CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 giugno 2019
208.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 20 giugno 2019. — Presidenza del vicepresidente Alberto Luigi GUSMEROLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.

  La seduta comincia alle 8.55.

Istituzione dell'imposta municipale sugli immobili (nuova IMU).
C. 1429 Gusmeroli.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, ricorda che la proposta di legge C. 1429, assegnata alla Commissione VI Finanze in sede referente, segue il processo di semplificazione, già avviato dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, con la proposta di legge C. 1074 – presentata dai deputati Ruocco, Gusmeroli e da tutti i componenti Lega e MoVimento 5 stelle della Commissione – ora confluita nel decreto-legge n. 34 del 2019, cosiddetto Crescita. La proposta di legge C. 1429 è volta a semplificare e ricondurre ad un unico testo normativo la disciplina dell'imposizione immobiliare diretta locale, in primo luogo unificando, senza aumenti, la disciplina dell'imposta municipale propria (IMU) e quella del tributo per i servizi indivisibili (TASI). La stratificazione normativa degli ultimi anni ha portato infatti ad una sostanziale sovrapponibilità delle due imposte, con riferimento sia alla base imponibile che ai soggetti passivi, tanto più che a decorrere dal 2016 l'abitazione principale dei contribuenti è esente da entrambe le forme di prelievo.
  Numerosi interventi normativi, anche con carattere di urgenza, hanno più volte modificato la disciplina introdotta dal decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, in materia di federalismo fiscale municipale. Da ultimo, la legge di bilancio 2019 ha apportato alcune significative modifiche alla disciplina delle imposte immobiliari locali: in particolare, è stata raddoppiata dal 20 al 40 per cento la percentuale di deducibilità dalle imposte sui redditi dell'IMU dovuta sugli immobili strumentali; è stata estesa la riduzione del 50 per cento della base imponibile dell'IMU e della TASI prevista per gli immobili concessi in Pag. 47comodato d'uso a parenti in linea retta, anche al coniuge del comodatario in caso di morte di quest'ultimo, in presenza di figli minori; è stato consentito ai comuni di confermare, anche per gli anni 2019 e 2020, la stessa maggiorazione della TASI già disposta per gli anni 2016-2018 con delibera consiliare.
  Bisognerà tenere in debita considerazione le modifiche legislative in corso con l'approvazione del decreto Crescita in quanto la proposta di legge depositata a dicembre 2018 non può, ovviamente, averle considerate. Allo stesso modo bisognerà considerare tutte le semplificazioni previste per IMU e TASI e riduzioni d'imposta previste dalla proposta di legge C. 1074 confluita nel decreto crescita in corso di approvazione.
  La presente proposta di legge ha l'obiettivo ambizioso di realizzare pertanto il predetto processo di riforma secondo i seguenti princìpi:
   la tendenziale invarianza di gettito, che deve tenere conto anche dell'innalzamento della percentuale di deducibilità introdotta dal disegno di legge di bilancio e dal decreto crescita;
   la necessità di definire a regime l'aliquota massima al 10,6 per mille: in considerazione del fatto che attualmente circa 1.000 comuni applicano la maggiorazione dello 0,80 per mille con riferimento alla TASI, occorre dunque individuare soluzioni condivise con le amministrazioni locali che, non sottraendo risorse ai comuni e al contempo non innalzando la pressione fiscale sui contribuenti, stabiliscano la misura dell'imposta a regime, eliminando situazioni transitorie che si trascinano di anno in anno generando disparità di trattamento sia fra le amministrazioni che fra i contribuenti;
   una semplificazione del rapporto degli enti locali con i cittadini, che consenta a tutti i comuni di inviare ai contribuenti un bollettino precompilato per il pagamento delle imposte immobiliari locali;
   la semplificazione anche delle delibere comunali in materia di imposte immobiliari, con lo scopo di predisporre un modello uniforme e semplificato di delibera in materia di tassazione immobiliare locale, che faciliti l'azione degli amministratori e, al contempo, consenta al Ministero dell'economia di raccogliere e catalogare uniformemente i dati provenienti dai comuni, con finalità ricognitive e informative.

