CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 dicembre 2019
293.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 85

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.15.

Disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana.
Nuovo testo C. 1682.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 novembre 2019.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA rappresenta che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali non ha ancora provveduto a trasmettere la relazione tecnica ai fini della prescritta verifica delle quantificazioni da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, ai sensi dell'articolo 1, commi 2, lettera a), 3, 4 e 5, della legge 1o dicembre 2018, n. 132.
Atto n. 118.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 dicembre 2019.

  Fabio MELILLI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate, ai sensi dell'articolo 1, commi 2, lettera a), 3, 4 e 5, della legge 1o dicembre 2018, n. 132 (Atto n. 118),
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo nella seduta del 13 novembre scorso;
  rilevato che:
   risulta necessario coordinare la procedura di monitoraggio dell'andamento degli oneri derivanti dal presente decreto con quella prevista dal decreto legislativo n. 94 del 2017, riformulando la disposizione di cui all'articolo 11, comma 2, del presente schema di decreto in maniera analoga a quanto stabilito dall'articolo 41, comma 2, dello schema di decreto di cui all'atto del Governo n. 119, precisando altresì che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con il quale si dispone l'eventuale riduzione degli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa delle amministrazioni interessate deve essere trasmesso alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni Pag. 86parlamentari competenti, conformemente a quanto previsto dal comma 12-bis dell'articolo 17 della legge n. 196 del 2009;
   da un punto di vista formale, risulta altresì necessario specificare il carattere annuo degli oneri decorrenti dal 2028, così come indicati tanto all'alinea quanto alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 12;
   occorre inserire una precisazione di tenore analogo al comma 2 del medesimo articolo 12 con riferimento agli oneri indiretti – peraltro già inclusi negli importi di cui all'alinea del predetto comma 1 – laddove il testo si limita ad affermare che essi “ ammontano a euro 640.815 ”;
   risulta quindi necessario esplicitare che – come è dato evincere dalla tabella n. 50 contenuta nella relazione tecnica allegata al presente schema di decreto – il predetto importo presenta carattere annuo e si verifica a decorrere dall'anno 2020,
   preso altresì atto che la rimodulazione delle annualità del Fondo per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate – utilizzato a copertura degli oneri derivanti dal presente schema di decreto – è stata oggetto di compensazione, anche in termini di fabbisogno e di indebitamento netto, per effetto dell'articolo 3 del decreto-legge n. 104 del 2019, recante disposizioni urgenti per la riorganizzazione dei Ministeri, esaminato dalla Commissione bilancio in sede consultiva nella seduta del 13 novembre scorso,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
   1) All'articolo 10, comma 2, lettera b), dopo il numero 3) aggiungere il seguente: 4) al comma 15 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Ai fini dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al presente comma, si applicano le disposizioni di cui al terzo, quarto e quinto periodo del comma 12-bis dell'articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196».
  Conseguentemente, all'articolo 11, sostituire il comma 2 con il seguente: 2. A decorrere dal 1o gennaio 2020, in relazione all'attuazione di quanto previsto dal presente decreto, si applicano le disposizioni di cui all'articolo 11, comma 15, del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 94, come modificato dall'articolo 10, comma 2, lettera b), numero 4), del presente decreto.
   2) All'articolo 12, comma 1, all'alinea e alla lettera b), dopo le parole: euro 30.898.325 aggiungere la seguente: annui;
   3) All'articolo 12, comma 2, dopo le parole: euro 640.815 aggiungere le seguenti: annui a decorrere dall'anno 2020».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive, a norma dell'articolo 1, commi 2, lettera b), 3 e 4, della legge 1o dicembre 2018, n. 132, al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, recante «Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche».
Atto n. 119.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 dicembre 2019.

