CAMERA DEI DEPUTATI
Domenica 17 maggio 2020
368.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 19 MAGGIO 2020

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SEDE REFERENTE

  Domenica 17 maggio 2020. — Presidenza del presidente della X Commissione, Barbara SALTAMARTINI, indi del presidente della VI Commissione, Raffaele TRANO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'Economia e le finanze Pier Paolo Baretta e Maria Cecilia Guerra, il sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico, Gian Paolo Manzella nonché il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

  La seduta comincia alle 15.20.

DL 23/2020: Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali.
C. 2461 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 maggio 2020.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che sul provvedimento in titolo sono pervenuti i seguenti pareri: il Comitato per la legislazione ha espresso un parere con osservazioni e raccomandazioni; la Commissione Affari costituzionali ha espresso parere favorevole con osservazioni; la Commissione Giustizia ha espresso parere favorevole con osservazioni; la Commissione Affari esteri ha espresso parere favorevole; la Commissione Difesa ha espresso parere favorevole con condizione; la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione; la Commissione Cultura ha espresso parere favorevole con un'osservazione; la Commissione Ambiente ha espresso parere favorevole; la Commissione Lavoro ha espresso parere favorevole; la Commissione Affari sociali ha espresso parere favorevole; la Commissione Agricoltura ha espresso parere favorevole con osservazioni; la Commissione Politiche dell'Unione europea ha espresso parere favorevole con osservazioni; infine, la Commissione per le questioni regionali Pag. 4ha espresso parere favorevole con osservazioni.
  Ricorda che nella giornata di ieri, i gruppi – come stabilito in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – hanno comunicato le nuove segnalazioni. Il fascicolo così aggiornato – che sarà allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 3) – è in distribuzione.
  Avverte altresì che i relatori hanno depositato gli emendamenti 1.321, 1.322, 2.7, 18.0276, 25.2, 30.59, 32.19 e 34.16 sui quali sono stati presentati diversi subemendamenti. Tale proposte emendative – allegate al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2) – sono già incluse nel citato fascicolo in distribuzione (vedi allegato 3). Quanto ai subemendamenti presentati, devono considerarsi inammissibili in quanto non appaiono connessi o direttamente conseguenti al contenuto delle proposte emendative cui si riferiscono, costituendo nuovi emendamenti al testo del provvedimento. In particolare, si tratta dei subemendamenti Gelmini 0.1.321.1 e 0.1.321.2 e del subemendamento Nevi 0.1.321.3, che ampliano il novero delle imprese che possono accedere alle garanzie di cui all'articolo 1, riproducendo in tutto o in parte il contenuto di proposte emendative già presentate e segnalate (Gelmini 1.175 e Nevi 1.188); Grimaldi 0.1.322.1 che prevede che la Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale eroghi i finanziamenti garantiti dal Fondo SACE S.p.A.; Cattaneo 0.1.322.2, identico all'emendamento già presentato e segnalato Cattaneo 1.249, che prevede l'acquisizione da parte di SACE S.p.A.dei crediti vantati dalle imprese di gestione dei rifiuti urbani nei confronti della pubblica amministrazione; Giacomoni 0.18.0276.2, di contenuto analogo all'emendamento Giacomoni 18.135 già presentato, che stabilisce l'esonero dal pagamento dell'imposta comunale sulla pubblicità, della tassa sull'occupazione di spazi ed aree pubbliche, nonché del canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari; infine, Centemero 0.18.0276.10 recante disposizioni in materia di procedure concorsuali, identico all'articolo aggiuntivo Centemero 39.09 già dichiarato inammissibile.
  Avverte, inoltre, che i relatori hanno altresì presentato gli emendamenti 1.323, 2.8, 13.399, 14.21, 16.1, 32.20 e 41.50 volti a recepire le condizioni ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione poste dalla Commissione Bilancio. Tali emendamenti – che saranno allegati al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 2) – sono inclusi nel fascicolo in distribuzione (vedi allegato 3) e non possono essere oggetto di subemendamenti.
  Avverte, infine, che l'articolo aggiuntivo Viviani 13.0177, già dichiarato inammissibile per un mero errore materiale, deve ritenersi ammissibile e – in quanto identico all'articolo aggiuntivo Gadda 1.023 – deve essere riferito all'articolo 1, assumendo il numero 1.029.
  Dà, quindi, conto delle sostituzioni per la giornata odierna.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sul complesso degli emendamenti, ricorda che quella di oggi è una vigilia molto importante perché domani ripartiranno molte attività e gli italiani potranno finalmente riacquisire le loro libertà e riappropriarsi dei propri spazi, pur se nel difficile equilibrio tra le esigenze di tutela della sicurezza per lavoratori, imprenditori e clienti e la necessità di recuperare il tempo perduto dal punto di vista economico a sostegno dei lavoratori e delle famiglie. Rileva criticamente che il decreto in esame, che ha visto la luce l'8 aprile scorso, ovvero oltre un mese fa, sarà certamente stravolto considerata la mole di emendamenti presentati sia dalla maggioranza che dalle opposizioni. Rammaricandosi per il ritardo con cui è iniziato l'esame, esprime l'avviso che sia stato perduto tempo prezioso per le aziende, contribuendo al peggioramento della loro già difficile situazione. Così, invece di ristorare la mancanza di liquidità delle imprese con un intervento normativo veloce e immediato, ci si attarda nella sua completa rivisitazione, a riprova della sconfitta del Governo. A suo avviso, Pag. 5era importante intervenire con tempestività sulla liquidità per le aziende perché senza di esse non potrà esserci alcuna ripresa economica: invece, il ritardo con cui è iniziato l'esame parlamentare del decreto-legge, per responsabilità dell'Esecutivo, comporterà che molte di esse non potranno riaprire domani. Ritiene che una delle maggiori criticità del provvedimento risieda, poi, nei tassi troppi alti per i prestiti da 25 mila euro garantiti dallo Stato, che configurano un favore alle banche, e che le aziende dovranno utilizzare per far fronte alle scadenze di aprile e maggio. Ricorda che il suo gruppo aveva avanzato la richiesta di un anno fiscale «in bianco» e la disapplicazione dei tassi di interesse a fronte di prestiti garantiti dallo Stato. In una logica davvero funzionale ai bisogni degli operatori, il Governo, a suo avviso, avrebbe dovuto ascoltare il Parlamento, quindi ritirare il decreto in titolo inserendone le norme rivisitate nel prossimo decreto-legge «Rilancio», con efficacia immediata. Gli emendamenti eventualmente approvati in questa sede, infatti, non incideranno sul testo in vigore fintanto che il provvedimento non sarà stato approvato anche dal Senato. Ricordando le richieste rivolte dal suo gruppo al Ministro dell'economia circa il rinvio del pagamento dell'acconto Irpef e Ires e la liquidazione, invece, dei crediti fiscali dei contribuenti già dal mese di luglio, invita ad intervenire in favore dei cittadini con atti concreti e non solo con slogan e tatticismi. Auspica che, sul modello di quanto avvenuto durante il Governo Conte I, il provvedimento in esame possa essere modificato in questa direzione, senza attendere il decreto-legge «Rilancio», tenuto conto che il rinvio del pagamento degli acconti di Irpef e Ires a settembre è stimato costare due milioni di euro e andrebbe realizzato se si vuole perseguire l'interesse dei cittadini.

