CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2019
273.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 797

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 novembre 2019.— Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi.
C. 687 Delrio e C. 2155 Gelmini.
(Seguito dell'esame e rinvio – Adozione del testo base).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 novembre 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che ha chiesto di intervenire nella discussione la Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, che ringrazia per la sua presenza alla seduta odierna della Commissione.

  La Ministra Nunzia CATALFO si associa, innanzitutto, al vivo apprezzamento espresso dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, nella seduta del 29 ottobre scorso, nei riguardi del lavoro svolto dalla Commissione Affari sociali, alla quale riconosce il merito di aver mostrato grande sensibilità e, al contempo, grande concretezza verso il tema della famiglia.
  Condivide, inoltre, ritenendola prioritaria rispetto a qualunque ulteriore considerazione, la necessità di svolgere un'azione sinergica tra Governo e Parlamento su una materia che nel nostro Paese, in Pag. 798questo frangente storico, richiede senz'altro la massima attenzione. Infatti, come ha dichiarato l'Istat in occasione dell'audizione sulla proposta di legge C. 687 Delrio, «il quadro demografico italiano è caratterizzato da una significativa crescita della sopravvivenza e da un altrettanto marcato calo della natalità, con un conseguente invecchiamento della popolazione molto più veloce rispetto al resto d'Europa».
  Esprime, inoltre, un grande apprezzamento per il fatto che vi sia in Commissione ampia convergenza fra le diverse forze politiche sugli obiettivi da conseguire, nella convinzione che la centralità e, ancor prima, la delicatezza del tema consentirà anche di superare qualsiasi contrapposizione ideologica.
  Consapevole delle attese rispetto a un intervento in grado di potenziare il sostegno alle famiglie, intende fornire rassicurazioni sul fatto che le politiche di rilancio dell'economia che questo Governo intende adottare comprendono un progetto complessivo e sistemico oltre a specifici interventi fiscali, di sostegno e valorizzazione della famiglia. Ricorda, inoltre, che il tema del sostegno alla genitorialità tocca anche le problematiche della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e del contrasto alle disuguaglianze di genere, da un lato, e della conciliazione tra lavoro e vita privata, dall'altro. Il tema si intreccia, quindi, non solo con la necessità di predisporre misure di sostegno all'educazione dei figli e alla frequenza degli asili nido, ma anche con le questioni della parità salariale e dei congedi parentali. Il dibattito svoltosi finora presso la XII Commissione ha evidenziato, in maniera chiara, la necessità di un intervento strutturale, ma anche debitamente ponderato, così come richiedono le esigenze ad esso sottese.
  Ritiene, quindi, che la complessità dell'intervento in oggetto richiede di procedere, come ha rilevato anche la Ministra Bonetti, per passaggi graduali, che permettano di giungere progressivamente a un disegno equo, completo ed efficace, che tenga conto degli altri istituti, salvaguardandoli pienamente, e delle risorse disponibili.
  Rileva poi che in questa fase, come è noto, il disegno di legge di bilancio per il 2020 sta compiendo il suo iter parlamentare e, pertanto, ogni intervento in materia andrà coordinato con le misure che il Governo intende intraprendere con il collegato richiamato nell'istituzione del Fondo per l'assegno universale.
  Fa presente che nella proposta di legge C. 687 Delrio è prevista l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un fondo, denominato «Fondo assegno universale e servizi alla famiglia», le cui risorse, via via incrementate, costituirebbero la base dei provvedimenti normativi di attuazione di interventi di sostegno e valorizzazione della famiglia, nonché di riordino e sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli. Al riguardo, rileva la necessità che sul tema della famiglia e del sostegno alla genitorialità vi sia un'ampia e proficua collaborazione, per la rilevanza e la delicatezza degli interessi coinvolti e, in una visione di lungo termine, per le prospettive di crescita che riguardano la società in cui viviamo, interessata da un grave e non più trascurabile abbassamento del tasso di natalità. Nello specifico, la stratificazione degli interventi e la complessità della materia consiglierebbero maggiore prudenza nell'individuazione dei principi e dei criteri di delega. Reputa opportuno, pertanto, pur facendo salvo l'impianto generale del provvedimento, individuare principi di delega più ampi, che diano comunque maggiori margini di manovra in sede di attuazione della stessa, anche sulla base delle risorse disponibili e dei profili distributivi della riforma.
  Prospetta, in particolare, l'esigenza di modificare i principi di cui all'articolo 1, comma 2, della predetta proposta di legge, ove si disciplinano gli effetti delle misure su accesso e calcolo delle prestazioni sociali agevolate, incluse quelle di sostegno al reddito, e la commisurazione dell'ammontare dell'assegno sulla base del solo reddito del genitore con reddito più elevato. Ritiene che sia più opportuno stabilire principi generali, lasciando ai decreti delegati il compito di individuare, alla luce di un'analisi più puntuale della materia in sede di riordino, il dettaglio Pag. 799degli interventi. Suggerisce, nello specifico, di riformulare le lettere da a) a d) nei termini seguenti: a) i requisiti per l'accesso e l'ammontare dei benefici di cui al comma 1 sono determinati sulla base della condizione economica del nucleo familiare, come individuata dall'ISEE o da sue componenti; b) gli indicatori di valutazione della condizione economica e le soglie per l'accesso possono essere individuati in maniera differente tra i benefici di cui alla lettera a) del comma 1 del medesimo articolo 1 (assegno unico) e alla lettera b) del comma 1 (dote unica); c) nella disciplina dei benefici di cui al comma 1 si tiene conto dei possibili effetti di disincentivo all'offerta di lavoro del secondo percettore di reddito nel nucleo familiare; d) ai fini dell'accesso e per il calcolo delle prestazioni sociali agevolate diverse da quelle di cui al comma 1, il computo dei benefici di cui al comma 1 può essere differenziato nell'ambito dell'ISEE fino eventualmente ad azzerarsi.
  Suggerisce, inoltre, con riferimento alla lettera e), di prevedere la possibilità che l'assegno unico sia concesso ad entrambi i genitori e che possano essere concessi sia in forma di detrazione che di erogazione mensile; relativamente alla lettera f), di prevedere che la dote unica possa essere concessa anche con forme di pagamento elettronico diverse dalla carta acquisti; riguardo alla lettera g), che i risparmi non siano individuati nell'ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza.
  Ritiene altresì necessario compiere una riflessione circa l'estensione dell'assegno unico fino al ventiseiesimo anno d'età (articolo 2, comma 1, lettera b)), e reputa opportuno espungere la lettera p) del medesimo articolo.
  Infine, evidenzia profili problematici – come evidenziato anche dall'Ufficio parlamentare di bilancio nell'ambito dell'audizione svolta – nella definizione delle coperture, pari a 9,6 miliardi di euro a decorrere dal terzo anno successivo a quello di entrata in vigore della legge delega.
  Nel rinnovare i ringraziamenti alla Commissione per il lavoro svolto, ribadisce che da parte del Governo c’è la piena volontà di affrontare il tema della famiglia, riconosciuto come prioritario e urgente, con la massima celerità. Alla luce dell'importanza che il tema della famiglia riveste, appare tuttavia ineludibile una riflessione attenta e ponderata che consenta di affrontare l'argomento in esame in un'ottica organica e sistematica, armonizzando le misure predisposte con il contesto in cui vengono inserite.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che la Ministra Catalfo potrà partecipare ai lavori della Commissione fino alle ore 15.45, dovendosi poi allontanare per partecipare allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea.

