CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 gennaio 2020
303.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 8 gennaio 2020.

Audizione dell'amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato italiane S.p.A. Gianfranco Battisti, nell'ambito dell'esame del DL 137/2019 recante «Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 8.15 alle 9.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene il viceministro dello sviluppo economico Stefano Buffagni.

  La seduta comincia alle 9.55.

DL 137/2019: Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria.
C. 2284 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 dicembre 2019.

  Alessandro MORELLI, presidente ricorda che nelle sedute dell'11 e 17 dicembre 2019 è stato avviato l'esame preliminare e che la Commissione ha svolto un ciclo di audizioni.
  Comunica che Atlantia ha trasmesso una memoria scritta sul provvedimento.
  Chiede se vi siano colleghi che intendano intervenire in discussione generale.

  Edoardo RIXI (LEGA) desidera esprimere un notevole imbarazzo riguardo agli esiti delle audizioni svolte dalla commissione, che lasciano alquanto sconcertati.
  In particolare, sottolinea come la ministra Paola de Micheli abbia dichiarato di non essere a conoscenza dei dettagli della vicenda Alitalia, se non limitatamente alle questioni collaterali connesse alle competenze del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il commissario straordinario, l'avvocato Leogrande, ha dichiarato di non avere un quadro preciso della situazione di Alitalia e si è limitato essenzialmente a dire di aver proceduto alla nomina di un nuovo direttore generale. Dall'audizione svoltasi nella giornata odierna dei rappresentanti di Ferrovie dello Stato si è appreso che, almeno in questa fase, il gruppo non è coinvolto nella procedura di cessione.
  Auspica quindi che nella prevista audizione del Ministro dello sviluppo economico Patuanelli si possa finalmente riuscire a capire quale sia effettivamente la posizione del governo che, nonostante le audizioni già svolte, allo stato non risulta affatto chiara. Ritiene pertanto molto grave che sulla delicata vicenda del destino della compagnia Alitalia vi sia ancora molta incertezza. Al riguardo ritiene che sia importante conoscere se vi sia stata effettivamente una riunione collegiale del governo sulla questione del rilancio di Alitalia, con il coinvolgimento del Ministro dell'economia e delle finanze, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro dello sviluppo economico. Stigmatizza la mancanza di un piano industriale aggiornato per la società Alitalia e si chiede se non sia necessario rivolgersi direttamente al Presidente del consiglio per conoscere quale sia la posizione del governo, a meno di non presupporre che in realtà vi sia già un orientamento e un piano industriale deciso che si è però scelto di non mettere a disposizione del Parlamento. In particolare, evidenzia come la Commissione trasporti in base alle proprie competenze dovrebbe essere in grado, prima di procedere alla conversione in legge del decreto in esame, di conoscere come si intenda risolvere il problema della continuità territoriale e quali siano i principali aeroporti che verranno eventualmente penalizzati da interventi di ridimensionamento della compagnia di bandiera. Stigmatizza il fatto che su tali importanti questioni gli unici soggetti che abbiano fornito una risposta chiara sono i rappresentanti della compagnia tedesca Lufthansa. Ribadisce quindi l'importanza di conoscere quali siano le linee di attività e quali siano le tratte sia interne che internazionali che saranno eventualmente penalizzati dai futuri interventi di ridimensionamento.
  Ritiene pertanto che occorra un'interlocuzione seria con il governo al fine di comprendere come verranno utilizzati i 400 milioni dell'ulteriore prestito che lo Stato fornisce alla compagnia Alitalia. Ribadisce come ciò che si è sentito nelle audizioni di questi giorni sia effettivamente imbarazzante e come vi siano notevoli difficoltà ad esaminare il provvedimento, che presenta un contenuto essenzialmente finanziario, da parte della Commissione Trasporti, che dovrebbe essere in grado di conoscere il piano di rilancio della compagnia Alitalia e le prospettive di sviluppo del trasporto aereo in Italia. Ritiene infine che la scelta di cambiare repentinamente il contesto dell'amministrazione straordinaria e di aprire una nuova procedura di cessione sia stata una scelta di natura essenzialmente politica.

