CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 giugno 2020
386.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 17

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 12.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 giugno 2020.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) desidera evidenziare alcuni profili problematici contenuti nel provvedimento in discussione. In primo luogo, sottolinea che il decreto-legge prevede un'aggravante per chi presenta false dichiarazioni o attestazioni nell'ambito delle procedure di regolarizzazione dei lavoratori, italiani e stranieri, impiegati in agricoltura, nella cura della persona e nel lavoro domestico. Ritiene che su tale questione la proposta di parere predisposta dal relatore sia eccessivamente generica non evidenziando che tale disposizione parrebbe essere una ripetizione di quanto disposto dall'articolo 61, numero 9, del codice penale. Precisa che il suo gruppo parlamentare ritiene opportuno sopprimere tale disposizione o, per lo meno, come evidenziato anche nella documentazione prodotta dagli uffici, che la nuova aggravante sia coordinata con quella già prevista più in generale dal codice penale, trasformandola quindi in una aggravante speciale. Qualora invece l'intenzione della maggioranza fosse quella di non trasformare questa aggravante, chiede di conoscere le ragioni per le quali si è ritenuto di inserire tale disposizioni nel decreto-legge in esame, che di fatto duplica una norma già in vigore. In secondo luogo, rileva che l'articolo Pag. 18252 del decreto-legge prevede le modalità di avviamento delle procedure, già autorizzate, per il reclutamento di personale non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'amministrazione giudiziaria. Fa notare che il comma 3 di tale articolo, che fornisce alcune indicazioni circa il contenuto del bando di concorso relativamente ai punteggi attribuiti ai titoli stabiliti indicati al comma 2, non fa riferimento, chiaramente per una disattenzione del legislatore, al titolo di cui alla lettera g) del medesimo comma 2. Evidenzia, quindi, la necessità che nel parere licenziato dalla Commissione tale dimenticanza venga integrata. Per quanto riguarda, inoltre, le modalità di reclutamento, sottolinea che il decreto-legge prevede l'assunzione di 2700 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell'Amministrazione giudiziaria, con la qualifica di cancelliere esperto – Area II/F3. In proposito, evidenzia che ci sono già oltre 800 giovani laureati risultanti idonei ad un concorso precedente, che attendono da quattro anni l'assunzione. Sottolinea che per tali assunzioni sono già stati previsti gli opportuni stanziamenti. Rileva quindi come l'Esecutivo, da un lato, dichiara l'urgenza di assumere nuovo personale e, dall'altro, dimentica di assorbire gli idonei per la cui assunzione sono stati già stanziati i fondi necessari nel decreto-legge «Cura Italia» che ne aveva previsto l'assunzione entro il mese di giugno di quest'anno. In proposito chiede al relatore di inserire, almeno nella parte premissiva della proposta di parere, un inciso che inviti l'Esecutivo ad agire in tempi rapidissimi per assumere nel comparto giustizia persone ormai da anni stanno aspettando di essere assorbite.

  Manfredi POTENTI (LEGA) a nome del suo gruppo parlamentare si riserva di far pervenire puntuali osservazioni al provvedimento in discussione. Condivide i rilievi della collega Bartolozzi. Astenendosi dal formulare giudizi personali in merito alle criticità relative all'effettivo funzionamento del meccanismo sanzionatorio previsto dall'articolo 103, che fa perno sulla volontà del datore di lavoro di manifestare la propria resipiscenza nei confronti di condotte poste in essere precedentemente, evidenzia che tali condotte spesso dipendono da una sorta di consuetudine in uso in alcune zone del Paese ed in alcuni contesti sociali. Sottolinea che tale consuetudine regge il gioco non solo ad alcuni imprenditori, ma anche ad un sistema che determina conseguenze rilevanti per quei lavoratori stagionali che vorrebbero essere impiegati in alcuni settori come quello dell'agricoltura e che invece si vedono negato il loro diritto ad accedere al mercato del lavoro a causa della presenza di lavoratori che a basso costo forniscono le proprie prestazioni. In proposito sottolinea come la maggioranza degli imprenditori adotti condotte corrette, ma rileva anche che purtroppo in alcune parti del Paese è ancora radicato un sistema che protegge questa modalità illecita di lavoro.