  Ubaldo PAGANO (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:

Pag. 87

  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive, a norma dell'articolo 1, commi 2, lettera b), 3 e 4, della legge 1o dicembre 2018, n. 132, al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, recante “ Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ” (Atto n. 119),
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo nella seduta del 13 novembre scorso;
  rilevato che:
   in merito alla tabella II.4, relativa all'articolo 23, la ripartizione delle promozioni nel ruolo dei sovrintendenti deve avvenire secondo le modalità descritte nella relazione tecnica, in base alla quale sono riservate 50 unità soprannumerarie annue al personale da carabiniere ad appuntato e la parte restante al personale del grado apicale;
   risulta pertanto necessario, ai fini di una maggiore chiarezza della predetta disposizione, inserire tale precisazione nel testo dell'articolo 23;
   all'articolo 36, comma 1, lettera b), capoverso lettera a-ter), con riferimento alla mancata espressa elencazione delle modalità di assorbimento, nell'anno 2026, della quota parte del previsto aumento transitorio della dotazione organica del ruolo dei sovrintendenti per complessive 4.000 unità, dal combinato disposto della predetta disposizione, laddove si stabilisce che “ al completo riassorbimento delle posizioni sovrannumerarie si provvede entro il 2026 ”, e delle posizioni riassorbite negli anni 2023 (940 unità), 2024 (1.258 unità) e 2025 (1.052 unità) – di cui ai numeri 1), 2) e 3) dello stesso comma della lettera a-ter), pari a complessive 3.250 unità – si deduce che le rimanenti 750 unità devono essere riassorbite nell'anno 2026;
   risulta pertanto necessario esplicitare in norma, come risulta dalla relazione tecnica, che il completo riassorbimento delle 750 unità residuali del sovrannumero avverrà entro il 31 dicembre dell'anno 2026;
   riguardo alla tabella V.3 della relazione tecnica, concernente l'articolo 36, comma 1, lettera ff), per un mero errore di calcolo è stato sottostimato l'onere complessivo risultante dalla tabella medesima sulla base del differenziale tra le qualifiche di commissario tecnico e di commissario capo tecnico per un importo di 5.186 euro, e pertanto l'onere complessivo per ogni anno di anticipo è pari a 67.422,4 euro, anziché a 62.236 euro;
   risulta pertanto necessario compensare tale maggiore onere, considerata la sua esiguità, a valere sulle risorse destinate alla defiscalizzazione di cui all'articolo 40 del presente schema di decreto, ferma restando la copertura finanziaria prevista dal successivo articolo 43;
   l'articolo 38, comma 1, lettera aa), nel prevedere una promozione di carattere facoltativo al grado di generale di divisione del ruolo normale-comparto aeronavale, non include espressamente tale promozione tra quelle annualmente previste, come affermato dalla relazione tecnica, posto che la tabella 1 allegata al decreto legislativo n. 69 del 2001, come modificata dal presente schema di decreto legislativo, fissa in 2 unità la dotazione organica dei generali di divisione del ruolo normale-comparto aeronavale;
   risulta quindi necessario esplicitare nel testo che la facoltà attribuita al Comandante generale può essere esercitata nei limiti delle promozioni previste per il medesimo periodo;
   all'articolo 38 comma 1, lettera bb), che prevede l'incremento del ruolo dei sovrintendenti della Guardia di finanza per un massimo di 1.500 unità soprannumerarie, con riassorbimento entro il 2029, dal punto di vista formale risulta necessario Pag. 88esplicitare nel testo che nel 2029 il numero di unità soprannumerarie deve essere pari a zero;
   in relazione alla procedura di monitoraggio dell'andamento degli oneri derivanti dal presente decreto, da effettuare ai sensi dell'articolo 45, comma 31, del decreto legislativo n. 95 del 2017, risulta necessario chiarire che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con il quale si dispone l'eventuale riduzione degli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa delle amministrazioni interessate, deve essere trasmesso alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni parlamentari competenti, conformemente a quanto previsto dal comma 12-bis dell'articolo 17 della legge n. 196 del 2009;
   da un punto di vista formale, risulta necessario specificare il carattere annuo degli oneri decorrenti dal 2028, così come indicati tanto all'alinea quanto alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 43;
   occorre inserire una precisazione di tenore analogo al comma 2 del medesimo articolo 43 con riferimento agli oneri indiretti – peraltro già inclusi negli importi di cui all'alinea del predetto comma 1 – laddove il testo si limita ad affermare che essi “ ammontano a 1.200.603 euro ”;
