CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2019
218.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 122

INTERROGAZIONI

  Martedì 9 luglio 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Franco Manzato.

  La seduta comincia alle 13.15.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-01297 Cenni: Sullo stato di attuazione del piano olivicolo nazionale.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Susanna CENNI (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta per la risposta ricevuta, rimarcando come il sottosegretario si sia limitato a passare in rassegna il quadro delle risorse stanziate dal precedente Governo, senza peraltro fornire indicazioni in merito allo stato di attuazione delle misure allora previste, e ad evidenziare l'intenzione di adottare misure per accrescere la competitività della filiera.
  Al riguardo, evidenzia come, aldilà delle buone intenzioni, ciò non sia sufficiente anche in considerazione del livello di sofferenza in cui versa il comparto per via della grande aggressività di Paesi stranieri e, in particolare, della Spagna, le cui imprese hanno di recente acquisito la proprietà di numerose imprese produttrici italiane. A ciò si aggiunge la cocente sconfitta subita dall'Italia in occasione del rinnovo degli organi di vertice del COI, che è l'unica istituzione di carattere internazionale Pag. 123che si occupi del settore, considerando come la presenza di rappresentanti italiani in quella sede avrebbe quanto meno consentito di mantenere ferme le procedure di tracciabilità e dei punteggi di qualità dell'olio d'oliva.

5-01448 Gallinella: Sui canoni delle concessioni demaniali marittime per le attività di pesca e di acquacoltura.

  Il sottosegretario Franco MANZATO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Paolo PARENTELA (M5S) replicando, in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto per la risposta ricevuta, osservando come la disparità di trattamento tra gli operatori del settore sia una questione estremamente spinosa, posto che alcuni di essi si limitano a corrispondere il canone così detto ricognitorio, ed altri un canone più elevato. Il tema è stato all'attenzione non solo dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato ma anche della Conferenza delle regioni che ha chiesto espressamente allo Stato di intervenire. Non può quindi che esprimere soddisfazione per l'intenzione del Governo di risolvere rapidamente la questione, nel senso di attribuire anche alle imprese non cooperative il canone ricognitorio.

  Filippo GALLINELLA, presidente, dichiara, infine, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 luglio 2019. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.30.

Disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell'agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura.
C. 982 Gallinella e abb.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 luglio 2019.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda, inoltre, che la Commissione ha concluso il ciclo di audizioni informali programmate e che il relatore ha predisposto un nuovo testo della proposta di legge C. 982 Gallinella.

  Luciano CADEDDU (M5S), relatore, illustra i contenuti del nuovo testo C. 982 Gallinella da lui predisposto, tenendo in considerazione le risultanze delle audizioni svolte (vedi allegato 3). Al riguardo, ci tiene a precisare come si sia limitato ad espungere dal testo le disposizioni in relazione alle quali sono emerse delle criticità o che siano confluite in altre proposte di legge, ferma restando la possibilità di rivalutare tali interventi in sede emendativa.

  Filippo GALLINELLA, presidente, a tale ultimo riguardo, precisa che è sua intenzione proporre, in sede di Ufficio di presidenza, un termine per la presentazione degli emendamenti molto ampio che consenta a tutti di poter presentare proposte meditate.

  Maria Cristina CARETTA (FdI) ricorda in via preliminare l'iter che ha portato alla redazione del testo della proposta di legge Gallinella, sottoscritta da tutti i capogruppo della Commissione ed il cui testo è stato da tutti preventivamente condiviso. Precisa poi di aver verificato il testo con tutto il gruppo, di averlo condiviso anche in quella sede, apponendo la sua firma solo in un momento successivo.Pag. 124
  Tale condivisione si riferiva a tutti i 32 articoli della proposta, sulla quale sono stati poi svolti mesi di audizioni. Con specifico riguardo alla disposizione contenuta all'articolo 31, di cui il relatore propone la soppressione e che reca interventi di semplificazione in materia di controllo della fauna selvatica, osserva come su di essa le organizzazioni agricole abbiano espresso una valutazione favorevole, contestualmente lanciando il grido di allarme degli agricoltori e degli allevatori italiani rispetto ai danni che quotidianamente subiscono dalla fauna selvatica. Dopo aver ricordato che sulla stessa disposizione si è registrata la convergenza anche delle regioni e dell'Ispra, ricorda che i danni all'agricoltura provocati dalla fauna selvatica sono stati stimati in 100 milioni di euro nel 2018, che nel 2017 il solo Lazio ha subito 7 milioni di danni e che a ciò bisogna aggiungere i danni alle persone causati da incidenti stradali.
  Chiede pertanto che la disposizione in questione venga reinserita nel testo base sia per ragioni di metodo – in quanto trova scorretto che disposizioni concordate tra tutti i gruppi vengano espunte sol perché in un secondo momento si rivelino scomode ad alcune forze politiche – sia per ragioni di merito, in quanto quello della gestione della fauna selvatica è un problema reale degli agricoltori al quale occorre fornire una risposta.

  Lorenzo VIVIANI (Lega) comprende la ratio dell'intervento del relatore decidendo di espungere dal testo l'articolo 31 recante interventi di semplificazione in materia di controllo della fauna selvatica. Il tema è tuttavia estremamente rilevante e ad esso il relatore potrà dare un'adeguata risposta normativa attraverso una formulazione che sia ritenuta da tutti soddisfacente.
  A suo avviso, infatti, se l'obiettivo è quello di giungere ad un testo condiviso da tutti, il problema dell'individuazione di strumenti per la gestione della fauna selvatica deve essere affrontato, cercando di svolgere un lavoro di sintesi e di mediazione tra i diversi orientamenti che emergono all'interno di ciascun gruppo e tra i vari gruppi quando viene trattato questo argomento.

