavoro. Sottolinea che si tratta di emendamenti presentati da molti gruppi politici e invita pertanto maggioranza e Governo a non demandare a futuri tavoli di lavoro e alla consulenza di presunti tecnici la risoluzione della questione. Teme che la conseguenza di tale presunzione giuridica sia la chiusura delle imprese ovvero l'obbligo di stipulare una Pag. 115specifica assicurazione con costi insostenibili, e paventa il rischio di ricadute negative anche sui tribunali.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ribadisce che gli emendamenti in esame meritano un vero ripensamento da parte della maggioranza e del Governo e non un mero accantonamento. Ricorda che la presunzione del contagio sul luogo di lavoro non è stata accettata dalla maggioranza e dal Governo quando si è discusso delle vittime del dovere e chiede quindi di applicare anche in questo caso lo stesso metro, abbandonando atteggiamenti ideologici.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) osserva, senza alcuno spirito polemico, che è l'articolo 2087 del codice civile a definire il perimetro entro il quale si muove la responsabilità del datore di lavoro e ritiene che sia questo l'argomento su cui il tavolo richiamato dalla viceministra Castelli debba lavorare, prevedendo una specifica esclusione di responsabilità per i casi di Covid.

  Fabio RAMPELLI (FDI) ribadisce di aver chiesto l'accantonamento del suo e degli identici emendamenti in esame proprio in ragione dell'ordine del giorno richiamato alla viceministra Castelli, che ha dettato un indirizzo politico accolto dal Governo e rispetto al quale oggi c’è la possibilità di dare un'accelerazione per via normativa. Condivide le considerazioni del collega Garavaglia, evidenziando che si tratta di un tema per cui non vi è necessità di approfondimenti specifici, che potranno comunque essere effettuati nelle prossime ore attraverso il coinvolgimento di uno dei tecnici che prestano consulenza al Governo. Sottolinea che si tratta di un emendamento che non necessita di copertura, che raccoglie una sensibilità comune a molti gruppi, che applica un indirizzo già votato favorevolmente a Palazzo Madama e non comprende pertanto le ragioni della contrarietà.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento Trancassini 84.63, che prevede una indennità di mille euro per il mese di maggio a favore dei lavoratori danneggiati dal Covid, senza che vengano esperite le specifiche procedure che hanno rallentato l'accesso ai precedenti benefici.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 84.63.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Cenni 84.82 e l'emendamento Gadda 84.11 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento De Carlo 84.62, che introduce misure a favore dei pescatori autonomi che esercitano professionalmente la pesca. Osserva che si tratta di un comparto che non ha ricevuto alcun beneficio dai precedenti provvedimenti di urgenza conseguenti all'emergenza epidemiologica e che merita attenzione, rappresentando motivo di rilancio dell'economia interna.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Manzato 84.9 e Luca De Carlo 84.62.

  Leonardo DONNO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza di esaminare nuovamente il proprio emendamento 81.9 che, a seguito della segnalazione del collega Gusmeroli, che ringrazia, è stato riformulato in un testo che condivide.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Donno 81.9, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Claudio BORGHI, presidente, illustra la riformulazione dell'emendamento Donno 81.9, che intende sopprimere il solo comma 1 dell'articolo 81.

  La Commissione approva l'emendamento Donno 81.9, come riformulato (vedi allegato 1).

Pag. 116

  Leonardo DONNO (M5S) ribadisce la richiesta ai gruppi, già anticipata in Ufficio di presidenza, di sottoscrivere unanimemente l'articolo aggiuntivo 84.014, avente ad oggetto i vigili del fuoco, dichiarato inammissibile dalla presidenza.

  Roberto OCCHIUTO (FI) dichiara la disponibilità del proprio gruppo a sottoscrivere tale emendamento, ai fini di una sua riammissione.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto della richiesta del deputato Donno e anticipa che la valuterà una volta depositato l'emendamento con le firme di tutti i gruppi.

  La Commissione respinge l'emendamento Benedetti 84.105.

  Stefano FASSINA (LEU) sottoscrive l'emendamento Pastorino 84.89 e lo ritira.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vizzini 84.104, Polidori 84.53, Pentangelo 84.91 e Iezzi 84.12.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli identici emendamenti Incerti 84.83 e Gagnarli 84.28 sono stati ritirati.
  La Commissione respinge l'emendamento Mulè 84.72.