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  Mauro ROTELLI (FDI) evidenzia l'estrema difficoltà di trovare una logica e di mettere ordine nella confusione delle audizioni svolte in questi giorni dalla Commissione Trasporti. Evidenzia infatti come la ministra Paola de Micheli si sia dichiarata del tutto estranea alla vicenda Alitalia e non competente sulle questioni cruciali che riguardano il rilancio della compagnia italiana.
  Auspica pertanto che la prevista audizione del ministro Patuanelli possa aiutare la commissione a comprendere quale sia effettivamente l'intenzione del governo circa la cessione di Alitalia, dal momento che la maggior parte degli auditi si sono trincerati dietro questioni di riservatezza. Si chiede quindi se non sia necessario ascoltare direttamente dal Presidente del Consiglio quale sia la posizione del governo rispetto a tale complessa vicenda.

  Giorgio MULÈ (FI), nel sottolineare come nello stesso titolo del decreto-legge si parli di continuità del trasporto aereo fornito dalla compagnia Alitalia, segnala che in un'azienda gli elementi costitutivi sono il management, il piano industriale e la presenza di profitti.
  Ciò premesso evidenzia come la compagnia Alitalia non sia ancora dotata di un management in grado di affrontare sia l'amministrazione straordinaria che l'eventuale rilancio della compagnia. L'altro elemento grave è, come è noto, l'assoluta mancanza di conti in ordine. Ricorda inoltre che, in base a quanto dichiarato dal nuovo commissario straordinario, in questo momento non esiste nemmeno un piano industriale ovvero un programma aggiornato dell'amministrazione straordinaria mentre si è proceduto alla nomina di un nuovo direttore generale, con contratto a tempo indeterminato annuale con un costo di 250 mila euro.
  Osserva, altresì, come il previsto termine del 31 maggio per la conclusione della procedura di cessione appare del tutto incongruo così come riconosciuto anche dal medesimo commissario straordinario, in assenza di offerte da parte di partner industriali e di altre novità sostanziali relative alla procedura di cessione.
  Così come dichiarato anche dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, si è avuta conferma del fatto che questa azienda, che ha lavorato per 18 mesi sul dossier Alitalia, sia adesso fuori da qualsiasi ipotesi di nuova cordata, dal momento che non sono riprese interlocuzioni ufficiali né con il governo e con il nuovo commissario straordinario. Sulla congruità del termine previsto dal decreto-legge l'amministratore delegato non si è invece voluto pronunciare.
  Tutto ciò premesso, ritiene che non si possa davvero scherzare sul destino della compagnia Alitalia e auspica maggiore chiarezza nella prevista audizione di oggi da parte del ministro Patuanelli, che pure prima di Natale si era detto moderatamente ottimista.
  Stigmatizza quindi la situazione di grande incertezza rispetto ai destini della compagnia, evidenziando come a suo giudizio oggi la Commissione stia svolgendo una discussione puramente accademica. Si chiede, al riguardo, se non sia più utile rinviare l'esame del decreto-legge al fine di dare al Presidente del Consiglio tutto il tempo necessario per definire la linea del governo, chiamando poi il medesimo Presidente del Consiglio a riferire in Commissione dal momento che i ministri auditi non hanno potuto dare delucidazioni chiare e concordanti in merito.
  Sottolinea che ad oggi gli aerei di Alitalia volano perché c’è stato l'ulteriore prestito dello Stato e che si tratta di una crisi grave esattamente come quella del gruppo ex-Ilva. Il commissario straordinario Leogrande, nell'audizione svoltasi nella giornata di ieri, ha confermato che la compagnia Alitalia si trova in gravi difficoltà finanziarie, bruciando ogni giorno quasi 1 milione di euro, mentre sulle prospettive nulla si è capito; risulta del tutto incerto se il prestito di 400 milioni sarà effettivamente sufficiente.
  Ritiene a questo punto che occorra uno sforzo di sano realismo, evidenziando come sia la fase del signing che del closing non si possano compiere entro il previsto Pag. 16termine del 31 maggio, termine che sarebbe considerato totalmente inadeguato in qualunque azienda in crisi che si trova di nuovo a ripartire da zero; occorre quindi che il Presidente del Consiglio prenda in mano la situazione ora, evitando di intervenire solo in seguito quando evidentemente la situazione sarà del tutto irrecuperabile. Invita quindi il Governo a fermarsi al fine di individuare un percorso realistico e percorribile.
  Ribadisce quindi che la Commissione Trasporti ad oggi non è nelle condizioni di poter dare un giudizio sul decreto-legge perché nonostante lo svolgimento delle audizioni non è stato possibile conoscere che cosa effettivamente potrà accadere. I rappresentanti di Ferrovie dello Stato hanno confermato di aver lavorato con esperti per 18 mesi ma attualmente dichiarano oggi di non essere coinvolti nella nuova procedura di cessione, fatto grave perché a suo giudizio sarebbe stato utile coinvolgere Ferrovie dello Stato che ha già compiuto un intenso lavoro. Infatti il governo ha scelto di ripartire da zero, nominando un nuovo commissario straordinario ma ancora non si comprende dove si voglia effettivamente andare e se vi siano le condizioni per un effettivo rilancio della compagnia Alitalia. Ribadisce, infine, che a suo giudizio, non vi siano le condizioni per procedere alla votazione di questo decreto-legge e che ritiene debba esserci un sussulto di dignità da parte del Parlamento con un intervento diretto del Presidente del Consiglio.

