CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 giugno 2020
388.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 35

SEDE REFERENTE

  Martedì 16 giugno 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 10.10.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 giugno 2020.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni. Avverte quindi che la Commissione inizierà nella giornata odierna la votazione delle proposte emendative segnalate (vedi allegato, pubblicato in un fascicolo a parte).

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla rappresentante del Governo quali siano le intenzioni dell'Esecutivo rispetto a un possibile ulteriore scostamento di bilancio, che, tra l'altro, condivide. Ritiene, infatti, che, qualora a breve il Parlamento fosse chiamato ad approvare un ulteriore scostamento di bilancio, le risorse a disposizione per l'approvazione di proposte emendative al provvedimento in esame potrebbero essere superiori rispetto a quelle messe a disposizione dall'articolo 265, comma 5, dello stesso provvedimento. Crede, pertanto, sia opportuna una riflessione del Governo e della maggioranza su questo aspetto.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), condividendo la richiesta dell'onorevole Garavaglia, segnala che il Presidente del Consiglio ha annunciato la proroga della cassa integrazione e che tale misura richiederà lo stanziamento di ulteriori risorse. Pag. 36Pertanto, ritiene indispensabile capire quali siano le intenzioni del Governo.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, anche a nome dei relatori Marattin e Melilli, segnala preliminarmente che, a seguito di un'intesa intercorsa tra i gruppi, nell'esprimere i pareri sulle proposte emendative specificherà su quali proposte emendative i relatori propongono l'accantonamento in vista di un parere favorevole, su quali propongono l'accantonamento in vista di una riformulazione e su quali propongono l'accantonamento per svolgere ulteriori approfondimenti.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 1, propone di accantonare l'emendamento Di Lauro 1.9 affinché sia riformulato insieme agli analoghi emendamenti Frate 1.97 e Siani 1.79. Propone di accantonare l'emendamento Carnevali 1.83 affinché sia riformulato limitatamente alla lettera e). Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Boldi 1.26 e Novelli 1.52 e sull'emendamento Bologna 1.100. Propone di accantonare l'emendamento Nappi 1.12 affinché sia riformulato e l'emendamento Muroni 1.54 per svolgere ulteriori approfondimenti. Esprime parere contrario sugli emendamenti Mandelli 1.64 e Nappi 1.19. Propone di accantonare l'emendamento Provenza 1.21 in vista di un parere favorevole. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Trizzino 1.20, Locatelli 1.27 e Sportiello 1.22. Propone di accantonare l'emendamento Mammì 1.18 per svolgere ulteriori approfondimenti. Esprime parere contrario sull'emendamento Lollobrigida 1.44. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'emendamento Fassina 1.55. Propone di accantonare gli emendamenti Frate 1.97 e Siani 1.79 affinché siano riformulati insieme all'analogo emendamento Di Lauro 1.9. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli emendamenti Bologna 1.98 e Provenza 1.14. Esprime parere contrario sull'emendamento Comaroli 1.4. Propone di accantonare gli identici emendamenti Garavaglia 1.7, Fassina 1.59 e Pizzetti 1.84, per svolgere ulteriori approfondimenti. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Maraia 1.34. Propone di accantonare gli identici emendamenti Marco Di Maio 1.71, Emanuela Rossini 1.90 e Vanessa Cattoi 1.70 affinché siano riformulati insieme agli analoghi identici emendamenti Sutto 2.4 e Marco Di Maio 2.44. Esprime parere contrario sull'emendamento Mantovani 1.39. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Currò 1.012. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Locatelli 1.018 affinché sia riformulato. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Sisto 1.07. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Fassina 1.03 in vista di un parere favorevole e l'articolo aggiuntivo Carnevali 1.010 affinché sia riformulato.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 2, propone di accantonare l'emendamento Rizzo Nervo 2.33 affinché sia riformulato limitatamente alla lettera e). Esprime parere contrario sugli emendamenti Tasso 2.40 e Castiello 2.22. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Lorefice 2.13.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede per quale motivo, quando i relatori sono contrari a una proposta emendativa, esprimono parere contrario se si tratta di una proposta dell'opposizione e, invece, invitano al ritiro se si tratta di una proposta della maggioranza.

  Stefano FASSINA (LEU) segnala che i relatori hanno espresso parere contrario anche su talune proposte emendative presentate dai gruppi di maggioranza.

  Claudio BORGHI, presidente, fa notare che nella sostanza in entrambi i casi i relatori esprimono parere contrario.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, proseguendo ad esprimere i pareri sulle restanti proposte emendative, anche a nome dei relatori Marattin e Melilli, Pag. 37esprime parere contrario sugli emendamenti Bologna 2.42 e Trancassini 2.29. Propone di accantonare gli emendamenti Pastorino 2.31, Madia 2.34 e Comaroli 2.1 affinché siano riformulati. Esprime parere contrario sugli emendamenti Cecconi 2.38 e 2.39 e Bagnasco 2.28. Propone di accantonare l'emendamento Stumpo 2.30 per svolgere ulteriori approfondimenti, gli identici emendamenti Cecconi 2.37 e Ubaldo Pagano 2.43 in vista di un parere favorevole e l'emendamento Mancini 2.15 per svolgere ulteriori approfondimenti. Esprime parere contrario sugli emendamenti Benvenuto 2.21 e Murelli 2.2. Propone di accantonare gli identici emendamenti Sutto 2.4 e Marco Di Maio 2.44 affinché siano riformulati insieme agli analoghi identici emendamenti Marco Di Maio 1.71, Emanuela Rossini 1.90 e Vanessa Cattoi 1.70. Esprime parere contrario sull'emendamento Vanessa Cattoi 2.46, sugli identici articoli aggiuntivi Pizzetti 2.02 e Comaroli 2.012 e sull'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 2.013.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 3, esprime parere contrario sull'emendamento Trancassini 3.6. Propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Rizzo Nervo 3.01 e Mandelli 3.09 per svolgere ulteriori approfondimenti.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 4, propone di accantonare l'emendamento Ianaro 4.2, gli identici emendamenti Tartaglione 4.18 e Paolo Russo 4.19, e gli emendamenti Occhionero 4.9 e Provenza 4.4, 4.5 e 4.6. Esprime parere contrario sull'emendamento Schullian 4.16, sugli identici articoli aggiuntivi Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11 e sugli identici articoli aggiuntivi Lucchini 4.05 e Bellachioma 4.010.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 5, propone di accantonare gli emendamenti Toccalini 5.2, Saccani Jotti 5.14, Calabria 5.16, Tiramani 5.11, Lapia 5.7, Carnevali 5.18 e Gemmato 5.13. Esprime parere contrario sugli emendamenti Lapia 5.5 e 5.6. Propone l'accantonamento degli emendamenti Menga 5.9 e Carnevali 5.19. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Boldi 5.06 al fine di una sua riformulazione e dell'articolo aggiuntivo Trizzino 5.08 per effettuare una verifica dei relativi oneri.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 7, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7.17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29 e sull'emendamento Troiano 7.10.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 8, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Trizzino 8.1, Gemmato 8.2 e Mandelli 8.3 e dell'emendamento De Filippo 8.4.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 10, esprime parere contrario sull'emendamento Paolo Russo 10.17, propone l'accantonamento, ai fini di un'eventuale riformulazione, dell'emendamento Carnevali 10.14. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Tasso 10.01 e propone l'accantonamento, in vista di un parere favorevole, degli articoli aggiuntivi Donno 10.05 e Nesci 10.07.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 11, esprime parere contrario sull'emendamento Ianaro 11.2, mentre propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Bologna 11.01 e Lorenzin 11.02. Esprime quindi parere contrario sull'articolo aggiuntivo Fusacchia 11.03.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 13, propone l'accantonamento, in vista di un parere favorevole, dell'emendamento D'Ettore 13.5. Esprime parere contrario sull'emendamento Gribaudo 13.4 e sull'articolo aggiuntivo Magi 13.04.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 14, propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Lacarra 14.01 e Trancassini 14.05.Pag. 38
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 15, propone l'accantonamento dell'emendamento Bonomo 15.4.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 16, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bignami 16.5 e Delmastro Delle Vedove 16.6 e sull'emendamento Magi 16.9. Propone quindi l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Gelmini 16.06
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 17, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fassina 17.01.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 18, esprime parere contrario sull'emendamento Aprile 18.6 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Boldrini 18.01, al fine di una sua riformulazione insieme agli analoghi articoli aggiuntivi Annibali 105.028 e Ascari 220.02.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 19, propone l'accantonamento, ai fini di una sua riformulazione, dell'emendamento Pagani 19.7. Esprime parere contrario sull'emendamento Trizzino 19.2 e sull'articolo aggiuntivo Aprile 19.01.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 20, esprime parere contrario sull'emendamento Maria Tripodi 20.1 e sull'articolo aggiuntivo Maria Tripodi 20.02.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 21, esprime parere contrario sull'emendamento Deidda 21.3.
  Passando all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 22, propone l'accantonamento, al fine di una sua riformulazione, dell'emendamento D'Ambrosio 22.1.
  Passando infine all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 23, esprime parere contrario sugli emendamenti Prisco 23.11 e Maurizio Cattoi 23.10, nonché sugli identici articoli aggiuntivi Paolo Russo 23.02, Ubaldo Pagano 23.014 e Fiorini 23.021 e sull'articolo aggiuntivo Molinari 23.058. Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Comaroli 23.022 ed esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Maurizio Cattoi 23.028 e Tonelli 23.029.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori, salvo sugli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29, per i quali si rimette alle decisioni della Commissione.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Di Lauro 1.9, Carnevali 1.83, Nappi 1.12, Muroni 1.54, Provenza 1.21, Mammì 1.18, Frate 1.97 e Siani 1.79, degli identici emendamenti Garavaglia 1.7, Fassina 1.59 e Pizzetti 1.84, degli identici emendamenti Marco Di Maio 1.71, Emanuela Rossini 1.90 e Vanessa Cattoi 1.70 e degli articoli aggiuntivi Locatelli 1.018, Fassina 1.03 e Carnevali 1.010. Dispone quindi l'accantonamento degli emendamenti Rizzo Nervo 2.33, Pastorino 2.31, Madia 2.34, Comaroli 2.1, Stumpo 2.30, degli identici emendamenti Cecconi 2.37 e Ubaldo Pagano 2.43, dell'emendamento Mancini 2.15, degli identici emendamenti Sutto 2.4 e Marco Di Maio 2.44, nonché degli identici articoli aggiuntivi Rizzo Nervo 3.01 e Mandelli 3.09. Dispone poi che siano accantonati l'emendamento Ianaro 4.2, gli identici emendamenti Tartaglione 4.18 e Paolo Russo 4.19, gli emendamenti Occhionero 4.9, Provenza 4.4, 4.5 e 4.6, Toccalini 5.2, Saccani Jotti 5.14, Calabria 5.16, Tiramani 5.11, Lapia 5.7, Carnevali 5.18, Gemmato 5.13, Menga 5.9 e Carnevali 5.19, e gli articoli aggiuntivi Boldi 5.06 e Trizzino 5.08. Dispone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Trizzino 8.1, Gemmato 8.2 e Mandelli 8.3 e degli emendamenti De Filippo 8.4 e Carnevali 10.14. Dispone quindi l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Donno 10.05 e Nesci 10.07, degli identici articoli aggiuntivi Bologna 11.01 e Lorenzin 11.02, dell'emendamento D'Ettore 13.5, degli articoli aggiuntivi Lacarra Pag. 3914.01 e Trancassini 14.05, dell'emendamento Bonomo 15.4 e degli articoli aggiuntivi Gelmini 16.06, Fassina 17.01 e Boldrini 18.01. Dispone infine l'accantonamento degli emendamenti Pagani 19.7 e D'Ambrosio 22.1 e dell'articolo aggiuntivo Comaroli 23.022.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, ritira tutte le proposte emendative del proprio gruppo per le quali i relatori e la rappresentante del Governo abbiano espresso parere contrario o formulato un invito al ritiro.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) chiede se sia prevista una pausa dei lavori per effettuare le previste operazioni di sanificazione.

