CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 dicembre 2019
287.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 47

SEDE REFERENTE

  Martedì 3 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 10.20.

DL 111/2019: Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229.
C. 2267 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 27 novembre scorso.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che sono state presentate 173 proposte emendative (vedi allegato). Fa presente che alcune delle proposte emendative pervenute presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
 In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricordo, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative al decreto-legge, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  Pertanto sono da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative: Foti 2.02 che prevede l'obbligo per le società a Pag. 48prevalente o totale capitale pubblico di adottare forme di lavoro agile nella misura di due giorni a settimana per ciascun lavoratore; Cavandoli 4.31 che sottrae il materiale naturalmente depositato nei letti dei fiumi e dei torrenti, ove rimosso per esclusive ragioni di sicurezza idraulica, dal campo di applicazione delle norme in materia di gestione dei rifiuti; identici articoli aggiuntivi Schullian 4.09, Nevi 4.011 e Caretta 4.012, che prevedono finanziamenti agevolati per gli investimenti delle piccole e medie imprese agricole e forestali che operano in aree montane e collinari a rischio di abbandono nei settori dell'agriturismo, delle energie rinnovabili e dei servizi ecosistemici; Gelmini 4-quinquies.01 che reca una complessiva disciplina sulla gestione dei rifiuti urbani non pericolosi; Giacometto 5.03 che introduce nell'ordinamento una procedura di mediazione per la soluzione di conflitti ambientali e paesaggistici di natura civile e amministrativa; Mazzetti 5.02 che reca una complessiva disciplina in tema di end of waste; identici articoli aggiuntiva Gobbato 5.04 e Cortelazzo 5.05 che riguardano il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'affidamento e nell'esecuzione dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori per le discariche; Gava 6.01, che modifica la legge quadro sulle aree protette, n. 394 del 1991 con riferimento alla disciplina degli Enti parco; Labriola 6.02, che modifica l'articolo 1 del decreto-legge n. 145 del 2013, recante disposizioni per la riduzione dei costi gravanti sulle tariffe elettriche; Labriola 8.01 che reca stanziamenti a sostegno delle imprese del settore olivicolo-oleario modificando anche le misure contenute nel Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia di cui al decreto-legge n. 27 del 2019, con riguardo al contrasto della Xylella fastidiosa; Sasso 8.07 che consente interventi sulle piante infettate, previa comunicazione in deroga ad ogni disposizione, modificando le misure di contrasto degli organismi nocivi da quarantena in applicazione di provvedimenti di emergenza fitosanitaria prevista dal decreto-legge n. 27 del 2019; Labriola 8.04 che modifica la disciplina del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia prevista dal decreto-legge n. 27 del 2019; Labriola 8.03 che introduce un Fondo per il sostegno e l'indennizzo degli agricoltori colpiti dalla cimice asiatica;  Mazzetti 8.02 che introduce misure volte alla velocizzazione della pianificazione di emergenza per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti previste nel decreto-legge n. 113 del 2018; Mazzetti 8.05 che intende introdurre disposizioni in materia di impianti di digestione anaerobica o compostaggio dei rifiuti organici.

  Vania VALBUSA (LEGA), intervenendo sul complesso degli emendamenti, tiene a sottolineare come, rispetto ad un provvedimento di grande importanza, il tempo per l'analisi del testo e la formulazione di proposte emendative volte ad integrarlo sia stato, come in molte altre occasioni in passato, assai ristretto Per di più la scadenza nella giornata di lunedì non consente di utilizzare in modo continuativo gli uffici e i supporti tecnici necessari per l'elaborazione dei testi. Rendendosi conto dell'impossibilità della presidenza di agire diversamente, auspica tuttavia che in futuro si possano esaminare i provvedimenti avendo a disposizione un tempo adeguato, e possibilmente si fissi il termine di scadenza per la presentazione degli emendamenti in coincidenza con le giornate lavorative degli uffici di supporto tecnico ai parlamentari.

