CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 dicembre 2019
288.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 10.45.

DL 111/2019: Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
C. 2267 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 3 dicembre 2019.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'inizio dell'esame del provvedimento in Assemblea è previsto a partire dalla seduta di venerdì 6 dicembre e che nello scorso ufficio di presidenza si è convenuto di concluderne l'esame entro giovedì 5 dicembre.
  Ricorda che nella seduta di ieri, sono stati resi i pareri del relatore e del rappresentante del Governo su tutte le proposte emendative presentate.

  Elena LUCCHINI (LEGA) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.1 ne illustra le finalità chiarendo che esso è volto ad aumentare il termine previsto per l'emanazione del Piano nazionale strategico di cui all'articolo 1 del provvedimento in esame. Più in generale, ritiene che debbano essere garantiti tempi ragionevoli di emanazione per tutti i provvedimenti attuativi previsti nel decreto-legge in esame.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 1.1.

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  Elena LUCCHINI (LEGA) ribadisce l'opportunità di prevedere un termine adeguato per l'emanazione del decreto attuativo al fine di consentire un'effettiva attuazione delle disposizioni contenute nel provvedimento in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato 1.2 e Butti 1.3.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) illustra le finalità dell'emendamento 1.4 a sua prima firma volto a prevedere un esplicito riferimento alle procedure di infrazione ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

  La Commissione respinge l'emendamento Gagliardi 1. 4.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.5, volto a prevedere la costituzione di un tavolo di confronto tra i ministeri interessati, i comuni e le province riguardo all'esercizio delle funzioni che la legge assegna loro in materia di tutela e valorizzazione dell'ambiente.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 1.5.

  Vincenza LABRIOLA (FI) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 1.6 ne illustra le finalità sottolineando come esso sia volto all'istituzione di un tavolo permanente di confronto di tutti gli stakeholders coinvolti che possono così contribuire ad elaborare una strategia per assicurare la giusta transizione verso un'economia decarbonizzata in attuazione degli impegni internazionali europei e nazionali assunti dall'Italia. Si tratta altresì di evitare impatti negativi sul versante dell'occupazione nonché sul versante della competitività delle aziende. Al riguardo auspica che il Governo possa accogliere un ordine del giorno sulla materia che intenderebbe presentare in Assemblea.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 1.6.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) illustra le finalità dell'emendamento a sua firma 1.7, volto a prevedere che il Piano nazionale integrato per l'energia ed il clima tenga conto delle misure a carattere nazionale indicate nei piani di risanamento e tutela della qualità dell'aria regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano.

  La Commissione respinge l'emendamento Gagliardi 1.7

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Golinelli 1.8 volto a prevedere che gli incentivi previsti ai sensi del decreto legislativo n. 28 del 2011 – siano riconosciuti agli impianti che ricevono biomassa proveniente dalla regione ove è localizzato l'impianto e dalle regioni confinanti.

  La Commissione respinge l'emendamento Golinelli 1.8.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra, in qualità di cofirmataria, l'emendamento Golinelli 1.9 volto a garantire, nell'ambito della gestione dei rifiuti, la piena attuazione del principio comunitario dell'autosufficienza regionale per le finalità di cui al comma 2.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Golinelli 1.9 e Foti 1.10.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.11 volto a prevedere l'istituzione di uno specifico tavolo permanente di confronto per la riduzione dei sussidi dannosi per l'ambiente. Al riguardo, stigmatizza l'assenza di una vera e propria strategia da parte del Governo e segnala che un emendamento di tal genere è stato già presentato e respinto nel corso dell'esame al Senato. Giudica il provvedimento in esame del tutto inadeguato ad affrontare i veri nodi Pag. 105cruciali della tutela dell'ambiente, evidenziando la necessità di dare piena attuazione ai contenuti delle risoluzioni recentemente approvate dal Parlamento europeo sull'emergenza climatica.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 1.11.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.12 volto a prevedere la presentazione di una relazione annuale al Parlamento da parte del Ministero dell'ambiente sullo stato di attuazione del Programma strategico nazionale previsto dall'articolo 1.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM), in accordo con la presentatrice, sottoscrive l'emendamento Labriola 1.12.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 1.12.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 1.13, volto ad includere tra le misure previste anche incentivi per l'efficientamento dei sistemi di evacuazione fumi dei generatori di calore a biomassa vegetale.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 1.13.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Mazzetti 1.03, di cui è cofirmataria, volto a contribuire al raggiungimento dell'obiettivo al 2030 di una produzione di energia elettrica pari a 187 TWh. In particolare l'articolo aggiuntivo si pone lo scopo di prevedere l'accesso agli incentivi previsti dalla normativa vigente agli impianti eolici favorendo, nel rispetto della graduatorie elaborate dal GSE degli impianti ammessi, l'utilizzo delle aree degradate e successivamente ripristinate, superando l'attuale divieto normativo. In particolare, si prevede che gli interventi di modifica del progetto già autorizzato consistenti nella sostituzione della tipologia di rotture che comportino una variazione in aumento delle dimensioni fisiche delle pale in misura non superiore al 15 per cento non siano sottoposti ad una nuova procedura autorizzatoria.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Mazzetti 1.03 e Foti 1.04.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra le finalità delle dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.05, volto a prevedere che tutti gli interventi di rifacimento totale o parziale di ricostruzione e potenziamento su impianti fotovoltaici già esistenti, inclusi quelli rivolti all'utilizzo delle nuove tecnologie nonché quelli che comportino una variazione non superiore al 20 per cento né un incremento della superficie radiante complessiva e dell'area occupata, non debbano essere necessariamente sottoposti ad un nuovo iter autorizzatorio.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi Mazzetti 1.02 e Gobbato 1.05.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.06, volto a semplificare le procedure autorizzative di impianti idroelettrici già esistenti ed in particolare volto a prevedere che le varianti agli impianti già esistenti o autorizzati non siano sottoposti ad un'ulteriore iter autorizzatorio.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucchini 1.06

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.07, volto a semplificare le procedure autorizzatorie segnatamente per gli impianti nel settore eolico ed in particolare prevedendo che le varianti relative a progetti già autorizzati ma non ancora realizzati non debbano essere sottoposti a una nuova procedura di autorizzazione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gobbato 1.07.