  Sestino GIACOMONI (FI), intervenendo a sua volta sul complesso degli emendamenti, ritiene che la circostanza che le Commissioni siano riunite di domenica pomeriggio per esaminare oltre 2800 proposte emendative dimostri come il decreto-legge in esame sia inadeguato, dovendo ritenere che ogni proposta emendativa costituisca il tentativo di porre rimedio alle sue molte lacune. Auspica, pertanto, che i rappresentanti del Governo e i relatori valutino con estrema attenzione gli emendamenti segnalati dal suo gruppo, che pur se numerosi sono commisurati alla gravità della crisi che affligge il sistema economico italiano. Sottolinea come durante le audizioni sia emerso in modo chiaro come il Governo abbia sbagliato nell'affrontare questa emergenza sia nei tempi sia negli obiettivi. Fa notare infatti come, ad esempio, in Germania lo Stato abbia previsto dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese mentre il decreto-legge in discussione, non centrando l'obiettivo, disciplina dei meri prestiti, prevedendone oltretutto tempi troppo brevi per la restituzione. Tali prestiti saranno erogati in concomitanza con scadenze fiscali, per cui lo Stato appare anticipare fondi comunque finalizzati al pagamento delle tasse la cui scadenza, a suo avviso, andrebbe posticipata almeno a dicembre prossimo. Nel rammentare, inoltre, che anche il suo gruppo aveva chiesto che fosse previsto un «anno bianco» delle tasse, ritiene intollerabile pretendere di far pagare le imposte a giugno. Evidenzia criticità anche in merito al prestito di 25 mila euro previsto per le imprese, sottolineando come poiché le banche dovranno valutarne il merito creditorio, i funzionari bancari saranno responsabili di tale valutazione anche a fini penali. Nel sottolineare, infine, come le Commissioni non debbano consentire all'Esecutivo di appropriarsi di materie di loro competenza, spogliandole del proprio ruolo, manifesta la disponibilità del suo gruppo a procedere speditamente nell'esame delle proposte emendative presentate, purché ne sia assicurata la valutazione integrale ed effettiva.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), intervenendo sul complesso degli emendamenti, sottolinea come si sarebbe aspettato che il Governo, oltre allo sforamento del deficit, Pag. 6avesse posto mano sin dall'inizio della crisi emergenziale in corso ad un piano economico per fronteggiare la crisi attivando anche tutte le azioni necessarie per fornire risposte concrete ai cittadini e alle aziende, anche attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e l'inaugurazione di un nuovo e diverso rapporto tra Stato e aziende nel campo della fiscalità. Deve invece constatare che la risposta dell'Esecutivo si è limitata a prevedere, oltre a dei bonus elargiti a «macchia di leopardo», un prestito di 25 mila euro per le imprese e il ricorso, tra l'altro ancora non attuato, alla cassa integrazione. Nel sottolineare come i bonus sono stati concessi soltanto ad alcune categorie di lavoratori, evidenzia che, ad esempio, i lavoratori stagionali, si sono visti respingere, proprio pochi giorni fa, la loro richiesta da parte dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, che sostiene che questi non facciano parte delle categorie interessate da tali benefici. Ritiene quindi necessario che si faccia chiarezza sulla questione, rilevando che se si pongono in essere misure insufficienti, si determinano delle ingiustizie, prendendo in giro gli italiani. Nel richiamare l'intervento del collega Gusmeroli in ordine alle scadenze fiscali che dovranno affrontare le aziende, evidenzia che il suo gruppo ha presentato una proposta emendativa sul finanziamento fiscale che auspica sia valutata attentamente dai relatori e dal Governo, ritenendo che la stessa possa costituire un modo per aiutare le aziende in difficoltà a non dover effettuare la scelta sulle tasse da pagare. Evidenzia, inoltre, la questione relativa alla responsabilità delle aziende, ai fini INAIL, nei confronti dei lavoratori che sono stati colpiti dal contagio al loro rientro sul luogo di lavoro successivamente al lockdown. In proposito, esorta i relatori e i rappresentanti del Governo a prendere in considerazione la materia, sottolineando che sulla stessa sono state presentate due proposte emendative identiche da parte del suo gruppo e di un gruppo di maggioranza.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) in merito agli emendamenti presentati sottolinea che le Commissioni hanno un compito cruciale in questa fase critica per l'economia del Paese, di cui i relatori devono essere consapevoli nella valutazione di ciascuna proposta emendativa presentata. Osserva, d'altra parte, come i numerosi emendamenti affini presentati sia dalla maggioranza che dall'opposizione facciano emergere con nettezza i limiti del provvedimento in esame, emersi durante la fase istruttoria. Considera, pertanto, necessario che tutte le forze politiche debbano collaborare nell'esame del decreto-legge per dare risposte efficaci a tutti coloro che in questo momento sono in difficoltà a causa della crisi emergenziale in atto. Nel ritenere che non sia ancora troppo tardi per intervenire, sottolinea l'ulteriore contraddizione alla quale si sta assistendo in questo momento, in cui lo Stato provvede celermente all'elargizione di risorse di tipo assistenziale mentre temporeggia negli aiuti alle imprese, dalle quali deriva il gettito che serve a finanziare quelle stesse risorse.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, non condividendo le osservazioni dei colleghi fin qui intervenuti sostenendo che le Commissioni avrebbero perso tempo nell'esame del decreto-legge in titolo, sottolinea come le stesse abbiano svolto un più che accurato ciclo di audizioni che ha consentito di valutare attentamente le esigenze del Paese. Non nasconde, quindi, che il decreto-legge è stato adottato in una fase precedente, di piena crisi pandemica, e che nel frattempo la situazione è mutata, ma ritiene che proprio per tale ragione il ruolo del Parlamento possa essere centrale, al fine di introdurre le necessarie modifiche al provvedimento per facilitare l'accesso al credito e alla liquidità. Non rinnega lo scopo del decreto-legge, che è quello non già di erogare le risorse ma di fornire garanzie per l'erogazione del credito, anche intervenendo sul sistema produttivo delle piccole, medie e grandi imprese. Ritiene, pertanto, che le Commissioni possano Pag. 7lavorare per migliorare le parti del provvedimento che necessitano di modificazioni, anche alla luce del fatto che il Governo si è dichiarato disponibile a valutare le proposte emendative presentate. Ritiene che un numero così elevato di proposte emendative di qualità costituisca una grande risorsa e sia la dimostrazione di come tutte le forze politiche abbiano approfondito la questione. Manifesta, pertanto, anche a nome del relatore per la X Commissione, onorevole Carabetta, la disponibilità dei relatori ad accogliere, anche attraverso eventuali riformulazioni, alcuni degli emendamenti presentati.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore per la X Commissione, desidera sottolineare che, riguardo alla grave crisi in atto, l'azione del Governo è ad ampio spettro e che il decreto-legge in discussione costituisce solo un tassello di un'azione ad ampio raggio. Evidenzia come nel corso delle audizioni sia emerso il favore dei soggetti auditi nei confronti delle misure previste dal provvedimento e valuta positivamente la mancanza di presentazione di proposte emendative soppressive. Evidenzia infatti come siano stati soltanto predisposti emendamenti, sia da parte della maggioranza sia da parte delle forze di opposizione, volti a modificare, con spirito costruttivo, talune disposizioni del provvedimento. Sottolinea, quindi, il ruolo fondamentale che il Parlamento dovrà svolgere sulla materia. Nel passare a illustrare il metodo utilizzato per valutare le proposte emendative presentate, sottolinea come i relatori abbiano deciso di procedere per macrotemi. Nella valutazione degli emendamenti, anche di quelli di maggioranza, non potrà non tenersi conto del temporary framework europeo, che è in evoluzione. In particolare, evidenzia come, nel tentativo di raccogliere la maggior parte delle istanze presentate, abbiano proceduto anche a prevedere delle riformulazioni le più ampie possibili.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore Carabetta, fa presente preliminarmente che proporrà l'accantonamento di talune proposte emendative in materia di terzo settore, prolungamento del piano di rientro e calamità naturali in vista di modifiche che saranno apportate all'articolo 13 e nell'interesse di una trattazione unitaria. Propone, quindi, di accantonare l'articolo premissivo Lupi 01.02 e gli emendamenti Barelli 1.254, Fassina 1.92 e Berti 1.3. Esprime parere contrario sugli emendamenti Marattin 1.1 e Guidesi 1.31. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Moretto 1.4 e Gelmini 1.5 e sull'emendamento Berardini 1.96. Esprime parere contrario sull'emendamento Butti 1.88. Propone di accantonare l'emendamento Lepri 1.33. Esprime parere favorevole sull'emendamento Gadda 1.47. Propone l'accantonamento dell'emendamento Verini 1.27, degli identici emendamenti Lupi 1.11 e Gadda 1.36 e dell'emendamento Piccoli Nardelli 1.12. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gelmini 1.39, Guidesi 1.57, Benamati 1.73 e Moretto 1.75 e sugli emendamenti Lucchini 1.71, Grimaldi 1.319, limitatamente alle parti ammissibili, Ascari 1.85 e Miceli 1.116. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fratoianni 1.106, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Propone di accantonare l'emendamento Topo 1.124. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Rampelli 1.268 e Osnato 1.315, sugli identici emendamenti Prisco 1.286, Zucconi 1.314, Squeri 1.144, Guidesi 1.265, Tartaglione 1.295 e Benamati 1.288, sull'emendamento Amitrano 1.281, sugli identici emendamenti Conte 1.310, Rachele Silvestri 1.298, Centemero 1.284 e Zennaro 1.312, sugli identici emendamenti Dal Moro 1.263, Prisco 1.290 e Lupi 1.90 e sugli identici emendamenti Rospi 1.146, Lupi 1.148, Gusmeroli 1.153, Mor 1.161, Baldini 1.165, Prisco 1.293, Giacomoni 1.300, Zardini 1.311 e Pastorino 1.309.
