CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 26 giugno 2020
396.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Venerdì 26 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Giuseppe BUOMPANE. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 10.15.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 giugno 2020.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni per la seduta odierna, comunica che il deputato Ferri sottoscrive l'emendamento Bergamini 182.81 e che il deputato Sensi sottoscrive l'articolo aggiuntivo De Filippo 195.018.
  Avverte che sono inammissibili le seguenti proposte emendative dei relatori presentate nella seduta di ieri:
   25.033, volto a rifinanziare il Fondo per le attività di patronato, limitatamente al comma 2, il quale prevede che i centri di assistenza fiscale effettuino, su richiesta del contribuente, il riscontro della corrispondenza dei dati dei redditi fondiari indicati nella dichiarazione con quelli risultanti dalle banche dati dell'Agenzia delle entrate;
   29.023, che novella il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, prevedendo, tra l'altro, che nelle demolizioni e ricostruzioni la deroga alle distanze minime previste dalla normativa vigente sia consentita nei limiti di sagoma e volumetria preesistenti; Pag. 4
   35.026, che, modificando l'articolo 3 del decreto-legge n. 23 del 2020 (cosiddetto «Liquidità»), prevede che, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, si provveda al riassetto del gruppo SACE Spa, intervenendo altresì sulla governance della SIMEST Spa;
   84.014, volto a rideterminare la disciplina del trattamento economico del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, di contenuto sostanzialmente analogo agli identici articoli aggiuntivi Zardini 260.01, Miceli 260.03, Maurizio Cattoi 260.06, già dichiarati inammissibili nella seduta dello scorso 8 giugno;
   119.088, che reca disposizioni di carattere ordinamentale in materia di procedure esecutive aventi a oggetto immobili realizzati in regime di edilizia residenziale pubblica convenzionata e agevolata;
   206.6, che reca disposizioni finalizzate all'adozione di linee guida in materia di programmazione ed esecuzione delle attività di indagine sullo stato di conservazione delle gallerie esistenti lungo le strade statali e le autostrade, in quanto di contenuto sostanzialmente analogo agli emendamenti Navarra 206.2 e Deiana 206.4, dichiarati inammissibili nella seduta dello scorso 8 giugno;
   208.016, che interviene sulle modalità di finanziamento degli interventi connessi allo svolgimento della Ryder Cup 2020;
   238.018, limitatamente al capoverso 1-bis, che prevede la possibilità di adottare, con apposito decreto ministeriale, misure finanziarie in favore di progetti promossi dalla Fondazione per la ricerca scientifica termale FORST;
   260.09, che reca modifiche alla normativa di cui ai decreti del Presidente della Repubblica nn. 335 e 337 del 1982, in materia di incarichi dirigenziali relativi al personale della Polizia di Stato.

  Avverte quindi che il termine per la presentazione di subemendamenti alle proposte emendative 1.101, 2.014, 27.22, 65.016, 72.122, 84.126, 122.034, 127.028, 136.6, 199.026, 208.016, 223.8, 227.18 e 237.03 dei relatori è fissato alle ore 16 di domenica 28 giugno prossimo.
  Ricorda che l'esame delle proposte emendative riprenderà dall'emendamento Lollobrigida 176.70.