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  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.09, volto a favorire l'utilizzo delle aree nelle quali insistono discariche ripristinate per la realizzazione di impianti solari fotovoltaici, a condizione che siano state rispettate le attività di recupero ambientale e di ripristino previste nel titolo autorizzatorio.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Mazzetti 1.01 di cui è cofirmataria, richiamando le considerazioni svolte da ultimo dalla collega Lucchini e ponendo l'accento sull'esigenza di avvicinare l'Italia agli obiettivi europei in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili.

  La Commissione respinge gli articoli aggiuntivi Mazzetti 1.01, Foti 1.08 e Lucchini 1.09.

  Lorenzo VIVIANI (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1-bis.01, volto a permettere la dismissione definitiva dell'impianto della centrale termoelettrica a carbone di Melara in località La Spezia-Vallegrande entro il 1o gennaio 2021, garantendo comunque la salvaguarda degli attuali livelli occupazionali. Al riguardo sottolinea che le notizie sul futuro di tale sito sono incerte e che in una recente situazione di emergenza è stata riaperta dopo un periodo di inattività. Rileva che tutte le forze politiche si sono espresse contro un eventuale riconversione a gas della citata centrale da parte di Enel – anche tenuto conto del fatto che essa è ormai all'interno del tessuto urbano e sversa i propri scarichi direttamente nel mare antistante La Spezia dove è presente una importante coltivazione di mitili – e si sono dichiarate favorevoli alla sua definitiva dismissione.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) interviene a sostegno dell'emendamento del collega Viviani, di cui è cofirmataria, ribadendo come tutte le forze politiche, le associazioni ambientaliste così come i singoli cittadini si siano espressi per la definitiva dismissione della centrale, che da più di cinquant'anni inquina un'area molto estesa, un'area che potrebbe recuperare la sua naturale vocazione turistica. Si tratta di una centrale altamente impattante sul territorio circostante e sul clima sul punto ritiene opportuno che il Governo si pronunci a favore di una sua definitiva dismissione, evitando qualsivoglia riconversione ma restituendo l'area ai cittadini, anche prevedendone l'utilizzo per lo svolgimento di altre tipologie di attività produttive e migliorando le prospettive occupazionali.

  Chiara BRAGA (PD), esprime compiacimento per l'iniziativa di un rappresentante della Lega a favore della decarbonizzazione. Pur ritenendo non condivisibile la formulazione dell'articolo aggiuntivo a prima firma del collega Viviani, che disporrebbe la dismissione di un impianto produttivo mediante una norma di legge, desidera sottolineare l'assoluta condivisione da parte del Partito democratico dell'esigenza di discutere il processo di dismissione dell'area, salvaguardando l'ambiente in un'area molto estesa e soprattutto la tutela degli attuali livelli occupazionali.

  La Commissione respinge l'emendamento Viviani 1-bis.01.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1-ter.1 che è volto a precisare la disposizione contenuta nel comma 1 dell'articolo 1-ter, collocando più correttamente il fondo denominato «Programma #iosonoAmbiente» nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare invece che presso il medesimo Ministero come attualmente previsto.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 1-ter.1.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 1-ter.2 che è volto a coinvolgere anche gli enti locali e le regioni, oltre alle scuole di ogni ordine Pag. 107e grado, nella presentazione di progetti finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, nonché alla promozione di percorsi di conoscenza e tutela ambientale. Ritiene infatti che tale misura consentirebbe una più efficace sensibilizzazione sul tema.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato1-ter.2 e Butti 1-ter.3.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma Cortelazzo 1-ter.01, che in maniera molto articolata, introduce l'insegnamento obbligatorio dell'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado, articolato su un orario di almeno due ore settimanali, facendo salva l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche con riguardo alla definizione di programmi, modalità e tempi dell'attività didattica e prevedendo oltre alla normale attività didattica anche attività di ricerca e sperimentazione extrascolastiche. Tiene a sottolineare che l'obiettivo di tale intervento è quello di coinvolgere ragazzi, docenti e genitori, promuovendo la loro consapevolezza di appartenere ad una comunità e accrescendo la loro partecipazione alla tutela della cosa pubblica. Evidenzia inoltre che l'articolo aggiuntivo in questione si prefigge di promuovere la formazione dei docenti in materia di educazione ambientale, attraverso attività di aggiornamento, prevedendo le necessarie risorse finanziarie. Nel manifestare il proprio apprezzamento per le iniziative assunte da singoli istituti scolastici volte ad accrescere la consapevolezza dei ragazzi in tema di raccolta differenziata, ritiene che per vincere le sfide ambientali occorra creare una comunità che, senza demonizzare la tecnologia, collabori alla protezione del proprio territori.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Labriola 1-ter.01 e l'emendamento Giacometto 2.1.

  Martina LOSS (LEGA) illustra l'emendamento a sua firma 2.2, volto ad integrare la disposizione del comma 1 dell'articolo 2 che introduce un «bonus mobilità» per l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, per l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale, e di biciclette anche a pedalata assistita, con l'obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti nonché di sanare le due procedure di infrazione aperte dall'Unione europea nei confronti dell'Italia con riguardo a diversi comuni che hanno superato i limiti di concentrazione nell'aria di sostanze inquinanti. Nel ritenere che la misura prevista dal decreto-legge in esame non sia sufficiente a favorire la più ampia rottamazione dei veicoli inquinanti, rileva che il suo emendamento amplia il ventaglio delle opzioni possibili, prevedendo che l'agevolazione prevista sia estesa anche a chi acquisti mezzi di trasporto ibridi o elettrici.
  A tale proposito, sottolinea che tale intervento di modifica del testo appare perfettamente in linea con le finalità del provvedimento, considerato che il successivo articolo 3 è volto a finanziare progetti sperimentali per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici. Nel precisare che il suo emendamento non interviene sulla disponibilità finanziaria del fondo istituito dall'articolo 2 per finanziare il bonus mobilità, evidenzia, inoltre, a riprova dell'inadeguatezza dell'intervento recato dall'articolo 2, l'inopportunità di promuovere l'acquisto di biciclette senza aver preventivamente garantito l'infrastruttura della viabilità ciclistica.

