CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 luglio 2019
218.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Martedì 9 luglio 2019. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO indi del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 12.10.

Norme per l'attribuzione a soggetti pubblici della proprietà della Banca d'Italia.
C. 313 Meloni.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 giugno scorso.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che sul provvedimento è pervenuto il parere della Banca centrale europea, che è a disposizioni dei colleghi, mentre non è ancora pervenuta la relazione tecnica richiesta al Ministro dell'economia e delle finanze il 18 aprile e sollecitata il 6 giugno scorso.
  Ricorda inoltre che la Conferenza dei Presidenti di gruppo, nella riunione del 26 giugno scorso, ha previsto l'avvio della discussione in Assemblea del provvedimento a partire dal prossimo lunedì 22 luglio. La Commissione Finanze è quindi chiamata a concludere l'esame della proposta di legge al più tardi nella giornata di giovedì 18 luglio.
  Nella seduta odierna si procederà quindi all'esame delle 62 proposte emendative presentate, che saranno allegate al Pag. 74resoconto della seduta odierna (vedi allegato 1) e che – ai sensi dell'articolo 89 del Regolamento e sulla base del perimetro dell'intervento normativo recato dalla proposta di legge in esame – devono ritenersi tutte ammissibili.
  Invita quindi la relatrice Ruggiero a fornire i pareri sulle proposte emendative presentate.

  Francesca Anna RUGGIERO (M5S), relatrice, preannuncia di aver testé presentato l'emendamento 1.50 a sua firma (vedi allegato 1), volto a sopprimere i due articoli che costituiscono la proposta di legge in esame, in formulazione identica a quella degli emendamenti Fregolent 1.1 e Giacomoni 1.2.
  Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Fregolent 1.1, Giacomoni 1.2 e 1.50 della Relatrice, esprimendo parere contrario su tutte le altre proposte emendative.

  Il Sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA esprime parere conforme a quello della relatrice.

  Francesco ACQUAROLI (FdI) osserva, a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, come sia stato bizzarro richiedere il parere della Banca centrale europea su un provvedimento che investe questioni che rientrano negli ambiti di sovranità nazionale, con particolare riguardo alla struttura proprietaria della Banca d'Italia. Osserva peraltro come il parere espresso dalla BCE non prenda posizione contro l'ipotesi di una nazionalizzazione dell'Istituto, ma indichi piuttosto la cornice normativa entro la quale tale processo potrebbe essere realizzato, nel rispetto dei principi previsti dai Trattati europei.
  Sottolinea, infine, come il tema della sovranità nazionale venga assai spesso richiamato dalle forze di maggioranza, ma evidentemente a soli fini propagandistici, poiché quando si tratta di tradurlo in misure concrete, come nel caso in esame, non si agisce di conseguenza.

  Silvia FREGOLENT (PD) ringrazia la relatrice Ruggiero per aver espresso parere favorevole sull'emendamento 1.1 presentato dal Partito Democratico, che intende sopprimere integralmente il testo del provvedimento, che non si ritiene emendabile.
  In riferimento a quanto detto dal collega Acquaroli, osserva che la Banca d'Italia è una istituzione che si inserisce nel contesto europeo e che quindi sarebbe stato impossibile esaminare una materia così delicata, quale è quella della sua struttura proprietaria, senza richiedere il parere della BCE.
  Sebbene in un primo momento il gruppo del Partito Democratico non avesse intenzione di presentare proposte emendative alla proposta di legge, si è invece deciso di intervenire dopo che l'Assemblea della Camera ha approvato la mozione sui titoli di Stato di piccolo taglio, i cosiddetti «minibot», provocando una preoccupante agitazione sui mercati. Evidenzia come la credibilità del Paese e i soldi dei cittadini italiani non possano essere messi a rischio da iniziative non sufficientemente meditate.

