CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 aprile 2020
351.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 21 aprile 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 21.45 alle 22.15.

SEDE REFERENTE

  Martedì 21 aprile 2020. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene il Ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Antonio Misiani.

  La seduta comincia alle 22.55.

DL 18/2020: Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Proroga dei termini per l'adozione di decreti legislativi.
C. 2463 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta pomeridiana del 20 aprile 2020.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che i deputati De Toma e Silvestri sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Carfagna 25.02; la deputata Versace sottoscrive le proposte emendative Marrocco 38.1, 38.01, 54.7 e 62.02; il deputato Giarrizzo sottoscrive l'emendamento Alaimo 87.2; il deputato Federico Mollicone sottoscrive le proposte emendative Meloni 62.03, Trancassini 5-sexies.02 e 5-sexies.01, Rampelli 13.1, Meloni 19.01, 22.7, 22-bis.0.5, 30.01, 41.01, Lollobrigida 48.5, Trancassini 54.10, Lollobrigida 55.0.2, Rampelli 61.01, Meloni 62-bis.09, Zucconi 65.0.12, Lollobrigida 102.2 e 112.2; la deputata Serracchiani ritira il suo emendamento 19.12; il deputato Tabacci sottoscrive gli emendamenti Frate 74.5 e Magi 123.3.

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  Paolo TRANCASSINI (FdI) chiede che sia fissato un termine per la presentazione di subemendamenti alle ipotesi di riformulazione proposte dalla relatrice, in relazione ad alcuni degli emendamenti segnalati.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), segnalando come il gruppo di Forza Italia abbia evidenziato l'importanza dell'emendamento relativo all'Ospedale di Siracusa, mentre il gruppo di Fratelli d'Italia sia interessato alla proposta relativa all'impiego lavorativo in determinati settori di pubblica utilità dei percettori del reddito di cittadinanza, osserva che un'apertura del Governo e della relatrice su questi temi consentirebbe di trovare un accordo sul complesso degli emendamenti.

  Francesco Paolo SISTO (FI) dichiara che il gruppo Forza Italia non può accettare la previsione del provvedimento relativa allo svolgimento delle udienze penali da remoto. Ritiene infatti che così facendo verrebbe meno qualsiasi garanzia nei confronti dell'imputato, con un depauperamento del dibattimento e l'attribuzione di un eccessivo peso alla fase istruttoria.

  Paolo RUSSO (FI) si dichiara perplesso per il mancato raggiungimento di un accordo tra maggioranza e opposizione dopo una giornata di trattative e rinvii. Osserva che il proprio gruppo aveva chiesto attenzione su alcune tematiche quali la giustizia e gli aiuti alle imprese ma è costretto a rilevare l'assoluta mancanza di considerazione da parte della maggioranza senza nemmeno una risposta sulle motivazioni del rifiuto. Ritiene pertanto che le forze di Governo abbiano dimostrato la loro inadeguatezza e non abbiano dimostrato alcun senso di responsabilità in questo grave momento per il Paese. Nonostante la delusione per il mancato raggiungimento di un accordo in relazione al presente provvedimento, conferma la disponibilità del proprio gruppo a una proficua collaborazione qualora in futuro se ne dovessero manifestare i presupposti.

  Fabio RAMPELLI (FDI) osserva che nel momento attuale nel quale, a causa dell'epidemia in atto, sono ridotte le prerogative costituzionali e regolamentari del Parlamento, sarebbe essenziale la collaborazione tra le forze politiche, collaborazione che presuppone il rispetto e la comprensione delle ragioni dell'opposizione da parte della maggioranza. Evidenzia quindi che le proposte emendative presentate dal proprio gruppo costituiscono indicazioni che il medesimo gruppo vuole dare al proprio blocco sociale di riferimento, che rappresenta una parte cospicua dell'elettorato e merita pertanto rispetto, senza preclusioni ideologiche da parte delle forze di maggioranza. Ricorda inoltre che le ingenti risorse che il Governo sta gestendo in questa emergenza appartengono a tutti gli italiani e pertanto devono essere impiegate anche nel rispetto della volontà rappresentata dalle forze di opposizione.
  Con riferimento alle riformulazioni di cui si è detto nei precedenti interventi, segnala come non si possa nemmeno parlare di riformulazione quando l'intento di fondo della proposta emendativa venga stravolto. Ritiene quindi che queste riformulazioni debbano essere considerate alla stregua di nuovi emendamenti e pertanto debba essere consentita dalla presidenza la possibilità di presentare subemendamenti. Propone inoltre di posticipare l'avvio dell'esame da parte dell'Assemblea, in conseguenza del ritardo con il quale la Commissione ha iniziato la seduta odierna.
  Invita infine il Governo a lasciare maggiore spazio in questa fase al Parlamento, nel quale sono rappresentate tutte le forze politiche. Ricorda a questo proposito la proposta dell'onorevole Meloni di costituire una cabina di regia parlamentare per fronteggiare la crisi.