  La Commissione respinge l'emendamento Loss 2.2.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.3 che intende estendere il bonus mobilità anche a chi, rottamato il proprio veicolo, acquisti un abbonamento per servizi di mobilità condivisa, quali carsharing, bikesharing, carpooling e scootersharing. Ritiene, infatti, Pag. 108che tali servizi, contribuendo ad integrare le soluzioni offerte dal servizio pubblico locale, consentano anche di intercettare nuovi segmenti di mercato, riducendo il ricorso al mezzo di trasporto privato.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 2.3.

  Elena LUCCHINI (LEGA) evidenzia che l'emendamento a sua prima firma 2.4, analogamente a quelli precedenti, è volto ad estendere l'applicazione del bonus mobilità anche a chi acquisti un monopattino elettrico.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucchini 2.4 e Trancassini 2.5.

  Claudia GOBBATO (LEGA) precisa che l'emendamento a sua prima firma 2.6 è volto a stabilire che il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di cui al comma 1 dell'articolo 2 provveda anche ad individuare i soggetti chiamati a gestire i buoni mobilità.

  Elena LUCCHINI (LEGA) come già evidenziato dalla collega Gobbato, ribadisce che l'emendamento Gobbato 2.6 intende colmare una lacuna del testo normativo, che non ha provveduto a individuare l'ente territoriale responsabile per la gestione delle richieste relative ai bonus mobilità.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 2.6,

  Vincenza LABRIOLA (FI) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 2.7 intende estendere l'applicazione delle disposizioni relative al bonus mobilità, oltre che ai comuni interessati dalle procedure di infrazione n. 2014/2147 e n. 2015/2043, anche a quelli che ricadono nelle medesime province. Ritiene infatti che tale misura sia importante al fine di evitare l'avvio di ulteriori procedure di infrazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 2.7.

  Elena LUCCHINI (LEGA) evidenzia che l'emendamento a sua prima firma 2.8 è volto a migliorare il testo in esame, introducendo un'agevolazione fiscale per l'acquisto di pneumatici ricostruiti per ogni tipo di veicolo. Evidenza il beneficio ambientale che deriva dalla promozione dell'uso di tali pneumatici, considerato che la loro produzione comporta consistenti risparmi in termini di energia e acqua utilizzata, nonché di consumo di suolo e di materie prime e significative riduzioni con riguardo all'inquinamento ambientale e alle emissioni di anidride carbonica. Sottolinea inoltre i benefici occupazionali che una misura del genere comporterebbe, considerato che il processo produttivo degli pneumatici ricostruiti richiede un numero di occupati triplo rispetto alla produzione di quelli nuovi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucchini 2.8 e Foti 2.9.

  Vincenza LABRIOLA (FI) fa presente che l'emendamento a sua prima firma 2.10 è volto ad estendere l'applicazione del fondo «Programma sperimentale buono mobilità» anche al finanziamento dei servizi di mobilità condivisa ad uso individuale.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 2.10.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'emendamento Cortelazzo 2.12 che intende estendere il finanziamento anche alla realizzazione di piste ciclabili, considerato che il provvedimento è volto a promuovere l'utilizzo delle biciclette senza porsi il problema dell'adeguatezza della rete ciclabile.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 2.12.

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  Elena LUCCHINI (LEGA) fa presente che l'emendamento Gobbato 2.13 è volto a rafforzare la coerenza del testo normativo, precisando che i progetti da presentare al competente Ministero per l'accesso ai finanziamenti sono redatti a livello di fattibilità tecnica ed economica.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 2.13.

  Elena LUCCHINI (LEGA), illustrando l'emendamento a sua prima firma 2.14, evidenzia l'importanza di prevedere una data congrua per la presentazione dei progetti al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al fine di consentire a tutte le amministrazioni interessate di accedere al finanziamento.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 2.14.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.16, volto a consentire l'applicazione della disposizione ai soli comuni capoluogo di provincia e alle città metropolitane interessati dalle procedure di infrazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 2.16

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.15, volto a modificare il comma 2 che tuttora penalizza i comuni di piccole dimensioni, nonostante la modifica introdotta nel corso dell'esame in Senato.

  Elena LUCCHINI (LEGA) condivide l'opinione della collega Gobbato, rilevando che pur essendo possibile presentare progetti in forma associata, dovendosi realizzare un'unica opera, inevitabilmente verranno penalizzate le opere di interesse dei comuni di minori dimensioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato 2.15 e Butti 2.17.

  Elena LUCCHINI (LEGA) fa presente che, come nel caso precedente, l'emendamento a sua prima firma 2.18 intende agevolare i piccoli comuni che risultano penalizzati dall'attuale formulazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucchini 2.18 e Butti 2.21.

  Vania VALBUSA (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo a sua firma 2.01 che, con un intervento del tutto ragionevole, istituisce un fondo destinato a contribuire all'acquisto di nuovi mezzi lacuali a propulsione elettrica in favore della società pubblica che gestisce la navigazione sui laghi Maggiore, di Garda e di Como e per l'infrastrutturazione delle relative banchine. Ritiene che tale misura contribuisca ad incentivare il trasporto pubblico locale sostenibile e a tutelare l'ambiente in un territorio di grande valore naturale e caratterizzato da un notevole pressione turistica.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Valbusa 2.01.

  Vincenza LABRIOLA (FI) illustra l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 2.03 volto ad incentivare la mobilità sostenibile assoggettando ad un'aliquota agevolata le cessioni e le importazioni di veicoli elettrici. Nel ritenere che una sfida importante come quella posta dall'inquinamento dell'aria e dal cambiamento climatico in corso debba vedere tutte le forze politiche in prima linea, stigmatizza che il rappresentante del Governo, oltre ad arrivare in ritardo alla seduta della Commissione Ambiente, non mostri alcun interesse verso gli interventi fin qui svolti. Pur consapevole dell'imminente scadenza del decreto-legge in esame e della necessità di convertirlo rapidamente in legge, ritiene tuttavia doveroso, da parte del relatore e del sottosegretario, porre attenzione alle richieste avanzate dagli esponenti dell'opposizione, che meriterebbero almeno una risposta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Paolo Russo 2.03 e Foti 2.04.

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  Vincenza LABRIOLA (FI) invita all'approvazione dell'emendamento Mazzetti 3.1, di cui è cofirmataria, che propone di raddoppiare le risorse destinate alla promozione del trasporto scolastico sostenibile.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Mazzetti 3.1 e Trancassini 3.2.

