CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 novembre 2019
272.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 197

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 novembre 2019.

Audizione di rappresentanti di SLC-CGIL, SLP-CISL, UILPOSTE, FAILP-CISAL, CONFSAL Comunicazioni e FNC-UGL Comunicazioni nell'ambito dell'esame dello schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane Spa (atto n. 128).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.20 alle 13.30.

INTERROGAZIONI

  Martedì 12 novembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Diego DE LORENZIS. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 13.30.

5-01919 Grippa: Iniziative urgenti in tema di sicurezza degli utenti stradali e della fauna e adozione dello strumento dei piani faunistici.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Carmela GRIPPA (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del governo ed esprime apprezzamento in particolare per gli annunciati interventi di prevenzione nelle zone più a rischio al fine di evitare gli incidenti causati dalla presenza di esemplari di animali sulle strade, incidenti che ormai rappresentano un fenomeno preoccupante.

5-02015 Bergamini: Adozione di un sistema di verifiche e controlli per gli equipaggi del servizio di trasporto pubblico.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giorgio MULÈ (FI), replicando in qualità di cofirmatario, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del governo, auspicando che il monitoraggio relativo ai controlli sui macchinisti da parte di Trenitalia possa superare decisamente la prevista percentuale pari al 5 per cento che, a suo giudizio, in prospettiva dovrebbe raggiungere almeno il 15 per cento dei macchinisti sottoposti a controllo.

5-02268 Viscomi: Convenzione tra il comune di Reggio Calabria e Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Spa per la realizzazione di interventi di mobilità urbana.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Davide GARIGLIO (PD) dichiara di sottoscrivere l'interrogazione in titolo. Intervenendo in replica, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, auspicando che per i comuni in difficoltà finanziaria possa essere garantita la possibilità di usufruire dei finanziamenti come ad esempio il Comune di Reggio Calabria. In particolare auspica Pag. 198che per gli enti locali in difficoltà per carenza disponibilità di bilancio possano essere assunte delle misure idonee a garantire l'utilizzo delle predette risorse.

5-02397 Paita: Rinnovo del materiale rotabile per il trasporto ferroviario nella regione Liguria.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Raffaella PAITA (IV), replicando, prende atto della risposta fornita dal rappresentante del governo, che non appare del tutto convincente in quanto non sembra prospettare soluzioni idonee ad affrontare gravi disagi per gli utenti della regione Liguria. Al riguardo sottolinea l'urgenza di misure volte a migliorare decisamente la qualità dei servizi ferroviari soprattutto nelle aree ad alta incidenza di flussi turistici come ad esempio la stazione di La Spezia e più in generale tutta l'area delle Cinque Terre. Evidenzia come serva un deciso cambio di passo; al riguardo esprime preoccupazioni circa il contenuto del contratto di programma stipulato tra la regione Liguria e Trenitalia, che non appare adeguato a garantire il rispetto dei diritti dei cittadini, non prevedendo alcuna forma di penale.

  Diego DE LORENZIS (M5S), presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 novembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Diego DE LORENZIS.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste italiane Spa.
Atto n. 128.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di contratto di programma, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 ottobre 2019.

  Elena MACCANTI (LEGA) evidenzia come la Commissione ha appena concluso il previsto ciclo di audizioni sul provvedimento in esame; al riguardo rileva come nel corso di tali audizioni siano emerse molte suggestioni e criticità che auspica possano essere oggetto di riflessione comune anche con la collega relatrice ai fini della predisposizione di una proposta di parere condivisa.

  Carmela GRIPPA (M5S) osserva come la Commissione abbia svolto un importante ciclo di audizioni che ha consentito l'approfondimento dei profili problematici del contratto di programma all'esame della Commissione. In merito all'auspicio della collega Maccanti preannuncia l'intenzione di condividere la proposta di parere sul provvedimento in esame al fine di poter giungere all'approvazione di un testo ampiamente condiviso.

  Diego DE LORENZIS (M5S), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 novembre 2019. — Presidenza del vicepresidente Diego DE LORENZIS. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 13.45.

