CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 novembre 2019
283.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 39

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 28 novembre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.40 alle 9.50 e dalle 16.15 alle 16.25.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 28 novembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.25.

DL 124/2019: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili.
C. 2220 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 novembre scorso.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la seduta odierna, ove non vi siano obiezioni, sarà trasmessa sul circuito chiuso della Camera dei deputati. Ne dispone pertanto l'attivazione.
  Ricorda che nella serata di ieri sono state depositate dai relatori 6 proposte emendative – già inviate per le vie brevi a tutti i membri della Commissione – che sono poste in distribuzione e che saranno allegate al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 1). Rammenta altresì che il termine per la presentazione di subemendamenti è scaduto alle ore 12 di oggi, e che sono stati presentati 20 subemendamenti, ora a disposizione dei colleghi, che saranno anch'essi allegati al resoconto della seduta odierna (vedi allegato 1).
  Segnala quindi che le seguenti proposte emendative devono considerarsi inammissibili in quanto estranee al contenuto proprio dell'emendamento cui si riferiscono: Gebhard 0.21.12.2 e 0.21.12.4, Mandelli 0.21.12.1 e 0.21.12.3, che modificano Pag. 40in più punti il credito di imposta per l'acquisto o l'adattamento degli strumenti mediante i quali effettuare la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.
  Avverte che l'articolo aggiuntivo Ungaro 13.08 è stato sottoscritto dai deputati Rotta, Di Filippo e Romina Mura, l'emendamento Perantoni 27.1 è stato sottoscritto dal deputato Zanichelli e il subemendamento 0.50.08.1 è stato sottoscritto dal deputato Prisco.
  Propone quindi di riprendere l'esame del provvedimento dall'articolo 57, le cui proposte emendative erano state precedentemente accantonate nella seduta del 21 novembre scorso.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, propone di mantenere accantonato l'emendamento Marattin 57.1, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Migliorino 57.8 e Madia 57.2. Propone di mantenere accantonati gli emendamenti Migliorino 57.7 e Fornaro 57.4; esprime parere contrario sugli emendamenti Pella 57.5 e 57.6, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Melilli 57.9.
  Propone di mantenere accantonati gli identici emendamenti Migliorino 57.35 e Mancini 57.30 nonché gli emendamenti Melilli 57.12 e Migliorino 57.38, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Enrico Borghi 57.16 e parere contrario sull'emendamento Melilli 57.17. Propone di mantenere accantonati gli emendamenti Migliorino 57.40 e Mancini 57.21 e 57.31, nonché gli emendamenti Melilli 57.32 e 57.34. Esprime parere contrario sull'emendamento Ungaro 57.37, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Melilli 57.10, Migliorino 57.39, Pella 57.45 e Pastorino 57.46 nonché sull'emendamento Migliorino 57.41.
  Propone di mantenere accantonato l'emendamento Migliorino 57.43, come anche l'emendamento dei relatori 57.49 ed il relativo subemendamento Tarantino 0.57.49.1. Esprime quindi parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Pella 57.014 e Pastorino 57.03. Propone di mantenere accantonato l'articolo aggiuntivo Pastorino 57.04 ed esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Migliorino 57.017 e Pastorino 57.09. Esprime, infine, parere contrario sugli articoli aggiuntivi Lepri 57.011 e Bignami 57.013, mentre propone di mantenere accantonati gli articoli aggiuntivi Melilli 57.018 e 57.019.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte dunque che rimangono accantonati gli emendamenti Marattin 57.1, Migliorino 57.7, Fornaro 57.4, gli identici emendamenti Migliorino 57.35 e Mancini 57.30, gli emendamenti Melilli 57.12, Migliorino 57.38 e 57.40, Mancini 57.21 e 57.31, Melilli 57.32 e 57.34, Migliorino 57.43, l'emendamento dei relatori 57.49 ed il relativo subemendamento Tarantino 0.57.49.1, nonché gli articoli aggiuntivi Pastorino 57.04, Melilli 57.018 e 57.019.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Migliorino 57.8 e Madia 57.2 (vedi allegato 2), respinge gli emendamenti Pella 57.5 e 57.6 e approva quindi l'emendamento Melilli 57.9 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che gli identici emendamenti Migliorino 57.35 e Mancini 57.30 sono da considerarsi assorbiti dall'approvazione dell'emendamento Melilli 57.9.

