CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 dicembre 2019
288.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 dicembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 12.05.

DL 111/2019: Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
C. 2267 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ricorda che la discussione del provvedimento in Assemblea è prevista a partire da venerdì 7 dicembre prossimo e che la Commissione Finanze dovrà quindi esprimere il parere di competenza entro la seduta odierna. Invita pertanto il relatore Grimaldi ad illustrare il contenuto del provvedimento e a formulare una proposta di parere.

  Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, ricorda che la Commissione Finanze avvia l'esame – ai fini del parere da rendere alla Commissione Ambiente – del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla Pag. 74qualità dell'aria (C. 2267). Il provvedimento, esaminato dal Senato in prima lettura, è stato trasmesso alla Camera il 22 novembre con diverse modifiche e scade il 13 dicembre 2019.
  Il decreto-legge, in origine composto di 9 articoli, dopo l'approvazione presso il Senato si compone di 18 articoli.
  L'articolo 1, modificato dal Senato, disciplina l'approvazione del programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, delineandone i contenuti e definendo l'obbligo delle amministrazioni pubbliche di conformarsi agli obiettivi da esso fissati. Istituisce, inoltre, un tavolo permanente interministeriale per l'emergenza climatica, specificandone la composizione e le funzioni.
  L'articolo 1-bis, inserito dal Senato, reca una disposizione secondo la quale, a decorrere dal 1o gennaio 2021, il CIPE viene ridenominato Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).
  L'articolo 1-ter, introdotto presso il Senato, istituisce un fondo denominato «Programma #iosonoAmbiente», finalizzato ad avviare campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali nelle scuole di ogni ordine e grado.
  L'articolo 2, modificato nel corso nell'esame al Senato, istituisce un fondo denominato «Programma sperimentale buono mobilità» al fine di incentivare l'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale, l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa e di biciclette, nonché progetti per la creazione e l'ammodernamento di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale. La finalità è la riduzione delle emissioni che possano alterare il clima.
  L'articolo 3, modificato durante l'esame al Senato, autorizza la spesa di 20 milioni di euro per il finanziamento di progetti sperimentali – presentati dai Comuni con più di 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell'aria – per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici.
  L'articolo 4, modificato nel corso dell'esame al Senato, prevede il finanziamento di un programma sperimentale per la riforestazione delle città metropolitane, considerando in primo luogo le aree che hanno subìto notevoli danni da eventi climatici eccezionali.
  L'articolo 4-bis, inserito nel corso dell'esame presso il Senato, istituisce, nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, un fondo volto a incentivare interventi di messa in sicurezza, manutenzione del suolo e rimboschimento attuati dalle imprese agricole e forestali, al fine di favorire la tutela ambientale e paesaggistica e per contrastare il dissesto idrogeologico nelle aree interne e marginali del Paese.
  L'articolo 4-ter, introdotto nel corso dell'esame in Senato, istituisce nel territorio di ciascun parco nazionale la Zona economica ambientale (Zea), all'interno della quale sono previste forme di sostegno alle imprese impegnate in programmi o investimenti compatibili con l'ambiente e che rispettino determinati requisiti.
  L'articolo 4-quater, inserito dal Senato, prevede l'istituzione del Programma Italia Verde, in base al quale viene assegnato annualmente il titolo di «Capitale verde d'Italia» ad una città italiana capoluogo di provincia, sulla base di un'apposita procedura di selezione.
