CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 maggio 2020
372.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 21 maggio 2020. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'Interno Achille Variati.

  La seduta comincia alle 13.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, comunica che, per il gruppo Forza Italia – Berlusconi Presidente, entra a far parte della Commissione il deputato Felice Maurizio D'Ettore.

  Francesco Paolo SISTO (FI) rivolge un saluto al deputato D'Ettore, rilevando come, con le sue competenze e il suo equilibrio, potrà apportare un prezioso contributo all'attività della Commissione.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, propone che la pubblicità della seduta odierna sia assicurata anche attraverso il circuito chiuso, nonché attraverso la trasmissione sulla web-tv in formato accessibile tramite la rete intranet della Camera o tramite apposite credenziali, ai sensi di quanto stabilito dalla Giunta per il regolamento nella riunione del 31 marzo 2020.
  Non essendovi obiezioni ne dispone, pertanto, l'attivazione.

DL 26/2020: Disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020.
C. 2471 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 maggio 2020.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che sono stati presentati ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità di talune proposte emendative al disegno di legge C. 2471, di conversione in legge del decreto-legge 20 aprile 2020, n. 26, recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l'anno 2020, pronunciati nella seduta di martedì 19 maggio scorso.Pag. 51
  In proposito, la Presidenza ritiene di dover confermare tali giudizi di inammissibilità.
  Con riferimento in particolare all'emendamento Vinci 1.19 e all'articolo aggiuntivo Sisto 1.05, fa presente come la motivazione del giudizio di inammissibilità pronunciato su tali proposte emendative stia nel fatto che le modifiche da esse proposte alla disciplina relativa ai soggetti abilitati ad effettuare le autenticazioni delle firme necessarie per la presentazione delle liste di candidati hanno carattere permanente, laddove invece le misure del decreto – legge hanno carattere eccezionale, e risultano esplicitamente circoscritte alle sole consultazioni elettorali previste nel 2020, al fine di contribuire a far fronte all'emergenza epidemiologica in corso.
  Per quanto attiene all'articolo aggiuntivo Siragusa 1.02, il quale anticipa dal 31 dicembre 2021 al 31 luglio 2021 il termine massimo entro il quale si deve procedere alle elezioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero – COMITES (attualmente previste nel periodo tra il 15 aprile e il 31 dicembre 2021), oltre a prevedere una sperimentazione circa l'introduzione del voto elettronico per l'elezione dei COMITES, anche estendendo a tale finalità le possibilità di utilizzo del fondo istituito dalla legge di bilancio 2020 per la sperimentazione del voto digitale nelle elezioni politiche nazionale ed europee e nelle consultazioni referendarie, segnala come la proposta, oltre a riguardare in parte una tematica diversa dalla tempistica di svolgimento delle consultazioni, si riferisca comunque ad un'elezione che dovrà aver luogo nel 2021, esulando quindi dall'ambito temporale oggetto del decreto – legge.
  In merito all'articolo aggiuntivo Sisto 1.04, segnala come esso, prorogando dal 15 giugno al 15 settembre 2020 il termine per la trasmissione, alla Commissione per la trasparenza, dei rendiconti dei partiti e movimenti politici e dei relativi allegati, affronti una materia che non appare in alcun modo connessa con quella affrontata dal decreto – legge, il quale attiene ad un aspetto specifico della disciplina elettorale «di contorno», relativo alla tempistica di svolgimento delle consultazioni elettorali previste nel 2020, nel cui ambito non può rientrare la disciplina sulla rendicontazione dei partiti e movimenti politici.
  Avverte, quindi, che la relatrice ha presentato l'emendamento 1.21 e l'articolo aggiuntivo 1.06 (vedi allegato).

  Francesco Paolo SISTO (FI), con riferimento alla conferma dell'inammissibilità del suo articolo aggiuntivo 1.05, fondata sul carattere non temporaneo della disciplina da esso recata, rileva come tale profilo di criticità si sarebbe potuto superare con una diversa formulazione della proposta emendativa. Ritiene peraltro che le esigenze poste del predetto emendamento possano comunque costituire oggetto di una proposta emendativa della relatrice, e auspica se vi sia una disponibilità in tal senso.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come, ferma restando la possibilità di presentare ulteriori proposte emendative da parte della relatrice, non sia possibile la riformulazione di una proposta emendativa dichiarata inammissibile.