   risulta quindi necessario esplicitare che – come è dato evincere dalla tabella riepilogativa annessa alla relazione tecnica di cui al presente schema di decreto – il predetto importo presenta carattere annuo e si verifica a decorrere dall'anno 2020;
   preso altresì atto che la rimodulazione delle annualità del Fondo per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate – utilizzato a copertura degli oneri derivanti dal presente schema di decreto – è stata oggetto di compensazione, anche in termini di fabbisogno e di indebitamento netto, per effetto dell'articolo 3 del decreto-legge n. 104 del 2019, recante disposizioni urgenti per la riorganizzazione dei Ministeri, esaminato dalla Commissione bilancio in sede consultiva nella seduta del 13 novembre scorso,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE
  con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
   1) All'articolo 23, comma 1, capoverso 3-quinquies, sostituire le parole: suddivise in 400 unità per l'anno 2020, 500 unità per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 800 unità per ciascuno degli anni 2023 e 2024 con le seguenti: suddivise in 400 unità, 350 selezionati tra gli appuntati scelti e 50 tra i rimanenti gradi, per l'anno 2020; 500 unità, 450 selezionati tra gli appuntati scelti e 50 tra i rimanenti gradi, per ciascuno degli anni 2021 e 2022; 800 unità, 750 selezionati tra gli appuntati scelti e 50 tra i rimanenti gradi, per ciascuno degli anni 2023 e 2024;
   2) All'articolo 36, comma 1, lettera b), capoverso lettera a-ter), dopo il numero 3) aggiungere il seguente: 4) 0 al 31 dicembre 2026;
   3) All'articolo 38, comma 1, lettera aa), capoverso comma 56-bis, lettera b), aggiungere in fine le seguenti parole: nei limiti delle promozioni previste per il medesimo periodo;
   4) All'articolo 38 comma 1, lettera bb), capoverso comma 60-quinquies, dopo la lettera c) aggiungere la seguente: d) al 31 dicembre 2029, in 0 unità.»;
   5) All'articolo 40, comma 1, lettera b), siano ridotti gli importi ivi indicati per gli anni 2022, 2023 e 2024 in misura pari a 1.729 euro per l'anno 2022, a 5.186 euro per l'anno 2023 e a 3.457 euro per l'anno 2024.
   6) All'articolo 40, comma 1, dopo la lettera n) aggiungere la seguente:
    n-bis) al comma 31, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Ai fini dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al presente Pag. 89comma, si applicano le disposizioni di cui al terzo, quarto e quinto periodo del comma 12-bis dell'articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196».

  Conseguentemente, all'articolo 41, comma 2, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , come modificato dall'articolo 40, comma 1, lettera n-bis), del presente decreto;
   7) All'articolo 43, comma 1, all'alinea e alla lettera b), dopo le parole: 88.375.178 euro aggiungere la seguente: annui;
   8) All'articolo 43, comma 2, dopo le parole: 1.200.603 euro aggiungere le seguenti: annui a decorrere dall'anno 2020».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo.
Atto n. 133.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alle calamità naturali.
Atto n. 134.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati.
Atto n. 135.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali.
Atto n. 136.
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Pietro NAVARRA (PD), relatore, segnala che i quattro schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di riparto in esame provvedono alla ripartizione della quota dell'otto per mille IRPEF per l'anno 2018, con riferimento alle scelte effettuate dai contribuenti sulle dichiarazioni dei redditi del 2015, relative ai redditi percepiti nell'anno 2014.
  Evidenzia che il Governo ha presentato distinti schemi di decreti di riparto delle risorse dell'otto per mille IRPEF di competenza statale, uno per ognuna delle categorie di interventi ammessi a finanziamento, con l'eccezione della quota assegnata per la categoria relativa all'edilizia scolastica, per la quale – come precisato dalla relazione illustrativa – non sono state presentate istanze per l'anno 2018 in quanto le relative risorse, ai sensi di quanto disposto dall'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015, sono destinate agli interventi di edilizia scolastica che si rendono necessari a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili individuati annualmente con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, anche sulla base dei dati contenuti nell'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Fa presente, pertanto, che la procedura di assegnazione delle risorse viene ora gestita direttamente dal Ministero dell'istruzione, senza la presentazione delle istanze alla Presidenza del Consiglio.
  Evidenzia che le risorse complessivamente ripartite per le finalità dell'otto per mille IRPEF di pertinenza statale per il 2018 sono pari a 27.515.039 euro.
