CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 febbraio 2020
333.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 10.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
C. 875-1060-1702-2330-A.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 febbraio 2020.

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  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa ora all'esame delle proposte emendative.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, formula parere contrario sugli emendamenti Deidda 1.1 e Ferrari 1.2. Propone, quindi, una nuova formulazione dell'emendamento 1.3, a sua firma, del quale raccomanda l'approvazione. Invita, quindi, i presentatori dell'emendamento 1.4 Ferrari a ritirarlo in quanto – a suo avviso – assorbito dalla nuova formulazione del suo emendamento 1.3. Formula, quindi, parere contrario sugli emendamenti Deidda 1.5 e 1.6. Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Chiazzese 2.1 e parere contrario sull'emendamento Deidda 2.2. Propone, quindi, di accantonare le proposte emendative riferite all'articolo 3. Infine, con riguardo alle proposte emendative riferite all'articolo 4, invita i presentatori dell'emendamento 4.1 Ferrari a ritirarlo in quanto – a suo avviso – assorbito dalla nuova formulazione dell'emendamento 1.3, formulando parere favorevole sull'emendamento 4.2 D'Uva. Infine, dà parere contrario sugli emendamenti Orfini 4.3 e Deidda 4.4 e 4.5 e sull'articolo aggiuntivo Deidda 4.01.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI esprime parere conforme alla relatrice, precisando che la nuova formulazione dell'emendamento 1.3 nasce dall'esigenza di separare il momento della costituzione dei sindacati dalla questione della loro rappresentatività, che sarà affrontato nell'ambito dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 13. Conclude evidenziando che la nuova formulazione consente anche la costituzione di sindacati militari interforze.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ricorda che il gruppo di Fratelli d'Italia ha scelto fin dall'inizio di non presentare una proposta di legge da abbinare a quelle in esame, al fine di evitare di rallentare l'esame del provvedimento. L'emendamento 1.1, a sua prima firma, interamente sostitutivo del testo della proposta di legge, ribadisce dunque la posizione del suo gruppo, che ha sempre espresso perplessità sul riconoscimento delle associazioni sindacali di militari fatto dal Ministro della difesa pro tempore, Elisabetta Trenta, senza che fosse prima emanata una disciplina di principio. Sottolinea come tale circostanza abbia prodotto un dualismo pericoloso con gli organi della rappresentanza militare e alimentato sospetti e critiche ingiuste rispetto alle forze politiche ritenute vicine alle posizioni dei vertici militari. Conclude, sottolineando come nell'emendamento trovino spazio alcuni temi importanti relativi alle prerogative delle associazioni sindacali, come la questione dei permessi sindacali e dei distacchi, che invece il testo della proposta di legge non affronta.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), pur comprendendo le ragioni che hanno indotto a riformulare l'emendamento 1.3 della relatrice, al fine di evitare che la costituzione dei sindacati militari e la loro rappresentatività siano confuse in una sola fase, sottolinea come la Commissione non sia al momento in condizione di comprendere quali ne saranno gli effetti complessivi sul provvedimento. Osserva, infatti, che la modifica proposta renderà necessario intervenire anche sulle restanti parti della legge, in merito alle quali non si conosce ancora l'orientamento della maggioranza e del Governo. Ciò rende, a suo avviso, difficile valutare le singole proposte emendative che vengono, via via, poste in votazione.

  Maria TRIPODI (FI) apprezza lo sforzo che la maggioranza e il Governo stanno producendo per creare un clima di collaborazione su un provvedimento che deve essere di tutta la Commissione e, tuttavia, segnala l'esigenza di potere disporre di una visione complessiva del testo al fine di verificare che le proposte migliorative dell'opposizione trovino effettivo accoglimento.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, conferma quanto precisato dal rappresentante Pag. 38del Governo riguardo gli effetti prodotti dalla riformulazione della propria proposta emendativa e invita le opposizioni a non porre questioni che potrebbero rivelarsi strumentali.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ribadisce come la nuova formulazione dell'emendamento 1.3 della relatrice vada in una direzione che si scontra con le successive proposte emendative presentate dalla maggioranza e dalla relatrice stessa. Condividendo, quindi, la finalità della nuova formulazione, prospetta la possibilità di procedere in assoluta unità d'intenti qualora la relatrice fosse disponibile a ritirare l'emendamento 1.3 a presentarne uno nuovo di più ampio respiro.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) evidenzia come l'emendamento 1.3 della relatrice opportunamente distingua tra Forze armate e Forze di polizia ad ordinamento militare.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) osserva che l'Arma dei carabinieri è comunque considerata una Forza armata.