  Anna BILOTTI (M5S), relatrice, dichiara che non ritiene di presentare una proposta emendativa nel senso indicato dal deputato Sisto.
  Illustra, quindi, il contenuto delle proposte emendative da lei presentate. In particolare, osserva come l'articolo aggiuntivo 1.06 intervenga sulle modalità di svolgimento delle votazioni, nell'ipotesi di contestuale svolgimento delle consultazioni elettorali di cui all'articolo 1 e del previsto referendum costituzionale, prevedendo, in particolare, in via eccezionale e tenuto conto della situazione di emergenza sanitaria, che la votazione si svolga nell'arco di due giornate, la domenica dalle 9 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15, che lo scrutinio abbia inizio alle 9 del martedì, che il numero delle sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle liste e candidature sia ridotto alla metà e che la presentazione Pag. 52delle liste e delle candidature sia anticipata, prevedendo che abbia luogo fra il quarantaquattresimo e il quarantatreesimo giorno antecedenti la votazione.
  Quanto all'emendamento 1.20, sottolinea come esso sia volto ad anticipare dal 15 settembre al 1o settembre l'inizio della finestra elettorale.

  Emanuele PRISCO (FDI) rileva come le proposte emendative presentate dalla relatrice mutino lo scenario, essendo a questo punto necessario più tempo a disposizione per valutarne tutte le implicazioni, e chiede al riguardo chiarimenti alla presidenza.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ritiene che il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte emendative della relatrice possa essere fissato per il primo pomeriggio di lunedì 25 maggio, in modo da procedere alla votazione delle proposte emendative e alla conclusione dell'esame nella giornata di martedì 26 maggio, atteso che l'avvio della discussione in Assemblea del provvedimento è stato posticipato dalla Conferenza dei presidenti di gruppi a mercoledì 27 maggio.

  Federico FORNARO (LEU) chiede chiarimenti alla relatrice sulla ratio dell'anticipazione del termine per la presentazione delle liste e delle candidature previsto dall'articolo aggiuntivo 1.06.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, assicura che il Governo e la relatrice forniranno senz'altro chiarimenti sul punto.

  Marco DI MAIO (IV) sottolinea come le proposte emendative della relatrice non affrontino la questione delle firme necessarie per la presentazione delle liste alle elezioni regionali e chiede di conoscere quale sia l'orientamento della relatrice medesima riguardo a tale tema.

  Francesco Paolo SISTO (FI) ricorda come fosse stata raggiunta un'intesa nel senso di procedere soltanto a modifiche che fossero valutate concordemente da tutte le forze politiche e chiede se la maggioranza confermi l'intenzione di procedere in tal modo, così da impostare correttamente la discussione, anche con riferimento ai subemendamenti che saranno presentati alle proposte emendative della relatrice.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) si associa alle considerazioni del deputato Sisto e, dopo aver rilevato come l'emendamento 1.21 della relatrice preveda un ulteriore ampliamento della finestra elettorale per i comuni, ritiene a questo punto opportuno che il Governo manifesti chiaramente il suo orientamento circa la data di svolgimento delle consultazioni.

  Francesco Paolo SISTO (FI) esprime netta contrarietà all'ipotesi, prefigurata dall'articolo aggiuntivo 1.06 della relatrice, di abbinamento del referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari alle elezioni regionali e comunali. Rileva come tale scelta sia improponibile, sia dal punto di vista costituzionale sia sotto il profilo di una corretta informazione dell'opinione pubblica, che non potrebbe essere garantita qualora si sovrapponessero consultazioni del tutto eterogenee. Ritiene che si tratterebbe di una vera e propria scelleratezza istituzionale e considera tale ipotesi irricevibile e di una gravità assoluta, invitando il Governo e la maggioranza a recedere da tale intendimento, nel rispetto dei cittadini.