  Ricorda che si tratta di un importo notevolmente inferiore rispetto a quanto teoricamente spettante allo Stato sulla Pag. 90base delle scelte dei contribuenti, pari a 175.632.294 euro. Segnala che tale differenza deriva dalla circostanza che l'autorizzazione di spesa relativa all'otto per mille IRPEF, per la quota parte di competenza statale, ed i relativi importi iscritti in bilancio sul capitolo 2780 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, risultano decurtati da numerose disposizioni legislative vigenti, che ne hanno disposto la destinazione ad altre finalità.
  Fa presente che, per l'anno 2018, incide sulla quantificazione delle risorse dell'otto per mille di competenza statale, tra le altre, la riduzione – dovuta alla procedura di spending review (introdotta dall'articolo 22-bis della legge di contabilità pubblica) – disposta con la legge di bilancio per il 2018 (legge n. 205 del 2017), che ha operato, in Sezione II, un taglio dello stanziamento del capitolo dell'otto per mille di competenza statale di oltre 4,8 milioni per il 2018 e di circa 2,1 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2024.
  Al riguardo ricorda che con il decreto del Presidente della Repubblica n. 82 del 2013 è stata introdotta nel decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998, all'articolo 2-bis, comma 6, la previsione dell'obbligo per il Governo di riferire alle competenti Commissioni parlamentari, nel caso in cui venga disposta, con un provvedimento legislativo di iniziativa governativa, la riduzione o la diversa destinazione delle risorse dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale, in merito alle modalità di reintegrazione delle risorse medesime e alle conseguenti iniziative.
  Sul problema della riduzione delle risorse destinate all'otto per mille a gestione statale, ricorda, che è più volte intervenuta la Corte dei Conti, sottolineando come la distrazione – sin dai primi anni di applicazione dell'istituto, ma sistematicamente a partire dal 2004, per esigenze di bilancio – della maggior parte delle risorse che i contribuenti destinano allo Stato, nella scelta effettuata in sede di dichiarazione dei redditi, verso finalità diverse da quelle tassativamente indicate dalla legge n. 222 del 1985, rappresenta un grave vulnus all'istituto, in quanto questo trova la sua ragion d'essere proprio nella libera scelta dei cittadini.
  Rappresenta che sulla questione è intervenuta la legge 4 agosto 2016, n. 163, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, che, inserendo il comma 1.1 all'articolo 17 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, ha statuito il divieto di utilizzo delle risorse derivanti dalla quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche attribuita alla diretta gestione statale, per la copertura finanziaria delle leggi che comportino nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate.
  Tuttavia, come anche sottolineato dalla Corte dei conti, evidenzia che le disposizioni normative intervenute finora continueranno ad incidere sulla capienza dei fondi dell'otto per mille di competenza statale, dato il carattere permanente di molte delle riduzioni ivi previste.
  Segnala, dunque, che rispetto all'importo spettante allo Stato in base alle scelte dei contribuenti lo stanziamento definitivo di competenza relativo alla quota dell'otto per mille di pertinenza statale, risultante nel Rendiconto generale dello Stato dell'esercizio finanziario 2017, è pari a circa 34,4 milioni (iscritti sul capitolo 2780 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze). Ricorda che tale importo viene versato alla Presidenza del Consiglio dei ministri (capitolo 224 «Contributi ad enti e associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato), ai fini della gestione del procedimento per l'utilizzo delle relative risorse.
  Segnala che sull'importo versato vengono poi detratte le somme da assegnare all'Agenzia per la cooperazione e lo sviluppo (- 6.870.668 euro), ai sensi dell'articolo 18, comma 2, lettera e), della legge n. 125 del 2014 che prevede appunto che i mezzi finanziari a disposizione della predetta Agenzia siano costituiti anche da una quota del 20 per cento della quota a Pag. 91diretta gestione statale delle somme di cui all'articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222.
  Fa presente, dunque – considerando anche l'importo aggiuntivo di circa 32.336 euro che si è reso disponibile sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio, quale esito del recupero di somme delle annualità precedenti già pagate dell'otto per mille (rimborsi e restituzioni) –, che la somma complessiva da ripartire per l'anno 2018 relativa alla quota dell'otto per mille a diretta gestione statale è pari a 27.515.039 euro.
  Segnala che il piano di riparto delle risorse 2018 dell'otto per mille IRPEF di competenza statale, contenuto negli schemi di decreto in esame, è elaborato sulla base dell'articolo 2-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 1998, che prevede che la quota dell'otto per mille di diretta gestione statale venga ripartita, di regola, in cinque quote uguali per le cinque tipologie di interventi ammesse a contributo.
