CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 giugno 2020
385.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 153

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 10 giugno 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 13.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ripartizione per l'anno 2020 dello stanziamento iscritto nel capitolo 2570 della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Atto n. 174.Pag. 154
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatrice, riferisce che lo schema di decreto in esame reca il riparto dei contributi da erogare per il 2020 in favore degli enti culturali individuati dalla legge n. 448 del 2001, parte dei quali già destinatari di contributi ai sensi della legge n. 549 del 1995. Specifica che si tratta dei contributi per convegni culturali, pubblicazioni ed edizioni nazionali; per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici e traduttori del libro italiano in lingua straniera; per associazioni culturali; per le biblioteche non statali, tolte quelle regionali; e per il finanziamento di una serie di istituzioni culturali (Festival dei due mondi di Spoleto; Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali; «La Biennale» di Venezia; «La Triennale» di Milano; «La Quadriennale» di Roma; e così via).
  Ricorda che si tratta del secondo riparto di questi contributi che la VII Commissione esamina nella corrente XVIII legislatura e che sullo schema di decreto relativo al precedente riparto, riferito ai contributi per il 2019, la Commissione, nel mese di febbraio dello scorso anno, espresse parere favorevole.
  Riferisce che, rispetto allo scorso anno, sono intervenute due novità. La prima è che la legge di bilancio per il 2020 ha previsto (articolo 1, comma 368) un incremento di 3,5 milioni di euro per le finalità di cui alla citata legge n. 549 del 1995. La seconda è che il capitolo 3670 dello stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – sul quale fino al 2019 era attestata l'autorizzazione di spesa di cui alla legge n. 549 del 1995 – è stato soppresso, con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 30 dicembre 2019. Contestualmente sono stati istituiti i seguenti due capitoli: il capitolo 2570, relativo alle «somme da erogare a enti, istituti, associazioni, fondazioni e altri organismi», con dotazione di 17.807.391 euro, e il capitolo 3673, relativo ai «contributi per il funzionamento di biblioteche non statali con esclusione di quelle di competenza regionale», con dotazione di 750.000 euro. Quest'operazione riflette la riorganizzazione del Ministero, disposta con il nuovo regolamento di cui decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019, che ha trasferito la competenza sugli istituti culturali dalla vecchia Direzione generale Biblioteche e istituti culturali (oggi Direzione generale Biblioteche e diritto d'autore) alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. A questa seconda direzione generale, come centro di responsabilità n. 17, afferisce il capitolo 2570; mentre alla prima direzione generale, come centro di responsabilità n. 6, afferisce il capitolo 3673.
  Lo stanziamento complessivo del 2019 (sul soppresso capitolo 3670) è stato pari a 15.062.991 euro. Tale contributo comprendeva sia le risorse confluite ora sul capitolo 2570 (oggetto di riparto con il decreto in esame), sia quelle confluite sul capitolo 3673 (destinate al funzionamento di biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale).
  La somma delle risorse finanziarie stanziate sui due citati capitoli 2570 e 3673 per il 2020 ammonta a 18.577.391 euro e registra quindi un incremento del 23,1985 per cento rispetto allo stanziamento del 2019 sul capitolo 3670 (incremento pari, in valore assoluto, a 3.494.400 euro). Di queste risorse, 750.000 euro sono, come detto, nel capitolo 3673 (per essere destinate al funzionamento di biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale). I restanti 17.807.391 euro sono nel capitolo 2570 e vengono ripartiti con il decreto ministeriale di cui la Commissione esamina oggi lo schema.
  La relazione del Governo evidenzia che il procedimento di ripartizione è vincolato dalla sedimentazione delle posizioni iniziali delle diverse istituzioni presenti nelle Pag. 155rispettive leggi istitutive, a cui negli anni sono stati applicati matematicamente i tagli o gli aumenti lineari derivanti dalle riduzioni o dagli aumenti delle risorse. Gli importi dei contributi vengono infatti rideterminati ogni anno in proporzione al contributo precedente, sulla base dello stanziamento assegnato. La ripartizione per il 2020, tenuto conto dell'incremento complessivo determinato dalla legge n. 160 del 2019, vede quindi un aumento proporzionale di tutte le voci già ripartite per l'anno 2019.
