CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 15 giugno 2020
387.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 29

SEDE REFERENTE

  Lunedì 15 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.

  La seduta comincia alle 15.15.

Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi.
C. 687 Delrio, C. 2155 Gelmini e C. 2249 Locatelli.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 novembre 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la Commissione prosegue l'esame, in sede referente, della proposta di legge C. 687 Delrio, recante «Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi», e della abbinata proposta di legge C. 2155 Gelmini.
  Avverte che è stata assegnata alla Commissione, in data 22 novembre 2019, in sede referente, la proposta di legge C. 2249, d'iniziativa dei deputati Locatelli e altri, recante «Delega al Governo per il riordino e il potenziamento delle misure a sostegno della natalità e della famiglia». Poiché la suddetta proposta di legge verte sulla stessa materia delle proposte di legge in esame, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame delle proposte emendative presentate alla proposta di legge C. 687 Delrio, adottata come testo base dalla Commissione. Al riguardo, ricorda che il 25 novembre 2019 sono stati presentati 113 emendamenti (vedi allegato 1). Segnala, Pag. 30quindi, che il provvedimento in oggetto è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea da lunedì 29 giugno.
  Reputa opportuno ricordare che l'esame degli emendamenti non è stato avviato fino ad oggi in quanto, in un primo momento, l’iter si è interrotto a causa della concomitanza con la sessione di bilancio alla Camera. Successivamente, è stata rappresentata l'esigenza, condivisa in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, di attendere l'approvazione del disegno di legge cosiddetto Family Act da parte del Consiglio dei ministri, stante la stretta connessione tra il contenuto di tale provvedimento e quello delle proposte di legge all'ordine del giorno.
  L'approvazione di tale disegno di legge da parte del Consiglio dei ministri, rinviata negli scorsi mesi a causa dell'emergenza epidemiologica in atto, è avvenuta giovedì 11 giugno. Il provvedimento sarà presentato in tempi brevi alle Camere.
  Prima di passare all'espressione dei pareri sulle proposte emendative, avverte che il relatore ha presentato i nuovi emendamenti 1.50 e 1.51 (vedi allegato 2) e che, conseguentemente, ritira il suo emendamento 1.12. Propone, infine, di fissare il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle ore 16 di martedì 16 giugno.

  La Commissione prende atto.

  Marialucia LOREFICE, presidente, dà la parola al relatore, deputato Lepri, e alla rappresentante del Governo, Ministra Bonetti, per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Stefano LEPRI (PD), relatore, ringrazia la presidente Lorefice per aver ricostruito le vicende che hanno portato ad iniziare solo nella giornata odierna l'esame degli emendamenti.
  Precisa di aver ritenuto utile presentare due nuove proposte emendative riferite all'articolo 1 ritirando, conseguentemente, il suo emendamento 1.12, in ragione della opportunità di circoscrivere l'oggetto del provvedimento in discussione al tema dell'assegno unico e universale come misura di sostegno per i figli a carico, stralciando il tema della dote unica per i servizi, che potrà essere affrontato nel corso dell'esame del cosiddetto Family Act, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri. Fa presente, in particolare, che il suo nuovo emendamento 1.51 propone una sintesi dei contenuti di diverse proposte emendative presentate dai colleghi.
  Passando alla formulazione dei pareri, esprime parere contrario sugli emendamenti Palmieri 1.29 e Bellucci 1.38. Illustra, quindi, il proprio emendamento 1.50, soppressivo dei riferimenti alla dote unica contenuti nell'articolo 1 e dell'intero articolo 3, e ne raccomanda l'approvazione. Esprime parere contrario sull'emendamento Rostan 1.15 e parere favorevole sull'emendamento Schirò 1.11 nonché sull'emendamento Panizzut 1.41, quest'ultimo a condizione che sia riformulato in maniera identica all'emendamento 1.11, eliminando la parte consequenziale relativa alle modifiche all'articolo 4.
  Esprime, poi, parere contrario sugli emendamenti Palmieri 1.25 e Lucaselli 1.35 e invita al ritiro i presentatori dell'emendamento Nappi 1.17, il cui contenuto è in gran parte recepito nel suo emendamento 1.51. Illustra, quindi, il contenuto del proprio emendamento 1.51 e ne raccomanda l'approvazione. Invita, quindi, al ritiro i presentatori dei seguenti emendamenti che risulterebbero preclusi o assorbiti a seguito dell'approvazione degli emendamenti 1.50 e 1.51 del relatore: Panizzut 1.30, D'Arrando 1.20, De Filippo 1.2 e 1.3, Lapia 1.21, gli identici emendamenti Rostan 1.16 e Bellucci 1.39, Schullian 1.1, Panizzut 1.40, De Filippo 1.5, Menga 1.22, De Filippo 1.4, Palmieri 1.26, 1.28 e 1.27, Provenza 1.23, De Filippo 1.6 e 1.7, Sarli 1.19, Pini 1.13, Ferro 1.34, De Filippo 1.8 e 1.9, Lucaselli 1.36, Troiano 1.24 e Bologna 1.14, precisando che alcuni di essi trovano corrispondenza nel contenuto dell'emendamento 1.51.
  Propone, quindi, l'accantonamento dell'emendamento Panizzut 1.31, segnalando che il tema dell'erogazione dell'assegno Pag. 31unico ai genitori che non siano cittadini italiani sarà affrontato nel corso dell'esame degli emendamenti riferiti dall'articolo 2.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Panizzut 1.32, a condizione che sia riformulato nel senso di inserire, in fine, la seguente lettera aggiuntiva al comma 2 dell'articolo: «è istituito un organismo aperto alla partecipazione delle associazioni a tutela della famiglia maggiormente rappresentative, al fine di monitorare l'attuazione e verificare l'impatto del beneficio di cui al comma 1».
  Esprime, infine, parere contrario sugli emendamenti Panizzut 1.33, Lucaselli 1.37, Nesci 1.18 e De Filippo 1.10.