  Esprime parere favorevole sugli gli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316, che dovranno essere riformulati in termini da definire, e propone di accantonare gli emendamenti Amitrano 1.279 e Prisco Pag. 81.275, gli identici emendamenti Gelmini 1.175, Mor 1.302, Guidesi 1.283 e Benamati 1.267, l'emendamento Mura 1.262, gli identici emendamenti Sut 1.307 e Gusmeroli 1.269 e gli emendamenti Sut 1.305 e Patassini 1.285. Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento 1.321 dei relatori e propone di accantonare gli emendamenti Dal Moro 1.182 e Mor 1.173 e gli identici emendamenti Caretta 1.171, Nevi 1.188, Sorte 1.278 e Gagnarli 1.308. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rachele Silvestri 1.287. Propone di accantonare l'emendamento Ungaro 1.306. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gagnarli 1.15, Gagliardi 1.19, Caretta 1.193 e Nevi 1.200, sull'emendamento Occhiuto 1.301, sugli identici emendamenti Benigni 1.21, Caretta 1.194, Nevi 1.203 e Gagnarli 1.303 e sull'emendamento Mor 1.299. Propone di accantonare l'emendamento Caparvi 1.216. Esprime parere contrario sugli emendamenti Lupi 1.25 e Dal Moro 1.219. Propone di accantonare gli identici emendamenti Pastorino 1.23, Giacomoni 1.26, Ubaldo Pagano 1.28, Melilli 1.224 e Buratti 1.130. Esprime parere contrario sull'emendamento Mor 1.30. Propone di accantonare gli emendamenti Lattanzio 1.38 e Pastorino 1.42. Esprime parere contrario sugli emendamenti Fassina 1.49 e Adelizzi 1.195. Propone di accantonare l'emendamento Pastorino 1.46. Esprime parere contrario sull'emendamento Pastorino 1.48. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Benamati 1.60 e Martino 1.62, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Raduzzi 1.64. Propone di accantonare l'emendamento Fassina 1.63. Esprime parere contrario sugli emendamenti Pastorino 1.68, Fratoianni 1.70 e Fassina 1.67, sugli identici emendamenti Boschi 1.86, Murelli 1.87, D'Attis 1.201, Sorte 1.202 e Zucconi 1.244 e sugli emendamenti Pallini 1.89, Gagliardi 1.206 e Lattanzio 1.84. Propone di accantonare l'emendamento Pastorino 1.79. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Pastorino 1.82. Esprime parere contrario sugli emendamenti Fassina 1.93 e Grimaldi 1.98. Propone di accantonare l'emendamento Miceli 1.102. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Raduzzi 1.113 e Mollicone 1.250. Esprime parere favorevole sull'emendamento Zardini 1.104, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime parere contrario sull'emendamento Cattaneo 1.210. Propone di accantonare l'emendamento Berardini 1.105. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti De Toma 1.213 e Rizzetto 1.318. Propone di accantonare gli emendamenti Trano 1.215 e Fassina 1.294. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Topo 1.292 ed esprime parere contrario sull'emendamento Gabriele Lorenzoni 1.221, sugli identici emendamenti Marattin 1.121, Gelmini 1.122 e Guidesi 1.123 e sull'emendamento Benamati 1.226. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pastorino 1.230, che dovrà essere riformulato in termini da definire. Esprime parere contrario sull'emendamento Fassina 1.227 e invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Sut 1.125. Esprime parere contrario sugli emendamenti Guidesi 1.126 e 1.128, sugli identici emendamenti Ungaro 1.129, Benamati 1.131 e Cattaneo 1.234, sugli ulteriori identici emendamenti Zardini 1.132 e Muroni 1.233 e sull'emendamento Centemero 1.136. Propone di accantonare l'emendamento Ungaro 1.137. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento D'Uva 1.139. Propone di accantonare gli emendamenti Ungaro 1.152 e Berardini 1.236. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gelmini 1.238, Acquaroli 1.155 e Gusmeroli 1.157 e sugli emendamenti Guidesi 1.162, Davide Aiello 1.160 e Nardi 1.242. Propone di accantonare l'emendamento Faro 1.241. Esprime parere contrario sull'emendamento Lotti 1.158.
  Raccomanda quindi l'approvazione degli emendamenti 1.322 e 1.323 dei relatori, ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Centemero 1.183 e Squeri 1.251 e sugli emendamenti Caparvi 1.172 e Pag. 9Paternoster 1.185. Propone di accantonare l'emendamento Lotti 1.170. Esprime parere contrario sull'emendamento D'Uva 1.174. Propone di accantonare gli emendamenti Davide Aiello 1.180 e Grimaldi 1.181. Esprime parere contrario sull'emendamento Cattaneo 1.249, sull'articolo aggiuntivo Rachele Silvestri 1.02, sugli identici articoli aggiuntivi De Toma 1.07, Rizzetto 1.021 e Saltamartini 1.025 e sugli articoli aggiuntivi Silli 1.011 e Marino 1.012. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Lucaselli 1.015. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Corneli 1.022. Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Gadda 1.023 e Viviani 1.029 (ex 13.0177), che dovranno essere riformulati in termini da definire. Esprime, infine, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Covolo 1.027.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Guido GUIDESI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva come la seduta odierna sia stata convocata sul presupposto che il Governo e i relatori fossero in grado di esprimere il parere su tutte le proposte emendative, al fine di procedere in modo snello. Dal momento che, al contrario, sono state formulate numerose richieste di accantonamento al fine di individuare eventuali riformulazioni, ritiene che non vi siano le condizioni per proseguire in modo ordinato l'esame del provvedimento. Richiama, in particolare, l'attenzione sulle proposte emendative delle quali i relatori prefigurano l'assorbimento nell'articolo 13, che tuttavia riguarda un'altra materia, nonché su quelle relative al terzo settore, osservando come sia impossibile formulare una valutazione politica senza conoscere il contenuto delle riformulazioni proposte. Osserva, inoltre, come in taluni casi le richieste di accantonamento sembrano derivare dall'esigenza di risolvere questioni politiche interne alla maggioranza. Al riguardo ritiene singolare la richiesta di accantonamento degli emendamenti Fassina 1.92 e Berti 1.3, il cui contenuto si pone in evidente contraddizione con la posizione espressa dal Presidente del Consiglio sulla vicenda di FCA ed evidenzia un nodo politico interno alla maggioranza. Alla luce di tali considerazioni chiede chiarimenti sui tempi di presentazione delle proposte di riformulazione, poiché fino a quando non si conoscerà il contenuto di tali proposte non sarà, a suo avviso, possibile proseguire nell'esame del provvedimento.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, fa presente come allo stato non sia nella disponibilità della presidenza alcuna proposta di riformulazione.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore per la X Commissione, assicura come le proposte di riformulazione preannunciate siano in fase di predisposizione e di imminente trasmissione alla presidenza. Precisa che le richieste di accantonamento non abbiano una finalità elusiva bensì quella di individuare proposte sulle quali si possa riscontrare un ampio consenso e che tengano conto delle indicazioni provenienti dalle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, nonché degli orientamenti espressi dalle Commissioni, come ad esempio nel caso della durata dei finanziamenti SACE. Osserva, inoltre, come in taluni casi, ad esempio quello delle proposte emendative relative all'autocertificazione, si debba anche tenere conto della complessità della materia e della conseguente necessità di approfondimenti tecnici.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA sottolinea come sulla vicenda di FCA non vi sia contraddizione tra la posizione espressa dal Presidente del Consiglio e proposte di riformulazione che facciano riferimento soltanto alle imprese che abbiano la propria sede nei paradisi fiscali.