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DL 104/2019: Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
C. 2242 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento,

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, alla I Commissione Affari costituzionali sul disegno di legge di conversione del decreto-legge recante disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, come modificato nel corso dell'esame del Senato.
  Evidenzia che il decreto-legge reca una serie di disposizioni volte principalmente a modificare l'assetto di alcune amministrazioni centrali dello Stato, sia dal punto di vista delle competenze che per quanto riguarda i profili organizzativi ed economici.
  Riguardo agli ambiti di interesse della Commissione, rileva che l'articolo 4 istituisce, fino al 31 dicembre 2020, la Struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con una dotazione di 15 unità di personale, operante alle dirette dipendenze del Ministro e diretta da un dirigente statale. La struttura tecnica viene istituita al fine di potenziare i controlli di regolarità amministrativa e contabile e di controllo di gestione (comma 1).
  Ai sensi del comma 2, le funzioni della struttura tecnica sono le seguenti: definizione dei criteri per assicurare la migliore e razionale utilizzazione delle risorse pubbliche mediante il controllo di gestione; definizione dei parametri del controllo interno al fine di misurare i risultati dell'attività amministrativa sotto il profilo della funzionalità organizzativa; vigilanza ed effettuazione di verifiche di audit interno anche a campione sulla conformità alle disposizioni vigenti e alle direttive del Ministro nei confronti dei Provveditorati interregionali per le opere pubbliche e per gli uffici centrali e periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con riferimento all'organizzazione e al funzionamento delle strutture, prevenzione della corruzione, trasparenza e digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni nonché ai principi di imparzialità, efficacia, efficienza ed economicità. Tale ultima attività viene svolta sulla base di parametri definiti in raccordo con il Responsabile della prevenzione e della trasparenza e con l'Organismo di valutazione indipendente del Ministero ed è posta in essere anche ai fini dell'esercizio dei poteri ministeriali di annullamento per ragioni di legittimità e di superamento dell'inerzia o del ritardo nell'adozione di provvedimenti da parte dei dirigenti competenti ovvero di grave inosservanza delle direttive generali da parte del dirigente competente, che determinino pregiudizio per l'interesse pubblico. In tal caso il Ministro previa contestazione della condotta, può nominare un commissario ad acta. Restano comunque ferme le competenze dei Capi di dipartimento e dell'Organismo indipendente di valutazione della performance.
  Il comma 3 prevede che l'assegnazione delle unità di personale alla struttura tecnica (un dirigente generale, 2 dirigenti di seconda fascia e 12 funzionari) sia effettuata in deroga alla dotazione organica del Ministero. Il personale non dirigenziale può essere individuato sia tra il Pag. 200personale del Ministero sia tra il personale di ruolo di altre amministrazioni pubbliche collocato in posizione di comando o fuori ruolo o altro analogo istituto. Non si applicano inoltre i limiti percentuali previsti dalla legge per il conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni.
  La struttura può inoltre avvalersi di 12 consulenti o esperti – nominati secondo le previsioni del testo unico sul pubblico impiego – entro un limite di spesa di 144 mila euro per il 2019 e 480 mila euro per il 2020 (comma 4).
  Il comma 6 reca la norma di copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'istituzione della struttura tecnica. Per gli oneri dell'anno 2019, pari a 400 mila euro, si provvede nell'ambito del Fondo speciale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e per gli oneri dell'anno 2020, pari 1,5 milioni di euro per il 2020, utilizzando entrate della Motorizzazione civile attualmente destinate alla struttura tecnica di missione del Ministero.
  Il comma 5 è stato profondamente modificato nel corso dell'esame al Senato, con la previsione di un nuovo regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In particolare, la disposizione autorizza il Ministero a procedere alla riorganizzazione dei propri uffici, ivi compresi quelli di diretta collaborazione, entro il 31 luglio 2020, mediante uno o più regolamenti adottati previo parere del Consiglio di stato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro della pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa delibera del Consiglio dei ministri. I regolamenti sono adottati senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e sono soggetti al controllo di legittimità della Corte dei conti. Viene dunque introdotta una deroga alla disciplina generale sui regolamenti di organizzazione dei Ministeri prevista dall'articolo 17, comma 4-bis, della legge n. 400 del 1988.
  Il comma 6-bis modifica inoltre l'articolo 12 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, che ha previsto l'istituzione, a decorrere dal 1o gennaio 2019, dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA), sostituendo la disposizione che attribuisce all'Agenzia il compito di garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali. Viene dunque previsto che l'Agenzia, fermi i compiti, gli obblighi e le responsabilità degli enti proprietari e dei soggetti gestori in materia di sicurezza, promuove e assicura la vigilanza sulle condizioni di sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali. Gli enti proprietari e i gestori delle infrastrutture stradali e autostradali sono tenuti a garantire al personale dell'Agenzia l'accesso incondizionato alle infrastrutture, ai cantieri, alle sedi legali e operative nonché a tutta la relativa documentazione.
  L'articolo 7 del decreto-legge in esame stabilisce, infine, la proroga delle funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, del Presidente e dei componenti del consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni fino all'insediamento del nuovo consiglio, e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2019.
  Ricorda in proposito che il mandato dei componenti dell'Autorità è scaduto il 25 luglio 2019 e che la prorogatio, sulla base dell'interpretazione del Consiglio di Stato, non avrebbe potuto superare i sessanta giorni. Propone, quindi, alla Commissione di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame (vedi allegato 5).