  Lucia ANNIBALI (IV) ritiene opportuno che la Commissione riservi ulteriore spazio all'approfondimento del provvedimento.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), nel richiamarsi a quanto già osservato nella precedente seduta, preannuncia la trasmissione al relatore di ulteriori osservazioni al provvedimento e chiede che la presidenza conceda ulteriore tempo per esaminare il provvedimento, anche al fine di consentire al relatore di valutare con attenzione le osservazioni che gli verranno sottoposte.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LEGA), rifacendosi alle osservazioni formulate nella seduta di ieri, richiama nuovamente l'attenzione sull'articolo 253 del decreto-legge che prevede che la commissione esaminatrice per il concorso per magistrato ordinario possa effettuare le operazioni di correzione degli elaborati scritti con modalità telematica e che dispone che le prove orali per tale concorso siano svolte mediante videoconferenza senza obbligo di Pag. 19presenza. A suo avviso tale disposizione è incomprensibile anche in ragione del fatto che il medesimo provvedimento prevede invece per il concorso notarile lo svolgimento delle prove in presenza fisica. Nel sottolineare come il concorso per l'accesso alla magistratura si è fin ora contraddistinto per la serietà e selettività, rileva come lo svolgimento in videoconferenza della prova orale ne potrebbe facilmente compromettere l'affidabilità. Constata, inoltre, che l'emergenza epidemiologica fortunatamente sembra stia terminando e quindi trova ancora più incomprensibile non prevedere che tale concorso possa svolgersi in un'ampia sala nella quale possa agilmente conseguirsi il distanziamento sociale permettendo al contempo alla commissione esaminatrice una valutazione complessiva del candidato.

  Cosimo Maria FERRI (IV), nel concordare con la valutazione della collega Annibali, desidera anticipare alcune osservazioni relative alle disposizioni del decreto-legge in materia di personale del comparto giustizia. Condividendo le osservazioni svolte in ordine all'assunzione degli idonei al concorso da assistenti giudiziari, sottolinea come a suo avviso il parere della Commissione dovrebbe affrontare in generale la questione degli idonei nei concorsi per l'amministrazione giudiziaria e per la polizia penitenziaria. In proposito rileva come anche il ministro della giustizia sul punto si sia più volte dimostrato disponibile e ritiene che sarebbe pertanto facile conseguire un risultato positivo in merito. Sottopone quindi all'attenzione della Commissione l'articolo 255 del decreto-legge che autorizza il Ministero della giustizia ad assumere un contingente massimo di 1000 unità di personale amministrativo non dirigenziale di area II/F1. A suo avviso tale norma è molto positiva. Evidenzia come la disposizione indica le procedure da seguire per svolgere il reclutamento e auspica che tale procedura sia applicata anche altri reclutamenti già in corso, al fine di accorparli in un'unica modalità di selezione. In proposito evidenzia che sulla questione è stato presentato anche un emendamento da parte del gruppo del Partito democratico, sottoscritto anche da lui, che chiede proprio di uniformare le procedure di selezione. Sottolinea come la Commissione non debba limitarsi nel parere a generiche e scontate considerazioni sull'importanza di un reclutamento del personale nel settore giustizia, essendo fondamentali normative specifiche in materia. Sollecita, da ultimo, evidenziandone la carenza di organico, una rapida definizione del nuovo bando per il concorso in magistratura.

