CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 ottobre 2019
252.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 10 ottobre 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-02861 Pellicani: Tempi di approvazione di un nuovo protocollo fanghi e di un nuovo piano morfologico della laguna di Venezia.

  Nicola PELLICANI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Nicola PELLICANI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta, che dimostra un interesse concreto per concludere la procedura e arrivare all'approvazione definitiva del protocollo fanghi, strumento indispensabile per la manutenzione ordinaria della laguna, che richiede interventi urgenti nel porto. Essendo pervenute le osservazioni richieste da parte del provveditorato delle opere pubbliche, auspica che il Ministero dell'ambiente e l'ISPRA possano pervenire rapidamente alla definizione del protocollo fanghi e del nuovo piano morfologico della laguna di Venezia, anche al fine di riportare in quota i canali interni, tema sul quale è stato manifestato di recente un allarme anche da parte dell'Autorità portuale.

5-02862 Zolezzi: Scelta del modello di distribuzione dei contributi alla raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio, in vista del rinnovo dell'accordo tra Anci e Conai e interventi per il miglioramento della riciclabilità degli imballaggi.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Alberto ZOLEZZI (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per gli importanti elementi forniti nella risposta, tra cui l'aumento della trasparenza sui flussi di rifiuti. Ricorda che sono stati recentemente inseriti nella legge di delegazione europea elementi volti a rinforzare la concorrenza e a promuovere l'accesso di tutti gli attori alle infrastrutture di riciclo del Consorzio degli imballaggi. Non avendo compreso se il modello lineare verrà sostituito da quello a scaloni, si riserva di continuare l'interlocuzione già avviata, essendo in via di rinnovo l'accordo quadro tra ANCI e CONAI.

5-02863 Mazzetti: Interventi per garantire una efficace gestione del ciclo dei rifiuti, con particolare riguardo all'implementazione della dotazione impiantistica.

  Erica MAZZETTI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando che il 15 settembre scorso numerosi medici hanno manifestato allarme riguardo ai rischi sanitari conseguenti alla attuale gestione dei rifiuti.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Erica MAZZETTI (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta resa dal sottosegretario. Nella consapevolezza della presentazione di un emendamento al decreto-legge sulle crisi aziendali attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento, volto a disciplinare la cessazione della qualifica di rifiuto, ricorda di aver presentato diversi mesi fa una proposta di legge che va nella medesima direzione, avente ad oggetto gli scarti tessili, volta a scongiurare la loro classificazione come rifiuti per mantenerli nel percorso del riciclo.
  Osserva che l'emendamento cui faceva riferimento il rappresentante del Governo non risolve completamente il problema, cui si può far fronte correttamente solo attraverso l'implementazione della dotazione impiantistica. Al riguardo, giudica indispensabile operare una programmazione ed una successiva realizzazione di termovalorizzatori, fondamentale al fine di non fermare l'economia del Paese. L'esempio di Brescia, che è considerata un'eccellenza al riguardo e che ha diminuito di molto i livelli di diossina, dovrebbe essere illuminante per il Governo al fine di riprodurre esperienze analoghe.
  Giudica, pertanto, fondamentale che vengano esplicitate le intenzioni del Governo Pag. 38al riguardo, essendo ormai evidente che non si potrà raggiungere il livello «rifiuti zero» auspicato da una delle forze di maggioranza e tenuto conto del peggioramento dei risultati complessivi nella gestione dei rifiuti.

5-02864 Lucchini: Cause dell'inquinamento della valle della Canna in Emilia Romagna e interventi per il ripristino della salubrità delle acque.

  Jacopo MORRONE (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Jacopo MORRONE (LEGA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo e amareggiato perché la mattanza della valle della Canna si sarebbe potuta evitare. Non è la prima volta che le associazioni venatorie hanno sollevato la questione della cattiva gestione dell'area, ma la sufficienza con cui l'amministrazione comunale di Ravenna, l'Ente Parco e la regione Emilia-Romagna hanno trattato la questione è talmente evidente che la situazione è quella descritta nell'interrogazione. C’è il pericolo reale di aver compromesso la riproduzione delle specie e il delicato equilibrio dell'ecosistema palustre, per non parlare dei pericoli sanitari conseguenti. La valle è stata abbandonata progressivamente dagli enti preposti alla sua gestione e si è trasformata in una vera e propria discarica, con acque putride e proliferazione di tossine. Il disastro annunciato si poteva evitare se l'area fosse rimasta in carico alle associazioni venatorie e ai volontari, che curavano il riciclo delle acque e la bonifica. La Procura di Ravenna ha aperto al riguardo un fascicolo nel quale si è ipotizzato anche il reato di danno ambientale, e ha sottoposto l'area a sequestro penale. Manifesta pertanto la vicinanza sua e del proprio gruppo alle associazioni venatorie e a coloro che sono attualmente impegnate a salvare quanto rimane dell'area.