  Vannia GAVA (LEGA) ritiene inaccettabile che vengano respinti emendamenti delle opposizioni, come quello appena votato nonché l'emendamento Molteni 71.013, che recano misure per i lavoratori transfrontalieri, questione oggetto di emendamenti della maggioranza che risultano accantonati.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C !-AC) fa presente che è stato respinto anche l'emendamento Benigni 78.03 avente ad oggetto la medesima questione.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, ritenendo giuste le ragioni della collega Gava, propone di formulare un emendamento avente ad oggetto i lavoratori transfrontalieri che sia sottoscritto da tutti i gruppi che lo condividano.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che risultano accantonati gli identici emendamenti Piccoli Nardelli 84.100, Nitti 84.122 e Fratoianni 84.78 nonché l'emendamento Nobili 84.8.

  La Commissione respinge l'emendamento Latini 84.20.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Manzo 84.48 e Cenni 84.86 e l'articolo aggiuntivo Galizia 84.012 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Carfagna 84.09.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo Mulè 84.04 è stato accantonato. Segnala poi che l'articolo aggiuntivo Ubaldo Pagano 84.02 è stato ritirato dal presentatore.

  Andrea MANDELLI (FI) evidenzia che l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 84.01 riconosce un'indennità mensile di 1.500 euro ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell'assicurazione generale obbligatoria e che non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Sottolinea quindi l'importanza di questi lavoratori per l'economia del nostro Paese.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) ritiene che il riconoscimento di un'indennità alle categorie di lavoratori testé ricordate dall'onorevole Mandelli costituisca un tema centrale, non adeguatamente considerato dal Governo, in quanto si tratta di lavoratori che non sono in alcun modo tutelati da parte dei loro enti previdenziali.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mandelli 84.01.

  Paolo TRANCASSINI (FdI) ringrazia l'onorevole Luca De Carlo per la presentazione dell'emendamento 85.8, relativo al Pag. 117tema della responsabilità dei datori di lavoro per il contagio dei propri dipendenti. In particolare la proposta emendativa, analoga ai precedenti identici articoli aggiuntivi Mandelli 83.08, Benigni 83.03 e Ciaburro 83.05, si applica ai datori di lavoro che siano imprenditori agricoli e propone questi siano responsabili solo nel caso in cui sia dimostrato che il contagio è conseguenza della mancata applicazione dei previsti protocolli.

  La Commissione respinge l'emendamento Luca De Carlo 85.8.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Davide Aiello 87.3 è stato ritirato.

  Maura TOMASI (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo 87.011 a sua prima firma, che propone di escludere dalla base imponibile i sussidi, l'indennità e qualsiasi erogazione liberale effettuata dai datori di lavoro nei confronti dei propri lavoratori dal 1o marzo al 31 dicembre 2020, e ne chiede l'accantonamento

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Lupi 87.05, Gelmini 87.08 e Tomasi 87.011.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) interviene per illustrare l'articolo aggiuntivo 87.06 a sua prima firma.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI chiede che l'articolo aggiuntivo D'Ettore 87.06 sia accantonato in vista di una sua riformulazione.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, si associa alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Ettore 87.06.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo D'Ettore 87.06.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che gli articoli aggiuntivi Buompane 87.09 e Serracchiani 88.01 sono accantonati.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone che l'articolo aggiuntivo Ungaro 88.04 sia accantonato.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si associa alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ungaro 88.04.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Ungaro 88.04 ed avverte che l'emendamento D'Arrando 89.2 è stato ritirato.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, chiede che l'emendamento Noja 89.1 sia accantonato.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si associa alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Noja 89.1.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Noja 89.1.
  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ferri 90.8 e Pini 90.17 e gli articoli aggiuntivi Occhiuto 91.02 e Tasso 91.04.

  Stefano FASSINA (LEU) ritira gli emendamenti Fratoianni 92.14 e 92.13.

  Antonio ZENNARO (MISTO-PP-AP) sottoscrive l'emendamento Nitti 92.19.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Nitti 92.19 e l'articolo aggiuntivo Rotondi 92.02.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Sut 92.05 e Siragusa 92.08 sono stati ritirati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Cestari 93.8, D'Alessandro 93.17, Milanato 93.25, Zucconi 93.39 e Lupi 93.56.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Frailis 93.50 è stato ritirato.