  Elena MACCANTI (LEGA) esprime un orientamento decisamente contrario sul provvedimento in esame ed in particolare sull'articolo 4, che prevede l'istituzione di una struttura tecnica di controllo nell'ambito del Ministero delle infrastrutture dei trasporti. A tale riguardo, come già evidenziato in una interrogazione presentata a sua prima firma, chiede di comprendere meglio l'effettiva natura di tale struttura e delle funzioni ad essa attribuite, giudicando tale previsione un'inutile duplicazione di funzioni già attualmente svolte Pag. 201all'interno del ministero. Stigmatizza altresì la previsione di numerose unità di personale destinate a tale nuova struttura, che avrà un costo rilevante per il bilancio dello Stato, pari a oltre 500.000 euro per il 2019 e a quasi 2 milioni di euro per il 2020. Con particolare riguardo agli oneri finanziari riferiti all'istituzione di tale nuova struttura tecnica fa presente che la riforma del codice della strada, attualmente all'esame della Camera dei deputati, sembra essersi arenata proprio per problemi inerenti alla copertura finanziaria delle norme, tendenzialmente di identico ammontare. Chiede quindi al relatore di avere maggiori chiarimenti circa il ruolo e le funzioni attribuiti a tale nuovo organismo.

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), relatore, con riferimento alle richieste di chiarimento della collega Maccanti, conferma che la nuova struttura tecnica istituita fino al dicembre 2020 ha la funzione di potenziare le funzioni di controllo amministrativo, contabile e di gestione all'interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nonché di assicurare maggiore efficienza, efficacia ed economicità all'azione amministrativa.

  Davide GARIGLIO (PD) riguardo alle considerazioni svolte dalla collega Maccanti sulla nuova struttura tecnica segnala che si tratta di funzioni di controllo interno; tale nuova unità di controllo certamente potrà dare un utile contributo al fine di risolvere le gravi difficoltà amministrative e di organizzazione attualmente presenti nell'ambito del Ministero delle infrastrutture. Sottolinea che, anziché avere riguardo ai costi della nuova unità di controllo, occorrerebbe prestare attenzione ai ben più elevati costi per la collettività derivanti dalle inefficienze della struttura ministeriale, inefficienze che si intendono superare con la disposizione in esame. Più in generale, condivide la necessità di interventi di riorganizzazione dell'attuale assetto del ministero delle infrastrutture, soprattutto con riferimento ai controlli di gestione.