  Alessio BUTTI (FDI) richiamando l'intervento già svolto al momento dell'avvio dell'esame del provvedimento, ribadisce le forti criticità presenti nel testo in esame, sul quale intervengono le poche e qualificanti proposte emendative presentate che il proprio gruppo si era impegnato a presentare.
 Chiede pertanto al Governo e alla maggioranza come intendano procedere nell'esame del provvedimento, essendo stata ventilata la possibilità di porre la questione di fiducia su questo testo, senza aprire ad alcuna modifica in Commissione. Pag. 49Preannuncia quindi, in caso di mancata apertura al confronto con le opposizioni, un irrigidimento del proprio gruppo con riguardo al prosieguo dei lavori in Commissione. Evidenzia ancora una volta la grande opportunità, che la Commissione dovrebbe cogliere, di migliorare il testo all'esame, lavorando insieme su un argomento delicato, che merita adeguati approfondimenti.

  Salvatore MICILLO (M5S), relatore, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, su tutte le proposte emendative presentate.

  Il Sottosegretario di Stato Roberto MORASSUT esprime parere conforme a quello del relatore.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) pur ritenendo inevitabile che il relatore chieda ai presentatori di ritirare le loro proposte emendative, essendo noti i tempi ristretti a disposizione della Camera per l'esame del provvedimento ed essendo certa la posizione della questione di fiducia, condivide le considerazioni svolte dal collega Butti. Censura quindi l'atteggiamento della maggioranza che ha ritenuto di non procedere speditamente al Senato all'esame del decreto-legge, perdendo del tempo prezioso e creando ritardi ulteriori a quelli che si verificano quotidianamente per il mancato coordinamento dei lavori tra Assemblea e Commissioni.

  Tommaso FOTI (FDI) dissente fortemente dall'impostazione che la maggioranza intende seguire per l'esame del provvedimento. Ritiene infatti che i tempi di conversione del decreto siano ampiamente compatibili con l'esigenza di modificarlo in questo ramo del Parlamento e quindi inviarlo al Senato, essendo il passaggio in quest'ultimo ramo del Parlamento assai più veloce, per quanto concerne il voto fiduciario, rispetto a quello previsto alla Camera.
 Data la ristrettezza dei tempi sarebbe stato preferibile che la maggioranza chiedesse sin da subito alle opposizioni di segnalare i pochi emendamenti fondamentali sui quali procedere, che non comportassero criticità sotto il profilo finanziario, piuttosto che esprimere un parere contrario tout court su tutte le proposte emendative, impedendo di fatto il confronto tra maggioranza e opposizione.
 Sottolinea la contraddizione della maggioranza nel chiedere alle opposizioni di pervenire ad una mozione unitaria sulle questioni della tutela ambientale, senza però profondere analogo impegno per i testi legislativi. Osserva che la Camera si è trasformata nel ramo del Parlamento dove il Governo accoglie solo ordini del giorno o approva mozioni, non volendosi impegnare nel confronto normativo.

  Elena LUCCHINI (LEGA) trova l'atteggiamento della maggioranza imbarazzante. È stato infatti espresso il parere contrario su tutte le proposte emendative presentate, che probabilmente non sono neanche state lette, ma che sono invece state elaborate dalle opposizioni in condizioni non favorevoli, essendo stato fissato un termine per la loro presentazione assai ravvicinato, dal momento che Governo e maggioranza hanno dilatato oltremodo i tempi di esame al Senato.
 Giudica il provvedimento non equilibrato, non propositivo e povero dal punto di vista del contenuto, sulle cui lacune intervengono le proposte emendative delle opposizioni. Avrebbe auspicato una maggiore convergenza da parte della maggioranza e del Governo sugli emendamenti più qualificanti rispetto al testo e ancora una volta, come già accaduto nel corso del recentissimo esame del decreto-legge sugli eventi sismici, maggioranza e Governo dimostrano scarsa disponibilità e apertura ad un confronto costruttivo.

  Daniela RUFFINO (FI) nel ricordare che la settimana scorsa le opposizioni hanno lavorato con grande senso di responsabilità sul decreto-legge riguardante gli eventi sismici, constata con dispiacere il cambio di passo della maggioranza e la chiusura che questa dimostra nell'esame del decreto-legge clima. Ritiene opportuno Pag. 50che si faccia tesoro delle esperienze passate, nelle quali le opposizioni hanno avuto un atteggiamento collaborativo e proficuo, e valuta la posizione della maggioranza rispetto al decreto-legge in esame di grande debolezza, scegliendo di fatto di non confrontarsi sui contenuti e di procedere alla sua approvazione senza valutarne i possibili miglioramenti.