  La Commissione respinge l'emendamento Lollobrigida 176.70.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Iorio 176.29.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento De Giorgi 176.119 e gli identici emendamenti Mulé 176.85, Di Giorgi 176.96, Zennaro 176.129 e Mollicone 176.56.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, avverte che sono stati ritirati gli emendamenti Alemanno 176.36 e Scanu 176.37.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Maggioni 176.11 e Mandelli 176.74 e l'articolo aggiuntivo Garavaglia 176.012.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel ricordare che il gruppo Fratelli d'Italia ha presentato una serie di emendamenti la cui approvazione ritiene imprescindibile per assicurare il rilancio della vita economica del Paese, segnala che l'emendamento Trancassini 177.41, di cui è cofirmataria, rientra in tale ambito con la finalità di sostenere gli imprenditori che operano nel settore della ristorazione e del commercio al dettaglio legato alle attività turistiche. In particolare, la proposta emendativa propone di allargare la platea degli immobili per i quali è previsto il non pagamento della rata dell'IMU e differisce alla fine dell'anno il pagamento della TARI. Ribadisce che i piccoli imprenditori si trovano in una condizione molto difficile, dovendo far fronte a spese fisse, pur in presenza della cessazione della loro attività, in particolare per quanto riguarda il personale. Ricorda che nel settore si registra in molti casi una stretta relazione tra datore di Pag. 5lavoro e lavoratori, che in qualche modo costituiscono una sorta di famiglia allargata. Ritiene che lo Stato debba assicurare una più ampia forma di sostegno, ricordando che il differimento dei termini per il pagamento della TARI non influisce in maniera significativa sulle finanze pubbliche, offrendo invece un aiuto concreto al fine della ripresa. Invita, pertanto, ad accantonare la proposta emendativa, al fine della rivalutazione del parere contrario espresso.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 177.41, sottolinea che su un tema rilevante come quello della sopravvivenza degli esercizi commerciali legati al settore turistico, la maggioranza, invece di proporre soluzioni concrete, tergiversa. Rileva, infatti, come l'oggettiva bellezza delle città d'arte italiane non possa prescindere dalla sopravvivenza dalle piccole e medie attività commerciali, senza le quali i centri storici sono destinati a perdere la loro identità e a trasformarsi in gelide realtà, concetto quest'ultimo che, a suo avviso, sembra sfuggire al Ministro Franceschini.
  Evidenzia quindi, come già sottolineato dalla collega Lucaselli, che il suo emendamento propone di sostenere i piccoli imprenditori e i commercianti, che definisce eroici, per la grave condizione di difficoltà nella quale stanno tentando di riavviare le rispettive attività, esonerandoli dal pagamento della TARI per l'anno 2020.
  Ribadisce, quindi, che nel decreto-legge «Rilancio» mancano interventi strutturali a favore di lavoratori ed imprese, mentre sono presenti una serie di elargizioni che sottraggono risorse agli interventi realmente necessari, nonché misure che nulla hanno a che vedere con il sostegno ai comparti produttivi, come quella della riorganizzazione del Consiglio di amministrazione dell'Enit che, a suo avviso, dovrebbe essere espunta dal provvedimento.
  Concludendo, ritiene che il Ministro Gualtieri abbia svilito un tema centrale per il futuro delle aziende e degli imprenditori come quello affrontato nell'emendamento a sua prima firma 177.41, mostrando un sarcasmo che rivela un'inammissibile spregiudicatezza del Governo. Chiede quindi che l'emendamento 177.41 a sua prima firma sia accantonato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Trancassini 177.41 e Lupi 177.78.

  Beatrice LORENZIN (PD) ritira il proprio emendamento 177.74.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Mor 177.25 e Lupi 177.81.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Marco Di Maio 177.18: s'intende vi abbia rinunciato.

  Stefano FASSINA (LEU) ritira il proprio emendamento 177.56.

  La Commissione respinge l'emendamento Gelmini 178.6.

  Marialuisa FARO (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 178.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Racchella 179.03 e l'emendamento Formentini 180.5.

