CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 dicembre 2019
287.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 43

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 dicembre 2019. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 10.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 111/2019: Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48, commi 11 e 13, del decreto-legge n. 189/2016
C. 2267 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-RI-+E), relatore, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione Ambiente il parere sui profili di propria competenza del decreto-legge in titolo, il quale è stato già esaminato dal Senato, che vi ha apportato modifiche e aggiunte consistenti.
  Rammenta che il decreto-legge prevede una serie di misure destinate a perseguire le finalità indicate dall'attuale programma di Governo relative al cosiddetto «Green New Deal», che dovrebbe complessivamente portare, a termine, a un radicale cambio di paradigma culturale, priorità politiche e comportamenti individuali, fino ad arrivare – come punto più «alto» – all'inserimento in Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile. In particolare, le norme del decreto dispongono misure urgenti in tutti i settori considerati estremamente vulnerabili ai cambiamenti climatici – acqua, agricoltura, biodiversità, costruzioni ed infrastrutture, energia, prevenzione dei rischi industriali rilevanti, salute umana, suolo ed usi correlati, trasporti – con il fine di incentivare comportamenti ed azioni virtuosi e programmando una serie di interventi che coinvolgano tutti gli attori responsabili; e Pag. 44quindi innanzitutto e amministrazioni e le imprese, ma poi anche i cittadini, compresi i più giovani.
  Precisa che le disposizioni che più direttamente interessano la competenza della VII Commissione sono due, e si trovano negli articoli 1-ter e 3.
  L'articolo 1-ter, in tema di campagne di informazione e formazione ambientale nelle scuole, introdotto dal Senato, istituisce presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare un fondo con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2020-2022, finalizzato ad avviare nelle scuole di ogni ordine e grado campagne di informazione, formazione e sensibilizzazione sulle questioni ambientali, con particolare riguardo agli strumenti e alle azioni di contrasto, di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici. Il fondo serve a finanziare progetti, iniziative, programmi e campagne, comprese le attività di volontariato degli studenti, finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile, nonché alla promozione di percorsi di conoscenza e tutela ambientale, nell'ambito delle tematiche individuate dall'articolo 3 della legge n. 92 del 2019, ossia la legge sull'insegnamento dell'educazione civica che la VII Commissione ha predisposto alcuni mesi fa e che sarà attuata nelle scuole a partire dal prossimo anno scolastico.
  In base al comma 3, per accedere ai finanziamenti, le scuole devono presentare al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca – in forma singola o associata, anche congiuntamente alle associazioni di protezione ambientale, al Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, a università statali e non statali, a centri di ricerca pubblici, a consorzi universitari ed interuniversitari – proposte progettuali coerenti con il Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF).
  I criteri di presentazione e di selezione dei progetti nonché le modalità di ripartizione e assegnazione del finanziamento saranno stabiliti con decreto Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sottolinea che la previsione del concerto è importante e auspica che sia ben utilizzata, come opportunità di cooperazione, da entrambi i Ministeri. Sarebbe a suo avviso utile prevedere che il Ministero dell'istruzione, nel fornire il concerto, deve tenere conto degli altri propri finanziamenti già erogati o programmati e dei progetti già in essere su tematiche simili o affini, a valere su fondi nazionali o europei, anche per evitare duplicazioni, rafforzare possibili sinergie e allargare il campo delle iniziative o delle istituzioni scolastiche coinvolte.
  Inoltre, nel ricordare che il finanziamento per queste campagne è riferito all'anno civile, dal 1o gennaio, osserva che sarebbe utile, a suo avviso, fare in modo che i due Ministeri si accordino su come allineare la programmazione del finanziamento con il calendario dell'anno scolastico.
  Riferisce, quindi, che agli oneri derivanti dall'istituzione del fondo si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Passando all'articolo 3, che reca disposizioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile e che è stato modificato durante l'esame al Senato, spiega che il medesimo autorizza la spesa di 20 milioni di euro – 10 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 – per il finanziamento di progetti sperimentali – che possono essere presentati dai comuni con più di 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell'aria – per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici.Pag. 45
  In particolare, il primo periodo del comma 1, al fine di limitare le emissioni climalteranti inquinanti in atmosfera e migliorare la qualità dell'aria, autorizza la spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, per il finanziamento degli investimenti necessari per progetti sperimentali per la realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico, per i bambini della scuola dell'infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione, con mezzi di trasporto ibridi o elettrici. I progetti in questione sono selezionati dal Ministero dell'ambiente in base all'entità del numero di studenti coinvolti e alla stima di riduzione dell'inquinamento atmosferico. Il secondo periodo del comma 1 precisa che alla copertura degli oneri recati dal presente articolo si provvede mediante corrispondente utilizzo, per ciascuno degli anni 2020 e 2021, di quota parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2 destinata al Ministero dell'ambiente, che resta acquisita definitivamente all'erario.