  Antonio PALMIERI (FI), dopo aver ringraziato la Ministra per avere demolito e riscritto la proposta di legge presentata dal Partito democratico, fa presente che esiste anche la proposta ad essa abbinata, presentata dal gruppo Forza Italia, sulla quale vorrebbe conoscere il parere del Governo. Osserva che quest'ultima proposta di legge appare più praticabile di quella a prima firma Delrio, prevedendo coperture precise e certe.

  Rossana BOLDI (LEGA), nel sottoscrivere l'intervento del collega Palmieri, osserva che il cuore di una delega legislativa è rappresentato dai principi e criteri direttivi e che, pertanto, le modifiche proposte dalla rappresentante del Governo hanno un impatto forte sul testo presentato dal Partito democratico. Dichiara pertanto il proprio imbarazzo rispetto alla prosecuzione, nell'immediato, dell'esame dei provvedimenti in titolo, condividendo la proposta, avanzata dalla Ministra Bonetti, di attendere l'approvazione definitiva della legge di bilancio per avere un'idea più precisa delle risorse disponibili e delle misure che possono essere realisticamente adottate in questa materia.
  Manifesta, quindi, apprezzamento per la volontà espressa dall'Esecutivo di prevedere misure a sostegno delle famiglie in maniera coordinata con il Parlamento, implementando via via le risorse necessarie. Pag. 800Riterrebbe, quindi, opportuno proseguire i lavori della Commissione attraverso la costituzione di un Comitato ristretto al fine di predisporre un testo unificato, anche sulla base della considerazione oggettiva che non è possibile rispettare l'attuale calendarizzazione in Assemblea del provvedimento a partire dal 25 novembre.