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  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Mandelli 93.36, Cannatelli 93.38 e Lupi 93.59

  Roberto OCCHIUTO (FI) chiede l'accantonamento dell'emendamento Zangrillo 93.30, per analogia di materia con l'emendamento Viscomi 93.44, del quale è già stato disposto l'accantonamento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, chiede che l'emendamento Zangrillo 93.30, gli identici emendamenti Durigon 93.9, Giacomoni 93.24, Brunetta 93.37, Zennaro 93.58 e Rizzetto 93.29, gli ulteriori identici emendamenti Moschioni 93.15, Foti 93.28 e Bond 93.27 e l'emendamento Durigon 93.11, nonché gli identici articoli aggiuntivi Lupi 93.06, Zucconi 93.022, Frassini 93.023 e Mulè 93.027 e l'articolo aggiuntivo Zangrillo 93.015 siano accantonati.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si associa alla richiesta dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative richiamate dal relatore Marattin.

  La Commissione respinge l'emendamento Spena 94.6.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) segnala che il tema dei voucher in agricoltura, oggetto dell'articolo aggiuntivo Meloni 94.02, costituisce uno degli argomenti sui quali il gruppo Fratelli d'Italia intende discutere diffusamente senza applicazione dei limiti temporali. Evidenzia che le associazioni di categoria hanno manifestato grande interesse per l'ampliamento del campo di applicazione dello strumento dei voucher, che consente l'assunzione di lavoratori stagionali senza eccessivi adempimenti burocratici. Ricorda quindi che in seguito alla diffusione dell'epidemia da COVID-19 il settore agricolo ha risentito fortemente della mancanza di lavoratori esperti da impiegare nelle operazioni di raccolta. La Ministra Bellanova ha proposto di risolvere il problema mediante la regolarizzazione dei lavoratori stranieri clandestini, mentre il gruppo Fratelli d'Italia propone la riapertura dei corridori verdi e l'utilizzo dei voucher, che consentirebbero l'accesso in Italia di lavoratori, già esperti, da impiegare nei lavori stagionali in agricoltura.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Meloni 94.02, di cui è cofirmatario, ricorda come, in sede di audizione, tutte le associazioni di categoria del settore agricolo abbiano sollecitato la reintroduzione dei voucher. Segnala, altresì, che in sede di esame del decreto-legge n. 18 del 2020 (cosiddetto «Cura Italia»), convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 2020, un emendamento di contenuto analogo rimase a lungo accantonato per poi essere respinto. Sottolinea, quindi, che la sanatoria per i lavoratori immigrati non può in alcun modo sostituire i voucher, e che l'unico settore che davvero il Governo riuscirà a rilanciare con il provvedimento in esame è quello dell'immigrazione clandestina.

  Fabio RAMPELLI (FDI) intervenendo sull'articolo aggiuntivo Meloni 94.02, di cui è cofirmatario, ritiene incomprensibile la scelta del Governo di respingere la reintroduzione dei voucher, dato che si tratta di una misura a costo zero che, anzi, produrrebbe gettito fiscale aggiuntivo a beneficio delle finanze pubbliche.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 94.02.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento D'Alessandro 95.4 è stato ritirato dal presentatore. Ricorda, altresì, che gli identici emendamenti Lollobrigida 95.10, Mandelli 95.20, Viscomi 95.23 sono accantonati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Vanessa Cattoi 95.3, Musella 95.12 e Lupi 95.31.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 95.14, evidenzia che esso mira a promuovere gli Pag. 119investimenti per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro ed eliminare i rischi per la salute, in particolare quelli legati agli agenti cancerogeni. Pur riconoscendo che l'emergenza sanitaria attuale è connessa al COVID-19, rileva la necessità di occuparsi anche degli altri rischi biologici, chimici o derivanti dall'uso di attrezzature obsolete che provocano tante, troppe morti sul lavoro.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 95.14.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Donno 95.03 è stato ritirato dal presentatore.