  Claudio BORGHI, presidente, assicura che le disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 verranno rispettate e preannuncia una pausa per le ore 13.30. In proposito invita i deputati che non fanno parte della Commissione né sostituiscono alcun componente della stessa a seguire le trasmissioni via web delle sedute e a fare ingresso nell'aula dove si svolgono i lavori per il tempo strettamente necessario a svolgere i loro interventi.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra l'emendamento Novelli 1.52, del quale è cofirmatario, volto a una maggiore diffusione dell'assistenza territoriale. Evidenzia inoltre la mancanza di sistematicità nei pareri espressi dai relatori e dalla rappresentante del Governo e osserva come gli accantonamenti siano stati disposti non in relazione al contenuto delle proposte emendative, bensì in ossequio a una suddivisione di quote tra maggioranza e opposizione, a discapito di quest'ultima. Al riguardo osserva che, in assenza di una visione sistematica delle modifiche che si intende apportare al provvedimento, volta all'attuazione di precise linee direttive, l'opposizione non potrà assicurare la propria collaborazione e interverrà per illustrare ogni singola proposta emendativa.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che il parere contrario espresso sugli identici emendamenti Mammì 1.10, Boldi 1.26 e Novelli 1.52 è motivato dall'esigenza di attendere i risultati del tavolo di confronto, istituito presso il Ministero della salute, con i rappresentanti degli ordini professionali.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), chiedendo chiarimenti in relazione al parere contrario espresso sugli identici emendamenti Mammì 1.10, Boldi 1.26 e Novelli 1.52, ricorda che l'infermiere di famiglia è una figura prevista dal Piano della salute, volta a rafforzare l'assistenza sanitaria territoriale, la quale si è dimostrata utile per ridurre la diffusione del contagio da COVID-19. Chiede quindi che i citati emendamenti vengano accantonati.

  Vanessa CATTOI (LEGA) ritiene che il confronto menzionato dalla rappresentante del Governo debba essere più opportunamente svolto in Parlamento, anziché presso il Ministero della salute. Raccomanda quindi una maggiore diffusione delle prestazioni sanitarie a domicilio, che si sono dimostrate molto utili per evitare che i pazienti fossero ricoverati negli ospedali in una fase di grave virulenza della malattia.

  Roberto PELLA (FI) chiede che l'emendamento a sua prima firma 1.25 sia inserito nel fascicolo delle proposte emendative segnalate, in quanto identico all'emendamento Muroni 1.54.

  Claudio BORGHI, presidente, assicura che saranno svolte le opportune verifiche.

  Leonardo DONNO (M5S) sottoscrive e ritira l'emendamento Mammì 1.10.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Boldi 1.26 e Novelli 1.52.

  Antonio ZENNARO (MISTO-PP-AP), in qualità di cofirmatario, esprime stupore per il parere contrario espresso dai relatori e dalla rappresentante del Governo Pag. 40sull'emendamento Bologna 1.100, il quale propone che il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e d'intesa con la Conferenza unificata, formuli linee di indirizzo relative alle residenze sanitarie assistite e alle altre strutture residenziali. Ritiene che una simile proposta sia conforme con la centralità dello Stato all'interno del sistema sanitario e assistenziale, che faceva parte del programma elettorale del 2018 del MoVimento 5 Stelle. Chiede quindi che l'emendamento Bologna 1.100 sia accantonato.

  La Commissione respinge l'emendamento Bologna 1.100.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra il suo emendamento 1.64, che prevede l'esenzione dal ticket sanitario per i pazienti guariti dal COVID-19 i quali, in molti casi, registrano danni permanenti ad alcuni organi, quali i polmoni. Ne raccomanda pertanto l'approvazione.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, osserva come i danni derivanti da polmoniti interstiziali a seguito di infezione da COVID-19 non siano permanenti.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) dichiara di non condividere l'affermazione del relatore Misiti in merito alla remissione dei danni derivanti dal COVID-19 e chiede l'accantonamento dell'emendamento Mandelli 1.64, al fine di svolgere i necessari approfondimenti. Segnala inoltre che alla copertura degli oneri derivanti dalla proposta emendativa si potrebbe provvedere nell'ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale.

  Andrea MANDELLI (FI) di dichiara lieto di apprendere dal relatore Misiti che, contrariamente a quanto afferma la Società italiana di pneumologia, i danni polmonari derivanti dal contagio da COVID-19 non abbiamo carattere permanente.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel dichiarare di sottoscrivere l'emendamento Mandelli 1.64, si dichiara sorpreso dall'affermazione del relatore Misiti circa il carattere transitorio e non cronico di alcune patologie conseguenti al contagio da Covid-19. A suo avviso, infatti, tale affermazione, nella migliore delle ipotesi, è una mera intuizione, non essendosi ancora espressa con certezza la scienza medica.
  Sottolinea, quindi, l'assoluta pertinenza della questione affrontata dall'emendamento con il provvedimento all'esame, a differenza di numerose altre misure che sono state inserite nel decreto-legge «Rilancio» principalmente allo scopo di assicurare un collante alle forze di maggioranza.
  Chiede pertanto di accantonare l'emendamento per valutare una sua riformulazione che espliciti il nesso tra la previsione dell'esenzione dal ticket e le patologie invalidanti strettamente connesse al contagio da Covid-19.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che l'emendamento Mandelli 1.64, intervenendo su una questione legata alla programmazione futura degli interventi in materia sanitaria, presenta alcune difficoltà di quantificazione degli oneri legate all'esatta individuazione della platea dei beneficiari della misura proposta. Ritiene, pertanto, che la questione possa essere affrontata nella prossima legge di bilancio.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive l'emendamento Mandelli 1.64. Replicando a quanto affermato dalla sottosegretaria Castelli, osserva che il decreto-legge «Rilancio» stanzia risorse per un ammontare superiore a quello che potrà essere stanziato con la legge di bilancio. Ritiene inoltre possibile effettuare una quantificazione puntuale degli oneri basandosi sui dati epidemiologici rilevati. Osservato che l'emendamento in discussione rientra tra le proposte emendative segnalate dalle opposizioni perché ritenute strategiche, chiede di accantonare l'emendamento Mandelli 1.64 per poterlo valutare Pag. 41nell'ambito complesso delle misure sanitarie in discussione.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive l'emendamento Mandelli 1.64. Osservato che il Titolo I del decreto-legge «Rilancio» è significativamente dedicato al tema dell'emergenza sanitaria, ritiene che alla questione affrontata dall'emendamento in discussione debba essere necessariamente data una risposta in tale provvedimento e che sia possibile superare le difficoltà legate alla quantificazione degli oneri con un'eventuale riformulazione.
  Reputa, infatti, urgente reperire risorse, anche sottraendole alle altre misure inserite nel decreto-legge e a suo avviso non parimenti pertinenti, per dare un segnale concreto di sostegno ai cittadini che patiscono le conseguenze del contagio dal Coronavirus. Giudica, quindi, inaccettabile che la maggioranza e il Governo non intendano affrontare proprio un tema cruciale come quello sollevato dall'emendamento Mandelli 1.64.
  Chiede pertanto di accantonare l'emendamento in discussione.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) richiama la tragica esperienza vissuta dalla sua regione, la Lombardia, a causa dell'elevato numero di contagiati dal Covid-19 che, dopo essere stati ricoverati nelle terapie intensive o subintensive, hanno riportato delle complicanze di natura cronica. Ritiene inoltre non trascurabile, in termini generali, la percentuale di pazienti che da quanto evidenziato dalla Società italiana di pneumologia hanno contratto patologie croniche.
  Osservato che lo stanziamento di risorse disposto dal decreto-legge «Rilancio» consente di individuare risorse per finanziare anche le misure previste dall'emendamento Mandelli 1.64, chiede che ne sia accantonato l'esame per procedere ad una quantificazione degli oneri.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) sottoscrive, a nome del Gruppo Lega, l'emendamento Mandelli 1.64 e si associa alla richiesta di accantonamento.
  Rilevato che non vi sono obiezioni politiche sul merito della proposta emendativa in esame, rivolgendosi al Governo, segnala che l'eventuale mancanza di una disposizione a livello nazionale che recepisca il contenuto dell'emendamento in discussione con molta probabilità genererà un problema di disparità di trattamento tra i cittadini delle varie regioni con riferimento alle prestazioni sanitarie ad essi garantite. Rileva, infatti, che le regioni che hanno adeguate disponibilità finanziarie provvederanno autonomamente ad esentare i propri cittadini dalle spese relative a prestazioni sanitarie connesse a determinate malattie sviluppate a seguito del contagio da Covid-19. Ricordato che il MoVimento 5 Stelle si è espresso a favore dell'esenzione dal ticket per tali tipologie di spese, invita il Governo a riconoscere priorità nell'accesso a tale beneficio alle categorie di pazienti individuate dall'emendamento in discussione.