  Claudia GOBBATO (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.3, che estende le agevolazioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile anche i veicoli Euro 6 di recente immatricolazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 3.3.

  Elena LUCCHINI (LEGA) segnala che le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.4 sono analoghe a quelle della proposta emendativa appena respinta, sottolineando che i veicoli Euro 6 hanno un costo minore di quelli ibridi od elettrici e che pertanto una estensione degli incentivi anche a tali mezzi di trasporto può incontrare il favore di una platea di beneficiari più ampia e favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti, in particolare nelle aree montane.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 3.4.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 3.5, volto a parametrare gli incentivi in base ai chilometri percorsi e non agli studenti coinvolti.

  Elena LUCCHINI (LEGA) si associa alle considerazioni della collega Gobbato, ribadendo che il riferimento al numero degli studenti coinvolti appare privo di senso.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 3.5.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 3.6, che aggiunge il riferimento alla fattibilità tecnica ed economica dei progetti, erroneamente omesso nel testo.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 3.6.

  Claudia GOBBATO (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.7, evidenziando l'opportunità di prevedere tempi congrui per la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni locali.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 3.7.

  Elena LUCCHINI (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 3.8, segnalando la necessità di non discriminare i comuni di dimensioni ridotte.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 3.8.

  Vincenza LABRIOLA (FI), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 3.9 e rilevando nuovamente il disinteresse del rappresentante del Governo per il dibattito in corso, gli chiede chiarimenti in ordine alle misure che il Governo intende adottare per i comuni con meno di 50.000 abitanti soggetti a procedura d'infrazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 3.9.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 3.10, che prevede l'intesa della Conferenza Stato regioni per l'emanazione del decreto con cui saranno stabilite le modalità di presentazione delle domande.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 3.10.

  Vincenza LABRIOLA (FI) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Pag. 111Mazzetti 3.01, di cui è cofirmataria, volto ad estendere il regime dell'Iva agevolata a tutti i veicoli a propulsione elettrica o ibrida.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Mazzetti 3.01.

  Elena LUCCHINI (LEGA) segnala che con l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.02 si vuole introdurre una norma di buon senso, favorendo l'adozione di interventi di efficientamento energetico da parte dei comuni, in continuità con le misure adottate dalla passata maggioranza.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucchini 3.02.

  Claudia GOBBATO (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.03 di contenuto analogo a quello appena respinto, con un onere finanziario più contenuto.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Gobbato 3.03.

  Elena LUCCHINI (LEGA) sollecita l'approvazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.04, analogo all'articolo aggiuntivo 3.02, recando però disposizioni valide in via sperimentale solo per l'anno 2020.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucchini 3.04.

  Vania VALBUSA (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Liuni 3.05, di cui è cofirmataria, che raccoglie le richieste provenienti dai comuni relative a un sostegno agli interventi per la manutenzione straordinaria del verde pubblico in considerazione dell'intensificarsi di eventi atmosferici estremi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Liuni 3.05 e l'emendamento Trancassini 4.1.

  Elena LUCCHINI (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.2, sottolineando l'importanza degli interventi di manutenzione che devono accompagnare le azioni per la riforestazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchini 4.2.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 4.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato 4.3 e Labriola 4.4.

  Elena LUCCHINI (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.6, che estende il finanziamento alla riqualificazione di spazi pubblici anche di ridotte dimensioni con essenze di pregio.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucchini 4.6 e Parolo 4.8.

  Claudia GOBBATO (LEGA) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.10, segnalando l'esigenza di intervenire con azioni di riforestazione nelle aree franose di collina e di montagna.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato 4.10, Ruffino 4.11, Labriola 4.14 e Cortelazzo 4.15.

  Elena LUCCHINI (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.16, volto a promuovere interventi anche in tutti i comuni capoluoghi di provincia, inserendo un limite numerico a detti interventi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Lucchini 4.16, Cortelazzo 4.17, Ruffino 4.18 e Trancassini 4.19.

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  Claudia GOBBATO (LEGA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.20, segnala la necessità di evitare incertezze e un inutile rallentamento dei tempi.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Gobbato 4.20, Mazzetti 4.22, Labriola 4.23 e Parolo 4.24.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) evidenzia la natura provocatoria dell'emendamento a sua prima firma 4.25, soppressivo del comma 4 dell'articolo in esame, precisando che esso è volto a porre l'attenzione sul fatto che i sindaci rappresentano l'autorità che meglio può promuovere attività di pulizia e manutenzione delle fasce ripariali, in quanto dotati di una maggiore conoscenza del territorio e dei rischi presenti. Ricorda, infatti, che la presenza di materiale all'interno dell'alveo dei fiumi costituisce un fattore che aumenta i rischi di esondazione delle acque.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Gagliardi 4.25, gli identici Foti 4.26 e Mazzetti 4.27 e l'emendamento Cavandoli 4.28.

  Elena LUCCHINI (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 4.30, ricordando che appare preferibile allargare la platea dei soggetti coinvolti nel contrasto al dissesto idrogeologico, coinvolgendo anche i consorzi di bonifica.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucchetti 4.30.

  Martina LOSS (LEGA) sottolinea che il proprio emendamento 4.32 è finalizzato a sopprimere le disposizioni introdotte nel provvedimento in esame relative ai boschi vetusti. Ricorda in proposito che non è possibile cristallizzare i boschi nel loro stato presente in quanto si tratta di una realtà in continua trasformazione e che non esistono aree boschive vergini in quanto ognuna di esse deriva da qualche forma di gestione umana. Segnala, inoltre, che un'eventuale stato di equilibrio può essere ottenuto solo nel lungo periodo e che il concetto di «disturbo» non appare sufficientemente definito.

  La Commissione respinge l'emendamento Loss 4.32.

  Martina LOSS (LEGA), intervenendo sul proprio emendamento 4.33, ribadisce che i boschi vetusti presentano un problema di instabilità dovuto all'assenza di gestione, in quanto solo una buona gestione forestale è in grado di garantire il necessario equilibrio. Ricorda che per forza di cose i boschi vetusti sono contigui ad aree in cui sono presenti attività umane e che si possono determinare conseguenze negative rispetto alla difesa del suolo e del paesaggio. Sottolinea che un bosco giovane ha una maggiore capacità di stoccaggio dell'anidride carbonica e che pertanto la mancata gestione dei boschi vetusti appare in contraddizione con quello che è attualmente considerato un obiettivo prioritario. Osserva, inoltre, che si pongono dei problemi in relazione al rispetto della proprietà privata.