  Raffaella PAITA (IV) giudica il tema posto dalla collega Maccanti molto serio e meritevole di approfondimento. A suo giudizio non si tratta tanto di un problema di risorse finanziarie quanto di valutare con attenzione la scelta di quale nuovo modello organizzativo sia più idoneo a superare le notevoli criticità soprattutto in tema di sicurezza delle infrastrutture nonché di attuazione dei contratti da parte dei concessionari. Non ritiene che sussistano particolari problemi dal punto di vista della dotazione del personale, che a suo giudizio deve essere assolutamente incrementato allo scopo di garantire un efficace espletamento di importanti funzioni di controllo. Ritiene peraltro che si potrà anche procedere ad una riorganizzazione più profonda al fine di assicurare maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento delle funzioni attribuite al predetto ministero. In conclusione, ritiene che una siffatta misura rappresenti, senza dubbio, un notevole cambio di passo da parte del governo e che in quanto tale debba essere difesa e salutata con favore.

  Giuseppe Cesare DONINA (LEGA), nel condividere la necessità che siano garantiti maggiore sicurezza e controlli nella gestione delle infrastrutture, ritiene che la nuova struttura non svolga un ruolo relativamente a tali funzioni ma sia responsabile soltanto di controlli amministrativi interni.
  Al riguardo ritiene opportuno porre mano piuttosto ad interventi di riorganizzazione del ministero, che dovrebbero riguardare ad esempio gli uffici periferici della motorizzazione civile, che da tempo immemore presentano gravi problemi di carenza di organico. Con riferimento agli oneri conseguenti all'istituzione della nuova unità tecnica di controllo, segnala che la riforma del codice della strada si trova attualmente sospesa proprio per mancanza di copertura finanziaria per un importo analogo a quello che oggi il Governo destina all'istituzione di una inutile nuova struttura.

  Giorgio MULÈ (FI), nel condividere le considerazioni svolte dai colleghi fin qui Pag. 202intervenuti, desidera portare all'attenzione della Commissione anche il tema della mancata istituzione della nuova agenzia ANSFISA. A tale riguardo segnala come le risorse previste per l'anno 2019 sono state utilizzate a copertura del provvedimento fiscale attualmente all'esame della Camera dei deputati. Ricorda come l'Agenzia sia stata istituita all'indomani del drammatico crollo del ponte Morandi proprio per assicurare lo svolgimento di controlli approfonditi sullo stato delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale sia ferroviarie che stradali. Preannuncia quindi il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame e pertanto sulla proposta di parere elaborata dal relatore.

  Diego SOZZANI (FI) evidenzia come quando si cerchi di affrontare maldestramente problemi di organizzazione si scelga di istituire nuove strutture, come del resto insegna la vicenda della incompleta attuazione della legge Bassanini. Al riguardo ricorda che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha una complessa struttura periferica chiamata a svolgere le molteplici funzioni ad esso attribuite; non comprende quindi la necessità di procedere all'istituzione di una nuova struttura che rischia di creare solo una duplicazione di organi e di funzioni. Al contrario stigmatizza il forte ritardo con il quale l'attuale Ministro non sta ancora procedendo alla nomina dei commissari straordinari previsti dal provvedimento «sblocca-cantieri». Esprime quindi notevoli riserve sulla effettiva capacità della nuova struttura di esercitare funzioni di controllo interno nonché di rendere più efficaci le numerose e farraginose procedure amministrative.

  Elena MACCANTI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che, dal momento che la Commissione sta discutendo un importante provvedimento di riordino del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sarebbe auspicabile la presenza del rappresentante del Governo che potrebbe chiarire e risolvere tutti i quesiti che sono fin qui emersi nel dibattito. Chiede quindi alla presidenza di rinviare l'espressione del parere sul provvedimento in esame in attesa dell'arrivo del rappresentante del governo.

  Giorgio MULÈ (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, nel condividere le considerazioni della collega Maccanti, ritiene che anche sul tema da lui posto della mancata istituzione dell'agenzia ANSFISA sia opportuna la presenza del Governo. Chiede quindi alla presidenza di sospendere i lavori ai fini di poter svolgere, alla presenza del governo, gli opportuni approfondimenti.

