CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2019
243.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 41

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 settembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Carla RUOCCO, presidente, comunica che il deputato Antonio Zennaro, in sostituzione del deputato Alessio Mattia Villarosa, membro del Governo, entra a far parte della Commissione. Comunica inoltre Pag. 42che i deputati Matteo Colaninno, Silvia Fregolent e Gianfranco Librandi cessano di far parte della Commissione.

Modifiche agli articoli 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di definizione dei premi relativi all'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore.
C. 780 Caso.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea CASO (M5S), relatore, ricorda che la proposta di legge della quale la Commissione avvia oggi l'esame intende modificare gli articoli Il sottosegretario 132-ter e 134 del codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di definizione dei premi relativi all'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore.
  Nel suo ultimo bollettino (n. 11/2019), l'IVASS ha rilevato che nel secondo trimestre 2019 il premio RCA per un cittadino di età non superiore a 24 anni è stato pari ad euro 1050,40 a Pistoia e a euro 1009,30 a Napoli, a fronte di un costo di euro 534,00 per un giovane cittadino residente in Aosta. La forte sperequazione è sostanzialmente confermata in tutte le fasce di età ed anche tenendo conto solo delle diverse classi di merito (cfr. tav. 15 Bollettino 11/2019).
  Questa disparità di trattamento, che penalizza soprattutto ma non solo le province meridionali, è tanto più intollerabile se si considera che per i cittadini meno abbienti è divenuto addirittura impossibile possedere un'automobile o un ciclomotore a causa del elevatissimo costo dell'assicurazione obbligatoria. Non possiamo inoltre ignorare che nei territori dove i costi assicurativi sono elevati iniziano a circolare, con sempre maggior frequenza, veicoli intestati a cittadini e società con sede in altre aree del Paese e addirittura all'Estero, con il solo scopo di aggirare i costi del premio assicurativo.
  È oramai improcrastinabile una modifica delle norme che regolano l'RCA. Le diverse modifiche che il decreto legislativo n. 209 del 2005 ha subìto negli anni passati non hanno reso più equa ed equilibrata l'offerta di una assicurazione obbligatoria che, come tale, deve essere attentamente riconsiderata. Il dato che in provincia di Napoli il 55,4 per cento dei contratti utilizza la scatola nera evidenzia che nemmeno l'uso della black box riesce a garantire prezzi equi e uniformi sul territorio nazionale. La tesi che vede nel diverso grado di sinistrosità di alcune province la causa principale della discriminazione tariffaria non convince, sia perché alcune zone del nostro Paese presentano prezzi più bassi a parità di livelli di sinistrosità con altre in cui i premi sono elevati, sia perché non valuta l'efficienza dei soggetti coinvolti nel procedimento di liquidazione dei sinistri, la loro capacità di controllo e di autoregolamentazione.
  In alcuni casi, sempre in base ai dati statistici elaborati dall'IVASS, in alcune province del Nord Italia la somma dei premi raccolti non è sufficiente a coprire il volume dei risarcimenti: anche per tale motivo la distinzione nord-sud nella determinazione del premio assicurativo appare essere solo un «luogo comune».
  Negli anni il rischio assicurativo è stato iniquamente distribuito sugli utenti finali, i cittadini, senza che le compagnie assicurative si assumessero, fino in fondo, la responsabilità di gestire in modo efficiente ed efficace la fase della liquidazione dei danni per sinistro stradale. Il risultato è che non sono state adottate idonee misure per ridurre in modo concreto il tasso di sinistrosità e si è forse scelto di far pagare direttamente ai cittadini l'inefficienza degli attori del procedimento di liquidazione dei danni.
  In questo modo il rischio assicurativo è stato fatto cadere sugli assicurati più virtuosi che pagano le inefficienze del sistema. È dunque evidente che la normativa dell'RCA richiede un deciso intervento riformatore che, nel rispetto della libera concorrenza, garantisca equità e parità di Pag. 43trattamento tra i cittadini senza alcuna discriminazione, in linea con i principi della nostra Costituzione.
  In attesa di una organica rivisitazione della normativa di settore, non è più possibile far pagare agli assicurati i costi della mancata riforma perché assolutamente prioritaria deve essere l'affermazione del principio di parità di trattamento e di non discriminazione dei cittadini della nostra Repubblica. Con la presente proposta di legge si intende determinare nell'immediatezza l'abbassamento delle tariffe per i cittadini virtuosi che, perché non coinvolti in alcun sinistro, non rappresentano un costo diretto per le Imprese di Assicurazione ma, anzi, un bene prezioso da tutelare. La norma che si propone garantirà l'applicazione di tariffe eque su tutto il territorio nazionale, consentendo nel contempo alle compagnie di assicurazione di distribuire il rischio assicurativo in base alla sinistrosità delle province seppur entro un certo margine.
  Da notare che la norma prevista introduce solo un massimale per i premi assicurativi per ogni singola classe di merito e quindi da un lato consente alle Assicurazioni di operare nel rispetto del principio di libera concorrenza e dall'altro non determina in alcun modo l'aumento dei costi delle tariffe più basse rispetto a quella base. In definitiva, con l'approvazione della norma proposta si affermerà finalmente nella nostra Repubblica, dopo vani tentativi di riforma, il principio che a nessun cittadino può essere chiesto di pagare maggiori costi di assicurazione solo in ragione della sua residenza, ponendo questo principio al centro del processo riformatore che sarà intrapreso nel prosieguo della Legislatura.
  Altresì, è doveroso precisare che la rimodulazione del premio riguarda i cittadini residenti in ogni singola provincia evitando ogni genere di aggravio per i residenti delle province virtuose. Infine, con la presente proposta di legge, si intende consentire ai cittadini «virtuosi» di assicurare più veicoli, anche di diversa tipologia, sulla base della classe di merito più favorevole risultante dall'attestato di rischio in loro possesso, correggendo anche una «distorsione normativa» che limita l'accesso alla classe di merito più favorevole solo nei casi di stipulazione di un nuovo contratto assicurativo.