  In proposito, fa presente che in sede di ripartizione delle risorse complessivamente a disposizione per l'otto per mille IRPEF di competenza statale per l'anno 2018, l'importo di 27.515.039 euro è stato suddiviso in parti uguali tra le cinque categorie di intervento, per un importo unitario di 5.503.008 euro.
  Evidenzia, quindi, che ai fini della ripartizione delle somme assegnate a ciascuna categoria tra gli interventi ammissibili al beneficio, sono stati presentati quattro distinti schemi di decreto:
   schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo (Atto n. 133);
   schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli interventi relativi alle calamità naturali (Atto n. 134);
   schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e minori stranieri non accompagnati (Atto n. 135);
   schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali (Atto n. 136).

  Ribadisce che, come già detto, non è stato presentato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione del quinto delle risorse relative alla categoria dell'edilizia scolastica in quanto, per tale categoria, le risorse sono trasferite direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al quale spetta, ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015, la gestione degli interventi relativi alla categoria dell'edilizia scolastica.
  Segnala che, come indicato nel preambolo degli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai fini dell'ammissione alla ripartizione della quota dell'otto per mille IRPEF di pertinenza statale per il 2018 sono pervenute 277 domande, di cui: 107 per la fame nel mondo, di cui 92 ammesse alla valutazione tecnica; 41 per calamità naturali, di cui 26 ammesse alla valutazione tecnica; 69 per conservazione beni culturali, di cui 12 ammesse alla valutazione tecnica; 60 per assistenza ai rifugiati, di cui 40 ammesse alla valutazione tecnica.
  Evidenzia che delle istanze pervenute, 107 sono state escluse per mancanza dei requisiti soggettivi ed oggettivi e che sono stati ammessi alla valutazione delle Commissioni tecniche 170 progetti. Fa presente che ai fini della ripartizione, sono state ammesse a finanziamento le istanze che hanno conseguito il punteggio più alto nella valutazione, fino a concorrenza della somma disponibile per ogni categoria.
  Sottolinea che, nel complesso, le istanze ammesse al finanziamento con gli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono risultate pari a 78, con una percentuale di ammissione, ossia un rapporto tra domande ammesse e domande presentate, pari al 28,2 per cento. Nel dettaglio, si tratta di:
   27 istanze, per un importo di euro 5.503.007,8, per interventi relativi alla Pag. 92fame nel mondo, con una percentuale di ammissione (rapporto domande ammesse/ domande presentate) pari al 25,2 per cento;
   6 istanze, per un importo di euro 5.503.007,8, per interventi relativi alle calamità naturali, con una percentuale di ammissione pari al 14,6 per cento;
   34 istanze, per un importo di euro 5.503.007,8, per interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, con una percentuale di ammissione pari al 56,7 per cento;
   11 istanze, per un importo di euro 5.503.007,8, per interventi relativi alla conservazione dei beni culturali, con una percentuale di ammissione pari al 15,9 per cento.

  Infine, per il dettaglio della normativa che attualmente disciplina la materia, per gli interventi di rideterminazione della quota dell'8 per mille disposti dal legislatore nel corso del tempo a copertura di oneri derivanti da interventi legislativi, nonché per il dettaglio delle istanze presentate ed ammesse al finanziamento, rinvia alla documentazione predisposta dal Servizio Studi.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), nel rilevare che frequentemente la capienza del capitolo di spesa su cui confluiscono le risorse dell'otto per mille IRPEF di competenza statale viene ridotta per far fronte agli effetti finanziari derivanti da nuove disposizioni normative, chiede alla sottosegretaria Guerra di chiarire quali siano le intenzioni del Governo in merito al futuro utilizzo di tali risorse, anche al fine di fare chiarezza nei confronti dei contribuenti che decidono di destinare l'otto per mille IRPEF alle casse dello Stato.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA fa presente che è ferma intenzione del Governo attribuire la massima rilevanza alle scelte operate dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi, come dimostra il fatto che l'articolo 46-bis del decreto-legge in via di conversione n. 124 del 2019, recante disposizioni urgenti in materia fiscale, recentemente introdotto nel corso dell'esame presso la Camera, riconosce al contribuente che destina la quota dell'otto per mille del gettito dell'IRPEF alla diretta gestione statale la possibilità di scegliere, a decorrere dalla dichiarazione dei redditi per l'anno 2019, tra una delle cinque tipologie di intervento previste a legislazione vigente cui destinare le relative risorse.