  La Commissione approva l'emendamento Enrico Borghi 57.16 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che gli emendamenti Melilli 57.17 e Ungaro 57.37 sono stati ritirati dai presentatori.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Melilli 57.10, Migliorino 57.39, Pella 57.45 e Pastorino Pag. 4157.46 nonché l'emendamento Migliorino 57.41 (vedi allegato 2).

  Luca PASTORINO (LEU) ritira il suo articolo aggiuntivo 57.03.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Pella 57.014; s'intende vi abbia rinunciato.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, modificando il parere precedentemente espresso, propone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Migliorino 57.017 e Pastorino 57.09 in vista di una successiva riformulazione.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, dispone l'accantonamento degli identici articoli aggiuntivi Migliorino 57.017 e Pastorino 57.09.

  Romina MURA (PD) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lepri 57.011 e contestualmente lo ritira.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bignami 57.013.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.35, riprende alle 14.40.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la Commissione riprenderà i suoi lavori dall'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, esprime parere contrario sugli identici emendamenti Enrico Costa 14.2 e Osnato 14.3, nonché sugli emendamenti Schullian 14.4, Benigni 14.5, Rampelli 14.6, Lucaselli 14.8, Bignami 14.10 e Osnato 14.9. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento 14.11 del Governo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Marco OSNATO (FDI) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 14.3, non comprendendo le ragioni del parere contrario espresso dai relatori. A tale riguardo ricorda che la Commissione ha avuto occasione di discutere l'utilità dello strumento della fatturazione elettronica come modalità di contrasto all'evasione fiscale. In particolare, ritiene che gli ulteriori adempimenti previsti dalle disposizioni recate all'articolo 14 introducano eccessivi oneri a carico dei contribuenti, fornendo al contempo ulteriori dati all'Agenzia delle entrate che li potrà utilizzare solo allo scopo di effettuare controlli ancor più numerosi sui contribuenti.

  Sestino GIACOMONI (FI) illustra le ragioni a sostegno dell'emendamento soppressivo dell'articolo 14 volto ad evitare la schedatura dei contribuenti, che giudica misura assai sproporzionata rispetto alle finalità che si propone di raggiungere. In particolare ritiene che per la schedatura di dati extra fiscali debba essere previsto il consenso espresso dei contribuenti.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Enrico Costa 14.2 e Osnato 14.3.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che l'emendamento Schullian 14.4 è stato ritirato dai presentatori.

  Stefano BENIGNI (MISTO-C10VM) illustra le finalità dell'emendamento a sua prima firma 14.5, chiarendo che l'obiettivo ragionevole e di buon senso sarebbe quello di allineare il termine di 5 anni previsto per l'accertamento fiscale al termine di conservazione delle fatture elettroniche ora stabilito in 8 anni.

  La Commissione respinge l'emendamento Benigni 14.5.

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  Marco OSNATO (FDI) illustra, in qualità di cofirmatario, le finalità dell'emendamento Rampelli 14.6, volto essenzialmente a semplificare le diverse scadenze previste a carico dei contribuenti evitando inutili appesantimenti burocratici.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo a sostegno dell'emendamento Rampelli 14.6, chiede alla Presidenza di accantonarlo, dal momento che il Governo aveva dichiarato la disponibilità ad intervenire per modificare il termine previsto.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, pur condividendo le finalità della proposta emendativa, evidenzia come in questa fase non sia possibile prevedere una riformulazione dell'emendamento in questione. Evidenzia come si tratti, in ogni caso, di un tema oggetto di dibattito.

  La Commissione respinge l'emendamento Rampelli 14.6.

  Marco OSNATO (FdI), in qualità di cofirmatario, illustra le finalità dell'emendamento Lucaselli 14.8, volto a uniformare il termine di conservazione delle fatture elettroniche, invece che all'ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, con i termini già previsti dalla normativa vigente.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 14.8.

  Marco OSNATO (FdI), in qualità di cofirmatario, illustra le finalità dell'emendamento Bignami 14.10, insistendo per la riduzione da 8 a 5 anni del termine di conservazione dei file delle fatture elettroniche al fine di favorire gli adempimenti a carico delle piccole imprese per le quali tale adempimento risulta evidentemente assai oneroso.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Bignami 14.10 e approva l'emendamento 14.11 del Governo (vedi allegato 2).

