CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 giugno 2019
206.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 97

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI.

  La seduta comincia alle 10.40.

Modifiche di termini in materia di patente nautica e di formazione al salvamento acquatico.
Nuovo testo C. 1822 Fogliani.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Maria Soave ALEMANNO (M5S), relatrice, espone in sintesi i contenuti del provvedimento in esame.
  La proposta di legge C. 1822, nel testo risultante dall'esame degli emendamenti presso la Commissione di merito, consta di due articoli.
  L'articolo 1, comma 1, dispone il differimento al 1o gennaio 2020 del termine per l'applicazione della disposizione del Codice della nautica da diporto, di cui al decreto legislativo n. 171 del 2005, che prevede l'obbligo della patente nautica per la conduzione di unità aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi. L'articolo 4, comma 3, del Pag. 98decreto-legge n. 91 del 2018 aveva fissato tale termine al 1o gennaio 2019. Nella relazione illustrativa della proposta di legge sono indicate le ragioni a sostegno dell'intervento. In particolare si segnala come il differimento al 1o gennaio 2019» si è rivelato troppo breve in relazione al periodo di ammortamento del costo di acquisto di un motore marino che non può essere limitato a un anno». L'ulteriore differimento, secondo la relazione, «consentirebbe di evitare danni economici agli operatori del settore e di contribuire, al contempo, allo sviluppo del turismo nautico, in linea peraltro con le finalità della riforma del codice». Nella relazione si sottolinea poi che i motori in oggetto sono circa 7.000, in gran parte acquistati dalle 217 società italiane di locazione di piccoli natanti che, «alla luce delle vigenti disposizioni, vedrebbero, di fatto, paralizzato il loro settore di attività, con grave nocumento delle stesse società e, più in generale, dell'intero settore del diporto nautico, che potrebbe invece essere rilanciato proprio a seguito del differimento proposto».
  Il comma 2, introdotto in sede referente, proroga al 31 ottobre 2020 il termine di entrata in vigore del regolamento recante norme per l'individuazione dei soggetti autorizzati alla tenuta dei corsi di formazione al salvamento in acque marittime, acque interne e piscine e al rilascio delle abilitazioni all'esercizio dell'attività di assistente bagnante, di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 29 luglio 2016, n. 206. Il suddetto termine era già stato prorogato al 31 ottobre 2019 dall'articolo 9 del decreto-legge n. 244 del 2016, che viene contestualmente novellato.
  L'articolo 2, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, dispone l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Sara MORETTO (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere della relatrice, in quanto il testo è frutto di un lavoro condiviso e segnala che si tratta di una proroga necessaria.

  Luca SQUERI (FI) associandosi alle considerazioni della deputata Moretto, preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
Nuovo testo C. 1603-bis Governo.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Dara, impossibilitato ad arrivare in tempo per l'avvio della seduta, osserva che il disegno di legge delega in materia di ordinamento sportivo e professioni sportive, C. 1603-bis, all'esame della X Commissione in sede consultiva, risulta dallo stralcio del Capo III del disegno di legge presentato dal Governo come collegato alla legge di bilancio 2019, atto Camera n. 1603. Il Capo III, che reca disposizioni per il contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive, è confluito in un autonomo disegno di legge (C. 1603-ter) assegnato alla Commissione Giustizia.
  Il testo del disegno di legge delega risultante dallo stralcio e dall'esame degli emendamenti presso la Commissione di merito, consta di 10 articoli.
  L'articolo 1, modificato dalla VII Commissione in sede referente reca una delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi per il riordino sostanziale del CONI e della disciplina di settore. Tra i principi e criteri direttivi cui il Governo dovrà attenersi nell'esercizio della delega risalta la definizione degli ambiti dell'attività del CONI, delle Federazioni sportive nazionali, Pag. 99degli enti di promozione sportiva, dei gruppi sportivi militari, dei corpi civili dello Stato, delle associazioni benemerite e degli organismi sportivi, in coerenza con la disciplina introdotta con la legge di bilancio 2019 e con il ruolo del CONI di governo dell'attività olimpica, in armonia con l'ordinamento sportivo. Tra i criteri e i principi direttivi che rilevano per le competenze della X Commissione, si segnala la lettera i-bis) introdotta in sede referente, che delega il Governo ad individuare forme e condizioni di azionariato popolare per le società professionistiche.