  Claudia GOBBATO (LEGA) evidenzia come il provvedimento in esame abbia un forte bisogno degli emendamenti presentati dalle opposizioni, che colmano molte lacune presenti nel testo, come dimostra la dichiarazione dello stesso Ministro Costa che ha giudicato il decreto-legge poco esaustivo. Si tratta, a suo giudizio, di un provvedimento bandierina, per nulla incisivo né a livello ambientale né con riguardo al tessuto sociale. Giudica, infatti, che qualsiasi intervento a sostegno dell'ambiente vada accompagnato da analoghi interventi a sostegno delle realtà produttive, cosa che non si verifica nel testo in esame.

  Chiara BRAGA (PD) avendo ascoltato con attenzione le istanze dei colleghi delle opposizioni, ritiene opportuno precisare la posizione della maggioranza evidenziando, in particolare, due questioni.
 Nel merito, rammenta che il decreto-legge è stato lungamente analizzato e discusso nell'altro ramo del Parlamento. Anche se ciò ovviamente non toglie l'esigenza che ciascun ramo abbia piena e autonoma potestà decisionale, osserva che nel corso dell'esame al Senato molte proposte emendative, anche provenienti dalle opposizioni, sono state accolte rafforzando l'impianto iniziale del testo.
 In secondo luogo ricorda che il Governo ha assunto un orientamento preciso di sviluppo delle tematiche ambientali e di intervento assumendo l'impegno di adottare un disegno di legge in materia ambientale, collegato alla manovra di bilancio. Nel condividere l'importanza di accompagnare la transizione ambientale con misure di carattere economico, ritiene che con il citato «collegato ambientale», data la natura dello strumento, possa essere la sede opportuna nella quale esaminare in maniera compiuta le problematiche relative all'ambiente, corredando gli interventi delle opportune risorse.
 In conclusione, pur comprendendo il rammarico delle opposizioni riguardo alla ristrettezza dei tempi di esame di questo ramo del Parlamento, ritiene legittimo l'atteggiamento della maggioranza di voler pervenire alla conversione del decreto-legge, i cui contenuti giudica in ogni caso di grande rilievo.

  Daniela RUFFINO (FI) avendo ascoltato con attenzione l'intervento della collega Braga, osserva che il provvedimento, pur analizzato dal Senato, non terrà conto delle importanti proposte avanzate dalle opposizioni in questo ramo del Parlamento e non può certo considerarsi esaustivo.
 Fa presente che negli ultimi mesi molti comuni si sono misurati con le problematiche ambientali, e rileva che sul tema dell'ambiente a suo giudizio sarebbe opportuno cambiare dinamica e procedere in un percorso condiviso, ritenendo un disvalore qualsiasi scelta diversa.
 Riguardo al rapporto tra maggioranza e opposizioni, ribadisce l'atteggiamento di grande disponibilità dei gruppi di opposizione, e in particolare del proprio gruppo, avuto nel corso dell'esame di altri provvedimenti e si rincresce che ciò non venga permesso dalla maggioranza rispetto ad un provvedimento che dovrebbe, per i suoi contenuti, essere pienamente condiviso.

  Rossella MURONI (LEU) ritiene che la lotta al mutamento climatico non debba avere alcuna bandiera politica e che la sostenibilità ambientale abbia una chance di essere attuata solo se percepita come patrimonio comune.
 Rivolgendosi al Governo, ritiene che qualora i temi ambientali siano oggetto di provvedimenti d'urgenza, questi debbano recare contenuti rivoluzionari. In caso contrario è preferibile che la Commissione, come sempre in passato, lavori in modo sinergico sui testi parlamentari presentati Pag. 51dai vari gruppi, in un percorso condiviso dal quale si esce tutti più rafforzati. Auspica che in futuro si possa procedere diversamente nell'esame di provvedimenti aventi ad oggetto la tematica ambientale
 Pur comprendendo quindi la posizione delle opposizioni, ribadisce che la maggioranza di cui fa parte ha la responsabilità di garantire la conversione del decreto, il cui testo, seppur suscettibile di perfezionamenti, è certamente condiviso dal suo gruppo e preannuncia il voto favorevole sul provvedimento.

