CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 giugno 2020
385.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 232

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 34/2020 recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologia da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 giugno 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è iniziata la discussione nella quale sono intervenuti diversi colleghi. Chiede, quindi, se vi siano altri deputati che intendano intervenire nella discussione.

  Rossana BOLDI (LEGA) rileva che il provvedimento in esame reca numerose disposizioni in ambito sanitario e stanzia per tale settore oltre tre miliardi di euro che si aggiungono alla cifra di 1,4 miliardi di euro presenti nel decreto-legge Cura Italia. Osserva in proposito che, pur essendo Pag. 233necessario destinare risorse per contrastare l'emergenza causata dal coronavirus, si sta perdendo un'occasione per ripensare le prospettive future dell'intera organizzazione sanitaria. Ricorda che il potenziamento dell'assistenza territoriale è un tema presente nel dibattito politico da circa un ventennio senza che ciò abbia prodotto alcun esito. Il testo in esame consente di compiere alcuni passi in avanti ma sarebbe necessario integrare nelle forme di assistenza a domicilio tutte le professionalità sanitarie. Concorda con le considerazioni espresse dal collega De Filippo, nella seduta di ieri, in merito ai rischi connessi a un eccessivo dimensionamento in maniera stabile delle strutture di terapia intensiva. Ritiene preferibile adottare soluzioni più flessibili in grado di consentire una veloce riconversione nel caso di una futura nuova emergenza. Sottolinea, infatti, che un numero elevato di posti letto in terapia intensiva rappresenta un costo elevato che potrebbe diventare insostenibile se nei prossimi anni si determinasse una contrazione del livello di finanziamento del sistema sanitario. Propone, invece, un potenziamento delle strutture movimentabili previste dal comma 3 dell'articolo 2.
  Manifesta apprezzamento per la decisione di incrementare il finanziamento delle borse di specializzazione, rilevando però che servirebbero ulteriori risorse aggiuntive e segnala di avere presentato specifici emendamenti in tal senso. Valuta favorevolmente anche la deroga prevista dall'articolo 6 alle riduzioni di spesa per la gestione del settore informatico in relazione all'emergenza sanitaria, osservando che i tagli previsti in provvedimenti recenti hanno rappresentato un errore, anche in vista dell'implementazione del fascicolo elettronico. In proposito osserva che andrebbe completato un percorso avviato ormai nel 2006, caratterizzato da notevolissimi ritardi, segnalando che appare inopportuno quanto affermato in proposito all'interno del cosiddetto Piano Colao. Si associa ai giudizi fortemente critici su quanto disposto dall'articolo 7 in materia di utilizzo dei dati reddituali ai fini della previsione del fabbisogno di salute, osservando che una grave violazione della privacy delle famiglie appare inoltre inutile in quanto numerosi studi hanno già analizzato il rapporto tra condizione economica e spesa sanitaria. Chiede pertanto che questo tema sia oggetto di una specifica condizione da inserire nel parere della XII Commissione. Lamenta l'assenza nel provvedimento di risorse destinate alla sperimentazione terapeutica in relazione al COVID-19, segnalando che oltre alle cure immediate di contrasto occorre approfondire gli aspetti sanitari legati alle conseguenze di tale patologia, in quanto in molti casi si corre il rischio di successive malattie croniche e invalidanti, con conseguenze sia sulla qualità della vita dei pazienti che in tema di impatto sul Servizio sanitario nazionale. Appare quindi urgente un monitoraggio accurato dei pazienti dimessi. Invita a considerare l'ipotesi di un codice speciale di esenzione, eventualmente transitorio, per coloro che sono stati ricoverati a causa del coronavirus, in quanto in molti casi nei mesi successivi saranno costretti ad eseguire procedure diagnostiche molto costose, in alcuni casi non fornite dal sistema sanitario, chiedendo al relatore una riflessione su tale tema.
  Ribadisce la richiesta, già avanzata nei mesi scorsi attraverso proposte emendative presentate dalla collega Locatelli, di emanare linee guida destinate alle residenze sanitarie assistite, anche al fine di gestire un graduale ritorno alla normalità. Accoglie con favore la norma relativa alla messa a disposizione presso il domicilio di dispositivi medici, evidenziando con decisione le notevoli carenze verificatisi negli ultimi mesi che hanno in molti casi determinato gravissime conseguenze per pazienti che non avevano a disposizione strumenti essenziali quali i saturimetri.