   Rilevano per la X Commissione l'articolo 3 e l'articolo 3-bis.
  L'articolo 3 concerne la cessione, il trasferimento o l'attribuzione del titolo sportivo, inteso come l'insieme delle condizioni giuridiche che consentono la partecipazione di una società sportiva professionistica a una determinata competizione nazionale. Si introduce così a livello di legge una nozione finora presente solo nell'ordinamento sportivo. In particolare si stabilisce che la cessione, il trasferimento o l'attribuzione, a qualunque titolo, del titolo sportivo di una società sportiva professionistica – qualora queste operazioni siano ammesse dalle singole federazioni sportive nazionali o discipline sportive associate e nel rispetto dei regolamenti da esse emanati – possono essere effettuati solo previa valutazione del valore economico del titolo. Tale valutazione va eseguita tramite perizia giurata di un esperto nominato dal presidente del Tribunale competente per territorio. In caso di insolvenza di una società sportiva professionistica, la cessione, il trasferimento o l'attribuzione del titolo dovranno essere condizionati, oltre che al rispetto delle prescrizioni della singola federazione sportiva nazionale o disciplina sportiva associata, anche al versamento del valore economico del titolo o alla prestazione di idonea garanzia approvata dall'autorità giudiziaria procedente. Il CONI e le federazioni sportive nazionali dovranno adeguare i loro statuti a questi principi.
  L'articolo 3-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, dispone in materia di organi consultivi per la tutela degli interessi dei tifosi. L'articolo novella, con l'introduzione di due commi, l'articolo 10 della legge n. 91 del 1981, concernente la costituzione di società sportive e loro affiliazione a federazioni sportive nazionali. In particolare le novelle sono volte a stabilire che negli atti costitutivi delle società sportive sia prevista la costituzione di un organo consultivo che provvede, con pareri obbligatori ma non vincolanti, alla tutela degli interessi specifici dei tifosi. L'organo è formato da un minimo di tre a un massimo di cinque membri eletti, ogni tre anni, dagli abbonati alla società sportiva, con sistema elettronico, in base a un apposito regolamento approvato dal consiglio di amministrazione della stessa società, che dovrà contenere regole in materia di riservatezza nonché indicare le cause di ineleggibilità e decadenza, tra le quali, in ogni caso, l'emissione nei confronti del tifoso di un provvedimento di DASPO o di un provvedimento di condanna, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. L'organo consultivo elegge tra i propri membri il presidente, che può assistere alle assemblee dei soci. Le società sportive professionistiche adeguano il proprio assetto societario alle nuove disposizioni entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
  L'articolo 5, d'interesse della X Commissione, reca la delega per il riordino delle disposizioni in materia di rapporti di rappresentanza di atleti e di società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo. Tra i principi e criteri direttivi di delega, si stabilisce, tra l'altro, che il Governo dovrà esplicitare, nell'esercizio della delega medesima, i principi di autonomia, trasparenza e indipendenza cui deve attenersi l'agente sportivo nello svolgimento della sua professione; dovrà regolare il conflitto di interessi in modo da garantire l'imparzialità e la trasparenza nei rapporti tra gli atleti, le società sportive e gli agenti, anche nel caso in cui l'attività di questi ultimi sia esercitata in forma societaria; dovrà individuare modalità di svolgimento Pag. 100delle transazioni economiche tali da garantire la regolarità e trasparenza delle stesse, nonché la loro conformità alla normativa vigente, comprese previsioni di carattere fiscale e previdenziale. Il Governo dovrà inoltre introdurre una disciplina finalizzata a garantire la tutela dei minori, con specifica definizione dei limiti e delle modalità della loro rappresentanza da parte degli agenti sportivi e definire un quadro sanzionatorio proporzionato ed efficace anche con riferimento agli effetti dei contratti stipulati dagli assistiti.