  Davide GARIGLIO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, giudica senz'altro opportuna la presenza del governo anche nelle sedi consultive. Con riferimento in particolare alle funzioni della nuova unità, ritiene che essa sia chiamata a svolgere funzioni di controllo interno al fine di assicurare maggiore efficienza ed efficacia nello svolgimento delle competenze attribuite al ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Con riferimento all'utilizzo nell'ambito del decreto-legge fiscale delle risorse finanziarie stanziate per l'anno 2019 per l'Agenzia ANSFISA ricorda che dal momento che per l'anno in corso non è prevista l'istituzione di tale Agenzia tale risorse sarebbero andate perdute.

  Giorgio MULÈ (FI) ricorda che la ministra Paola De Micheli, chiamata in audizione, ha ufficialmente dichiarato che l'Agenzia ANSFISA sarebbe stata operativa entro l'anno. Ribadisce quindi l'opportunità della presenza del rappresentante del governo per l'esame del provvedimento in corso in sede consultiva.

  Diego DE LORENZIS, presidente, avverte che sono in corso contatti con il governo al fine di verificare la possibilità di una sua presenza durante l'esame del provvedimento sul riordino dei ministeri, presenza che pur se non obbligatoria è quanto mai opportuna al fine di poter svolgere un approfondito dibattito sugli Pag. 203eventuali profili problematici che emergano nel dibattito parlamentare.

  Elena MACCANTI (LEGA), dichiara di avere il massimo rispetto per gli impegni precedentemente assunti dal rappresentante del governo ma evidenzia come tutti i gruppi si siano espressi circa l'opportunità della presenza del governo durante la seduta in corso al fine di comprendere meglio l'utilità dell'istituzione della nuova struttura tecnica del ministero.

  Raffaella PAITA (IV) segnala che per quanto riguarda il suo gruppo la Commissione può votare anche ora la proposta di parere formulata dal relatore.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), pur condividendo l'opportunità della presenza del rappresentante del governo anche nel corso delle sedi consultive, ritiene che non vi siano particolari ostacoli a procedere all'espressione del parere nella seduta odierna.

  Diego DE LORENZIS, presidente, sospende l'esame del provvedimento per passare all'esame del disegno di legge C. 2211 Governo, in attesa del rappresentante del Governo.

DL 123/2019: Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.
C. 2211 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento,

  Raffaella PAITA (IV), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, all'VIII Commissione Ambiente, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, recante disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.
  Il decreto-legge, che si compone di 10 articoli, introduce misure urgenti per garantire la continuità e l'efficacia delle attività mirate alle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici. In particolare, si introducono misure per garantire il superamento della situazione emergenziale e il conseguente ripristino di condizioni di normalità, nonché misure finalizzate ad accelerare le procedure per la realizzazione degli interventi funzionali a superare la fase dell'emergenza, a garantire condizioni socio-abitative adeguate alle popolazioni interessate e ad assicurare la realizzazione degli interventi per la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici e privati.
  Con riferimento alle disposizioni di interesse della Commissione, segnala in particolare l'articolo 6, che modifica l'articolo 23, comma 1-bis, del decreto-legge n. 32 del 2019, il quale attribuisce ai comuni indicati nell'allegato 1 del citato decreto n. 189, ossia ai comuni colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, un contributo di 5 milioni per il 2019 ai comuni con più di 30mila abitanti per interventi urgenti di manutenzione straordinaria o di messa in sicurezza su strade ed infrastrutture comunali.
  In particolare, il contributo viene esteso anche ai comuni elencati nell'allegato 2, ossia ai comuni colpiti dagli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016, del decreto-legge n. 189 del 2016.
  L'articolo 6 in esame affida infine il riparto dei fondi ad un decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città e autonomie locali.
  L'articolo 8, comma 3, proroga infine dal 1o gennaio 2020 al 1o gennaio 2021 nei comuni italiani colpiti dagli eventi sismici di agosto e ottobre 2016 e di gennaio 2017 il termine della sospensione dei pagamenti delle fatture relative ad alcuni servizi, tra cui il servizio di telefonia. Formula, infine, una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame

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  Elena MACCANTI (LEGA) preannuncia il voto favorevole a nome del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, evidenziando altresì l'importanza dell'estensione dell'ambito del decreto anche a comuni colpiti da eventi sismici diversi da quelli oggetto del provvedimento.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 6).