  Claudio MANCINI (PD) chiede chiarimenti sul contenuto della proposta di legge in esame, con particolare riferimento alle misure di favore già introdotte dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza n. 124 del 2017 in favore di coloro che installano sul proprio autoveicolo la cosiddetta «scatola nera».

  Andrea CASO (M5S), relatore, rammenta che dai dati rilevati emerge che neanche l'installazione della cosiddetta black box garantisce una equa distribuzione delle tariffe delle RC auto sul territorio nazionale; la proposta di legge non interviene pertanto su questo aspetto.

  Carla RUOCCO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 settembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.40.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018.
Emendamenti C. 1201-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere su emendamenti).

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere Pag. 44il proprio parere sull'emendamento 22.1 Rossello, trasmesso dalla XIV Commissione Politiche dell'Unione europea e riferito alle parti di competenza della Commissione finanze del disegno di legge Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018 (C. 1201-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato). Invita quindi il relatore Grimaldi a formulare il parere sulla proposta emendativa 22.1 Rossello, trasmessa dalla XIV Commissione.

  Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, formula una proposta di parere contrario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere contrario espressa dal relatore (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 settembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.45.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 3 agosto 2017, n. 129, di attuazione della direttiva 2014/65/UE, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, e di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 600/2014 sui mercati degli strumenti finanziari.
Atto n. 102.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere parlamentare è fissato per mercoledì 2 ottobre prossimo.