  La Commissione respinge l'emendamento Loss 4.33.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Plangger 4.34 è stato ritirato dai presentatori.

  Martina LOSS (LEGA) nell'illustrare il suo emendamento 4.35, evidenzia la necessità di prevedere che la pratica del rilascio in bosco di alberi da destinare all'invecchiamento a tempo indefinito sia attuata con estrema cautela, al fine di scongiurare il rischio che si generino o si accentuino problemi fitosanitari. Sottolinea, pertanto, l'opportunità di prevedere che tale pratica sia realizzata nei boschi di proprietà pubblica, previa individuazione di un quantitativo di alberi adeguato ad evitare tale pericolo e di un criterio di distribuzione che tenga conto del complesso equilibrio dinamico su cui si fonda il sistema delle foreste.

Pag. 113

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Loss 4.35 e Ruffino 4.36.

  Claudia GOBBATO (LEGA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.37, rileva che con tale proposta emendativa si propone di sopprimere il comma 4-novies dell'articolo 4, in quanto, a suo avviso, non individua una soluzione adeguata ad evitare le inondazioni, ma anzi rischia di rendere ancora più difficile la costruzione di argini dei fiumi.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 4.37.

  Elena LUCCHINI (LEGA), intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 4.38, associandosi all'osservazione svolta dalla collega Gobbato, manifesta la propria contrarietà alla disposizione contenuta al comma 9-novies dell'articolo 4, della quale propone almeno di posticipare l'entrata in vigore al 1o gennaio 2022.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Lucchini 4.38 e Mazzetti 4.39.

  Claudia GOBBATO (LEGA), illustra l'emendamento a sua prima firma 4.40 che è volto a limitare l'ambito applicativo della disposizione di cui al comma 4-novies dell'articolo 4, ai soli incrementi «netti» delle attuali quote di impermeabilizzazione del suolo.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 4.40.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'emendamento Vizzini 4.41 è stato ritirato dai presentatori.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 4.42 in materia di tutela del verde pubblico.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 4.42.

  Vania VALBUSA (LEGA) illustra la finalità dell'emendamento a sua prima firma 4.43, volto a prevedere che, ai fini della tutela del verde pubblico, la prevenzione dei danni e la sicurezza delle aree verdi, i comuni effettuino una verifica della stabilità degli alberi siti sul proprio territorio urbanizzato, in attuazione del Piano nazionale del verde redatto dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, che peraltro non le risulta essere particolarmente attivo.

  La Commissione respinge l'emendamento Gobbato 4.43.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 4.01 che autorizza la spesa di 100 milioni di euro per il finanziamento di un programma di contrasto ai cambiamenti climatici e di miglioramento della qualità dell'aria nelle Città Metropolitane.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'articolo aggiuntivo Lucchini 4.01 e gli identici articoli aggiuntivi Caretta 4.014, Foti 4.013, Schullian 4.02, Lucchini 4.04 e Nevi 4.018.

  Vania VALBUSA (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo 4.06 a sua prima firma, volto a prorogare per l'anno 2020 il bonus per gli interventi relativi alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Valbusa 4.06, Butti 4.016 e Fiorini 4.017.

  Vania VALBUSA (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo 4.05 a sua prima firma, con il quale si propone di prorogare per gli anni 2020, 2021 e 2022 il bonus per la sistemazione delle aree a verde.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Valbusa 4.05 e Butti 4.015.

Pag. 114

  Elena LUCCHINI (LEGA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 4.07 a sua prima firma, dopo aver rimarcato che il territorio italiano è particolarmente esposto al fenomeno del dissesto idrogeologico, soprattutto nelle aree interne e marginali del Paese, sottolinea che tale proposta emendativa propone l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, di un Fondo volto a incentivare interventi di messa in sicurezza e manutenzione del suolo attuati dalle imprese agricole e forestali.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucchini 4.07.

  Martina LOSS (LEGA) illustra la finalità del suo emendamento 4-bis.2, volto a prevedere, oltre agli interventi di manutenzione del suolo, anche una buona gestione forestale con azioni silvicolturali, che reputa necessaria ai fini di un efficace contrasto al dissesto idrogeologico.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Loss 4-bis.2 e l'articolo aggiuntivo Gava 4-bis.01.

  Martina LOSS (LEGA) illustra il suo emendamento 4-ter.1 volto a prevedere che l'istituzione della zona economica ambientale, un'ulteriore struttura amministrativa a suo avviso non necessaria, avvenga perlomeno all'interno delle zone D individuate dal Piano dei parchi. Ciò al fine di evitare che l'istituzione della ZEA comporti la necessità di un'ulteriore zonizzazione, con conseguente aggravio nella gestione dei parchi medesimi.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Loss 4-ter.1, Nevi 4-ter.3, Labriola 4-ter.2 e Mazzetti 4-ter.4.

  Elena LUCCHINI (LEGA) evidenzia che l'emendamento 4-quater.1 a sua prima firma è finalizzato, nel suo complesso, a rendere più efficaci le misure previste dal Programma Italia Verde estendendole anche ai piccoli comuni e prevedendo, tra l'altro, che il titolo «Capitale Verde d'Italia – città da salvare» sia conferito per l'anno 2020 alla città di Taranto al fine di salvaguardare il tessuto economico e produttivo di quell'area territoriale.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Lucchini 4-quater.1 e l'articolo aggiuntivo Cortelazzo 4-quater.01.

  Elena LUCCHINI (LEGA) evidenzia che l'emendamento a sua prima firma 4-quinquies.1 propone la soppressione dell'articolo 4-quinquies non ravvisando in esso misure volte ad incentivare effettivamente l'economia circolare e il riciclo della plastica. Osserva, peraltro, che per effetto delle disposizioni contenute nel decreto-legge in esame, si corre il rischio di determinare una situazione ulteriormente dannosa per l'ambiente in quanto si prevede la trasformazione della plastica in microplastica, senza peraltro prevederne le modalità di conferimento.