  Roberto NOVELLI (FI) precisa di voler intervenire su un aspetto specifico, ma assai rilevante, connesso alla diffusione della pandemia, che impegna gli scenari futuri delle politiche sanitarie. Richiamando i dati preoccupanti contenuti in un Pag. 234intervento di Antonio Polito sull'edizione odierna del Corriere della Sera, pone in evidenza le gravissime conseguenze dell'emergenza sanitaria in termini di mancati controlli, anche per patologie quali i tumori maligni, e di interventi rimandati. Rilevando che tutto ciò avrà gravi conseguenze sul livello di salute dei cittadini italiani negli anni a venire, giudica inaccettabile che a molte persone sia stato negato l'accesso a prestazioni essenziali ed invita, ritenendo inutile focalizzarsi sulle responsabilità di quanto accaduto, ad individuare soluzioni affinché ciò non si ripeta. Nel ricordare che l'attività della Commissione è stata sempre caratterizzata da una sensibilità condivisa nei confronti delle persone in condizione di fragilità, ritiene opportuno inserire nel parere della Commissione il tema del pieno accesso alle cure anche in condizioni emergenziali.

  Paolo SIANI (PD) concorda con il collega Novelli sulla centralità della questione da lui posta, osservando che nei prossimi mesi si potrà registrare una impennata di decessi causati indirettamente dal coronavirus. Entrando nello specifico del provvedimento, rileva che le unità speciali di continuità assistenziale andrebbero rese strutturali e, attraverso un coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, potrebbero rappresentare un'occasione di riordino della sanità territoriale al di là delle dinamiche emergenziali. Rileva che la dotazione di assistenti sociali prevista appare inadeguata in relazione alle aree difficili dal punto di vista del contesto sociale. Dichiara di condividere le considerazioni svolte dai colleghi De Filippo e Boldi sugli ingenti costi di mantenimento dei posti letto di terapia intensiva, auspicando invece un potenziamento di quelli semi-intensivi, posto che attualmente si registra in proposito una carenza in molte strutture ospedaliere. Nel valutare positivamente l'incremento delle risorse per le borse di specializzazione, si associa alle perplessità relative all'utilizzo di dati reddituali per analizzare il fabbisogno di salute, segnalando che esistono modalità alternative per raggiungere tale obiettivo, diverse da quelle previste dall'articolo 7. In merito al fascicolo elettronico, ribadisce che è essenziale che vi sia una piena leggibilità dei dati su tutto il territorio nazionale.

  Fabiola BOLOGNA (MISTO) sottolinea la necessità di potenziare la sanità territoriale, promuovendo la collaborazione tra le diverse figure professionali e superando un'eccessiva frammentazione delle forme di assistenza. Nel condividere la richiesta di un potenziamento delle borse anche per la formazione dei medici di medicina generale, pone l'accento sulla necessità di una riorganizzazione di servizi residenziali. Concorda sull'importanza della telemedicina e del fascicolo elettronico e insiste per l'adozione di un protocollo che favorisca la comunicazione tra i diversi soggetti coinvolti. In proposito, ricordando che l'articolo 11 prevede la possibilità di inserire nel fascicolo anche prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale, segnala che in tal caso è necessario prevedere il consenso del paziente. Invita, pertanto, ad un attento monitoraggio di percorsi assistenziali sospesi a causa dell'emergenza sanitaria, al fine di verificare che la ripresa degli stessi avvenga correttamente.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI), ad integrazione del suo intervento svolto nella giornata precedente e prendendo spunto dalle considerazioni svolte dal collega Novelli rispetto alle conseguenze indirette del coronavirus, pone all'attenzione della Commissione la tematica dei minori maltrattati o in attesa dell'adozione, pur riconoscendo che essa è principalmente di competenza della Commissione giustizia. Ricorda che, a seguito della sospensione dell'attività dei tribunali dei minori, molti bambini sono stati costretti a vivere in una situazione di disagio o a prolungare la propria permanenza presso le strutture di accoglienza. Invita a non sottovalutare il fatto che l'esperienza subita può avere gravi conseguenze sullo sviluppo dei minori, segnalando in proposito notizie preoccupanti Pag. 235circa un ulteriore rinvio della ripresa dell'attività dei tribunali per minori. Auspica che la problematica da lei evidenziata possa essere presa in considerazione dal relatore per la predisposizione del parere.