  La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 14.45.

Modifiche al codice penale, alla legge 29 maggio 2017, n. 71, e al regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1404, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1935, n. 835, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e di misure rieducative dei minori.
Nuovo testo C. 1524 Dori.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere, per i profili di competenza, alla II Commissione Giustizia, sulla proposta di legge C. 1524, di iniziativa del deputato Dori, in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e di misure rieducative dei minori, adottata come testo base dalla Commissione, come risultante dagli emendamenti approvati in sede referente.
  Ricorda che le tematiche collegate al fenomeno del bullismo sono state oggetto, già nella scorsa legislatura, di un ampio dibattito in sede parlamentare, all'esito del quale è stata approvata la legge n. 71 del 2017 che individua strumenti di prevenzione e di contrasto del cyberbullismo, definito come qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.
  Tale legge ha privilegiato gli interventi di carattere socio-educativo, che coinvolgono le responsabilità dei genitori e, soprattutto, della scuola, rispetto ad interventi di natura penale, incentrandosi, infatti, su azioni a carattere preventivo e favorendo attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, a prescindere dal fatto che siano le vittime o i responsabili degli illeciti.
  Osserva quindi che la proposta in esame, da un lato si pone in continuità con la sopra citata legge n. 71 del 2017 – alla quale vengono apportate limitate modifiche – contenendo anch'essa alcune misure di carattere socio-educativo, dall'altro introduce l'impiego di strumenti di repressione penale per combattere le varie forme di bullismo.
  La proposta, che si compone di 8 articoli, prevede, fra l'altro:
   la modifica del codice penale, intervenendo sul delitto di atti persecutori (cd. stalking), per ampliare l'ambito oggettivo dell'illecito penale al fine di ricomprendervi le condotte di bullismo, introducendo un'attenuante se i fatti sono commessi da un minorenne e prevedendo, con la sentenza definitiva di condanna, la confisca degli strumenti informatici e telematici utilizzati per commettere il reato;
   la modifica della contravvenzione prevista in caso di inosservanza dell'obbligo scolastico;
   l'estensione dell'attuale obbligo del dirigente scolastico di informare i genitori in caso di episodi di cyberbullismo in ambito scolastico che non costituiscano reato anche agli episodi di bullismo e prevede in ogni caso l'obbligo del dirigente di trasmettere tempestivamente la segnalazione Pag. 205di atti di bullismo e cyberbullismo alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni;
   la modifica della disciplina delle misure coercitive di intervento non penale adottate dal tribunale dei minori nei confronti di minorenni dalla condotta socialmente inaccettabile, mediante la predisposizione di un progetto di intervento educativo con finalità riparativa, preliminare rispetto a qualsiasi altra misura;
   l'adeguamento dello statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, specificando gli impegni da un lato della scuola e dall'altro delle famiglie per la prevenzione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, nonché di altre situazioni di disagio.

  Con riferimento agli ambiti di interesse della Commissione segnala, in particolare, le seguenti disposizioni.
  L'articolo 6 disciplina il monitoraggio dei fenomeni di bullismo e di cyberbullismo da parte del ministero dell'istruzione mediante una piattaforma informatica dedicata e la messa a disposizione di strumenti di valutazione e questionari per i docenti e gli studenti al fine di valutare il grado di diffusione dei citati fenomeni. A partire dall'anno scolastico 2020/2021, ed entro il 30 ottobre di ogni anno scolastico, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è tenuto ad informare le istituzioni scolastiche degli strumenti di monitoraggio e dei questionari presenti sulla piattaforma dedicata.
  L'articolo 7 prevede l'implementazione della piattaforma di e-learning Elisa, predisposta per la formazione dedicata ai docenti referenti del bullismo e cyberbullismo, con moduli di formazione specifici relativi all'educazione emotiva che mirino a sviluppare relazioni positive tra pari, gestire positivamente le relazioni in essere in modo da prevenire e gestire i conflitti e affiancare competenze a favore della comunicazione non violenta. A tal fine si prevede lo stanziamento di 200.000 euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022.
  L'articolo 8 prevede, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le politiche della famiglia, un servizio di assistenza per le vittime atti di bullismo e cyberbullismo, attraverso numero pubblico di emergenza infanzia 114, accessibile gratuitamente e attivo nell'intero arco delle ventiquattrore, con i seguenti compiti:
   fornire alle vittime, ovvero alle persone congiunte o legate da relazione affettiva, un servizio di prima assistenza psicologica e giuridica da parte di personale dotato di adeguate competenze;
   nei casi di urgenza, informare prontamente l'organo di polizia competente degli atti di bullismo e cyberbullismo segnalati.