  Franco VAZIO (PD), presidente, ritiene che i tempi a disposizione della Commissione consentano di non accelerare la votazione e di fare tesoro dei contributi che verranno inviati dai gruppi. Vista l'importanza del provvedimento, osserva che sarebbe utile dedicare all'esame del provvedimento ulteriore spazio nel corso della prossima settimana, ma sottolinea che la presidenza, nell'organizzare i lavori della Commissione dovrà necessariamente tenere conto anche della organizzazione di quelli dell'Assemblea che verosimilmente potrebbero richiedere la presenza dei deputati a Roma nella sola giornata di lunedì prossimo. In proposito precisa che comunque i lavori della Commissione saranno organizzati in modo da consentire lo svolgimento di una approfondita discussione sul provvedimento in esame, per poi procedere alla votazione della proposta di parere nei tempi adeguati.

  Eugenio SAITTA (M5S), relatore, nel concordare con il presidente circa le modalità di svolgimento dei lavori, alla luce delle osservazioni sin qui avanzate, ritiene condivisibile la richiesta di prevedere, all'interno della proposta di parere, una osservazione riferita all'articolo 252 del decreto-legge. Per quanto concerne invece i rilievi sollevati all'articolo 103 da parte dei colleghi di Forza Italia e di Fratelli di Italia, evidenzia come questi si riferiscano ad un profilo tecnico che già era stato in parte evidenziato nella parte premissiva della sua proposta Pag. 20di parere. Nel replicare quindi all'onorevole Paolini, precisa che non vorrebbe intervenire sull'articolo 253, relativo alla modalità telematica per lo svolgimento del concorso in magistratura, sottolineando che, qualora si dovesse verificare una potenziale ripresa della pandemia, non essendo possibile prevedere lo svolgimento di tale prova in presenza nelle regioni che eventualmente dovessero essere nuovamente interessate da un «lockdown», si pregiudicherebbe la facoltà di alcuni candidati di partecipare alla prova. Ciò nonostante, in ragione del tempo a disposizione, si dichiara disponibile ad approfondire la questione. Evidenzia inoltre che la settimana prossima sarà possibile discutere delle eventuali osservazioni che verranno avanzate e procedere all'approvazione del parere.

  Franco VAZIO, presidente, invita i gruppi parlamentari a far pervenire entro le ore 18 della giornata di domani, venerdì 12 giugno, le eventuali osservazioni scritte al provvedimento, al fine di consentire al relatore di svolgere una approfondita valutazione delle stesse.

  Roberto TURRI (LEGA) ritiene che la Commissione non debba necessariamente esprimere il proprio parere sul provvedimento in titolo la prossima settimana, avendo a disposizione per i propri lavori anche quella successiva.

  Franco VAZIO, presidente, nel precisare di non voler comprimere i tempi d'esame del provvedimento bensì di essere favorevole a che ai Commissari sia concesso il maggior spazio possibile per le valutazioni di competenza, rileva come non sia questa la sede idonea a valutare le modalità dello svolgimento dei lavori della Commissione che sono dipendenti anche da variabili non ancora definite. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 11 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 12.30.

Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
C. 107 Boldrini, C. 569 Zan, C. 868 Scalfarotto, C. 2171 Perantoni e C. 2255 Bartolozzi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 giugno 2020.

  Franco VAZIO (PD), presidente, rammenta che, come convenuto nella seduta di ieri, oggi si avvierà la discussione generale, segnalando nel contempo che la presidenza ha deciso di estendere ulteriormente la richiesta di contributi scritti a tutti i soggetti indicati dai gruppi.