  Paolo RUSSO (FI) apprezza le valutazioni espresse dalla sottosegretaria Castelli, dalla quale emerge la sostanziale condivisione del merito dell'emendamento in esame e talune perplessità di metodo.
  Sottolinea che la questione affrontata dall'emendamento Mandelli 1.64 si protrarrà nei prossimi anni poiché riguarda le condizioni dei pazienti guariti che a causa del Covid-19 hanno sviluppato patologie ingravescenti che incideranno in misura sempre maggiore sulla qualità della loro vita. Tale questione deve essere affrontata proprio nell'ambito del decreto-legge in discussione per l'attuale necessità di misurare le conseguenze sanitarie, sociali ed economiche dell'incidenza della malattia da virus Sars-CoV-2.
  Richiamando l'osservazione svolta dall'onorevole Garavaglia, ritiene necessario introdurre una norma a livello nazionale per evitare che pazienti con patologie gravi ed ingravescenti si trovino, in alcune zone del Paese, nell'impossibilità di accedere alle prestazioni sanitarie. Reputa pertanto necessario trovare una soluzione al problema Pag. 42della quantificazione degli oneri finanziari suggerendo, a tal fine, di accantonarne l'esame.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) reputa fondato il problema sollevato dall'emendamento Mandelli 1.64, ma ritiene non idonea la soluzione individuata dalla proposta emendativa. Ritiene, infatti, che la questione debba essere affrontata nella sede della Conferenza Stato-regioni e che, allo stato attuale, considerata anche l'equiparazione alle malattie croniche invalidanti a cui fa riferimento l'emendamento, non sia possibile procedere ad una quantificazione degli oneri finanziari nell'ambito dell'esame del decreto-legge «Rilancio».

  Paolo TRANCASSINI (FDI) osserva preliminarmente che l'emendamento Mandelli 1.64 affronta lo stesso tema dell'emendamento Mantovani 1.39 e che pertanto dovrebbero essere esaminati congiuntamente. Entrambi infatti legano il diritto alle prestazioni diagnostiche alle patologie sopravvenute al contagio da Covid-19 e con esse strettamente connesse.
  Non concordando con quanto osservato dall'onorevole Tabacci, ribadisce la necessità di affrontare la questione nell'ambito del decreto-legge in titolo anche al fine di evitare che fasce meno abbienti della popolazione siano costrette a rinunciare ad importanti esami diagnostici, inclusi quelli prescritti dai pediatri, cui fa riferimento l'emendamento Mandelli 1.64.
  Ribadisce inoltre la stretta pertinenza al provvedimento in esame della misura proposta dall'emendamento in discussione a differenza di altre disposizioni introdotte nel decreto-legge «Rilancio».

  Elena CARNEVALI (PD) osserva che attualmente sono già previste alcune esenzioni per determinate patologie, a cui si riferisce l'emendamento in discussione, tra le quali la fibrosi polmonare e l'insufficienza respiratoria, e per talune prestazioni da erogare in ambito pediatrico. Si tratterebbe pertanto di ampliare il novero delle patologie per le quali prevedere l'esenzione.
  Fa presente anche che, sulla base di un documento redatto dalla Società italiana di pneumologia, sono state predisposte attività di follow up per monitorare la storia clinica non soltanto dei pazienti dimessi dalle terapie intensive e subintensive e guariti, ma anche di quelli domiciliati, che in Italia sono complessivamente oltre 176 mila.
  Evidenzia, quindi, la necessità di svolgere un approfondimento relativo alla quantificazione degli oneri dell'emendamento in esame.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, pur ritenendo preferibile valutare l'inserimento delle norme proposte nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, anche al fine di procedere ad una più compiuta quantificazione degli oneri da esse derivanti, acconsente tuttavia alla proposta di accantonare l'emendamento Mandelli 1.64, al pari del successivo Mantovani 1.39, dal contenuto assimilabile, al fine di svolgere su entrambi un supplemento di istruttoria.

  Claudio BORGHI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte quindi che gli emendamenti Mandelli 1.64 e Mantovani 1.39 sono da intendersi accantonati. Prende altresì atto che gli emendamenti Nappi 1.19 e Trizzino 1.20 sono ritirati dai presentatori.

  La Commissione respinge l'emendamento Locatelli 1.27.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Sportiello 1.22 è ritirato dai presentatori.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra le finalità dell'emendamento Lollobrigida 1.44, di cui è cofirmataria, invitando relatori e Governo a prendere in considerazione l'ipotesi di un suo accantonamento, ai fini dello svolgimento di un supplemento di valutazione. Rileva inoltre come la proposta emendativa in discussione sia Pag. 43essenzialmente volta a consentire che il reclutamento degli infermieri, già previsto dal decreto-legge in esame, possa avvenire anche tramite contratti di dipendenza o a rapporto convenzionale, una misura che a suo giudizio farebbe seguire, al verbale apprezzamento da più parti espresso in favore delle categorie del personale sanitario impegnate nella difficile fase dell'emergenza epidemiologica, l'adozione di interventi concreti a diretto sostegno delle professionalità interessate. Segnala, infine, che l'attuazione della proposta emendativa stessa non è suscettibile di determinare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.

  La Commissione respinge l'emendamento Lollobrigida 1.44.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Fassina 1.55 è ritirato dai presentatori.

  Gianluca ROSPI (MISTO-PP-AP) illustra le finalità dell'emendamento Bologna 1.98, di cui è cofirmatario, non comprendendo le ragioni della contrarietà sullo stesso espressa da relatori e Governo.

  La Commissione respinge l'emendamento Bologna 1.98.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Provenza 1.14 è ritirato dai presentatori.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.4, volto a fornire un sostegno concreto, e non più solo un apprezzamento formale, al personale e alle strutture sanitarie, ivi compresi medici, infermieri e ausiliari socio-assistenziali, che hanno variamente operato con uno spirito di straordinario impegno e dedizione durante l'emergenza epidemiologica, tanto più tale misura essendo ora motivata dalla prospettiva di un possibile ritorno del contagio a partire dal prossimo autunno, come evidenziato dalla comunità scientifica.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) considera del tutto irragionevole, soprattutto nello spirito di una leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali, il parere contrario espresso da relatori e Governo sull'emendamento Comaroli 1.4, che non reca oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e si limita a riconoscere in capo alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano la facoltà di prevedere in sede di contrattazione integrativa l'attribuzione di un premio economico in favore del personale dell'area del comparto e della dirigenza per l'attività eccezionale prestata nel corso della fase emergenziale. Osserva altresì come, qualora le regioni interessate intendessero comunque procedere nel senso indicato dalla proposta emendativa, il Governo si troverebbe allora nella difficile condizione di dover impugnare le norme regionali.

  Andrea MANDELLI (FI) conviene sulla necessità di approntare per il personale medico e sanitario che ha egregiamente prestato la propria opera nel corso dell'emergenza da COVID-19 misure di sostegno concrete che possano affiancarsi ai tanti apprezzamenti verbali sinora universalmente espressi dalle forze politiche e dalle più autorevoli figure istituzionali, ivi compreso il Presidente della Repubblica. Dichiara pertanto di sottoscrivere l'emendamento Comaroli 1.4, le cui finalità risultano peraltro assimilabili a quelle del successivo Bagnasco 2.28 presentato dal gruppo di Forza Italia, richiamando altresì l'attenzione sull'opportunità di prevedere in tale materia una misura di carattere omogeneo sull'intero territorio nazionale, evitando che le singole regioni possano quindi muoversi in maniera autonoma e divergente.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, si limita ad osservare che l'articolo 2, comma 6, lettere a) e b), del presente decreto già prevede lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive da destinare a forme di remunerazione e incentivo in favore del personale sanitario dipendente dagli enti e dalle aziende del Servizio Pag. 44sanitario nazionale impegnato nelle attività di contrasto dell'emergenza epidemiologica.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI ricorda che le disposizioni testé citate dal relatore Misiti ricalcano nella sostanza le richieste che già erano provenute, in occasione dell'esame del decreto-legge n. 18 del 2020, cosiddetto «Cura Italia», anche dai gruppi di opposizione e risultano finalizzate, attraverso l'integrazione dei fondi stanziati a legislazione vigente, a valorizzare maggiormente, con riferimento allo stato economico del personale sanitario impegnato in questa difficile fase emergenziale, il livello della contrattazione di secondo livello presso le regioni.

  Roberto PELLA (FI) sottoscrive l'emendamento Comaroli 1.4, di cui condivide le finalità ed auspica l'approvazione. Associandosi a quanto in precedenza rilevato dall'onorevole Garavaglia, osserva come l'emendamento in discussione si limita ad attribuire alle regioni la facoltà di riconoscere un incentivo economico in favore del personale sanitario coinvolto nella difficile fase emergenziale senza determinare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, nell'ottica di un autentico spirito di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali del nostro Paese.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), nel sottoscrivere l'emendamento Comaroli 1.4, rileva come le disposizioni da ultimo richiamate dal relatore Misiti attengano a finalità differenti rispetto a quelle invocate dall'emendamento medesimo, in quanto riferite al riordino delle rete ospedaliera in emergenza COVID-19. Osserva piuttosto che l'emendamento Comaroli 1.4 si rivolge prevalentemente a categorie di personale sanitario nei confronti delle quali è stato espresso dal complesso delle forze politiche e dalle figure istituzionali unanime apprezzamento, per lo meno sul piano verbale, ma che rischiano adesso di poter addirittura incorrere in conseguenze di carattere penale per gli atti compiuti nell'esercizio delle loro funzioni. Invita quindi i relatori e il Governo a motivare con maggior dovizia di elementi le ragioni sottostanti il parere contrario in precedenza espresso sull'emendamento Comaroli 1.4.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel sottoscrivere l'emendamento Comaroli 1.4, evidenzia che il suo contenuto è diverso da quello del comma 6 dell'articolo 2 del provvedimento, testé richiamato dal relatore Misiti, poiché quest'ultimo fa riferimento alle retribuzioni mentre l'emendamento Comaroli 1.4 si riferisce a un premio attribuibile una tantum. Ritiene che il Governo e i relatori dovrebbero riflettere sulla possibilità di accantonare l'emendamento Comaroli 1.4 al fine di riconoscere il giusto merito agli operatori sanitari che hanno combattuto contro il COVID-19.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, replicando agli interventi precedenti, evidenzia che la priorità della maggioranza e del Governo è stata quella di stanziare risorse per ripagare l'immane sforzo del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale e, in secondo luogo, quella di consentire alle regioni di incrementare le risorse stanziate a tale fine. Il Governo ha perseguito tali priorità dapprima con il decreto-legge «Cura Italia» e successivamente con il provvedimento oggi all'esame della Commissione. Ritiene strumentale la differenziazione che alcuni esponenti delle opposizioni hanno sollevato in merito al fatto che le risorse aggiuntive riguardino le retribuzioni o un premio da attribuire una tantum, poiché nella sostanza non vi è differenza. Segnala, oltretutto, che l'emendamento Comaroli 1.4 intende estendere l'attribuzione di risorse aggiuntive anche al personale esterno alla pubblica amministrazione e su tale aspetto si dichiara contrario, poiché, in presenza di risorse scarse, ritiene prioritario remunerare il personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale.