  Claudio BORGHI, presidente, ribadisce quanto illustrato dal relatore, ossia che il citato comma 1.1 dell'articolo 17 della legge di contabilità pubblica n. 196 del 2009 ha statuito il divieto di utilizzo delle risorse derivanti dalla quota dell'otto per mille del gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche attribuita alla diretta gestione statale per la copertura finanziaria delle leggi che comportino nuovi o maggiori oneri ovvero minori entrate.

  Pietro NAVARRA (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere sull'Atto n. 133:
  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alla fame nel mondo (Atto n. 133),
   preso atto dei contenuti della relazione illustrativa riferita agli schemi di decreto concernenti la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 (Atti nn. 133, 134, 135 e 136), da cui si evince che:
    le somme relative alla quota dell'otto per mille dell'IRPEF devolute alla diretta gestione statale affluiscono sul capitolo 224 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri, denominato Pag. 93«Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato», sulla base dell'importo liquidato dagli uffici finanziari;
    per l'anno 2018 tali somme sono risultate pari a 34.353.341 euro;
    alle predette somme è stata detratta una quota pari al 20 per cento, pari a 6.870.668 euro, destinata all'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo ai sensi dell'articolo 18, comma 2, lettera e), della legge n. 125 del 2014;
    considerando anche l'importo aggiuntivo di circa 32.336 euro che si è reso disponibile sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio, quale esito del recupero di somme delle annualità precedenti già pagate dell'otto per mille, le somme risultanti, pari a 27.515.039 euro, sono state suddivise in parti uguali tra le cinque categorie di intervento per un importo unitario di euro 5.503.008, una delle quali, relativa all'edilizia scolastica, è stata destinata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015;
    sono state accolte 27 istanze, per un importo complessivo di euro 5.503.007,8, con una percentuale di ammissione (rapporto tra domande ammesse e domande presentate) pari al 25,2 per cento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Pietro NAVARRA (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere sull'Atto n. 134:
  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alle calamità naturali (Atto n. 134),
   preso atto dei contenuti della relazione illustrativa riferita agli schemi di decreto concernenti la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 (Atti nn. 133, 134, 135 e 136), da cui si evince che:
    le somme relative alla quota dell'otto per mille dell'IRPEF devolute alla diretta gestione statale affluiscono sul capitolo 224 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri, denominato «Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato», sulla base dell'importo liquidato dagli uffici finanziari;
    per l'anno 2018 tali somme sono risultate pari a 34.353.341 euro;
    alle predette somme è stata detratta una quota pari al 20 per cento, pari a 6.870.668 euro, destinata all'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo ai sensi dell'articolo 18, comma 2, lettera e), della legge n. 125 del 2014;
    considerando anche l'importo aggiuntivo di circa 32.336 euro che si è reso disponibile sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio, quale esito del recupero di somme delle annualità precedenti già pagate dell'otto per mille, le somme risultanti, pari a 27.515.039 euro, sono state suddivise in parti uguali tra le cinque categorie di intervento per un importo unitario di euro 5.503.008, una delle quali, relativa all'edilizia scolastica, è stata destinata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015;Pag. 94
    sono state accolte 6 istanze, per un importo complessivo di euro 5.503.007,8, con una percentuale di ammissione (rapporto tra domande ammesse e domande presentate) pari al 14,6 per cento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Pietro NAVARRA (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere sull'Atto n. 135:
  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2018 concernente gli interventi relativi all'assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati (Atto n. 135),
   preso atto dei contenuti della relazione illustrativa riferita agli schemi di decreto concernenti la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 (Atti nn. 133, 134, 135 e 136), da cui si evince che:
    le somme relative alla quota dell'otto per mille dell'IRPEF devolute alla diretta gestione statale affluiscono sul capitolo 224 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri, denominato “ Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato ”, sulla base dell'importo liquidato dagli uffici finanziari;
    per l'anno 2018 tali somme sono risultate pari a 34.353.341 euro;
    alle predette somme è stata detratta una quota pari al 20 per cento, pari a 6.870.668 euro, destinata all'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo ai sensi dell'articolo 18, comma 2, lettera e), della legge n. 125 del 2014;
