CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 3 febbraio 2020
317.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
Pag. 2

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Lunedì 3 febbraio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45 e dalle 18.35 alle 19.

SEDE REFERENTE

  Lunedì 3 febbraio 2020. — Presidenza del presidente della V Commissione Claudio BORGHI, indi del presidente della I Commissione Giuseppe BRESCIA. — Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli, il sottosegretario di Stato per l'Economia e le finanze Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 15.45.

DL 162/2019: Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica.
C. 2325 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 gennaio 2020.

  Claudio BORGHI, presidente, dà conto delle sostituzioni e segnala alcune correzioni relative al fascicolo delle proposte emendative in discussione.
  In particolare avverte che l'emendamento Macina 1.40 reca un errore materiale, precisando che la lettera che si intende sopprimere con tale emendamento è la lettera c) e non la lettera b).
  Avverte che all'articolo aggiuntivo Rostan 25.025 la dotazione di cui all'ultima riga del primo comma deve intendersi pari a tre milioni di euro annui.
  Avverte che l'emendamento Maurizio Cattoi 11.76, volto a prorogare fino al 31 dicembre 2023 il mandato dei membri del Pag. 3Comitato di verifica per le cause di servizio, è da considerarsi ammissibile, in quanto reca una proroga di termini e il suo contenuto è analogo a quello degli identici emendamenti Mandelli 1.92 e Ubaldo Pagano 1.105, già dichiarati ammissibili.
  Avverte che l'emendamento Ungaro 12.75, il quale stabilisce la non applicazione delle disposizioni concernenti l'estensione delle disposizioni relative al pagamento cumulativo della tassa automobilistica, già previste per i veicoli concessi in locazione finanziaria, anche alle ipotesi di veicoli concessi in locazione a lungo termine senza conducente, è da considerarsi ammissibile, in quanto di contenuto identico all'emendamento Raciti 1.58 e di contenuto analogo all'emendamento Fassina 13.32, già dichiarati entrambi ammissibili.
  Avverte inoltre che, per un mero errore tipografico, alcuni emendamenti sono riportati nel fascicolo come inammissibili, ma devono intendersi inammissibili limitatamente alla lettera a), come comunicato nella seduta del 23 gennaio scorso. Si tratta degli emendamenti Patassini 13.53, Lucchini 13.55, Serracchiani 13.12 e Moretto 13.59.
  Avverte che l'emendamento Vallascas 35.19, che reca modifiche sostanziali alle procedure in materia di affidamento dei concessionari di cui all'articolo 177 del decreto legislativo n. 50 del 2016, è da considerarsi inammissibile, in analogia alla inammissibilità già pronunciata in relazione alla lettera a) degli emendamenti Mulè 13.24, Patassini 13.53 e Lucchini 13.55, degli identici emendamenti Serracchiani 13.12 e Moretto 13.59 e degli identici emendamenti Buratti 35.17 e Serracchiani 35.18, di analogo contenuto.
  Avverte inoltre che gli emendamenti Mulè 13.23 e 13.24, Prisco 15.142, Bordo 22.1, Colletti 22.2 e 22.3, Cassinelli 15.140 e Mulè 15.141, nonché l'emendamento Fratoianni 6.29, sono stati ritirati dai presentatori e che la deputata Foscolo sottoscrive l'emendamento Di Muro 35.13.
  Avverte poi che la deputata Suriano sottoscrive l'emendamento Saitta 1.32; la deputata Alaimo sottoscrive l'emendamento Aiello 11.77; la deputata Flati sottoscrive l'emendamento Zennaro 15.116; il deputato Porchietto ritira l'emendamento a sua prima firma 4.124, che già non figura nel fascicolo; il deputato Nevi ritira l'emendamento a sua prima firma 10.89, che già non figura nel fascicolo, e sottoscrive gli emendamenti Prestigiacomo 4.17 e 4.19; il deputato Rizzetto ritira l'emendamento a sua prima firma 13.4, che già non figura nel fascicolo; il deputato Zennaro ritira l'emendamento a sua prima firma 7.13, che già non figura nel fascicolo; il deputato Gallo sottoscrive l'emendamento Casa 6.47 e il deputato Grippa sottoscrive l'emendamento D'Orso 8.30.
  Avverte inoltre che la deputata Pezzopane sottoscrive l'emendamento D'Alessandro 7.49; i deputati Macina e Donno sottoscrivono l'emendamento Colletti 8.54; il deputato Buompane sottoscrive l'emendamento Grimaldi 1.27; la deputata Zanella sottoscrive gli emendamenti Brunetta 7.15, Casciello 7.16 e Dall'Osso 7.18; la deputata Madia ritira la propria firma dall'emendamento Lorenzin 1.113; la deputata Bergamini sottoscrive l'emendamento Parolo 34.012.
  Avverte altresì che la deputata Grippa sottoscrive gli emendamenti D'Alessandro 7.49, Marco Di Maio 8.1 e Bruno Bossio 8. 011 e la deputata Barbuto sottoscrive gli emendamenti Marco Di Maio 8.1 e Bruno Bossio 8.011.; la deputata Pezzopane sottoscrive le proposte emendative Grippa 41.062, Madia 1.114, Mura 1.8, Lorenzin 1.113, Ubaldo Pagano 1.111, Mancini 3.8, Siani 5.35, Piccoli Nardelli 6.9, Di Giorgi 7.26, Fragomeli 10.021, 10.022, 10.023 e 11.48, Serracchiani 11.32, Braga 13.2, Fiano 19.1 e Cenni 19.01; i deputati Scutellà, Saitta, Palmisano e Ascari sottoscrivono l'emendamento Grimaldi 1.27; la deputata Carnevali sottoscrive l'emendamento Serracchiani 11.34; la deputata Occhionero sottoscrive le proposte emendative Conte 8.11, Miceli 8.48 e Dori 8.31.
  Avverte che i deputati Gebhard, Plangger e Schullian, sottoscrivono gli emendamenti Angiola 2.01, 3.30, 6.6, 17.8, 29.3, 38.9, 39.022; la deputata Grippa e la Pag. 4deputata Corneli sottoscrivono gli emendamenti Pezzopane 15.8, 15.9 e 15.10.
  Avverte che il deputato Furgiuele sottoscrive l'emendamento Morrone 18.07; il deputato Gallinella sottoscrive l'emendamento Scagliusi 41.087; il deputato Buompane sottoscrive l'emendamento Maraia 12.60; la deputata Galizia sottoscrive l'emendamento Zennaro 15.117.
  Avverte che la deputata Occhionero sottoscrive l'emendamento Marco Di Maio 5.19 e il deputato Nitti sottoscrive gli emendamenti Lattanzio 7.2 e 7.10.
  Avverte che il deputato Marco Di Maio sottoscrive gli emendamenti Buratti 34.2 e Macina 39.042.
  Avverte che la deputata Villani sottoscrive gli emendamenti Casa 6.45 e 6.47, Tuzi 7.40, D'Orso 8.30 e Davide Aiello 11.77.
  Avverte infine che il deputato Furgiuele sottoscrive l'articolo aggiuntivo Prisco 8.02.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, esprime parere contrario sugli emendamenti Siracusano 1.1, Marco Di Maio 1.4, Macina 1.3, Epifani 1.2, Sapia 1.5, Pezzopane 1.6, Giannone 1.9 e Lacarra 1.10. Propone l'accantonamento degli emendamenti Madia 1.114 e Marco Di Maio 1.16. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Mura 1.8 e Fassina 1.12, nonché sull'emendamento Mandelli 1.11. Propone quindi l'accantonamento degli emendamenti Macina 1.13 e Faro 1.14. Esprime parere favorevole sull'emendamento Macina 1.15. Esprime parere contrario sull'emendamento Marco Di Maio 1.7. Propone l'accantonamento dell'emendamento Rizzetto 1.17. Esprime parere contrario sugli emendamenti Ruffino 1.19, Rizzetto 1.22, Prisco 1.24, Grimaldi 1.27 e Saitta 1.32. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Marco Di Maio 1.29, Cominardi 1.54 e Paolo Russo 1.98, nonché degli identici emendamenti Lollobrigida 1.25 e Paolo Russo 1.97. Avverte che l'emendamento Tasso 1.28 risulterà assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Macina 1.15, sul quale ha espresso parere favorevole.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Marco Di Maio 1.30 e propone l'accantonamento degli emendamenti Marco Di Maio 1.31 e Braga 1.33. Esprime parere contrario sull'emendamento Benamati 1.35 e sugli identici emendamenti Benigni 1.34 e Aprea 1.36. Propone l'accantonamento degli emendamenti Madia 1.39, Macina 1.40, 1.41 e 1.42. Esprime parere contrario sugli emendamenti Giacomoni 1.43, Bucalo 1.44 e Mancini 1.115, sugli identici emendamenti Pella 1.45, Frassini 1.46 e Lollobrigida 1.47, sugli identici emendamenti Mandelli 1.49, Garavaglia 1.50, Zennaro 1.51 e Ferro 1.53, sugli emendamenti Binelli 1.57, 1.55 e 1.56. Propone l'accantonamento dell'emendamento Raciti 1.58. Esprime parere contrario sull'emendamento Mollicone 1.63 e propone l'accantonamento degli emendamenti Topo 1.60, Raduzzi 1.61, Plangger 1.38 e Magi 1.62. Esprime parere contrario sull'emendamento Panizzut 1.64, mentre esprime parere favorevole sugli emendamenti Giovanni Russo 1.65 e Marco Di Maio 9.3, a condizione che siano riformulati negli identici termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sull'emendamento Iezzi 1.85 e propone l'accantonamento dell'emendamento Marco Di Maio 1.67. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Zucconi 1.68, Lollobrigida 1.69, Marco Di Maio 1.72, Frassini 1.75, Gusmeroli 1.82, Mandelli 1.91 e De Menech 1.99. Esprime parere contrario sull'emendamento Ceccanti 1.103 e propone l'accantonamento dell'emendamento Bellucci 1.74. Esprime parere contrario sull'emendamento Fogliani 1.73, sugli identici emendamenti Prisco 1.70, Pella 1.88 e Lorenzin 1.113, nonché sull'emendamento Capitanio 1.76. Propone l'accantonamento dell'emendamento Brescia 1.81 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Comaroli 1.83 e Cantalamessa 1.84. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Prisco 1.87, Pella 1.101 e Ubaldo Pagano 1.111. Propone l'accantonamento degli emendamenti Epifani 1.89 e Paolo Russo Pag. 51.94. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Mandelli 1.92 e Ubaldo Pagano 1.105. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pella 1.100, sugli identici emendamenti Lollobrigida 3.22, Angiola 3.30, De Menech 3.37, Paolo Russo 3.39, Fornaro 3.40, D'Alessandro 3.42, nonché sull'emendamento Navarra 4.34, a condizione che siano tutti riformulati negli identici termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime parere contrario sugli emendamenti Braga 1.104 e Daga 1.79. Propone l'accantonamento degli emendamenti Bordo 1.106 e Fornaro 1.90. Esprime infine parere contrario sull'emendamento Paolo Russo 1.110 e sull'articolo aggiuntivo Rizzetto 1.05.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere concorde a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Madia 1.114, Marco Di Maio 1.16, Macina 1.13, Faro 1.14 e Rizzetto 1.17, gli identici emendamenti Marco Di Maio 1.29, Cominardi 1.54 e Paolo Russo 1.98, nonché gli identici emendamenti Lollobrigida 1.25 e Paolo Russo 1.97, gli emendamenti Marco Di Maio 1.31, Braga 1.33, Madia 1.39, Macina 1.40, 1.41 e 1.42, Raciti 1.58, Topo 1.60, Raduzzi 1.61, Plangger 1.38, Magi 1.62, Marco Di Maio 1.67, Bellucci 1.74, Brescia 1.81, Epifani 1.89, Paolo Russo 1.94, Bordo 1.106 e Fornaro 1.90.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) chiede l'accantonamento dell'emendamento Siracusano 1.1 volto a prorogare il termine per l'assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale a parte delle pubbliche amministrazioni. Ricorda in proposito l'esistenza di un noto contenzioso in materia ed evidenzia che l'approvazione di questo emendamento avrebbe anche l'effetto di valorizzare la professionalità acquisita dal personale.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, segnala che è in corso di predisposizione una riformulazione di alcune proposte emendative relative a questa tematica e pertanto propone l'accantonamento degli emendamenti Siracusano 1.1 e Marco Di Maio 1.4.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento degli emendamenti Siracusano 1.1 e Marco Di Maio 1.4.