  Paolo RUSSO (FI), intervenendo a sua volta sull'ordine dei lavori, ritiene che non disponendo del testo delle proposte di riformulazione non sia possibile procedere Pag. 10per salti, in quanto è necessario disporre del quadro completo al fine di comprendere la ratio del provvedimento e di formulare una valutazione politica anche sulle proposte emendative che non siano oggetto di riformulazione.

  Marco OSNATO (FdI) rileva anch'egli come, contrariamente a quanto assicurato, non siano stati espressi i pareri su tutte le proposte emendative, ma siano state formulate numerose richieste di accantonamento finalizzate alla presentazione di proposte di riformulazione. Chiede chiarimenti sulle modalità di prosecuzione dei lavori, paventando che nella seduta odierna sia possibile procedere soltanto alla votazione di un numero molto limitato di proposte emendative.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, conferma che le proposte di riformulazione sono effettivamente in corso di presentazione ricordando che esse, prima di essere distribuite, debbono essere vagliate dalla presidenza, al fine di verificare che si tratti effettivamente di riformulazioni. Ritiene che si possa procedere a una sospensione della seduta al fine di consentire tale vaglio non appena pervenute tutte le proposte emendative o, in alternativa, che tale vaglio possa essere effettuato, sempre previa sospensione della seduta, via via che le proposte stesse vengono presentate. Ritiene sia preferibile la prima ipotesi da lei prospettata, vale a dire quella di attendere la presentazione di tutte le proposte di riformulazione.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore per la X Commissione, ritiene si possa procedere all'accantonamento delle proposte emendative relative alle materie sulle quali andranno a incidere le proposte di riformulazione e alla votazione delle restanti proposte emendative, sulle quali è stato espresso il parere. In vista della necessaria sospensione della seduta per la sanificazione dell'aula, ritiene che il vaglio delle proposte di riformulazione da parte della presidenza possa essere effettuato durante tale sospensione.

  Sestino GIACOMONI (FI) conviene sulla necessità che al fine di procedere in modo coerente siano rese note tutte le proposte di riformulazione.

  Roberto OCCHIUTO (FI), associandosi alle considerazioni del deputato Giacomoni, osserva come i componenti delle Commissioni non siano in grado di procedere alla votazione di alcuna proposta emendativa senza conoscere il quadro generale derivante dalle proposte di riformulazione. Ritiene semmai si possa procedere all'espressione del parere sulle proposte emendative riferite agli articoli successivi.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, osserva come indubbiamente disponendo del testo delle proposte di riformulazione si potrebbe procedere in modo più ordinato. Osserva peraltro come, in attesa delle proposte di riformulazione, non sia comunque possibile procedere alla votazione di tutte le proposte emendative sulle quali sia stato espresso parere favorevole o parere contrario, ma soltanto di un numero molto limitato di esse, dovendo poi comunque sospendersi la seduta prima di procedere all'esame delle materie sulle quali andranno a incidere le proposte di riformulazione.