  Mauro D'ATTIS (FI), intervenendo sull'emendamento 181.23, a prima firma Spena, evidenzia che tale proposta emendativa intende agevolare il rilancio delle attività commerciali esonerandole dal pagamento delle imposte dovute per l'occupazione degli spazi in aree pubbliche prevedendo, al contempo, un meccanismo di compensazione del conseguente mancato gettito per i comuni. Non comprende, quindi, la contrarietà espressa dal relatore e dal Governo, considerato, tra l'altro, che manca nel decreto-legge in esame un intervento che vada nella direzione proposta dall'emendamento Spena 181.23, del quale chiede l'accantonamento.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive l'emendamento Spena 181.23 condividendone pienamente lo spirito. Evidenzia, infatti, che il suo gruppo ha presentato una Pag. 6serie di proposte emendative volte a prevedere un sostegno al comparto turistico considerato nel suo complesso, comprendendo quindi anche le numerose piccole e medie attività commerciali che ruotano attorno a tale settore.
  Giudica fondamentale la misura proposta nell'emendamento Spena 181.23, in quanto rivolta a sostenere una categoria produttiva che, dopo avere subìto ingenti perdite di fatturato durante il lockdown, sta tentando di riavviare l'attività affrontando notevolissime difficoltà. È necessario, pertanto, favorire l'utilizzo temporaneo di spazi esterni per tutti quegli esercizi commerciali per i quali, disponendo di spazi interni esigui, riprendere l'attività risulta antieconomico considerati gli elevati costi connessi all'osservanza delle misure anticontagio. Sottolineato, inoltre, che l'emendamento Spena 181.23 si fa carico di prevedere un meccanismo di compensazione dei minori introiti per i comuni, dichiara di non comprendere il motivo per cui il relatore e il Governo hanno espresso parere contrario.
  Osserva, infine, che l'assenza nell'ambito del decreto-legge «Rilancio» di una misura analoga a quella proposta con l'emendamento in esame, denota un'assoluta mancanza di considerazione da parte della maggioranza e del Governo delle questioni che incidono direttamente sulla vita dei commercianti e dei piccoli imprenditori. Si associa, pertanto, alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Spena 181.23 avanzata dall'onorevole D'Attis.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, pur rilevando che la presidenza ha sinora garantito ampio spazio al dibattito, senza alcuna forma di contingentamento, e intende proseguire con tale impostazione, invita i deputati ad interventi più contenuti, ricordando che si è in fase di dichiarazione di voto sulle singole proposte emendative. Osserva che, altrimenti, la presidenza sarebbe costretta a prendere in considerazione misure di contingentamento dei tempi.

  Paolo RUSSO (FI) fa notare che, in presenza di uno spirito di collaborazione fra i gruppi, è chiaramente interesse di tutti svolgere interventi puntuali e sintetici, rilevando che, al contrario, laddove venisse previsto un contingentamento dei tempi, l'atteggiamento dei gruppi di opposizione potrebbe mutare, con il rischio che si giunga ad un rallentamento dei lavori. Passando poi ad illustrare l'emendamento Spena 181.23, di cui è cofirmatario, preannuncia il voto a favore del suo gruppo, auspicandone quantomeno l'accantonamento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Spena 181.23, ritenendo che il tema relativo alla possibilità per le imprese di occupare alcuni spazi pubblici, in vista di un più agevole esercizio delle attività commerciali, sia centrale, soprattutto in tale fase di emergenza e in certe zone del Paese ad alta densità turistica. Non comprende le ragioni per le quali la maggioranza ignori tale questione e ritenga invece urgente realizzare altri interventi, come, ad esempio, la sanatoria sugli immigrati o altre misure di minore rilievo.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, alla luce del dibattito testé svolto, propone l'accantonamento dell'emendamento Spena 181.23.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si associa alla richiesta del relatore.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Spena 181.23, nonché degli emendamenti Trancassini 181.25 e Berti 181.10, ritenuti di contenuto analogo.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018, di cui è cofirmataria, osserva che esso mira a prevedere per le imprese di pubblico esercizio la misura del credito d'imposta pari al 100 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito prepagate Pag. 7o mediante altri strumenti di pagamento elettronico. Osserva altresì che si attribuisce la possibilità della cessione di tale credito d'imposta, in luogo dell'utilizzo diretto, ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari. Ritiene che tali misure possano rispondere alle esigenze degli esercenti commerciali soprattutto in alcune zone ad alto afflusso di turismo, favorendo altresì l'immissione di liquidità nel circuito commerciale. Auspica un cambiamento del parere su tale proposta emendativa, chiedendo che sia quantomeno accantonata.