  Roberto TURRI (LEGA), nel fare presente, anche a nome dei componenti del suo gruppo, di non essere in condizione di affrontare la discussione generale sul provvedimento in esame, evidenzia di essere venuto a conoscenza nella giornata di ieri, soltanto dopo la conclusione dei lavori della Commissione, del fatto che la presidente Businarolo aveva, seppur legittimamente, operato una preventiva selezione dei soggetti cui richiedere il contributo scritto. Si rammarica tuttavia che la stessa presidente non abbia reso nota tale circostanza nel corso della seduta di ieri, sostenendo al contrario che la mancata acquisizione di tutti i contributi fosse dovuta o all'impossibilità materiale di contattare alcuni dei soggetti indicati dai gruppi della Lega e di Fratelli d'Italia o alla loro mancata risposta. Sottolinea inoltre che la presidente, nel caso in cui Pag. 21avesse ritenuto numericamente eccessive le indicazioni pervenutele, avrebbe potuto più opportunamente avvertire i rappresentanti dei gruppi interessati, lasciando a loro la selezione dei soggetti cui richiedere il contributo scritto. Fa presente altresì che soltanto nel pomeriggio di ieri si è convenuto di chiedere a tutti i soggetti, anche a coloro che erano stati preventivamente esclusi, di fornire il proprio contributo, fissando un nuovo termine per la giornata di lunedì prossimo. Ritiene pertanto che, su tali basi, non sia possibile rispettare le decisioni assunte in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, che ha fissato per mercoledì 17 giugno l'adozione del testo base, tanto più che vi sono esigenze che prevalgono rispetto all'esame del provvedimento in oggetto, quale in primo luogo lo svolgimento delle audizioni sull'atto del Governo in materia di crisi di impresa e d'insolvenza, richieste dal relatore Bazoli e sulla cui necessità la Lega concorda. Chiede da ultimo che si tenga un Ufficio di presidenza al fine di rivedere la programmazione dei lavori già concordata.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), evitando di ripetere le considerazioni svolte dal collega Turri, evidenzia che a parere di Fratelli d'Italia la questione posta attiene non al merito del provvedimento ma piuttosto alle modalità di gestione dei lavori della Commissione. Rammenta che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, tenutasi il 4 giugno scorso, tutti i gruppi avevano concordato sulla richiesta di estendere l'attività conoscitiva senza tuttavia che venissero specificati né il numero né la qualità dei soggetti cui chiedere il contributo. Nel sottolineare che già la scelta di affidarsi ad un contributo scritto invece che allo svolgimento di un'audizione rappresenta di per sé una compressione del confronto, fa presente che su tali basi il gruppo di Fratelli d'Italia aveva fatto pervenire alla presidenza l'elenco dei soggetti da interpellare, accettando comunque tale modalità. Ritiene tuttavia un precedente gravissimo il fatto che la presidente, in contrasto con quanto convenuto in Ufficio di presidenza, abbia arbitrariamente deciso di ridurre il numero dei soggetti, senza far presente ai gruppi interessati l'esigenza di stabilire un ordine di priorità. Facendo presente che la medesima situazione si sarebbe potuta verificare con riguardo a qualsiasi provvedimento, tiene a denunciare tale comportamento considerato che tutti i gruppi hanno diritto ad essere tutelati nelle loro prerogative. Quanto al merito delle proposte di legge in oggetto, ritiene evidente che l'emergenza in corso non consente ai membri della Commissione di svolgere i propri lavori con le modalità consuete, imponendo di esaminare i provvedimenti di interesse in maniera scomposta, con improvvise accelerazioni e, oltretutto, sulla base di decisioni delle quale i gruppi interessati non vengono a conoscenza dalla presidente. Nel richiamare l'attenzione sull'esigenza di stabilire ordini di priorità e regolarità dei tempi nei lavori della Commissione, fa presente di aver appreso dai giornali che all'interno della maggioranza si sarebbe raggiunta l'intesa su un testo unificato delle proposte di legge in esame, di cui nessuno è a conoscenza. In conclusione, con riguardo all'organizzazione dei lavori della Commissione, ritiene che si debba attendere l'arrivo dei contributi richiesti, aggiornandosi pertanto ad un momento successivo alla giornata di lunedì prossimo per la definizione del tempi dell’iter del provvedimento in esame.