  La Ministra Elena BONETTI, prima di esprimere i propri pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1, intende ringraziare la Commissione Affari sociali per il lavoro svolto fino a questo momento, riconoscendo in tal modo la centralità del tema del sostegno alla famiglia, sentito da tutte le forze politiche, nell'ambito di una progettualità comune di Parlamento e Governo. Sottolinea che il provvedimento appena approvato dal Governo in tale ambito rappresenta la prima riforma proposta dal Governo dopo la fase emergenziale determinata dal diffondersi della pandemia da Coronavirus, con l'obiettivo di rafforzare il sostegno alle famiglie, contrastare la denatalità e promuovere il lavoro femminile. Ritiene che sia possibile affrontare la sfida che tale riforma implica attraverso la piena integrazione dei percorsi svolti dalle Camere e dall'Esecutivo, auspicabilmente con il contributo di tutte le forze politiche, affinché un numero più ampio possibile di cittadini possano riconoscersi nell'azione di rilancio che si intende promuovere.
  Esprime, quindi, parere favorevole sugli emendamenti presentati dal relatore e parere conforme al relatore sulle restanti proposte emendative.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA), nel riconoscere che il tema oggetto del provvedimento in discussione è sicuramente caro a tutte le forze politiche, ritiene tuttavia insufficienti le risorse stanziate con la legge di bilancio per il 2020, in quanto servirebbe una cifra decisamente superiore al miliardo di euro previsto in quella sede per portare avanti politiche realmente efficaci. Ricorda, inoltre, che il fenomeno della denatalità non caratterizza solo le fasce più disagiate della popolazione e, pertanto, si renderebbe necessario un intervento di sostegno generalizzato, a prescindere dal reddito.
  Rileva che la situazione attuale, caratterizzata da un allentamento dei vincoli di bilancio, rappresenta l'occasione per attuare politiche più incisive di sostegno alle famiglie e di promozione di servizi, a cominciare da quelli per la prima infanzia, invitando la rappresentante del Governo a svolgere una riflessione in tal senso.

  Vito DE FILIPPO (IV), nel ringraziare il relatore per l'ottimo lavoro da lui svolto finora, rileva che le proposte emendative oggi presentate inquadrano correttamente gli ambiti del provvedimento in esame e di quello recentemente licenziato dal Governo, con l'obiettivo comune dell'universalità delle misure. Auspica che si possa raggiungere un'ampia convergenza di tutte le forze politiche, anche partendo da posizioni differenti, in quanto la famiglia deve essere al centro di una profonda riforma del welfare italiano.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) ringrazia la ministra Bonetti per la sua presenza, che testimonia il riconoscimento dell'importanza di intraprendere iniziative per il contrasto alla denatalità. Ricorda che diversi soggetti intervenuti nelle audizioni informali svolte presso la Commissione Affari sociali hanno confermato come tale fenomeno non sia imputabile principalmente a fattori economici e, pertanto, non è opportuno intervenire con misure analoghe a quelle per il contrasto alla povertà, in quanto le difficoltà che si incontrano nel fare figli sono spesso indipendenti dal dato reddituale.
  Nell'apprezzare la misura dell'assegno universale, si dichiara quindi preoccupata dal carattere di progressività che si intende Pag. 32dare a tale intervento, disattendendo così le aspettative di molti soggetti coinvolti e gettando un'ombra sull'efficacia delle misure che si intendono adottare.