  Fabio RAMPELLI (FDI) segnala che l'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018 esprime la posizione del gruppo Fratelli d'Italia a difesa delle attività produttive e commerciali, prevedendo un credito di imposta del cento per cento per le commissioni sostenute dalle imprese di pubblico esercizio sulle transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate. Evidenzia che tale proposta emendativa, insieme a quelle volte a contrastare la limitazione dell'uso del contante, ha l'obiettivo di incalzare il Governo e la maggioranza affinché si assumano la responsabilità delle scelte portate avanti su tali tematiche, che, a suo avviso, avranno effetti negativi sull'economia reale. Infatti, nonostante la diversità di opinioni tra maggioranza e opposizione sulla modalità più efficace per contrastare l'evasione fiscale, avrebbe auspicato un diverso approccio del Governo e della maggioranza rispetto alle proposte avanzate del suo gruppo. Constata, invece, che la maggioranza, avendo i numeri per farlo, ha imposto, attraverso un approccio dogmatico, la propria visione, che, però, ritiene gravare sulle imprese oneste e sui costi che queste devono sostenere. Pertanto, crede che, se si ha intenzione di sostenere i pagamenti elettronici, è necessario che ciò avvenga senza ulteriori costi per le attività commerciali. Ricorda, inoltre, che, nonostante l'Italia sia uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea, non ha la forza sufficiente per intercettare le risorse finanziare cui avrebbe diritto e per destinarle alle filiere più congeniali per il nostro Paese, come il turismo. Ritiene, quindi, che per sostenere in modo efficace le imprese italiane, le quali, tra l'altro incontrano notevoli difficoltà anche ad ottenere prestiti da parte degli istituti bancari, sia necessario che il Governo e la maggioranza prendano in considerazione le proposte di buon senso presentate dalle opposizioni, come quella contenuta nell'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018. In proposito, segnala che spesso i commercianti si vedono costretti a rifiutare i pagamenti elettronici di modica entità poiché i costi delle commissioni sugli stessi assorbirebbero l'intero guadagno. Si chiede, quindi, se il Governo e la maggioranza hanno soluzioni da proporre per evitare tale situazione o se, invece, intendono favorire gli istituti bancari, agevolando l'economia finanziaria a scapito dell'economia reale.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), nel segnalare che l'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018 affronta una tematica analoga a quella dell'articolo aggiuntivo Garavaglia 34.04, che è stato accantonato, invita i relatori ed il Governo a proporre anche l'accantonamento della proposta emendativa in esame, affinché il tema proposto possa essere approfondito e il Governo possa dare risposte soddisfacenti alla richiesta di riduzione delle commissioni relative ai pagamenti elettronici, che, a suo avviso, non può essere lasciata alla definizione di un'intesa tra gli operatori del settore. In proposito ritiene che le strade percorribili siano due: da una parte, si potrebbe prevedere un credito di imposta relativo alle commissioni sostenute dalle attività commerciali per i pagamenti elettronici, come proposto dall'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018, dall'altra, si potrebbe prevedere un tetto all'importo di tali commissioni. Al riguardo segnala di preferire la seconda soluzione poiché, a differenza del credito di imposta, non pesa sulla generalità dei contribuenti. Nel ritenere che un progetto di digitalizzazione sia necessario nel nostro Paese, ma che questo va incentivato e non imposto, ribadisce la Pag. 8richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) segnala che il tema delle commissioni sui pagamenti elettronici è oggettivamente rilevante e ritiene pertanto opportuno l'accantonamento delle proposte emendative che lo affrontano. Nel ricordare che i commercianti sono costretti a pagare alle banche, a causa di disposizioni di legge, quello che in molti casi rappresenta una sorta di «pizzo», con percentuali che vanno dall'1 al 4 per cento, ribadisce che la moneta elettronica, proprio in quanto moneta, non dovrebbe avere un costo. Invita quindi a trovare una soluzione idonea a tale problematica, attraverso una ulteriore riflessione.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottolinea nuovamente che, in particolare per alcuni settori, come quello dei distributori di benzina, le commissioni per i pagamenti elettronici erodono una quota consistente del margine degli imprenditori. Pone in evidenza che mentre nel corso delle audizioni svolte, sono state sollevate numerose critiche all'impostazione e alla tempistica del provvedimento in esame, l'unico soggetto audito pienamente soddisfatto del contenuto del provvedimento è stata l'ABI, l'Associazione bancaria italiana. Ritiene che nessun esponente del MoVimento 5 Stelle avrebbe potuto mai immaginare solo due anni fa di far parte di un Governo che, rispetto ad un provvedimento che stanzia 55 miliardi di euro, incontra l'approvazione solo dell'associazione che rappresenta le banche italiane. Si appella quindi in particolare al relatore Misiti affinché venga disposto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018, di cui è cofirmatario.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018, invitando i presentatori dello stesso a confrontarsi con il collega Lupi al fine di effettuare una proposta comune di modifica.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si associa alla richiesta del relatore.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 181.018.
  Constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Fassina 182.01: s'intende vi abbia rinunciato.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Di Stasio 182.031, sul quale in precedenza era stato espresso un invito al ritiro.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si associa alla richiesta del relatore.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Di Stasio 182.031.
  Avverte che sono stati ritirati l'articolo aggiuntivo Iorio 182.037 e gli emendamenti Gallo 183.39 e Rotta 183.81.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), rileva, in generale, che le imprese culturali sono state particolarmente colpite dalle conseguenze economiche della pandemia, segnalando però che il decreto-legge in esame ha sostanzialmente trascurato tale settore. Illustra quindi l'emendamento Mollicone 183.47, di cui è cofirmataria, che propone una forma di sostegno alle librerie e alle biblioteche. In particolare si prevede l'istituzione di una carta elettronica, del valore di 100 euro, per l'acquisto di libri per bambini che compiono cinque o sei anni nel 2020. In tal modo è possibile contribuire a sanare il deficit culturale che è stato causato dalla eccessiva esposizione a strumenti informatici avvenuti in questi mesi e offrire nello stesso tempo una forma di sostegno all'editoria. Reputa importante che si torni ad apprezzare importanti luoghi della promozione culturale come le biblioteche e le librerie, partendo soprattutto dalle nuove generazioni. Sottolinea che il gruppo Fratelli d'Italia propone di sostenere un comparto fondamentale anche per la difesa dei principi democratici, Pag. 9segnalando che l'intervento proposto appare più meritevole di molti di quelli contenuti nei testi in esame. Invita pertanto a rivedere il parere contrario precedentemente espresso.

