CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 dicembre 2019
293.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 9.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze armate.
Atto n. 118.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema, rinviato nella seduta del 4 dicembre 2019.

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  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta del 3 dicembre il relatore, deputato Pagani, ha presentato una proposta di parere con condizioni e osservazioni e che, nella successiva seduta del 4 dicembre, ha chiesto di disporre di un ulteriore periodo di tempo al fine di accogliere i suggerimenti provenienti dai gruppi.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, riferisce di avere utilizzato tutto il tempo disponibile per predisporre una proposta di parere aggiornata che tenesse conto anche delle osservazioni sviluppate dalle forze politiche della Commissione. Ringrazia, quindi, i colleghi dei gruppi per i contributi offerti e per il dibattito che ha consentito di esaminare con la dovuta dialettica le varie sollecitazioni avanzate, gran parte delle quali sono state recepite nella nuova proposta di parere di cui dà lettura (vedi allegato).

  Antonio DEL MONACO (M5S) ringrazia il relatore per il robusto lavoro svolto su una materia assai complessa e delicata. Osserva, tuttavia, che nella proposta di parere testé formulata non sono confluite alcune considerazioni da lui svolte. Si riferisce, in particolare, a due aspetti, il primo dei quali attiene alla tutela della funzione parlamentare. Vi sono, infatti, alcuni membri in carica di questa e dell'altra Camera che fanno parte delle Forze armate; sarebbe utile inserire nel parere una condizione volta a prevedere un meccanismo che li protegga a fine mandato, garantendo loro serenità d'animo durante l'espletamento del mandato parlamentare. Pensa a una norma che consenta loro di essere riassegnati nella medesima sede di provenienza, ovvero a un'altra non penalizzante. In secondo luogo, auspica che siano prorogati i vertici dei COCER nonostante che passino di grado.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ricorda che, nell'ambito dei provvedimenti per il riordino delle carriere, mentre per le Forze di polizia era stata prevista la possibilità di apportare correttivi attraverso un successivo decreto, ciò non era avvenuto per le Forze armate. A tale omissione mise rimedio il cosiddetto decreto-legge sicurezza, che istituì anche un apposito fondo assegnando risorse economiche aggiuntive rispetto a quelle iscritte nel bilancio della Difesa. Le recenti ulteriori risorse destinate al fondo per le esigenze del provvedimento in esame sono state reperite, invece, attingendo ai capitoli dei vari dicasteri riguardanti le spese per la sicurezza. Rileva, quindi, che la proposta di parere del relatore interviene pesantemente sullo schema, facendo trapelare l'esistenza di diverse problematiche sul testo originario. Apprezza il suo sforzo per rendere migliore lo schema, tuttavia sottolinea come i diversi decreti di riordino che si sono susseguiti nel tempo abbiano ulteriormente reso più complicata la materia e manifesta preoccupazione per la possibilità che i risultati non siano all'altezza delle aspettative del personale militare. Preannuncia, quindi, un voto di astensione.

  Giovanni RUSSO (M5S) preannuncia un voto favorevole da parte del gruppo del Movimento 5 Stelle ed evidenzia la notevole entità delle somme stanziate per il riordino delle carriere, a testimonianza dell'attenzione della maggioranza nei riguardi delle problematiche relative alla condizione del personale delle Forze armate.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, condivide parte delle considerazioni svolte dal collega Ferrari alla fine del suo intervento e auspica una riflessione sui meccanismi di riordino. Ritiene giuste le osservazioni del deputato Del Monaco, specie quella relativa al più efficace presidio della genuinità e serenità del mandato parlamentare; tuttavia fa presente che la materia del riordino è caratterizzata da forti contrapposizioni e, pertanto, non ha ritenuto opportuno introdurle nella proposta di parere, in considerazione dell'esigenza di evitare possibili polemiche.

  Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia il voto di astensione da parte del gruppo di Pag. 62Fratelli d'Italia, sottolineando come il provvedimento di riordino, anziché risolvere le problematiche emerse, lasci deluso il personale delle Forze armate.