  Chiara GAGNARLI (M5S) esprime la volontà del suo gruppo di trovare una soluzione al tema annoso dei danni causati agli agricoltori dalla fauna selvatica, rispetto al quale vi è una forte e precisa richiesta delle organizzazioni agricole. Invita tuttavia a verificare quale sia lo strumento più adeguato per fornire risposte e soluzioni anche in considerazione della polemica che è sorta rispetto all'operato della Commissione. Ritiene in particolare necessario avvalersi del Tavolo di lavoro istituito presso i Ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura dal cui lavoro è necessario acquisire un sostegno. Conclusivamente, nel confermare la volontà del gruppo del MoVimento 5 Stelle a sedersi al tavolo per trovare una soluzione condivisa al problema, condivide la scelta del relatore di espungere dal testo base l'articolo 31, nell'auspicio che tale soluzione possa essere trovata già in sede emendativa.

  Luca DE CARLO (FDI) reputa che la funzione istituzionale della Commissione Agricoltura sia quella di portare all'attenzione dell'Aula proposte di legge che tutelino gli agricoltori e, in questo caso, chi subisce danni ingenti dalla fauna selvatica. Nel lamentare l'inerzia del Governo nella definizione dell'annoso problema rappresentato dai grandi predatori, reputa che l'espunzione dal testo base dell'articolo 31 non significhi soltanto dover ripartire da zero ma ripartire da un testo che non contiene disposizioni per la gestione della fauna selvatica.
  Pur comprendendo che su queste tematiche vi siano diversità di vedute all'interno dei singoli gruppi e, in questo caso, dei gruppi della maggioranza, ritiene doveroso mantenere nel testo l'articolo 31 che, ricorda, non è norma di mera semplificazione, ma norma volta a tutelare e a proteggere gli uomini in generale rispetto ad attacchi predatori e il mondo rurale e contadino in particolare.

  Susanna CENNI (PD) nel ricordare anch'ella come la proposta di legge sia stata sottoscritta e condivisa da tutte le forze Pag. 125politiche, osserva come essa perseguisse, forse, obiettivi troppo ambiziosi e che, di conseguenza, l'attività conoscitiva svolta ha consigliato di espungere alcune delle misure originariamente presenti. Ciò tuttavia, a suo avviso, non significa che alcuni interventi normativi, con formulazioni più adeguate, non possano essere reintrodotti.
  Con specifico riferimento al tema dei danni in agricoltura causati dalla fauna selvatica, osserva come il problema non possa essere assolutamente negato. Invita dunque tutti i gruppi a lavorare assieme alla stesura di un emendamento – auspicabilmente unitario – sul quale convergere tutti. Ciò anche al fine di evitare di incorrere, con formulazioni affrettate, nel rischio di impugnative e contenziosi sull'applicazione della norma.

  Luciano CADEDDU (M5S), relatore, precisa di aver espunto dal testo alcuni articoli non in quanto non fosse consapevole della rilevanza delle questioni che andavano ad affrontare, ma in quanto su di essi si erano registrate difformità di vedute da parte dei soggetti auditi o in quanto confluiti in altri corpi normativi. Ribadisce quindi la sua piena disponibilità a ragionare sul testo in sede emendativa.

  Maria Cristina CARETTA (FdI) non comprende le ragioni per le quali, quando i dati delle morti per incidenti stradali causati dalla fauna selvatica sono sotto gli occhi di tutti, vengano posti tanti problemi ad affrontare il tema della gestione della fauna medesima.
  Con riferimento alla preoccupazione della deputata Cenni rispetto alla possibilità che la norma possa essere impugnata, fa presente che nella regione Veneto vige il Piano di gestione triennale della fauna selvatica e che non è sorto, in relazione ad esso, alcun contenzioso. In questo senso, stigmatizza anche come in alcune delle audizioni svolte sul tema siano stati affrontati temi affatto pertinenti con la materia oggetto dell'articolo 31 e con approccio a dir poco antiscientifico.
  Rispondendo alla deputata Gagnarli, è ovviamente favorevole ad un'interlocuzione con i Ministeri e a far tesoro di quanto emergerà dai Tavoli istituiti a livello ministeriale, pur ritenendo che l'articolo 31, al pari di tutte e 32 le disposizioni oggetto della proposta originaria del testo e sulle quali è stato registrato l'accordo di tutti i gruppi debbano essere mantenute.

  Monica CIABURRO (FdI) riprendendo le considerazioni della deputata Caretta, non comprende le ragioni per le quali il relatore abbia proposto l'espunzione dal testo dell'articolo 31 che cerca di fornire risposte ad un problema che non è solo di alcuni ma di tutti. Tale disposizione rappresenta a suo avviso un punto di partenza che poi potrà certamente essere migliorato in sede emendativa ma che deve essere intanto posto all'attenzione.
  Ritiene si debba procedere con coscienza e responsabilità senza inseguire chi nega la realtà dei fatti, fornendo risposte agli agricoltori che le richiedono ormai da tempo.

  Maria SPENA (FI), associandosi agli interventi delle deputate che l'hanno preceduta, reputa necessario mantenere nel testo l'articolo 31, in quanto esso fornisce una prima risposta non solo agli agricoltori che subiscono danni incommensurabili dalla fauna selvatica ma anche agli abitanti dei centri urbani dove si stanno verificando fenomeni di incursione di cinghiali e di altri animali selvatici.

  Filippo GALLINELLA, presidente, alla luce del dibattito, propone di rinviare l'adozione del testo base ad una prossima seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00170 Golinelli e 7-00244 Gagnarli: Iniziative per fronteggiare la crisi della filiera cunicola.

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