  In sostanza, i contributi assegnati nel 2019 sono stati incrementati per tutti gli enti e finalità nella stessa proporzione dell'incremento delle risorse complessive: incremento pari, come detto, al 23,1985 per cento.
  Per quanto riguarda in particolare le biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale, il contributo del 2019 è stato parti a 764.204,11 euro. Incrementando tale importo del 23,1985 per cento otteniamo – per il 2020 – 941.489 euro. Tale somma si trova per una parte, come detto, sul capitolo 3673 (750.000 euro), e per l'altra parte sul capitolo 2570 (191.489 euro). Quest'ultima somma, come spiega la relazione del Governo, viene accantonata per essere poi attribuita, in fase di assestamento del bilancio 2020, al capitolo 3673, che – come detto – è ora il capitolo di spesa di riferimento per i finanziamenti destinati al funzionamento delle biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale. Questa è la ragione per la quale lo schema di decreto in esame prevede per le biblioteche non statali (e solo per esse) una somma minore di quella dell'anno passato.
  Venendo più in dettaglio allo schema di decreto in esame, l'articolo 1 reca l'indicazione dell'importo complessivo da ripartire per l'anno 2020 sul capitolo 2570, pari – come già detto – a 17.807.391 euro, precisando che tale somma è a sua volta ripartita attraverso due quote, pari a 12.247.146 euro e a 5.560.245 euro, destinate a due gruppi, come specificato negli articoli 2 e 3.
  L'articolo 2 reca la ripartizione tra i singoli destinatari della prima quota parte (pari a 12.247.146 euro), che è assegnata agli enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi già inseriti nella tabella allegata alla legge n. 549 del 1995 e ora elencati nella prima voce della tabella allegata alla legge n. 448 del 2001.
  Il gruppo di contributi di cui all'articolo 2 include tre finanziamenti da attribuire a seguito di bando e conseguente valutazione e cinque finanziamenti ad importanti istituzioni culturali.
  I tre finanziamenti da attribuire con bando includono contributi per convegni culturali, pubblicazioni ed edizioni nazionali istituite anteriormente alla legge n. 420 del 1997; per premi e sovvenzioni per scrittori, editori, librai, grafici, traduttori del libro italiano in lingua straniera; per associazioni culturali; e per il funzionamento di biblioteche non statali, con esclusione di quelle di competenza regionale.
  Le cinque importanti istituzioni culturali destinatarie dei contributi sono la Fondazione Festival dei due mondi di Spoleto; il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ICCROM); la Fondazione «La Biennale» di Venezia; la Fondazione «La Triennale» di Milano; la Fondazione «La Quadriennale» di Roma.
  L'articolo 3, a sua volta, reca la ripartizione della seconda quota parte (pari a 5.560.245 euro), che è destinata agli ulteriori enti e fini culturali indicati nella tabella allegata alla legge n. 448 del 2001. Si tratta di contributi a dodici istituzioni culturali e di un finanziamento – destinato agli archivi privati di notevole interesse storico – da attribuire a seguito di bando e conseguente valutazione.
  Le dodici istituzioni culturali sono l'Ufficio internazionale concernente l'Unione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche; l'Associazione Italia nostra; il Fondo ambiente italiano; il Reggio Parma Festival; la Fondazione Festival pucciniano; l'Associazione Centro europeo di Toscolano; il Rossini Opera Festival di Pesaro; l'Associazione Ferrara Musica; la Pag. 156Fondazione Ravenna Manifestazioni; la Fondazione Scuola di musica di Fiesole; l'Istituto universitario di architettura di Venezia per la formazione specialistica nel campo della produzione teatrale; il Museo nazionale del cinema «Fondazione Maria Adriana Prolo» per il funzionamento, la gestione e lo sviluppo del Museo stesso.
  L'articolo 4, infine, specifica che l'importo destinato al funzionamento delle biblioteche non statali con esclusione di quelle di competenza regionali sarà rimodulato, a decorrere dall'esercizio 2020, dal capitolo 2571 al capitolo 3673.
  La relazione di accompagnamento evidenzia che la mancanza di indicazioni dei destinatari per alcune voci deriva dal fatto che la loro individuazione è conseguente a procedure concorsuali appena iniziate. In allegato allo schema di decreto sono riportati i piani relativi all'esercizio finanziario 2019, da cui possono essere desunti i beneficiari del 2019 relativamente alle voci messe a bando.
  Per l'indicazione dei contributi previsti per i singoli enti e fini, e per il raffronto con gli importi ripartiti negli anni passati, rinvia al dossier del Servizio studi.
  Evidenziato il ritardo con cui, anche a causa dell'interruzione dei lavori a causa dell'epidemia, è stato avviato l'iter di formazione del decreto ministeriale, auspica una rapida conclusione dell'esame.