  Vannia GAVA (LEGA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo a sua firma 95.05, segnala che esso dispone la sospensione dei canoni demaniali e la possibilità di rateizzarne gli importi a partire da marzo 2021 per tutti gli operatori del settore turistico-ricreativo, sportivo e di diporto nautico, che sono tra i soggetti maggiormente colpiti dalla recessione in corso.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gava 95.05.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'emendamento Gribaudo 96.2 è stato accantonato. Ricorda altresì che l'emendamento Lotti 98.13 è stato ritirato dal presentatore.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento Mollicone 98.5, di cui è cofirmatario, segnala l'assoluta incoerenza del Governo il quale, dapprima, con il citato decreto-legge «Cura Italia», ha escluso le associazioni sportive professionistiche dalla possibilità di fruire della cassa integrazione; successivamente, con il decreto-legge n. 23 del 2020 (cosiddetto «Liquidità»), convertito con modificazioni dalla legge n. 40 del 2020, ha esteso anche ad esse tale facoltà; ora, invece, esprime parere contrario all'ipotesi – prevista dall'emendamento in esame – di ampliare la cassa integrazione a diciotto settimane.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Morrone 98.2 e Mollicone 98.5.

  Flora FRATE (MISTO), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 99.12, si dichiara basita dal parere contrario formulato dai relatori e dal Governo: l'emendamento, infatti, mira semplicemente ad estendere, senza alcun aggravio economico, l'attività dell'Osservatorio sul lavoro femminile, ampliando le sue competenze al contrasto di fenomeni quali lo stalking ed il mobbing. Rileva, peraltro, che tale norma è coerente con le finalità della Convenzione OIL n. 190, appena approvata dalla Commissione Lavoro.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive a nome del gruppo Fratelli d'Italia l'emendamento Frate 99.12, sottolineando che si tratta di una problematica politicamente trasversale, che necessita di una disciplina adeguata. Invita, quindi, relatore e Governo a rivedere il parere contrario.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI propone di accantonare l'emendamento Frate 99.12.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Frate 99.12.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, anche a nome dei colleghi Misiti e Melilli, propone l'accantonamento dell'emendamento Lollobrigida 101.2.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lollobrigida 101.2. Avverte inoltre che l'emendamento Tripiedi 101.1 è stato ritirato dal presentatore.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone di accantonare l'emendamento Lollobrigida 102.1.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito l'avviso conforme del Governo, avverte che Pag. 120l'emendamento Lollobrigida 102.1 s'intende pertanto accantonato.

  Davide TRIPIEDI (M5S) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 102.01.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Centemero 102.02.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) invita i relatori e il Governo a valutare l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Centemero 102.02, che non reca oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e viene incontro alle esigenze del settore aeroportuale.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI accede alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Centemero 102.02, stante l'intenzione del Governo di individuare sulla questione affrontata dallo stesso un possibile punto di mediazione.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito anche l'avviso conforme dei relatori, avverte che l'articolo aggiuntivo Centemero 102.02 s'intende pertanto accantonato.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone di accantonare il complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 103.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che la proposta di accantonamento degli emendamenti riferiti all'articolo 103, concernente l'emersione dei rapporti di lavoro, inclusi quelli soppressivi dell'articolo medesimo, tra cui l'emendamento Iezzi 103.11, riveli non già l'intenzione da parte della maggioranza di svolgere sul tema una reale riflessione, rispettosa anche del punto di vista dei gruppi di opposizione, anche nella prospettiva di una auspicabile modifica del provvedimento, bensì dissimuli sostanzialmente un intento quasi provocatorio, volto a evitare la trattazione di una questione di così delicata rilevanza.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) si associa alle valutazioni svolte dall'onorevole Garavaglia, dal momento che la proposta di accantonamento degli emendamenti riferiti all'articolo 103 appare palesemente motivata dalla volontà di aggirare la discussione di un tema cui i gruppi di opposizione prestano particolare attenzione, anziché dalla presunta intenzione del Governo e della sua maggioranza parlamentare di approfondire nel merito la questione.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, assicura che la proposta di accantonamento non sottende un atteggiamento di scarsa disponibilità o considerazione nei confronti delle questioni poste dai gruppi di opposizione, ferma a suo avviso restando l'opportunità di proseguire nella seduta odierna nella trattazione degli emendamenti riferiti ai titoli IV e V del provvedimento, anche nell'ottica di assicurare il rispetto dei tempi al momento previsti per il conferimento del mandato ai relatori.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che potrebbe essere utile convocare un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati de gruppi, al fine di superare la situazione di stallo nei lavori e individuare un'organizzazione degli stessi che possa tenere debitamente conto anche dell'esigenza dei gruppi di opposizione affinché non venga compresso il dibattito sui temi da essi ritenuti di maggior rilievo.