  Il Sottosegretario di Stato Roberto MORASSUT comprende, da parlamentare, la posizione evidenziata dai colleghi, ma si trova costretto a sottolineare come lo strumento del decreto-legge imponga un iter rapido finalizzato alla sua conversione. Dubita che l'ipotesi fatta dal collega Foti di una eventuale modifica del testo possa essere compatibile con la programmazione dei lavori delle Commissioni del Senato, impegnate nel decreto-legge sugli eventi sismici, e dell'Assemblea plenaria, che esaminerà a breve la legge di bilancio.
 Tiene a sottolineare che il Senato ha effettuato un ampio esame del provvedimento, in un confronto serrato con le opposizioni, e, pur comprendendo la rivendicazione di autonomia di questo ramo del Parlamento, ricorda che è stato svolto un ampio ciclo di audizioni con organizzazioni di interesse, realtà associative, istituti di ricerca e con tutti i soggetti coinvolti.
 Riguardo allo spessore del provvedimento, proprio la natura del decreto-legge non può e non deve contemplare contenuti estesi e programmatori, essendo il decreto-legge per sua natura finalizzato a conseguire pochi e urgenti obiettivi. Saranno quindi il collegato ambientale e la manovra economica i provvedimenti nei quali saranno delineate le scelte di fondo del Governo riguardo alla politica ambientale, tramite interventi, corredati delle opportune risorse, che disegnino la visione strategica cui faceva riferimento la collega Muroni.
 Rispetto alle proposte emendative, manifesta quindi la massima disponibilità del Governo ad un confronto aperto nell'ambito dei citati provvedimenti nonché su qualsiasi provvedimento del Ministero dell'ambiente, invitando i colleghi, con riguardo all'esame del provvedimento in esame, a fornire al Governo indirizzi e istanze con strumenti diversi dagli emendamenti.

  Alessio BUTTI (FDI) osserva che anche per l'esame della legge di bilancio la Camera avrà tempi molto ristretti, e pertanto non comprende in qual modo potrà essere declinata la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo. Ritiene l'intervento del collega Foti ineccepibile dal punto di vista regolamentare e pertanto non comprende quale sia il motivo per il quale la maggioranza e il Governo si rifiutino di valutare possibili limitate modifiche ed integrazioni al testo in esame.
 Più in generale rileva la costante indisponibilità delle forze di maggioranza ad accogliere modifiche ai provvedimenti del Governo nel senso indicato nelle audizioni, nelle quali vengono convocati i soggetti maggiormente interessati e, pertanto, più a conoscenza delle criticità del settore e invita quindi a rivedere lo strumento delle audizioni che sta perdendo la sua efficacia.
 Quanto al coinvolgimento delle opposizioni nell'altro ramo del Parlamento, il voto perentoriamente contrario da queste espresso sul provvedimento nega decisamente il coinvolgimento e il confronto proficuo di queste ultime con maggioranza e Governo, cui faceva riferimento la collega Braga nel suo intervento.
 Fa presente di aver lavorato con impegno ad una mozione condivisa avente ad oggetto le tematiche ambientali insieme alla collega Muroni, di cui comprende il disagio stante la sua storia personale di stampo ecologista, nel votare un provvedimento di tal fatta. Ritiene tuttavia che a questo punto si sia frantumato il difficile equilibrio precedentemente raggiunto e Pag. 52che il proprio gruppo insisterà perché si votino separatamente le diverse posizioni dei gruppi.
 Lancia infine una sfida alla maggioranza a conciliare le parole del rappresentante del governo con le istanze delle opposizioni e preannuncia in conclusione il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) osserva che questo ramo del Parlamento non potrà intervenire né sul decreto-legge in esame né sulla manovra finanziaria, sulla quale già si prefigura la posizione della questione di fiducia su un testo blindato. Su un tema importante come il clima l'atteggiamento del legislatore dovrebbe essere quello di una totale condivisione, come ha dimostrato l'apertura delle opposizioni e nello specifico del proprio gruppo nello scrivere una mozione unitaria, seppur scendendo a difficili compromessi.
 Anche la rinuncia, operata all'inizio del percorso di esame del decreto-legge, a convocare in audizione i soggetti interessati, non potendone accogliere le istanze a causa della ristrettezza dei tempi, oltre a rappresentare una decisione di buon senso, ha costituito un forte segnale di disponibilità delle opposizioni nei confronti della maggioranza e del Governo, che oggi non ripagano con la stessa moneta.
 Si spiace per il fatto che la Commissione non voglia cogliere una grande occasione su un tema, come quello della tutela dell'ambiente, che non ha colore politico.
 Preannuncia, infine, il voto contrario sul provvedimento in esame da parte del proprio gruppo, che non si rende disponibile a finti confronti come quelli proposti da maggioranza e Governo.