  L'articolo 4-quinquies, introdotto nel corso dell'esame al Senato, prevede incentivi ai Comuni che installano eco-compattatori per la riduzione dei rifiuti in plastica, attraverso l'istituzione di uno specifico fondo denominato «Programma sperimentale Mangiaplastica», nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  L'articolo 5 disciplina la nomina e le attività del Commissario unico in materia di discariche abusive e del Commissario unico per gli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue, Pag. 75per la realizzazione degli interventi attuativi di determinate procedure di infrazione europea.
  L'articolo 5-bis, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, posticipa di tre anni il termine (che scadrebbe il 31 dicembre 2019) per lo svolgimento dell'attività della Unità Tecnica-Amministrativa, operante presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di consentire il completamento delle attività amministrative, contabili e legali conseguenti alle pregresse gestioni commissariali nella gestione dei rifiuti nella regione Campania.
  L'articolo 5-ter, introdotto durante l'esame al Senato, prevede l'istituzione, presso il Ministero dell'ambiente, del programma sperimentale «Caschi verdi per l'ambiente» per la realizzazione di iniziative di collaborazione internazionale volte alla tutela e salvaguardia ambientale delle aree nazionali protette e delle altre aree riconosciute in ambito internazionale per il particolare pregio naturalistico.
  L'articolo 6, modificato dal Senato, reca disposizioni in materia di pubblicità dei dati ambientali.
  L'articolo 7 riconosce, in via sperimentale, un contributo a fondo perduto a favore di esercenti commerciali di vicinato o di media struttura per incentivare la vendita di detergenti o prodotti alimentari, sfusi o alla spina. Con modifica approvata dal Senato, si propone di estendere il contributo agli esercenti di grande struttura.
  L'interesse della Commissione Finanze si limita all'articolo 8, laddove si stabilisce il differimento dal 15 ottobre 2019 (data di entrata in vigore del decreto-legge in esame) al 15 gennaio 2020 del termine per il pagamento dei tributi non versati per effetto delle sospensioni disposte, nel tempo, in seguito agli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 (previsto dal comma 11 dell'articolo 48 del decreto-legge n. 189 del 2016) e del termine per l'effettuazione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi in seguito ai medesimi eventi sismici (successivo comma 13 dell'articolo 48 citato).
  L'articolo 8-bis, introdotto durante l'esame presso il Senato, prevede che le disposizioni in esame si applichino alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano, compatibilmente con le norme dei rispettivi statuti e le relative disposizioni di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale n. 3 del 2001.
  L'articolo 9 dispone l'entrata in vigore del decreto-legge il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
  Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) preannuncia che il gruppo della Lega non esprimerà un voto favorevole sul provvedimento, che a suo avviso manca di concretezza e soprattutto di una strategia complessiva volta a tutelare l'ambiente in modo sostenibile.
  Fa presente che sul decreto-legge il suo gruppo ha presentato in Commissione Ambiente numerose proposte emendative, che auspica vengano accolte positivamente dal Governo al fine di migliorare il testo del decreto-legge in esame o quantomeno prese in considerazione nella definizione di successivi interventi normativi.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI concorda con il parere favorevole formulato dal relatore. Ricorda quindi alla collega Cavandoli che il decreto-legge in esame reca esclusivamente misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla normativa europea sulla qualità dell'aria, mentre un piano organico di interventi in materia ambientale è stato inserito dal Governo nel disegno di legge di bilancio, attualmente all'esame del Senato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata del relatore.