5-02865 Cunial: Rischi per la salute dei cittadini e per la integrità della produzione vitivinicola del Valdobbiadene derivanti dalle emissioni del cementificio/coinceneritore di Pederobba (TV).

  Sara CUNIAL (MISTO) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Sara CUNIAL (MISTO), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo, nonostante il tentativo di porre attenzione al caso esposto nell'atto di sindacato ispettivo. Fa presente che lo stabilimento di cui all'interrogazione è situato sull'alveo di un fiume con un camino avente un'altezza di 70 metri, ma di soli 7 metri più alto del livello della piazza del comune di Pederobba, quindi di fatto inutile. Ritiene che, per come è collocato il cementificio, stretto a nord dalle montagne e a sud da colline recentemente dichiarate patrimonio dell'Unesco, la situazione di inquinamento sia assai grave e rende necessaria la revoca del DPCM del 2016, di attuazione dell'articolo 35 del decreto-legge «sblocca Italia», oggetto di udienza del Tar Lazio il prossimo aprile 2020.
  La Corte di giustizia europea ha già condannato l'Italia in riferimento all'articolo 35 del citato decreto, in quanto la normativa di riferimento doveva essere oggetto di valutazione ambientale strategica. Prega, quindi, il Sottosegretario di farsi portavoce di questo appello, anche in ragione della forte preoccupazione delle comunità locali generata dai risultati di alcune analisi a seguito delle quali è stata rilevata la presenza di nanoparticelle, derivanti da combustione, non solo sui tessuti umani ma anche e soprattutto sugli animali e sulla fauna locale e sulle foglie di vite.

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  Patrizia TERZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 10 ottobre 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 14.05.

Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare ( «Legge SalvaMare»).
Testo base C. 1939 Governo ed abbinate C. 907 Muroni e C. 1276 Rizzetto.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 ottobre scorso.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti i pareri delle Commissioni cui il provvedimento è stato assegnato in sede consultiva. In particolare, le Commissioni Affari costituzionali, Cultura e la Commissione parlamentare per le questioni regionali hanno espresso un parere favorevole con osservazioni. La Commissione Giustizia ha dato un nullaosta. Le Commissioni Finanze, Trasporti, Lavoro, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea hanno espresso parere favorevole. Avverte inoltre che la V Commissione darà il parere direttamente all'Assemblea.
  Avverte altresì che le relatrici hanno presentato gli emendamenti 3.17, 5.8 e 6.12, volti a recepire talune osservazioni rese nei pareri (vedi allegato 6).

  Paola DEIANA (M5S), relatrice, fa presente che gli emendamenti sono volti a recepire, in particolare, le osservazioni recate nel parere espresso dalla Commissione Affari costituzionali nonché una delle due osservazioni della Commissione parlamentare per le questioni regionali che, insieme alla collega relatrice Muroni, ha ritenuto meritevoli di attenzione.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT esprime parere favorevole sugli emendamenti presentati dalle relatrici.

  Patrizia TERZONI, presidente, sospende la seduta per qualche minuto al fine di dare ai colleghi la possibilità di prendere visione degli emendamenti.

  La seduta, sospesa alle 14.10, è ripresa alle 14.15.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 3.17, 5.8 e 6.12 delle relatrici (vedi allegato 6).

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le relatrici hanno presentato una proposta di correzioni di forma (vedi allegato 7).

  La Commissione approva la proposta di correzioni di forma (vedi allegato 7).

  Elena LUCCHINI (LEGA) stigmatizza, a nome del proprio gruppo, le modalità di esame del provvedimento. Rappresenta infatti che è stato bocciato un emendamento a firma del gruppo Lega avente come obiettivo di scongiurare l'imposizione di una nuova tassa a carico dei cittadini. Per quanto le relatrici facciano riferimento ad un piccolo aumento, da computare all'interno della tariffa per la gestione dei rifiuti, non è stata stimata l'entità di tale aumento, che ritiene in ogni caso inopportuno porre a carico dei cittadini.
  Fa presente che l'obiettivo originario della legge, ossia preservare l'ambiente marino dalla presenza di rifiuti, recuperandoli e riavviandoli al riciclo, da sempre condivisa dal proprio gruppo può essere raggiunto solo attraverso uno stanziamento Pag. 40adeguato di risorse da parte del Governo, quantomeno a titolo di contributo per costi incerti.
  Ritiene che la scarsa chiarezza riguardo alla classificazione dei rifiuti che saranno raccolti, che vengono classificati diversamente a seconda che le si conferisca in un impianto portuale o meno, porterà ad una forte confusione in termini attuativi. Avrebbe auspicato l'introduzione di premialità a favore degli imprenditori ittici attraverso il sistema dei punti, non essendo adesso chiaro se tale premialità possa essere corrisposta.
  Da ultimo, ritiene imbarazzante il comportamento delle relatrici che si sono appropriate degli emendamenti delle opposizioni volti all'estensione della disciplina della legge anche alle acque interne.