  Federico MOLLICONE (FDI) sottolinea, in primo luogo, la contraddizione tra l'importanza di alcuni degli enti e istituzioni destinatari dei contributi di cui al decreto in esame e l'irrilevanza delle somme ad essi destinate. Dopo aver ricordato l'alto profilo di Fondazioni quali «la Biennale» di Venezia, «la Triennale» di Milano, «la Quadriennale» di Roma e il «Festival dei due mondi» di Spoleto, dichiara di apprezzare l'incremento complessivo dell'ammontare dei contributi, ma fa presente che era stato previsto dalla legge di bilancio 2020, quindi in una fase antecedente all'epidemia di Covid-19, la quale ha reso necessari interventi decisamente più consistenti per l'intero settore della cultura. Con riferimento poi ai singoli beneficiari, rileva che sarebbero opportuni chiarimenti, da parte del Governo, circa le ragioni di certe evidenti sperequazioni nella ripartizione delle risorse. Suggerisce di deliberare, nel parere che la Commissione esprimerà, un indirizzo al Governo perché riveda e aggiorni i criteri di riparto dei contributi per gli istituti culturali. È inoltre dell'avviso che si dovrebbe chiedere al Governo di allegare allo schema di decreto di ripartizione, dal prossimo anno, i bilanci degli enti beneficiari, in modo che le Camere, prima di esprimersi, possano valutare l'utilizzo dei fondi assegnati, nonché la virtuosità degli enti che li hanno percepiti, tra i quali vi sono realtà eccellenti, ma anche realtà meno importanti, quando non di dubbia significatività.

  Luigi CASCIELLO (FI), dopo aver preannunciato che il suo gruppo non ha difficoltà a votare a favore di un provvedimento che interviene a ripartire fondi sulla base di bandi ormai giunti a conclusione, evidenzia che i nuovi scenari impongono tuttavia interventi ulteriori per tutto il settore della cultura. Concorda con il deputato Mollicone circa la necessità di conoscere i bilanci degli enti ammessi al contributo, ma anche sull'opportunità di rivedere i criteri di riparto, anche per dare spazio ad altre realtà, altrettanto significative di tante di quelle che beneficiano dei contributi, ma oggi escluse dalla ripartizione: cita, a titolo di esempio, «il Giffoni film festival». Conclude proponendo di sollecitare il Governo in tal senso.

  Cristina PATELLI (LEGA), premesso che le fondazioni destinatarie dei contributi hanno da decenni un ruolo di primo piano nell'ambito della cultura, ricorda che, in sede di esame parlamentare di precedenti provvedimenti di riparto, le Commissioni competenti di Camera e Senato hanno più volte chiesto al Governo di avviare una riflessione in vista di una revisione dei criteri e delle modalità di definizione delle tabelle di riparto. Concorda con il deputato Mollicone circa l'opportunità di subordinare l'erogazione Pag. 157del contributo alla verifica della virtuosità dei bilanci. Conclude preannunciando il voto favorevole del gruppo della Lega.