  La seduta termina alle 12.15.

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COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 4 dicembre 2019.

DL 124/2019: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
Esame emendamenti C. 2220-A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 15 alle 15.30 e dalle 15.50 alle 16.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 dicembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta e Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 17.

DL 124/2019: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
C. 2220-A Governo.
(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che, come deliberato dall'Assemblea, il rinvio in Commissione del decreto-legge n. 124 del 2019 è finalizzato al recepimento delle condizioni volte al rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, formulate dalla Commissione Bilancio, nonché all'esame dell'emendamento Squeri 55-ter.500, degli identici emendamenti Silvestri 58-sexies.500 e Del Barba 58-sexies.501 (vedi allegato 2), nonché degli emendamenti della Commissione 53.800 e 55-bis.800 e relativi subemendamenti (vedi allegato 1).

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza poter disporre del fascicolo completo degli emendamenti e dei subemendamenti che la Commissione è chiamata ad esaminare, che al momento non sono disponibili, né è chiaro al momento se i subemendamenti presentati dai gruppi in Assemblea siano stati o meno accolti.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte i colleghi che i subemendamenti in questione saranno a breve trasmessi dall'Assemblea e che pertanto le proposte emendative cui si riferiscono saranno nel frattempo accantonate.

  Marco OSNATO (FDI) segnala alla Presidenza l'esigenza di poter disporre, da parte di tutti i commissari, del fascicolo contenente tutte le proposte emendative su cui la Commissione si accinge a votare.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) si associa alla richiesta del collega Osnato, lamentando le condizioni di estrema confusione in cui la Commissione si trova a dover lavorare.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, fa presente che sono già a disposizione dei colleghi gli emendamenti dei relatori volti al recepimento delle condizioni formulate dalla Commissione Bilancio; si potranno dunque cominciare i lavori dal loro esame.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che dapprima la Commissione Bilancio ha rilevato numerose criticità nel testo licenziato dalla Commissione, poi i relatori, in sede di Comitato dei nove, hanno presentato un primo emendamento; successivamente, il Comitato dei nove è stato nuovamente convocato per la presentazione di un ulteriore proposta emendativa. Lamenta il fatto che i deputati non dispongano ancora delle citate proposte emendative presentate dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, ribadisce che la Commissione, in attesa del fascicolo dei subemendamenti, procederà accantonando per il momento gli emendamenti Pag. 7755-bis.800 e 53.800 della Commissione ed esaminando gli emendamenti dei relatori che originano dal parere formulato dalla Commissione Bilancio.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ricorda che la Commissione ha potuto lavorare al decreto-legge soltanto dalla giornata di venerdì, dopo aver atteso per una settimana che relatori e Governo presentassero i propri emendamenti.
  Nel pomeriggio di venerdì la Commissione ha interrotto i propri lavori perché il Governo non era in grado di esprimere il proprio parere su tantissime proposte emendative e la situazione era pressoché invariata nel pomeriggio di domenica. Esprime rammarico quindi per aver avuto pochissimo tempo per convincere la Commissione della bontà delle idee della Lega. Si riferisce in particolare all'articolo 4, che determinerà una grave penalizzazione delle aziende, in primo luogo per il divieto di compensazione cui saranno soggette, che si aggiunge all'analogo divieto previsto dall'articolo 3.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, ricorda al collega che non è il momento di svolgere una digressione generale, perché la Commissione ha a disposizione un tempo definito, al fine di rispettare i termini fissati dall'Assemblea. Inoltre, così facendo, gli altri colleghi rischiano di non avere la possibilità di intervenire.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) interviene nuovamente sull'ordine dei lavori, sottolineando che, ove fosse necessario, si potrebbe sempre chiedere un ulteriore rinvio dei lavori dell'Assemblea. Le questioni delle quali occorre discutere sono infatti estremamente importanti e tutti i membri della Commissione devono poter disporre del tempo necessario per i loro interventi. Ritiene che due ore e mezzo di lavoro in Commissione siano assolutamente insufficienti a consentire ai deputati di affrontare tutte le proposte emendative in esame.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, ribadisce che il tempo a disposizione della Commissione è stato definito con un voto dell'Assemblea, al quale occorre attenersi; d'altra parte, le opposizioni, in Aula, hanno votato contro la proposta di rinvio del provvedimento in Commissione. Non comprende pertanto per quale motivo, ora, stiano assumendo un atteggiamento di natura opposta.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) esprime disappunto per le modalità di lavoro che hanno caratterizzato sinora l'esame del provvedimento. Rammenta che la Commissione è impegnata sul decreto-legge da ormai un mese e che i deputati, anche di opposizione, a causa della disorganizzazione dei relatori e del Governo, hanno acconsentito a lavorare perfino domenica notte, abbandonando tuttavia i lavori la mattina successiva, proprio per il contingentamento dei tempi imposto dalla Presidenza, che impediva loro di illustrare adeguatamente le proposte emendative in esame. Ribadisce quindi la necessità, almeno in questa sede, di un adeguato approfondimento dei temi trattati, che tenga in debita considerazione le opinioni delle opposizioni.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) osserva che la maggioranza si era spaccata già in occasione del voto sulle proposte emendative riferite all'articolo 39, quando i deputati di Italia Viva si sono dissociati dal resto della maggioranza. Adesso la Commissione Bilancio richiede ben 15 modifiche al testo, ciò che rappresenta una ulteriore sconfessione della maggioranza verso se stessa.
  Rammenta inoltre che nella notte tra domenica e lunedì la maggioranza ha approvato la norma sulla RC Auto, che determinerà un aumento dei prezzi delle assicurazioni in tutta Italia, gravando sui bilanci delle famiglie italiane; ora si vuole precludere ai deputati anche la possibilità di apportare qualsivoglia modifica migliorativa. Rileva come questo provvedimento realizzi un processo opposto a quello di semplificazione fiscale perseguito dalla Commissione, incrementando la burocrazia che già affligge il Paese.

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  Claudio MANCINI (PD) intervenendo sull'emendamento dei relatori 5.200, evidenzia come sia volto a realizzare un intervento significativo, dal momento che la Commissione Bilancio ha stabilito che le coperture previste dalla formulazione dell'articolo 5 non erano sufficienti.
  Più in generale, osserva che l'Assemblea ha autorizzato la Commissione ad intervenire su specifici e limitati oggetti e che non si può quindi in questa sede riaprire il dibattito generale sul provvedimento.

