CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 luglio 2019
228.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 25 luglio 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 11.05.

Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
C. 2000 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 23 luglio 2019.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta dello scorso 23 luglio il relatore, onorevole Golinelli, ha svolto la relazione introduttiva e ha inviato a tutti, per le vie brevi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato), sulla quale la Commissione dovrà esprimersi nella seduta odierna.

  Guglielmo GOLINELLI (Lega), relatore, illustra la proposta di parere favorevole (vedi allegato).

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  Maria Chiara GADDA (PD) preannuncia il voto contrario del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere favorevole predisposta dal relatore.
  Evidenzia che nel merito il provvedimento in esame è tecnicamente corretto in quanto volto ad evitare l'avvio della procedura di infrazione per mancata osservanza della regola del debito pubblico del 2018, ma stigmatizza l'approvazione tardiva da parte del Governo di misure che avrebbero potuto essere adottate già in occasione dell'esame della legge di bilancio 2019, qualora l'Esecutivo avesse recepito le osservazioni emerse nel relativo dibattito parlamentare, che sottolineavano che tali misure non andavano nella direzione giusta, e che sono, invece, cadute nel vuoto.
  Sottolinea che dal provvedimento in esame emerge, sostanzialmente, che le misure del Reddito di cittadinanza e di Quota 100 si sono rivelate un flop, ingenerando grandi aspettative nei cittadini e nelle famiglie che, all'atto pratico, non si sono tradotti in risultati concreti, come dimostrano i risparmi di spesa prodottosi in conseguenza del minor utilizzo delle risorse finanziarie iscritte in bilancio per l'attuazione di tali misure.
  Valuta con favore che la maggioranza abbia deciso, in questa fase, di evitare l'avvio della procedura d'infrazione, ma ribadisce che, con scelte più lungimiranti, ciò si sarebbe potuto evitare sin dall'inizio. Esprime rammarico inoltre per i tagli lineari disposti con il provvedimento in esame alle dotazioni finanziarie dei diversi Ministeri, che colpiscono, ad esempio, i trasporti e i servizi ai cittadini, auspicando scelte più lungimiranti con la prossima legge di bilancio.
  Stigmatizza, inoltre, il fatto che i tagli lineari riguardino anche le risorse dei Fondi speciali per la copertura finanziaria delle proposte di legge di iniziativa parlamentare, che da un anno vengono progressivamente ridotte.
  Pur condividendo tecnicamente le misure contenute nel decreto-legge in esame e nel ribadire il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, osserva che un buon legislatore avrebbe potuto fare, nei tempi giusti, delle scelte diverse.

  Federico FORNARO (LeU) ritenendo che nella valutazione del provvedimento in esame debba prevalere la considerazione che – nonostante gli annunci belligeranti del Governo nei confronti dell'Unione europea – le misure da esso recate perseguono l'obiettivo di evitare l'avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, preannuncia il suo voto di astensione.