  Stefano LEPRI (PD), relatore, rileva che l'intervento della Ministra Catalfo è stato molto chiaro, osservando che non sarebbe stato ipotizzabile proseguire i lavori della Commissione senza un'interlocuzione completa con il Governo, più che mai necessaria per il fatto che il provvedimento prevede una delega legislativa.
  Ritiene preziose le osservazioni della Ministra nel quadro di un rapporto dialettico tra Governo e Parlamento, rilevando che potranno sicuramente essere oggetto di riflessione all'interno delle forze di maggioranza. Sottolinea che appare condivisa la forte volontà di lavorare per sostenere la parità di genere e la genitorialità. Diversamente da quanto sostenuto dal collega Palmieri, dichiara di avere colto nelle parole della Ministra Catalfo una condivisione dell'impianto complessivo della proposta di legge C. 687 e degli obiettivi in essa contenuti, di semplificazione delle misure, continuità delle stesse ed equità nell'erogazione. Con questo spirito, sarà possibile valutare le proposte di modifica suggerite dalla rappresentante del Governo. Rileva che alcune di esse appaiono sicuramente condivisibili, a partire dall'erogazione dell'assegno ad entrambi i genitori, prevista in ogni caso implicitamente nella proposta di legge, dall'apertura ad altre modalità di pagamento e dall'individuazione di coperture finanziarie idonee a garantire gli impegni ambiziosi alla base della proposta di intervento normativo. Reputa inoltre utile un approfondimento sul tema dell'utilizzo dell'ISEE non solo per la dote unica ma anche in relazione all'accesso all'assegno, anche in considerazione del fatto che dal 2020 è prevista l'introduzione del modello precompilato. Riconosce, inoltre, che la scelta di considerare o meno il reddito del secondo genitore ha una sua rilevanza, osservando che sarebbe forse ipotizzabile considerarlo al netto di una possibile franchigia, al fine di non scoraggiare il lavoro femminile. Su questi temi, auspica un confronto politico con tutti i gruppi parlamentari per valutare i pro e i contro delle diverse soluzioni.
  Segnala che un ulteriore profilo delicato è rappresentato dal rapporto tra assegno unico e reddito di cittadinanza, rispetto al quale è stata prospettata sia la non cumulabilità sia, al contrario, una totale indipendenza dei due strumenti. Anche in questo caso sarebbe, a suo avviso, ipotizzabile una soluzione intermedia che preveda una cumulabilità parziale, ad esempio integrando il contributo per ogni figlio al livello di quello previsto dall'assegno unico, in ogni caso superiore a quanto spettante con il solo reddito di cittadinanza. In conclusione, ribadisce che molte delle proposte avanzate dalla Ministra Catalfo appaiono condivisibili mentre su altre sembrerebbe necessario un supplemento di approfondimento.