  Nicola GRIMALDI (M5S) intervenendo sull'ordine dei lavori, e preso atto del tenore degli interventi sinora svolti dai colleghi, auspica che si possano definire modalità condivise di lavoro, al fine di garantire il rispetto dei tempi stabiliti dall'Assemblea.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, condivide l'esigenza testé manifestata dal collega Grimaldi e ritiene quindi opportuno convocare una immediata riunione dell'Ufficio di presidenza della Commissione.
  Sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 17. 30, riprende alle 17.50.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, comunica che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, testé conclusosi, ha concordato che gli emendamenti volti ad accogliere le condizioni poste dalla Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, verranno posti in votazione senza alcun intervento. Comunica altresì che per quanto riguarda gli altri emendamenti e i relativi subemendamenti verrà consentito un intervento per ciascun gruppo, della durata massima di 3 minuti.

  Massimo BITONCI (LEGA), con riferimento alle decisioni assunte in sede di Comitato dei nove, sulle quali non rammenta peraltro si sia svolta alcuna votazione, lamenta il fatto che – tra le proposte emendative oggetto del rinvio in Commissione – vi siano alcuni emendamenti soppressivi, quali gli identici Silvestri 58-sexies.500 e Del Barba 58-sexies.501 riferiti all'articolo 58-sexies sulla disciplina delle fondazioni, rispetto ai quali non si consente all'opposizione, stante anche l'impossibilità di presentare subemendamenti, di svolgere un adeguato dibattito. Rammenta che all'origine della disposizione vi è l'articolo aggiuntivo 58.036, presentato dal collega Mancini, approvato dalla Commissione nella notte tra domenica e lunedì, ed oggetto di un successivo ripensamento da parte della maggioranza. Data la delicatezza della materia, non ritiene si possa liquidare la questione semplicemente mediante il rinvio in Commissione di emendamenti soppressivi, senza che il tema sia stato adeguatamente discusso – né, ribadisce, posto in votazione – in sede di Comitato dei nove, impedendo in tal modo all'opposizione di esprimere la propria posizione. Considera pertanto gravemente scorretto il comportamento della Presidenza.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, precisa che in sede di Comitato dei nove sono state assunte decisioni, come di prassi, sulla base dell'orientamento prevalente dei gruppi, successivamente sottoposte al voto dell'Assemblea e da questa deliberate. Nel riconoscere la rilevanza dell'argomento relativo alle fondazioni, fa presente che proprio in considerazione di tale importanza è stato deciso di espungere la materia dal decreto-legge in discussione, per affrontarla più organicamente in altra sede. Richiama infine i colleghi ad attenersi a quanto concordato in Ufficio di presidenza circa il contenimento degli interventi.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) nel fare presente che le opposizioni sono state di fatto costrette dalla maggioranza ad una grave limitazione dei propri interventi, chiede che possa essere attivata la trasmissione dei lavori della Commissione sul circuito chiuso della Camera dei deputati.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione Pag. 79della trasmissione del circuito chiuso della Camera dei deputati.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, raccomanda l'approvazione degli emendamenti 5.200, 13-ter.200, 16.200, 16-bis.200, 22.200, 32.200, 32-quinquies.200 e 33-bis.200, 37.200, 38.200, 41-bis.200, 52-bis.200, 53.200, 53-bis.200 e 57.200 dei relatori, proponendo l'accantonamento dell'emendamento 59.200 dei relatori.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, dispone l'accantonamento dell'emendamento 59.200 dei relatori, in attesa della votazione dell'emendamento Squeri 55-ter.500. Tale ultima proposta emendativa, ove approvata, facendo venire meno le maggiori entrate derivanti dall'articolo 55-ter, non rende più necessaria la riduzione degli oneri imputati al Fondo per interventi strutturali ai sensi dell'articolo 59, precedentemente richiesta dalla Commissione Bilancio.
  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 5.200, 13-ter.200, 16.200, 16-bis.200, 22.200, 32.200, 32-quinquies.200 e 33-bis.200, 37.200, 38.200, 41-bis.200, 52-bis.200, 53.200, 53-bis.200 e 57.200 dei relatori (vedi allegato 2).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, fa presente che l'emendamento Squeri 55-ter.500 è volto a sopprimere l'incremento dell'Iva sui prodotti fitosanitari precedentemente introdotto, e ne raccomanda, anche a nome della relatrice Ruocco, l'approvazione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.
  La Commissione approva l'emendamento Squeri 55-ter.500 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Squeri 55-ter.500, ritira, anche a nome del relatore Fragomeli, l'emendamento 59.200 dei relatori.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, raccomanda l'approvazione, anche a nome della relatrice Ruocco, degli identici emendamenti Francesco Silvestri 58-sexies.500 e Del Barba 58-sexies.501.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) con riguardo agli identici emendamenti Francesco Silvestri 58-sexies.500 e Del Barba 58-sexies.501, interviene, senza alcun intento polemico, ricordando che nella notte tra domenica e lunedì è stato approvato con i voti dei colleghi del Movimento 5 Stelle, del Partito democratico e di LEU e con il voto contrario del gruppo di Italia Viva, l'articolo aggiuntivo 58.036 del collega Mancini volto a prorogare di un anno la disposizione di cui all'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 149 del 2013 che assimila a determinate condizioni gli obblighi di trasparenza delle fondazioni a quelli stabiliti per i partiti politici. Rammenta altresì che, dopo un tweet delle ore 7.32 in cui l'onorevole Marattin di Italia Viva ha dato conto della vicenda, seguito da un tardivo comunicato del Ministro Di Maio delle ore 11.55. ora si sta per approvare la soppressione della disposizione precedentemente introdotta. Nel sottolineare che al Partito Democratico farebbero capo oltre 60 fondazioni e che la norma in questione giova anche alla piattaforma Rousseau e al comitato «tirendiconto», si chiede se si sia trattato di un pentimento tardivo o della prova che Di Maio non controlla più il Movimento 5 Stelle o, peggio ancora, del fatto che la maggioranza procede in modo inconsapevole.