  Luca SQUERI (FI) chiede chiarimenti sulle modalità di prosecuzione dei lavori e propone che la prevista sospensione sia anticipata, al fine di consentire la predisposizione delle proposte di riformulazione e il vaglio delle stesse.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 16.50, riprende alle 16.55.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, propone di sospendere ulteriormente la seduta fino alle 18.30, ora nella quale saranno pervenute dal Governo e valutate dalla presidenza tutte le riformulazioni all'articolo 1, in modo che le Commissioni Pag. 11possano procedere nelle votazioni delle proposte emendative riferite a tale articolo avendo un quadro chiaro e completo.
  Tiene a precisare che per quanto riguarda la questione posta dal collega Guidesi, relativa a proposte emendative riferite all'articolo 1 accantonate in ragione di un eventuale assorbimento in riformulazioni di proposte emendative riferite ad altri articoli, si dovrà attendere l'esame di quegli articoli per averne contezza.
  Nessuno chiedendo di intervenire, sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 18.40.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che i relatori hanno depositato gran parte delle riformulazioni relative alle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome del relatore Carabetta, riconsiderando i pareri espressi prima della sospensione, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Moretto 1.4 e Gelmini 1.5, purché siano riformulati nello stesso testo dell'emendamento Berardini 1.96 (vedi allegato 1). Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Gadda 1.47. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316, facendo presente che con riferimento a tali proposte emendative la riformulazione che i relatori intendevano proporre, a seguito di una verifica informale non è stata condivisa da alcuni dei presentatori degli emendamenti.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, sempre riconsiderando alcuni dei pareri in precedenza formulati, anche a nome del relatore Fragomeli esprime parere favorevole sugli emendamenti Amitrano 1.279 e Fassina 1.63, purché siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Conferma, altresì, il parere favorevole sugli identici emendamenti Benamati 1.60 e Martino 1.62 e sull'emendamento Zardini 1.104, purché riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Infine, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Pastorino 1.230.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Marco OSNATO (FDI), essendo il primo firmatario dell'emendamento 1.316 e non avendo conoscenza di alcuna proposta di riformulazione di tale emendamento, chiede che i relatori chiariscano il motivo per cui hanno affermato che la proposta di riformulazione degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316 non è stata condivisa dai presentatori. Presume che al riguardo possa essere intercorsa una interlocuzione con i gruppi della maggioranza, ma ritiene che sarebbe stato corretto sottoporre la proposta di riformulazione a tutti i presentatori degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316.

  Benedetta FIORINI (FI), associandosi alle parole dell'onorevole Osnato, in qualità di prima firmataria dell'emendamento 1.150, fa presente che non ha ricevuto alcuna proposta di riformulazione di tale emendamento. Pertanto, chiede ai relatori di chiarire il motivo per cui si è affermato che la proposta di riformulazione degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316 non è stata accolta.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, fa presente – in ogni caso, e a prescindere da ogni valutazione di ordine politico sul contenuto degli emendamenti – che la riformulazione proposta dai relatori sugli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316 è stata sottoposta alle presidenze, che hanno rilevato la necessità di svolgere alcuni approfondimenti circa la natura di riformulazione o di nuovo emendamento della proposta dei relatori. Pertanto, in attesa di Pag. 12tale chiarimento, la riformulazione degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316 non è stata ancora ufficializzata. Sottolinea, comunque, che se sono intercorse interlocuzioni tra maggioranza e relatori le presidenze non ne sono a conoscenza.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, fa presente che i relatori, preso atto dei rilievi formali segnalati dalla presidenza e verificato che alcuni dei presentatori degli emendamenti oggetto di riformulazione non condividevano le modifiche proposte, hanno ritenuto di non insistere nella presentazione. Si riserva in ogni caso di valutare, insieme al collega Carabetta, la possibilità di presentare nuovamente una proposta di riformulazione degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316.

  Guido GUIDESI (LEGA) chiede quindi se siano disponibili tutte le proposte di riformulazione relative all'articolo 1.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, precisa che sono state presentate gran parte delle proposte di riformulazione.

  Claudio MANCINI (PD) chiede se vi sia la possibilità di presentare ricorso avverso le decisioni della presidenza sull'ammissibilità delle proposte di riformulazione.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, precisa come non vi sia tale possibilità, anche in considerazione dell'oggetto delle valutazioni della presidenza, limitato all'accertamento dell'effettiva configurabilità della proposta quale riformulazione.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Marattin 1.1 è stato ritirato dai presentatori.

  Giulio CENTEMERO (LEGA), intervenendo sull'emendamento Guidesi 1.31, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a ricomprendere le start-up innovative – le quali, all'inizio della loro attività, possono fisiologicamente trovarsi in una situazione di difficoltà – nell'ambito dei destinatari delle misure di sostegno previste dall'articolo 1. Dichiara, quindi, di non comprendere le ragioni del parere contrario espresso dai relatori e dal rappresentante del Governo.

  Martina NARDI (PD) dichiara di condividere la ratio della proposta emendativa in esame, ma osserva come le ragioni del parere contrario, riferito anche a un analogo emendamento a sua firma, da lei ritirato, risiedano nel fatto che interventi a sostegno delle start-up innovative siano previsti nel cosiddetto decreto-legge «Rilancio». Ritiene, pertanto, che la materia potrà essere trattata nel corso dell'esame di tale ultimo provvedimento.

  Dario GALLI (LEGA) sottolinea come la posizione assunta dalla maggioranza sulla proposta emendativa in esame contraddica le ripetute prese di posizione del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle a favore della digitalizzazione e delle start-up innovative. Rileva, quindi, che rinviare la questione ad altri provvedimenti denoti una grave mancanza di consapevolezza della realtà.

  Guido GUIDESI (LEGA) prende atto di quanto dichiarato dalla deputata Nardi, ma chiede comunque chiarimenti ai relatori e al Governo circa le motivazioni del parere contrario su una proposta emendativa volta ad estendere le garanzie concesse dalla SACE anche alle start-up innovative. Ritiene inopportuno attendere per intervenire in materia il cosiddetto decreto «Rilancio», che peraltro non è stato ancora pubblicato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Guidesi 1.31.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), presidente, avverte che i presentatori degli emendamenti Moretto 1.4 e Gelmini 1.5 ne accettano la riformulazione nell'identico testo dell'emendamento Berardini 1.96.

Pag. 13

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Moretto 1.4 (Nuova formulazione), Gelmini 1.5 (Nuova formulazione) e Berardini 1.96 (vedi allegato 1).

  Marco OSNATO (FdI), intervenendo sull'emendamento Butti 1.88, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto ad estendere la garanzia, concessa dalla SACE, alle associazioni sportive dilettantistiche. Chiede chiarimenti ai relatori e al Governo circa le motivazioni del parere contrario.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Butti 1.88, nonché dell'emendamento Gadda 1.47, sul quale aveva formulato da ultimo un invito al ritiro.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Butti 1.88 e Gadda 1.47.

  Gianluca BENAMATI (PD) dichiara di ritirare il suo emendamento 1.73, nonché le successive proposte emendative a sua prima firma sulle quali sia stato espresso parere contrario.

  Sara MORETTO (IV) dichiara di ritirare il suo emendamento 1.75.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gelmini 1.39 e Guidesi 1.57.