  Marco OSNATO (FdI) illustra l'emendamento a sua prima firma 14.9, volto a chiarire con una norma interpretativa che le disposizioni recate dall'articolo 14 non comportino alcuna modifica o deroga ai termini di decadenza dal potere di accertamento previsti dalle singole leggi di imposta. Sul punto sarebbe auspicabile che il Governo fornisse un esplicito chiarimento.

  La Commissione respinge l'emendamento Osnato 14.9.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la Commissione passerà ora all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gusmeroli 10.01.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 10.01 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, dispone una breve sospensione della seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.50, riprende alle 15.10.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la Commissione riprenderà l'esame dalle proposte emendative riferite all'articolo 21.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Ruocco, propone di mantenere accantonato l'emendamento Zardini 21.2, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pellicani 21.5, Brunetta 21.6 e 21.8 e Pellicani 21.3.
  Con riferimento all'emendamento 21.12 dei relatori, esprime parere contrario sugli identici subemendamenti Gebhard 0.21.12.6 e Mandelli 0.21.12.5 nonché sul Pag. 43subemendamento Giacomoni 0.21.12.7, ricordando che i restanti subemendamenti sono stati dichiarati inammissibili.
  Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento 21.12 dei relatori ed esprime parere contrario sugli identici emendamenti Martino 21.7, Rizzetto 21.9 e Benigni 21.10. Esprime, infine, parere contrario sull'emendamento Buratti 21.4.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA concorda con i pareri espressi dai relatori.

  Umberto BURATTI (PD) sottoscrive l'emendamento Pellicani 21.5 e lo ritira.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Brunetta 21.6 e 21.8.

  Umberto BURATTI (PD) sottoscrive l'emendamento Pellicani 21.3 e lo ritira.

  Renate GEBHARD (MISTO-MIN.LING.) ritira il subemendamento 0.21.12.6 a sua prima firma.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Mandelli 0.21.12.5 e Giacomoni 0.21.12.7.

  Laura CAVANDOLI (LEGA), intervenendo sull'emendamento 21.12 dei relatori, di cui condivide la finalità, chiede chiarimenti sulla motivazione dell'entrata in vigore della disposizione solo dal 2021.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, sottolinea che l'unificazione in un unico dispositivo della ricevuta e della trasmissione dei corrispettivi, conveniente sia per i clienti che per i commercianti, richiede tempo. Pertanto la previsione della decorrenza già dal 2020 avrebbe reso impossibile l'applicazione della disposizione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 21.12 dei relatori (vedi allegato 2) e respinge gli identici emendamenti Martino 21.7, Rizzetto 21.9 e Benigni 21.10.

  Umberto BURATTI (PD) ritira il suo emendamento 21.4.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, passa all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 22 e, anche a nome della relatrice Ruocco, esprime parere contrario sugli emendamenti Garavaglia 22.1, Deidda 22.4, Benigni 22.2, Garavaglia 22.6, Lucaselli 22.7 e Lupi 22.9. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento 22.23 dei relatori ed esprime parere contrario sugli emendamenti Zucconi 22.13, 22.10 e 22.11, Plangger 22.14 e 22.15, Zucconi 22.16 e 22.18, Gelmini 22.19, Lupi 22.20 e Bitonci 22.22. Esprime, infine, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Centemero 22.07.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Garavaglia 22.1, di cui è firmatario, chiede di conoscere le motivazioni alla base del parere contrario dei relatori e del Governo su una proposta che non è costosa per lo Stato e vantaggiosa per i cittadini.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA osserva che la proposta emendativa, operando per legge una riduzione sui guadagni degli operatori del sistema interbancario, risulta contrario all'articolo 41 della Costituzione, che sancisce la libertà dell'iniziativa economica privata.

  Marco OSNATO (FdI), condividendo la finalità dell'emendamento Garavaglia 22.1, si sorprende nel constatare che la maggioranza ha preso a cuore l'attività degli operatori bancari, che hanno già goduto di diversi favori nel corso degli ultimi anni a scapito dei piccoli commercianti, degli artigiani e dei titolari di partite IVA.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, ricordando al deputato Osnato che le banche sono state privatizzate a partire dal 1992, lo invita a rileggere il suo Pag. 44intervento in Assemblea contro la proposta del gruppo di Fratelli d'Italia di nazionalizzare la Banca d'Italia con i soldi dei pensionati. Rivendica l'impegno del MoVimento 5 Stelle perché i cittadini truffati dalle banche fossero indennizzati dallo stesso sistema bancario e ribadisce che la proposta di incidere sul margine di guadagno degli operatori del sistema interbancario, prevista dall'emendamento Garavaglia 22.1, è contraria alla Costituzione. Ricorda, infine, che il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro dell'economia e delle finanze Gualtieri sono attualmente impegnati in una trattativa con i rappresentanti del sistema interbancario per giungere alla definizione di un protocollo che permetta la riduzione del margine delle commissioni.