  Claudio MANCINI (PD) fa presente che l'articolo aggiuntivo a sua firma, citato dal collega Centemero, intendeva rinviare di un anno gli adempimenti in capo al Comitato preposto per il controllo dei bilanci dei partiti politici, ritenendo che esso non sarebbe stato in grado di evadere le oltre 6.000 pratiche attese per il prossimo mese di luglio con riguardo alle fondazioni. Ricorda che nel corso dell'esame in sede Pag. 80referente si è aperta una discussione politica, alla quale non ha ritenuto di intervenire, in quanto l'intento della sua proposta era puramente organizzativo. Precisa altresì che successivamente è maturata in seno alla maggioranza la decisione di affrontare la questione con un ordine del giorno da presentare in Assemblea, che rinvii alla legge di bilancio l'intervento normativo volto ad escludere l'applicazione della citata disposizione alle fondazioni legate ad esponenti politici locali, in modo da restringere la platea dei soggetti tenuti al controllo dei bilanci.

  Marco OSNATO (FDI) manifesta la propria perplessità e il proprio fastidio per il balletto verificatosi intorno al tema delle fondazioni, chiedendosi se si sia deciso di considerarle un modo legittimo di finanziare le attività conoscitive della politica o se si stia assistendo a dissidi interni alle forze di maggioranza. Invita pertanto i colleghi della maggioranza e del Governo a comportarsi in modo serio, ricordando che è in gioco il rispetto del lavoro parlamentare e dei cittadini.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Francesco Silvestri 58-sexies.500 e Del Barba 58-sexies.501 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che si passerà ora all'esame delle proposte emendative della Commissione 55-bis.800 e 53.800, nonché dei relativi subemendamenti.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 55-bis.800 della Commissione, mentre esprime parere contrario sul subemendamento Osnato 0.55-bis.800.1.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.

  La Commissione respinge il subemendamento Osnato 0.55-bis.800.1.

  Massimo BITONCI (LEGA) con riguardo all'emendamento 55-bis.800 della Commissione, si domanda se l'intervento da esso recato fornisca un reale chiarimento della disposizione contenuta nell'articolo 55-bis, come sostenuto dal sottosegretario Villarosa. Esprime la convinzione che l'applicazione di tale disposizione comporterà un notevole contenzioso con le compagnie assicurative, rilevando che ogni polizza individuale è emessa sulla base di un contratto che ne stabilisce le regole e che pertanto non sarà facile disapplicare. Ritiene inoltre che, contrariamente a quanto annunciato dalla maggioranza, la conseguenza di tale disposizione rischia di generare forme di ritorsione da parte delle compagnie assicurative, che opereranno attraverso il rincaro delle polizze, e non un risparmio per le famiglie. Rileva che in maniera analoga anche la disposizione in tema di dichiarazione dei redditi approvata dalla maggioranza con l'arroganza tipica di chi il 730 non deve presentarlo, rischia di andare a danno dei pensionati e dei cittadini che vedono rinviato il rimborso del credito di imposta.