  Roberto OCCHIUTO (FI), nel rilevare che l'emendamento 183.47 in discussione presenta un contenuto sostanzialmente analogo al successivo emendamento Palmieri 183.68 presentato dai rappresentanti del suo gruppo e che anche l'emendamento Palmieri 183.67 si pone l'obiettivo di sostenere le librerie, invita all'accantonamento di tali proposte emendative al fine di poter effettuare gli opportuni approfondimenti.

  Fabio RAMPELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Mollicone 183.47, di cui è cofirmatario, evidenzia che tale proposta emendativa mira a sostenere le librerie e l'intera filiera dell'editoria attraverso una carta elettronica per un importo relativamente modesto, ma comunque significativo per gli utenti e i gestori delle librerie. Sottolinea che l'emendamento in esame, al pari di altre proposte emendative presentate dal suo gruppo, è volto a evidenziare l'indispensabile legame tra il comparto della cultura con quello del turismo e del commercio, con l'obiettivo di rendere l'Italia un avamposto mondiale per tutto ciò che orbita intorno alla cultura, che quindi deve essere valorizzata in quanto insostituibile fattore attrattivo.
  Osserva che mentre dagli anni Settanta in poi le questioni culturali sono state di dominio, pressoché esclusivo, della sinistra, oggi i gruppi Fratelli d'Italia e Lega svolgono un'attività suppletiva della sinistra e della maggioranza che, colta da strabismo, rivolge invece la propria attenzione a comparti che fino a qualche decennio fa contrastava duramente, come quello della grande finanza. Rivendica che la destra sociale e popolare ha sempre posto attenzione alle piccole realtà produttive, nonché al patrimonio culturale e artistico del nostro Paese valorizzando e interpretando correttamente le stesse caratteristiche del tessuto economico nazionale che è rappresentato prevalentemente da piccole e medie imprese, che vanno sostenute.
  Auspicando che il Governo dia una risposta tempestiva ed organica alle esigenze del comparto cultura, e in particolare alle filiere delle librerie e dell'editoria, chiede che l'emendamento Mollicone 183.47 sia accantonato insieme alle proposte emendative presentate sulla stessa materia dai gruppi di opposizione.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, accoglie la richiesta di accantonamento degli identici emendamenti Toccafondi 183.18, Lattanzio 183.28 e Mollicone 183.47, nonché degli emendamenti Palmieri 183.68 e 183.67, vertenti sulla stessa materia a cui è riferito l'emendamento Gallo 183.32, precedentemente accantonato, al fine di valutare una loro riformulazione unitaria che vada nella direzione di incentivare lo sviluppo dell'editoria.