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  Roberto OCCHIUTO (FI) esprime preoccupazione rispetto all'impianto vigente previsto dal decreto-legge «Cura Italia» e dal provvedimento in esame poiché si potrebbe affermare il pericoloso precedente per cui le regioni che dispongono di maggiori risorse avrebbero la possibilità di pagare il proprio personale sanitario di più rispetto alle regioni che dispongono di risorse inferiori, provocando una difformità di trattamento all'interno del Paese.

  Vanessa CATTOI (LEGA) ritiene che l'emendamento Comaroli 1.4 fornisca l'opportunità per dare il giusto riconoscimento agli operatori sanitari che hanno prestato il loro servizio durante la fase più critica dell'emergenza sanitaria. Ricorda che la provincia autonoma di Trento ha erogato un bonus a tutti gli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il COVID-19 e non solo ai dipendenti delle aziende del Servizio sanitario nazionale. Ritiene, pertanto, doveroso che i relatori e il Governo rivedano il proprio parere sull'emendamento Comaroli 1.4 affinché le parole di riconoscimento del lavoro svolto dagli operatori sanitari siano messe concretamente in atto.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), non comprendendo la ragione per cui il Governo e i relatori vogliono impedire alle regioni di dare un riconoscimento economico agli operatori sanitari che hanno operato in prima linea nella lotta contro il COVID-19, annuncia che il suo gruppo provvederà ad amplificare in ogni modo la contrarietà del Governo e della maggioranza all'emendamento Comaroli 1.4. Evidenzia, inoltre, che molte regioni provvederanno comunque a retribuire gli operatori sanitari con un bonus economico e si chiede se, in tali eventualità, il Governo impugnerà tali provvedimenti delle regioni di fronte alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione. Infine, ritiene che il riparto delle risorse tra le regioni operato dal decreto-legge «Cura Italia» non sia adeguato poiché non si può paragonare lo sforzo profuso per la lotta al COVID-19 dagli operatori sanitari lombardi con quello degli operatori sanitari delle altre regioni.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, replicando all'onorevole Garavaglia, ricorda che l'articolo 1 del decreto-legge «Cura Italia» prevede che per l'anno 2020, allo scopo di incrementare le risorse destinate alla remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario del personale sanitario dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto alla emergenza epidemiologica da COVID-19, i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro della dirigenza medica e sanitaria dell'area della sanità e i fondi contrattuali per le condizioni di lavoro e incarichi del personale del comparto sanità sono complessivamente incrementati, per ogni regione e provincia autonoma, dell'importo indicato per ciascuna di esse nella tabella A allegata al decreto. Sottolinea, altresì, che il Governo non nega alle regioni di prevedere ulteriori risorse destinate a tale scopo.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), replicando all'onorevole Marattin, evidenzia che il premio una tantum previsto dall'emendamento Comaroli 1.4 si differenzia dall'aumento della retribuzione poiché non concorre alla formazione del reddito ed è cumulabile con altre tipologie di emolumento previste dalle vigenti disposizioni normative e contrattuali. Rileva, altresì, che l'emendamento Comaroli 1.4 non intende riconoscere il premio una tantum anche al personale esterno alla pubblica amministrazione, ma, in aggiunta al personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, solo ai medici in formazione specialistica e ai titolari di incarico libero professionale, anche nella forma della collaborazione coordinata. Evidenzia, infine, che, qualora l'emendamento Comaroli 1.4 non venisse approvato, c’è il rischio che, qualora il Governo decidesse di impugnare i provvedimenti delle regioni che riconoscono il premio una tantum, gli operatori sanitari che ne hanno beneficiato siano chiamati a restituirlo. Pertanto, si associa Pag. 46alla richiesta di accantonare l'emendamento Comaroli 1.4.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel sottoscrivere l'emendamento Comaroli 1.4, non comprende quale sia la ragione per la quale il Governo e i relatori non intendono riconoscere un contributo economico anche agli operatori sanitari esterni alla pubblica amministrazione impegnati in prima linea nella lotta contro il COVID-19. Pertanto, ritiene che l'emendamento Comaroli 1.4 meriti un ulteriore approfondimento da parte dei relatori e del Governo al fine di coordinare quanto già fatto con il decreto-legge «Cura Italia» e quanto oggi viene proposto dal medesimo emendamento, anche alla luce del fatto che il provvedimento in esame affronta temi tra loro molto diversi e spesso meno urgenti di quello posto con l'emendamento Comaroli 1.4.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) chiede che l'emendamento Comaroli 1.4 sia accantonato per consentire al Governo e ai relatori di svolgere ulteriori approfondimenti, anche alla luce della convergenza dei gruppi di opposizione su di esso.

  Vannia GAVA (LEGA) sottolinea che l'emendamento Comaroli 1.4 consente di iniziare a riconoscere concretamente il merito degli operatori sanitari nella lotta al COVID-19. Pertanto, si associa alla richiesta di accantonamento dello stesso emendamento per consentire al Governo e ai relatori di svolgere un ulteriore approfondimento.

  Vanessa CATTOI (LEGA) ritiene corretto che ogni regione possa intervenire per riconoscere il contributo fondamentale che gli operatori sanitari hanno dato nella lotta al COVID-19. Invita, pertanto, il Governo e i relatori a rivedere il parere sull'emendamento Comaroli 1.4.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) ricorda che nelle fasi più acute dell'emergenza sanitaria gli operatori sanitari erano costretti ad effettuare turni lunghissimi e che per far fronte alla mancanza di personale sono stati richiamati anche i medici in pensione. In proposito, nel caso in cui il Governo e la maggioranza non sono pronti a riconoscere concretamente l'impegno degli operatori sanitari che sono stati in prima linea nella lotta contro il COVID-19, esprime preoccupazione rispetto all'eventualità di una nuova ripresa della fase emergenziale.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), ritenendo che il principio di fondo sia condiviso, auspica che la questione di un riconoscimento al personale del settore sanitario non diventi un elemento di divisione all'interno della Commissione, solo perché la proposta proviene dall'opposizione. Alla luce di quanto emerso nel dibattito svolto, rinnova la richiesta di accantonare l'emendamento Comaroli 1.4, anche per evitare il rischio che i soggetti interessati siano costretti a restituire i premi che alcune regioni hanno loro già autonomamente conferito.

  La Commissione respinge l'emendamento Comaroli 1.4.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede una verifica del voto sull'emendamento 1.4 a sua prima firma, non ritenendo chiaro l'esito della votazione.

  Claudio BORGHI, presidente, procede alla verifica nominale della votazione, confermando che risulta respinto l'emendamento Comaroli 1.4.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Maraia 1.34 e l'articolo aggiuntivo Currò 1.012 sono stati ritirati dai presentatori.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra l'articolo aggiuntivo Sisto 1.07, con il quale si propone di limitare alle sole ipotesi di colpa grave la responsabilità penale del personale sanitario, che si è trovato a contatto con il virus o con i pazienti affetti da questo, per i reati di morte e lesioni personali in ambito sanitario e per i delitti Pag. 47contro la salute pubblica. Ricorda in proposito le condizioni disperate nelle quali si sono trovati ad operare i sanitari nel periodo di massima diffusione dell'epidemia e chiede che questi operatori, che oggi chiamiamo eroi, non vengano lasciati soli a rispondere penalmente di decisioni prese in momenti di assoluta emergenza. Chiede quindi che l'articolo aggiuntivo Sisto 1.07 sia accantonato.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) condivide la ratio dell'articolo aggiuntivo Sisto 1.07 e ricorda che elevare l'asticella dell'elemento probatorio consentirà di evitare che vengano considerate penalmente rilevanti condotte giustificate dall'eccezionalità delle circostanze nelle quali si è trovato ad operare il personale sanitario. Segnala inoltre che la proposta emendativa esclude che, anche in caso di riconoscimento della colpa grave, gli operatori sanitari siano chiamati a rispondere in sede civile o contabile del loro operato, ferma restando la responsabilità disciplinare e la possibilità per i danneggiati di ottenere un indennizzo.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Sisto 1.07.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tasso 2.40 e Castiello 2.22.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Lorefice 2.13 è stato ritirato.

  La Commissione respinge l'emendamento Bologna 2.42.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 2.29, si dichiara sorpreso del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo. Sottolinea, infatti, la rilevanza della questione sollevata dalla sua proposta emendativa che è volta ad introdurre una detrazione fiscale per le spese di sanificazione delle parti comuni degli edifici condominiali.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI si dichiara disponibile ad accantonare l'esame dell'emendamento Trancassini 2.29 considerata anche la sua non eccessiva onerosità.