  Elena CARNEVALI (PD), esprimendo apprezzamento per l'operato del relatore e della ministra Bonetti, ricorda che il testo della proposta di legge a prima firma Delrio prevede l'assegno e la dote unica come strumenti di intervento nella consapevolezza che il sostegno alla natalità non rappresenta solo una sfida dal punto di vista economico bensì il riconoscimento del valore dei figli per la società. Evidenzia che, in ogni caso, devono essere perseguiti gli obiettivi del contrasto alla disuguaglianza, anche rispetto alle prestazioni cui si ha diritto, e la semplificazione delle procedure.
  Ricorda che vi sono delle basi di partenza per gli interventi di riforma in materia di sostegno alla famiglia e alla natalità, rappresentate da alcune norme inserite nell'ultima legge di bilancio, e da provvedimenti approvati negli anni precedenti. Rileva quindi che, attraverso i provvedimenti proposti dal Parlamento e dal Governo, si potrà determinare un cambio di passo, anche con il sostegno a un incremento del tasso di occupazione femminile, funzionale a un aumento della natalità.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, ricordando che la seduta già prevista per la giornata di domani non avrà luogo, essendo stato fissato per tale data il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti del relatore.

  La seduta termina alle 15.50.

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 15 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 18.15.

DL 34/2020 recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologia da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 giugno 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 giugno scorso il relatore, deputato Provenza, ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni, riservandosi di effettuare ulteriori approfondimenti. È stata, quindi, predisposta, nella giornata odierna, una nuova proposta di parere, resa disponibile per le vie brevi ai deputati della Commissione.

  Nicola PROVENZA (M5S), relatore, illustra la nuova proposta di parere, favorevole con osservazioni (vedi allegato 3). Precisa che, rispetto alla proposta presentata nella seduta precedente: sono state apportate variazioni di limitata entità per quanto riguarda la lettera a); sono intervenute modifiche rispetto al contenuto delle lettere e) e g); in relazione alla lettera j) è stato effettuato un rinvio alla legge n. 3 del 2018 per quanto riguarda le professioni che dovrebbero avere diritto al bonus per i servizi di baby-sitting.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA) ringrazia il relatore per l'impegno profuso, elemento che conferma la propria valutazione positiva rispetto al complesso dei componenti della Commissione, per come interpretano il loro ruolo. Rileva, tuttavia, che a fronte di tale impegno, il Governo non ha stanziato risorse adeguate ai bisogni del Paese e non ha adottato in maniera efficiente i provvedimenti necessari. In conseguenza di ciò, in molti casi la cassa integrazione non è stata ancora Pag. 33percepita da coloro che ne hanno diritto e le famiglie e gli enti locali sono rimasti privi di sostegno. Nel ricordare che l'emanazione del provvedimento in esame è slittata continuamente, evidenzia che in molti casi alle parole non sono seguiti fatti concreti. A titolo di esempio, cita il caso dei centri estivi, che in questi giorni sono stati riaperti solo da pochi comuni, comunque con estreme difficoltà e senza alcuna certezza rispetto alla modalità con cui si potrà far fronte ai costi aggiuntivi determinati dall'attuale situazione sanitaria.
  Nel ricordare che nella giornata odierna si sono svolte numerose manifestazioni di infermieri che hanno chiesto rispetto nei loro confronti e la stabilizzazione del loro lavoro, sottolinea che l'azione del Governo è stata caratterizzata da almeno due mesi di immobilismo inspiegabile, posto che il tema del Coronavirus era stato attenzionato già dai primi giorni di gennaio, immobilismo che ha portato, in una prima fase, all'assenza di misure efficaci e a un ritardo nell'approvvigionamento dei dispositivi di protezione. Ricorda che in questo contesto il Presidente del Consiglio e il Ministro per gli affari regionali hanno impiegato il loro tempo a polemizzare con singole strutture ospedaliere o con determinate regioni invece di adottare provvedimenti all'altezza della situazione.
  In conclusione, dichiara che, in assenza di risposte adeguate ai bisogni del Paese, il gruppo della Lega della XII Commissione si esprimerà in maniera contraria alla proposta di parere presentata dal relatore.