  Luca MIGLIORINO (M5S), relatore, ricorda che l'Atto del Governo n. 102 – che la VI Commissione (Finanze) è chiamata ad esaminare ai fini del parere da rendere al Governo entro il 2 ottobre 2019 – è volto a completare il processo di recepimento della direttiva 2014/65/UE (cd. MiFID II) e di adeguamento al regolamento (UE) n. 600/2014 (cd. MiFIR), nonché ai successivi regolamenti delegati emanati dalle autorità europee.
  Lo schema in esame contiene disposizioni che intervengono sul Testo Unico della Finanza – TUF (decreto legislativo n. 58 del 1998) e sul Codice delle Assicurazioni Private – CAP (decreto legislativo n. 209 del 2005).
  Mi soffermerò sinteticamente sul contenuto dello schema, rinviando al dossier predisposto dal Servizio Studi della Camera per un'analisi più approfondita dei singoli articoli.
  L'articolo 1 elimina l'obbligo di notificare preventivamente alla CONSOB i documenti contenenti le informazioni chiave (KID – Key Information Document) per i prodotti d'investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (PRIIPs – Packaged Retail Investment And Insurance-Based Investments Products).
  L'articolo 2 modifica la disciplina degli intermediari, riformulando le disposizioni vigenti per renderle più chiare e semplificare alcuni passaggi dell'attività amministrativa. Tra l'altro, sono espunte o integrate alcune previsioni relative all'offerta effettuata fuori dalle sedi aziendali di prodotti e servizi finanziari. Viene consentito anche ai consulenti finanziari autonomi e alle società di consulenza finanziaria l'utilizzo di tecniche di comunicazione a distanza del servizio di consulenza in materia di investimenti.
  L'articolo 3 reca le modifiche alla disciplina dei mercati, volte in particolare a Pag. 45risolvere un disallineamento normativo riguardante la nozione di piccole e medie imprese contenuta nel Testo Unico Finanziario – TUF. Con le norme in esame si intende dunque diversificare la definizione di PMI rilevante ai fini della disciplina dei mercati da quella, più generale, contenuta nelle disposizioni comuni del TUF.
  L'articolo 4 specifica la definizione di piccole e medie imprese che possono effettuare offerte tramite portali on-line, rendendola coerente con quella prevista dalla MiFID II.
  L'articolo 5 reca modifiche alla disciplina delle sanzioni, con le quali vengono aggiornati e corretti alcuni rinvii interni fra disposizioni del TUF. Viene inoltre consentito alla CONSOB di sanzionare i soggetti autorizzati alla distribuzione assicurativa anche per le violazioni del Codice delle Assicurazioni private (CAP) e della normativa europea direttamente applicabile in materia di distribuzione di prodotti d'investimento assicurativi.
  L'articolo 6 reca modifiche all'articolo 9 del decreto legislativo n. 129 del 2017, provvedimento di attuazione della MiFID II, al fine di adottare correttivi che rendano la disciplina italiana sui servizi di bancoposta (decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 2001) e il Testo unico sul debito pubblico (decreto del Presidente della Repubblica n. 398 del 2003) in linea con le norme UE.
  L'articolo 7 modifica il Codice delle Assicurazioni private (CAP) per precisare i riferimenti alle competenze della CONSOB in materia di vigilanza dei soggetti autorizzati all'intermediazione assicurativa.
  L'articolo 8 reca disposizioni transitorie e finali. In particolare viene fissato un periodo transitorio, volto a consentire alla CONSOB di rivedere le disposizioni regolamentari e le modalità di esercizio della vigilanza, alla luce dell'abolizione dell'obbligo di notifica preventiva delle informazioni chiave sui prodotti d'investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati. Inoltre viene previsto che le autorità di vigilanza attuino secondo specifici criteri le misure per la concessione delle deroghe previste dalla MiFID II con riferimento ai contratti derivati su prodotti energetici C6 (ossia i contratti di opzione, i contratti finanziari a termine standardizzati, gli swap e gli altri contratti derivati concernenti carbone o petrolio menzionati nella Sezione C, punto 6, dell'Allegato I del TUF che riporta l'elenco degli strumenti finanziari).
  L'articolo 9 reca la clausola di invarianza finanziaria.

  Carla RUOCCO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 25 settembre 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.50.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna delle interrogazioni a risposta immediata sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso.
  Dispongo, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Avverte inoltre che l'interrogazione Giacomoni n. 5-02753 è stata sottoscritta anche dai deputati Pella e Prestigiacomo.

5-02750 Ruocco: Misure di contrasto all'evasione fiscale nel settore delle vendite online.

  Carla RUOCCO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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  Carla RUOCCO (M5S) evidenzia che dalla risposta assai articolata fornita dal rappresentante del Governo si evince che è stato avviato un lavoro che tuttavia necessita di una rapida ed effettiva implementazione, al quale la Commissione Finanze intende dedicare particolare attenzione, anche in sede di esame del prossimo disegno di legge di bilancio. In una situazione nella quale l'Esecutivo dovrà impegnarsi per scongiurare l'aumento dell'IVA, appare tanto più necessario adottare misure efficaci di contrasto all'evasione fiscale.