  Claudio BORGHI, presidente, acquisito il consenso dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Trancassini 2.29.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Cecconi 2.38 e 2.39.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'emendamento Bagnasco 2.28, evidenzia che la proposta emendativa intende riconoscere una mensilità aggiuntiva per l'anno 2020 al personale medico, sanitario e tecnico, nonché agli operatori socio-sanitari dipendenti del settore sanitario pubblico, direttamente impegnati in attività di contrasto all'emergenza epidemiologica determinata dal Covid-19. Tale proposta emendativa chiarisce che il beneficio non concorre alla formazione del reddito complessivo. Sottolinea, quindi, che l'emendamento è finalizzato al riconoscimento, non solo morale, della encomiabile attività svolta dal personale medico e sanitario, che ha condotto una battaglia in prima linea contro il virus sopportando costi elevatissimi sotto molteplici profili. Giudica il parere contrario espresso dai relatori e dal Governo un errore segno di una mancanza di sensibilità delle forze politiche di maggioranza. Chiede quindi l'accantonamento della proposta emendativa in esame anche al fine di una sua riformulazione.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) si associa alla richiesta di accantonamento avanzata dal collega Mandelli evidenziando che, per la sua formulazione, l'emendamento Bagnasco 2.28 rappresenta un punto di equilibrio tra la volontà delle opposizioni e quella della maggioranza. Sottolinea, infatti, che l'emendamento ora in discussione attribuisce la mensilità aggiuntiva soltanto al personale sanitario pubblico – Pag. 48fugando così i dubbi avanzati dal relatore Marattin in ordine all'emendamento Comaroli 1.4 che è stato respinto – e chiarisce che si tratta di un beneficio aggiuntivo alle ulteriori misure di favore previste. Invita quindi i relatori e il Governo a riconsiderare la posizione espressa sull'emendamento presentato dal suo gruppo per dare un segnale costruttivo a chi ha operato a difesa del diritto costituzionalmente garantito alla salute.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) sottoscrive, a nome del gruppo Lega, l'emendamento Bagnasco 2.28, associandosi alla richiesta di accantonamento avanzata dai colleghi in considerazione dell'estrema rilevanza della questione ad esso sottesa.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) sottoscrive, a nome del gruppo Fratelli d'Italia, l'emendamento Bagnasco 2.28. Evidenzia la necessità di individuare, anche attraverso una riformulazione della proposta emendativa in esame, una forma di riconoscimento per tutto il personale sanitario che ha svolto un'attività di contrasto all'emergenza epidemiologica, giudicando un grave errore politico la contrarietà espressa dai relatori e dal Governo.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive l'emendamento Bagnasco 2.28, reputando necessario assicurare un sostegno concreto a tutto il personale sanitario che ha operato per contrastare la diffusione del Covid-19. Rileva, inoltre, che, per la sua formulazione, l'emendamento in esame risulta più in linea con le osservazioni svolte dai relatori sull'emendamento Comaroli 1.4, che è stato respinto dalla Commissione. Chiede pertanto che l'emendamento Bagnasco 2.28 sia accantonato ai fini di una sua riformulazione.
  Ritiene infine necessario che almeno sulle questioni di carattere trasversale la maggioranza e il Governo siano disponibili a svolgere approfondimenti, anche al fine di garantire un clima collaborativo nell'esame del decreto-legge «Rilancio».

  Andrea MANDELLI (FI) dichiara che tutti i componenti del gruppo Forza Italia della Commissione Bilancio sottoscrivono l'emendamento Bagnasco 2.28.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bagnasco 2.28 e Benvenuto 2.21.

  Elena MURELLI (LEGA), nell'illustrare l'emendamento a sua prima firma 2.2, evidenzia che la proposta emendativa mira a garantire la celere realizzazione del nuovo ospedale post Covid-19 di Piacenza – i cui tempi di costruzione attualmente sono di dieci anni – e a nominare il sindaco del comune di Piacenza Commissario straordinario. Sottolinea il carattere non oneroso della sua proposta emendativa, in quanto si tratta di attività per la quale sono state già stanziate risorse rispetto alla quale risulta però indispensabile superare le lungaggini burocratiche e garantire efficienza, sulla scorta del modello attuato per la costruzione del nuovo viadotto a Genova. Sarebbe a suo avviso un segnale importante per il territorio di Piacenza che è stato tra quelli più duramente colpiti dal Coronavirus. Chiede pertanto di accantonare l'emendamento a sua prima firma.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) sottoscrive l'emendamento Murelli 2.2 e si associa alla richiesta di accantonamento testé avanzata. Non ritiene che vi siano ragioni valide per esprimere contrarietà ad un emendamento che si propone di accelerare la procedura di realizzazione di un ospedale, che è già stata programmata e che serve a dare una risposta tempestiva ad un'emergenza sanitaria. Aggiunge, peraltro, che lo stesso Presidente della regione Emilia Romagna ha riconosciuto la necessità di dotare il territorio di Piacenza di un centro ospedaliero specializzato e che l'emendamento non reca oneri finanziari.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive l'emendamento Murelli 2.2, sottolineando come si tratti di un'occasione offerta alle forze di maggioranza per concretizzare i numerosi annunci ascoltati negli ultimi mesi. Richiamata la positiva Pag. 49esperienza della ricostruzione del Ponte Morandi a Genova, sottolinea che l'emendamento Murelli è volto ad introdurre elementi di rapidità ed efficienza nella costruzione di infrastrutture legate all'emergenza sanitaria. Ritiene pertanto che anche le forze di maggioranza dovrebbero avere interesse ad abbattere le barriere burocratiche che immobilizzano il Paese. Si associa quindi alla richiesta di accantonare l'esame dell'emendamento.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) chiede di accantonare l'emendamento Murelli 2.2 che, al pari del successivo articolo aggiuntivo a sua prima firma 2.013, affronta la questione della realizzazione di nuove strutture ospedaliere e dell'ammodernamento di quelle già esistenti che, come emerso chiaramente dal confronto svolto con i rappresentanti delle regioni interessate, versano spesso in condizioni di notevole arretratezza, soprattutto nel nostro Mezzogiorno, rammentando come sulla questione medesima la Camera abbia di recente approvato un ordine del giorno nell'ambito dell'esame del decreto-legge cosiddetto «Liquidità». Nell'evidenziare al riguardo che risulterebbero peraltro già stanziati i fondi occorrenti agli interventi in parola, tanto a livello nazionale quanto a livello comunitario, cui potrebbero aggiungersi anche le risorse destinate ai costi sanitari per l'emergenza COVID-19 dal MES, ritiene indispensabile che sul tema specifico sia audito il Ministro della salute, Roberto Speranza.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI comunica che è intenzione del Governo predisporre, sin dal prossimo decreto-legge in materia di semplificazione e investimenti, misure e strumenti volti ad agevolare l'utilizzo delle risorse finanziarie destinate all'edilizia sanitaria e già previste a legislazione vigente, ponendo rimedio a difficoltà di ordine programmatorio e procedurale che, sebbene con intensità diverse, durano ormai da diversi anni.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E), in relazione alle modalità di ricostruzione del ponte di Genova, da alcuni colleghi indicate come una sorta di modello organizzativo, precisa che in quella circostanza, più che la presenza di un Commissario straordinario, la differenza è stata rappresentata dalla presenza di un soggetto pagatore, vale a dire il gruppo Autostrade per l'Italia, distinto dai vari enti pubblici coinvolti.

  Claudio BORGHI, presidente, secondo le intese intercorse in ordine alla tempistica dei lavori in Commissione, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana già prevista.

  La seduta termina alle 13.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 16 giugno 2020 — Presidenza del presidente Claudio BORGHI, indi del vicepresidente Giuseppe BUOMPANE. – Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 15.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta antimeridiana.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che i deputati Vanessa Cattoi, Binelli, Loss e Sutto sottoscrivono le proposte emendative Centemero 102.02, Formentini 180.5, Valbusa 208.6, Schullian 4.16, 94.12, 265.01 e Plangger 227.14; la deputata Frate sottoscrive le proposte emendative Fioramonti 230.01, 230.03, 238.36 e 66.03; Pag. 50il deputato Currò sottoscrive l'emendamento Muroni 1.54; il deputato Varrica sottoscrive l'emendamento Raduzzi 121.16 e le proposte emendative Adelizzi 82.16, 201.02 e 204.01; la deputata Ermellino sottoscrive gli emendamenti Magi 211.3 e Pagani 211.4 e 211.5; il deputato Vianello sottoscrive la proposta emendativa Donno 10.05; la deputata Faro sottoscrive le proposte emendative Alemanno 33.06, Cancelleri 119.166, Manzo 126.4, Ruggiero 127.025, Di Stasio 130.4, Scerra 241.2, Donno 10.05; la deputata Alemanno sottoscrive la proposta emendativa Donno 10.05; i deputati Binelli e Baldini sottoscrivono l'emendamento Comaroli 1.4; il deputato Trizzino sottoscrive l'emendamento Provenza 1.21; il deputato Varrica sottoscrive gli emendamenti Cubeddu 78.4 e 82.19 e Di Stasio 28.59; la deputata Masi sottoscrive l'articolo aggiuntivo Donno 10.05; la deputata Sarli sottoscrive le proposte emendative Siani 1.79, Muroni 1.54 e Sportiello 72.05; il deputato Fusacchia sottoscrive gli emendamenti Tabacci 26.47 e 119.409; la deputata Bergamini sottoscrive l'emendamento Bond 25.160; la deputata Ruffino sottoscrive l'emendamento Aprea 231.22; la deputata Bartolozzi sottoscrive l'emendamento Bagnasco 2.28; il deputato Gusmeroli sottoscrive le proposte emendative Bellachioma 25.32, Garavaglia 28.123, 34.04, 111.016 e 114.016, Vanessa Cattoi 28.38, Frassini 50.013, Comaroli 51.04 e 65.013; la deputata Nesci sottoscrive gli emendamenti Siani 1.79, Muroni 1.54 e Pastorino 2.31; la deputata Paita sottoscrive l'emendamento Pastorino 2.31; la deputata Palmisano sottoscrive l'articolo aggiuntivo Donno 10.05; il deputato Maglione sottoscrive le proposte emendative Currò 1.012, Buompane 87.09, Raduzzi 121.16, Terzoni 119.114, Sut 119.115, Scagliusi 195.30, Cenni 222.27, Macina 260.04; la deputata Galizia sottoscrive l'articolo aggiuntivo Donno 10.05; il deputato Pastorino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Magi 224.05; la deputata Carnevali sottoscrive l'emendamento Comaroli 109.1; il deputato Ungaro sottoscrive le proposte emendative Fusacchia 11.03 e 239.03; la deputata Villani ritira la propria firma dall'emendamento Mandelli 230.15.
  Dopo aver dato conto delle sostituzioni, ricorda quindi che la Commissione riprende l'esame dell'emendamento Murelli 2.2.