  Guido GUIDESI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Lucchini 1.71, rileva come esso sia volto a tenere conto anche delle società con una partecipazione pubblica superiore al 25 per cento. Chiede, quindi, che venga accantonato.

  Martina NARDI (PD) si associa alla richiesta di accantonamento, in quanto la proposta emendativa in esame pone una questione meritevole di attenzione.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, propone l'accantonamento dell'emendamento Lucchini 1.71.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lucchini 1.71.
  Prende atto che l'emendamento Grimaldi 1.319, limitatamente alla parte ammissibile, è stato ritirato dai presentatori.

  Luca MIGLIORINO (M5S) dichiara di sottoscrivere e di ritirare l'emendamento Ascari 1.85.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA), presidente, prende atto che l'emendamento Miceli 1.116 è ritirato dai presentatori.
  Prende altresì atto che i presentatori dell'emendamento Fratoianni 1.106 ne accettano la riformulazione proposta dai relatori.

  Luca SQUERI (FI) chiede chiarimenti sulle conseguenze dell'approvazione della proposta emendativa in esame, con particolare riferimento alla vicenda di FCA.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, rileva che le limitazioni previste dalla proposta emendativa in esame non riguardano le imprese aventi sede negli Stati membri dell'Unione europea.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Fratoianni 1.106 (Nuova formulazione) (vedi allegato 1) e respingono gli identici emendamenti Rampelli 1.268 e Osnato 1.315 nonché gli identici emendamenti Prisco 1.286, Zucconi 1.314, Squeri 1.144, Guidesi 1.265 e Tartaglione 1.295.

  Nicola GRIMALDI (M5S) dichiara di sottoscrivere e di ritirare l'emendamento Amitrano 1.281.

  Giulio CENTEMERO (LEGA), intervenendo sul suo emendamento 1.284, identico agli emendamenti Conte 1.310, Rachele Silvestri 1.298 e Zennaro 1.312, Pag. 14rileva come esso sia volto a prevedere un'ulteriore dilazione dei termini di restituzione dei finanziamenti, osservando come non ci si possa limitare a recepire in modo dogmatico i termini previsti dal cosiddetto «Temporary framework», sui quali andrebbe avviata un'interlocuzione con la Commissione europea. Ritiene che il parere contrario dimostri le scarse capacità negoziali del Governo italiano.

  Luca PASTORINO (LEU) ritira, in qualità di cofirmatario, l'emendamento 1.310 Conte.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Rachele Silvestri 1.298, Centemero 1.284 e Zennaro 1.312.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome del collega Carabetta, cambiando il parere precedentemente espresso, chiede l'accantonamento degli identici emendamenti Dal Moro 1.263, Prisco 1.290 e Lupi 1.90.

  Paolo RUSSO (FI) chiede quale sia l'opinione del Governo in relazione al cambio di parere da parte dei relatori e, in particolare, sulla proposta di accantonamento testé avanzata.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme su tale richiesta.

  Martina NARDI (PD) e Massimo UNGARO (IV) chiedono ai relatori e al Governo l'accantonamento rispettivamente degli identici emendamenti Zardini 1.311 e Mor 1.161.

  Sestino GIACOMONI (FI) chiede l'accantonamento dell'emendamento a propria firma 1.300, dal momento che dalle audizioni è emerso con chiarezza che i tempi fissati dal Governo per la restituzione del prestito erano troppo ridotti.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), in qualità di cofirmatario, chiede l'accantonamento dell'emendamento Lupi 1.148, ritenendo anch'egli troppo ristretto il termine posto dal Governo per la restituzione del prestito.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), in qualità di cofirmatario, chiede l'accantonamento degli identici emendamenti Baldini 1.165 e Prisco 1.293.

  Gianluca BENAMATI (PD), in ragione dell'accantonamento proposto dal Governo degli identici emendamenti Dal Moro 1.263, Prisco 1.290 e Lupi 1.90, che intervengono sul termine di restituzione del prestito, chiede ai relatori e al Governo di accantonare tutte le proposte emendative che intervengono su tale termine.

  Dario GALLI (Lega) chiede l'accantonamento dell'emendamento Gusmeroli 1.153. Osserva infatti che le imprese sono beneficiarie di risorse in ragione dello straordinario periodo di difficoltà dovuto all'obbligo imposto dal Governo di non lavorare, avendo tuttavia spese immutate. Sottolinea che il prestito servirà alle imprese solo per pagare le tasse e che lo Stato di fatto non elargisce direttamente le risorse, ma si fa solo garante della loro restituzione. Evidenzia, in ultimo, che la richiesta di spostamento del termine per la restituzione del prestito è stata avanzata da tutti i gruppi, sia di maggioranza che di opposizione.

  Luca PASTORINO (LEU) chiede l'accantonamento del proprio emendamento 1.309.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, anche a nome del collega Fragomeli, propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative che intendono spostare in avanti il termine di restituzione del prestito, intervento che sarà possibile solo a seguito di una verifica tecnica, essendo la valutazione politica sul punto certamente condivisa.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la richiesta di accantonamento avanzata dai relatori.

Pag. 15

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone pertanto l'accantonamento degli identici emendamenti Rospi 1.146, Lupi 1.148, Gusmeroli 1.153, Mor 1.161, Baldini 1.165, Prisco 1.293, Giacomoni 1.300, Zardini 1.311 e Pastorino 1.309, nonché degli identici emendamenti Nevi 1.145, Fiorini 1.150, Centemero 1.151 e Osnato 1.316.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, illustra la riformulazione dell'emendamento Amitrano 1.279.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, prende atto che la proposta di riformulazione è stata accolta dai presentatori dell'emendamento Amitrano 1.279.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Amitrano 1.279, come riformulato, 1.321 dei Relatori e Rachele Silvestri 1.287 (vedi allegato 1).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Gagnarli 1.15 è stato ritirato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti gagliardi 1.19, Caretta 1.193 e Nevi 1.200.

  Roberto OCCHIUTO (FI) chiede l'accantonamento del proprio emendamento 1.301, che interviene a sostegno delle start up, oggetto dell'articolo 13 con disposizioni a suo giudizio non sufficienti. Osserva che considerare il fatturato pregresso tra i requisiti per l'accesso al credito ne limita fortemente la possibilità, avendo tali imprese, soprattutto se costituitesi di recente, un fatturato basso in ragione agli alti costi di avvio.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene la questione posta degna di un adeguato approfondimento e chiede pertanto l'accantonamento dell'emendamento Occhiuto 1.301.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome del collega Carabetta, propone l'accantonamento dell'emendamento Occhiuto 1.301.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la richiesta avanzata dei relatori.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Occhiuto 1.301.
  Avverte inoltre che l'emendamento Gagnarli 1.303 è stato ritirato dai presentatori.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Benigni 1.21, Caretta 1.194 e Nevi 1.203.

  Mattia MOR (PD) ritira il proprio emendamento 1.299, anch'esso a sostegno delle start up, in ragione delle consistenti risorse stanziate all'interno del decreto-legge cosiddetto «Rilancio», di prossima approvazione, che dimostrano come tale tema sia caro alla maggioranza e al Governo.