  Raffaele VOLPI (LEGA) chiarisce che l'esigenza manifestata dal collega Ferrari riguarda la necessità di comprendere quale sarà l'impatto complessivo che l'approvazione della nuova formulazione dell'emendamento della relatrice avrà sul provvedimento.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI sottolinea come, a livello procedurale, sia del tutto consueto, nell'esame delle proposte emendative, procedere per gradi. Ribadisce, quindi, che con riguardo al merito della proposta emendativa, il testo della nuova formulazione dell'emendamento 1.3 vada nella direzione auspicata anche dall'emendamento Ferrari 1.4.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ritiene che non siano state fornite risposte convincenti alla domanda riguardo agli effetti sulle successive disposizioni del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, chiarisce che la relatrice ha presentato una riformulazione del suo emendamento 1.3 che separa la questione della possibilità di costituire sindacati interforze da quella della rappresentatività dei sindacati medesimi. Precisa, quindi, che non vi è possibilità di subemendare tale riformulazione e, nello spirito dell'articolo 79 del Regolamento, sarà in una fase successiva dell'istruttoria legislativa in Commissione che si valuteranno le ripercussioni della sua approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Deidda 1.1.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) illustra l'emendamento 1.2, a sua prima firma, volto a introdurre nel testo del provvedimento alcuni temi emersi nel corso del dibattito e non ancora recepiti.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferrari 1.2.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) invita la relatrice e il Governo a valutare la possibilità di votare per parti separate la nuova formulazione dell'emendamento 1.3 della relatrice.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, non lo ritiene necessario.

  La Commissione approva l'emendamento 1.3 della relatrice nella nuova formulazione (vedi allegato 1).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che l'emendamento Ferrari 1.4 deve intendersi assorbito.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Deidda 1.5 e 1.6.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione passa ora all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Chiazzese 2.1 Pag. 39(vedi allegato 1) e respinge l'emendamento Deidda 2.2.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che le proposte emendative riferite all'articolo 3 devono intendersi accantonate e che la Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 4. Ricorda, quindi, che l'emendamento 4.1 Ferrari deve intendersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento della relatrice 1.3 nella nuova formulazione. Analogamente devono intendersi assorbiti l'ultimo capoverso della parte conseguenziale dell'emendamento D'Uva 4.2 e l'emendamento Orfini 4.3, limitatamente alla soppressione della lettera i).

  La Commissione approva l'emendamento D'Uva 4.2, escluso l'ultimo capoverso della parte conseguenziale (vedi allegato 1).

  Roger DE MENECH (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Orfini 4.3 per la parte non assorbita.

  Gianluca RIZZO, presidente, domanda al collega Deidda se concordi sul sostanziale assorbimento dell'emendamento 4.4 a opera delle precedenti votazioni.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ne conviene.

  La Commissione respinge, quindi, l'emendamento Deidda 4.5.

  Salvatore DEIDDA (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo 4.01, a sua prima firma, che tenta di porre rimedio alle carenze del testo del provvedimento non in grado di mantenere le promesse fatte alle associazioni di sindacati militari.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Deidda 4.01.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 26 febbraio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 11.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Burkina Faso relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 1o luglio 2019.
C. 2322 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 febbraio 2020.