  Anna MACINA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.3.

  Federico FORNARO (LEU) chiede che l'emendamento Epifani 1.2 sia accantonato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, riconoscendo che l'emendamento Epifani 1.2 disciplina la medesima materia delle proposte emendative precedentemente accantonate, propone l'accantonamento dell'emendamento Epifani 1.2.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Epifani 1.2.

  Anna MACINA (M5S) ritira l'emendamento Sapia 1.5 del quale è cofirmataria.

  Stefano CECCANTI (PD) sottoscrive e ritira l'emendamento Pezzopane 1.6.

  Claudio BORGHI, presidente, constatata l'assenza della proponente dichiara decaduto l'emendamento Giannone 1.9.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), chiedendo al presidente di ritornare sull'emendamento Giannone 1.9, chiede di poter sottoscrivere detta proposta emendativa e ne richiede l'accantonamento.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, osserva che l'emendamento Giannone 1.9 riguarda una tematica differente rispetto al gruppo di emendamenti per il quale è in corso un'ipotesi di riformulazione e pertanto ritiene ingiustificato il suo accantonamento.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) osserva che la decisione di accantonare tutte Pag. 6le proposte emendative riferite a una determinata materia, comporta che non sia possibile adottare decisioni difformi, in relazione al contenuto delle proposte emendative delle quali si chiede l'accantonamento.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene che per ciascun emendamento debba essere adottata una decisione a sé stante, ad eccezione del caso di emendamenti identici.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI evidenzia che non esistono possibilità di modificare il parere contrario espresso dal Governo sull'emendamento Giannone 1.9.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede ai relatori di illustrare il contenuto dell'emendamento Giannone 1.9, ai fini di una consapevole decisione in ordine al suo accantonamento.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che è di solito il relatore a proporre l'accantonamento delle proposte emendative.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, segnala di non aver intenzione di chiedere l'accantonamento dell'emendamento Giannone 1.9.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) ricorda che il presidente aveva già dichiarato decaduto l'emendamento Giannone 1.9 e invita a non riaprire decisioni relative a punti già trattati.

  Claudio BORGHI, presidente, osserva che in caso di assenza del proponente è consentita la sottoscrizione da parte di un altro deputato.

  La Commissione respinge l'emendamento Giannone 1.9, fatto proprio dal deputato Garavaglia.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) sottoscrive l'emendamento Lacarra 1.10 e ne chiede l'accantonamento, evidenziando come detto emendamento riguardi un tema da tempo in discussione quale la stabilizzazione dei precari del pubblico impiego. Sottolinea la contraddizione che si verrebbe a creare con la preannunciata proposta di riformulazione di alcune proposte emendative, qualora l'emendamento Lacarra 1.10 fosse respinto.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, chiede l'accantonamento dell'emendamento Lacarra 1.10.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lacarra 1.10.

  Stefano CECCANTI (PD) chiede che l'emendamento Mura 1.8 sia accantonato, assieme all'identico emendamento Fassina 1.12.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento degli identici emendamenti Mura 1.8 e Fassina 1.12.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Mura 1.8 e Fassina 1.12.

  Andrea MANDELLI (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.11, il quale è volto ad estendere i termini per la maturazione dei requisiti necessari per l'assunzione a tempo determinato nelle amministrazioni regionali. Osserva che l'emendamento, privo di oneri per la finanza pubblica, è anche finalizzato ad evitare la dispersione dell'esperienza acquisita dai lavoratori precari.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Mandelli 1.11 ed approvano l'emendamento Macina 1.15 (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'approvazione dell'emendamento Macina 1.15 comporta l'assorbimento dell'emendamento Tasso 1.28.

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  Marco DI MAIO (IV) ritira l'emendamento 1.7 a sua prima firma.

  Andrea MANDELLI (FI) chiede il motivo per il quale i relatori e il Governo abbiano espresso parere contrario sull'emendamento Ruffini 1.19, volto a prorogare sino al 31 dicembre 2020 la validità delle graduatorie approvate nell'anno 2010.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) osserva che, per evitare disparità di trattamento, anche questo emendamento dovrebbe rientrare nel gruppo di emendamenti oggetto di proposta di riformulazione da parte dei relatori. Chiede quindi che l'emendamento Ruffino 1.19 sia accantonato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ruffino 1.19 e Rizzetto 1.22.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) chiede l'accantonamento dell'emendamento Prisco 1.24, relativo alla definizione delle modalità di utilizzo delle risorse finanziarie destinate al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ritenendo che si tratti di rilevante questione, meritevole di un adeguato approfondimento.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede ai relatori se siano state presentate proposte emendative riguardanti la materia di cui all'emendamento Prisco 1.24, ai fini di un'eventuale loro riformulazione complessiva.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, non potendo escludere con certezza l'assenza di proposte emendative aventi ad oggetto la medesima materia, propone l'accantonamento dell'emendamento Prisco 1.24.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Prisco 1.24.