  Andrea CECCONI (MISTO-MAIE) ringrazia la Ministra per la sua presenza, segnalando che rispetto a un provvedimento di delega tale presenza appare necessaria e osservando che appare difficile per i gruppi di maggioranza non recepire i suggerimenti di chi deve attuare tale delega.
  Rileva, quindi, che la richiesta del Governo di prevedere criteri di delega meno stringenti in qualche modo semplifica il lavoro della Commissione, che non deve entrare nel dettaglio di specifici aspetti. Allo stesso tempo, occorre a suo avviso valutare se vale la pena impegnare i lavori della Commissione in una delega, per così dire, «a maglie larghe», o sia preferibile piuttosto intervenire con un atto di indirizzo che dia alcune indicazioni al Governo, considerando che l'Esecutivo ha comunque già riconosciuto la priorità e la necessità di un intervento a sostegno della genitorialità.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) ringrazia la Ministra Catalfo per la sua presenza Pag. 801e per aver chiarito la posizione del Governo su alcuni aspetti del provvedimento in esame, fornendo informazioni preziose. Segnala che l’iter del provvedimento in oggetto è stato condizionato dal fatto che esso è stato inserito nel programma dei lavori della Commissione su richiesta di un gruppo di opposizione che nel frattempo è diventato una delle forze politiche che sostiene l'attuale maggioranza di governo. Dichiara di sentirsi confortata dall'ascoltare parole della rappresentante del Governo, dalle quali emerge l'interesse verso gli interventi a sostegno della natalità, da considerarsi come una priorità.
  Nell'esprimere preoccupazione per il quadro poco chiaro relativo alla modalità di prosecuzione dei lavori della Commissione, sottolinea che l'obiettivo fondamentale per il gruppo Fratelli d'Italia è quello di predisporre misure per promuovere la natalità che non coincidano con quelle di sostegno al reddito, allo scopo di aiutare tutte le famiglie a realizzare il desiderio di avere dei figli. In quest'ottica, appare preferibile non prevedere soglie di reddito o, quantomeno, prevedere una soglia che sia tale da escludere poche persone dal beneficio, al fine di contrastare una tendenza che si risolve in circa 180.000 nascite in meno di quelle desiderate.
  Segnala, inoltre, il rischio che l'erogazione dell'assegno unico possa in qualche modo ripercuotersi sulle misure di sostegno previste per le persone con disabilità, sottolineando che esse devono necessariamente essere considerate in maniera distinta.

  Arianna LAZZARINI (LEGA), nel ringraziare la Ministra per la sua presenza, rileva, nella sua qualità di sindaco di un piccolo Comune, che le politiche sociali e familiari, con una attenzione speciale al tema della natalità, rappresentano un aspetto caratterizzante degli interventi degli enti locali. In ragione del grande impatto finanziario delle potenziali misure di sostegno alle famiglie, occorre avere un quadro preciso delle risorse disponibili prima di poter compiere le scelte necessarie.
  Sottolinea che un elemento essenziale di valutazione è rappresentato dal livello di ISEE che si vuole indicare come requisito per poter ottenere le misure di sostegno. Segnala in proposito, a titolo esemplificativo, che si può verificare il caso di una famiglia con una casa di proprietà che si trova però in una condizione di difficoltà, a causa della perdita del lavoro di uno dei genitori.
  Rileva poi che, in ogni caso, le misure da adottare devono prevedere reali interventi di supporto e non costituire una forma di assistenzialismo.

  La Ministra Nunzia CATALFO ringrazia i deputati intervenuti per tutte le osservazioni svolte, che hanno permesso di arricchire il dibattito.
  Precisa innanzitutto di avere suggerito di evitare criteri di delega troppo stringenti in ragione dell'importanza del tema del sostegno alla genitorialità e dell'impatto dello stesso sulle competenze dei diversi Ministeri. Osserva, in proposito, che diversamente la delega potrebbe rivelarsi di difficile attuazione. Segnalando come una misura quale l'assegno unico debba avere un carattere il più possibile universale, invita a porre una grande attenzione al rapporto intercorrente con altri strumenti, quale ad esempio il reddito di cittadinanza. A titolo esemplificativo, rileva che occorre evitare che due famiglie con figli, entrambe in una situazione difficile in quanto percepiscono un basso livello di reddito, ricevano un trattamento diverso sulla base del fatto che una di esse già percepisca una sia pur ridotta integrazione monetaria, sulla base di quanto previsto dalla normativa sul reddito di cittadinanza. Ribadisce, quindi, che una delega ampia deve essere volta a favorire l'introduzione di uno strumento di carattere universale, al fine di evitare discriminazioni.
  Naturalmente, per disciplinare ogni aspetto della materia, appare necessario svolgere approfondimenti di tipo tecnico, anche rispetto all'ISEE, al fine di individuare le soluzioni più idonee.