  Nicola CARÈ (IV), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Giulio CALVISI la condivide.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) Giovanni RUSSO (M5S), Salvatore DEIDDA (FDI) e Roger DE MENECH (PD) preannunciano un voto favorevole da parte dei rispettivi gruppi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere.

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Disposizioni concernenti l'integrazione della composizione della Commissione medico-ospedaliera per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio e le funzioni di rappresentanza dell'Unione nazionale mutilati per servizio.
Nuovo testo C. 1339.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il provvedimento è stato inserito nel programma dei lavori dell'Assemblea del mese di marzo su richiesta dell'opposizione ai sensi dell'articolo 23, comma 6 del Regolamento.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S), relatore, informa che la Commissione Difesa è chiamata a esprimere il parere alla Commissione Lavoro sul testo della proposta di legge C. 1339, a prima firma della deputata Locatelli, così come modificato dagli emendamenti approvati dalla stessa Commissione Lavoro nella seduta dello scorso 19 febbraio.
  Rileva, quindi, che il provvedimento reca disposizioni relative alle Commissioni mediche ospedaliere interforze di prima istanza, con particolare riferimento alla loro composizione nei procedimenti relativi al riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio. Ricorda che le Commissioni mediche interforze, di prima e di seconda istanza, esprimono i giudizi sanitari nell'ambito dei procedimenti relativi all'accertamento dell'idoneità al servizio e delle infermità da causa di servizio previsti dall'articolo 198 del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66). In tali ambiti le Commissioni effettuano la diagnosi dell'infermità o della lesione e, per esigenze legate alla complessità dell'accertamento sanitario, possono richiedere la partecipazione alla visita, con voto consultivo, di un medico specialista. A sua volta l'interessato può essere assistito durante la visita da un medico di fiducia, che non integra la composizione della Commissione. L'articolo 193 del Codice dell'ordinamento militare stabilisce la composizione delle Commissioni mediche interforze di prima istanza precisando che esse sono costituite presso i dipartimenti militari di medicina legale e sono composte da tre ufficiali medici, di cui almeno uno, preferibilmente, specialista in medicina legale e delle assicurazioni. Le funzioni di presidente sono esercitate dal direttore del Dipartimento militare di medicina legale o dall'ufficiale superiore medico da lui delegato o, in loro assenza, dall'ufficiale superiore medico più elevato in grado o, a parità di grado, con maggiore anzianità di servizio. A richiesta del presidente può intervenire ai lavori della Commissione, con parere consultivo e senza diritto di voto, un ufficiale superiore o un funzionario designato dal comandante del Corpo o capo dell'ufficio, cui appartiene l'interessato.
  Segnala, poi, che il testo della proposta di legge, composto da un unico articolo, dispone, al comma 1, l'integrazione della composizione delle Commissioni mediche ospedaliere previste dall'articolo 193 del Codice dell'ordinamento militare, nello svolgimento delle funzioni relative ai procedimenti per il riconoscimento delle cause di servizio, con un sanitario – adesso un medico – scelto tra quelli designati dall'Unione nazionale mutilati per servizio. L'Unione nazionale mutilati per servizio è un ente morale che tutela tutti coloro che, alle dipendenze dello Stato e degli enti locali, territoriali e istituzionali, hanno riportato mutilazioni e infermità in servizio e per causa di servizio, militare e civile e fa parte delle Associazioni di promozione sociale e della Federazione delle associazioni nazionali delle persone con disabilità (FAND). Possono assumere la qualità di soci i Carabinieri, i militari delle Forze armate, gli agenti della Polizia di Stato, le Guardie di finanza, gli agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria, le Guardie forestali, i Vigili del Fuoco, i Vigili urbani, i Magistrati e tutti i dipendenti civili della Pubblica Amministrazione. Fanno parte dell'Unione Pag. 41anche i superstiti e tutti coloro che hanno acquisito particolari meriti nei confronti della categoria. L'Unione, ai sensi dell'articolo 3 dello Statuto, è apolitica e persegue esclusivamente le finalità di solidarietà sociale. È stato, invece, soppresso dalla Commissione Lavoro il comma 2, che riconosceva all'Unione nazionale mutilati per servizio il diritto di accesso e di rilascio degli elenchi degli invalidi per servizio sottoposti a visita medica presso le Commissioni e a successiva valutazione presso il Comitato di verifica per le cause di servizio nonché presso le amministrazioni competenti alla gestione dei procedimenti per il riconoscimento del trattamento pensionistico previsto dal testo unico delle norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092.
  Ciò premesso, osserva come, a seguito dell'audizione del presidente dell'Unione nazionale mutilati per servizio (U.N.M.S.), Antonino Mondello, svolta lo scorso 28 gennaio, sono emersi alcuni forti profili di criticità del testo del provvedimento che hanno indotto i colleghi a richiedere che la nostra Commissione, nell'espressione del parere, si pronunciasse con la dovuta scrupolosità. Sottolinea come la composizione di solo personale militare renda le Commissioni disciplinate dall'articolo 193 del Codice dell'ordinamento militare «diverse» dagli analoghi organismi che decidono in ordine all'accertamento delle invalidità per cause di servizio. Inoltre, la proposta di legge in esame prevede una unica – ingiustificata – eccezione in favore dell'Unione nazionale mutilati per servizio, non parimenti riscontrabile per diversi organismi di carattere privatistico, nella possibilità di integrare con un medico di propria scelta la composizione delle Commissioni in parola. Sul punto, giova ricordare come già l'articolo 198 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (rubricato «accertamento dell'idoneità al servizio e delle infermità da causa di servizio»), al comma 2, preveda come «la Commissione, per esigenze legate alla complessità dell'accertamento sanitario, può richiedere la partecipazione alla visita, con voto consultivo, di un medico specialista», nonché, al successivo comma 3, è altresì specificato che «l'interessato può essere assistito durante la visita, senza oneri per l'amministrazione, da un medico di fiducia, che non integra la composizione della Commissione». Orbene, ognuna delle evidenziate perplessità inducono, quindi, ad una ulteriore e approfondita riflessione. Si riserva, pertanto, di esprimere un parere al termine del dibattito e delle necessarie valutazioni che si riterrà utile svolgere.