  Nicola CARÈ (IV) sostiene pienamente la bontà del lavoro del relatore, che ha preso in considerazione molti suggerimenti offerti dal dibattito. Ritiene che si stia compiendo un importante passo in avanti e preannuncia il voto favorevole di Italia Viva.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI ringrazia tutta la Commissione per il lavoro di approfondimento svolto su un tema così complesso e delicato che tocca da vicino il personale militare. Apprezza l'impegno del relatore che, in maniera trasparente e laica, ha predisposto una proposta di parere scevra da ogni condizionamento di collocazione politica. Assicura che il Governo terrà conto dell'importante lavoro fatto dalla Commissione, precisando che l'Esecutivo si dovrà comunque attenere ai principi e criteri direttivi fissati dal Parlamento stesso nella delega legislativa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.40.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata «Italia Meteo» e misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia meteorologia e climatologia e relativo statuto.
Atto n. 132.
(Rilievi alla VIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giovanni RUSSO (M5S) riferisce che il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) è un'organizzazione intergovernativa, istituita nel 1975, che opera sia come centro di ricerca, sia come ente operativo produttore di previsioni meteo globali. I relativi servizi sono ceduti agli Stati per finalità nazionali, sia strategico-militari che civili. La sede centrale dell'organizzazione è a Reading, nel Regno Unito, dove il Consiglio – organo di governo dell'ente – ha deciso all'unanimità, nel giugno 2017, che il nuovo Centro Elaborazione Dati sia ospitato in Italia presso il Tecnopolo di Bologna. Ricorda, quindi, che con la legge 27 novembre 2017, n. 170, è stato ratificato il relativo Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, fatto appunto a Reading il 22 giugno 2017. Come sottolineato nella relazione illustrativa che accompagna lo schema, tale decisione ha reso più urgente la necessità di una razionalizzazione e riconduzione ad unità del sistema meteorologico nazionale, oggi in capo a diversi attori pubblici, dislocati su diversi livelli territoriali, anche al fine di garantire al nostro Paese una rappresentanza unitaria nei rapporti internazionali. L'esigenza di dotare il nostro Paese di un Servizio meteorologico e climatologico nazionale Pag. 63civile era avvertita da tempo. Rammenta, infatti, che l'articolo 111 del decreto legislativo n. 11 del 1998 aveva previsto l'istituzione del Servizio meteorologico nazionale distribuito (SMND) e che l'istituzione di tale Servizio era stata successivamente confermata dall'articolo 1, comma 1, lettera b-ter), del decreto-legge n. 59 del 2012. Tali disposizioni, tuttavia, non hanno mai ricevuto attuazione. Evidenzia, infine, che per conseguire l'unificazione del sistema meteorologico italiano è stato necessario attendere la riforma operata dai commi da 549 a 561 dell'articolo 1, della legge n. 205 del 2017 (legge di bilancio 2018) che ha dettato misure per rafforzare e razionalizzare l'azione nazionale nei settori delle previsioni meteorologiche, climatiche e marine, nonché potenziare la competitività italiana e la strategia nazionale in materia, istituendo l'Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia, denominata «ItaliaMeteo».
  In estrema sintesi, le disposizioni della legge di bilancio 2018 hanno previsto, al comma 549, l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia quale organo di indirizzo nazionale delle politiche di settore, costituito con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell'11 aprile 2018. Tale Comitato, composto da tredici esperti del settore, di cui uno designato dal Ministero della difesa, assicura la rappresentanza dell'Italia al Consiglio del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) per il tramite dei componenti designati dal Ministero della difesa e dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il comma 551, per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti conoscitivi, tecnico-scientifici e di responsabilità operativa nel campo della meteorologia e climatologia, fatte salve le specifiche competenze delle Forze armate per gli aspetti riguardanti la difesa e la sicurezza nazionale, ha previsto l'istituzione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia «ItaliaMeteo», con sede centrale in Bologna, e ne ha individuato i compiti, disciplinando altresì (ai commi 553-556) la dotazione organica e il personale. Infine, ai sensi del comma 558, il regolamento di organizzazione dell'Agenzia è adottato con decreto del Presidente della Repubblica, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni. In attuazione di tale disposizione è stato predisposto lo schema oggi in esame, assegnato per il parere alla Commissione VIII (Ambiente) e sul quale la nostra Commissione ha chiesto di poter deliberare rilievi.