  Paolo GIULIODORI (M5S) ritira il proprio emendamento 183.34.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Nitti 183.102: s'intende vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Casciello 183.61.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Mor 183.9: s'intende vi abbia rinunciato.

  Beatrice LORENZIN (PD) sottoscrive l'emendamento Braga 183.87 e lo ritira.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'emendamento Mollicone 183.50, di cui è cofirmataria, evidenzia la finalità di tale proposta emendativa, che è quella di estendere le agevolazioni previste dal comma 9 dell'articolo 183 del decreto-legge «Rilancio» alle attività di lirica ordinaria, alle imprese culturali di produzione teatrale, agli enti di produzione, alle Pag. 10imprese culturali e creative e alle scuole di danza.
  Tale emendamento raccoglie il grido di allarme lanciato dagli operatori dal comparto artistico, che è oggetto di particolare attenzione da parte del Gruppo Fratelli d'Italia. Rileva, infatti, che tale settore è stato colpito, più di altri, dall'emergenza Covid-19 con l'interruzione delle attività, e che, nella fase attuale, sconta l'incertezza sui tempi e sulle modalità della loro ripresa. Sottolinea, poi, la necessità di ripristinare le condizioni di sicurezza per incentivare la partecipazione dei cittadini agli eventi culturali e di non considerare i lavoratori del comparto cultura di «serie B», considerato, tra l'altro, che gli stessi in molti casi non beneficiano di strumenti di sostegno al reddito quale la cassa integrazione.
  Osservato che il made in Italy è rappresentato anche dal sistema culturale, che pertanto va preservato e sviluppato valorizzando le imprese di produzione teatrale, non comprende le ragioni della contrarietà espressa dai relatori e dal Governo sull'emendamento in esame.

  Federico MOLLICONE (FDI), si dichiara stupito della contrarietà manifestata dai relatori e dal Governo sull'emendamento a sua prima firma 183.50, osservando che tale proposta emendativa, mirando a estendere l’art bonus alle categorie da essa indicate, è in linea con gli indirizzi del Ministro Franceschini. Ricorda, infatti, che il Ministro ha in più occasioni dichiarato, anche in audizione presso la Commissione Cultura, che l’art bonus è un «intervento bandiera» del Governo, dando ampia disponibilità a estenderlo. Rammenta, inoltre, che l'estensione di tale misura è stata trasversalmente condivisa dai gruppi rappresentati nella Commissione Cultura. Giudica pertanto contraddittorio l'atteggiamento di chiusura del Governo su un emendamento dell'opposizione che è in linea con la sussidiarietà e il sostegno orizzontale dei privati nel settore della cultura. Evidenzia quindi che l'emendamento 183.50 in esame è un emendamento bandiera per Fratelli d'Italia, a dimostrazione che la destra italiana interpreta le istanze delle categorie del settore ed è in grado di avanzare proposte concrete. Rivolge quindi un appello a tutte le forze politiche a sostenere il suo emendamento, osservando che l’art bonus, ad avviso del suo gruppo, deve essere configurato in modo da garantire, ad esempio, anche alle piccole imprese la possibilità di sostenere una scuola di danza di un piccolo comune.
  Evidenzia che, al di là dei «titoli» presenti nel decreto-legge «Rilancio» riferiti al settore della cultura, il mancato stanziamento di risorse adeguate a finanziare il Fondo per l'emergenza cultura rischia di determinare la chiusura dei teatri di tradizione, osservando, a tal proposito, che Fratelli d'Italia ha chiesto al Governo di stanziare un miliardo all'anno per il sostegno al settore.
  Si appella, quindi, ai colleghi affinché sostengano la misura proposta nel suo emendamento che sarebbe un segnale trasversale del Parlamento a favore delle imprese culturali, in assenza della quale tali imprese moriranno per responsabilità non solo della maggioranza, ma dell'intero Parlamento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento Mollicone 183.50, evidenzia la necessità di prevedere, soprattutto in tale periodo di emergenza, un sostegno all'intero comparto, senza escludere certe categorie.

