CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 marzo 2020
337.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e III)
COMUNICATO
Pag. 25

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 marzo 2020. — Presidenza del vicepresidente della III Commissione, Piero FASSINO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013, e del Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013.
C. 1124 Governo e C. 35 Schullian.

(Seguito esame e rinvio – Adozione del testo base).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 gennaio 2019.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che l'esame in sede referente dei provvedimenti in titolo ha avuto inizio il 23 gennaio 2019 e che, a partire dal 12 febbraio 2019, su iniziativa dell'opposizione condivisa dalla maggioranza, si è svolto un articolato ciclo di audizioni informali, concluso nello scorso mese di febbraio e che ha visto coinvolte prestigiose personalità espressione del mondo accademico, delle alte magistrature e del Consiglio d'Europa.

  Flavio DI MURO (LEGA) rileva come nel corso dell'attività conoscitiva da quasi tutti gli auditi siano state evidenziate le profonde differenze tra il Protocollo 15 e il Protocollo 16, nonostante i due atti siano esaminati dalle Commissioni congiuntamente in quanto oggetto di un unico disegno di legge. Ritenendo che i gruppi parlamentari debbano poter esaminare separatamente i due Protocolli in discussione, sottolinea come emerga la necessità di proseguire l'esame degli stessi in maniera disgiunta.

  Piero FASSINO, presidente, chiarisce al collega Di Muro che il provvedimento che Pag. 26autorizza la ratifica dei due Protocolli sarebbe in ogni caso unico e che l'obiettivo di assicurare l'autorizzazione alla ratifica per il solo Protocollo n. 15 può essere conseguito mediante la presentazione di un apposito emendamento, volto a sopprimere dal testo ogni riferimento al Protocollo n. 16.
  Sottolinea, altresì, l'opportunità di procedere rapidamente nel seguito dell'esame del Protocollo n. 15 che, essendosi quasi completato l’iter di ratifica da parte della Bosnia-Erzegovina, è stato ratificato da tutti gli Stati membri del Consiglio d'Europa ad eccezione dell'Italia: al riguardo, ricorda che l'entrata in vigore del Protocollo è, infatti, subordinata alla ratifica della totalità dei membri dello stesso Consiglio d'Europa.

  Flavio DI MURO (LEGA) non condivide le valutazioni del presidente Fassino evidenziando come il Protocollo 15 ed il Protocollo 16, all'esame delle Commissioni, trattino argomenti distinti e necessitino di valutazioni separate. Nel ritenere, inoltre, che non sia corretto che, per «inseguire la Bosnia», il Parlamento si affretti a ratificare il Protocollo 15, di fatto accelerando anche l'iter di esame del Protocollo 16, dichiara di non essere disponibile a risolvere la questione una proposta emendativa soppressiva del riferimento al Protocollo 16. Manifesta, altresì, la propria contrarietà a che le Commissioni adottino nella giornata odierna il testo base per il prosieguo dei lavori. A suo avviso, sarebbe, invece, opportuno che il Governo predisponesse due distinti disegni di legge aventi ad oggetto, rispettivamente, il Protocollo 15 e il Protocollo 16.

  La viceministra Marina SERENI chiede alla presidenza di potere previamente acquisire l'orientamento dei gruppi per esplicitare la posizione del Governo in modo più ponderato.

  Laura BOLDRINI (PD), a sostegno di quanto rappresentato dal presidente Fassino al collega Di Muro, ricorda a sua volta che le Commissioni riunite hanno svolto anche su sua iniziativa una ampia ed approfondita istruttoria sui provvedimenti, da molti ritenuta inizialmente eludibile e che ha fatto emergere significativi profili di complessità. Poiché il lavoro fin qui svolto è stato importante e di qualità, ritiene doveroso adesso che le Commissioni procedano nel naturale percorso di esame parlamentare per la ratifica di accordi internazionali, senza cedere a tattiche dilatorie.

  Gennaro MIGLIORE (IV), concordando sull'esito proficuo della fase istruttoria, si associa alle considerazioni del presidente Fassino e della collega Boldrini.

  Iolanda DI STASIO (M5S), relatrice per la II Commissione, nel ricordare che le Commissioni hanno svolto un articolato ciclo di audizioni, la cui durata è stata particolarmente lunga, sottolinea la necessità di procedere con l'esame del provvedimento. Per tale motivo, propone di adottare come testo base, per il prosieguo dei lavori, il disegno di legge del Governo C. 1124, e chiede che sia fissato un termine ampio per la presentazione di eventuali proposte emendative.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), preannunciando che il proprio gruppo voterà contro la ratifica di entrambi i Protocolli, sottolinea la legittimità della richiesta del collega della Lega di approvare separatamente le due ratifiche.

  Franco VAZIO (PD) ritiene che la richiesta del collega Di Muro sia ragionevolmente comprensibile ma di difficile percorribilità. Evidenzia infatti come non sia possibile votare separatamente i due Protocolli all'esame delle Commissioni, in quanto gli stessi sono ricompresi in un unico provvedimento. A suo avviso la proposta del presidente Fassino di approvare un emendamento con il quale vengano soppressi dal provvedimento in esame i riferimenti al Protocollo 16 per poi presentare un nuovo provvedimento di ratifica di tale Protocollo da esaminare nei Pag. 27tempi necessari, costituisce sicuramente il percorso più celere.

  Roberto TURRI (LEGA) ritiene che quella dell'emendamento soppressivo non sia l'unica strada percorribile da parte delle Commissioni riunite, evidenziando anche come il Governo, recependo le osservazioni di molti auditi, possa ritirare il provvedimento in discussione e presentare due disegni di legge distinti. Precisa che il suo gruppo ritiene che quanto emerso nel corso dell'attività conoscitiva in ordine al Protocollo 15 sia sufficiente per consentire una valutazione del provvedimento e ricorda che il suo gruppo ha chiesto che le Commissioni acquisiscano, attraverso altre audizioni, ulteriori elementi in merito al Protocollo 16, non ritenendo sufficienti quelli sin ora raccolti.

  Giulia SARTI (M5S) rammenta che il Protocollo 16, essendo stato ratificato già da 10 Stati membri, differentemente dal Protocollo 15, è già in vigore.

  La viceministra Marina SERENI, avendo ascoltato le posizioni dei gruppi intervenuti, preannuncia che il Governo non intende ritirare il disegno di legge C. 1124 per poi procedere alla ripresentazione di due provvedimenti distinti per ciascun Protocollo, come richiesto dal gruppo Lega. Ricordando che l'Italia rimane l'unico Paese del Consiglio d'Europa a non aver ancora ratificato il Protocollo n. 15, ritiene che l'unico sistema per disgiungere le due ratifiche consiste nella presentazione di un emendamento di iniziativa parlamentare, su cui il Governo si riserva di esprimere il proprio parere.

  Le Commissioni riunite deliberano, quindi, di adottare come testo base per il seguito dell'esame in sede referente il disegno di legge C. 1124 Governo.

  Piero FASSINO, presidente, d'intesa con il vicepresidente della II Commissione, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 17 di mercoledì 11 marzo.

  Roberto TURRI (LEGA) chiede di potere disporre di un tempo aggiuntivo per la presentazione degli emendamenti, data la complessità delle tematiche emerse durante la fase istruttoria.

  Piero FASSINO, presidente, accogliendo la proposta del collega Turri, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 17 di lunedì 16 marzo prossimo.

  Le Commissioni convengono.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.