    considerando anche l'importo aggiuntivo di circa 32.336 euro che si è reso disponibile sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio, quale esito del recupero di somme delle annualità precedenti già pagate dell'otto per mille, le somme risultanti, pari a 27.515.039 euro, sono state suddivise in parti uguali tra le cinque categorie di intervento per un importo unitario di euro 5.503.008, una delle quali, relativa all'edilizia scolastica, è stata destinata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015;
    sono state accolte 34 istanze, per un importo complessivo di euro 5.503.007,8, con una percentuale di ammissione (rapporto tra domande ammesse e domande presentate) pari al 56,7 per cento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Pietro NAVARRA (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere sull'Atto n. 136:
  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione Pag. 95statale per il 2018 concernente gli interventi relativi alla conservazione dei beni culturali (Atto n. 136),
   preso atto dei contenuti della relazione illustrativa riferita agli schemi di decreto concernenti la ripartizione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale per il 2017 (Atti nn. 133, 134, 135 e 136), da cui si evince che:
    le somme relative alla quota dell'otto per mille dell'IRPEF devolute alla diretta gestione statale affluiscono sul capitolo 224 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri, denominato “ Contributi ad enti ed associazioni diverse per assegnazione di quota parte dell'otto per mille IRPEF di pertinenza dello Stato ”, sulla base dell'importo liquidato dagli uffici finanziari;
    per l'anno 2018 tali somme sono risultate pari a 34.353.341 euro;
    alle predette somme è stata detratta una quota pari al 20 per cento, pari a 6.870.668 euro, destinata all'Agenzia per la cooperazione allo sviluppo ai sensi dell'articolo 18, comma 2, lettera e), della legge n. 125 del 2014;
    considerando anche l'importo aggiuntivo di circa 32.336 euro che si è reso disponibile sul capitolo di spesa della Presidenza del Consiglio, quale esito del recupero di somme delle annualità precedenti già pagate dell'otto per mille, le somme risultanti, pari a 27.515.039 euro, sono state suddivise in parti uguali tra le cinque categorie di intervento per un importo unitario di euro 5.503.008, una delle quali, relativa all'edilizia scolastica, è stata destinata al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ai sensi dell'articolo 1, comma 172, della legge n. 107 del 2015;
    sono state accolte 11 istanze, per un importo complessivo di euro 5.503.007,8, con una percentuale di ammissione (rapporto tra domande ammesse e domande presentate) pari al 15,9 per cento,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.45.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto ministeriale recante regolamento in materia di assunzione dei testimoni di giustizia.
Atto n. 120.
(Rilievi alle Commissioni II e XI).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 dicembre 2019.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA segnala che non sono ancora stati acquisiti i necessari elementi di risposta da parte del Ministero dell'interno.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), pur in assenza di una risposta del Governo in merito ai chiarimenti richiesti dal relatore sul provvedimento, fa presente che le Commissioni riunite giustizia e lavoro, in occasione dell'esame del provvedimento, hanno approvato la proposta di parere Pag. 96favorevole dei relatori con due osservazioni, una delle quali richiede al Governo di valutare l'opportunità di modificare il comma 1 dell'articolo 3 del provvedimento, prevedendo che possano essere ammessi al programma di assunzione presso le pubbliche amministrazioni i testimoni di giustizia che, sia prima sia dopo la data di entrata in vigore della legge n. 6 del 2018, abbiano goduto della capitalizzazione e delle altre misure di assistenza economica finalizzate al reinserimento sociale, laddove queste non abbiano comportato il ripristino della condizione reddituale equivalente alla situazione precedente l'assunzione dello status di testimone di giustizia, per cause a loro non imputabili, secondo la valutazione della Commissione Centrale, e comunque nei limiti di tale principio di equivalenza. In proposito, ritiene che tale previsione sia suscettibile di determinare effetti finanziari e, pertanto, necessiti di una adeguata copertura finanziaria. Chiede, quindi, che la Commissione bilancio nell'esprimere il proprio parere sul provvedimento valuti anche l'osservazione formulata dalle Commissioni riunite giustizia e lavoro.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando all'onorevole Bartolozzi, fa presente che la Commissione bilancio, acquisiti gli elementi di chiarimento richiesti al Governo, si esprimerà solo sul testo dello schema di decreto ministeriale e non anche sul parere espresso dalle Commissioni riunite giustizia e lavoro. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata «ItaliaMeteo» e misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia meteorologia e climatologia e relativo statuto.