  Massimo BITONCI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Garavaglia 22.1, di cui è cofirmatario, ritiene che la soluzione proposta dall'emendamento medesimo, che pone gli oneri a carico del sistema interbancario, sia migliore di quella realizzata dal testo dell'articolo 22, che pone gli oneri del credito d'imposta a carico dello Stato. Ritiene, inoltre, che l'articolo 22 non centrerà l'obiettivo di incentivare il pagamento elettronico mentre, al contrario, tale risultato si sarebbe potuto ottenere riducendo o addirittura cancellando, senza la necessità di ricorrere ad una norma di legge, le commissioni bancarie sui pagamenti di importo più basso. A suo parere, infine, l'incentivo all'utilizzo dei pagamenti elettronici potrà spingere fuori dal sommerso alcune categorie di operatori, ma sottolinea che a tale risultato non si potrebbe giungere ponendo limitazioni all'uso del contante.

  Claudia PORCHIETTO (FI), rifacendosi alle considerazioni dei deputati che sono intervenuti, chiede al rappresentante del Governo e ai relatori di conoscere la motivazione del parere contrario espresso sull'emendamento Gelmini 22.19, di cui è firmataria, trattandosi di una proposta basata sulla trasparenza, essendo volta a permettere agli operatori di conoscere i costi delle commissioni connesse al numero delle operazioni effettuate con mezzi di pagamento elettronico.

  Stefano BENIGNI (MISTO-C10VM) evidenzia che con il provvedimento in esame, che abbassa il limite all'utilizzo del contante e promuove il ricorso a forme di pagamento elettroniche, si fa un favore alle banche, alle quali bisognerebbe chiedere di contribuire agli oneri dell'operazione, almeno tanto quanto contribuiscono i cittadini e lo Stato. Nel sottolineare che al contrario agli istituti bancari viene richiesto un impegno minimo, invita Governo e maggioranza a riflettere sulla questione. Chiede infine di sottoscrivere l'emendamento Garavaglia 22.1.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel condividere lo spirito complessivo dell'intervento del deputato Benigni, evidenzia tuttavia che occorre svolgere ragionamenti distinti sugli articoli 22 e 23. Sottolinea pertanto di essere disponibile ad una comune riflessione sull'articolo 23, che introduce l'imposizione di una sanzione per la mancata accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito e di credito. Quanto invece all'articolo 22, relativo al credito di imposta sulle commissioni dei pagamenti elettronici, rileva che esso riguarda non soltanto il circuito bancario ma anche altri istituti di pagamento e che, restando così la situazione, i soldi andranno agli esercenti.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) fa presente che nel corso delle audizioni svolte dalla Commissione Finanze, le uniche categorie che si sono espresse in senso favorevole alla disposizione introdotta dall'articolo 22 sono stati i rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana (ABI) e dei principali istituti di forme di pagamento elettronico, mentre tutti gli altri soggetti hanno manifestato perplessità sul complesso del provvedimento. Nell'esprimersi in senso favorevole circa la promozione di forme di pagamento tracciabili, al fine di contrastare le forme di evasione ed elusione fiscale, ritiene tuttavia che si Pag. 45debba porre un limite ai benefici delle banche. Nel condividere le osservazioni del sottosegretario Villarosa quanto al fatto che, anche in linea con l'articolo 41 della Costituzione, non si possa porre limiti alle attività imprenditoriali private, ritiene che, prima di introdurre le disposizioni in esame, si sarebbe dovuto concludere il protocollo tra il Governo e i rappresentanti del sistema interbancario in merito alla riduzione delle commissioni, al fine di evitare che a pagare fossero i cittadini e gli esercenti.

  La Commissione respinge l'emendamento Garavaglia 22.1.