  Gianluca VACCA (M5S), ricordando come in passato la VII Commissione abbia approvato pareri che evidenziavano la necessità di avviare una riflessione sulle linee di finanziamento del Ministero per i beni e le attività culturali, per armonizzarle, esprime apprezzamento per il trasferimento della competenza sugli istituti culturali alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali. Ritiene che questa nuova organizzazione interna al Ministero possa favorire, come in più occasioni raccomandato dalla Commissione, un migliore raccordo tra le istituzioni culturali e quelle formative, nonché promuovere un dialogo fecondo tra le istituzioni culturali statali e quelle private. Dichiara quindi che il giudizio del suo gruppo sullo schema di decreto è favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatrice, fornisce rassicurazioni in merito alla solidità dei bilanci degli enti culturali destinatari dei contributi statali, ricordando che questi enti sono sottoposti a vincoli cogenti e che il Ministero vigila su di essi. Riferisce, inoltre, che i bilanci sono già disponibili per eventuali verifiche. Rivolgendosi in particolare al deputato Casciello, evidenzia come gli enti beneficiari dei contributi siano soggetti d'eccellenza che fanno capo a tanti territori, dal nord al sud, che si contraddistinguono per le buone pratiche manageriali in un virtuoso rapporto tra pubblico e privato. Conclude proponendo di esprimere un parere favorevole con un'osservazione finalizzata a far emergere l'importanza di stimolare l'introduzione delle nuove tecnologie nell'ambito culturale (vedi allegato 1).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 giugno 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Anna Laura Orrico.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL n. 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 maggio scorso.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2).

  Ketty FOGLIANI (LEGA) ritiene che, più che di un «decreto rilancio», si dovrebbe parlare di un «decreto sopravvivenza», considerato che l'entità delle risorse finanziarie, per quanto cospicua, non è sufficiente a garantire davvero la ripresa e tantomeno il rilancio di tante attività economiche fiaccate dalle misure di contenimento dell'epidemia e ne permette a stento la sopravvivenza. Ricorda quindi il contenuto di alcune proposte emendative presentate dal suo gruppo nella Commissione Bilancio, molte delle quali volte ad incrementare le risorse a sostegno del settore del cinema, dello spettacolo dal vivo e dello sport. Pur apprezzando il contenuto delle osservazioni, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Federico MOLLICONE (FDI), pur condividendo il contenuto delle osservazioni che il relatore propone di inserire nel Pag. 158parere, ritiene che siano troppo generiche e che la proposta del relatore segni un passo indietro rispetto al coraggio dimostrato dalla Commissione con le risoluzioni recentemente approvate in materia di cultura e spettacolo, editoria, università e ricerca, che contengono indirizzi incisivi e forti.
  Quanto al «decreto rilancio», ritiene che manchi alla sua base una visione globale che tracci il solco su cui impostare una manovra strutturale in favore delle tante categorie segnate dalla crisi. Il decreto contiene invece, a suo avviso, troppe misure di dettaglio, particolari, quando non ad personam; oltre che misure che non hanno funzione di rilancio dell'economia. Dichiara ad ogni modo la disponibilità del suo gruppo a lavorare in modo costruttivo con la maggioranza per migliorare il decreto-legge. Si augura che la maggioranza non chiuda tutte le porte alle richieste delle opposizioni. In tal caso il voto della sua parte politica non potrà che essere contrario.