  La Commissione respinge l'emendamento Mollicone 183.50.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Vacca 183.37 lo ritirano.

  Federico MOLLICONE (FDI) illustra il suo articolo aggiuntivo 183.03, rilevando che esso, intervenendo in materia di detrazione del consumo culturale individuale, mira a sostenere l'interno settore attraverso una misura richiesta da tutte le associazioni di categoria. Fa notare che si Pag. 11tratta di un intervento che il suo gruppo considera una bandiera, osservando che si intende così ripristinare l'abitudine al consumo dei prodotti culturali da parte della collettività. Auspica, in conclusione, un accantonamento del suo articolo aggiuntivo 183.03.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Mollicone 183.03, ritiene che le misure da esso recate siano innovative e da sostenere. Non comprende il motivo per il quale si ignorino tali interventi e se ne realizzano invece altri estranei al tema del rilancio economico. Auspica dunque quantomeno l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Mollicone 183.03.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, accogliendo le richieste testé formulate, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Mollicone 183.03.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si associa alla proposta del relatore.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Mollicone 183.03. Prende atto del ritiro degli articoli aggiuntivi Vacca 183.08 e Scagliusi 184.011 da parte dei presentatori.

  Paolo RUSSO (FI), illustrando il suo articolo aggiuntivo 185.02, rileva che esso mira a sostenere il patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO, facendo notare che nel Paese diverse comunità territoriali si riconoscono in alcune realtà culturali e tradizionali che rappresentano una forte capacità attrattiva per l'intero Paese. Chiede pertanto l'accantonamento del suo articolo aggiuntivo 185.02.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 185.02.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, accogliendo le richieste testé formulate, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 185.02.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI si associa alla proposta del relatore.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 185.02.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, si augura che siano fornite dalla presidenza delucidazioni sulle modalità di proseguimento dei lavori. Si chiede, in particolare, se sia prevista una pausa temporale adeguata per consentire la sanificazione dell'aula.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, avverte che si prevede di terminare la seduta antimeridiana alle ore 13.30 per riprendere i lavori alle ore 14.30, come previsto dall'odierno calendario. Ritiene che tale lasso di tempo possa ritenersi adeguato, anche in vista della sanificazione dell'aula.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Pettarin 185.06 e Legnaioli 185.010.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Valente 186.9 lo ritirano. Prende atto altresì del ritiro dell'articolo aggiuntivo Nobili 186.013 da parte del presentatore.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) dichiara di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Nobili 186.013.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Trancassini 186.013.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per le ore 14.30.

  La seduta termina alle 13.30.

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SEDE REFERENTE

  Venerdì 26 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Giuseppe BUOMPANE. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 14.45.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dà conto delle sostituzioni.