  In generale, la proposta di legge C. 1429 è volta a semplificare il rapporto Fisco-Ente locale-contribuente, permettere il rilancio del mercato immobiliare e porre le basi per una riduzione tendenziale del carico fiscale sugli immobili, diventata negli anni una vera e propria tassa patrimoniale.
  La semplificazione fiscale e la riduzione dell'imposta sono la base anche per far emergere il sommerso.
  Il testo della proposta di legge si compone di tredici articoli.
  L'articolo 1 istituisce l'imposta municipale sugli immobili (cd. nuova IMU), volta a sostituire l'IMU, di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché la TASI, di cui all'articolo 1, commi 639 e 669 e seguenti, della legge 27 dicembre 2013, n. 147.
  L'articolo 2 dispone che il presupposto dell'imposta è il possesso di immobili, stabilisce che il possesso di un'abitazione principale o assimilata non costituisce presupposto dell'imposta, salvo che si tratti di un'unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9 e fornisce le definizioni che devono essere utilizzate ai fini dell'applicazione delle norme del provvedimento.
  L'articolo 3 definisce quali sono i soggetti attivi e passivi dell'imposta municipale sugli immobili (nuova IMU) e riserva allo Stato il gettito derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Il soggetto attivo dell'imposta è il comune con riferimento agli immobili la cui superficie è compresa, interamente o prevalentemente, nel territorio del comune stesso. I soggetti passivi Pag. 48dell'imposta sono i possessori di immobili, intendendo per tali il proprietario ovvero il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie.
  L'articolo 4 definisce le modalità di determinazione della base imponibile dell'imposta municipale sugli immobili (nuova IMU) nonché i casi di riduzione della stessa.
  L'articolo 5 conferma l'aliquota di base per l'abitazione principale classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze allo 0,4 per cento, lasciando al comune, con deliberazione del consiglio comunale, la possibilità di aumentarla di 0,2 punti percentuali o diminuirla fino all'azzeramento. È inoltre confermata la detrazione di 200 euro.
  L'articolo 6 reca alcune condizioni per la manovrabilità dell'imposta da parte dei comuni – stabilendo, tra l'altro, che i comuni possono diversificare le aliquote della nuova IMU esclusivamente nei limiti e nei casi previsti dalla legge – mentre l'articolo 7 stabilisce le esenzioni dalla nuova imposta immobiliare.
  L'articolo 8 disciplina i profili applicativi della nuova imposta, nonché i relativi versamenti. Viene sostanzialmente ripresa, con alcune specificità segnalate nel testo, la vigente disciplina IMU. Si segnala in particolare che le norme proposte intendono introdurre modalità automatizzate e telematiche per l'invio, da parte dei Comuni, delle delibere relative alla nuova imposta, in modo da consentire il prelievo automatico, da parte dell'Amministrazione finanziaria, dei dati ivi inseriti e la loro tempestiva pubblicazione online.
  L'articolo 9 dispone che la nuova imposta è deducibile dalle imposte sui redditi nella misura del 60 per cento e che è indeducibile dall'IRAP.
  L'articolo 10 reca le sanzioni in caso di omesso o insufficiente versamento dell'imposta risultante dalla dichiarazione, ovvero di omessa presentazione della dichiarazione.
  L'articolo 11 disciplina la materia della riscossione dell'imposta municipale sugli immobili, prevedendo sia la possibilità per i comuni di affidare la gestione dell'imposta municipale sugli immobili ai soggetti ai quali risulta già affidato il servizio di gestione dell'imposta municipale propria o del tributo per i servizi indivisibili, sia indicando alcuni ambiti della riscossione nei quali il regolamento comunale può intervenire.
  L'articolo 12 individua le disposizioni da abrogare, conseguenti alla riforma operata dal provvedimento in esame.
  L'articolo 13 contiene la clausola di salvaguardia finanziaria, prevedendo che le disposizioni del provvedimento in commento non devono determinare nuovi o maggiori oneri o maggiori entrate per il bilancio dello Stato.
  Segnala quindi alla Commissione che è sua intenzione proporre lo svolgimento di un ciclo di audizioni sul provvedimento, al fine di acquisire le valutazioni di tutti i soggetti interessati dalla proposta di legge.
  Avverte infine che è sua intenzione sottoporre alla valutazione della Commissione l'opportunità di avviare le procedure ai fini dell'assegnazione della proposta di legge in sede legislativa, anche in considerazione della convergenza sui contenuti del provvedimento che auspica si possa raggiungere in seno alla Commissione.

  Silvia FREGOLENT (PD) interviene anche a nome del collega Fragomeli, che molto si è occupato delle questioni oggetto della proposta di legge, anche a tal fine presentando diverse proposte emendative in sede di esame della legge di bilancio per il 2019. La materia affrontata dal provvedimento è peraltro un tema caro al suo gruppo, che si farà parte attiva nella definizione dell'elenco dei soggetti da invitare in audizione, anche al fine di predisporre con adeguato approfondimento le proposte emendative.
  Per quanto attiene infine al trasferimento della proposta di legge alla sede legislativa, si riserva di verificare la praticabilità di tale ipotesi con il suo gruppo, fermo restando il suo orientamento di massima non contrario, anche al fine di accelerare l’iter del provvedimento.

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  Alessandro CATTANEO (FI) esprime l'interesse per i contenuti della proposta di legge da parte del gruppo di Forza Italia, che offrirà il proprio contributo alla definizione dell'elenco dei soggetti da invitare in audizione e alla successiva fase emendativa.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.