CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 ottobre 2019
263.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 29 ottobre 2019. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 13.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2019, relativo ai sistemi individuali di combattimento – sistema soldato sicuro.
Atto n. 121.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del parere cade il 19 novembre 2019 e che la Commissione bilancio, in data 23 ottobre, ha trasmesso i propri rilievi, che consistono in una valutazione favorevole.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, riferisce che il Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2019-2021 riporta, tra i programmi di previsto avvio nell'anno in corso, un sistema d'arma volto a completare l'ammodernamento dell'equipaggiamento individuale della componente terrestre delle Forze armate attraverso l'acquisizione di 65.695 sistemi «Soldato Sicuro», nonché del relativo supporto logistico integrato per dieci anni. Come precisato nella documentazione allegata alla richiesta di parere, scopo del programma è di dotare le truppe a piedi di un elevato livello di sicurezza, protezione, interoperabilità, nonché di una maggiore versatilità d'impiego, anche in senso duale. Ciò consentirebbe, secondo l'Amministrazione proponente, di incrementare le capacità individuali del soldato in termini di sopravvivenza, protezione, consapevolezza situazionale ed ingaggio dell'avversario, facendolo evolvere in un sistema d'arma integrato. Pag. 34
  Osserva, quindi, che questi sistemi d'arma – che possono descriversi come una complessa attrezzatura da indossare – sono composti da un insieme di materiali modulari, da impiegare a seconda del profilo della missione da svolgere. Essi sono il frutto dell'attività di studio svolta nell'ambito della fase Concept, Development and Experimentation (CD&E) del progetto «Forza NEC» (Network Enabled Capability), finalizzata alla sperimentazione degli equipaggiamenti individuali di nuova generazione del cosiddetto «sistema soldato». Il programma si inserisce, pertanto, nel più generale progetto di digitalizzazione e ammodernamento dello strumento militare, di cui al già citato programma Forza NEC. Ciascuna componente è destinata a una funzione specifica come, per esempio, la sopravvivenza e la protezione della persona del militare, la precisione e la letalità delle armi di cui è dotato per respingere l'attacco, le capacità avanzate di comando e controllo e di mobilità notturna. Il Sistema, inoltre, dovrà rispondere a requisiti di interoperabilità con i mezzi in dotazione sia alle nostre Forze armate, sia in ambito interforze NATO, nonché rispondere agli standard di riferimento del progetto «Forza NEC».
  Venendo agli aspetti finanziari del programma, rileva che l'avvio è previsto nell'anno in corso e la conclusione nel 2031. L'onere finanziario, rappresentato dall'Amministrazione della Difesa nelle tabelle allegate all'atto, è pari a 752 milioni di euro, a valere sulle risorse stanziate da due leggi: la n. 205 del 2017 (legge di bilancio per l'anno 2018, articolo 1, comma 1072) e la n. 145 del 2018 (legge di bilancio per l'anno 2019, articolo 1, comma 95). Il citato importo (752 milioni) inerisce a due tranches, che su due annualità (2026 e 2027) si sovrappongono. Al riguardo, la Commissione bilancio, in data 23 ottobre, si è espressa (come il Presidente ha già accennato) favorevolmente sui profili di carattere finanziario del provvedimento. La scheda tecnica, allegata alla richiesta di parere, precisa che il completamento del programma «Soldato sicuro» richiederebbe successive tranches di fornitura per ulteriori 882,2 milioni di euro, la cui spesa è subordinata al rifinanziamento dell'intervento con successivi atti normativi. In definitiva, come la stessa Amministrazione della Difesa sottolinea nell'atto, il costo complessivo del sistema d'arma è stimato in 1.635 milioni di euro.
  La scheda tecnica evidenzia, inoltre, che il programma dovrebbe garantire notevoli ricadute dal punto di vista occupazionale nei settori industriali della meccanica e dell'elettronica distribuiti sul territorio nazionale prevalentemente nella regione Lazio.
  Si rimette, quindi, al dibattito in Commissione per la predisposizione della proposta di parere, segnalando che l'utilizzo concreto di questo sistema sembra dover contare sull'aggancio e sull'inserimento nel più generale programma di ammodernamento e digitalizzazione dello strumento militare di cui al progetto «Forza NEC», che allo stato risulta non ancora compiutamente realizzato. In altre parole, poiché alcune funzionalità di questo equipaggiamento devono poter contare su sistemi tecnologici e informatici, anche da remoto, ritiene opportuno domandare al Governo se la predisposizione di tali sistemi sia condizione necessaria per la messa in opera e in funzione del sistema «Soldato Sicuro». Domanda – inoltre – all'Esecutivo se sia in grado di offrire delucidazioni circa l'interoperabilità di questo con analoghi programmi in via di completamento in ambito europeo e della NATO. Al proposito, ricorda che tale aspetto era stato oggetto di attenzione da parte di questa Commissione nel corso dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma svolta nella precedente legislatura.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) apprezza la relazione e aggiunge che, poiché il programma Forza NEC appare essere propedeutico a quello in esame, sarebbe importante avere una documentazione aggiornata su tale programma. Rivolto al Pag. 35Governo, domanda altresì, quali siano gli aspetti di dualità dei mezzi dell'equipaggiamento.

  Giovanni RUSSO (M5S) sottolinea come sarebbe utile che il Governo fornisse maggiori informazioni anche riguardo alle componenti dei sistemi modulari che dovranno formare l'equipaggiamento, considerati i suoi costi elevati.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.