  Marialuisa FARO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che nella giornata odierna non è stato garantito il servizio di ristorazione ai deputati. Chiede, pertanto, alla presidenza della Commissione di rappresentare al Presidente della Camera e al Collegio dei deputati Questori la necessità che tale servizio sia assicurato nelle prossime giornate festive nelle quali saranno previsti i lavori della Commissione.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, assicura all'onorevole Faro che rappresenterà tale esigenza al Collegio dei deputati Questori.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta il fatto che nella pausa di sospensione dei lavori della Commissione – peraltro accordata per una durata, a suo avviso, ingiustificatamente breve – non sia stata effettuata la sanificazione della Sala del Mappamondo nella quale la Commissione bilancio è riunita.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, rispondendo all'onorevole Trancassini, comunica che sarà sua cura verificare se l'operazione di sanificazione dell'aula sia stata effettuata.
  Avverte quindi che la Commissione riprenderà l'esame dall'articolo aggiuntivo Caiata 186.04.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Caiata 186.04, di cui è cofirmataria, evidenzia che tale proposta emendativa è finalizzata ad introdurre un credito d'imposta per le sponsorizzazioni a favore delle società sportive professionistiche e delle associazioni sportive dilettantistiche operanti in discipline ammesse in Giochi olimpici.
  Dopo aver evidenziato che nell'ambito del decreto-legge «Rilancio» non sono state stanziate risorse a favore del settore sportivo, rileva che, in conseguenza dei mancati introiti derivanti dalla vendita dei biglietti ai botteghini, che è stata sospesa a causa dell'emergenza sanitaria, molti club appartenenti a leghe minori rischiano di non poter iscriversi alla nuova stagione agonistica. È dunque a suo avviso fondamentale incentivare l'attuale unica forma di sostentamento delle società sportive, soprattutto di quelle minori, che è rappresentata dalle sponsorizzazioni, spesso provenienti dal tessuto economico-imprenditoriale del territorio di riferimento. Osserva, poi, a tale proposito, che la misura proposta nell'articolo aggiuntivo in discussione, avendo ad oggetto gli investimenti effettuati da soggetti privati, non produce effetti in termini di spese correnti.
  Sottolinea, inoltre, che, in mancanza di aiuti pubblici, è a rischio la stessa sopravvivenza delle società sportive minori e dilettantistiche che offrono un contributo fondamentale alla formazione dei giovani, anche dal punto di vista sociale.
  Manifesta la disponibilità del suo gruppo a valutare un'eventuale riformulazione della proposta emendativa in esame, eventualmente introducendo un tetto al Pag. 13fatturato delle società sportive volto a circoscrivere il riconoscimento del credito d'imposta per le sponsorizzazioni effettuate a favore delle società con disponibilità economiche non elevate. Chiede pertanto che l'articolo aggiuntivo Caiata 186.04 sia accantonato.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), presidente, assicura l'onorevole Trancassini che la sanificazione dell'aula, ove si svolgono i lavori della Commissione, è stata effettuata nell'intervallo tra la fine della seduta antimeridiana e l'inizio della presente seduta.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) osserva come la sanificazione sia stata effettuata ad insaputa dei componenti della Commissione.
  Passando quindi all'illustrazione dell'articolo aggiuntivo Caiata 186.04, ricorda che la necessità di sostenere le società sportive cosiddette minori sia stata richiesta dagli stessi interessati e, con la presentazione dell'articolo aggiuntivo Nobili 186.013, successivamente ritirato, era apparsa una questione di interesse trasversale.
  Si associa poi alle considerazioni svolte dalla collega Lucaselli in relazione alle gravissime difficoltà che hanno colpito il settore sportivo, soprattutto quello che gode di minor seguito di pubblico e di sponsorizzazioni. Esprimendo il timore che le attività sportive dilettantistiche saranno impossibilitate a riprendersi nel prossimo autunno se non verranno previste forme di aiuto da parte dello Stato, critica la mancanza di interventi per questo settore in un provvedimento così ampio come quello in esame.
  Segnala che il credito di imposta di cui all'articolo aggiuntivo Caiata 186.04, che potrebbe essere espressamente escluso per le società con fatturato superiore a determinati limiti, è finalizzato a sostenere il settore dello sport dilettantistico, in ragione della sua innegabile funzione sociale per i giovani italiani, in particolare per quelli in situazione di disagio sociale.
  Conclude auspicando che altri gruppi sottoscrivano la proposta emendativa in discussione, della quale chiede l'accantonamento.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Caiata 186.04.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede la convocazione di un Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per stabilire come proseguire nei lavori.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), presidente, non essendovi obiezioni, sospende la seduta e convoca una riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 15.10, riprende alle 16.10.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), presidente, all'esito di quanto convenuto nell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé svolto, dispone l'accantonamento di tutte le proposte emendative segnalate riferite al Titolo VIII non ancora esaminate dalla Commissione.
  Indi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 16.10.

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