  Davide GARIGLIO (PD) ritiene che la narrazione svolta da alcuni colleghi intervenuti non sia in realtà corrispondente ai fatti, pur riconoscendo che la compagnia Alitalia si trovi ancora in una situazione di estrema difficoltà, peraltro nota da tempo. Certamente nessuno può avere o dare garanzie che vi sia un esito positivo di tale complessa vicenda, ricordando al riguardo come quello in esame rappresenti il quinto di una serie di decreti-legge intervenuti per affrontare la crisi della compagnia Alitalia certamente ben lontana dall'essere risolta. Ciò nonostante ritiene che una narrazione così poco rispondente ai fatti non sia in questo momento davvero utile. Entrando più nel merito delle questioni, segnala come nella memoria scritta inviata da Atlantia vi siano state evidenti contestazioni del piano industriale predisposto da Delta che non interviene sulle rotte del Nord-America, giudicate molte profittevoli. Osserva inoltre come in realtà Lufthansa non sia mai stata effettivamente parte della cordata.
  Su questi specifici aspetti non ritiene che vi siano rilevanti novità ma condivide le numerose perplessità rilevate dai colleghi circa gli esiti dell'audizione del commissario straordinario, che certamente non ha ritenuto di entrare nel merito delle questioni rappresentando ancora una situazione assai incerta.
  Ricorda in ogni caso come Alitalia si tenga in piedi da anni grazie ai soldi pubblici e come si tratti comunque di una compagnia che ricopre una posizione di assoluto rilievo nel panorama europeo e mondiale, riconoscendo l'urgenza di una soluzione che consenta il rilancio superando le divisioni fra i gruppi parlamentari e garantendo l'integrità dell'azienda e la continuità delle attività aziendali senza ulteriori errori gestionali e di prospettiva. Si tratta evidentemente di un'azienda che va salvata; il nuovo prestito di 400 milioni serve proprio a questo ed il previsto termine del 31 maggio sembra effettivamente non adeguato per assicurare il completamento della procedura di cessione ove entro quella data si intendesse completare anche il c.d. closing.
  Nel ribadire la non condivisione circa il coinvolgimento di Ferrovie dello Stato in una ipotetica cordata, ritiene che su tali aspetti si renda necessaria una riflessione approfondita e una volontà condivisa e unitaria che consenta di raggiungere gli obiettivi di rilancio della compagnia. In tale contesto auspica quindi che il ministro Patuanelli, che ringrazia per la rinnovata disponibilità, nella prevista audizione pomeridiana possa effettivamente indicare delle soluzioni realistiche e concretamente realizzabili.

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  Edoardo RIXI (LEGA), nel ritenere sempre interessante ascoltare gli interventi del collega Gariglio, segnala l'imbarazzo che si percepisce anche da parte della maggioranza rispetto alla situazione che si è creata.
  Ritiene che nel documento inviato da Atlantia vi sia la conferma della disponibilità di tale gruppo a continuare e che l'interruzione di tale interlocuzione sia stata una decisione del governo. Giudica assai sorprendente l'intervento della ministra De Micheli che ha affermato che il previsto termine del 31 maggio per la conclusione della procedura di cessione deve essere rispettato pur in assenza di un nuovo piano industriale.
  A tale riguardo ritiene che si potrà comprendere solo più avanti se in realtà vi sia già in queste ore un piano industriale già predisposto che il governo ha deciso di non condividere con il Parlamento.
  Ricorda che la Commissione Trasporti si è assunta con i rappresentanti sindacali l'impegno di mantenere gli attuali livelli occupazionali e l'integrità dell'azienda. Riconosce come la crisi di Alitalia debba essere fatta risalire lontano nel tempo ma invita gli interlocutori e i soggetti coinvolti ad occuparsi del presente e dei contenuti di questo decreto-legge, individuando soluzioni effettivamente percorribili. Ribadisce la gravità del fatto che ancora in questi giorni non vi siano chiare indicazioni da parte del governo.