  Leonardo DONNO (M5S) ritira l'emendamento Grimaldi 1.27, del quale è cofirmatario.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, rilevando di avere erroneamente espresso parere contrario sull'emendamento Saitta 1.32, ne chiede l'accantonamento.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Saitta 1.32.

  Marco DI MAIO (IV) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.30.

  Pietro NAVARRA (PD) ritira l'emendamento Benamati 1.35.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando l'emendamento Aprea 1.36, del quale è cofirmatario, segnala che lo stesso reca una proroga relativa al personale dell'area dirigenziale dell'ex Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e che con tale emendamento si vuole dare soluzione a una problematica molto sentita.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, osserva che gli identici emendamenti Benigni 1.34 e Aprea 1.36 costituiscono una sostanziale stabilizzazione di personale.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Benigni 1.34 e Aprea 1.36.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) illustra l'emendamento Giacomoni 1.43, del quale è cofirmatario, evidenziando come questo sia volto a sostituire l'attuale comma 8 dell'articolo 1 del provvedimento, allo scopo di consentire una competizione paritaria nel campo dei servizi di pagamento. Chiede quanto meno l'accantonamento dell'emendamento Giacomoni 1.43, ai fini di una attenta riconsiderazione del parere contrario espresso dai relatori e dal Governo.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento Giacomoni 1.43.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento Bucalo 1.44, di cui è cofirmataria, rileva come esso, al pari di talune altre proposte emendative presentate non soltanto dal suo gruppo, ma anche dai gruppi della Lega e di Forza Italia, riguardi la questione dell'attuazione delle modalità di pagamento tramite PagoPA. Rileva come tale attuazione presenti aspetti problematici per diverse pubbliche amministrazioni, in considerazione del fatto che l'accreditamento non è gratuito e della necessità di mettere in relazione i sistemi contabili e di aggiornare i sistemi informatici. Osserva come a causa di tali problematiche diverse amministrazioni non abbiano aderito e ritiene pertanto necessario il rinvio del termine, anche al fine di consentire agli enti locali la stipula delle convenzioni. Alla luce di tali considerazioni propone l'accantonamento della proposta emendativa in esame.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI osserva come purtroppo sia spesso invalso il costume di non rispettare i termini previsti dalla legge confidando nella proroga dei medesimi. Per quanto concerne l'adesione a PagoPA, rileva come essa stia procedendo in modo più che soddisfacente e come ciò rechi anche benefici finanziari ai comuni. Rileva come il tempo a disposizione sia stato a suo avviso sufficiente e come pertanto non vi siano le condizioni per una proroga del termine.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bucalo 1.44.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che l'emendamento Mancini 1.115 è stato ritirato dai presentatori.

  Rebecca FRASSINI (LEGA), illustrando il suo emendamento 1.46, identico agli emendamenti Pella 1.45 e Lollobrigida 1.47, anch'esso relativo ai termini per l'adesione a PagoPA, osserva come soltanto nel 32 per cento dei comuni risulti attiva tale forma di pagamento e come soltanto nel 5 per cento dei comuni si siano registrati più di mille pagamenti. Sottolinea come le proposte emendative in esame siano volte a venire incontro alle difficoltà dei comuni, prevedendo una tempistica sostenibile. Chiede, pertanto, l'accantonamento delle proposte emendative in esame al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) rileva come l'innovazione sia indubbiamente fondamentale ma come essa possa essere attuata con efficacia soltanto laddove vi siano gli strumenti adeguati. Sottolinea come numerose amministrazioni abbiano difficoltà a rispettare le scadenze previste non certo per mancanza di volontà ma per l'esistenza di problemi oggettivi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pella 1.45, Frassini 1.46 e Lollobrigida 1.47, gli identici emendamenti Mandelli 1.49, Garavaglia 1.50, Zennaro 1.51 e Ferro 1.53 e l'emendamento Binelli 1.57.

  Vanessa CATTOI (LEGA), illustrando l'emendamento Binelli 1.55, di cui è cofirmataria, sottolinea come esso sia volto a prevedere la proroga al 30 giugno 2020 del termine di cui all'articolo 30, comma 5, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, in materia di interventi per l'efficentamento energetico, in favore dei comuni impossibilitati a rispettare il termine del 31 ottobre 2019 per fatti non imputabili all'amministrazione, quali ad esempio gare d'appalto andate deserte. La proroga consentirebbe la realizzazione di opere importanti, soprattutto per i piccoli comuni, e chiede pertanto la modifica del parere contrario o quanto meno l'accantonamento della proposta emendativa.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, sottolinea come il parere contrario precedentemente espresso derivi dall'indeterminatezza della Pag. 9fattispecie prevista, che fa riferimento genericamente a fatti non imputabili all'amministrazione. Esprime quindi parere favorevole sulla proposta di accantonamento, auspicando un ulteriore approfondimento al fine di circoscrivere la predetta fattispecie.

  Vanessa CATTOI (LEGA) ribadisce come la proposta emendativa riguardi essenzialmente i comuni nei quali le gare d'appalto sono andate deserte.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Binelli 1.55.

  Vanessa CATTOI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Binelli 1.56, di cui è cofirmataria, chiede la modifica del parere espresso, rilevando come la proposta emendativa sia volta a prevedere il rinvio per i comuni montani al 1o gennaio 2021 dell'applicazione dell'articolo 1, comma 107, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di obbligo di acquisto di veicoli elettrici da parte delle pubbliche amministrazioni in occasione del rinnovo degli autoveicoli. Rileva infatti come l'applicazione di tale norma risulti particolarmente difficoltosa per i comuni montani, sia in considerazione del fatto che essi sono sprovvisti di reti di ricarica, sia per le caratteristiche orografiche dei relativi territori, in quanto i veicoli elettrici non sono idonei alle forti pendenze.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) sottolinea come la norma di cui all'articolo 1, comma 107, della legge n. 160 del 2019 presenti profili problematici sia per quanto riguarda l'applicabilità sia per quanto concerne i costi. Chiede pertanto l'accantonamento della proposta emendativa in esame, rilevando peraltro come nelle more dell'applicazione della norma si potrebbe prevedere il ricorso a veicoli a metano.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Binelli 1.56, rilevando come allo stato l'applicazione della norma in questione metterebbe a rischio l'erogazione dei servizi nei comuni montani, a causa delle forti pendenze incompatibili con i veicoli elettrici e dell'assenza di reti di ricarica, e riporta al riguardo le preoccupazioni che gli sono state rappresentate dagli amministratori del suo collegio, nella Valtiberina. Ritiene che lo spirito della norma sia condivisibile, ma rileva, da un lato, come essa non sia immediatamente applicabile e, dall'altro, come debbano comunque essere esclusi dal suo ambito di applicazione i piccoli comuni.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI rileva come la norma di cui all'articolo 1, comma 107, della legge n. 160 del 2019 faccia riferimento non soltanto ai veicoli elettrici ma anche a quelli ibridi, facilmente reperibili sul mercato anche in modelli idonei alle caratteristiche dei territori montani, e a quelli a idrogeno. Rileva, inoltre, come si preveda che il relativo adeguamento avvenga in modo graduale.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) sottolinea come i veicoli ibridi siano molto più costosi di quelli elettrici e come pertanto si debba ritenere che vi sia la volontà politica di colpire i piccoli comuni.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) osserva come l'atteggiamento del Governo e della maggioranza denoti una conoscenza pressoché nulla delle problematiche dei comuni montani.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) rileva come l'atteggiamento del Governo e della maggioranza contraddica l'impegno assunto da tutti i gruppi in favore dei comuni montani con le mozioni in materia, recentemente approvate dall'Assemblea. Chiede, pertanto, l'accantonamento della proposta emendativa in esame, ai fini di ulteriori approfondimenti.