  Vito DE FILIPPO (IV), partendo dalla considerazione che quello della famiglia rappresenta un tema ricorrente e caratterizzante la storia politica del Paese, invita i Pag. 802gruppi di maggioranza ad evitare il rischio di una frattura con riferimento alle modalità di prosecuzione dell'esame del provvedimento in discussione. Segnala di avere colto negli interventi delle Ministre Bonetti e Catalfo, oltre alla volontà di instaurare una dialettica positiva tra Parlamento e Governo, anche la precisa indicazione di alcune questioni delicate inerenti alla materia in oggetto, che non possono certo essere risolte nel giro di una settimana. Evidenziando il pericolo per cui l'obiettivo di pervenire alla fase dell'esame delle proposte emendative l'esame delle proposte emendative rischia di portare a risultati poco significativi, invita a individuare una soluzione maggiormente condivisa tra i gruppi.
  Sottolinea, quindi, che occorre tenere conto delle conseguenze di un eventuale parere contrario del Governo su emendamenti presentati da parte di gruppi di maggioranza. Ravvisa, pertanto, l'opportunità di non stabilire nella giornata odierna il termine per la presentazione degli emendamenti, ritenendo preferibile svolgere prima un ulteriore confronto tra le forze di maggioranza. Dichiara che, in ogni caso, non si opporrà a richieste difformi provenienti da altri gruppi che sostengono l'attuale Governo, pur ribadendo che un'eventuale accelerazione non condurrebbe a un esito positivo.

  Elena CARNEVALI (PD) giudica positivamente il contributo dato dalla Ministra Catalfo, valutando con favore il fatto che si inizi a parlare dei contenuti, entrando anche nel merito di questioni specifiche. Osserva che la procedura seguita fino a questo momento dalla Commissione appare corretta e lineare, avendo avuto luogo un ciclo di audizioni e, quindi, un'ampia discussione, nella quale sono intervenute anche le due Ministre interessate. Quanto alla richiesta, proveniente da alcuni deputati, di definire preliminarmente alcuni aspetti come, ad esempio, quello relativo al livello dell'ISEE, ritiene che tali argomenti potranno essere più proficuamente affrontati nel corso della fase emendativa nella quale sarà possibile avere un'ulteriore interlocuzione con il Governo.
  Ricorda che in sede di Ufficio di presidenza si era convenuto in maniera informale di adottare il testo base nella seduta odierna, per fissare poi al prossimo 20 novembre il termine per la presentazione degli emendamenti. Nel dichiararsi disponibile ad un eventuale breve differimento di tale termine, reputa necessaria una prosecuzione dell'esame al fine di entrare nel merito del provvedimento, eventualmente anche attraverso la costituzione di un Comitato ristretto.
  Ritiene necessario precisare che l'obiettivo del Partito democratico non è quello di addivenire alla conclusione dell'esame del provvedimento in un solo ramo del Parlamento per ragioni simboliche bensì quello di conseguire il risultato concreto del superamento della logica basata sui bonus, per raggiungere l'obiettivo di garantire un sostegno strutturale alla famiglia e alla natalità. Auspica pertanto che, con il contributo di tutti i gruppi, possa essere portato a conclusione l’iter del provvedimento in discussione.

  Fabiola BOLOGNA (M5S) rileva l'importanza e la necessità dell'intervento della Ministra Catalfo, osservando come entrambe le Ministre intervenute nella discussione abbiano sottolineato l'esigenza di approfondire diversi aspetti, ciò che richiede tempi congrui.
  Nel ricordare che occorre valutare con attenzione il termine per la presentazione degli emendamenti e, soprattutto, la richiesta di rinvio dell'esame del provvedimento in Assemblea, si associa alle considerazioni svolte dal collega De Filippo in ordine all'esigenza di non procedere in maniera affrettata rispetto a un tema fondamentale, in relazione al quale occorre compiere scelte ben ponderate.

  Antonio PALMIERI (FI), premettendo che tutti i gruppi parlamentari sono a favore di politiche a sostegno della famiglia, ritiene inaccettabile qualunque dichiarazione che insinui che la proposta di adottare soluzioni differenti o di svolgere un esame più approfondito sia volta a creare ostacoli al raggiungimento dell'obiettivo Pag. 803finale. Chiede, quindi, di avere chiarimenti con riferimento all'ipotesi prospettata dalla collega Carnevali, di adottare un testo base e di fissare di conseguenza un termine per la presentazione degli emendamenti, proseguendo poi eventualmente i lavori in sede di Comitato ristretto. Diverso sarebbe il caso, come peraltro giustamente proposto dalla collega Boldi, di non procedere nella seduta attuale all'adozione del testo base e di pervenire invece all'elaborazione di un testo unificato, che tenga conto dell'apporto delle diverse proposte di legge, attraverso la costituzione di un Comitato ristretto. Osserva che in tal modo sarebbe possibile anche tenere conto dei contenuti del disegno di legge di bilancio in questa materia, eventualmente indirizzandoli nella direzione più opportuna, tenuto conto del fatto che la manovra di bilancio rappresenta uno strumento normativo dall'esito certo. Sottolinea che agire in maniera troppo affrettata rischia di portare al non conseguimento dell'obiettivo di garantire un sostegno effettivo alle famiglie.