  Massimo UNGARO (PD) si associa a quanto detto dalla collega Fregolent. Aggiunge poi che il parere contrario del Partito Democratico sul provvedimento non si fonda soltanto sul parere della Banca centrale europea, ma anche sul fatto che il proposto trasferimento delle quote di proprietà di Banca d'Italia ad un valore nominale e non di mercato metterebbe a rischio gli equilibri finanziari degli istituti coinvolti, a scapito degli interessi dei cittadini italiani.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che, essendo gli identici emendamenti Fregolent 1.1, Giacomoni 1.2 e 1.50 della Relatrice soppressivi di entrambi gli articoli della proposta di legge, la loro approvazione implica la contrarietà della Commissione al testo della proposta nel suo insieme.
  Per tale ragione, in applicazione del principio del ne bis in idem, senza necessità Pag. 75di procedere ad altra deliberazione, la reiezione degli articoli 1 e 2 deve essere intesa come conferimento al relatore di riferire all'Assemblea in senso contrario sulla proposta di legge Meloni C. 313.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Fregolent 1.1, Giacomoni 1.2 e 1.50 della Relatrice (vedi allegato 2), risultando pertanto precluse le restanti proposte emendative.
  Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Carla RUOCCO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Istituzione dell'imposta municipale sugli immobili (nuova IMU).
C. 1429 Gusmeroli, C. 1904 Fragomeli e C. 1918 Cancelleri.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento delle proposte di legge C. 1904 e C. 1918).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 giugno scorso.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la proposta di legge C. 1904 Fragomeli, recante «Disposizioni per la semplificazione della tassazione immobiliare mediante l'unificazione dell'imposta comunale sugli immobili e l'abolizione dei tributi per i servizi indivisibili», e la proposta di legge C. 1918 Cancelleri, recante «Istituzione dell'imposta municipale sugli immobili», sono state abbinate all'esame della proposta di legge C. 1429, in quanto vertenti sulla medesima materia.

Sui lavori della Commissione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, rileva che vi è un interesse condiviso sull'oggetto del provvedimento in materia di imposta municipale sugli immobili, dal momento che sono state presentate altre proposte di legge vertenti sulla stessa materia. È necessario quindi coordinare le diverse proposte di legge presentate, soprattutto con riferimento ad alcune questioni.
  In primo luogo auspica che la fusione dei tributi IMU e TASI, oggetto della proposta di legge in esame, possa comportare non solo la neutralità ma anche una riduzione della tassazione. Ricorda che, secondo quanto emerge dai dati forniti dal MEF, il gettito complessivo è di oltre 17 miliardi di euro (16 miliardi e 190 milioni per l'IMU e un miliardo e 136 milioni per la TASI). Già vi sono alcune categorie di immobili (fabbricati inagibili, terreni incolti, edifici classificati come A1 che in realtà sarebbero A2, immobili sfitti) che potrebbero essere a loro volta esentati, ma va in ogni caso quantificato il relativo gettito, ai fini della copertura finanziaria. Invita quindi i colleghi ad integrare l'elenco degli immobili predetti.
  Un ulteriore nodo da risolvere riguarda il fatto che molti comuni – tra i 500 e i 1000, ivi compresi i comuni di Milano e di Roma – si sono avvalsi della possibilità di derogare al limite massimo di aliquota consentita per la TASI, per un ammontare pari allo 0,8 per mille. Anche un intervento su questo aspetto necessiterebbe di una quantificazione da parte del MEF del gettito totale, che in termini di valore assoluto potrebbe costituire una somma importante.
  Un'altra questione riguarda il fatto che attualmente la deducibilità sugli immobili strumentali è ridotta per l'IMU mentre è al 100 per cento per la TASI, e anche su questo eventuali modifiche normative dovranno essere quantificate nonché coordinate tra le diverse proposte di legge abbinate, anche alla luce delle modifiche migliorative intervenute con il decreto-legge n. 34 del 2019, cosiddetto decreto crescita.

  Davide ZANICHELLI (M5S), nel condividere quanto detto dal Vicepresidente Gusmeroli, segnala una ulteriore questione relativa alla base imponibile dell'IMU, che Pag. 76tuttora si determina a partire dalla rendita catastale, la quale raramente corrisponde ai valori di mercato, e questo rappresenta soprattutto per le aziende in crisi un grave problema perché l'aliquota raggiunge livelli molto elevati. Auspica pertanto l'avvio di un percorso di rivalutazione della base imponibile IMU.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 9 luglio 2019.

Audizioni nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1429 Gusmeroli, recante Istituzione dell'imposta municipale sugli immobili (nuova IMU).
Audizione di rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.40 alle 13.

Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.15 alle 13.40.

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