  Nicola PROVENZA (M5S), relatore, ringrazia tutti i colleghi per i loro interventi che giudica in gran parte condivisibili. Si associa alle riflessioni del collega Novelli, concordando sulla necessità di garantire a tutti il soddisfacimento dei propri bisogni sanitari. Auspica che la Commissione Affari sociali, la cui attività è stata sempre caratterizzata dalla sensibilità rispetto alle esigenze dei pazienti, sia in grado di esprimere una visione largamente condivisa, in linea con il proprio profilo istituzionale.

  Marialucia LOREFICE, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già convocata per domani, nel corso della quale avrà luogo l'illustrazione della proposta di parere da parte del relatore, deputato Provenza, e l'esame della medesima, che si concluderà con l'approvazione del parere.

  La seduta termina alle 14.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 10 giugno 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.15.

Indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell'epatite C.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento conclusivo.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendoci obiezioni rimane così stabilito.
  Dà, quindi, la parola alla deputata Rostan per l'illustrazione della proposta di documento conclusivo che ha predisposto, sulla quale potrà poi svolgersi la discussione.

  Michela ROSTAN (IV) illustra una proposta di documento conclusivo (vedi allegato), richiamando in primo luogo le motivazioni che hanno portato alla richiesta di svolgere un'indagine conoscitiva sulle politiche di prevenzione ed eliminazione dell'epatite C e gli obiettivi della stessa. Sottolinea quindi l'attuale fase di stallo per quanto riguarda le politiche di prevenzione e di screening causata dalla emergenza sanitaria dovuta al coronavirus e segnala che a partire dal mese di marzo si è registrato una contrazione del 90 per cento dei pazienti avviati al trattamento.
  Ritenendo necessario non vanificare gli sforzi finora condotti, e avendo a disposizione tutti i mezzi possibili per poter proseguire nel Piano di eradicazione dell'HCV in Italia, va considerata la costituzione di un programma organico di intervento, con finanziamenti adeguati, per procedere sui tre pilastri già individuati di prevenzione e screening, presa in carico e linkage to care e terapia. Nello specifico va valutata la costituzione di un Fondo per il contrasto dell'HCV che dia luogo a un Piano Nazionale di eliminazione aggiornato e condiviso con l'istituzione di una «cabina di regia nazionale» che coordini il piano nazionale e monitori i piani regionali, che includa anche una parallela valutazione sulla possibilità di proroga dello status di innovatività, e che si ponga inoltre gli obiettivi di avviare un'indagine epidemiologica in grado di fornire dati rilevanti sul territorio nazionale e di implementare campagne di sensibilizzazione della popolazione, programmi di screening nei SERD e nelle carceri; sviluppo di progetti di telemedicina sul territorio; coinvolgimento di medici di medicina generale attraverso incentivi economici e di prosecuzione del finanziamento a livello Pag. 236nazionale delle terapie anti-HCV per garantire che questa resti una priorità di sanità pubblica in tutte le regioni, al fine di scongiurare interventi «a macchia di leopardo» come avvenuto fino ad oggi. Auspica, infine, che si possa procedere a un programma di screening congiunto Hcv/Covid19 dal momento che esistono test anticorpali rapidi simili, ovvero test capillari per entrambe le infezioni.