  Valentina APREA (FI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, per le ragioni già esposte nel corso della seduta precedente. Invita il relatore a evidenziare nel parere come i settori di competenza della VII Commissione siano tra quelli più duramente colpiti dalla crisi, in quanto riguardano attività che per la loro natura comportano la compresenza di esseri umani: pensa allo sport, allo spettacolo dal vivo e naturalmente alla scuola. Sono settori che, a suo avviso, meritano un'attenzione particolare e finanziamenti più significativi. Quanto all'osservazione sulla riapertura delle scuole a settembre, preferirebbe che avesse un carattere di maggiore perentorietà, tenuto conto del lungo periodo di arresto delle attività didattiche in presenza. Concorda con il deputato Mollicone circa l'eccessivo numero di misure particolaristiche contenute nel decreto, che, d'altro canto, non garantisce il rilancio per quei settori che hanno nelle manifestazioni collettive il fulcro delle loro attività: settori le cui attività sono ancora sospese per ragioni di sicurezza. Conclude, rinnovando l'invito a non sottovalutare il ruolo delle scuole paritarie, non solo in ragione del servizio che offrono, ma anche perché l'esigenza di ulteriori spazi per le attività didattiche ne rafforza l'importanza.

  Patrizia PRESTIPINO (PD) è dell'avviso che il «decreto rilancio» intervenga soprattutto sui settori di competenza della VII Commissione che, come è stato detto, hanno una più forte dimensione di comunità, quali la scuola, lo spettacolo e lo sport. Ritiene che, terminata la fase della cura, occorre assicurare la ripresa, che, in alcuni ambiti è molto difficile: si riferisce, in particolare, alla scuola e allo spettacolo dal vivo, che per la loro natura saranno forse gli ultimi a ripartire. È tuttavia convinta che il Governo abbia fatto molto per questi settori nel tempo fin qui trascorso e che nell'immediato non avrebbe potuto fare di più per affrontare la fase emergenziale. Con riguardo alla proposta di parere, dichiara di apprezzare in modo particolare l'osservazione sul settore sportivo, perché mette in luce l'importanza dello sport di base, che costituisce un'infrastruttura sociale fondamentale e che, come tale, deve essere tutelato. Reputa infondate certe accuse di mancanza di sintonia all'interno della maggioranza, che, pur avendo dovuto superare alcuni contrasti, ha saputo convergere, con il dialogo, e dare risposte nette su tematiche delicate che hanno richiesto confronti tra posizioni a volte diverse. Il fatto che la Commissione cultura abbia lavorato tanto conferma il fatto che i settori di sua competenza hanno subito danni importanti, per fronteggiare i quali è doveroso che tutte le forze politiche si alleino, mostrando al Paese, al di là delle appartenenze, una capacità di agire nell'interesse generale.

  Federico MOLLICONE (FDI) presenta e illustra una proposta di parere alternativa a quella del relatore (vedi allegato 3), chiarendo che la proposta è di esprimere parere contrario in ragione di quanto è assente dal decreto «rilancio» e dovrebbe invece esservi previsto: si riferisce a misure per il rilancio della domanda in Pag. 159ambito culturale quali l'introduzione di un meccanismo di detrazione dei consumi culturali individuali; la riduzione al 4 per cento dell'IVA sui prodotti culturali; l'estensione dell’«art bonus» anche alle attività di lirica ordinaria, alle imprese culturali di produzione teatrale, agli enti di promozione, alle imprese culturali e creative, alle scuole di danza; l'estensione del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali, di cui all'articolo 183, comma 2, anche all'industria fonografica e musicale; l'estensione delle misure di protezione sociale di cui all'articolo 84 anche ai lavoratori intermittenti dello spettacolo; l'istituzione di una carta elettronica per l'acquisto di libri; l'adozione di misure di contrasto alla la pirateria editoriale e audiovisiva; la tutela del diritto d'autore; la sospensione per l'anno 2020 degli adempimenti tributari e dei termini di cassa integrazione; l'aumento dei fondi destinati al settore musicale del jazz, il cui contributo all'economia è molto superiore all'aiuto che riceve dallo Stato.

  Marco BELLA (M5S) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), dopo aver preannunciato il voto favorevole del gruppo del Partito democratico, osserva che molti dei punti evidenziati nella proposta di parere alternativo del deputato Mollicone sono condivisi dalla maggioranza, che, tuttavia, ritiene preferibile esprimersi sul decreto in esame attraverso un parere asciutto che, senza entrare nel dettaglio, indichi le linee di azioni principali e rifletta i punti di vista già condivisi nel corso dei dibattiti avvenuti in Commissione.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.