  Marco OSNATO (FdI), con riferimento all'anno 1992 citato dal sottosegretario Villarosa, ricorda le operazioni realizzate dai Governi Amato e Ciampi, rilevando come la privatizzazione della Banca d'Italia sia stata realizzata a seguito di una decisione presa su uno yacht, alla quale tutti si sono adeguati, così come rischia di accadere anche con riguardo al Meccanismo europeo di stabilità (MES). Ricorda inoltre che il suo gruppo si è sempre espresso contro i poteri forti, anche quando faceva parte del Governo, richiamando a tale proposito le dichiarazioni rilasciate dall'allora sottosegretario Tatarella. Con riguardo alle accuse lanciate dal sottosegretario Villarosa in merito alla privatizzazione di Banca d'Italia con i soldi dei pensionati, lo invita a concentrarsi sui danni arrecati alla categoria dal suo alleato di Governo, con la cosiddetta legge Fornero.
  Pur condividendo il riferimento all'articolo 41 della Costituzione e alla impossibilità di porre limiti all'attività imprenditoriale, ritiene che il Governo si sarebbe dovuto sedere al tavolo con gli istituti bancari prima di introdurre disposizioni come quelle recate dall'articolo 22. Sottolinea inoltre come non vi sia alcuna correlazione tra il limite imposto all'utilizzo del contante e il contrasto all'evasione, considerata l'esperienza di Stati come la Francia e la Germania che hanno un medesimo livello di evasione fiscale pur avendo adottato soluzioni diverse con riguardo alla limitazione del contante. Ritiene da ultimo di non capire le ragioni del parere contrario espresso dal Governo e dalla maggioranza sull'emendamento Deidda 22.4 nonché sugli altri emendamenti riferiti all'articolo 22, volti a trovare soluzioni migliorative.

  Silvia COVOLO (LEGA), nel condividere le osservazioni svolte dai colleghi, evidenzia come il Governo stia criminalizzando l'uso del pagamento in contanti a danno dei cittadini e in particolare degli anziani che non hanno dimestichezza con l'utilizzo di sistemi di pagamento elettronici.

  La Commissione respinge l'emendamento Deidda 22.4.

  Stefano BENIGNI (MISTO-C10VM), intervenendo sul proprio emendamento 22.2, sottolinea come l'impegno assunto dal ministro Gualtieri in Commissione, con riguardo all'eliminazione delle commissioni per i pagamenti sotto una certa soglia, sia venuto meno. Rileva inoltre che Governo e maggioranza hanno espresso parere contrario su emendamenti che tentano di venire incontro ai cittadini e ai piccoli esercenti, considerato che il limite di 400 mila euro fissato dal comma 2 con riguardo al totale dei compensi e ricavi annuali presuppone attività economiche di dimensioni limitate. Esprime pertanto la convinzione che, se si voleva abbassare il limite all'utilizzo del contante, si sarebbe dovuto contestualmente procedere all'eliminazione delle commissioni.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA rileva che l'impegno assunto dal Governo non può ritenersi ancora concluso, dal momento che in assenza del protocollo tra Governo e sistema interbancario, non saranno imposte le sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti con carte di debito e credito di cui all'articolo 23. Con riguardo invece all'articolo 22, ribadisce che esso è volto a dare destinare risorse in favore degli esercenti che usano il POS.

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  La Commissione respinge l'emendamento Benigni 22.2.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) illustra l'emendamento Garavaglia 22.6 che è volto ad incrementare il credito d'imposta dal 30 al 50 per cento delle commissioni addebitate e ad accollare agli istituti di credito, invece che allo Stato, l'onere di tale operazione. Sottolinea inoltre che il Governo ha fatto diversi favori alle banche, in primo luogo con il rinvio delle compensazioni, che costringerà cittadini ed imprese ad attendere un anno in più per il recupero dei crediti, e in secondo luogo con l'abbassamento del limite all'utilizzo del contante. Ricorda a tale proposito che il tavolo organizzato dall'allora sottosegretario Bitonci aveva già raggiunto un accordo preliminare e che il Governo avrebbe dovuto concludere tale accordo prima di introdurre disposizioni a beneficio delle banche. Da ultimo ritiene che almeno si sarebbero dovute eliminare le commissioni per i pagamenti di importo minimo.