  Stefano CECCANTI (PD) osserva come la Commissione non sia chiamata a decidere sull'abbinamento, in un election-day, del referendum sulla riduzione dei parlamentari alle elezioni regionali e comunali, in quanto l'individuazione della data di svolgimento del referendum spetta al Governo mentre quella delle elezioni regionali spetta alle regioni interessate. Rileva quindi come l'articolo aggiuntivo 1.06 della relatrice si limiti a disciplinare l'ipotesi in cui lo svolgimento delle predette consultazioni avvenga contestualmente, atteso che nell'ordinamento non si rinviene alcun divieto al riguardo e come vi sia un Pag. 53precedente di svolgimento contestuale di consultazioni elettorali comunali e referendarie nel 2009. Ribadisce conclusivamente come la fissazione della data delle consultazioni non rientri nelle competenze del Parlamento.

  Riccardo MAGI (MISTO-CD-RI-+E) prende atto della volontà di anticipare la finestra elettorale rispetto ai termini finora previsti e osserva nel contempo come, sulla base di quanto previsto dalle proposte emendative della relatrice, l'eventuale svolgimento delle elezioni nella prima metà del mese di settembre comporterebbe la necessità di depositare le liste tra la fine di luglio e l'inizio di agosto.
  Ritiene si tratti di una soluzione difficilmente praticabile, evidenziando infatti come il procedimento elettorale non si esaurisca nel giorno della votazione ma comprenda anche la fase della raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste nonché quella della campagna elettorale. Osserva quindi come lo svolgimento di tali attività fra luglio e agosto comporterebbe notevoli difficoltà oggettive, anche in considerazione del fatto che per la raccolta delle firme non è previsto il ricorso a modalità digitali. Sottolinea inoltre come la soluzione prospettata comporterebbe inevitabilmente una discriminazione in favore delle forze politiche già rappresentate.
  Rileva come resti altresì aperta la questione delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste alle elezioni regionali, sulla quale la competenza legislativa spetta alle regioni. Dichiara conclusivamente di non comprendere le motivazioni dell'anticipazione di quindici giorni del termine iniziale della finestra elettorale.

  Vittoria BALDINO (M5S) si associa alle osservazioni del deputato Ceccanti sull’election-day, rilevando come si tratti di una questione sulla quale la norma proposta dalla relatrice non assume alcuna decisione definitiva ma disciplina tale ipotesi.
  Per quanto concerne l'anticipazione della finestra elettorale, rileva come tale previsione muova dall'esigenza di contemperare il diritto alla partecipazione democratica e il diritto di voto, da un lato, con la tutela della salute, dall'altro, tenendo conto delle indicazioni formulate dal comitato tecnico-scientifico, anche in considerazione del fatto che occorre considerare nel caso delle elezioni comunali non soltanto il primo turno, ma anche il turno di ballottaggio.
  Quanto alle questioni sollevate dal deputato Fornaro in ordine alla raccolta delle firme, ritiene che anche in tal caso occorra tenere conto delle esigenze della salute, individuando una soluzione attraverso il confronto fra tutte le forze politiche.

  Giorgio SILLI (M-NI-USEI-C !-AC) rileva come la questione della raccolta delle firme non sia stata risolta, giudicando improponibile l'ipotesi di lasciare inalterato tanto il numero di firme richiesto quanto le modalità, attualmente non digitali, di raccolta delle sottoscrizioni. Ritiene necessario che il Governo esprima chiaramente il proprio orientamento circa la data di un eventuale election-day, precisando di non ritenere comunque opportuno l'accorpamento delle consultazioni elettorali e di quella referendaria.
  Giudica, inoltre, eccessivamente ampia la finestra elettorale, osservando come lo svolgimento delle elezioni nel corso dell'autunno potrebbe poi comportare la necessità di un ulteriore rinvio nel caso di recrudescenza dell'epidemia da Covid-19.

  Federico FORNARO (LEU) condivide la necessità di tenere conto delle esigenze di tutela della salute, ma osserva come sulla base di quanto previsto dall'emendamento della relatrice 1.21 sarebbe possibile svolgere le consultazioni a partire dal 6 settembre, data che giudica difficilmente praticabile.
  Osserva come, qualora si ritenga per esigenze di salute pubblica necessario svolgere tutte le consultazioni entro il mese di settembre, potrebbe essere semmai ipotizzabile la data del 13 settembre, con turni di ballottaggio il 27 settembre.
  Quanto al tema della raccolta delle firme, ritiene che le predette esigenze Pag. 54sanitarie dovrebbero consigliare non tanto di anticipare la data di deposito delle stesse, quanto piuttosto di ampliare i relativi tempi di deposito.