  Vania VALBUSA (LEGA) sulla scorta di quanto ricordato dal collega Cortelazzo, fa presente che la scelta concorde di non svolgere le audizioni sul provvedimento in esame si basava sulla volontà, da parte delle opposizioni, di condividere sin dall'inizio il percorso con la maggioranza, che invece non muove alcun passo verso le opposizioni. Sottolinea la differenza rispetto all'esame in Commissione del precedente decreto-legge avente ad oggetto il terremoto, dove le relatrici, in modo apprezzabile, sono, laddove possibile, venute incontro alle richieste delle opposizioni.
 Osserva che molti deputati della Lega eletti in Parlamento hanno in precedenza svolto il ruolo di amministratori locali e pertanto hanno ben presente la situazione dei territori e le loro esigenze. Non comprende pertanto come alcune delle loro proposte emendative, di buon senso e per di più senza alcun profilo di criticità dal punto di vista finanziario, non abbiano trovato accoglimento dal ministro Costa, che probabilmente vuole intestarsi da solo il risultato raggiunto.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) nel preannunciare il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame, ritiene condivisibili le osservazioni del rappresentante del Governo relative alla peculiarità dello strumento del decreto-legge che in quanto tale non può avere contenuti particolarmente estesi. Si chiede tuttavia quando la Commissione potrà esaminare un progetto di legge completo ed esaustivo sul tema. Manifesta infatti l'impressione che il Governo vada avanti a colpi di decreti-legge e di norme parziali, approvando disposizioni contestate dai territori, che non tengono conto delle loro esigenze essendo calate dall'alto, senza alcuna percezione del mondo reale.
 Ritiene che, sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell'opposizione, l'impegno nella regolamentazione di un settore comporti una forte responsabilità, che il proprio gruppo ha da sempre manifestato, e ritiene pertanto necessario che venga individuato un piano per il futuro che individui le reali esigenze del Paese dal punto di vista ambientale per affrontarle e proporre soluzioni concrete.
 In ultimo, osserva che il decreto-legge prevede l'emanazione di numerosi decreti attuativi e auspica che, diversamente da come solitamente accade, questi possano Pag. 53vedere luce nei tempi previsti, senza causare ulteriori ritardi nell'applicazione delle misure previste nel decreto-legge.

  Umberto BURATTI (PD) osservando che ciascun deputato, sia di maggioranza che di opposizione, apprezzerebbe la possibilità di avere a disposizione spazi più ampi per discutere il tema oggetto del decreto-legge in esame, osserva tuttavia che la ristrettezza dei tempi impone una approvazione rapida del provvedimento, finalizzata ad evitarne la decadenza.
 Sottolinea che il decreto è stato lungamente esaminato dai colleghi del Senato che, ciascuno per il proprio gruppo, ha potuto portare avanti le istanze della propria parte politica pervenendo all'approvazione di un testo modificato e integrato su molti aspetti rispetto alla versione originaria. Ritiene pertanto opportuno procedere all'approvazione del decreto-legge in esame, per poi ripartire di slancio nell'esame dei successivi provvedimenti dedicati a tale importante questione, nei quali ciascun gruppo potrà avere uno spazio adeguato per intervenire e avanzare proposte in materia.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, in ragione dell'imminente inizio delle votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 282 del 27 novembre 2019, a pagina 79, prima colonna, quarantacinquesima riga, le parole «o non inferiori ad “euro 6” immatricolati per la prima volta dopo il 31 agosto 2019» sono soppresse.

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