  Elena MURELLI (LEGA), in merito alle dichiarazioni svolte dalla sottosegretaria Castelli prima della conclusione della seduta antimeridiana, in ordine alla predisposizione da parte del Governo di un provvedimento che riguarderà anche il tema dell'edilizia sanitaria, osserva che l'emendamento 2.2 a sua prima firma si riferisce alla realizzazione di un ospedale per la quale sono già state stanziate le risorse da parte della regione e dell'amministrazione comunale di Piacenza. Ribadisce quindi che la sua proposta emendativa non è onerosa e mira a snellire la burocrazia consentendo la costruzione di un ospedale in tempi più celeri rispetto ai dieci anni ad oggi previsti. Osserva inoltre che non vi è alcuna problematicità legata ad una presunta mancanza di soggetti pagatori certi, trattandosi, nel caso di specie, dell'amministrazione regionale e dell'amministrazione comunale.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), precisando di non voler polemizzare con l'onorevole Tabacci, la cui solidità politica è indiscussa, in merito alle considerazioni da lui svolte al termine della seduta antimeridiana sulla ricostruzione del ponte di Genova, ribadisce la validità del modello organizzativo in tal caso seguito, che è stata riconosciuta anche da diversi esponenti del Governo. Sottolinea che il tema dell'emendamento in discussione non è l'edilizia sanitaria in generale ma la possibilità per gli enti locali di intervenire direttamente per realizzare strutture di emergenza, ritenendo, a tale riguardo, che gli enti locali possano essere considerati dei pagatori certi. Osserva infine che l'edilizia sanitaria rappresenta uno dei tanti problemi non affrontati in maniera risolutiva dal MoVimento 5 Stelle nei due anni e mezzo di esperienza al Governo.

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  Roberto OCCHIUTO (FI) ritiene che la discussione sull'emendamento Murelli 2.2 debba essere inquadrata nell'ambito del dibattito in corso tra tutti i gruppi sulle procedure di velocizzazione della costruzione degli ospedali e in generale dei lavori pubblici. Osserva, peraltro, che il tema è anche all'attenzione del Governo che infatti non ha escluso di voler affrontare la problematica con uno specifico provvedimento. Reputa pertanto opportuno che l'emendamento Murelli 2.2 sia accantonato insieme alle altre proposte emendative che riguardano il tema dei lavori pubblici, al fine di una loro riformulazione unitaria. Concludendo, invita le forze di maggioranza e il Governo ad accogliere almeno le richieste di accantonamento finalizzate a trovare una sintesi sulle misure condivise.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI chiarisce che il Governo ha espresso parere contrario sull'emendamento Murelli 2.2 per il rischio di oneri non quantificati e privi di copertura finanziaria. Sottolinea che la materia è all'attenzione del Governo e che il Presidente del Consiglio ha annunciato la predisposizione di uno specifico provvedimento in materia di semplificazione delle procedure per realizzare le opere pubbliche. Reputa, pertanto, che tale provvedimento rappresenti la sede idonea ad affrontare anche il tema dell'edilizia sanitaria rispetto al quale è già in atto una riflessione del Governo sulle misure necessarie a garantire lo sblocco delle ingenti risorse già stanziate.
  Invita pertanto i presentatori a ritirare l'emendamento Murelli 2.2, suggerendone la trasformazione in un ordine del giorno che possa fornire indirizzi al Governo in vista della predisposizione dell'annunciato provvedimento.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), dopo aver ricordato di aver ritirato un suo emendamento in materia di edilizia sanitaria presentato nel corso dell'esame del decreto-legge «Liquidità», trasformato in un ordine del giorno accolto dal Governo, ritiene inaccettabile la logica del rinvio prospettata dal sottosegretario Misiani. Ritiene che la logica del rinvio non sia un modo serio di interloquire con le opposizioni che hanno sin qui dimostrato di porre problemi reali, senza alcun intento ostruzionistico.
  Si sofferma quindi sull'articolo aggiuntivo 2.013 a sua prima firma che concerne le misure straordinarie per la realizzazione di nuovi complessi ospedalieri nelle regioni del Mezzogiorno, il quale prevede una copertura finanziaria degli oneri a valere, tra l'altro, sulle disponibilità del fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016, che ha stanziato 3 miliardi di euro. Sottolinea, quindi, che non sussistono problemi di copertura finanziaria degli oneri.
  Si associa infine alla richiesta di accantonare tutte le proposte emendative in materia di edilizia sanitaria per una riformulazione che individui una risposta ad un problema impellente.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, richiamando quanto dichiarato dal sottosegretario Misiani, ritiene che il provvedimento che il Governo ha intenzione di predisporre sul tema della semplificazione delle procedure di realizzazione delle opere pubbliche rappresenti l'occasione per introdurre una disciplina organica e sistematica della materia e risolvere le criticità evidenziate dai colleghi. È questo, a suo avviso, il percorso normativo da seguire per realizzare una vera semplificazione. Occorre, a suo giudizio, evitare interventi frammentati attraverso una pluralità di norme che intervengono su singole opere in corso di realizzazione prevedendo, di volta in volta, la nomina di commissari straordinari. Con tali precisazioni accoglie la richiesta di accantonamento dell'emendamento Murelli 2.2.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Murelli 2.2.

  Vanessa CATTOI (LEGA) evidenzia che l'emendamento a sua prima firma 2.46 è volto a garantire la predisposizione di vademecum personalizzati sugli indirizzi Pag. 52da seguire in caso di nuova emergenza pandemica per i pazienti con malattie croniche invalidanti o oncologiche o che comportano un deficit del sistema immunitario. Ricordato che tale misura è stata sollecitata da tutte le associazioni dei malati oncologici o immunodepressi, che hanno sottolineato la necessità di garantire specifiche condizioni di sicurezza, anche dal punto di vista psicologico, per tali pazienti, chiede al Governo di conoscere le ragioni per le quali ha espresso parere contrario.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI rileva la necessità di una relazione tecnica che assicuri la non onerosità dell'emendamento in esame. Fa presente, peraltro, che sullo stesso vi è un parere contrario espresso dall'AIFA.

  Vanessa CATTOI (LEGA) si domanda quali profili di onerosità possa recare il suo emendamento, considerato che i vademecum personalizzati verrebbero redatti dagli stessi specialisti che seguono i pazienti. Insiste, pertanto, sulla richiesta di accantonamento del suo emendamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Vanessa Cattoi 2.46.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Comaroli 2.012 che concerne gli investimenti in materia sanitaria, evidenzia la finalità di incrementare di 2 miliardi di euro le risorse per l'edilizia sanitaria mediante corrispondente riduzione delle risorse assegnate ai Ministeri per le spese in investimenti. Osserva, infatti, come sia storicamente certificato che i Ministeri hanno una capacità di spesa in investimenti prossima allo zero, risultando, invece, gli enti locali le uniche amministrazioni in grado di effettuare spese in investimenti.
  Ricostruisce quindi l'ammontare delle risorse destinate all'edilizia sanitaria, per la quale ai 24 miliardi di euro già assegnati per opere in corso di realizzazione in alcune zone del Paese, si sono aggiunti 4 miliardi, attraverso l'approvazione di un emendamento proposto dalla Lega al disegno di legge di bilancio per il 2020 che devono essere ancora assegnati. Suggerisce pertanto al Governo di convocare con celerità la Conferenza Stato-regioni per provvedere all'assegnazione di tali risorse.
  Evidenzia, quindi, che con l'articolo aggiuntivo Comaroli 2.012 il suo gruppo propone di portare a 30 miliardi di euro le risorse per l'edilizia sanitaria, trasferendo gli ulteriori 2 miliardi di euro di cui alla proposta emendativa in esame, dai Fondi a disposizione dei Ministeri, destinati a rimanere inutilizzati, alle amministrazioni locali. Ciò consentirebbe di aumentare la capacità di spesa in investimenti e, al contempo, di fare meno deficit.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Pizzetti 2.02 e Comaroli 2.012.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, richiamando le considerazioni svolte con riferimento all'emendamento Murelli 2.2, accoglie la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 2.013.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Prestigiacomo 2.013.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) evidenzia la finalità sottesa all'emendamento 3.6 a sua prima firma, che è volto a prevedere la sospensione dei termini di presentazione delle dichiarazioni e certificazione dei sostituti di imposta previsti per gli edifici in condominio, che di fatto sono già stati sospesi. Ricordato che un analogo emendamento era stato da lui presentato al decreto-legge «Cura Italia» e poi trasformato in ordine del giorno, chiede che la sua proposta emendativa sia accantonata.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 3.6.

  Vanessa CATTOI (LEGA) sottoscrive l'emendamento Schullian 4.16.

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  Albrecht PLANGGER (MISTO-MIN.LING.) chiede l'accantonamento dell'emendamento Schullian 4.16.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto dell'orientamento favorevole dei relatori, dispone l'accantonamento dell'emendamento Schullian 4.16.

  Andrea MANDELLI (FI) interviene sull'emendamento 4.11 a sua prima firma, volto a potenziare la rete territoriale, da intendere come risposta concreta per una sanità sempre più efficiente e vicina ai cittadini. Osserva peraltro che l'emendamento in esame sembra incontrare anche il favore di una parte almeno della maggioranza, dal momento che nel fascicolo compare anche l'identico emendamento Trizzino 4.7 del gruppo MoVimento 5 Stelle. In particolare, a suo giudizio occorre anzitutto rafforzare il presidio delle farmacie, che spesso si prendono direttamente cura dei pazienti, proseguendo lungo la strada del resto già intrapresa dal Governo, all'uopo prevedendo lo stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022, ciò anche nell'ottica più generale di sostenere il rilancio non solo economico del Paese. Invita pertanto relatori e Governo a valutare l'ipotesi di accantonare l'emendamento in discussione.

  Giorgio TRIZZINO (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 4.7, evidenziando come lo stesso non sia stato segnalato dal gruppo MoVimento 5 Stelle ma compaia nel fascicolo di seduta solo in quanto identico all'emendamento Mandelli 4.11, da altro gruppo segnalato.

  Marcello GEMMATO (FDI) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Mandelli in ordine alla centralità delle strutture della rete territoriale, tanto più alla luce del decreto ministeriale n. 70 del 2015 che ha determinato una profonda disarticolazione nel modello dell'assistenza pubblica territoriale, accentuata ancor più dall'emergenza epidemiologica in atto. Evidenza, in particolare, come il presidio fondamentale della medicina del territorio sia tuttora rappresentato dalle farmacie pubbliche e, prima ancora, da quelle private convenzionate. Esprime, infine, disappunto per il ritiro dell'emendamento Trizzino 4.7, di identico contenuto, appartenente al principale gruppo di maggioranza.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ribadire il ruolo essenziale svolto, soprattutto nei centri più piccoli, dalle farmacie, ritiene che il ritiro dell'emendamento Trizzino 4.7 denoti scarsa attenzione nei confronti del tema da parte del MoVimento 5 Stelle.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive l'emendamento Mandelli 4.11, che si colloca in una linea di continuità rispetto ai temi fondamentali della telemedicina e delle farmacie dei servizi. Si associa pertanto alla richiesta di accantonamento, anche in considerazione della esiguità dei relativi oneri a carico della finanza pubblica.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) invita relatori e Governo a riconsiderare il parere contrario espresso sugli identici emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11, dal momento che le disposizioni in esso contenute appaiono piuttosto suscettibili di ingenerare effetti benefici per i cittadini.