  Emanuele PRISCO (FDI), dopo aver auspicato che si riesca comunque a individuare una soluzione condivisa, rileva come il contemperamento tra l'esercizio del diritto di voto e le esigenze di tutela della salute pubblica potrà senz'altro essere realizzato attraverso disposizioni del Ministero dell'interno volte a regolare l'afflusso ai seggi elettorali in modo da evitare la formazione di assembramenti, analogamente a quanto già previsto ad esempio per l'accesso agli esercizi commerciali. Quanto al turno di ballottaggio, osserva come esso interesserà un numero limitato di elettori rispetto al primo turno, in considerazione del fatto che riguarda soltanto le elezioni comunali e che tradizionalmente fa registrare una minore affluenza alle urne. Rileva, infine, come nel caso di recrudescenza dell'epidemia in determinate zone, potranno essere senz'altro adottati provvedimenti ad hoc, eventualmente anche di rinvio delle consultazioni, ma limitati alle zone colpite.

  Francesco Paolo SISTO (FI) richiama l'attenzione sul fatto che le attività connesse alla presentazione delle liste elettorali e alla campagna elettorale sono particolarmente complesse e come pertanto lo svolgimento di tali attività nel mese di agosto appaia particolarmente problematico. Osserva come sotto questo profilo la situazione non muterebbe neppure qualora le elezioni si svolgessero nella seconda metà del mese di settembre. Sottolinea anch'egli come, a fronte di recrudescenze dell'epidemia in determinate zone verrebbero adottate misure di contenimento limitate a quelle zone, rilevando come non si possano utilizzare le indicazioni provenienti dal comitato tecnico – scientifico in modo irragionevole
  Osserva quindi come le difficoltà da lui delineate finirebbero sostanzialmente per agevolare le forze politiche già rappresentate e ritiene che ciò non possa essere tollerato dal punto di vista democratico. Auspica pertanto che si pervenga a una soluzione ragionevole che possa riscuotere un unanime consenso, al fine di evitare che si determini l'effetto paradossale di comprimere il diritto di voto proprio in una fase particolarmente delicata a causa dell'emergenza derivante dall'epidemia da Covid-19.

  Stefano CECCANTI (PD) osserva come l'anticipazione della finestra elettorale derivi dalle preoccupazioni concernenti una possibile nuova ondata epidemica nel mese di ottobre e come sia necessario pertanto che sia indicata fin d'ora una data di svolgimento delle consultazioni che tenga conto di tali preoccupazioni e, nel contempo, dell'inopportunità di svolgere le consultazioni all'inizio del mese di settembre, per le motivazioni già esposte dai colleghi che lo hanno preceduto, ipotizzando ad esempio che le consultazioni possano avvenire il 13 e 14 settembre.
  Ritiene inoltre che comunque debbano essere risolte le questioni connesse alla presentazione delle liste.