  Vania VALBUSA (LEGA), intervenendo in qualità di cofirmataria sull'emendamento Lucchini 4-quinquies.1, richiamate le modalità di gestione dei rifiuti di plastica adottate dalla regione Veneto, che vedono il coinvolgimento diretto dei consorzi di bacino, ritiene necessario incentivare non l'uso delle cassette mangiaplastica, ma la buona pratica della raccolta differenziata, attraverso campagne di formazione nelle scuole e di sensibilizzazione dei cittadini. Auspica, pertanto, che il Governo riconsideri le misure contenute nell'articolo 4-quinquies.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Lucchini 4-quinquies.1 e gli articoli aggiuntivi Gelmini 4-quinquies.03 e Foti 4-quinquies.08.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti riferiti all'articolo 5; si intende vi abbiano rinunciato.

Pag. 115

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM), intervenendo sull'emendamento 6.1 a sua prima firma, volto a sopprimere l'articolo 6, ritiene paradossale l'introduzione di un ulteriore obbligo di comunicazione di flussi informativi già previsti dalla normativa di settore.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gagliardi 6.1 e Ruffino 6.2.

  Sara CUNIAL (MISTO) ritira l'emendamento a sua prima firma 6.3.

  Elena LUCCHINI (LEGA), richiamata l'importanza di garantire pubblicità e trasparenza ai dati in materia ambientale, illustra l'emendamento 6.6 a sua prima firma finalizzato a prevedere la raccolta e la pubblicazione di buone pratiche di comuni e Città Metropolitane.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Trancassini 6.4, Cortelazzo 6.5 e Lucchini 6.6, nonché gli emendamenti Mazzetti 6.8 e Labriola 7.3.

  Martina LOSS (LEGA) nell'illustrare l'emendamento Viviani 7.1 di cui è cofirmataria, rileva che tale proposta emendativa mira a prevedere agevolazioni per le imprese agricole che effettuano cessione dei propri prodotti sfusi direttamente in azienda. Osserva, infatti, che tale misura, incentivando il sistema della vendita diretta anche da parte delle aziende agricole, comporterebbe non solo un vantaggio per i consumatori, ma anche un beneficio in termini di tutela ambientale, riducendo gli imballaggi.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli identici emendamenti Viviani 7.1 e Foti 7.2 e l'emendamento Mazzetti 7.5.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 7.6, volto a escludere i prodotti alimentari dall'ambito applicativo dell'articolo 7, considerato l'alto rischio di contaminazione connesso a tale genere di prodotti.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Gobbato 7.6 e Mazzetti 7.7.

  Elena LUCCHINI (LEGA) ritira l'emendamento a sua prima firma 7.8.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra l'emendamento a sua prima firma 7.9.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, l'emendamento Gobbato 7.9 e Mazzetti 7.10.

  Lorenzo VIVIANI (LEGA), illustrando l'emendamento a sua prima firma 7.11, che ripropone il contenuto di una sua proposta emendativa presentata al disegno di legge cosiddetto «Salvamare», sottolinea la necessità di incentivare l'utilizzo delle cassette biodegradabili da parte dei pescatori, e in particolare dei mitilicoltori, che svolgono un'importante attività di recupero della plastica in mare. Sottolinea, quindi, che il suo emendamento mira a istituire un Fondo per la riduzione del prezzo di vendita delle cassette biodegradabili e compostabili, attualmente troppo elevato, e a prevedere un credito d'imposta per i venditori di tali cassette.

  Paola DEIANA (M5S), con riferimento a quanto osservato dall'onorevole Viviani, sottolinea che il tema dell'utilizzo delle cassette biodegradabili e della previsione di incentivi per i mitilicoltori che impiegano tali materiali è fortemente sentito dal suo gruppo ed attualmente oggetto di discussione al Senato nell'ambito dell'esame del disegno di legge cosiddetto «Salvamare». Evidenzia, tuttavia, la complessità della materia, che necessita di approfondimenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Viviani 7.11.

  Elena LUCCHINI (LEGA) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.01, Pag. 116che, nella sostanza, ripropone il contenuto di un emendamento presentato dalla maggioranza in occasione dell'esame del decreto-legge cosiddetto «Salvamare» e che è volto ad eliminare il limite del 50 per cento di polietieleneftalato vergine per l'impiego della plastica riciclata.

  Paola DEIANA (M5S), in relazione all'articolo aggiuntivo Lucchini 7.01, dichiara di concordare con le finalità di tale proposta emendativa, rilevando, tuttavia, la necessità di compiere approfondimenti su taluni aspetti della normativa attualmente in vigore.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Lucchini 7.01.

  Claudia GOBBATO (LEGA) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.02 volto a favorire un maggior utilizzo di materiale riciclato.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Gobbato 7.02 e Trancassini 7.03.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) illustra l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.04 che fra l'altro riproduce i contenuti di una proposta di legge del suo gruppo già depositata. Ritiene importante sottolineare la necessità che, soprattutto nelle aree marine protette, si incentivi l'utilizzo di detersivi biodegradabili soprattutto da parte delle aziende che svolgono in quelle aree attività imprenditoriali a forte impatto ambientale. Sul punto insiste affinché il Governo possa svolgere un supplemento di riflessione.