Atto n. 132.
(Rilievi alla VIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto.

  Teresa MANZO (M5S), relatrice, passando all'esame delle disposizioni che presentano profili di carattere finanziario e delle informazioni fornite dalla relazione tecnica, evidenzia preliminarmente, in merito ai profili di quantificazione, che il provvedimento in esame disciplina l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia ItaliaMeteo, istituita dall'articolo 1, comma 551, della legge bilancio 2018 che ha altresì disposto, al comma 559, specifiche autorizzazioni di spesa per far fronte ai relativi oneri.
  Rammenta che a tal fine il comma 559 della legge bilancio 2018 ha autorizzato la spesa di 2 milioni di euro per il 2019 e di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per gli investimenti tecnologici e di 1 milione di euro per il 2018, 5 milioni di euro per il 2019 e 7 milioni di euro annui a decorrere dal 2020 per il funzionamento e per il personale dell'Agenzia.
  Rileva che il provvedimento non è corredato di clausola di neutralità finanziaria, ma che la relazione tecnica afferma che dall'attuazione dello stesso non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  Tanto premesso, con riguardo all'assetto organizzativo dell'Agenzia ItaliaMeteo disciplinato dal provvedimento in esame, non formula osservazioni, considerati i dati e gli elementi di quantificazione dei relativi oneri (relativi alle attività di investimento, al personale, al funzionamento e agli organi) forniti dalla relazione tecnica; segnala che tali oneri sono determinati entro i limiti di spesa a tal fine previsti a normativa vigente dall'articolo 1, comma 559 della legge bilancio 2018. Peraltro, con riguardo all'esercizio in corso, andrebbe a suo avviso chiarito lo stato di avanzamento delle procedure di assunzione e di effettiva realizzazione delle altre spese previste, al fine di giustificare una previsione complessiva di spesa di 7 milioni già nel 2019. Riguardo ai rimborsi Pag. 97spese per i componenti del comitato tecnico-scientifico, qualora dovesse essere costituito, ritiene che andrebbe acquisita conferma della possibilità di far fronte agli stessi nell'ambito del limite di spesa annua previsto per spese di funzionamento.
  In merito alle funzioni di coordinamento dei vari enti meteo di cui all'Allegato 1, che vengono attribuite a ItaliaMeteo, evidenzia che l'articolo 5 prevede un'attività di preliminare ricognizione delle risorse umane, finanziarie e strumentali degli enti meteo finalizzate alla meteorologia e alla climatologia e che l'Agenzia, con l'accordo di tali enti, possa procedere alla confluenza di dette risorse presso l'Agenzia stessa ovvero alla stipula di convenzioni per regolare le attività di collaborazione. Al riguardo, osserva che la relazione tecnica riferisce che la disposizione possiede carattere ordinamentale e che dalla stessa non discendono nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e che la stessa relazione precisa, inoltre, che, per ciò che attiene alle risorse umane, l'eventuale confluenza sarà effettuata nei limiti della dotazione organica dell'Agenzia con corrispondente riduzione delle dotazioni organiche delle pubbliche amministrazioni di provenienza.
  Tanto premesso, reputa necessario acquisire un chiarimento in merito alla portata applicativa della disposizione e degli eventuali effetti finanziari discendenti dalla stessa; ciò considerato che la «confluenza delle risorse» (o in via alternativa «la stipula delle convenzioni») è rimessa ad una fase successiva e potrebbe riguardare anche enti meteo non appartenenti al perimetro della amministrazione pubblica (alcuni di questi già individuati nell'elenco, peraltro non esaustivo, riportato nell'allegato al provvedimento in esame). Evidenzia che nei confronti di questi ultimi soggetti non potrebbe quindi trovare applicazione il meccanismo compensativo di riduzione delle dotazioni organiche delle amministrazioni di provenienza, menzionato dalla relazione tecnica, meccanismo in assenza del quale non sarebbe garantita la neutralità finanziaria dell'intera procedura.

  La sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dalla relatrice.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.