  Il Sottosegretario Achille VARIATI osserva come nel nostro Paese non si siano mai svolte consultazioni elettorali nel mese di agosto ma come, d'altra parte, ci si trovi di fronte ad una situazione di carattere eccezionale. Rileva, infatti, come vi siano numerosi organi elettivi la cui durata in carica è stata prorogata dal decreto-legge in esame e come sia evidentemente opportuno che tale proroga sia il più possibile limitata nel tempo, trattandosi di una situazione anomala. Con riferimento alle elezioni regionali, inoltre, ricorda come la loro indizione non rientri nelle competenze del Governo e come la disciplina in materia, anche per quanto concerne la presentazione delle liste e delle candidature, è rimessa, ai sensi dell'articolo 122, primo comma, della Costituzione, alla potestà legislativa regionale, seppure nell'ambito dei princìpi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica.
  Quanto all'anticipazione della finestra elettorale, riferisce che il Governo ha ricevuto un suggerimento da parte del comitato Pag. 55tecnico-scientifico, il quale ha evidenziato che l'infezione è osservata in aumento con basse temperature. Segnala dunque che, nel principio della massima precauzione, viene suggerito che le elezioni si svolgano entro il mese di settembre sia per il primo turno sia per il turno di ballottaggio.
  In tale contesto osserva come, pur essendo stato proposto dalla relatrice di anticipare il termine iniziale della finestra elettorale al 1o settembre, sia ragionevole ipotizzare che le elezioni abbiano luogo il 13 settembre, il che rende necessaria l'anticipazione dei termini per la presentazione delle liste, prevista dall'articolo aggiuntivo 1.06 della relatrice, al fine di evitare che, ai sensi della disciplina vigente, esso venga a scadere alla metà di agosto.
  Rileva, peraltro, come i soggetti politici coinvolti nel procedimento elettorale preparatorio si siano già attivati al fine di essere in grado di fare fronte alle rispettive incombenze anche nel periodo estivo.
  Per quanto concerne l'abbinamento alle previste consultazioni elettorali del referendum sulla riduzione dei parlamentari, osserva come l'articolo aggiuntivo 1.06 della relatrice non lo stabilisca, ma semplicemente lo consenta, in quanto una decisione al riguardo non è stata ancora assunta. Rileva, comunque, come occorra tener conto anche della necessità di completare l’iter del predetto referendum.
  Si riserva comunque, nella successiva seduta, all'esito delle interlocuzioni in corso con le forze politiche e con le regioni interessate, di riferire gli orientamenti del Governo circa la data di svolgimento delle consultazioni.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) osserva come il Sottosegretario Variati, da un lato affermi che è in atto una situazione di emergenza ma, dall'altro, non fornisca indicazioni chiare circa la data di svolgimento delle consultazioni, anche se appare plausibile che l'intendimento del Governo sia quello di indire un election-day per il 13 settembre. Ciò premesso, ritiene inaccettabile che il Governo si faccia scudo delle valutazioni del comitato tecnico-scientifico, il quale dovrebbe a questo punto rendere le proprie valutazioni in sede parlamentare o quantomeno tramite un documento trasmesso al Parlamento, non potendo la Commissione basarsi su valutazioni del comitato tecnico-scientifico riferite dal Governo ma delle quali non si ha contezza.

  Giorgio SILLI (M-NI-USEI-C !-AC) dichiara di non comprendere la ratio delle posizioni espresse dal Governo, chiedendosi provocatoriamente, alla luce di quanto affermato dal Sottosegretario Variati, per quale motivo non si sia ulteriormente anticipato l'inizio della finestra elettorale al mese di luglio.

  Francesco Paolo SISTO (FI) si associa alle considerazioni del deputato Iezzi e osserva come sia inaccettabile che il comitato tecnico-scientifico, dopo essere pesantemente intervenuto sulle libertà costituzionali, voglia ora decidere anche la data delle elezioni. Ritiene che le valutazioni del comitato tecnico-scientifico non possano essere poste a base della decisione parlamentare in assenza della possibilità di un'interlocuzione diretta con il comitato medesimo, anche in considerazione del fatto che molte previsioni formulate nelle scorse settimane in sede scientifica non hanno successivamente avuto riscontro nella realtà.

  Vittoria BALDINO (M5S) osserva come, fin dall'inizio dell'emergenza derivante dall'epidemia di Covid-19, sia stata fatta la scelta, che ha riscosso unanime plauso, di affidarsi alla scienza. Sottolinea come il comitato tecnico-scientifico si limiti a fornire indicazioni ma non si sostituisca alla politica, alla quale spetta la responsabilità di assumere le decisioni, adeguandosi o meno alle indicazioni formulate dal comitato. Contesta, pertanto, l'affermazione del deputato Sisto, secondo la quale la data del voto verrebbe decisa dal comitato tecnico-scientifico.

  Federico FORNARO (LEU) ritiene inopportuno attribuire al comitato tecnico-scientifico Pag. 56un ruolo che non gli appartiene. Osserva, peraltro, come sia un dato acquisito quello per cui le sindromi di natura influenzale siano più diffuse durante il periodo autunnale e invernale. Ribadisce come sia opportuno che il Governo, sentite le forze politiche e le regioni interessate, individui una data per lo svolgimento delle consultazioni, osservando come evidentemente lo svolgimento del turno di ballottaggio all'inizio di ottobre anziché alla fine di settembre dal punto di vista sostanziale non si porrebbe in contraddizione con le indicazioni del comitato tecnico-scientifico, rispetto alle quali, peraltro, il Parlamento conserva la sua autonomia.
  Ribadisce la propria contrarietà ad anticipare lo svolgimento delle consultazioni all'inizio di settembre o al periodo estivo, in quanto ciò comporterebbe notevoli difficoltà per quanto concerne la presentazione delle candidature e lo svolgimento della campagna elettorale, ritenendo che una data ragionevole che contemperi le varie esigenze in campo possa essere individuata nella seconda metà del mese di settembre. Condivide comunque l'esigenza che il Governo chiarisca quale sia la sua posizione rispetto alla data di svolgimento di tali consultazioni.