  Franco VAZIO (PD), presidente, nel comprendere il senso degli interventi dei colleghi, ritiene che la sede più appropriata per affrontare le questioni poste sia l'ufficio di presidenza, tanto più che non considera opportuno discutere le scelte della presidente Businarolo in sua assenza. Non intendendo in alcun modo impedire ad eventuali altri colleghi di intervenire, ritiene di poter anticipare le proprie convinzioni, ricordando al contempo che la presidenza ha convenuto di estendere ulteriormente Pag. 22la richiesta di contributi scritti. Ciò premesso, come già evidenziato nella seduta della scorsa settimana, ritiene irragionevole aprire la discussione generale sulle propose di legge in esame, senza aver prima ricevuto tutti i contributi richiesti. Precisa inoltre che la decisione della presidente di operare una preliminare riduzione dei soggetti indicati dai gruppi, per quanto possa apparire discutibile, è pienamente legittima. Nel far presente di non avere alcuna notizia di un eventuale testo unificato, invitando tutti i colleghi a confrontarsi sul testo base che verrà adottato dalla Commissione, rileva l'esigenza di procedere all'esame del provvedimento in oggetto con la massima calma, trattandosi di un tema sensibile sul quale si concentrano particolari aspettative.

  Laura BOLDRINI (PD) interviene in primo luogo per avanzare un rilievo di natura procedurale, ritenendo che la discussione generale sul provvedimento in esame si sia già aperta nella seduta di ieri e dovrebbe concludersi oggi. Rammenta inoltre che la presidente Businarolo si è già dimostrata disponibile nei confronti delle richieste dell'opposizione, accedendo alla riapertura dell'attività conoscitiva, nella forma del contributo scritto. Fa quindi presente che per mercoledì prossimo è prevista l'adozione del testo base, come concordato in sede di Ufficio di presidenza. Sollecita pertanto i colleghi a procedere con l'esame delle proposte di legge in oggetto, nel rispetto delle procedure e delle decisioni assunte.

  Alessandro ZAN (PD), nel sottolineare che in qualità di relatore ha la responsabilità di assicurare la conclusione dell'esame del provvedimento che, come deliberato dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi, è inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di luglio. Si dichiara sorpreso per le considerazioni dei colleghi, rilevando di aver sempre dimostrato la massima apertura al dialogo e di aver convenuto sulla richiesta di ulteriori contributi, in aggiunta alle audizioni già svolte. Nel fare presente che nella seduta di ieri è stata aperta la discussione generale sul provvedimento in esame, senza che alcuno dei colleghi abbia avanzato la richiesta di rinviarne l'avvio, rammenta che l'Ufficio di presidenza ha convenuto di adottare il testo base nella giornata di mercoledì 17 giugno. Nel sottolineare l'esigenza di chiarezza con riguardo all'impostazione dei lavori sulle proposte in esame, ritiene che l'eventuale modifica della decisione precedentemente assunta debba essere rinviata all'Ufficio di presidenza, anche alla luce delle considerazioni svolte dal presidente, in relazione ai lavori dell'Assemblea della prossima settimana, nel corso dell'esame in sede consultiva.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nell'evidenziare preliminarmente che una delle proposte in esame reca la sua prima firma, non può tuttavia dichiararsi in disaccordo con il collega Turri, ritenendo che la discussione generale sia stata impropriamente avviata, vista l'esigenza di attendere i contributi scritti richiesti, tanto più che nella seduta di ieri era emerso il problema di comprendere in quale modo i soggetti indicati siano stati contattati. Nel ribadire pertanto la necessità di avviare la discussione generale soltanto quando saranno arrivati i contributi scritti, pur condividendo l'obiettivo di contrastare la discriminazione per motivi di orientamento sessuale, ritiene che non vi sia alcuna oggettiva urgenza di accelerare l'iter delle proposte di legge in oggetto, a parte la loro calendarizzazione in Assemblea, soprattutto in confronto ad altri provvedimenti che sono all'esame del Parlamento. Rammenta in particolare la rilevanza del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, a breve all'esame della Camera, in quanto incidente sulle libertà personali. In considerazione del numero delle proposte di legge abbinate e della variabilità dei loro contenuti, come già anticipato per le vie brevi al relatore e alla collega Boldrini, ritiene opportuno Pag. 23demandare ad un comitato ristretto la predisposizione di un testo condiviso, anche al fine di evitare l'inasprimento del conflitto.