  Il Sottosegretario di Stato per la Difesa Giulio CALVISI si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 26 maggio 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 11.40.

Sulle condizioni del personale militare impiegato nell'operazione «Strade Sicure».
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e rinvio).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  La Commissione prosegue l'esame del documento conclusivo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 febbraio 2020.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ribadisce le perplessità già espresse nella precedente Pag. 42seduta sulle modifiche proposte dal collega Giovanni Russo.

  Giovanni RUSSO (M5S) ribadisce che il passaggio riguarda dichiarazioni rilasciate dal Sottosegretario Tofalo nel corso delle audizioni svolte nell'ambito dell'indagine conoscitiva.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 26 febbraio 2020 — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 11.45.

Sugli esiti della missione svolta a Gibuti presso la Base Militare Italiana di Supporto (BMIS) (10-11 febbraio 2020).

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, lo scorso 10 e 11 febbraio 2020, una delegazione della Commissione ha effettuato una visita a Gibuti presso la Base Militare Italiana di Supporto (BMIS). Dà quindi lettura di una relazione sulla missione (vedi allegato 3).

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), Giovanni Luca ARESTA (M5S), Nicola CARÈ (IV) e Maria TRIPODI (FI) si associano alle considerazioni espresse dal Presidente, che ringraziano per avere promosso questa meritevole iniziativa.

  La Commissione prende atto.

Sui lavori della Commissione.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) sollecita il Presidente Rizzo a adoperarsi affinché la richiesta di poter discutere, insieme alla Commissione affari esteri, la risoluzione Ehm n. 7-00406 possa trovare accoglimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, gli assicura che darà compiuti ragguagli sull'argomento nella riunione dell'Ufficio di presidenza.

  La seduta termina alle 12.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 26 febbraio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 17.30 alle 17.50.

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