  Marialucia LOREFICE, presidente, replicando ad alcune considerazioni emerse dalla discussione, ritiene utile precisare che nella precedente riunione dell'Ufficio di presidenza i rappresentanti dei gruppi avevano assunto in maniera informale un impegno rispetto alla fissazione di un termine per la presentazione degli emendamenti, indicativamente per il 20 novembre. Evidenzia che, come è ovvio, tale termine potrà essere effettivamente stabilito solo a seguito dell'adozione del testo base. Al riguardo, essendosi conclusa la fase della discussione, in quanto non vi sono ulteriori richieste di intervento, chiede al relatore, deputato Lepri, di formulare una proposta.

  Stefano LEPRI (PD), relatore, senza volere sminuire la rilevanza dell'apporto dato da un'altra forza politica attraverso la presentazione di una propria proposta di legge, propone di adottare come testo base la proposta C. 687 Delrio, che a suo avviso può costituire una base sicuramente aperta a modifiche da apportare nel corso della fase emendativa.

  La Commissione delibera di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 687 Delrio.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che, secondo quanto è stato informalmente stabilito nella precedente riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione, il termine per la presentazione degli emendamenti potrebbe essere fissato alle ore 18 di mercoledì 20 novembre.

  Antonio PALMIERI (FI) non comprendere le ragioni di un'accelerazione dei tempi di esame del provvedimento, considerato che sicuramente esso non potrà approdare in Assemblea nelle prossime settimane. Ritiene preferibile, quindi, la fissazione di un termine più ampio, indicando specificatamente la data del 27 novembre.

  Elena CARNEVALI (PD) ritiene che non vi sia stata alcuna accelerazione, ricordando che sul provvedimento in oggetto si è svolto un ampio ciclo di audizioni e che la discussione, anche al fine di consentire l'intervento delle Ministre Bonetti e Catalfo, si è protratta per quasi un mese. Si interroga, pertanto, sulla reale volontà di alcuni gruppi di procedere nell'esame del provvedimento, osservando che appare priva di senso una presunta contrapposizione tra Partito democratico e le altre forze politiche. A suo avviso, è del tutto naturale che i lavori della Commissione proseguano con l'individuazione di un termine ragionevole per la presentazione degli emendamenti, che potrebbe al limite essere differito di qualche giorno rispetto a quanto si era informalmente convenuto tra i gruppi.
  Nel valutare positivamente l'apporto che il deputato Palmieri può fornire per quanto riguarda l'esame del provvedimento, evidenzia tuttavia il fatto che il collega ha partecipato ai lavori della Commissione solo nelle ultime sedute, non considerando quindi il lavoro di approfondimento precedentemente svolto.

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  Marialucia LOREFICE, presidente, rilevando come non sia possibile individuare una data unanimemente condivisa, ritiene che una ragionevole soluzione di mediazione possa essere quella di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 18 di lunedì 25 novembre.
  Fa presente, quindi, che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista per domani, saranno altresì definiti i termini della richiesta di rinvio dell'esame del provvedimento in Assemblea che la presidenza dovrà rappresentare al Presidente della Camera, essendo attualmente calendarizzato a partire da lunedì 25 novembre.

  Arianna LAZZARINI (LEGA) si associa alle considerazioni del collega Palmieri e ribadisce che anche per il suo gruppo parlamentare quello di assicurare un sostegno alle famiglie non rappresenta un obiettivo «di facciata». Ritiene, quindi, necessario perseguire tale finalità in maniera corretta, al fine di poter conseguire risultati concreti.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame delle proposte di legge in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 novembre 2019. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 15.20.

Modifiche al codice penale, alla legge 29 maggio 2017, n. 71, e al regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1404, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1935, n. 835, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e di misure rieducative dei minori.
Nuovo testo C. 1524 Dori e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 novembre 2019.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, deputata Lapia, ha svolto la relazione e si è svolta la discussione. Non essendoci altre richieste di intervento, invita la relatrice a formulare una proposta di parere.