  Il comma 2 prevede che i progetti da finanziare siano presentati, al Ministero dell'ambiente, dai comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per la non ottemperanza dell'Italia agli obblighi previsti dalla Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria. I progetti possono essere presentati dai comuni con più di 50.000 abitanti.
  Il comma 3 demanda ad un apposito decreto ministeriale la definizione delle modalità di presentazione delle domande e delle spese ammissibili al finanziamento. Tale decreto dovrà essere adottato dal Ministro dell'ambiente, sentiti i Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'economia e delle finanze.
  Su questa seconda misura rileva che sarebbe utile specificare che la «realizzazione o l'implementazione del servizio di trasporto scolastico con mezzi di trasporto ibridi o elettrici» deve prevedere ovviamente non solo l'acquisto dei mezzi di trasporto, ma anche la realizzazione delle infrastrutture per la ricarica dell'elettrico: ciò al fine di non ritrovarsi con gli scuolabus elettrici in aree del Paese dove poi non è possibile ricaricarli. Un altro punto che, a suo avviso, la Commissione dovrebbe approfondire riguarda il vincolo dei 50 mila abitanti come soglia minima per i comuni che vogliono fare domanda. Ricorda che si tratta di una disposizione che è stata modificata dal Senato. Il testo iniziale permetteva la presentazione dei progetti a «uno o più comuni, anche in forma associata» con riferimento a un ambito territoriale con più di 100 mila abitanti. Il testo emendato dal Senato permette la presentazione dei progetti ai soli comuni con più di 50 mila abitanti, tagliando fuori i piccoli comuni. A meno che tale restrizione sia dovuta a un legame con le procedure di infrazione, ritiene che andrebbe evitato che l'accesso al finanziamento non possa essere utilizzato da alcune aree del territorio nazionale solo perché composte da comuni piccoli.
  Richiama infine l'attenzione sull'articolo 4-quater, che istituisce per il triennio 2020-2022 la «Capitale verde d'Italia». Trattandosi di una sperimentazione, ritiene utile raccomandare che i progetti che saranno presentati da parte delle città candidate a ricevere questo titolo (e il relativo finanziamento) prevedano un elemento importante di trasferimento tecnologico, magari grazie a partenariati tra università e comuni su «dottorati industriali verdi» o altre forme di collaborazione tra ricerca e sviluppo territoriale.
  Conclude riservandosi di formulare la sua proposta di parere in altra seduta.

  Luigi CASCIELLO (FI) ritiene che il provvedimento in esame, lacunoso e incompleto, rifletta i contrasti che dividono la maggioranza. Si domanda, in particolare, se la questione ambientale, pur essendo di comune e generale interesse, venga affrontata con questo provvedimento per recare misure rientranti in un piano strategico oppure per adempiere alle direttive dell'Unione europea. A suo avviso, manca del tutto un piano strategico di lungo respiro. In ogni caso non ritiene Pag. 46lo strumento del decreto-legge idoneo ad affrontare una tematica di ampia portata come quella ambientale. È dell'avviso che le vere emergenze ambientali, cui occorrerebbe fare fronte con un decreto-legge, siano quelle legate ai disastri idrogeologici, come l'acqua alta di Venezia o i ponti che crollano: fatti che avvengono proprio per la mancanza di politiche ambientali strategiche. Aggiunge che serie politiche ambientali non sono possibili senza oneri per la finanza pubblica. In sintesi, ritiene che il provvedimento in esame mostri tutti i limiti di un intervento inefficace perché totalmente ideologico e non risolutivo. Rimarca che, al solito, si gravano di responsabilità le imprese. Sottolinea che le imprese, che pure sono disponibili a fare la loro parte, anche per contrastare i cambiamenti climatici imputabili all'uomo, sono in Italia guardate con sospetto, come un nemico da combattere, e lasciate prive degli incentivi, anche di semplificazione normativa, che sarebbero invece necessari per consentire loro di dare il proprio contributo alla causa ambientale. Un discorso analogo ritiene si possa fare riguardo agli enti locali, considerati i responsabili dei mancati interventi, mentre non vengono messe in campo politiche per affiancarli e sostenerli. Conclude, dichiarando la contrarietà del suo gruppo al provvedimento.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.55.