  Guido GUIDESI (LEGA) esprime rammarico per la decisione del collega Mor di ritirare il proprio emendamento, che sarebbe stato sostenuto dal proprio gruppo.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC), intervenendo sull'emendamento Lupi 1.25, chiede ai relatori e al Governo di accantonarlo per un ulteriore approfondimento, dal momento che uno dei problemi emersi chiaramente dalle audizioni è quello delle lungaggini da parte delle banche nella procedura di accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese.

  Martina NARDI (PD) ritiene il tema sollevato dal collega Colucci meritevole di un approfondimento, anche in relazione alle dinamiche europee, e chiede pertanto ai relatori e al Governo di accantonarlo.

  Dario GALLI (LEGA) osserva che la questione in oggetto è fondamentale per il buon funzionamento del decreto-legge in esame, che dopo un mese e mezzo dalla Pag. 16sua approvazione non sta dando i risultati attesi. La garanzia del 90 per cento fornita dallo Stato, pur essendo molto ampia, lascia alle banche, attraverso il 10 per cento residuo, la libertà di procedere per tali prestiti alla medesima istruttoria di un normale altro prestito. Evidenzia che, a fronte dei 400 miliardi sbandierati dal Presidente del Consiglio, ne sono stati assegnati solo 10 e probabilmente soltanto la percentuale del tutto minoritaria di imprese che hanno ricevuto in questi mesi cruciali le risorse attese potrà sopravvivere. Ricorda infine le misure assai più efficaci messe in campo da altri Paesi, come ad esempio la Svizzera.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, fa presente che l'emendamento 1.25 del collega Lupi rientra nelle proposte estensive presentate anche da altri gruppi di maggioranza e propone pertanto, anche a nome del collega Fragomeli, l'accantonamento di questo e dell'emendamento Dal Moro 1.219.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA condivide la richiesta di accantonamento avanzata dai relatori.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Lupi 1.25 e Dal Moro 1.219.

  Sara MORETTO (IV) e Luca PASTORINO (LEU) ritirano, in qualità di cofirmatari, rispettivamente gli emendamenti Mor 1.30 e Fassina 1.49.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Adelizzi 1.195 è stato ritirato.

  Luca PASTORINO (LEU) ritira il proprio emendamento 1.48.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che i presentatori hanno accolto la riformulazione degli identici emendamenti Benamati 1.60 e Martino 1.62 (vedi allegato 1).

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Benamati 1.60 e Martino 1.62, come riformulati (vedi allegato 1).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Benamati 1.60 e Martino 1.62, come riformulati, risulta precluso l'emendamento Raduzzi 1.64.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che i presentatori hanno accolto la riformulazione dell'emendamento Fassina 1.63 (vedi allegato 1).

  Le Commissioni approvano l'emendamento Fassina 1.63, come riformulato (vedi allegato 1).

  Luca PASTORINO (LEU) ritira il proprio emendamento 1.68, nonché, in qualità di cofirmatario, gli emendamenti Fratoianni 1.70 e Fassina 1.67.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Boschi 1.86 è stato ritirato.

  Riccardo ZUCCONI (FDI), intervenendo sul proprio emendamento 1.244, ne illustra le motivazioni, facendo presente che la disposizione che si chiede di sopprimere prevede, per i datori di lavoro delle imprese che beneficiano della garanzia, un confronto con le rappresentanze sindacali che la legge non prevede per quelle con meno di quindici lavoratori.

  Guido GUIDESI (LEGA) fa presente che si tratta di un emendamento presentato da molti gruppi, che non vuole assolutamente incidere sulla garanzia della tutela occupazionale, ma che mira ad eliminare una disposizione che avrebbe riverberi negativi nei rapporti tra datori di lavoro e lavoratori nelle piccole imprese.

  Claudio MANCINI (PD), nel preannunciare il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Boschi 1.86, Murelli 1.87, D'Attis 1.201, Sorte 1.202 e Zucconi 1.244, rileva che il riferimento agli accordi Pag. 17sindacali costituisce un irrinunciabile presidio per i livelli occupazionali.

  Alessandro CATTANEO (FI) intravede, nel ricorso agli accordi sindacali, un approccio ideologico che si traduce in lungaggini burocratiche. Il passaggio sindacale rivela, a suo avviso, una mancanza di fiducia negli imprenditori. La disposizione, infatti, ostacola la tempestività richiesta dall'emergenza.

  Virginio CAPARVI (LEGA) è anch'egli dell'avviso che, nella disposizione di cui alla lettera l), si celi uno stereotipo basato sulla logica del controllo sui datori di lavoro. Si associa alle considerazioni del collega Cattaneo e raccomanda l'approvazione degli emendamenti.

  Dario GALLI (LEGA), in linea con i colleghi che l'hanno preceduto, osserva che molte grandi aziende negli ultimi decenni hanno trasferito all'estero la propria attività anche per sfuggire alle complicazioni burocratiche, tra le quali possono essere fatte rientrare anche le estenuanti trattative sindacali.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) concorda con l'inopportunità di un ulteriore passaggio aggiuntivo, quale quello rappresentato dagli accordi sindacali per la gestione dei livelli occupazionali, in un frangente emergenziale come quello in corso.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Murelli 1.87, D'attis 1.201, Sorte 1.202 e Zucconi 1.244.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento Pallini 1.89 è stato ritirato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Gagliardi 1.206.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che gli emendamenti Lattanzio 1.84, Pastorino 1.82, Fassina 1.93 e Grimaldi 1.98 sono stati ritirati.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Raduzzi 1.113 e Mollicone 1.250 (vedi allegato 1).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che è stata accolta la riformulazione dell'emendamento Zardini 1.104.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Zardini 1.104 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Alessandro CATTANEO (FI), raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.210, invitando in subordine i relatori a proporgli una riformulazione che si riserverebbe di accettare.

  Martina NARDI (PD) condivide lo spirito dell'emendamento e crede che possa essere accantonato.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, anche a nome del collega Fragomeli, propone l'accantonamento dell'emendamento Cattaneo 1.210.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Cattaneo 1.210.

  Rachele SILVESTRI (MISTO), intervenendo sugli identici emendamenti 1.213, di cui è cofirmataria, e 1.318, ne spiega le motivazioni e ne raccomanda l'approvazione.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) intervenendo anch'egli sull'emendamento 1.318, di cui è cofirmatario, ne raccomanda l'approvazione.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, anche a nome del collega Fragomeli, precisa che il parere contrario sull'emendamento era motivato da alcune sue parti. Propone che venga accantonato per un'eventuale riformulazione.

Pag. 18

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti De Toma 1.213 e Rizzetto 1.318. Avverte quindi che gli emendamenti Topo 1.292 e Lorenzoni 1.221 sono stati ritirati.

  Massimo UNGARO (IV) ritira l'emendamento Marattin 1.121, del quale è cofirmatario.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che restano da votare gli emendamenti Gelmini 1.122 e Guidesi 1.123, identici a quello ritirato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gelmini 1.122 e Guidesi 1.123.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che gli emendamenti Benamati 1.226, Pastorino 1.230, Fassina 1.227 e Sut 1.125 sono stati ritirati.