  Vincenza LABRIOLA (FI) a nome del proprio gruppo evidenzia come il provvedimento non affronti complessivamente il problema della plastica in mare, non essendo in alcun modo trattata la questione delle micro plastiche, i cui effetti dannosi sono amplificati dal fatto che queste entrano nel ciclo alimentare.
  Sarebbe stato opportuno, anche nell'ambito di un rapporto corretto tra maggioranza e opposizione, l'abbinamento della proposta di legge a prima firma Prestigiacomo che trattava il tema oggetto del provvedimento in esame, in un contesto molto più ampio e esaustivo.
  Ulteriore sopruso della maggioranza si è verificato con riguardo all'emendamento 1.1 delle relatrici, che estende la disciplina recata dal provvedimento anche alle acque interne. Di fatto queste ultime si sono appropriate del contenuto di emendamenti delle opposizioni e auspica che venga fatto un passo indietro, al fine di rendere evidente il lavoro di tutti i gruppi al riguardo.
  Venendo al merito, evidenzia che il provvedimento contiene numerosi elementi di criticità, in primo luogo l'introduzione di una nuova tassa e a seguire il problema dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti pescati o raccolti, nella confusione tra rifiuti speciali e urbani.
  Osserva infine che l'attuazione del provvedimento è demandata a decreti ministeriali la cui emanazione avverrà tra un anno, differendo l'applicazione delle misure in esso contenute e contravvenendo all'urgenza dichiarata più volte.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO-C10VM) fa presente che il provvedimento, ampiamente condivisibile negli obiettivi, ha però presentato una serie di criticità, alcune delle quali sono state risolte, e tra queste cita l'estensione alle acque interne della disciplina recata dal provvedimento, e altre che invece sono rimaste in piedi e sulle quali non si può tacere.
  In primo luogo non ritiene si debbano far ricadere sui cittadini il costo legato all'applicazione della legge, ritenendo in ogni caso un passo in avanti che sia stato chiarito che tale costo, di fatto una nuova tassa, è equamente distribuito sui residenti di tutto il territorio nazionale. Auspica, al riguardo, che la maggioranza, nel momento in cui comunicherà l'approvazione in Commissione del provvedimento, abbia il coraggio di affermare che gli oneri saranno a carico dei cittadini, non essendo stato stanziato un solo euro da parte del Governo.
  Nel preannunciare l'astensione del proprio gruppo, auspica che nel corso dell'esame in Assemblea possano essere accolti gli emendamenti che il proprio gruppo presenterà volti allo stanziamento di risorse che possano configurare quantomeno un contributo dello Stato, che potrebbe costituire un segnale importante per i cittadini e rendere il provvedimento più condivisibile.
  Sottolinea come ulteriore elemento negativo la posticipazione di dodici mesi del riconoscimento da attribuire ai pescatori, essendo questo legato ad un decreto ministeriale attuativo per la cui emanazione è stato previsto tale termine.
  Auspica, pertanto, che nel corso dell'esame in Assemblea il provvedimento sia passibile dei miglioramenti che il proprio gruppo ritiene necessari.

  Alessio BUTTI (Fdl) ricorda che il tema oggetto del provvedimento in esame è stato Pag. 41caldeggiato entusiasticamente dal Ministro nel corso della sua audizione sulle linee programmatiche, tenutasi successivamente all'insediamento del precedente Governo e il tempo intercorso prima della sua approvazione, peraltro con una maggioranza diversa, dimostra a suo giudizio le difficoltà intervenute.
  Nell'attesa delle valutazioni della Commissione Bilancio, che, come anticipato dalla presidente, renderà il proprio parere direttamente alla Assemblea, ritiene che la questione centrale del provvedimento sia il costo degli interventi in esso recati, che porterà di fatto ad un aumento della tassazione a carico dei cittadini.
  Nel condividere le finalità generali del provvedimento, osserva che dividersi su di esso costituirebbe un segnale sbagliato, soprattutto per il fatto che tra i contenuti previsti ci sono le campagne di sensibilizzazione e di educazione ambientale, anche nelle scuole, che ritiene essere interventi del tutto condivisibili. Riguardo alle campagne di sensibilizzazione, auspica che il Governo coinvolga il servizio pubblico della Rai al fine di promuovere programmi all'interno del palinsesto volti all'educazione ambientale.
  A convincere il proprio gruppo è anche l'estensione della disciplina recata alle acque interne, la cui tutela potrebbe di molto ridurre l'inquinamento marino.
  Preannuncia pertanto l'astensione del proprio gruppo, auspicando che esso possa convertirsi in Assemblea in un voto favorevole, qualora vengano approvate le necessarie migliorie nel testo.