  Doriana SARLI (M5S) ringrazia la deputata Rostan per il lavoro svolto, auspicando che il documento conclusivo che la Commissione si accinge ad approvare possa servire a superare il rallentamento delle politiche sanitarie di eliminazione dell'epatite C causato da vari fattori, in particolare dall'emergenza sanitaria determinatasi con il coronavirus. Invita ad inserire nel documento una proposta specifica relativa allo screening degli immigrati che provengono da zone ad alta incidenza della malattia. Valuta favorevolmente il coinvolgimento dei medici di medicina generale, sottolineando però che il loro apporto deve avvenire senza che vi sia un incentivo economico, anche in ragione degli alti costi che già devono essere sostenuti per la cura dell'epatite C. Esprime perplessità per la previsione all'interno del documento di una specifica modalità di effettuazione dei test per individuare i soggetti con epatite C.

  Michela ROSTAN (IV) chiarisce che il documento non indica le modalità di effettuazione dei test ma si limita a proporre programmi di screening congiunti Hcv/Covid19 al fine di ottimizzare l'impiego delle risorse.

  Elena CARNEVALI (PD) ringrazia la collega Rostan per aver consentito alla Commissione, proponendo lo svolgimento di una indagine conoscitiva, un approfondimento rispetto a un intervento di politica sanitaria di sicura rilevanza. Ritiene che il documento illustrato riporti in maniera esaustiva il contenuto delle audizioni svolte e proponga soluzioni concrete. Riallacciandosi al tema sollevato dal collega Novelli, nella seduta in sede consultiva appena terminata, rileva che anche in relazione all'epatite C occorre superare il rallentamento delle cure causato dalla emergenza sanitaria. Ricorda che si registrano inoltre ulteriori difficoltà determinate dalla scadenza del regime di finanziamento specifico e dai ritardi nel reclutamento delle persone da trattare. Giudica necessario un forte impegno in tal senso, posto che tutti gli auditi hanno confermato che le terapie in atto sono molto vantaggiose in termini di sopravvivenza e qualità della vita dei pazienti e risparmio per il sistema sanitario. Propone di inserire nel documento un richiamo alla necessità di emanare celermente i decreti attuativi della disposizione sullo screening introdotta con l'ultima legge di bilancio. Per quanto concerne il tema dei PDTA, auspica che essi possano diventare un patrimonio collettivo, attraverso una condivisione in sede di Conferenza Stato-regioni e che si possa realizzare un aumento dei centri prescrittori. Nel rilevare che screening congiunti con quelli per il COVID-19 consentirebbero una riduzione dei costi, osserva che non vanno trascurate le problematiche connesse alla privacy e al rilascio del consenso. In conclusione, ribadisce che occorre recuperare il tempo perduto e ottimizzare l'uso delle risorse a disposizione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, per consentire lo svolgimento del successivo punto all'ordine del giorno rinvia il seguito dell'esame del documento del conclusivo alla seduta prevista per la giornata di domani, nel corso della quale proseguirà la discussione e potrà essere eventualmente approvato il documento conclusivo.

  La seduta termina alle 14.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 giugno 2020.

Audizioni informali, in videoconferenza, sulla sperimentazione in atto per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 con il plasma e sulle altre sperimentazioni in corso, di: Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Azienda ospedaliera dei Colli di Napoli, e Roberto Parrella, direttore dell'UOC Malattie infettive ad indirizzo respiratorio presso l'Ospedale Cotugno di Napoli; Francesco Menichetti, direttore dell'UOC Malattie infettive presso l'Azienda ospedaliero-universitaria pisana; Paolo Ascierto, direttore dell'Unità Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell'Istituto nazionale tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli; Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale Malattie infettive «Lazzaro Spallanzani» di Roma.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 15.55.

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