  Guido GUIDESI (LEGA) illustra il suo emendamento 1.126 e ne raccomanda l'approvazione, precisando che esso è volto a introdurre lo strumento del silenzio assenso per gli istituti di credito, dopo il settimo giorno lavorativo dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, al fine garantire maggiore tempestività alle aziende nell'erogazione dei prestiti.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, deve osservare che il silenzio assenso è un istituto previsto dalla legge n. 241 del 1990 per i rapporti con la Pubblica amministrazione. Sebbene quello della tempestività sia un tema condiviso nel contesto dell'odierna discussione, ribadisce il parere contrario.

  Dario GALLI (LEGA) da atto al relatore di onestà intellettuale: è talmente vero quello che egli ha appena affermato che se ne deduce la totale inutilità del decreto-legge. Se si lascia ai rapporti interprivati l'attuazione delle misure che vi sono previste senza i meccanismi acceleratori tipici dei rapporti con la Pubblica amministrazione, il Governo si arrende d'innanzi alle dinamiche delle relazioni tra banche e clienti.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA), si associa alle considerazioni del collega Galli.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Guidesi 1.126.

  Guido GUIDESI (LEGA), illustra e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.128.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, concorda sull'importanza del tema posto dall'emendamento del collega Guidesi ma crede che porre a carico dell'Erario gli oneri accessori alla concessione del credito per le grandi imprese, costituisca un esborso pubblico eccessivo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Guidesi 1.128.

  Massimo UNGARO (IV) chiede che il suo emendamento 1.129, peraltro identico agli emendamenti Benamati 1.131 e Cattaneo 1.234, sia accantonato.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, concorda, anche a nome del collega Carabetta.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda anch'ella.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento delle proposte emendative Ungaro 1.129, Benamati 1.131 e Cattaneo 1.234. Avverte, quindi, che gli identici emendamenti Zardini 1.132 e Cattaneo 1.234 sono stati ritirati.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) chiede che il suo emendamento 1.136 sia accantonato.

Pag. 19

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, accetta, anche a nome del collega Carabetta.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Centemero 1.136 e avverte che l'emendamento D'Uva 1.139 è stato ritirato.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Gelmini 1.238, Acquaroli 1.155 e Gusmeroli 1.157.

  Guido GUIDESI (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.162, volto a evitare che le banche pretendano il rientro e la chiusura delle esposizioni pregresse prima di erogare il nuovo credito ai sensi del decreto-legge in esame.

  Alessandro COLUCCI (M-NI-USEI-C !-AC) si associa alle considerazioni del collega Guidesi e sottolinea come il suo emendamento, che dichiara di sottoscrivere, non sia oneroso.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, ne chiede l'accantonamento, anche a nome del collega Carabetta.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Guidesi 1.162. Avverte, quindi, che gli emendamenti Davide Aiello 1.160 e Nardi 1.242 sono stati ritirati.

  Alberto MANCA (M5S) chiede l'accantonamento dell'emendamento Lotti 1.158 di cui è cofirmatario.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore per la VI Commissione, accetta, anche a nome del collega Carabetta.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lotti 1.158.

  Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.322 e 1.323 dei relatori (vedi allegato 1).

  Luca SQUERI (FI), illustra diffusamente le ragioni del suo emendamento 1.251, identico all'emendamento Centemero 1.183, raccomandandone l'approvazione.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) vi aggiunge la firma.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Centemero 1.183 e Squeri 1.251.

  Virginio CAPARVI (LEGA) illustra diffusamente il contenuto del suo emendamento 1.172, inerente ai peculiari disagi patiti dalle zone terremotate e ne raccomanda l'approvazione.

  Rachele SILVESTRI (MISTO) lo sottoscrive.

  Luca CARABETTA (M5S), relatore per la X Commissione, ha ben presente le situazioni cui il collega Caparvi fa riferimento, che del resto sono oggetto anche di altre proposte emendative che troveranno tuttavia più appropriato esame in altra sede.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Caparvi 1.172.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA), nell'illustrare l'emendamento 1.185 a sua prima firma, ne raccomanda l'approvazione. Esso è volto a ovviare alle lungaggini del credito bancario, consentendo la cessione dei crediti su fattura a imprese di factoring.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Paternoster 1.185.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che l'emendamento D'Uva 1.174 è stato ritirato.

  Alessandro CATTANEO (FI), nell'illustrare l'emendamento 1.249 a sua prima firma, evidenzia che esso rappresenta una proposta di buon senso riferita ai crediti vantati dalle imprese che svolgono attività di gestione dei rifiuti urbani. Chiede, pertanto, che i relatori e il Governo svolgano una ulteriore riflessione, anche al fine di una sua riformulazione.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, osserva che, pur meritevole di attenzione, il contenuto dell'emendamento troverà la sua sede di soluzione nel decreto-legge cosiddetto «Rilancio», in corso di emanazione.

  Alessandro CATTANEO (FI) lo ritira.

  Rachele SILVESTRI (MISTO) ritira l'articolo aggiuntivo 1.02 a sua prima firma.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli identici articoli aggiuntivi De Toma 1.07, Rizzetto 1.021 e Saltamartini 1.025 e l'articolo aggiuntivo Silli 1.011.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che gli articoli aggiuntivi Marino 1.012 e Corneli 1.022 sono stati ritirati. Avverte, inoltre, che l'articolo aggiuntivo Gadda 1.023 rimane accantonato, in attesa di una riformulazione, e che sarà votato in un testo identico all'articolo aggiuntivo Viviani 1.029, precedentemente numerato come Viviani 13.0177.

  Silvia COVOLO (LEGA), illustrando l'articolo aggiuntivo 1.027 a sua prima firma, chiede un ripensamento ai relatori e al Governo sul parere espresso.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), si associa.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, pur ritenendo condivisibili le finalità dell'articolo aggiuntivo Covolo 1.027, evidenzia che esso comporta un onere finanziario molto rilevante che difficilmente può trovare copertura in questo provvedimento.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) ritiene che il canale bancario prescelto dal Governo per assicurare la liquidità alle imprese, non si stia rivelando efficace. Meglio sarebbe vincolare i crediti al pagamento dei fornitori e del personale dipendente.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Covolo 1.027.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome del relatore Carabetta, esprime parere favorevole sulla riformulazione dell'emendamento Gadda 1.47.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA esprime parere conforme.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Gadda 1.47 nel testo riformulato (vedi allegato 1).

  Luca CARABETTA (M5S), relatore, propone che la ripresa dei lavori delle Commissioni sia posticipata dalle ore 10 alle ore 14 di domani, 18 maggio 2020.

  Seguono interventi sull'ordine dei lavori dei deputati Guido GUIDESI (LEGA), Martina NARDI (PD) e Laura CAVANDOLI (LEGA).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, preso atto degli orientamenti espressi, ritiene che la proposta dei relatori possa essere accolta. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 21.30.

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