  Per l'accesso al descritto servizio viene promossa dal Ministro dell'innovazione tecnologica e la digitalizzazione la predisposizione di un'applicazione informatica che possa essere installata gratuitamente nei dispositivi mobili, dotata di una funzione di geolocalizzazione, attivabile previo consenso dell'utilizzatore, nonché di un servizio di messaggistica istantanea.

  Elena MACCANTI (LEGA) chiede alla presidenza di rinviare l'espressione del parere sul provvedimento in esame, che presenta non pochi profili di interesse della Commissione al fine di poter procedere ad ulteriori approfondimenti.

  Diego SOZZANI (FI) si associa alla richiesta della collega Maccanti.

  Diego DE LORENZIS (M5S), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 104/2019: Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del Pag. 206territorio e del mare, nonché per la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle Forze armate e per la continuità delle funzioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
C. 2242 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).

  La Commissione riprende l'esame del disegno di legge C. 2242.

  Diego DE LORENZIS , presidente, ringrazia il sottosegretario Traversi per aver accolto la richiesta di essere presente alla seduta in sede consultiva sul provvedimento di riordino dei ministeri ed invita i colleghi a riproporre sinteticamente i rilievi e i quesiti avanzati nel corso del dibattito fin qui svoltosi.

  Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia preliminarmente il rappresentante del governo per la presenza assidua nella Commissione trasporti. Con riferimento al provvedimento in esame ribadisce alcune richieste di chiarimenti circa l'istituzione della nuova unità tecnica di controllo nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ricordando, come su tale vicenda abbia già presentato un'interrogazione a sua prima firma. Si tratta a suo giudizio di comprendere meglio le funzioni attribuite a tale struttura rispetto agli altri organismi di controllo già presenti nell'ambito dell'organizzazione del ministero.

  Diego SOZZANI (FI) ribadisce la necessità di avere ulteriori chiarimenti circa il ruolo e le funzioni attribuite all'istituenda struttura di controllo sia rispetto alla complessa organizzazione periferica del ministero sia rispetto alle competenze attribuite agli attuali direttori generali. Ribadisce quindi l'urgenza di procedere alla nomina dei commissari straordinari previsti nel decreto-legge «sblocca-cantieri», la cui attività potrebbe garantire un notevole risparmio di risorse pubbliche.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, con riferimento alle richieste di chiarimento avanzate dai deputati intervenuti, chiarisce come la nuova struttura tecnica per il controllo interno del ministero delle infrastrutture e dei trasporti nasca dall'esigenza di potenziare le funzioni ispettive e di migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche anche mediante il controllo di gestione.
  Si tratta più in generale di una struttura che dovrà svolgere una funzione di coordinamento nell'ambito di un Ministero, derivante dall'accorpamento di due Ministeri, chiamato a svolgere funzioni estremamente complesse, coordinamento che riguarderà non solo le direzioni centrali ma anche gli uffici periferici, come quelli della motorizzazione civile.
  Per quanto riguarda la nomina dei commissari straordinari, fa presente come alcuni nominativi siano stati già individuati dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, come quello del commissario straordinario per il Terzo valico, ma che occorre il vaglio del Presidente del Consiglio dei ministri, ai fini dell'emanazione dei previsti decreti.