  Passando ai contenuti dello schema, composto da 16 articoli, segnala che gli articoli da 1 a 8 disciplinano le funzioni che spettano all'Agenzia ai fini del coordinamento delle attività in materia di meteorologia e di climatologia, della razionalizzazione delle risorse, della gestione e diffusione di dati e previsioni, e dettano una serie di criteri organizzativi interni, cui l'Agenzia dovrà ispirarsi. In particolare, l'articolo 1 reca l'oggetto dello schema di regolamento, che disciplina l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia «ItaliaMeteo», le misure di coordinamento a livello nazionale delle attività in materia di meteorologia e climatologia, nonché la razionalizzazione delle risorse. L'articolo 2, al comma 1, prevede che l'Agenzia coordini le attività in materia di meteorologia e climatologia, anche fornendo supporto alle autorità statali e regionali preposte alla protezione civile, alla tutela della salute e dell'ambiente e alle politiche agricole. Ai sensi del comma 2, l'Agenzia è autorizzata a stipulare apposite convenzioni con le amministrazioni pubbliche, gli enti, gli organismi e le strutture del sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, operanti nel settore della meteorologia e climatologia, nonché con i soggetti privati che svolgano, senza fine di lucro, un'attività operativa ed eroghino prodotti o servizi di climatologia o meteorologia di interesse pubblico. Segnala, quindi, che tra i 34 soggetti individuati, in sede di prima applicazione, dall'Allegato 1, figurano anche il Ministero della difesa e le Forze armate. Il comma 4 disciplina la raccolta e lo smistamento di dati, previsioni Pag. 64e simulazioni, la fornitura di standard ottimali, nonché la determinazione di criteri tecnologici. L'articolo 3 reca norme sui rapporti tra l'Agenzia e le Forze armate. Nello specifico, si prevede che l'Agenzia trasmetterà all'Aeronautica Militare dati, messaggi, previsioni e altri prodotti meteo-climatici nazionali e globali con continuità, tempestività e senza oneri. Le trasmissioni avverranno utilizzando modalità già in uso presso le Forze armate. Al riguardo, evidenzia che nel parere espresso al Consiglio di Stato, viene segnalato che le modalità degli accordi tra la costituenda Agenzia e le Forze armate, nonché la tempistica di trasferimento di dati, previsioni e prodotti, sono formulati in termini generici, occorrendo meglio definire le modalità degli accordi e le tempistiche di riferimento. L'articolo 4 attribuisce all'Agenzia la titolarità e la responsabilità dei propri dati osservativi e delle proprie previsioni; inoltre, impegna i soggetti che diffondono a livello locale le previsioni a dare visibilità all'Agenzia, secondo modalità che saranno stabilite da quest'ultima. L'articolo 5 dispone, al comma 1, la confluenza presso l'Agenzia di risorse umane, finanziarie e strumentali finalizzate dagli enti meteo e stabilisce, al comma 2, che la ricognizione di tali risorse sia aggiornata con cadenza almeno biennale. L'articolo 6 indica i criteri organizzativi cui l'Agenzia deve attenersi e impegna l'Agenzia a operare conformemente alle disposizioni di cui alla legge n. 241 del 1990, adottando propri regolamenti su termini e responsabilità dei procedimenti e sulla disciplina dell'accesso ai documenti amministrativi. L'articolo 7 disciplina gli organi dell'Agenzia, mentre l'articolo 8 prevede la possibilità di istituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Comitato tecnico-scientifico, che svolge funzioni consultive. È poi previsto che l'Agenzia si avvalga dell'organismo indipendente di valutazione (OIV) del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (articolo 9), nonché del comitato dei garanti previsto dall'articolo 22 del decreto legislativo n. 165 del 2001 o, in alternativa, di comitati già istituiti presso altre pubbliche amministrazioni (articolo 10). L'articolo 11 disciplina la struttura organizzativa dell'Agenzia. Gli articoli 12 e 13 recano invece disposizioni relative al personale dell'Agenzia e ai sistemi di reclutamento dello stesso, replicando le previsioni dettate dai citati commi da 553 a 556 della legge di bilancio 2018. L'articolo 14 prevede che il direttore dell'Agenzia possa conferire incarichi di funzione dirigenziale, tenendo conto delle caratteristiche della posizione da ricoprire e dei programmi da realizzare nei limiti della dotazione organica, mentre l'articolo 15 disciplina la stipula, da parte dell'Agenzia, di convenzioni per la collaborazione con vari soggetti, in particolare con enti fornitori (cosiddette convenzioni di sistema) e utenti di servizi meteoclimatologici. Infine, l'articolo 16 reca le disposizioni transitorie e finali. Alla luce di quanto evidenziato, nel preannunciare una valutazione favorevole sul provvedimento, si riserva di presentare una proposta di rilievi, tenendo conto anche degli elementi di riflessione che dovessero emergere dal dibattito.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) auspica che nelle successive sedute la Commissione possa approfondire adeguatamente i vari aspetti del provvedimento e che si riesca a formulare una proposta di rilievi condivisa.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 11 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 15.20.