  Mario PERANTONI (M5S) sollecita i colleghi ad evitare di svolgere ragionamenti basati su nuove calendarizzazioni e su future assegnazioni di provvedimenti, sollecitandoli ad attenersi ai dati reali, a partire dall'iscrizione delle proposte di legge in esame nel calendario tuttora valido dei lavori dell'Assemblea per il mese di luglio. Condivide gli interventi dei colleghi Boldrini e Zan, nonché le considerazioni dell'onorevole Turri, quando ha dichiarato di considerare legittima la decisione della presidente di ridurre l'elenco dei soggetti cui chiedere il contributo scritto, rammentando inoltre a tale proposito che l'ufficio di presidenza ha convenuto su una richiesta avanzata da alcuni gruppi. Aggiunge che, a seguito della seduta di ieri, la presidente Businarolo ha acconsentito a richiedere il contributo a tutti i soggetti indicati da Lega e Fratelli d'Italia, stabilendo il nuovo termine di lunedì prossimo. Ritiene che tale disponibilità non si traduca in un impedimento alla discussione generale, che si è effettivamente aperta e che può comunque svolgersi in attesa che arrivino i restanti contributi, e all'adozione del testo base nella giornata di mercoledì 17 giugno.

  Franco VAZIO (PD), presidente, nel rammentare che la sede attuale non è quella di un ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, fa presente di aver avanzato una proposta che ritiene ragionevole con riguardo allo svolgimento della discussione generale sul provvedimento in esame.

  Federico CONTE (LEU) fa preliminarmente presente di aver sollecitato per le vie brevi, nel corso della seduta di ieri, i colleghi Zan e Perantoni a rinviare la discussione generale sulle proposte di legge in esame alla prossima settimana, e di aver erroneamente creduto, rientrando dopo una breve assenza dai lavori della Commissione, che tale sollecitazione fosse stata accolta. Pertanto, nell'apprendere che la decisione assunta è stata di segno diversa, si dichiara d'accordo con i colleghi Turri e Bartolozzi sull'inopportunità di iniziare una discussione generale prima che siano pervenuti tutti i contributi richiesti, ritenendo che l'attività conoscitiva debba essere la più ampia possibile e sottolineando la rapidità di consultazione che contraddistingue la forma scritta. Nel manifestare il suo completo sostegno dal punto di vista politico con riguardo allo specifico intervento normativo, rileva l'esigenza che l'iter di esame si svolga nel modo più avvertito e attento possibile.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel sottolineare la piena legittimità della scelta della presidente Businarolo di ridurre la lista dei soggetti indicati dai gruppi, ritiene che la stessa abbia fatto bene ad accogliere le sollecitazioni dell'opposizione, estendendo la richiesta di contributi a tutti, fissando un ulteriore termine, tanto più che la forma scritta non costituisce un aggravio eccessivo per i lavori della Commissione, Nel precisare che, come affermato dalla collega Boldrini, per il Partito democratico la discussione generale è già stata aperta e che a tal fine non è indispensabile aver acquisito tutti i contributi, ritiene che lunedì debba essere la giornata per il suo reale svolgimento. Sollecita pertanto i colleghi a mantenere l'impostazione dei lavori già concordata, esprimendo la convinzione che vi siano tutte le condizioni per rispettare l'impegno assunto in Ufficio di presidenza di adottare il testo base nella giornata di mercoledì 17 giugno.

  Lucia ANNIBALI (IV) nel richiamare quanto già affermato nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, osserva che il provvedimento tocca diversi aspetti sui quali è necessario svolgere un approfondimento. Pag. 24Ritiene che la soluzione migliore sia quella di predisporre un testo condiviso e più sostenibile anche nel corso dell'esame in Assemblea. Per tale ragione, auspica un confronto anche con le opposizioni sulla materia e ritiene necessario offrire a tutti l'opportunità di valutare i contributi forniti. Nell'associarsi a quanto detto dai colleghi della maggioranza in ordine alla natura sensibile dei temi affrontati dal provvedimento, precisa che il suo intervento è volto proprio a favorire il completamento dell’iter del provvedimento.