  Giuseppe Cesare DONINA (LEGA) ricorda che nel dibattito fin qui svoltosi è emerso anche il tema della mancata istituzione dell'agenzia ANSFISA, nonché dell'utilizzo delle risorse finalizzate a tale istituzione a copertura parziale del decreto-legge fiscale, attualmente all'esame della Camera dei deputati. Ricorda l'importanza dei compiti di vigilanza e controllo attribuite alla nuova Agenzia, che ancora non è operativa e non lo sarà per tutto l'anno 2019 e si chiede se l'istituzione della nuova struttura di controllo non derivi, più che da un'esigenza gestionale, da un problema di sfiducia negli attuali dirigenti generali del ministero, problema questo che sarebbe di natura politica.

  Diego SOZZANI (FI) ribadisce la necessità che il governo chiarisca con maggiore dettaglio l'effettiva portata delle funzioni di coordinamento che si vorrebbe attribuire alla nuova struttura di controllo, al fine di evitare inutili duplicazioni e sovrapposizioni con gli uffici di diretta Pag. 207collaborazione del ministro già esistenti. Si tratta a suo giudizio anche di non interferire con le dirette responsabilità dei direttori generali e dei dirigenti posti a capo delle strutture già esistenti, tra cui anche la struttura tecnica di missione.

  Giovanni Battista TOMBOLATO (LEGA) si associa alle perplessità espresse dai colleghi circa l'istituzione della nuova struttura tecnica, ribadendo la necessità di evitare una sovrapposizione di funzioni con gli uffici esistenti e di chiarire meglio il contenuto delle funzioni di coordinamento rispetto agli uffici periferici della motorizzazione civile.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) ricorda come il provvedimento in esame riguardi in realtà una serie di interventi di riordino dei ministeri e come manchi purtroppo la previsione espressa di un ministero effettivamente dedicato all'autonomia regionale. Per quanto riguarda, in particolare, le funzioni di controllo attribuite alla nuova struttura tecnica nell'ambito del Ministero delle infrastrutture, si chiede se con tale previsione non si voglia piuttosto certificare che lo svolgimento di tali funzioni non può essere garantito da parte degli uffici attualmente esistenti.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI ribadisce che la struttura nasce dall'esigenza di assicurare un migliore e razionale utilizzo delle risorse pubbliche mediante il controllo di gestione nonché per vigilare e svolgere controlli interni anche a campione. Per quanto riguarda la dotazione di nuove unità di personale ricorda che le 15 unità di personale sono destinate allo svolgimento di funzioni di audit interno.
  Con riferimento all'istituzione della nuova Agenzia ANSFISA segnala che il Consiglio di Stato ha appena espresso il parere sia sul regolamento istitutivo che sullo statuto; riconosce che vi sia stato un iter molto lungo e laborioso ma ritiene che ora si possa finalmente partire e procedere all'assunzione del personale necessario.

  Elena MACCANTI (LEGA) pur apprezzando lo sforzo del sottosegretario Traversi ritiene che gli elementi di risposta forniti siano assolutamente insufficienti e non abbiano di certo fugato le notevoli perplessità circa l'opportunità dell'istituzione della nuova struttura tecnica di controllo, che certamente avrà notevoli oneri a carico dei contribuenti. Preannuncia quindi il voto contrario sulla proposta di parere elaborata dal relatore, giudicando l'istituzione della nuova struttura un inutile appesantimento dell'organizzazione del ministero che non gioverà ad un efficace attuazione dell'azione amministrativa. Invita quindi il governo a riflettere con attenzione sull'opportunità di tale istituzione al fine di non pregiudicare la funzionalità dell'attuale organizzazione del Ministero.

  Diego SOZZANI (FI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo su un'iniziativa che giudica del tutto ridondante e inutile e che certo non risolverà il problema delle note insufficienze organizzative del Ministero delle infrastrutture dei trasporti. Non ritiene che il rappresentante del governo abbia fornito delle risposte soddisfacenti e stigmatizza l'istituzione di tale nuova struttura, provvedimento che certamente appare in contraddizione con le note battaglie di riduzione dei costi della politica, che a quanto pare riguardano i membri del Parlamento ma non le strutture burocratiche.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 15.25.

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