  Marco OSNATO (FDI) ritiene che su un tema così rilevante per la tutela dei diritti e di grande impatto sulle famiglie e sull'occupazione si sarebbe dovuto intervenire con un provvedimento specifico, individuando soluzioni innovative quali quelle adottate negli Stati Uniti o in Svizzera dove la polizza è legata al guidatore o alla targa del veicolo. Stigmatizza il fatto che l'opposizione sia costretta ad esprimere un voto in maniera inconsapevole, senza avere il tempo e l'opportunità di valutare attentamente i termini della questione.

  Raffaele BARATTO (FI) associandosi alle considerazioni del collega Osnato, ritiene che il tema meritasse una valutazione attenta, allo scopo di favorire i cittadini. Esprime la convinzione che si sia persa un'occasione importante per pervenire ad una soluzione buona e condivisa, a vantaggio del Paese.

  La Commissione approva l'emendamento 55-bis.800 della Commissione (vedi allegato 2).

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  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 53.800 della Commissione, mentre esprime parere contrario su tutti i subemendamenti ad esso presentati.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) chiede chiarimenti in ordine all'emendamento 53.800 della Commissione.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, precisa che l'emendamento prevede la possibilità per le Regioni di stabilire le modalità con le quali le imprese concedenti le auto in locazione a lungo termine possono provvedere ad eseguire cumulativamente, in luogo dei singoli utilizzatori, il versamento delle tasse dovute, per i periodi di tassazione compresi nella durata dei rispettivi contratti. Inoltre, si modificano le disposizioni che individuano i soggetti passivi delle tasse automobilistiche con il riferimento ai contratti di locazione a lungo termine senza conducente. La modifica è volta a far sì che anche le somme derivanti dal bollo delle auto affittate a lungo termine siano destinate alle Regioni dove il mezzo viene effettivamente utilizzato e non a quelle dove hanno sede le società di noleggio.

  Antonio MARTINO (FI) ritiene che la misura contenuta nell'emendamento 53.800 della Commissione, che sposta l'obbligo di pagare l'imposta di bollo dal proprietario all'utilizzatore, determinerà un incremento dell'evasione di tale imposta. Vorrebbe inoltre capire come si intenda provvedere agli oneri derivanti dalla norma che si intende introdurre.

  Marco OSNATO (FDI) chiede ai relatori di conoscere verso quali regioni si dirigeranno i flussi finanziari che questa norma inevitabilmente tenderà a reindirizzare.

  Massimo BITONCI (LEGA) si associa alla richiesta di chiarimenti dei colleghi e chiede in particolare di sapere quali regioni riceveranno un vantaggio dall'approvazione della disposizione.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, non possiede una relazione tecnica – che peraltro in questo caso non è dovuta –, ma ritiene che avranno maggiori vantaggi quelle regioni in cui è maggiore l'attività di noleggio a lungo termine.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, manifesta stupore per le critiche espresse dai colleghi della Lega, posto che la norma va nella direzione di un decentramento regionale, principio caro alla loro parte politica.

  Antonio MARTINO (FI) osserva che sarebbe sufficiente, per le casse dello Stato, e al fine di prevenire fenomeni elusivi, affermare la responsabilità solidale delle società rispetto al mancato pagamento dell'imposta di bollo.