  Simona BORDONALI (LEGA) rileva preliminarmente come le indicazioni provenienti dalla comunità scientifica siano state spesso discordanti tra loro. Atteso, tuttavia, che il rappresentante del Governo ha fatto riferimento a indicazioni provenienti dal comitato tecnico-scientifico, chiede alla presidenza che sia acquisito un documento prodotto dal comitato medesimo, ovvero che i rappresentanti del comitato siano sentiti dalla Commissione

  Giuseppe BRESCIA, presidente, assicura che il Governo terrà conto della richiesta di acquisire ulteriori elementi dal comitato tecnico-scientifico.

  Il Sottosegretario Achille VARIATI ricorda che le consultazioni elettorali oggetto del decreto – legge riguardino circa 18 milioni di italiani e rileva come, nella situazione di emergenza sanitaria in atto, il Governo abbia richiesto una valutazione tecnica al comitato tecnico-scientifico – al quale evidentemente non spetta il compito di assumere decisioni al riguardo – circa il periodo di svolgimento delle elezioni. Ritiene quindi che, ragionevolmente, essendo da escludere per i motivi esposti nel corso della discussione la data del 6 settembre, possa essere ipotizzata la data del 13 settembre, tenuto conto che il turno di ballottaggio del 27 settembre vedrebbe la partecipazione di un numero considerevolmente inferiori di elettori e fermo restando che la competenza a fissare la data delle elezioni regionali spetta alle regioni interessate.

  Francesco Paolo SISTO (FI) rileva come il rappresentante del Governo non abbia evidentemente idea delle concrete modalità di svolgimento della campagna elettorale e osserva come sia impensabile svolgere le attività connesse alla presentazione delle liste e allo svolgimento della campagna elettorale nel mese di agosto. Ritiene che una soluzione ragionevole possa essere quella di svolgere le elezioni il 20 settembre, con turno di ballottaggio il 4 ottobre, in modo da contemperare l'esigenza di tutela della salute pubblica con quella dello svolgimento di una campagna elettorale decorosa.

  Stefano CECCANTI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per le indicazioni fornite, auspicando che prima della prossima seduta possa proseguire utilmente un'interlocuzione fra il Governo medesimo e le regioni interessate ai fini dell'individuazione non soltanto della data della consultazione ma anche di una soluzione alle questioni concernenti la raccolta delle firme. Rileva, per quanto concerne la data, come essa vada necessariamente individuata nel mese di settembre, dal momento che fino al 31 luglio è in vigore lo stato di emergenza e che è stata opportunamente esclusa la possibilità di svolgere le elezioni nel mese di agosto.

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  Marco DI MAIO (IV) dopo aver rilevato, alla luce del percorso politico del Sottosegretario Variati, come non si possa certo affermare che egli non abbia esperienze di campagna elettorale, rileva come l'ipotesi che la presentazione delle liste elettorali e la campagna elettorale abbiano luogo nel mese di agosto contraddica l'invito agli italiani ad andare in vacanza, rivolto da ultimo dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell'odierna seduta della Camera, anche in considerazione del fatto che presumibilmente le vacanze, al contrario di quanto accaduto negli anni precedenti, saranno distribuite lungo tutto il periodo estivo e non concentrate soltanto nel periodo centrale del mese di agosto.
  Concorda con il deputato Sisto circa la necessità di individuare date che consentano di contemperare le esigenze di tutela della salute e di garanzia dello svolgimento della campagna elettorale, ritenendo che un eventuale slittamento all'inizio del mese di ottobre non si porrebbe in sostanziale contraddizione con le indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Rileva, comunque, come la decisione spetti alla politica e auspica che si possa individuare una soluzione con il consenso più ampio possibile.