  Vanessa CATTOI (LEGA) rileva come neppure i veicoli ibridi reperibili sul mercato siano idonei ad alcuni impieghi, ad Pag. 10esempio quali mezzi da cantiere. Ritiene che la norma rischi di avere un effetto controproducente, in quanto le amministrazioni tenderanno a non sostituire i mezzi esistenti al fine di non essere obbligate ad acquistare mezzi inidonei. Sottolinea, inoltre, come l'applicazione della norma comporti oneri finanziari rilevanti a carico dei comuni. Chiede pertanto un ulteriore approfondimento, anche attraverso l'audizione dei rappresentanti dei comuni montani.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Binelli 1.56.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento Mollicone 1.63, di cui è cofirmataria, sottolinea come esso riguardi una questione di particolare rilevanza, vale a dire la soppressione delle contribuzioni dirette e indirette in favore delle imprese editoriali. Osserva come la proposta emendativa in esame preveda una proroga della decorrenza di tale soppressione al fine di consentire una riflessione sull'argomento, anche in considerazione del momento di difficoltà che sta vivendo l'editoria e dell'elevato numero di lavoratori coinvolti. Chiede, pertanto, l'accantonamento della proposta emendativa in esame.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mollicone 1.63 e Panizzut 1.64.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori degli emendamenti Giovanni Russo 1.65 e Marco Di Maio 1.116 (ex 9.3) accettano la proposta di riformulazione, negli identici termini, delle predette proposte emendative, formulata dai relatori.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Giovanni Russo 1.65 e Marco Di Maio 1.116 (ex 9.3) (vedi allegato).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Marco Di Maio 18.34, vertente sulla medesima materia degli emendamenti Giovanni Russo 1.65 e Marco Di Maio 1.116, appena approvati, è stato ritirato

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), illustrando l'emendamento Iezzi 1.85, di cui è cofirmatario, ne chiede l'accantonamento, rilevando come esso sia volto a rispondere alle difficoltà in cui versano le pubbliche amministrazioni a causa dei limiti alle assunzioni. Rileva come l'emendamento in esame proponga peraltro limiti di spesa, che si dichiara disponibile a modificare in senso ulteriormente restrittivo, nonché il limite del 50 per cento dei posti previsti nei piani dei fabbisogni, e come la sua approvazione consentirebbe di evitare di disperdere professionalità di cui le amministrazioni dispongono, anche in considerazione della lunghezza dei tempi necessari per l'espletamento dei concorsi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Iezzi 1.85 e approvano gli identici emendamenti Zucconi 1.68, Lollobrigida 1.69, Marco Di Maio 1.72, Frassini 1.75, Gusmeroli 1.82, Mandelli 1.91 e De Menech 1.99 (vedi allegato).

  Stefano CECCANTI (PD) dichiara di ritirare il suo emendamento 1.103.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) illustra l'emendamento Fogliani 1.73, di cui è cofirmataria, osservando che esso mira a prorogare il termine entro il quale i comuni sono obbligati ad alienare le proprie partecipazioni in determinate società. Ritiene infatti che tale alienazione sia dannosa per le finanze degli enti territoriali, laddove si tratti di partecipazioni a società che registrino degli utili.

  Maria Anna MADIA (PD) fa notare che il richiamato processo di dismissione delle partecipazioni pubbliche è volto proprio a far sì che le risorse pubbliche siano effettivamente destinate a servizi per la collettività, evitando che tali somme risultino improduttive e rischino di finanziare dei veri e propri «poltronifici». Ricorda Pag. 11che il suo gruppo, già in occasione dell'esame della legge di bilancio elaborata dal primo Governo Conte, paventò il rischio di un arresto di tale processo di riforma volto alla dismissione di tali partecipazioni, rilevando che tale arresto si è poi, a suo avviso, puntualmente verificato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) fa notare che lo scopo dell'emendamento Fogliani 1.73 è quello di mantenere le partecipazioni degli enti locali in società che registrano utili, le quali, altrimenti, a suo avviso, in prossimità della scadenza del termine entro il quale procedere all'alienazione, rischierebbero di subire una riduzione del proprio valore di acquisto. Osserva, dunque, che, in assenza dell'intervento proposto dall'emendamento Fogliani 1.73, si rischia di penalizzare le società che producono utili, mantenendo integre, invece, le partecipazioni inutili.

  Maria Anna MADIA (PD) ricorda che con la riforma della pubblica amministrazione realizzata nella precedente legislatura si perseguì anche la finalità di avviare tale processo di dismissione delle partecipazioni pubbliche, da attuare attraverso uno specifico processo di ricognizione, al fine di liberare risorse a favore dei servizi per i cittadini. Ricorda altresì che lo sviluppo di tale riforma fu ostacolato dal primo Governo Conte – con il sostegno della Lega – che introdusse novità normative che giudica negative, come la modifica dei criteri in base ai quali si considerano in perdita o meno le società partecipate o come la cancellazione delle sanzioni in caso di mancato adempimento dell'obbligo di alienazione. Giudica grave, dunque, che si interrompa un processo di riforma che è stato avviato negli anni scorsi con il consenso degli enti territoriali, con i quali è stato raggiunto un accordo raggiunto nell'ambito della Conferenza Unificata.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-RI-+E) osserva che la presenza di utili nell'ambito della gestione di una società partecipata non ne garantisce a priori la sua utilità per la collettività.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, non ritiene opportuno modificare il proprio parere sull'emendamento Fogliani 1.73, non giudicando urgente una proroga in tal senso, tenuto conto che il testo del provvedimento già prevede una scadenza relativa al 2021. Osserva inoltre che resta impregiudicata la facoltà degli enti locali di modificare i propri piani laddove abbiano intenzione di non procedere all'alienazione di talune partecipazioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fogliani 1.73.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Lorenzin 1.113 lo ritirano.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Prisco 1.70 e Pella 1.88, nonché l'emendamento Capitanio 1.76.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento del suo emendamento 1.81.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) illustra il suo emendamento 1.83, chiedendone l'accantonamento.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI accede all'invito di accantonare l'emendamento Comaroli 1.83.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Comaroli 1.83.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cantalamessa 1.84 e approvano gli identici emendamenti Prisco 1.87, Pella 1.101 e Ubaldo Pagano 1.111 (vedi allegato).

Pag. 12

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Ubaldo Pagano 1.105 lo ritirano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mandelli 1.92.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Pella 1.100, degli identici emendamenti Lollobrigida 1.117 (ex 3.22), Angiola 1.118 (ex 3.30), De Menech 1.119 (ex 3.37), Paolo Russo 1.120 (ex 3.39), Fornaro 1.121 (ex 3.40), D'Alessandro 1.122 (ex 3.42), nonché dell'emendamento Navarra 1.123 (ex 4.34), accettano la riformulazione proposta dai relatori. Avverte dunque che tali proposte emendative saranno poste in votazione nel medesimo testo.

  Le Commissioni approvano gli emendamenti Pella 1.100, Lollobrigida 1.117 (ex 3.22), Angiola 1.118 (ex 3.30), De Menech 1.119 (ex 3.37), Paolo Russo 1.120 (ex 3.39), Fornaro 1.121 (ex 3.40), D'Alessandro 1.122 (ex 3.42) e Navarra 1.123 (ex 4.34), come riformulati nel medesimo testo (vedi allegato).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori degli emendamenti Braga 1.104 e Daga 1.79 li ritirano.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 1.110.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Rizzetto 1.05, di cui è cofirmataria, ritenendo necessaria la proroga dei termini in materia di disponibilità e mobilità dei segretari comunali. Chiede quindi un accantonamento di tale proposta emendativa.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, dichiara di confermare il proprio parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rizzetto 1.05.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Rizzetto 1.05.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, propone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 2.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, esprimendo il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 3 esprime parere contrario sugli emendamenti Ferrari 3.5, Misiti 3.6, sugli identici Lollobrigida 3.7 e Mancini 3.8. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Nardi 3.12, Schullian 3.13, De Menech 3.15, Andreuzza 3.18 e Zucconi 3.20, degli identici emendamenti Nardi 3.11, Schullian 3.14, De Menech 3.16, Andreuzza 3.17 e Zucconi 3.19, nonché dell'emendamento Iezzi 3.21. Esprime parere contrario sull'emendamento Lucaselli 3.27. Propone altresì l'accantonamento degli identici emendamenti Zucconi 3.26, Binelli 3.28, Schullian 3.31, Nardi 3.33, De Menech 3.35 e Mandelli 3.41. Esprime parere contrario sull'emendamento Gariglio 3.34 e sugli identici articoli aggiuntivi Gallinella 3.01 e Zucconi 3.02.