5-02751 Mancini: Applicazione dell'IVA ai corsi per il rilascio delle patenti di guida resi dalle autoscuole.
5-02752 Bignami: Applicazione dell'IVA ai corsi per il rilascio delle patenti di guida resi dalle autoscuole.

  Galeazzo BIGNAMI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Galeazzo BIGNAMI (FdI) replica alla risposta del sottosegretario, sottolineando che l'Agenzia delle entrate sta procedendo comunque con gli accertamenti, mentre, come è noto, è la stessa Corte di giustizia ad escludere la retroattività delle disposizioni europee. A suo avviso, l'Agenzia delle entrate, nel chiedere conto alle autoscuole dell'IVA non corrisposta, dimostra la sola preoccupazione di difendere se stessa, apparendo più attenta alle richieste di Bruxelles che alle necessità dei cittadini italiani. Auspica quindi che il Governo intervenga per l'avvenire, precisando l'efficacia ex nunc della sentenza della Corte.

  Claudio MANCINI (PD) si ritiene soddisfatto della risposta fornita dal Governo, che insieme alle più recenti dichiarazioni del Vice Ministro Misiani dimostra il tempestivo intervento dell'Esecutivo, volto a rassicurare non solamente le autoscuole ma anche tutti coloro che hanno sostenuto negli ultimi anni l'esame per la patente di guida e che sarebbero ora chiamati a versare la relativa imposta. Auspica che il Governo, anche in considerazione della esigenza condivisa di risolvere la situazione, possa predisporre quanto prima un intervento legislativo, anche al fine di tranquillizzare i soggetti coinvolti, e dare disposizioni all'Agenzia delle entrate affinché cessi l'attività di accertamento.

5-02753 Giacomoni: Criticità applicative degli indici sintetici di affidabilità (ISA).
5-02754 Centemero: Criticità applicative degli indici sintetici di affidabilità (ISA).

  Sestino GIACOMONI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando come il Governo sia riuscito in brevissimo tempo a provocare lo sciopero dei commercialisti ed a complicare ulteriormente la vita dei cittadini italiani, semplificando solo quella dell'Agenzia delle entrate. Sottolinea come con il passaggio dal Governo della Lega a quello del PD nulla sia cambiato, e si assista all'ulteriore moltiplicarsi di tasse di scopo.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) illustra a sua volta l'interrogazione in titolo, rilevando come a suo avviso la situazione, con il cambio di Governo, non sia rimasta uguale, ma sia nettamente peggiorata, anche in considerazione del fatto che gli ISA furono introdotti proprio dal Partito Democratico. Ricorda infatti che il Governo Renzi, dapprima abolì gli studi di settore, quindi introdusse gli ISA, stimando le misure capaci di determinare un recupero di evasione fiscale pari ad oltre un miliardo e mezzo di euro. Per questo motivo, quando la Commissione Finanze, in questa legislatura, in sede di esame della proposta di legge C. 1074 sulle semplificazioni fiscali, ha tentato di abolire gli ISA, vi ha dovuto rinunciare poiché sarebbe stato Pag. 47necessario reperire una enorme quantità di risorse.

  Il Sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sestino GIACOMONI (FI) ringrazia il sottosegretario Baretta per la risposta fornita – risposta la cui complessità già costituisce una risposta – ed auspica che il Governo intervenga quanto prima per sospendere l'applicazione degli Isa per il 2018, o quantomeno renderli facoltativi. Sottolinea come il Viceministro Misiani sia stato probabilmente onesto quando ha specificato che la sospensione degli Isa avrebbe un impatto sui conti pubblici, e come sia quindi evidente che il problema principale sia quello della copertura. Non si tratta a suo avviso di una novità, poiché il nuovo Governo ha iniziato la propria attività proponendo di tassare le merendine, e finirà probabilmente con l'introduzione di una tassa patrimoniale.

  Alberto Luigi GUSMEROLI (LEGA) concorda sul fatto che vi sia un problema di risorse. Tuttavia il Governo dovrebbe riconoscere che gli Isa determinano delle anomalie evidenti e dovrebbe aderire alle richieste legittime dei commercialisti, rendendo perlomeno facoltativi gli indici sintetici di affidabilità per il 2018.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.35.

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