  Paolo RUSSO (FI) rileva che l'emergenza epidemiologica ha reso evidente come il contrasto alla pandemia debba necessariamente passare non solo attraverso l'adozione di sani comportamenti di vita da parte delle singole persone, ma soprattutto attraverso la presenza di strutture ospedaliere modernamente attrezzate e la capacità del Servizio sanitario nazionale di rispondere alle acuzie e alle cronicità di patologie così pervasive. Occorre a suo avviso riorganizzare altresì la cosiddetta medicina dei territori. Si associa pertanto alla richiesta di accantonamento in precedenza formulata dai colleghi.

  Andrea MANDELLI (FI) continua a non comprendere le ragioni del parere contrario Pag. 54espresso da relatori e Governo sull'emendamento a sua prima firma 4.11, auspicando solo che detta contrarietà non sia dettata dalla riconducibilità della proposta emendativa a un gruppo di minoranza.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI precisa che la contrarietà del Governo sugli emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11 deriva essenzialmente da criticità di carattere finanziario, dal momento che, in assenza di relazione tecnica, non risulta allo stato possibile procedere a una corretta quantificazione dei relativi oneri nonché alla verifica circa la disponibilità delle risorse utilizzate a copertura.

  Roberto OCCHIUTO (FI), pur apprezzando la sensibilità dimostrata sul punto dal sottosegretario Misiani, osserva tuttavia che, qualora la contrarietà dipendesse esclusivamente dalle dedotte perplessità di ordine finanziario, allora tanto più andrebbe presa in debita considerazione l'opportunità di procedere ad un suo accantonamento.

  Andrea MANDELLI (FI) ringrazia il sottosegretario Misiani per i chiarimenti, ma ritiene che il compito del Governo sia anche quello di approfondire gli argomenti segnalati dai gruppi parlamentari, se necessario anche predisponendo la relazione tecnica relativa agli oneri derivanti dalle proposte emendative. Ritiene, inoltre, che investire risorse per la partecipazione a reti di telemonitoraggio del paziente dimesso e a programmi di sorveglianza epidemiologica consentirebbe di risparmiare maggiori risorse in futuro.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ringraziare il sottosegretario Misiani per i chiarimenti, ricorda che gli identici emendamenti in esame sono stati segnalati da due gruppi di opposizione ma anche da un gruppo di maggioranza, il che, a suo avviso, evidenzia l'importanza del tema trattato dagli stessi. In proposito chiede all'onorevole Trizzino di chiarire i motivi per cui ha deciso di ritirare l'emendamento 4.7 a sua prima firma, ritenendo grave la circostanza che il ritiro fosse dovuto solo al fatto che tale emendamento non ha incontrato il favore del Governo. Insiste quindi per l'accantonamento degli identici emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11, evidenziando che c’è il tempo sufficiente per permettere al Governo di predisporre la relazione tecnica sugli stessi emendamenti.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, replicando agli interventi precedenti, ricorda che è in atto un percorso di digitalizzazione del sistema sanitario italiano e che l'articolo 11 del provvedimento in esame reca misure urgenti in materia di Fascicolo sanitario elettronico.

  Marcello GEMMATO (FDI), anche alla luce di quanto testé ricordato dal relatore Misiti e dei chiarimenti forniti dal sottosegretario Misiani, insiste affinché gli identici emendamenti 4.10 a sua prima firma e Mandelli 4.11 siano accantonati.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, replicando all'onorevole Trancassini, evidenzia che l'emendamento Trizzino 4.7 non è stato segnalato dal MoVimento 5 Stelle, ma è stato inserito nel fascicolo delle proposte emendative segnalate in quanto identico all'emendamento Mandelli 4.11 segnalato da Forza Italia.

  Andrea MANDELLI (FI), alla luce di quanto ricordato dal relatore Misiti, ritiene opportuno accantonare gli identici emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), illustrando l'articolo aggiuntivo Bellachioma 4.010, identico all'articolo aggiuntivo Lucchini 4.05, ricorda che il settore termale è stato uno di quelli particolarmente colpiti dalla crisi. Chiede, pertanto, che tale problematica riceva la giusta attenzione quando verranno affrontate le proposte Pag. 55emendative riguardanti il sostegno al settore turistico.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Lucchini 4.05 e Bellachioma 4.010.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, ricorda che gli emendamenti Lapia 5.5 e 5.6 sono stati ritirati dalla presentatrice.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando l'articolo aggiuntivo 5.03 a sua prima firma, evidenzia che esso è volto a riconoscere il finanziamento di borse di studio anche in favore dei farmacisti specializzandi come avviene per i medici specializzandi, colmando così una incomprensibile disparità di trattamento. Chiede, pertanto, che l'articolo aggiuntivo 5.03 a sua prima firma sia accantonato per consentire ai relatori e al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Elena CARNEVALI (PD), sottolineando la necessità di investire risorse per favorire la formazione di tutto il personale sanitario, condivide il contenuto dell'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03, che ritiene meritevole di essere accantonato per consentire al Governo e ai relatori di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Paolo RUSSO (FI) ritiene che l'emergenza sanitaria ha evidenziato la necessità di rendere il sistema sanitario il più efficiente possibile. Condivide pertanto la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03 al fine di consentire al Governo e ai relatori di pervenire ad una formulazione dello stesso in grado di dare risposte immediate a problematiche del sistema sanitario che si sono stratificate nel passato.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), condividendo l'intervento dell'onorevole Paolo Russo, ritiene che quello attuale sia il momento giusto per migliorare il sistema sanitario del nostro Paese, anche attraverso piccoli aggiustamenti che possano indicare la strada per il futuro. Chiede, pertanto, che l'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03 sia accantonato per consentire ai relatori e al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Marcello GEMMATO (FDI), nel sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03, ritiene fondamentale intervenire in maniera strutturata per contribuire ad una migliore formazione degli specializzandi in farmacia a prescindere dalle loro personali risorse finanziarie.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) si stupisce del fatto che nel provvedimento in esame non possa trovare posto un tema importante e urgente come quello sollevato dall'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03, anche alla luce della circostanza che, invece, il testo originario del decreto-legge prevede misure che Fratelli d'Italia non reputa assolutamente prioritarie ed urgenti e che, quindi, ha chiesto, tramite proposte emendative soppressive, di eliminare.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03.

  Paolo TRANCASSINI (FdI) chiede una verifica del voto sull'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03, non ritenendo chiaro l'esito della votazione.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, procede alla verifica nominale della votazione, confermando che risulta respinto l'articolo aggiuntivo Mandelli 5.03.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, in considerazione del rilevante numero di identiche proposte emendative presentate da molti gruppi, interviene per illustrare le motivazioni del parere contrario espresso da relatori sugli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29, sui quali la rappresentante del Governo si è invece rimessa alla volontà della Commissione. Pag. 56
  Ricorda preliminarmente che l'articolo 7 consente al Ministero della salute di trattare dati personali degli assistiti allo scopo di sviluppare metodologie predittive dell'evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione. Tra i dati dei quali si consente il trattamento sono compresi i dati reddituali riferiti all'interessato e al suo nucleo familiare. Le proposte emendative sono volte all'eliminazione della possibilità di trattamento di questi dati reddituali.
  In proposito evidenzia come il dato reddituale sia fondamentale per comprendere il fabbisogno sanitario delle diverse zone del Paese. Osserva inoltre come siano infondati i timori relativi alla privacy degli assistiti, in quanto lo stesso articolo 7, al comma 2, richiede il parere del Garante per la protezione dei dati personali, peraltro già acquisito, nonché il rispetto della normativa europea in materia. Segnala infine che i dati sono trattati in forma anonima e aggregata.
  Augurandosi che i chiarimenti forniti siano stati sufficienti per convincere i proponenti della necessità di mantenere il testo vigente dell'articolo 7, conferma il parere contrario precedentemente espresso, dichiarandosi comunque disponibile a discutere approfonditamente la questione e a chiedere alla Presidenza l'accantonamento degli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29, qualora anche un solo proponente manifesti la propria volontà in tal senso.

  Roberto OCCHIUTO (FI) concorda con quanto evidenziato dal relatore Marattin, evidenziando anche come il proprio gruppo non abbia presentato alcuna proposta emendativa su questo punto. Ritiene infatti che il reddito sia un elemento importante per la ripartizione del fabbisogno sanitario nazionale in sostituzione dei costi standard. Ricorda che il collega Paolo Russo ha avanzato già in passato la proposta di inserire l'indice di deprivazione per ripartire le dotazioni del Servizio sanitario nazionale. Concorda infine sull'inesistenza di problematiche legate alla difesa della privacy.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), in considerazione di quanto espresso dai colleghi Marattin e Occhiuto, in particolare in merito al superamento delle problematiche relative alla tutela della privacy, ritiene opportuno accantonare gli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29, allo scopo di effettuare un'approfondita discussione in materia.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, propone che gli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29 siano accantonati.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone pertanto l'accantonamento degli identici emendamenti Vitiello 7.1, Locatelli 7.3, D'Alessandro 7.4, Roberto Rossini 7.8, Varchi 7. 17, Lollobrigida 7.19, De Menech 7.22, Carnevali 7.23, Benigni 7.24, Bologna 7.25, Lupi 7.26 e Zennaro 7.29.

  Paolo RUSSO (FI) osserva come le proposte emendative testé accantonate costituiscano un passo indietro rispetto a quanto previsto nelle leggi di bilancio degli ultimi anni, nelle quali è presente il riferimento all'indice di deprivazione, che però è di fatto inefficace in quanto per la sua operatività si richiede il consenso unanime di tutte le regioni. Sottolinea quindi la necessità di tenere nel debito conto, ai fini della definizione del fabbisogno sanitario, delle rilevanti differenze reddituali che si registrano nelle diverse zone del Paese e auspica che l'accantonamento possa consentire un proficuo dibattito sulla questione.