  Giorgio SILLI (M-NI-USEI-C !-AC) richiama l'attenzione sulla necessità di fare in modo che anche per le elezioni regionali sia prevista la riduzione del numero delle firme necessarie alla presentazione delle candidature.

  Giovanni DONZELLI (FDI) stigmatizza il modo di procedere della maggioranza e del Governo, rilevando peraltro come l'anticipazione delle elezioni sia particolarmente problematica in considerazione del fatto che, in virtù delle misure di contenimento, allo stato risulta difficoltoso svolgere le attività preparatorie alla presentazione delle liste e allo svolgimento della campagna elettorale, quali ad esempio riunioni di partito e manifestazioni se non in forma statica, e come si tratterebbe di un precedente grave per la vita democratica del Paese.
  Osserva quindi come, a fronte di tale atteggiamento, attraverso il quale, tagliando i tempi si riducono in realtà gli spazi democratici, il gruppo Fratelli d'Italia potrebbe non mantenere in sede parlamentare l'atteggiamento di collaborazione fin qui assunto nel corso dell'esame del provvedimento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ritiene che si sia svolta una discussione molto ampia, la quale potrà giungere a positivi risultati nel seguito dell'esame del provvedimento, il quale può essere rinviato alla seduta di martedì 26 maggio.

  Francesco Paolo SISTO (FI) chiede di procedere all'audizione di rappresentanti del comitato tecnico-scientifico.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ritine tale ipotesi non praticabile, rilevando come l'attività conoscitiva sia stata già svolta e come il Governo abbia comunque preso atto delle richieste di chiarimento che sono state formulate.
  Segnala quindi come nella giornata di martedì 26 maggio si dovrà procedere alla votazione degli emendamenti e alla conclusione dell'esame del provvedimento, la cui discussione in Assemblea è fissata a partire da mercoledì 27 maggio.

  Francesco Paolo SISTO (FI) precisa come l'audizione del comitato tecnico-scientifico non comprometterebbe l'organizzazione dei lavori delineata dal Presidente, in quanto sarebbe volta essenzialmente a chiedere ai rappresentanti dello stesso comitato tecnico-scientifico se lo svolgimento delle elezioni tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre sia compatibile con le indicazioni fornite dal comitato stesso.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA) ritiene che, anche qualora non sia possibile procedere all'audizione, debba quantomeno essere acquisito il documento prodotto in merito dal comitato tecnico-scientifico, essendo altrimenti inaccettabile che le indicazioni del comitato siano citate dal Governo. Pag. 58Ribadisce, comunque, la richiesta di audizione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte emendative della relatrice sia stato fissato per il primo pomeriggio di lunedì 25, evidenziando come sarebbe improprio procedere all'audizione dei rappresentanti del comitato tecnico-scientifico in una fase in cui la Commissione è chiamata avere le proposte emendative. Rileva comunque come il Governo potrà fornire ogni chiarimento al riguardo.

  Il Sottosegretario Achille VARIATI prende atto delle richieste informative che sono state formulate e dichiara che il Governo si adopererà per fornire alla Commissione la documentazione richiesta.

  Giovanni DONZELLI (FDI), senza voler mancare di rispetto al Sottosegretario Variati, rileva l'opportunità che il Governo sia presente anche tramite un rappresentante del Ministero della salute. Chiede quindi al Presidente come si intenda organizzare il prosieguo dell'esame in sede referente del provvedimento, che potrebbe risultare ancora molto lungo, alla luce dell'atteggiamento assunto dalla maggioranza.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come il seguito dell'esame è rinviato ad una seduta da convocarsi per martedì 26 maggio. Ricorda che entro tale giornata l'esame del provvedimento dovrà essere concluso, tenendo conto che l'inizio della discussione in Assemblea è fissato per mercoledì 27 maggio.
  Avverte quindi che il termine per la presentazione dei subemendamenti alle proposte emendative presentate dalla relatrice è fissato per lunedì 25 maggio alle 15.

  Francesco Paolo SISTO (FI) evidenzia come la Commissione possa comunque richiedere il rinvio della discussione in Assemblea del provvedimento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come si tratti di un'ipotesi che potrà essere presa in considerazione, laddove la Commissione ravvisasse tale esigenza.

  La seduta termina alle 14.40.

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