  Paola DEIANA (M5S) nel condividere l'importanza del tema sottoposto dalla collega Gagliardi all'attenzione della Commissione, la invita a presentare un ordine del giorno in tal senso in Assemblea, che dichiara fin d'ora di condividere.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Gagliardi 7.04, Cortelazzo 7.05, Mazzetti 7.06 nonché gli identici Butti 8-bis.01 e Lucchini 8-bis.02.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che si è così concluso l'esame delle proposte emendative presentate al provvedimento in titolo. In attesa dell'espressione del parere da parte delle Commissioni competenti in sede consultiva, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 4 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 13.10.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata «ItaliaMeteo» e misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia meteorologia e climatologia e relativo statuto.
Atto n. 132.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Ilaria FONTANA (M5S), relatrice, riferisce in qualità di relatrice, ai fini dell'espressione del prescritto parere al Governo, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia denominata «ItaliaMeteo» e misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia meteorologia e climatologia e relativo statuto, che è stato predisposto in attuazione del comma 558 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2018 (legge n. 205/2017).Pag. 117
  Ricorda che il citato comma 558 fa parte di un blocco di disposizioni (commi da 549 a 561) che hanno previsto l'istituzione: del Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale organo di indirizzo nazionale delle politiche di settore; dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia «Italia Meteo», con sede a Bologna, sottoposta ai poteri di indirizzo e di vigilanza del predetto Comitato.
  Come sottolineato nella relazione illustrativa dello schema di decreto in esame, il 2017 è stato, per la meteorologia italiana, un anno molto importante in quanto a giugno 2017 il Consiglio dello European Center for Medium Weather Forecast di Reading (UK) ha deciso all'unanimità che il Centro Elaborazione Dati Meteorologici più grande del mondo venisse trasferito in Italia, presso il Tecnopolo di Bologna. In questo quadro è emersa e si è fatta più urgente la necessità di una razionalizzazione e riconduzione ad unità del sistema meteorologico nazionale, oggi in capo a diversi attori pubblici, dislocati su diversi livelli territoriali, anche al fine di garantire al nostro Paese una rappresentanza unitaria nei rapporti internazionali.
  Nel corso degli anni, per lo svolgimento di alcuni compiti, al Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, che garantisce da sempre le funzioni di assistenza al volo e dispone di risorse limitate rispetto a quelle complessive e necessarie a un servizio meteorologico moderno, si sono progressivamente aggiunti i Servizi meteorologici regionali, molti dei quali inclusi nelle Arpa. Inoltre, alcune funzioni con caratteristiche di «servizio» sono state sviluppate da enti di ricerca o agenzie nazionali (come nel caso dell'ISPRA).
  A fronte della richiamata situazione di assenza di una struttura di coordinamento unitaria, con D.P.C.M. 11 aprile 2018 si è così provveduto alla costituzione del Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia, finalizzata a rafforzare e razionalizzare l'azione nazionale nei settori della meteorologia e della climatologia, potenziando la competitività italiana e la strategia nazionale in materia, e ad assicurare la rappresentanza unitaria nelle organizzazioni internazionali di settore.
  Il secondo passaggio di tale opera di razionalizzazione è rappresentato dall'istituzione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia, denominata «ItaliaMeteo», alla quale è affidato lo svolgimento delle funzioni e dei compiti conoscitivi, tecnico-scientifici e di responsabilità operativa nel campo della meteorologia e climatologia, fatte salve le specifiche competenze delle Forze armate per gli aspetti riguardanti la difesa e la sicurezza nazionale.
  I compiti affidati all'Agenzia dal comma 551 della legge di bilancio 2018 sono in particolare i seguenti: elaborazione, sviluppo, realizzazione e distribuzione di prodotti e servizi meteo, nonché omogeneizzazione dei linguaggi e dei contenuti, anche ai fini di una efficace informazione alla popolazione; approfondimento della conoscenza anche attraverso la promozione di specifiche attività di ricerca e sviluppo applicate nel campo delle previsioni globali e ad area limitata del sistema terra; realizzazione, sviluppo e gestione di reti convenzionali e non, sistemi e piattaforme di interesse nazionale per l'osservazione e la raccolta di dati, per le telecomunicazioni e per la condivisione, l'interoperabilità e l'interscambio di dati e informazioni; elaborazione, sviluppo e distribuzione di prodotti e servizi climatici; comunicazione, informazione, divulgazione e formazione, anche post-universitaria; partecipazione ad organismi, progetti e programmi, anche di cooperazione, europei ed internazionali in materia di meteorologia e climatologia; promozione di attività di partenariato con soggetti privati.
  In base al comma 552 della legge di bilancio 2018, ItaliaMeteo svolge i citati compiti anche in raccordo con le regioni e con le province autonome di Trento e di Bolzano. Il comma 557 dispone, poi, che lo statuto di ItaliaMeteo è predisposto dal Comitato ed approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, acquisita l'intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni Pag. 118e precisa altresì che l'Agenzia è sottoposta ai poteri di indirizzo e di vigilanza del Comitato che impartisce le linee guida strategiche dell'attività.
  Gli oneri finanziari derivanti dall'istituzione di ItaliaMeteo sono così quantificati dal comma 559 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2018: 8 milioni di euro (2 milioni di euro per il 2019 e 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020-2021) per investimenti tecnologici; 1 milione di euro per il 2018, 5 milioni di euro per il 2019 e 7 milioni di euro a decorrere dal 2020 per il funzionamento e il personale dell'Agenzia.
  Infine, il comma 558 dispone che, con decreto del Presidente della Repubblica ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, è adottato il regolamento di organizzazione dell'Agenzia e, a seguito di una ricognizione delle risorse umane, finanziarie e strumentali attualmente finalizzate alla meteorologia e climatologia da parte delle pubbliche amministrazioni, sono definite misure volte ad agevolare il coordinamento della gestione della materia, attraverso la confluenza presso ItaliaMeteo delle risorse sopra citate ovvero attraverso la stipula di apposite convenzioni a carattere volontario tra l'Agenzia e i soggetti interessati.
  In attuazione di tale ultima disposizione è stato, quindi, predisposto lo schema in esame, i cui contenuti passo ora ad illustrare.
  L'articolo 1 reca l'oggetto dello schema di regolamento, che disciplina l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia ItaliaMeteo, le misure di coordinamento a livello nazionale delle attività in materia di meteorologia e climatologia, nonché la razionalizzazione delle risorse.