  Nicola FRATOIANNI (LEU) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che si intende pertanto preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal deputato Mollicone.

  La seduta termina alle 14.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 10 giugno 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Luigi GALLO, presidente, comunica che, alla luce di quanto convenuto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha predisposto – ai sensi dell'articolo 25 del regolamento – il seguente programma dei lavori della Commissione per il bimestre giugno-luglio 2020:

GIUGNO 2020

  Seguito della discussione delle risoluzioni 7-00438 Frassinetti, 7-00443 Casa, 7-00444 Sasso, 7-00450 Aprea, 7-00454 Toccafondi, 7-00480 Aprea e 7-00483 Casa: Misure in materia di istruzione, anche alla luce dell'epidemia di Covid-19.
  Seguito dell'esame delle abbinate proposte di legge C. 1056 Fiano, C. 2103 Boschi, C. 2213 Lattanzio e C. 2187 Mollicone (Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all'informazione e alla libera formazione dell'opinione pubblica) (assegnate alle Commissioni riunite VII e IX).
  Seguito dell'esame delle abbinate proposte di legge C. 208 Fregolent, C. 783 Torto, C. 1608 Melicchio e C. 2218 Piccoli Pag. 160Nardelli, recanti norme in materia di reclutamento e stato giuridico dei ricercatori delle università e degli enti di ricerca, nonché di dottorato e assegni di ricerca.
  Seguito dell'esame delle abbinate proposte di legge C. 43 Schullian, C. 1350 Ascani, C. 1573 Minardo (FI), C. 1649 Sasso, C. 1924 CNEL e C. 2069 Lattanzio (Modifica all'articolo 142 del testo unico di cui al regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592. Soppressione del divieto di iscrizione contemporanea a diverse università e a diversi istituti di istruzione superiore, a diverse facoltà o scuole della stessa università o dello stesso istituto e a diversi corsi di laurea o diploma della stessa facoltà o scuola).
  Seguito dell'esame della proposta di legge C. 2214 Gallo e altri in materia di sicurezza nell'ambito scolastico, nonché misure in favore delle vittime di eventi emergenziali di protezione civile.

LUGLIO 2020

  Discussione di risoluzioni da individuare (su proposta di deputati dei gruppi di maggioranza e di opposizione).
  Seguito dell'esame della proposta di legge C. 544 Gelmini e Aprea, in materia di riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore.
  Inizio dell'esame della proposta di legge C. 835 Ascani, in materia di imprese culturali e creative.

  Ricorda che il programma stabilisce l'ordine di priorità e la cronologia dell'inizio o della prosecuzione dell'esame dei provvedimenti in esso indicati, fermo restando che, ove necessario, la trattazione degli argomenti proseguirà nel mese o nei mesi successivi a quello di inizio della discussione. Alle proposte di legge indicate nel programma saranno o potranno essere abbinate, secondo le normali procedure, quelle vertenti sull'identica o su analoga materia.
  Saranno in ogni caso iscritti all'ordine del giorno dei lavori della Commissione, al di fuori del programma, i seguenti atti: disegni di legge di conversione di decreti-legge; progetti di legge iscritti nel calendario o nel programma dei lavori dell'Assemblea; progetti di legge assegnati alla Commissione in sede consultiva, quando l'esame ne sia sollecitato dalle Commissioni di merito; atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata a esprimere il parere entro un termine prestabilito per legge o per regolamento; atti e progetti di atti normativi dell'Unione europea il cui tempestivo esame sia richiesto dalla programmazione dei relativi lavori nelle sedi europee; interrogazioni ordinarie e interrogazioni a risposta immediata in Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 10 giugno 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 giugno 2020.

Audizione del dottor Agostino Miozzo in qualità di coordinatore del Comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri sulle modalità di ripresa delle attività didattiche nel prossimo anno scolastico.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 20.05 alle 22.40.

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