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Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
C. 875-A Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che l'Assemblea, nella seduta del 28 maggio 2019, ha deliberato, su richiesta della relatrice, deputata Corda, il rinvio in Commissione del provvedimento. Ricorda, altresì, che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi nella riunione del 1o agosto, su proposta del gruppo Movimento 5 Stelle, ha deliberato lo svolgimento di un supplemento di attività conoscitiva, procedendo ad ascoltare i nuovi sindacati che, alla data del 1o settembre 2019, avessero ottenuto dal Ministero della difesa l'assenso alla loro costituzione. Fa presente, quindi, che con l'audizione svoltasi il 4 dicembre, la Commissione ha concluso il supplemento di attività conoscitiva deliberato dopo il rinvio dell'esame in Commissione.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, evidenzia che l'ulteriore attività conoscitiva svolta ha permesso di acquisire importanti elementi in grado di completare il quadro già delineato. Ritiene quindi utile un rinvio all'anno nuovo.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI concorda.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) condivide le considerazioni della relatrice, sottolineando i moltissimi spunti di riflessione emersi nel corso dell'ulteriore attività conoscitiva svolta.

  Andrea FRAILIS (PD) manifesta l'orientamento favorevole del Partito democratico a un breve rinvio necessario per approfondire alcuni aspetti del provvedimento e preannuncia che il proprio gruppo sta già lavorando al fine di migliorare il testo.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) non solleva particolari obiezioni sulla richiesta della relatrice. Concorda quindi sulla necessità di procedere speditamente e suggerisce di ripetere la positiva esperienza, fatta prima del rinvio in Commissione, di nominare un comitato ristretto incaricato di esaminare sinteticamente le varie proposte emendative.

  Maria TRIPODI (FI) concorda su un breve rinvio.

  Salvatore DEIDDA (FDI) rimarca come le opposizioni non abbiamo mai adottato alcun atteggiamento volto a rallentare i lavori. Condivide, quindi, la proposta della relatrice ma invita a fare chiarezza sulle posizioni che i singoli gruppi intendono assumere sui vari aspetti del provvedimento affinché tutti si assumano le proprie responsabilità.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) ribadisce l'esigenza di fare presto. Infatti la necessità di una legge che definisca la cornice nella quale possano operare i sindacati dei militari che si sono costituiti è estremamente avvertita.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, è contraria alla costituzione di un comitato ristretto.

  Renzo TONDO (MISTO-NCI-USEI) ribadisce la propria contrarietà al provvedimento.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) non ritiene che la costituzione di un comitato ristretto possa rallentare i lavori sul provvedimento. Sottolinea, quindi, come sia il Pag. 66rinvio in Commissione, sia lo svolgimento di un'ulteriore attività conoscitiva siano stati richiesti dal gruppo del M5S e auspica che si possa continuare a lavorare nella logica di composizione delle varie sensibilità affinché il testo sia il più condiviso possibile.

  Salvatore DEIDDA (FDI) rigetta la retorica che accusa le opposizioni di volere dilatare i tempi e prospetta la possibilità di fissar sin da ora il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 11 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.35 alle 15.45.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 288 del 4 dicembre 2019, a pagina 37, prima colonna, quattordicesima riga, sopprimere le parole: «pro tempore».

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