  Andrea MANDELLI (FI) concorda circa l'opportunità di programmare i futuri lavori della Commissione sino al conferimento del mandato ai relatori nella maniera più razionale possibile e al contempo rispettosa delle diverse esigenze in campo.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, nel ribadire la disponibilità della maggioranza a discutere senza limitazioni preconcette dei temi sui quali le opposizioni hanno manifestato una maggiore sensibilità, evidenzia tuttavia come occorra prevedere una tempistica dei lavori che consenta di onorare il termine convenuto per il conferimento Pag. 121del mandato ai relatori, anche tenuto conto dell'elevato numero di proposte emendative ancora da esaminare.

  Leonardo DONNO (M5S) dichiara la piena disponibilità del suo gruppo a procedere nell'immediato all'esame delle proposte emendative riferite ai titoli IV e V del provvedimento, eventualmente anche prevedendo una prosecuzione notturna della seduta.

  Stefano FASSINA (LEU) non reputa vi sia stata finora da parte della maggioranza alcuna compressione del dibattito o un atteggiamento poco rispettoso nei confronti delle opposizioni, ritenendo tuttavia necessario organizzare i lavori della Commissione in modo tale da non vanificare l'obiettivo di giungere al conferimento del mandato ai relatori nel termine convenuto.

  Roberto OCCHIUTO (FI) invita i diversi gruppi parlamentari a trovare una linea condivisa in merito alla prossima organizzazione dei lavori, considerando controproducente ogni sorta di sterile contrapposizione.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che l'attuale impasse nei lavori dipenda anche dall'incertezza con la quale il Governo e la sua maggioranza parlamentare hanno sinora affrontato alcuni temi di rilevo fondamentale, sui quali le opposizioni hanno peraltro ampiamente richiamato l'attenzione nel corso della discussione svoltasi nei giorni precedenti, quali le misure attinenti alle detrazioni fiscali o al sostegno al comparto automobilistico, rispetto alle quali sono mancate sinora proposte convincenti.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC) si associa alle valutazioni da ultimo svolte dall'onorevole Garavaglia, invitando i relatori e il Governo a compiere uno sforzo per l'individuazione delle soluzioni ottimale alle diverse questioni tuttora irrisolte.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ritiene che una possibile soluzione per agevolare la prosecuzione dei lavori potrebbe consistere nell'individuazione delle questioni che, ad avviso dei gruppi di opposizione, rivestano particolare rilievo e su cui concentrare quindi maggiormente l'attenzione nel prosieguo della discussione, in modo tale da assicurare spazio adeguato alla discussione, ferma comunque restando la necessità di pervenire al conferimento del mandato al relatore entro un termine prestabilito.

  Roberto OCCHIUTO (FI) manifesta la disponibilità a concentrare la discussione su alcuni specifici temi, contingentando la discussione sugli altri, ritenendo però opportuno che i relatori e il Governo, entro la mattinata di domani, diano le risposte con riguardo agli emendamenti accantonati.

  Claudio BORGHI, presidente, non emergendo una chiara intesa tra i gruppi, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad una successiva seduta, convocando immediatamente l'Ufficio di presidenza.

  La seduta termina alle 21.35.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus.
Testo unificato C. 2451 e abb.

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alle modalità di erogazione, per le annualità 2018 – 2021, delle risorse del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate Pag. 122confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Atto n. 176.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di poteri speciali.
Atto n. 178.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione dell'articolo 1 della direttiva (UE) 2018/849, che modifica la direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso.
Atto n. 166.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.
Atto n. 177.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 20 dicembre 2017, n. 239, concernente il regolamento di attuazione della direttiva 2014/90/UE sull'equipaggiamento marittimo che abroga la direttiva 96/98/CE.
Atto n. 179.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 398 di lunedì 29 giugno 2020, apportare le seguenti modificazioni:
   a pagina 28, prima colonna, riga settima, sostituire le parole: «39.02» con le seguenti: «41.02»;
   a pagina 36, prima colonna, sedicesima riga, sostituire le parole: «Paolo Russo» con le seguenti: «Giovanni Russo».

Pag. 123