  Mara LAPIA (M5S), relatrice, illustra una proposta di parere favorevole, sulla base del fatto che nel corso dell'esame in sede referente presso la Commissione di merito sono stati approvati diversi emendamenti che hanno integrato e rafforzato le parti del testo concernenti le azioni preventive aventi carattere socio-educativo e le misure rieducative nei confronti del minore (vedi allegato).

  Rossana BOLDI (LEGA) osserva che appare evidente agli occhi di tutti quello che può considerarsi un fallimento in campo educativo per quanto concerne il contrasto al fenomeno del bullismo. Sulla base di questa premessa, il gruppo della Lega ritiene necessaria l'introduzione di una fattispecie di reato specifica, non essendo opportuno limitarsi ad integrare in qualche modo l'articolo del codice penale relativo allo stalking, come emerso anche nel corso delle audizioni svolte presso la Commissione di merito. Rileva che purtroppo la maggioranza non ha ritenuto utile perseguire tale strada, non modificando nemmeno la rubrica dell'articolo 612-bis e introducendo in tale articolo un riferimento a un concetto vago come quello di «emarginazione» in luogo di «prevaricazione», come sarebbe stato preferibile. Osserva, inoltre, che il testo adottato estende le disposizioni previste dalla legge n. 71 del 2017, in materia di cyberbullismo, al bullismo, senza tuttavia introdurre una definizione di tale fenomeno. Per tali motivi, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

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  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) ribadisce che il provvedimento in esame rappresenta un'ennesima occasione sprecata per affrontare in maniera globale il problema del bullismo. Anche per il gruppo Fratelli d'Italia sarebbe stato opportuno prevedere una fattispecie di reato specifica e introdurre le opportune definizioni. Osserva che, se l'obiettivo da perseguire fosse quello di colmare le lacune della legge n. 71 del 2017, sarebbe stato necessario un maggiore coinvolgimento della Commissione Affari sociali e della Commissione Cultura. Rileva, in proposito, che i goffi tentativi di migliorare il testo si sono risolti nello «scaricare» sulle scuole grandi responsabilità senza tuttavia fornire gli strumenti adeguati. La formazione del personale appare troppo limitata e per essa sono stanziate risorse totalmente inadeguate, pari a 200.000 euro per l'intero sistema d'istruzione.
  Pone, inoltre, in evidenza il fatto che non sia stato preso in considerazione il contributo fornito dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, che nei giorni passati ha approvato il documento conclusivo di un'indagine conoscitiva su quest'argomento. Nel ricordare che l'Italia resta uno dei pochi Paesi a non prevedere la figura dello psicologo scolastico, ribadisce che le misure adottate costituiscono una scelta miope, prevedendo enunciazioni di principio senza stanziare risorse adeguate. Sulla base di queste considerazioni, preannuncia il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di parere.

  Roberto NOVELLI (FI) dichiara la propria amarezza, politica e personale, per il fatto che la Commissione di merito, ignorando i suggerimenti della minoranza, ha seguito un percorso che non ha consentito di individuare soluzioni efficaci al problema del bullismo. Osservando che in questa fase la politica non è in grado di esprimersi al meglio, rileva che la Commissione Affari sociali rappresenta uno dei pochi luoghi in cui solitamente si riesce a lavora concretamente, anche in maniera unitaria. Purtroppo il lavoro la Commissione Giustizia ha prodotto solo alcune modifiche al codice penale, di natura generica, tendenzialmente incomplete e anche di difficile comprensione. Evidenzia, inoltre, la mancanza di risorse adeguate per un necessario percorso di prevenzione. Sottolinea l'opportunità di evitare interventi normativi aventi la finalità di ottenere solo qualche titolo sugli organi di informazione, dovendosi invece individuare misure efficaci in quanto quella in gioco è la vita dei ragazzi. Ricorda come molti di essi non siano in grado di comunicare in maniera adeguata il proprio disagio per paura delle conseguenze, ciò che pone una grave ipoteca sul loro futuro.
  Ribadendo che si tratta di un'occasione sprecata, auspica che si possano introdurre le opportune modifiche e integrazioni nel corso dell'esame in Assemblea. Preannuncia pertanto l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 15.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 novembre 2019.

Audizione di rappresentanti dell'Agenzia delle entrate, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 928 Brambilla, C. 1143 Foscolo e C. 1618 Pini, recanti «Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.35 alle 16.

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