  Renato BRUNETTA (FI) evidenzia che il decreto-legge in esame rappresenta l'ennesima perdita di credibilità del Governo. Ricorda, infatti, che già nel 2018 c’è stata una complessa trattativa con la Commissione europea, nel corso della quale è stato minacciato l'avvio di una procedura d'infrazione, che alla fine si è conclusa con una retromarcia del Governo rispetto all'ambizioso obiettivo in termini di deficit, che dal 2,4 per cento del PIL, annunciato in sede di Nota di aggiornamento al DEF dal Ministro Tria, è stato ridotto al 2 per cento.
  Osserva che tale retromarcia ha impedito all'Italia di incorrere nell'avvio della procedura di infrazione, ma non di scontare, come è accaduto nei mesi successivi, un discredito nei mercati internazionali costato al Paese decine di miliardi di euro in termini di spread e di maggiori oneri per i titoli del debito pubblico messi all'asta.
  Rileva quindi che il Governo ha in seguito riprodotto la stessa situazione verificatasi nella primavera del 2018. Infatti, ancora una volta, in prossimità di scadenze cruciali per la programmazione della decisione di bilancio, l'Esecutivo ha negato in maniera assoluta l'esigenza di una manovra correttiva, necessaria invece, se si considera che i conti nel 2019 non sono in linea con quelli concordati. Tale annuncio ha alimentato la tensione conflittuale nei confronti della Commissione europea, ma soprattutto dei mercati, con ripercussioni sulla credibilità internazionale Pag. 124del Paese che ha avuto un costo elevato in termini di aumento dello spread.
  Osserva poi che il clima si è rasserenato in quanto i due vicepremier Salvini e Di Maio hanno considerato il disegno di legge di assestamento del bilancio l'occasione per «congelare» una serie di risparmi di spese, dovuti al flop del Reddito di cittadinanza e di Quota 100, per un ammontare ancora non definito di risorse, che varia da 7,5 fino a 9 miliardi di euro di «correzione» in sede di assestamento.
  Evidenzia inoltre che, prima di disinnescare la minaccia dell'avvio della procedura d'infrazione, l'Unione europea ha preteso che il Governo assumesse l'impegno di correggere i conti non solo per il 2019, ma anche per il 2020, essendo la programmazione del bilancio in sede europea triennale. Ricorda, pertanto, che l'Esecutivo si è assunto l'impegno, oltre che della correzione di bilancio in sede di assestamento (con relativo trascinamento sul 2020), del miglioramento del saldo strutturale, indicando anche il valore obiettivo di 1,8-1,9 per imprimere ai conti pubblici una marcia virtuosa verso il pareggio di bilancio.
  Osserva, dunque, che dal complesso del disegno di legge di assestamento, approvato in prima lettura dal Senato, delle misure correttive contenute nel decreto-legge in esame e della lettera di impegno del Governo italiano nei confronti della Commissione europea, risulta già definita tutta la manovra di bilancio, per cui ritiene che la Nota di aggiornamento al DEF che dovrà essere presentata il prossimo settembre sia già stata scritta.
  Stigmatizza che, nonostante questo, i Vice Premier Salvini e Di Maio continuino ad ingannare i cittadini con l'annuncio della flat tax e della riduzione del cuneo fiscale, entrambi provvedimenti onerosi, senza però spiegare quali tax expenditures, cioè agevolazioni fiscali, intendano tagliare, senza considerare che sono la carne viva delle famiglie e delle imprese e che qualsiasi rimodulazione delle stesse determina un aumento della pressione fiscale.
  Ritiene, pertanto, che il Paese sia ancora in una bolla di imbroglio e di speculazione politica del Governo che illude i cittadini, le famiglie e le imprese in un quadro congiunturale di crescita piatta – come attestato anche dal Fondo monetario internazionale che ha dimezzato dallo 0,2 allo 0,1 per cento il tasso di crescita dell'Italia – ostentando la faccia feroce nei confronti dell'Unione europea, ma in realtà subendola.
  Sottolinea, infine, che se il Governo non reperirà i 23 miliardi necessari per non far scattare, dal 1o gennaio 2020, l'aumento dell'IVA, considerato che i consumi sono già in caduta vertiginosa, un aumento del PIL di 23 miliardi di euro produrrà un'ulteriore inabissamento degli stessi consumi e quindi del tasso di crescita.
  Preannuncia, pertanto, il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere favorevole presentata dal relatore e, in generale, sulla politica economica del Governo basata sull'annuncio, sull'inganno e sull'imbroglio.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 11.30.

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 25 luglio 2019.

Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale.
C. 1008 L'Abbate, C. 1009 D'Alessandro e C. 1636 Viviani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.30 alle 11.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 25 luglio 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.55 alle 12.05.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 25 luglio 2019.

Nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo concernente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, recante riorganizzazione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare (atto del Governo n. 96).
Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.10 alle 12.40.

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