  Silvia FREGOLENT (IV) fa presente che la distinzione tra rifiuti speciali e urbani è frutto di una approfondita lettura della direttiva europea, che ha portato alla classificazione recata dal provvedimento.
  Giudica eccessive le accuse mosse dalle opposizioni riguardo all'appropriazione, da parte delle relatrici, dei contenuti di alcuni emendamenti, avendo queste ultime riformulato in modo identico tutti gli emendamenti aventi ad oggetto l'estensione della disciplina alle acque interne, fossero essi di maggioranza o di opposizione.
  Preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo e sottolinea l'ipocrisia delle opposizioni che non hanno ritenuto di intervenire sul tema quando erano al governo e che ora pretendono che venga fatto immediatamente un intervento complessivo in materia ambientale.

  Ilaria FONTANA (M5S) apprezza che tutti gli interventi dei colleghi abbiano come punto di partenza la condivisione, in modo trasversale, degli obiettivi del disegno di legge del Governo. La Commissione rappresenta, a suo giudizio, una sede privilegiata per lavorare insieme, cosa che si è fatta in primo luogo raccogliendo le istanze degli imprenditori ittici, in secondo luogo esaminando la questione anche attraverso un lungo ciclo di audizioni, dalle quali sono emersi numerosi spunti che hanno permesso di superare le criticità presenti nel testo originario del disegno di legge governativo attraverso la fase emendativa. Il testo è stato pertanto arricchito dal lavoro parlamentare, grazie all'apporto fattivo delle forze politiche di maggioranza e di opposizione.
  Preannuncia pertanto il voto favorevole del proprio gruppo e ritiene il provvedimento in esame un primo passo verso la tutela dell'ecosistema marino e delle acque interne, cui è certa ne seguiranno molti altri.

  Chiara BRAGA (PD) nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo, evidenzia l'apporto non strumentale dato al provvedimento da tutti i gruppi. Esprime rammarico nell'ascoltare critiche senza fondamento sull'operato delle relatrici, che ringrazia per il buon lavoro svolto, e, al riguardo, richiama il resoconto della seduta dello scorso martedì nel quale lo stesso presidente ha esplicitato che le riformulazioni degli emendamenti proposte dalle relatrici alle opposizioni era funzionale per la loro approvazione.
  Ricorda quindi la genesi del provvedimento, frutto di un lavoro parlamentare e Pag. 42di una iniziativa governativa licenziata da un Consiglio dei Ministri che aveva una composizione diversa da quella attuale. Osserva, inoltre, che la precedente maggioranza ha avallato che fosse identificato come testo base per la prosecuzione dell'esame il disegno di legge governativo, nel quale il tema della tariffa era presente negli stessi termini cui il provvedimento verrà licenziato dalla commissione. Evidenzia quindi che il gruppo della Lega ha dato più volte il proprio assenso, prima nella citata riunione del Consiglio dei Ministri e successivamente in Commissione, affinché il disegno di legge governativo procedesse nei termini cui era stato approvato.
  Ritiene che la maggioranza abbia raccolto le indicazioni pervenute e che la discussione sia in Commissione sia presso le altre Commissioni competenti in sede consultiva si sia svolta in modo approfondito. Auspica pertanto che anche il dibattito in Assemblea possa svolgersi in modo proficuo e con la necessaria onestà intellettuale da parte di tutti, trattandosi di un tema assai delicato, rispetto al quale è necessario individuare risorse e stabilire le modalità di sensibilizzazione e responsabilizzazione della comunità nazionale. Il rafforzamento del testo iniziale del disegno di legge, attraverso l'inserimento del dettaglio in tariffa degli oneri a copertura degli interventi recati dal provvedimento, nell'ambito del lavoro complessivo che l'Arera è chiamata a fare rispetto al ciclo dei rifiuti, rappresenta, al riguardo, un passo importante.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 10 ottobre 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.15.

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