  Raffaella PAITA (IV) ritiene che sulla vicenda d'Italia occorra un grande senso di responsabilità da parte di tutti nella consapevolezza che certamente il provvedimento in esame non possa esaurire il tema Alitalia. Serve quindi un atteggiamento di maturità da parte della maggioranza e da parte delle opposizioni che di fatto sono stati corresponsabili di insuccessi e iniziative fallite. Serve quindi onestà intellettuale e una riflessione approfondita senza inutili strumentalizzazioni. Riconosce l'estrema complessità della situazione dal momento che ad oggi Ferrovie dello Stato è fuori da un'ipotetica nuova operazione, Lufthansa ha confermato la disponibilità per una mera partnership commerciale, mentre il commissario straordinario ha mostrato per così dire molta cautela sulle iniziative che intende intraprendere e al momento non ha fornito utili elementi su un nuovo piano di amministrazione straordinaria; ritiene quindi che certamente nella prevista audizione del ministro Patuanelli si potrà conoscere con maggiore chiarezza quale sia effettivamente l'intenzione del Governo circa la vicenda Alitalia.
  Nel riconoscere evidentemente la gravità della situazione e la legittimità di alcune delle preoccupazioni fin qui emerse circa la mancanza di una chiara strategia, ritiene che su alcune scelte di fondo vi siano posizioni diverse; ad esempio lei stessa non crede all'ipotesi di nazionalizzazione della compagnia ma allo stesso tempo ritiene che, nonostante i ripetuti fallimenti e le responsabilità del passato, lo scenario di non concedere il nuovo prestito ad Alitalia sarebbe assai grave e non può essere considerato praticabile. Ribadisce la necessità di un'assunzione di responsabilità da parte della politica nell'esame del decreto-legge al fine di assicurare una concreta prospettiva di sviluppo.
  Segnala inoltre che nel corso delle audizioni sono emerse ulteriori questioni, quali ad esempio quella della nomina del direttore generale che a suo giudizio potrebbe essere in questa fase riconsiderata.
  Auspica pertanto che le scelte fatte finora non abbiano già tracciato il percorso e che si possa svolgere una riflessione complessiva sulle iniziative da intraprendere.

  Elena MACCANTI (LEGA) chiede alla presidenza di conoscere in dettaglio se il gruppo Delta abbia o meno dato la propria disponibilità ad intervenire in audizione.

  Alessandro MORELLI, presidente, chiarisce che il gruppo Delta non si è dichiarato disponibile ad intervenire nelle date indicate dalla Commissione.

  Elena MACCANTI (LEGA) esprime rammarico per la mancata audizione dei Pag. 18rappresentanti di Delta, sottolineando l'importanza delle audizioni fin qui svolte che hanno consentito alla Commissione di acquisire importanti elementi conoscitivi sulla complessa vicenda della cessione della società Alitalia.

  Giorgio MULÈ (FI) suggerisce alla presidenza di valutare l'opportunità di chiedere ai rappresentanti di Delta di inviare alla Commissione un contributo scritto.

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.55.

AUDIZIONI

  Mercoledì 8 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene il Ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.

  La seduta comincia alle 15.05.

Audizione del Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nell'ambito dell'esame del DL 137/2019 recante «Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria».
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e conclusione).

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante il resoconto stenografico, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione, ringraziando in modo non formale il ministro per la pronta disponibilità ad essere nuovamente presente in audizione innanzi alla Commissione trasporti.

  Il ministro Stefano PATUANELLI, avendo già svolto la propria relazione nella precedente audizione, si dichiara disponibile a rispondere ai quesiti dei membri della Commissione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Giorgio MULÈ (FI), Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), Edoardo RIXI (LEGA), Mauro ROTELLI (FDI), Davide GARIGLIO (PD), Stefano FASSINA (LEU), Luciano CANTONE (M5S) e Raffaella PAITA (IV).

  Il ministro Stefano PATUANELLI risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Interviene per formulare ulteriori quesiti ed osservazioni il deputato Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC).

  Il ministro Stefano PATUANELLI risponde agli ulteriori quesiti posti.