  Marcello GEMMATO (FDI), nell'esprimere apprezzamento per l'operato del relatore che, in linea con lo spirito collaborativo che caratterizza la Commissione, ha accolto alcuni dei suggerimenti avanzati dalle forze di opposizione, si trova costretto ad evidenziare le carenze del decreto-legge in esame in ambito sanitario. Osserva come vi sia un intervento tardivo rispetto ai danni della strutturazione della sanità sul territorio, causati dal decreto ministeriale n. 70 del 2015, segnalando in particolare quanto accaduto nella sua regione, la Puglia, nella quale in questa fase emergenziale si è riscontrato un tasso di mortalità decisamente superiore alle altre regioni meridionali, in gran parte proprio a causa delle carenze nella rete territoriale. Tale tema si riallaccia a quello dell'eccessivo regionalismo in ambito sanitario e dei criteri per la ripartizione dei fondi, ricordando che il gruppo di Fratelli d'Italia è da anni impegnato per l'adozione di un coefficiente di deprivazione in fase di ripartizione.
  Reputa insufficienti anche le misure previste per le borse di specializzazione, segnalando che un atteggiamento diverso in passato avrebbe reso non necessaria, nella fase dell'emergenza, la collaborazione di medici provenienti da altri Paesi. Tra i temi assenti nel provvedimento in discussione, include quello del sostegno alle farmacie rurali, che spesso costituiscono gli unici presidi sanitari in alcune aree del Paese. Giudica contraddittorio il consistente supporto offerto alle strutture sanitarie private alla luce degli attacchi, anche molto duri, provenienti da forze di maggioranza verso il sistema «pubblico/privato» adottato da alcune regioni, in particolare nella gestione dell'emergenza. Nel ribadire che il provvedimento in discussione avrebbe dovuto porsi l'obiettivo di consentire di «immaginare la sanità di domani», preannuncia il voto contrario di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere formulata dal relatore, pur ribadendo che tale proposta ha accolto alcuni suggerimenti avanzati dal suo gruppo.

  Elena CARNEVALI (PD) dichiara di apprezzare le modalità con cui il relatore ha svolto il suo compito, essendo riuscito a sintetizzare il dibattito svolto presso la XII Commissione. Premettendo di rispettare le opinioni di tutti i colleghi, dichiara che il Partito Democratico voterà in maniera convinta a favore della proposta di parere appena illustrata.
  Ribadisce che un Ministro della salute insediato solo da pochi mesi ha saputo compiere scelte molto importanti in un contesto drammatico e che l'operato del Governo non è stato assolutamente caratterizzato Pag. 34da immobilismo, ma casomai da prontezza nell'agire. In relazione ai richiami svolti in tema di competenze regionali in ambito sanitario, ricorda che la riforma costituzionale proposta nella passata legislatura, che si prefiggeva l'obiettivo di correggere alcune distorsioni in questa materia, fu avversata anche da coloro che adesso le pongono in evidenza. Evidenziando che sicuramente sono state stanziate risorse molto ingenti e che il testo in esame è suscettibile di ulteriori modifiche attraverso l'approvazione di proposte emendative, ritiene che siano stati compiuti notevoli passi avanti nell'attrezzare il Paese rispetto a possibili future emergenze sanitarie.
  Invita, poi, a non ridimensionare le misure adottate per superare il cosiddetto imbuto formativo, segnalando che la possibilità di erogare ulteriori 4.200 borse annue rappresenta uno sforzo raramente compiuto nel passato. Nel condividere le considerazioni del collega Gemmato sul ruolo delle farmacie rurali, segnala che il Ministro Speranza ha mostrato sempre grande attenzione al ruolo che possono svolgere le farmacie. In conclusione, nel porre in evidenza le misure adottate in maniera di organizzazione territoriale e di integrazione tra il sistema sanitario e quello socio-sanitario, si augura che anche in un futuro si possa proseguire sulla stessa linea.