  Il sottosegretario Antonio MISIANI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ferrari 3.5 e Misiti 3.6.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che i presentatori dell'emendamento Mancini 3.8 lo ritirano.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento Lollobrigida 3.7, di cui è Pag. 13cofirmataria, facendo notare che esso mira a prorogare i contratti di lavoro flessibile al fine di garantire la continuità del personale nell'ambito dei centri di accoglienza.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lollobrigida 3.7.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Nardi 3.12, Schullian 3.13, De Menech 3.15, Andreuzza 3.18, e Zucconi 3.20, nonché degli identici emendamenti Nardi 3.11, Schullian 3.14, De Menech 3.16, Andreuzza 3.17 e Zucconi 3.19. Dispone altresì l'accantonamento dell'emendamento Iezzi 3.21.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra il suo emendamento 3.27, ritenendo necessario prorogare i termini per il sostegno alle imprese nelle zone colpite dal sisma. Chiede quindi di accantonare tale proposta emendativa.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, accede all'invito di accantonare l'emendamento Lucaselli 3.27.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Lucaselli 3.27.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) prospetta la necessità di accantonare tutte le proposte emendative che intervengono in analoga materia.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) condivide le considerazioni svolte dal deputato Garavaglia.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, ritiene non vi siano ostacoli nell'accantonare le proposte emendative che fanno riferimento al medesimo argomento, nel momento in cui verranno esaminate.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli identici emendamenti Zucconi 3.26, Binelli 3.28, Schullian 3.31, Nardi 3.33, De Menech 3.35 e Mandelli 3.41. Prende atto che i presentatori dell'emendamento Gariglio 3.34 lo ritirano.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Zucconi 3.02, di cui è cofirmataria, che è identico all'articolo aggiuntivo Gallinella 3.01.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, accede all'invito di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Gallinella 3.01 e Zucconi 3.02.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Gallinella 3.01 e Zucconi 3.02.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, esprimendo i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Lollobrigida 4.1 e D'Attis 4.2, sull'emendamento Gusmeroli 4.95, nonché sull'emendamento Marco Di Maio 4.7, limitatamente alla sua parte ammissibile. Esprime quindi parere contrario sugli identici emendamenti Frassini 4.9, Lollobrigida 4.15, Zucconi 4.32, Gagliardi 4.37, Gebhard 4.40 e Marco Di Maio 4.74, limitatamente alle loro parti ammissibili. Esprime parere contrario sugli emendamenti Garavaglia 4.14, Zennaro 4.16 e Mandelli 4.21, limitatamente alle loro parti ammissibili. Esprime altresì parere contrario sugli identici emendamenti Zucconi 4.52, Lollobrigida 4.56, Frassini 4.70, Garavaglia 4.105, Mandelli 4.110, Gebhard 4.144 e Gagliardi 4.147. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Gusmeroli 4.100 e 4.96, sugli identici emendamenti Marco Di Maio 4.76 e Incerti 4.134, sull'emendamento Bucalo 4.49, sugli identici emendamenti Lollobrigida 4.8, Gagliardi 4.36, Gebhard 4.39, Incerti 4.43, Zucconi 4.50, Marco Di Maio 4.68 e Frassini 4.69. Esprime poi parere contrario sugli emendamenti Mandelli 4.20, Garavaglia 4.13, Gava 4.6, Zennaro Pag. 144.106, Bitonci 4.82, Boldi 4.89, Gelmini 4.23, Bitonci 4.102, sugli identici emendamenti Lollobrigida 4.46, Marco Di Maio 4.66 e Macina 4.85. Invita al ritiro dell'emendamento Buratti 4.41, che risulterebbe assorbito dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo Buratti 4.03, nel testo di cui proporrà una riformulazione. Esprime parere contrario sugli emendamenti Garavaglia 4.24, 4.3, 4.4, Capitanio 4.108, Garavaglia 4.10, Bellachioma 4.22, Garavaglia 4.11 e Prestigiacomo 4.17. Propone l'accantonamento degli emendamenti Mancini 4.90 e Rotta 4.42 ed esprime parere contrario sull'emendamento Prestigiacomo 4.19. Propone l'accantonamento degli emendamenti Bucalo 4.51, Boldi 4.25 e 4.28. Esprime parere contrario sugli emendamenti Bitonci 4.77, Garavaglia 4.78 e Porchietto 4.115. Esprime parere contrario sugli emendamenti Panizzut 4.27 e 4.26, limitatamente alla loro parte ammissibile. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Bellachioma 4.62, Marco Di Maio 4.65 e Mandelli 4.119. Esprime contrario sugli identici emendamenti Boldi 4.80 e Baratto 4.128. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Lollobrigida 4.45, Gusmeroli 4.101, Mandelli 4.116, Lorenzin 4.152. Esprime parere contrario sull'emendamento Schullian 4.154, sugli identici emendamenti Marco Di Maio 4.67 e D'Ettore 4.113, sugli emendamenti Baratto 4.126 e 4.127 e Topo 4.129, nonché sugli identici emendamenti Zucconi 4.48, Lollobrigida 4.64, Frassini 4.71, Gusmeroli 4.93, Garavaglia 4.104, Mandelli 4.111, Pastorino 4.120, Fassina 4.121, Gebhard 4.145 e Gagliardi 4.146. Esprime altresì parere contrario sugli identici emendamenti Zucconi 4.53, Lollobrigida 4.54, Frassini 4.72, Marco Di Maio 4.73, Sutto 4.92 e Mandelli 4.112. Esprime parere contrario sugli emendamenti Lorenzin 4.150, Garavaglia 4.83 e Schullian 4.153. Propone l'accantonamento dell'emendamento Marco Di Maio 4.75 ed esprime parere contrario sugli emendamenti Bucalo 4.58, 4.59, 4.60 e Ruggiero 4.107. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Macina 4.87 e Mancini 4.91. Esprime parere contrario sugli emendamenti Martinciglio 4.84, Macina 4.88, De Toma 4.143, Cunial 4.149. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fragomeli 4.132. Esprime parere contrario sull'emendamento Gavino Manca 4.130 ed invita al ritiro dell'emendamento Fragomeli 4.122. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Ciaburro 4.02 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Buratti 4.03, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di specificare. Propone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Marco Di Maio 4.014 e 4.015. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Ciaburro 4.018, 40.019, Zucconi 4.021 e Donzelli 4.025.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, sospende brevemente la seduta, al fine di risolvere un disguido di ordine tecnico che ha interessato i dispositivi audio in uso nell'Aula delle Commissioni.

  La seduta, sospesa alle 17.35, è ripresa alle 17.45.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, preannunzia l'intenzione di chiedere ai relatori e ai rappresentanti del Governo una esplicitazione delle ragioni sottostanti i pareri dagli stessi espressi sulle proposte emendative riferite all'articolo 4, ciò anche al fine di fugare la palpabile impressione che detti pareri possano essere stati influenzati da valutazioni estranee al loro contenuto materiale e riconducibili piuttosto, in via pressoché esclusiva, a questioni di mera appartenenza politica.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), associandosi alle considerazioni testé formulate dal deputato Garavaglia, ritiene indispensabile acquisire dai relatori e dai rappresentanti del Governo un chiarimento in ordine ai criteri sottesi ai pareri espressi sulle proposte emendative riferite Pag. 15all'articolo 4, ciò al fine di evitare che proposte emendative afferenti ad una medesima tematica ovvero attinenti ad argomenti evidentemente omogenei ricevano un trattamento differenziato, a seconda che siano presentate dai gruppi di maggioranza o da quelli di opposizione. Intende in particolare fare riferimento agli articoli aggiuntivi Marco Di Maio 4.014 e 4.015 appartenente al gruppo di Italia Viva, recanti – rispettivamente – una proroga dell'introduzione delle misure fiscali meglio note come Plastic tax e Sugar tax, evidenziando come delle citate proposte emendative i relatori ed il Governo abbiano convenuto circa l'opportunità di procedere ad un loro accantonamento in vista di un successivo approfondimento, mentre le proposte emendative presentate dal gruppo di Forza Italia o da altre forze di opposizione, pur vertendo sulla medesima materia, sono state oggetto di un parere contrario.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nel rilevare come l'espressione dei pareri da parte dei relatori e del Governo rappresenti un'attività comunque improntata ad una valutazione politica, si limita ad osservare che, qualora dalle verifiche in corso dovessero emergere palesi discrepanze tra i pareri espressi su proposte emendative di contenuto essenzialmente analogo o strettamente affine, sarà evidentemente nella disponibilità e nella cura dei relatori e dei rappresentanti del Governo procedere alla eventuale rettifica dei pareri stessi.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) ribadisce l'incongruenza dei criteri utilizzati per l'espressione dei pareri da parte dei relatori e dei rappresentanti del Governo, giacché risulta del tutto inaccettabile che proposte emendative relative a tematiche omogenee, quando non addirittura coincidenti, ricevano un diverso trattamento a seconda della provenienza delle proposte stesse dai gruppi di maggioranza ovvero da quelli di opposizione, come peraltro emerso anche in relazione alle proposte emendative riferite all'articolo 1 del presente provvedimento. In tale quadro, invita pertanto i relatori e i rappresentanti del Governo a voler radicalmente riconsiderare i pareri espressi sulle proposte emendative riferite all'articolo 4.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, nello scusarsi, anche a nome del relatore per la V Commissione, qualora l'espressione dei pareri sulle proposte emendative relative all'articolo 4 fosse risultata troppo frettolosa, si unisce alle considerazioni da ultimo svolte dal presidente Brescia, fornendo rassicurazioni in merito alla circostanza che eventuali discrepanze nel parere reso su proposte emendative sostanzialmente assimilabili, se accertate in sede di verifica d'ufficio, potranno naturalmente costituire oggetto di rettifica, al fine di uniformare ed omogeneizzare i giudizi espressi su proposte emendative effettivamente caratterizzate da analogia di contenuto.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nell'associarsi alle perplessità manifestate dai colleghi Garavaglia e Prestigiacomo, ritiene che l'espressione del parere da parte dei relatori e dei rappresentanti del Governo dovrebbe attenersi esclusivamente ad una obiettiva valutazione degli interventi prospettati dalle singole proposte emendative, non essendo all'evidenza accettabile che queste ultime possano costituire l'oggetto di pareri difformi, pur in presenza di una omogeneità di materia trattata, solo in considerazione della provenienza delle proposte emendative stesse dai gruppi di maggioranza ovvero da quelli di opposizione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), nel condividere le considerazioni svolte dai colleghi che la hanno preceduta, ritiene che dovrebbe essere compito precipuo dei relatori e dei rappresentanti del Governo individuare nell'ambito delle proposte emendative riferite all'articolo in discussione eventuali gruppi contraddistinti da analogia di interventi od omogeneità di materia, onde pervenire all'espressione di pareri formulati correttamente sulla base Pag. 16di una valutazione coerente e scevra da preconcetti di natura politica, scongiurando in tal modo il rischio che proposte emendative che affrontino identiche tematiche siano oggetto di una considerazione positiva o negativa a seconda che siano presentate, rispettivamente, dalle forze di maggioranza o da quelle di opposizione. Pertanto, in uno spirito di collaborazione che dovrebbe presiedere ad un ordinato svolgimento dei lavori delle presenti Commissioni, reputa indispensabile procedere ad una attenta verifica che evidenzi l'eventuale sussistenza di proposte emendative che, pur essendo caratterizzate da analogia di contenuto, siano state fatte oggetto di un parere difforme da parte dei relatori e dei rappresentanti del Governo.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nel rilevare che una determinata materia, per quanto caratterizzata da identità di contenuto, può naturalmente essere affrontata dalle singole proposte emendative sulla base di interventi anche tra loro assai differenti, ribadisce quanto dianzi osservato in ordine alla piena disponibilità dei relatori e dei rappresentanti del Governo di procedere all'eventuale rettifica dei pareri precedentemente espressi.