  Fabio MELILLI (PD), a nome del proprio gruppo, manifesta stima nei confronti della presidenza, che si è attivamente adoperata per il raggiungimento di un accordo tra maggioranza e opposizione. Per il raggiungimento di tale accordo sarebbe Pag. 26stata necessaria una condivisione da parte dell'intera Commissione sulle modifiche da apportare al provvedimento. Rileva come purtroppo questo tentativo di sintesi sia fallito e come in ciò si registri una sconfitta del Parlamento. Già al Senato infatti alcune proposte emendative dell'opposizione relative a questioni dirimenti non avevano trovato accoglimento e anche alla Camera non si è potuto rispondere a tali questioni.
  Auspica che lo stesso problema non si presenti in occasione del prossimo rilevante provvedimento di urgenza che verrà emanato a breve e che avrà un immenso peso sul futuro e sul bilancio del Paese. Si augura pertanto che il Governo, nella redazione di questo provvedimento, faccia tesoro di quanto emerso nel confronto tra le forze politiche in questi ultimi giorni.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) esprime in primo luogo disappunto rispetto alla ripetuta dilazione nei tempi di esame del provvedimento registrata nella giornata odierna, laddove il puntuale rispetto dei termini prestabiliti avrebbe probabilmente consentito al Governo e alla relatrice di individuare le possibili soluzioni alle diverse questioni segnalate dalle varie forze politiche. Tiene in secondo luogo a sottolineare l'atteggiamento di ampia disponibilità e lo spirito costruttivo pienamente dimostrato nel corso dei lavori dal gruppo della Lega, disponibile sin dall'inizio ad accettare le condizioni proposte per il raggiungimento di un accordo complessivo sulle modifiche da apportare al testo del provvedimento. Per tale ragione esprime profondo disappunto per il mancato conseguimento dell'obiettivo, anche a causa dei tempi ristretti concessi per l'istruttoria delle varie proposte emendative segnalate. Manifesta infine il personale rammarico non solo per la mancata approvazione di misure che sarebbero state utili per il Paese intero, ma anche per la mancanza di una visione prospettica da parte della maggioranza, fermo restando che, se non altro a livello regionale, ad esempio la Lombardia potrà introdurre, attraverso l'adozione di una specifica legge regionale, alcune delle misure in questa sede non recepite, quale l'incremento della retribuzione dei medici impegnati nella eccezionale emergenza sanitaria.

  Stefano FASSINA (LEU) ringrazia preliminarmente la relatrice per l'impegno profuso sottolineando tuttavia come l'esito dei lavori odierni costituisca un fallimento per tutte le forze politiche. Esprime altresì rammarico e disappunto per le modalità attraverso le quali il provvedimento è stato esaminato dal Parlamento, giacché ritiene che la Camera avrebbe dovuto svolgere un ruolo non meramente formale di fronte ad un provvedimento di tale complessità e rilevanza, pur nel quadro della esiguità delle risorse ancora disponibili. Auspica pertanto che il Governo e le diverse forze politiche sappiano trarre insegnamento dalla presente esperienza, osservando come la ricerca dell'unità nell'interesse del Paese comporti inevitabilmente uno sforzo di reciproca comprensione tra le diverse forze politiche, ritenendo altresì che tale impegno dovrà necessariamente realizzarsi in occasione dell'esame dei prossimi rilevanti provvedimenti preannunziati dal Governo.

  Claudio BORGHI, presidente, con riferimento alle richieste in precedenza avanzate dai deputati Trancassini e Rampelli circa la fissazione di termini per la presentazione di subemendamenti alle ipotesi di riformulazione proposte dalla relatrice su taluni degli emendamenti segnalati, si limita a precisare che dette riformulazioni si configuravano per l'appunto come mere ipotesi, in quanto facenti parte integrante di un tentativo di accordo complessivo tra le diverse forze politiche che non è poi concretamente maturato. Per tali ragioni, fa presente che le predette ipotesi di riformulazione non hanno costituito oggetto di formale presentazione da parte della relatrice e che, in presenza del mancato accordo tra le varie forze politiche, sul complesso delle proposte emendative segnalate deve intendersi espresso un parere contrario.

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  Beatrice LORENZIN (PD), relatrice, condividendo le osservazioni del presidente, ribadisce che, non essendosi realizzate le condizioni per una valutazione condivisa delle possibili modifiche da apportare al testo, il proprio parere contrario sulle proposte emendative riferite al provvedimento in oggetto.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  Il Ministro Federico D'INCÀ, nel ringraziare preliminarmente il complesso delle forze parlamentari, il Governo nella sua collegialità e gli uffici della Camera per l'impegno e la disponibilità dimostrati, esprime anch'egli il rammarico per il tentativo non riuscito di apportare presso questo ramo del Parlamento talune possibili modifiche migliorative al testo del provvedimento. In proposito, tiene tuttavia a rammentare che il provvedimento stesso ha inevitabilmente seguito un percorso parlamentare reso particolare dalla eccezionale emergenza sanitaria in corso, che ha richiesto un lavoro assai inteso ed impegnativo, in un confronto sempre aperto con le opposizioni, ciò nonostante la ristrettezza dei tempi di conversione imposti dalla presenza, all'interno del provvedimento medesimo, di misure di precedenti decreti-legge in scadenza il 1o maggio prossimo. Ribadisce quindi la ferma volontà del Governo di mantenere aperto il costante dialogo con le opposizioni in occasione dell'esame dei provvedimenti d'urgenza già adottati, quali ad esempio il cosiddetto «decreto liquidità» il cui iter è attualmente in corso presso la Camera, ovvero di prossima adozione, quali il preannunziato decreto-legge che dovrebbe essere varato entro il mese di aprile. Auspica inoltre che una analoga condivisione possa realizzarsi anche in occasione dell'esame del prossimo Documento di economia e finanza 2020 e dell'annessa Relazione al Parlamento, con la quale il Governo chiederà l'autorizzazione alle Camere per lo scostamento dagli obiettivi di finanza pubblica. In particolare, auspica che sin dalla deliberazione sulle risoluzioni di approvazione della predetta Relazione che, come noto, richiedono una maggioranza qualificata presso ciascuna Camera, possa realizzarsi la più ampia convergenza possibile tra le diverse forze parlamentari.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame, intendendosi conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 23.40.