  Massimo BITONCI (LEGA) con riguardo alle precisazioni del sottosegretario Villarosa fa presente che i colleghi delle opposizioni stanno consapevolmente intervenendo sull'articolo 22 relativo al credito di imposta, perché tale disposizione rappresenta un evidente vantaggio per le banche e gli altri intermediari, attribuendo l'onere dell'operazione allo Stato e ai cittadini. Nel rilevare che i dati sulle transazioni del prossimo futuro, evidenzieranno le conseguenze della disposizione introdotta dal Governo, ricorda il grave danno causato dal Partito Democratico nella scorsa legislatura, quando è stato introdotto l'obbligo di pagamento tramite POS senza prevedere le relative sanzioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Garavaglia 22.6 e Lucaselli 22.7.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la deputata Gebhard sottoscrive e ritira l'emendamento Lupi 22.9.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, fa presente che l'emendamento 22.23 dei relatori è volto ad integrare la disposizione dell'articolo 22 in relazione alle transazioni effettuate mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.

  Laura CAVANDOLI (LEGA) chiede al Governo e ai relatori se l'articolo aggiuntivo Centemero 22.07, che introduce una misura analoga a quella prevista dall'emendamento 22.23 dei relatori, possa essere riconsiderato al fine di un suo accoglimento.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 22.23 dei relatori (vedi allegato 2) e respinge gli emendamenti Zucconi 22.13, 22.10 e 22.11.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la deputata Gebhard sottoscrive e ritira gli emendamenti Plangger 22.14 e 22.15.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zucconi 22.16 e 22.18.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, propone di accantonare l'emendamento Gelmini 22.19 e l'articolo aggiuntivo Centemero 22.07, ai fini di una valutazione congiunta.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, dispone pertanto l'accantonamento dell'emendamento Gelmini 22.19 e dell'articolo aggiuntivo Centemero 22.07.

  Sestino GIACOMONI (FI), nel ringraziare il relatore Fragomeli per la disponibilità alla riflessione, tiene a sottolineare che l'intento del suo gruppo, che non ha ritenuto di intervenire sulla questione, non è quello di fare guerra alle banche. Sottolinea inoltre che l'emendamento Gelmini 22.19 è volto ad accogliere le istanze degli esercenti che chiedono di migliorare la trasparenza delle informazioni trasmesse dagli operatori in merito alle transazioni effettuate. Ritiene che tale misura sia Pag. 47nell'interesse del Governo e della maggioranza che, se impossibilitati a ridurre le commissioni di pagamento, possono almeno intervenire a migliorare la trasparenza delle informazioni ai cittadini.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, nel fare presente che è stato disposto dalla Presidente l'accantonamento dell'emendamento Gelmini 2.19, precisa tuttavia che gli operatori trasmettono agli esercenti un estratto di tutte le transazioni effettuate.

  Claudia PORCHIETTO (FI) fa presente che tale estratto è di natura sintetica, mancando invece le informazioni specifiche per ogni singola operazione, nonché il relativo costo.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA precisa che tali informazioni sono contenute nel contratto sottoscritto dall'esercente.

  Claudia PORCHIETTO (FI), nel precisare che il contratto contiene informazioni aggregate per fasce di spesa e per strumento elettronico utilizzato, ribadisce l'esigenza di una maggiore trasparenza.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA prende atto delle osservazioni dei deputati sul punto.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, avverte che la deputata Gebhard sottoscrive e ritira l'emendamento Lupi 22.20.

  Massimo BITONCI (LEGA) illustra il suo emendamento 22.22, che intende attribuire il credito d'imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici anche agli esercenti i cui ricavi e compensi relativi all'anno d'imposta precedente alla misura spettante siano superiori a 400.000 euro ed inferiori a 1 milione di euro, istituendo a tal fine un Fondo presso lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Evidenzia come il tetto estremamente basso previsto dall'articolo 22 finisca per escludere molti esercenti che invece potrebbero aderire alla normativa in esame, che trae origine da una proposta di legge presentata dalla Lega nel 2010, poi ripresa negli anni successivi da altri gruppi parlamentari.

  La Commissione respinge l'emendamento Bitonci 22.22.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore, fa presente, con riguardo alla richiesta avanzata dalla collega Cavandoli, che l'articolo aggiuntivo Centemero 22.07 non introduce una misura analoga a quella prevista dall'emendamento 22.23 dei relatori, testé approvato, e pertanto il parere dei relatori rimane contrario.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Centemero 22.07.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di conoscere le modalità di prosieguo dei lavori della Commissione, anche alla luce delle decisioni assunte dalla Conferenza dei Presidenti di Gruppo, in ordine alla programmazione dei lavori dell'Assemblea.

  Carla RUOCCO, presidente e relatrice, accogliendo la richiesta del collega Gusmeroli, convoca immediatamente una riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, rinviando il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.05.

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