  Giuseppe Ercole BELLACHIOMA (LEGA) si associa alle considerazioni svolte dai colleghi che lo hanno preceduto, invitando i relatori e i rappresentanti del Governo a riconsiderare i pareri espressi sulle proposte emendative relative all'articolo 4, anche al fine di sanare eventuali discrepanze nei giudizi riferiti a proposte emendative di contenuto indubbiamente assai simile, che sembrerebbero allo stato motivate esclusivamente in ragione della provenienza delle proposte emendative stesse dai gruppi di maggioranza o da quelli di opposizione.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI si scusa per eventuali disguidi o errori nell'espressione dei pareri e assicura che nel prosieguo dei lavori il Governo avrà la premura di proporre l'accantonamento di tutte le proposte emendative che riguardano il medesimo argomento.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene che i relatori dovrebbero rappresentare le Commissioni nel loro insieme e procedere all'espressione dei pareri solo dopo aver approfondito adeguatamente le proposte emendative sia dei gruppi di opposizione sia di quelli di maggioranza, altrimenti non possono dirsi imparziali. Richiamando, inoltre, l'attenzione del MoVimento 5 Stelle al rispetto delle regole, si dice sicuro che la Presidenza sarà garante del fatto che nel corso dell'esame del provvedimento non verranno trattate in modo difforme proposte emendative simili. Quindi, ritenendo necessario un ulteriore approfondimento da parte dei relatori e del Governo, chiede l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 4.

  Paolo RUSSO (FI), dichiarandosi certo della buona fede dei relatori, evidenzia che l'accantonamento presuppone un supplemento di esame della materia trattata dalla proposta emendativa che viene accantonata e che, qualora una proposta emendativa simile a quella accantonata fosse già stata respinta, non sarebbe più possibile recuperarla a seguito di una eventuale riformulazione di una proposta emendativa che, invece, era stata accantonata.

  Stefano CECCANTI (PD), replicando al deputato Garavaglia, fa presente che ai relatori non è richiesto di essere imparziali, anzi evidenzia come essi esprimono l'indirizzo politico della maggioranza.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), replicando al deputato Ceccanti, fa presente che non viene messo in discussione l'indirizzo politico che esprimono i relatori, quanto piuttosto il trattamento diverso che ricevono proposte emendative che riguardano il medesimo argomento. Dando per scontata la buona fede dei relatori, ritiene però necessario che l'orientamento che essi esprimono sia univoco.

Pag. 17

  Rebecca FRASSINI (LEGA), nel condividere l'intervento del deputato Garavaglia, evidenzia che le opposizioni hanno dimostrato un atteggiamento corretto e costruttivo ed auspica che il Governo e la maggioranza non vogliano replicare quanto già accaduto in occasione dell'esame del disegno di legge di bilancio, quando non è stata data l'opportunità alle opposizioni di discutere le proprie proposte emendative.

  Simona BORDONALI (LEGA) ritiene che, per come i relatori hanno trattato in modo pregiudiziale le proposte emendative dei gruppi di opposizione e quelle dei gruppi di maggioranza, sia lecito chiedersi se le proposte emendative dei gruppi di opposizione siano state adeguatamente lette ed approfondite. Chiede, pertanto, che siano accantonate tutte le proposte emendative riferite all'articolo 4, per consentire che su di esse sia svolto un esame approfondito da parte del Governo e dei relatori.

  Andrea MANDELLI (FI) ritiene sia opportuno accantonare tutte le proposte emendative relative al medesimo argomento, poiché una possibile soluzione di mediazione potrebbe venire proprio da una proposta dell'opposizione. Ricorda, inoltre, che il provvedimento in esame ha un particolare valore per i gruppi di opposizione, poiché questi, nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio, non hanno potuto discutere e vedere approvate le loro proposte emendative.

  Vanessa CATTOI (LEGA) chiede che siano accantonate tutte le proposte emendative riferite all'articolo 4, per permettere alle opposizioni di contribuire al miglioramento e alla riscrittura di tale articolo in uno spirito di collaborazione tra maggioranza e opposizione.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, preso atto delle richieste dei deputati, sospende brevemente la seduta per consentire ai relatori e al Governo di procedere a una rapida verifica in merito a proposte emendative analoghe a quelle rispetto alle quali i relatori hanno proposto l'accantonamento.

  La seduta, sospesa alle 18.10, è ripresa alle 18.15.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore Melilli, fa presente che, a seguito dell'approfondimento svolto con il Governo, gli emendamenti Prestigiacomo 4.17 e 4.19, di cui propone l'accantonamento, riguardano lo stesso argomento degli articoli aggiuntivi Marco Di Maio 4.014 e 4.015, di cui precedentemente aveva proposto l'accantonamento. Fa presente, inoltre, che sullo stesso argomento sono state presentate proposte emendative riferite all'articolo 12 e all'articolo 28, rispetto alle quali, analogamente, proporrà l'accantonamento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte, quindi, che gli emendamenti Prestigiacomo 4.17 e 4.19 si intendono accantonati.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede ai presentatori degli identici emendamenti Lollobrigida 4.1 e D'Attis 4.2 di illustrarli.

  Emanuele PRISCO (FDI), replicando al deputato Garavaglia e condividendo quello che crede essere il suo obiettivo, ossia permettere un corretto andamento dei lavori procedendo all'accantonamento delle proposte emendative riferite all'articolo 4, illustra l'emendamento Lollobrigida 4.1. In proposito, evidenzia che esso è volto a sopprimere la previsione secondo cui anche per l'anno 2020 l'aggiornamento relativo alla variazione degli indici ISTAT, previsto dalla normativa vigente, non si applichi al canone dovuto dalle amministrazioni pubbliche per l'utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali.