  Alessandro MORELLI, presidente, ringrazia nuovamente il ministro per il suo contributo e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 8 gennaio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro MORELLI. — Interviene il viceministro dello sviluppo economico Stefano Buffagni.

  La seduta comincia alle 16.55.

Pag. 19

DL 137/2019: Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.A. e Alitalia Cityliner S.p.A. in amministrazione straordinaria.
C. 2284 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Alessandro MORELLI, presidente, avverte che sono stati presentati 25 emendamenti (vedi allegato).
  Chiede quindi ai colleghi se intendano intervenire sul complesso degli emendamenti presentati, rinviando alle sedute già previste per la giornata di domani l'esame delle proposte emendative nonché, acquisiti i pareri delle commissioni competenti in sede consultiva, il conferimento del mandato al relatore.

  Elena MACCANTI (LEGA) a nome del suo gruppo illustra sinteticamente il contenuto degli emendamenti presentati, volti innanzitutto a determinare un perimetro chiaro per le attività cui è chiamato il nuovo commissario straordinario.
  In particolare l'emendamento a sua prima firma 1.6 è volto a garantire il mantenimento dell'unitarietà e dell'integrità delle attività aziendali facenti capo ad Alitalia, escludendo espressamente la previsione della cessione di singoli complessi aziendali a soggetti diversi.
  L'emendamento a sua prima firma 1.16 prevede la soppressione del comma 5 dell'articolo 1 del decreto-legge, che prevede una modifica in tema di riassegnazione degli interessi sul finanziamento ed in particolare che essi siano versati all'entrata del bilancio dello Stato anziché nello stato di previsione del ministero dell'economia e delle finanze in vista di una eventuale sottoscrizione di quote di partecipazione al capitale della società di nuova costituzione.
  L'emendamento a sua prima firma 1.17 prevede che l'organo commissariale svolga le sue funzioni nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili alla data della nomina, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e senza ulteriore aggravio finanziario a carico della società in amministrazione straordinaria. Esprime quindi perplessità sull'opportunità della nomina, in questa fase, di un nuovo direttore generale, dal momento che il nuovo commissario straordinario potrà avvalersi della collaborazione dei precedenti commissari anche se per un periodo prestabilito.
  L'emendamento a sua prima firma 1.21 prevede di stabilizzare a regime il finanziamento del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo, modificando in tal senso l'articolo 26 del decreto-legge n. 4 del 2019 recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
  Infine l'articolo aggiuntivo Durigon 1.01 prevede l'applicazione, da parte di tutti i vettori che operano sul territorio italiano, ai propri dipendenti di trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli stabiliti dal contratto collettivo nazionale del trasporto aereo.

  Federica ZANELLA (FI), nel condividere le considerazioni svolte dalla collega Maccanti circa la necessità di individuare un perimetro normativo certo per le attività del nuovo commissario straordinario, illustra sinteticamente il contenuto degli emendamenti presentati dal suo gruppo.
  In particolare, evidenzia come l'emendamento a sua prima firma 1.1 sia volto a ripristinare il termine per la restituzione del prestito entro sei mesi dall'erogazione e in ogni caso entro trenta giorni dall'intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali, così come già previsto all'articolo 54 del decreto-legge n. 124 del 2019, recante misure urgenti in materia fiscale, successivamente soppresso.
  L'emendamento Sozzani 1.3 prevede che l'organo commissariale invii alle competenti commissioni parlamentari tutti i dati aggiornati relativi alla gestione finanziaria nonché una relazione trimestrale Pag. 20sempre sulla gestione finanziaria per tutta la durata dell'amministrazione straordinaria.
  L'emendamento a sua prima firma 1.4 prevede la soppressione del comma 3 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, che prevede l'integrazione del programma della procedura di amministrazione straordinaria con un piano avente ad oggetto le iniziative e gli interventi di riorganizzazione ed efficientamento della struttura e delle attività aziendali funzionali al trasferimento dei complessi aziendali.
  Infine l'articolo aggiuntivo Sozzani 1.02 prevede l'istituzione di un Comitato parlamentare di controllo sulla cessione di Alitalia SpA, composto da cinque senatori e da cinque deputati nominati rispettivamente dai Presidenti delle Camere. Si prevede altresì che l'attività del comitato cessi il terzo mese successivo alla cessione definitiva e dei complessi aziendali e comunque entro la fine della legislatura.

  Alessandro MORELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 8 gennaio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.05 alle 17.15.

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