  Nicola STUMPO (LEU), nel ringraziare il relatore per aver saputo tenere insieme le sollecitazioni provenienti dai diversi deputati della Commissione, invita a considerare in maniera equilibrata e basata sui dati oggettivi le numerose norme contenute nel decreto-legge in esame e in altri provvedimenti recentemente approvati, volte al potenziamento del sistema sanitario. Segnala che uno stanziamento aggiuntivo di 7 miliardi fino a pochi mesi fa sarebbe apparso irrealizzabile, in un contesto generale caratterizzato da continui tagli alla spesa sanitaria.
  In tale ambito, il provvedimento in oggetto rappresenta un decisivo cambio di rotta, a partire dagli stanziamenti per le nuove borse di specializzazione e da quelli per le terapie intensive. Nel ricordare che gli scenari futuri appaiono incerti e poco noti, sottolinea che una difesa aprioristica delle scelte fatte dalle singole regioni, tenendo conto esclusivamente dei propri, presunti interessi, offende le regioni stesse e l'Italia nel suo complesso e rende impossibile l'adozione di misure efficaci. Nel ribadire che l'emergenza sanitaria ha raggiunto dimensioni difficilmente immaginabili in precedenza, auspica una maggiore unità su questi temi, con l'obiettivo di un rilancio del sistema sanitario e dell'Italia nel suo complesso, evitando il più possibile le contrapposizioni.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) ritiene che il relatore abbia compiuto un notevole sforzo di sintesi, dando con il parere indicazioni chiare sulla direzione in cui dovrebbero andare le politiche sanitarie. Ribadisce che altrettanta attenzione dovrebbe essere posta anche verso la dimensione socio-sanitaria, ricordando che il tema è strettamente collegato alle forti criticità che hanno portato a numerosi decessi all'interno delle residenze sanitarie assistite. Auspica, quindi, il potenziamento di una rete socio-sanitaria sul territorio con il fine di una presa in carico globale di una popolazione che vede crescere il numero di anziani, bisognosa di un supporto non solo di tipo economico. Ritiene che il decreto-legge in esame possa rappresentare un punto di partenza per sviluppare una visione strutturale che porti ad assicurare a tutti una vita dignitosa, un'occupazione, un welfare in grado di dare le necessarie risposte. Sulla base di queste considerazioni, dichiara il voto favorevole del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore.

  Roberto BAGNASCO (FI), nel riconoscere che il relatore ha svolto il proprio compito con cura e competenza, dichiara che avrebbe apprezzato una maggiore attenzione da parte delle forze di maggioranza rispetto ai temi affrontati in maniera inadeguata nel provvedimento in discussione. Pur osservando che le risorse Pag. 35stanziate in ambito sanitario rappresentano una cifra inedita negli ultimi anni, non può esimersi dal ritenerle tuttavia insufficienti, alla luce delle grandi sfide che il sistema sanitario dovrà affrontare nella fase successiva all'emergenza, a partire dai costi per un'ulteriore riconversione della rete ospedaliera, adattata in maniera molto rapida alla cura di pazienti colpiti dal Coronavirus, e all'incremento delle liste d'attesa, in particolare per quanto riguarda i pazienti oncologici, creato dall'emergenza. Ribadisce, quindi, l'assoluta necessità di reperire ulteriori fondi, utilizzando tutti i canali disponibili. Condivide le osservazioni svolte circa l'assenza di interventi a favore delle farmacie, ricordandone il ruolo essenziale svolto durante l'emergenza, anche con perdita di vite umane. Denuncia l'inadeguatezza delle risorse per contrastare il cosiddetto imbuto formativo, segnalando che la situazione attuale si traduce in una difficoltà per i giovani medici e in uno spreco dovuto al mancato utilizzo di risorse a disposizione.
  Nel ritenere poco costruttive le polemiche sul rapporto tra strutture pubbliche e private, giudica importante l'obiettivo di assicurare una maggiore omogeneità di prestazioni sul territorio e invita a considerare il fatto che alcune prestazioni, a partire da quelle legate alla fase pandemica, necessariamente sono maggiormente legate alla dimensione pubblica. Auspica, quindi, lo sviluppo di strutture polifunzionali, con l'obiettivo di essere preparati all'eventuale riacutizzarsi della fase pandemica, evitando nello stesso tempo uno spreco di risorse. Dichiara, quindi, il voto contrario di Forza Italia sulla proposta di parere, pur esprimendo apprezzamento per il profilo adottato nel corso della crisi dal Ministro Speranza e ringraziando la sottosegretaria Zampa per la sua assidua presenza in Commissione.

  Nicola PROVENZA (M5S), relatore, ringraziando tutti membri della Commissione per il loro contributo, auspica che il decreto-legge in discussione possa rappresentare la conclusione della stagione dei tagli indiscriminati in ambito sanitario e che porti a un uso corretto delle risorse, anche attraverso un equilibrio tra rete ospedaliera e territoriale, e lo sviluppo dell'adeguatezza, sia organizzativa che nei percorsi di cura.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA manifesta apprezzamento per le modalità attraverso le quali la Commissione Affari sociali ha predisposto il parere che sta per essere posto in votazione e per il contenuto dello stesso.

  La Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 19.05.

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