  Mauro D'ATTIS (FI), nell'illustrare l'emendamento 4.2 a sua prima firma, relativo a l'aggiornamento degli indici ISTAT applicato al canone dovuto dalle amministrazioni Pag. 18pubbliche per la locazione di immobili per finalità istituzionali, chiede che esso sia accantonato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), a seguito degli interventi dei deputati Prisco e D'Attis, ritiene che l'accantonamento degli identici emendamenti Lollobrigida 4.1 e D'Attis 4.2 sia d'obbligo, a meno che il Governo non voglia far passare il messaggio che non ha intenzione di rivedere la disciplina della cedolare secca sugli immobili commerciali.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, replicando al deputato Garavaglia, fa presente che gli identici emendamenti Lollobrigida 4.1 e D'Attis 4.2 riguardano l'aggiornamento degli indici ISTAT applicato al canone dovuto dalle amministrazioni pubbliche per la locazione di immobili per finalità istituzionali e non la disciplina della cedolare secca sugli immobili commerciali. Inoltre, fa presente che su tali identici emendamenti vi è il parere contrario del Ministero dell'interno, che evidenzia riflessi finanziari negativi soprattutto per gli immobili in locazione ad uso dei comandi dei Vigili del fuoco, e della Ragioneria generale dello Stato, secondo la quale dall'approvazione di tali identici emendamenti derivano minori risparmi di spesa.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), in considerazione del fatto che tutto l'articolo 4 ha aspetti notevolmente importanti per il suo gruppo parlamentare, chiede l'accantonamento di tutte le proposte emendative riferite a tale articolo, per permettere che su di esso possa trovarsi un'intesa con il Governo anche per consentire una maggiore speditezza dei lavori.

  Rebecca FRASSINI (LEGA), non comprendendo le ragioni per cui il Governo ed i relatori si rifiutano di accogliere le richieste delle opposizioni, ritiene che tale atteggiamento sia vergognoso.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA), appellandosi ai rappresentanti di gruppo della maggioranza, ritiene poco lungimirante perdere tempo su un articolo che il Governo ed i relatori si rifiutano di accantonare, quando piuttosto si potrebbero proseguire i lavori delle Commissioni passando ad esaminare gli articoli successivi.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa presente di aver comunque consentito al deputato Iezzi di concludere il proprio intervento, nonostante che la collega Comaroli avesse appena avanzato una analoga richiesta sulla quale si sono espresse in senso contrario sia la relatrice Baldino sia la rappresentante del Governo. Sollecita pertanto i colleghi ad intervenire nel merito, precisando che in caso contrario non potrà dare loro la parola.

  Simona BORDONALI (LEGA) interviene sull'ordine dei lavori, per chiedere al presidente, in considerazione del difficile clima venutosi a creare, di sospendere brevemente i lavori delle Commissioni allo scopo di consentire una valutazione della situazione e di individuare la modalità più opportuna per proseguire l'esame del provvedimento. Tiene a precisare che, come dimostrato durante l'esame degli articoli precedenti al 4, le forze di opposizione non hanno alcun intento ostruzionistico, avendo manifestato la piena disponibilità a collaborare.

  Mauro D'ATTIS (FI), intervenendo nel merito, sottolinea che la soppressione del comma 2 dell'articolo 4 è strettamente connessa ad altre questioni rispetto alle quali non sono state le opposizioni a creare problemi, considerato che il Governo ha manifestato una chiara difficoltà di definire il proprio indirizzo politico. Nell'evidenziare che relatori e Governo hanno espresso in diverse sedi l'intenzione di intervenire con una corposa riformulazione dell'articolo 4, caratterizzato da una grande delicatezza dei contenuti, si domanda per quale ragione non si voglia accogliere la richiesta di accantonamento. Ritiene infatti che tale soluzione consentirebbe al Governo e alla maggioranza di definire un quadro preciso delle disposizioni Pag. 19in questione, evitando che i deputati dell'opposizione intervengano diffusamente su ogni singola proposta emendativa. Nel rilevare che per stessa ammissione del Governo e della maggioranza il provvedimento è pieno di contraddizioni, evidenzia il fatto che giornali e agenzie di stampa si riferiscano a disposizioni di contenuto decisamente diverso da quello che è attualmente all'esame della Camera. Ribadisce pertanto la richiesta ragionevole delle opposizioni di accantonare l'articolo 4 per procedere sugli altri articoli del provvedimento.

  Andrea MANDELLI (FI) chiede al presidente di convocare una riunione congiunta degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite I e V, allo scopo di individuare una modalità di lavoro che consenta di uscire dalla attuale situazione di impasse.

  Giuseppe Ercole BELLACHIOMA (LEGA) nell'associarsi alla richiesta del deputato Mandelli, ritiene indispensabile fare il punto della situazione, allo scopo di consentire un esame ordinato e proficuo dei contenuti del provvedimento.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, non essendovi obiezioni sospende la seduta per consentire lo svolgimento dell'Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite I e V.

  La seduta, sospesa alle 18.35, è ripresa alle 19.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che nell'ambito dell'Ufficio di presidenza testé svoltosi è stato deciso di accantonare tutte le proposte emendative riferite agli articoli 4 e 5 e di riprendere l'esame dalle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice della I Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Ubaldo Pagano 6.3. Propone l'accantonamento dell'emendamento Fratoianni 6.2. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gagliardi 6.4 e 6.5, nonché sugli emendamenti Paolo Russo 6.15, 6.16, 6.17, 6.19 e 6.20. Propone l'accantonamento degli identici emendamenti Angiola 6.6, Morgoni 6.8, Fragomeli 6.11, Paolo Russo 6.22, Pella 6.25 e Lollobrigida 6.33, nonché dell'emendamento Piccoli Nardelli 6.9. Esprime parere contrario sugli emendamenti Bellucci 6.35, Piccoli Nardelli 6.10, Casa 6.45, Bucalo 6.41, Casa 6.47, Belotti 6.27 e Fratoianni 6.30. Propone l'accantonamento dell'emendamento Schullian 6.7. Esprime parere contrario sull'emendamento Frassinetti 6.44 e propone l'accantonamento degli emendamenti Fratoianni 6.31 e 6.32. Esprime parere contrario sugli emendamenti Giarrizzo 6.46, D'Attis 6.21, Rampelli 6.38, Sasso 6.24 e Mandelli 6.13 e propone l'accantonamento dell'emendamento Sasso 6.23. Esprime parere contrario sull'emendamento Colmellere 6.28 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Filippo 6.06.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Fratoianni 6.2, degli identici emendamenti Angiola 6.6, Morgoni 6.8, Fragomeli 6.11, Paolo Russo 6.22, Pella 6.25 e Lollobrigida 6.33, degli emendamenti Piccoli Nardelli 6.9, Schullian 6.7, Fratoianni 6.31 e 6.32 e Sasso 6.23, nonché dell'articolo aggiuntivo De Filippo 6.06.

  Paolo RUSSO (FI) chiede se sia certa l'assenza, con riferimento ad altri articoli del provvedimento, di emendamenti aventi contenuto analogo a quelli per i quali è stato testé espresso parere.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, conferma che tale controllo è stato effettuato. Avverte quindi che l'emendamento Ubaldo Pagano 6.3 è stato ritirato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Gagliardi 6.4 e 6.5.

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  Paolo RUSSO (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 6.15, volto a destinare ai vincitori e agli idonei dei concorsi del 2016 un numero di posti pari al numero di cattedre rese vacanti e disponibili in seguito ai pensionamenti per effetto dell'introduzione di «Quota 100». Osserva che questa previsione, di buon senso e priva di effetti per la finanza pubblica, consentirebbe di chiudere definitivamente le graduatorie del concorso del 2016.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) evidenzia che l'assegnazione dei posti resi disponibili in seguito ai pensionamenti per effetto dell'introduzione di «Quota 100» non avrebbe alcun costo per la finanza pubblica e consentirebbe di chiudere una volta per tutte le graduatorie dei concorsi del 2016, problematica per la quale in passato il gruppo del Partito Democratico aveva mostrato interesse.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 6.15.

  Paolo RUSSO (FI) segnala che l'emendamento a sua prima firma 6.16 è volto a introdurre una previsione in base alla quale i concorsi per docenti delle scuole di ogni ordine e grado possono essere banditi solo dopo che siano state esaurite le graduatorie per le medesime regioni, classi di concorso e tipologie di posto. Tale previsione consentirebbe risparmi, riducendo il numero di procedure concorsuali da svolgere.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 6.16.