  Alessandro PAGANO (LEGA) si associa alla richiesta di approfondire il tema dei flussi finanziari, che questo emendamento sposta da una regione all'altra, sottolineando che non si può esaurire il dibattito sul federalismo fiscale in pochi minuti. Chiede formalmente ai relatori di conoscere quali regioni saranno beneficiate e quali svantaggiate dalla misura in discussione; non vorrebbe infatti scoprire che si sta operando un trasferimento di risorse dalle regioni meridionali a quelle settentrionali del Paese.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, ribadisce la necessità di lasciare adeguato spazio alle opinioni di tutti, ma anche quella di rispettare le decisioni dell'Ufficio di presidenza, che ha stabilito i tempi a disposizione dei deputati, tempi che il gruppo della Lega ha già esaurito.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Gelmini 0.53.800.60, Gelmini 0.53.800.61, Andreuzza 0.53.800.25, Gelmini 0.53.800.62, Gelmini 0.53.800.63, Piccolo 0.53.800.16, Pag. 82Zicchieri 0.53.800.30, Castiello 0.53.800.32 e Golinelli 0.53.800.17, Iezzi 0.53.800.3, Liuni 0.53.800.22, Cavandoli 0.53.800.4, Turri 0.53.800.12, Turri 0.53.800.11, Osnato 0.53.800.40 e 0.53.800.41, Alessandro Pagano 0.53.800.14, Maggioni 0.53.800.38, Fantuz 0.53.800.31, Gastaldi 0.53.800.21, Gerardi 0.53.800.13, Paternoster 0.53.800.15, Gelmini 0.53.800.64, Gerardi 0.53.800.7 e Tombolato 0.53.800.35.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) evidenzia come i subemendamenti in votazione siano volti a dilazionare l'entrata in vigore della norma recata dall'emendamento 53. 800 e meritino pertanto adeguata ponderazione.

  La Commissione respinge, con distinte votazioni, i subemendamenti Loss 0.53.800.23, Covolo 0.53.800.6, Cavandoli 0.53.800.12, Giacometti 0.53.800.37, Binelli 0.53.800.26, Zordan 0.53.800.36, Covolo 0.53.800.10, Ribolla 0.53.800.1, Gusmeroli 0.53.800.2, Colla 0.53.800.27, Dara 0.53.800.29, Galli 0.53.800.28, Pettazzi 0.53.800.29, Piastra 0.53.800.30 e Maccanti 0.53.800.18.

  Marco OSNATO (FDI) osserva che l'emendamento 53.800 della Commissione rappresenta il culmine di un provvedimento troppo vasto e arzigogolato, che non ha potuto essere esaminato in Commissione con la dovuta serenità e gli approfondimenti necessari. Fa presente che, al termine di una lunga notte di lavoro, i deputati si ritrovano a dover accettare anche la limitazione della loro possibilità di intervento. Ritiene pertanto che alle opposizioni non si possa chiedere di più.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) ritiene che il decreto-legge rappresenti una grande delusione, perché colpisce imprese e commercianti e tratta i cittadini come «figli di un dio minore». Ricorda che il gruppo della Lega ha presentato numerose alternative alle soluzioni proposte dalla maggioranza, dall'esclusione dal divieto di compensazione delle categorie sempre a credito, alla possibilità di presentare domanda di compensazione dopo aver ottenuto il visto di conformità. Rammenta che, anche sul tema relativo al modello 730, la maggioranza non ha sentito ragioni, mentre la stessa Commissione Bilancio osserva che la norma determina lo slittamento dei conguagli per dipendenti e pensionati, cittadini che aspettano di ricevere nel mese di luglio il denaro necessario per le proprie vacanze estive. Si appella alla maggioranza perché nel corso dell'esame in Assemblea torni sui propri passi e si possa intervenire sul provvedimento con interventi migliorativi.

  Raffaele BARATTO (FI) ricorda che il gruppo di Forza Italia ha sempre offerto la massima disponibilità, accedendo anche alla richiesta di contenere le proprie proposte emendative. Ritiene si sia persa una grande occasione per le imprese del Paese. Ringrazia la Presidente per la sua affabilità, ma ritiene che dovrebbe anche permettere alle opposizioni di conseguire qualche risultato.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, osserva che le opposizioni a suo avviso hanno raggiunto significativi risultati, a cominciare dalle misure sui piani individuali di risparmio, proposte dal gruppo di Forza Italia, su cui la Commissione ha svolto un ottimo lavoro, come anche su altre proposte provenienti da Fratelli d'Italia e dalla Lega.

  La Commissione approva l'emendamento 53.800 della Commissione (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, informa i colleghi che è intervenuta l'abrogazione, da parte dell'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 2 dicembre 2019, n. 137, recante misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia (C.2284), dell'articolo 54 del decreto-legge in esame.

  La Commissione prende atto.

  La Commissione delibera quindi di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere Pag. 83l'autorizzazione a riferire oralmente.
  Avverte infine che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 19.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 dicembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.30 alle 17.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 285 del 1o dicembre 2019, a pagina 43, seconda colonna, trentesima riga, dopo le parole «39.» aggiungere le seguenti «5.».

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