  Ciro MASCHIO (FDI) ritiene che sia emersa in modo chiaro la necessità di acquisire tutti i contributi da parte dei soggetti indicati, prima di procedere più propriamente alla discussione sul provvedimento per poi individuare il testo base per il prosieguo dei lavori. Pur comprendendo le ragioni della richiesta formulata dai colleghi Boldrini e Zan di mantenere serrati i tempi d'esame del provvedimento, rileva l'importanza di interromperne, seppure impropriamente si volesse considerare avviata, la discussione. Sottolinea, inoltre, che la prossima settimana i lavori dell'Aula subiranno delle modifiche rispetto a quanto già previsto e ritiene che di tale nuova calendarizzazione sia opportuno tenerne conto in fase di organizzazione dei lavori della Commissione. A suo avviso, non considerare che la programmazione dei lavori dell'Assemblea sarà aggiornata, guardando soltanto alla propria proposta di legge, è irragionevole. Desidera quindi rivolgere ai colleghi un appello di buon senso evidenziando che la discussione sul provvedimento toccherà sia interventi legati a modifiche del codice penale sia temi etici molto sensibili che andrebbero trattati in modo corretto in un clima sereno ed equilibrato e non affrontati facendo un braccio di ferro con le opposizioni sulla calendarizzazione. Invita infine tutti i colleghi a considerare la realtà del Paese e sottolinea come le aspettative dei cittadini siano legate alla risoluzione delle emergenze e solo successivamente coinvolgano questioni di principio su temi etici. Invita, pertanto, la presidenza a riprogrammare i lavori della Commissione e a condurli più equamente.

  Franco VAZIO, presidente, ritiene che, alla luce del dibattito intercorso, sia chiara la posizione di tutti i gruppi parlamentari e che non possa essere considerato irragionevole ritenere di non poter avviare la discussione prima di aver acquisito tutti i contributi da parte dei soggetti indicati. Evidenzia che la programmazione delle sedute della prossima settimana sarà definita dalla presidenza e che sarà presumibilmente convocato nel corso della prossima settimana una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi per assumere ulteriori decisioni ritenendo che le precedenti siano state di fatto superate dalla volontà espressa dalla presidente di riaprire i termini per l'acquisizione dei contributi scritti.

  Roberto TURRI (LEGA), con riguardo alle considerazioni del collega Bazoli, chiede al presidente di confermare ulteriormente che la commissione non ha ancora avviato la discussione generale sul provvedimento.

  Franco VAZIO, presidente, nel ribadire che nella giornata odierna non avverrà la discussione generale sul provvedimento, rinvia alla programmazione che la presidente effettuerà per la prossima settimana.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) intervenendo sui lavori della Commissione, informa che il suo gruppo ha inviato una lettera al Presidente della Camera per censurare la condotta dell'altro ramo del Parlamento che trasmetterà in prossimità della data di conversione il decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28, nel quale è confluito anche il testo del decreto-legge n. 29 del 2020, di fatto impedendo alla Camera di svolgere un esame approfondito e proficuo sugli stessi. Invita la presidenza a sollecitare il Presidente della Camera affinché l'assegnazione Pag. 25alla Commissione Giustizia di tale decreto-legge avvenga nel più breve tempo possibile e sollecita il Governo a valutare l'opportunità di ripristinare l'originaria separazione dei contenuti dei due decreti legge al fine di consentire l'approvazione, nei tempi di legge, del decreto-legge n. 28 e di permettere alla Commissione di esaminare con la dovuta attenzione il decreto-legge n. 29 in materia di detenzione domiciliare e di differimento dell'esecuzione della pena.

  Franco VAZIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.