  Mauro D'ATTIS (FI) evidenzia che l'emendamento Paolo Russo 6.17, del quale è cofirmatario, analogamente al precedente, consente l'avvio di nuove procedure concorsuali per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado solo dopo il completamento dell'immissione in ruolo di tutti i soggetti inseriti in precedenti graduatorie. Tale disposizione, che avrebbe sicuramente l'approvazione della Corte dei conti, consentirebbe di risparmiare risorse finanziarie e accelererebbe i tempi per la copertura dei posti disponibili.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), in relazione al medesimo emendamento Paolo Russo 6.17, aggiunge che i concorsi per insegnanti, in previsione di successivi pensionamenti, si concludono con un numero di vincitori generalmente superiore al numero di posti messi a concorso, creando una legittima aspettativa nei soggetti vincitori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 6.17.

  Paolo RUSSO (FI) osserva che l'emendamento a sua prima firma 6.19 è volto a contemperare gli interessi dei soggetti che risultano vincitori di un concorso concluso e non hanno ancora avuto la cattedra e di coloro che non avevano ancora i requisiti per poter partecipare a quel determinato concorso. Si tratta quindi da una parte di superare il precariato e dall'altra di consentire l'accesso di docenti giovani. L'emendamento si propone quindi di assegnare le cattedre disponibili per il 50 per cento mediante lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi conclusi e per l'altro 50 per cento mediante il ricorso alle graduatorie dei concorsi banditi successivamente a questi ultimi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 6.19.

  Paolo RUSSO (FI), illustrando l'emendamento a sua prima firma 6.20, si stupisce di non aver ottenuto risposte alle osservazioni di buon senso espresse con riferimento ai precedenti emendamenti a sua prima firma e chiede il motivo per il quale i relatori e il Governo abbiano espresso parere contrario su proposte emendative volte a superare la piaga del precariato tra i docenti.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) ritiene che la mancanza di risposta alle richieste avanzate dal collega Paolo Russo rappresenti Pag. 21una dimostrazione di totale disinteresse e insensibilità nei confronti del problema del precariato dei docenti, della quale le forze politiche che sostengono l'attuale Governo dovrebbero farsi carico e chiede infine quale sia l'indirizzo politico della maggioranza al riguardo.

  Mauro D'ATTIS (FI), riferendosi a tutte le proposte emendative concernenti le graduatorie relative al personale della scuola, osserva come tali proposte emendative siano ispirate dalle medesime posizioni sostenute nella scorsa legislatura dal Partito democratico, anche, nel corso di assemblee pubbliche con il personale interessato, da parte di esponenti che oggi ricoprono importanti incarichi di Governo e che peraltro risultano aver fruito di progressioni di carriera attraverso le stesse procedure. Chiede che il Governo fornisca una risposta complessiva sul tema, e, in particolare, per quale motivo non si intenda utilizzare le graduatorie esistenti, modificando in tal modo le posizioni precedentemente sostenute.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI ricorda come sulla base della disciplina vigente la copertura dei posti vacanti ha luogo per il 50 per cento attraverso le graduatorie ad esaurimento e per il 50 per cento attraverso le graduatorie di merito, vale a dire mediante nuovi concorsi, e osserva come le proposte emendative in esame intendano modificare tale disciplina. Rileva inoltre come le graduatorie del 2016 non siano esaurite, in particolare per quanto riguarda la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, e come risultino particolarmente congestionate le graduatorie per la scuola dell'infanzia nel Sud a fronte di posti vacanti che riguardano invece soprattutto il Nord. Ritiene, posto che evidentemente non vi è la volontà di costringere gli insegnanti a trasferirsi in sedi distanti dalla propria zona di provenienza, che occorra perseguire l'obiettivo comune di potenziare l'organico o di promuovere lo spostamento su base volontaria, ma come nel contempo vi sia l'esigenza di non precludere l'accesso dei giovani attraverso nuovi concorsi.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta, convenendo sul fatto che sia necessario un intervento più ampio, ma osserva come, nelle more di tale intervento più ampio, le proposte formulate con gli emendamenti in esame siano comunque da prendere in considerazione.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) ritiene necessaria una riflessione generale sulla qualità dell'insegnamento, a partire dal fatto che si è spesso ritenuto di ovviare alla carenza di insegnanti in determinate materie ampliando in modo incongruo le classi di insegnamento. Ritiene semmai debbano essere intraprese altre soluzioni, ad esempio ampliando i requisiti in modo da ricomprendervi anche la laurea triennale.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI ricorda come il Governo, anche nella persona della Ministra Azzolina, abbia dichiarato che non è sufficiente la conoscenza della materia da parte degli insegnanti ma che è necessaria anche la capacità psicopedagogica di trasmetterla. Ritiene che a tal fine vada valorizzato il percorso di tirocinio e vada presa in considerazione l'ipotesi delle lauree abilitanti.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Paolo Russo 6.20.

  Emanuele PRISCO (FDI), illustrando l'emendamento Bellucci 6.35, di cui è cofirmatario, dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario, rilevando come l'emendamento medesimo preveda la proroga della possibilità per la comunità di San Patrignano di utilizzare i docenti scolastici, a meno che non si voglia ritenere che vi sia una sorta di ostruzionismo preventivo nei confronti di chi è impegnato nella lotta alla droga in vista di un'eventuale legalizzazione della stessa. Chiede quanto meno l'accantonamento della proposta emendativa in esame.

  Il sottosegretario di Stato Antonio MISIANI precisa che il parere contrario sull'emendamento Pag. 226.35 deriva dalla mancanza di copertura finanziaria della proposta emendativa in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bellucci 6.35.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Piccoli Nardelli 6.10 è stato ritirato dai presentatori.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, a modifica del parere precedentemente espresso propone l'accantonamento dell'emendamento Casa 6.45.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Casa 6.45.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'emendamento Bucalo 6.41, di cui è cofirmataria, rileva come esso affronti il tema dell'inserimento di tutto il personale abilitato, compresi coloro che hanno conseguito il diploma magistrale nell'anno scolastico 2001/2002.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Bucalo 6.41.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, a modifica del parere precedentemente espresso propone l'accantonamento dell'emendamento Casa 6.47.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Casa 6.47.

  Vannia GAVA (LEGA), illustrando l'emendamento Belotti 6.27, di cui è cofirmatario, rileva come esso sia volto a porre rimedio alle criticità emerse nel reperimento dei presidenti e dei membri delle commissioni giudicatrici, che hanno penalizzato i precari. A tal fine, la proposta emendativa in esame prevede la proroga di un anno delle aliquote previste, al fine di prevenire il contenzioso.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede chiarimenti ai relatori sulle motivazioni della modifica del parere sugli emendamenti Casa 6.45 e 6.47.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, con riferimento all'emendamento Casa 6.47, precisa che è intervenuta una rivalutazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze per quanto concerne gli aspetti finanziari.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Belotti 6.27.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che l'emendamento Fratoianni 6.30 è stato ritirato dai presentatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Frassinetti 6.44.

  Vittoria BALDINO (M5S), relatrice per la I Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, a modifica del parere precedentemente espresso propone l'accantonamento dell'emendamento Giarrizzo 6.46.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Giarrizzo 6.46.

  Mauro D'ATTIS (FI), illustrando il suo emendamento 6.21, ne chiede l'accantonamento.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, accede all'invito di accantonare l'emendamento D'Attis 6.21.

  Claudio BORGHI, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento D'Attis 6.21.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento Rampelli 6.38, di cui è cofirmataria, chiedendo ai relatori di rivedere Pag. 23il loro parere o quantomeno di accantonarlo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Rampelli 6.38.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) chiede che sia accantonato anche l'emendamento Sasso 6.24, che ritiene di analogo tenore dell'emendamento Casa 6.47, in precedenza accantonato.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI fa notare che l'emendamento Sasso 6.24 – riguardante la trasformazione dei contratti del personale docente, da tempo indeterminato a determinato – appare molto diverso dall'emendamento Casa 6.47, che interviene invece sulla trasformazione a tempo pieno del rapporto di lavoro del personale amministrativo e tecnico.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Sasso 6.24 e Mandelli 6.13.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'emendamento Sasso 6.23 è stato accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Colmellere 6.28.

  Claudio BORGHI, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo De Filippo 6.06 è stato accantonato.

  Fabio MELILLI (PD), relatore per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, intervenendo sulle modalità di prosecuzione dell’iter e, in particolare, sul calendario dei lavori previsto per la giornata di domani, propone di rinviare di un paio d'ore la convocazione delle Commissioni, attualmente prevista per le ore 9.30 della mattina di domani, al fine di mettere i relatori ed il Governo nelle condizioni di continuare il proprio lavoro di confronto, in vista dell'espressione dei pareri e del prosieguo dell'esame delle proposte emendative.

  Claudio BORGHI, presidente, preso atto che non vi sono obiezioni alla proposta dei relatori, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, che ritiene opportuno convocare per le ore 11.30.

  La seduta termina alle 20.10.

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