  L'articolo 2, al comma 1, prevede che l'Agenzia coordini le attività in materia di meteorologia e climatologia, anche fornendo supporto alle autorità statali e regionali preposte alla protezione civile, alla tutela della salute e dell'ambiente e alle politiche agricole, con particolare riferimento al sistema di allerta per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico, all'agricoltura di precisione e ai cambiamenti climatici. Il comma 2 autorizza l'Agenzia a stipulare apposite convenzioni con le amministrazioni pubbliche, gli enti, gli organismi e le strutture del sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente istituito dalla legge n. 133/2016, operanti nel settore della meteorologia e climatologia, nonché i soggetti privati (definiti «enti meteo» e individuati nell'allegato 1 al presente provvedimento) che svolgano, senza fine di lucro, un'attività operativa ed eroghino prodotti o servizi di climatologia o meteorologia di interesse pubblico. Resta ferma la facoltà dell'Agenzia di individuare altri «enti meteo» con provvedimento del direttore dell'Agenzia, previo parere conforme del Comitato d'indirizzo per la meteorologia e la climatologia.
  Il comma 4 dell'articolo 2 disciplina la raccolta e lo smistamento di dati osservativi, previsioni e simulazioni, la fornitura di standard ottimali nonché la determinazione di criteri tecnologici, mediante accordi fra l'Agenzia e i soggetti di cui al comma 2 per le trasmissioni e gli scambi di dati e per l'utilizzo di infrastrutture di calcolo, informatiche e archivistiche.
  L'articolo 3 reca norme sui rapporti tra l'Agenzia e le Forze Armate.
  L'articolo 4 attribuisce all'Agenzia la titolarità e la responsabilità dei propri dati osservativi e delle proprie previsioni. Inoltre, impegna i soggetti che diffondono a livello locale le previsioni a dare visibilità all'Agenzia, secondo modalità che saranno stabilite da quest'ultima.
  L'articolo 5, comma 1, dispone la confluenza presso l'Agenzia di risorse umane, finanziarie e strumentali finalizzate dagli enti meteo, previo accordo con gli interessati. La confluenza avverrà all'esito di un'attività di preliminare ricognizione delle risorse. Il comma 2 stabilisce che la predetta ricognizione delle risorse umane, finanziarie e strumentali sia aggiornata con cadenza almeno biennale, per mezzo di un provvedimento del direttore dell'Agenzia, previo parere conforme del Comitato d'indirizzo per la meteorologia e la climatologia.Pag. 119
  L'articolo 6 prevede che l'Agenzia si attenga ai criteri organizzativi di autonomia e responsabilizzazione, semplificazione e flessibilità, valorizzazione delle risorse umane, controlli interni a garanzia dell'imparzialità e della trasparenza dell'azione amministrativa, contrasto ai conflitti di interessi e alla corruzione, flessibilità e innovazione tecnologica a supporto dei processi gestionali, sviluppo e disponibilità di sistemi informativi.
  L'articolo 7 dispone che siano organi dell'Agenzia, il direttore, il comitato direttivo e il collegio dei revisori dei conti.
  L'articolo 8 prevede che il direttore, su proposta del Comitato di indirizzo per la meteorologia e la climatologia, può istituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il Comitato tecnico-scientifico, e ne definisce la composizione stabilendo che esso sia composto da sei esperti designati tra soggetti in possesso di competenze ed esperienze consolidate in almeno uno dei settori della meteorologia, climatologia, archivi dati di supercalcolo, metodi e sistemi di rilevamento e di telecomunicazioni di dati meteorologici, climatici e marini, piattaforme applicative per la previsione e l'analisi di eventi meteorologici e climatici.
  L'articolo 9 prevede che l'Agenzia si avvale dell'Organismo indipendente di valutazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  L'articolo 10 stabilisce che l'Agenzia si avvale del comitato dei garanti previsto dall'articolo 22 del decreto legislativo n. 165 del 2001 o, in alternativa, di comitati già istituiti presso altre pubbliche amministrazioni, previo accordo.
  L'articolo 11 disciplina la struttura organizzativa dell'Agenzia prevedendo che la stessa si articoli in 4 aree così individuate: a) attività operative; b) infrastrutture osservative e informatiche, anche con funzioni di ufficio per la transizione digitale di cui all'articolo 17, comma 1-sexies, del decreto legislativo n. 82 del 2005; c) ricerca e sviluppo; d) amministrazione, personale, comunicazione e formazione. Si dispone, altresì, la possibilità di istituire, con provvedimento del direttore, su proposta del dirigente interessato, nell'ambito di un'area, unità non dirigenziali per specifiche esigenze organizzative.
  L'articolo 12 prevede che al personale dell'Agenzia si applichino le disposizioni del Testo unico sul pubblico impiego (decreto legislativo n. 165 del 2001) ed il CCNL del comparto Funzioni centrali (comma 1). Per quanto riguarda le competenze del personale dirigenziale (per il quale si applica di norma il criterio della rotazione nelle responsabilità d'ufficio) si dispone che questo, sulla base degli indirizzi del direttore dell'Agenzia, si occupi dell'attuazione e della gestione amministrativa (compresi gli atti che impegnano l'Agenzia verso l'esterno), nonché della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, anche mediante autonomi poteri di spesa e di acquisizione delle entrate (comma 2).
  È prevista, inoltre, la possibilità per l'Agenzia di avvalersi, nei limiti delle disponibilità di organico, di personale proveniente da altre amministrazioni pubbliche, ad esclusione di quello scolastico, in posizione di comando.
  Nei limiti delle risorse disponibili, l'Agenzia potrà avvalersi anche di un massimo di 30 unità di personale scientifico specializzato nel settore della meteorologia, assunte mediante incarichi individuali di lavoro autonomo.
  L'articolo 13 prevede che il reclutamento del personale dell'Agenzia, abbia luogo mediante le procedure di mobilità previste dal decreto legislativo n. 165 del 2001, e procedure selettive, nei limiti delle facoltà assunzionali previste dalla legislazione vigente.
  L'articolo 14 stabilisce che gli incarichi di funzione dirigenziale sono conferiti dal direttore tenendo conto delle caratteristiche della posizione da ricoprire e dei programmi da realizzare nei limiti della dotazione organica.
  L'articolo 15 disciplina la stipula, da parte dell'Agenzia, di convenzioni per la collaborazione con vari soggetti, in particolare con enti fornitori (c.d. convenzioni di sistema) e utenti di servizi meteo-climatologici, e dispone che l'Agenzia possa sviluppare iniziative, in collaborazione Pag. 120con soggetti pubblici e privati, purché non in contrasto con i propri obiettivi e compiti istituzionali.
  L'articolo 16 reca le seguenti disposizioni transitorie e finali: per quanto non espressamente disciplinato dal presente regolamento, si applicano le norme del decreto legislativo n. 165 del 2001 e del decreto legislativo n. 150 del 2009; si affida al direttore il compito di provvedere all'istituzione del sito istituzionale dell'Agenzia secondo le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 33 del 2013; nelle more dell'adozione dei provvedimenti attuativi le amministrazioni pubbliche, che operano nel settore della meteo-climatologia, assicurano la continuità delle attività svolte nell'ambito delle rispettive competenze.
  Conclusivamente, si riserva di proporre lo svolgimento di alcune mirate audizioni, ove compatibili con il previsto andamento dei lavori prima della chiusura natalizia.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.20 alle 13.25.