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  Roberto ROSSINI (M5S) chiede rassicurazioni in merito all'anonimato dei dati reddituali oggetto di trattamento.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, conferma che l'articolo 7 non consente un'ulteriore attività ispettiva, ma conferisce un'autorizzazione all'uso di dati già acquisiti.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) non comprende la ragione per la quale si invochi la questione della privacy anche quando non ve ne sia bisogno, come nel caso di specie, laddove la comunicazione di dati aggregati appare di estrema utilità, in funzione della tutela sanitaria contro il rischio epidemiologico. Si domanda se piuttosto non vi siano delle preoccupazioni, legate ad aspetti fiscali, che spingano a non comunicare certi dati.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che la presidenza prenda contatti con il Ministro della salute affinché venga a riferire in Commissione. Ritiene infatti necessario acquisire la sua posizione rispetto alle tematiche affrontate nella seduta odierna, che richiamano la necessità, ad esempio, di rafforzare la sanità a livello territoriale. Ritiene altresì opportuna una riflessione, anche di natura regolamentare, circa il ruolo svolto dai segretari all'interno della Commissione, chiedendosi se non sia opportuno assicurare che vi sia un segretario di maggioranza e uno di opposizione, al fine di garantire il corretto svolgimento delle votazioni.

  Elena CARNEVALI (PD), in risposta al deputato Tabacci, rassicura che non vi è alcuna preoccupazione legata ad aspetti fiscali a proposito della comunicazione di dati aggregati, rispetto alla quale ritiene rilevino esclusivamente esigenze di tutela sanitaria dei cittadini. Fa notare che il precedente accantonamento delle identiche proposte emendative che affrontano la questione risponde esclusivamente alle esigenze di approfondimento evocate dal relatore Marattin.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Troiano 7.10 lo ritirano.

  Paolo RUSSO (FI) illustra il suo emendamento 10.17, facendo notare che esso mira a tutelare il funzionamento delle scuole di specialità, anche nelle more della formazione del personale docente.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Paolo Russo 10.17 e l'articolo aggiuntivo Tasso 10.01.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Ianaro 11.2 lo ritirano.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, rivedendo il parere precedentemente espresso propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 11.03.

  Andrea MANDELLI (FI) non comprende la ragione per la quel sia stato proposto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 11.03, mentre sia stato espresso un parere contrario sugli identici emendamenti Trizzino 4.7, Gemmato 4.10 e Mandelli 4.11 che trattano lo stesso argomento della telemedicina.

  Giuseppe BUOMPANE, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Fusacchia 11.03.

  Riccardo MAGI (MISTO-CD-RI-+E), illustrando il suo articolo aggiuntivo 13.04, auspica un cambiamento del parere da parte dei relatori su di esso o quantomeno un suo accantonamento, dal momento che esso non reca oneri e non pone questioni di privacy.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, ricorda che sulla questione l'Autorità garante della privacy ha espresso sulla questione un parere contrario. Conferma pertanto il parere contrario sull'emendamento Magi 13.04.

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  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Magi 13.04.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) illustra l'emendamento Delmastro delle Vedove 16.6 identico all'emendamento Bignami 16.5, facendo notare che esso mira a sopprimere l'articolo 16, dal momento che tale articolo, recando disposizioni estranee alla finalità del provvedimento, mira ad estendere la durata dei servizi di accoglienza, estendendo addirittura la platea dei beneficiari, in tal modo sottraendo risorse importanti da destinare ai cittadini italiani. Fa notare che tale articolo 16 sembra volto a garantire lo scandaloso giro d'affari che ruota intorno ai centri accoglienza.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Bignami 16.5 e Delmastro delle Vedove 16.6 e gli emendamenti Magi 16.9 e Aprile 18.6.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Trizzino 19.2 lo ritirano.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Aprile 19.01.

  Andrea MANDELLI (FI), intervenendo sull'emendamento Maria Tripodi 20.1, evidenzia come tale proposta miri ad equiparare il trattamento accessorio delle Forze armate a quello delle Forze di polizia, superando i tetti attualmente previsti dalla normativa vigente. Si chiede il motivo per il quale la maggioranza si ostini a non accogliere le proposte dell'opposizione, anche su tematiche così importanti.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, in risposta al deputato Mandelli, fa notare che sull'emendamento Maria Tripodi 20.1 vi è un parere contrario da parte del Ministero dell'interno, dal momento che l'equiparazione proposta da tale emendamento è già prevista dalla normativa vigente.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), nel sottoscrivere l'emendamento Maria Tripodi 20.1, non comprende il parere contrario del Governo, visto che si sta parlando di una equiparazione già prevista dalla normativa vigente. Ne chiede quantomeno l'accantonamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Maria Tripodi 20.1

  Mauro D'ATTIS (FI) fa notare che l'articolo aggiuntivo Maria Tripodi 20.02 mira a riconoscere un premio di impiego al personale infermieristico e tecnico sanitario in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, osservato che l'articolo aggiuntivo Maria Tripodi 20.02 propone un intervento a favore di una platea estremamente circoscritta, fa notare che sarebbe dunque necessario prevederne un ambito di applicazione più esteso, con conseguente aumento degli oneri. Osserva che su tale delicata questione il Governo ha preferito adottare altre misure, facendo riferimento alle risorse destinate alla contrattazione di secondo livello in ambito regionale, al fine di prevedere forme di tutela più ampie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Maria Tripodi 20.02 e l'emendamento Deidda 21.3.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'emendamento Prisco 23.11 di cui è cofirmatario, fa notare che esso mira a riconoscere al personale appartenente alle Forze di polizia a ordinamento civile, a ordinamento militare e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, deceduti a seguito di contagio da Covid-19, i benefici previsti dalla normativa vigente in materia di vittime del dovere.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, fa notare che la normativa vigente già fornisce tutela ai soggetti esposti a rischi di contagio per cause di servizio. Fa notare che Pag. 59l'emendamento Prisco 23.11 sembra andare oltre, proponendo una estensione generalizzata, a prescindere dalle cause di servizio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ritiene che l'interpretazione fornita dal relatore sia troppo stringente, facendo notare che i familiari del personale in questione sarebbero chiamati a dover dimostrare in giudizio nessi di causalità molto complessi, con il rischio di non ricevere alcuna forma di tutela.

  Claudio BORGHI, presidente, fa notare che l'emendamento Prisco 23.11 mira a superare alcune difficoltà che potrebbero sussistere in sede di formazione della prova giudiziale.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI chiede ai presentatori dell'emendamento Prisco 23.11 di chiarirne la finalità, non comprendendo se l'intenzione sia quella di prevedere un indennizzo ulteriore rispetto a quanto già previsto dalla normativa vigente in materia di causa di servizio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) chiarisce che la finalità di tale proposta emendativa è quella di prevedere anche per il personale operante in delicati settori pubblici il riconoscimento dei benefici previsti dalla normativa in materia di vittime del dovere, prevedendo forme di presunzione circa l'esistenza della causa di servizio.

  Luigi MARATTIN (IV), relatore, richiama tuttavia l'attenzione sulla necessità di evitare paradossali sperequazioni a danno dei lavoratori che risultassero direttamente contagiati per cause di servizio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), per le ragioni in precedenza esposte, invita nuovamente i relatori e il Governo ad accantonare l'emendamento Prisco 23.11.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) sottoscrive l'emendamento Prisco 23.11, che a suo avviso non presenta dubbi applicativi né sotto il profilo soggettivo delle categorie beneficiarie né sotto quello eziologico del nesso con il virus COVID-19. Osserva piuttosto come l'estensione del trattamento riconosciuto alle vittime del dovere costituirebbe un segno tangibile della presenza dello Stato in un momento di grande difficoltà per il Paese. Si associa pertanto alla richiesta di accantonamento della proposta emendativa in discussione.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) sottoscrive l'emendamento Prisco 23.11.

  Luigi MARATTIN (IV), alla luce della discussione svolta, accede alla richiesta di accantonare l'emendamento Prisco 23.11, al fine di svolgere un supplemento di istruttoria.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che l'emendamento Prisco 23.11 è quindi da intendersi accantonato e che lo stesso viene sottoscritto dai componenti del gruppo di Forza Italia appartenenti alla V Commissione. Prende altresì atto che l'emendamento Maurizio Cattoi 23.10 è ritirato dai presentatori.

  Paolo RUSSO (FI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 23.02, recante misure di sostegno della salute della vista, nella forma specifica di un contributo una tantum di 50 euro riconosciuto per l'anno 2020 ai membri di nuclei familiari con un ISEE non superiore a 15.000 euro annui. Osserva che si tratta di un tema di rilevanza sociale, che esige risposte tempestive ed efficaci da parte del Governo, tanto più in considerazione dell'estrema difficoltà che molte famiglie indigenti nel nostro Paese oramai incontrano, soprattutto a seguito dell'emergenza epidemiologica, nell'affrontare le spese relative alla salute della vista. Nel segnalare come un mancato intervento in materia esporrebbe in particolare i soggetti compresi nelle fasce d'età più basse al rischio concreto di patologie della vista anche assai gravi, chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 23.02.

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  Ubaldo PAGANO (PD) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 23.014.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Paolo Russo 23.02 e Fiorini 23.021.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Molinari 23.058, di cui è cofirmataria, volto ad istituire un Fondo con una dotazione di 15 milioni di euro per l'anno 2020 da destinare al sostegno della ricerca effettuata da aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale in merito alle eventuali interazioni fra la diffusione del virus COVID-19 e i fattori ambientali inquinanti. Stante la rilevanza del tema e la particolare diffusione dell'epidemia soprattutto in regioni del nostro Settentrione, invita i relatori e il Governo a riconsiderare il parere contrario in precedenza espresso.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, nel rivendicare la costante azione svolta dal Governo nel corso della presente legislatura a sostegno dei diversi comparti della ricerca attraverso lo stanziamento di congrue risorse aggiuntive, nel caso di specie esprime perplessità circa il carattere eccessivamente localistico dell'intervento proposto dall'articolo aggiuntivo in discussione, posto che una quota del Fondo stesso, nella misura di 5 milioni di euro, sarebbe destinata in via esclusiva all'azienda ospedaliera di Alessandria.

  Vannia GAVA (LEGA) esprime rammarico per il parere contrario dei relatori e del Governo sull'articolo aggiuntivo Molinari 23.058, ritenendo viceversa indispensabile provvedere al finanziamento della ricerca presso i centri di eccellenza del nostro Paese, tra i quali certamente rientra anche l'azienda ospedaliera di Alessandria, che ha saputo egregiamente affrontare una situazione epidemiologica di eccezionale gravità.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Molinari 23.058.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che l'articolo aggiuntivo Maurizio Cattoi 23.028 è ritirato dai presentatori.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Tonelli 23.029.

  Claudio BORGHI, presidente, essendo così esaurite le proposte emendative sulle quali si era convenuto di incentrare i lavori odierni della Commissione, dichiara conclusa la seduta. Rinvia pertanto il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 17.55.