  L'articolo 12 contiene la delega al Governo in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi, nonché in materia di costruzione di nuovi impianti sportivi e di ristrutturazione e ripristino di quelli già esistenti. Nell'esercizio di questa delega, tra i principi e criteri direttivi a cui il Governo dovrà attenersi, si segnalano, in relazione alle competenze della X Commissione, quelli individuati dalle lettere da d) a g) del comma 2. Si tratta della semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative e della riduzione dei termini temporali procedurali previsti dalla normativa vigente, in accordo- in seguito a una modifica apportata in sede referente – con la disciplina vigente in materia di prevenzione della corruzione, finalizzate prioritariamente agli interventi di recupero e riuso degli impianti sportivi esistenti o di strutture pubbliche inutilizzate. Il Governo dovrà, inoltre, individuare criteri progettuali e gestionali orientati alla sicurezza, anche strutturale, alla fruibilità e alla redditività degli interventi e della gestione economico-finanziaria degli impianti sportivi, cui gli operatori pubblici e privati devono attenersi, in modo che sia garantita, nell'interesse della collettività, la sicurezza degli impianti sportivi, anche al fine di prevenire i fenomeni di violenza all'interno e all'esterno degli impianti, e di migliorare, a livello internazionale, l'immagine dello sport, nel rispetto della normativa vigente. Il Governo dovrà poi individuare un sistema che preveda il preventivo accordo con la società o con l'associazione sportiva utilizzatrice dell'impianto e la possibilità di un affidamento diretto dello stesso alla società o all'associazione, in presenza di predeterminati requisiti. Tali requisiti, in seguito a modifica apportata in sede referente, dovranno essere oggettivi e coerenti con l'oggetto e la finalità dell'affidamento, assicurare la sostenibilità economico-finanziaria della gestione e gli standard di qualità del servizio eventualmente offerto a terzi diversi dalla società o associazione utilizzatrice. Il Governo dovrà poi individuare strumenti economico-finanziari da affidare alla gestione e al coordinamento dell'Istituto per il Credito Sportivo.
   L'articolo 13 contiene la delega al Governo in materia di adempimenti e oneri amministrativi e di natura contabile a carico di federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate, degli Enti di promozione sportiva, delle associazioni benemerite e delle loro affiliate. In particolare, per quanto d'interesse della X Commissione, la Commissione di merito, nel corso dell'esame in sede referente, ha inserito, tra i principi e criteri direttivi di delega, il riordino, anche al fine di una sua semplificazione, della disciplina relativa alla certificazione dell'attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni dilettantistiche.
  L'articolo 14 contiene la delega in materia di discipline sportive invernali, finalizzata a garantire standard di sicurezza più elevati, che riguardano la X Commissione per le norme inerenti la gestione degli impianti. In particolare, il Governo dovrà rivedere la disciplina giuridica applicabile agli impianti e ai relativi provvedimenti di autorizzazione o concessione, per tenere conto della durata del rapporto e dei parametri di ammortamento degli investimenti. Dovranno essere riviste le norme in materia di sicurezza recate dalla legge n. 363 del 2003, prevedendo in particolare l'individuazione dei criteri generali di sicurezza, con la previsione di adeguate misure, anche sanzionatorie, che garantiscano il rispetto degli obblighi e dei divieti, senza nuovi o maggiori oneri a carico dei gestori. Tra l'altro, si prevede Pag. 101l'estensione a tutti dell'obbligo di utilizzare il casco, anche per lo sci alpino e per lo snowboard ed anche nelle aree fuori pista. Inoltre, dovrà essere previsto l'obbligo per i gestori di dotare le aree sciabili di defibrillatori semiautomatici e di personale addestrato. Con una modifica introdotta in sede referente, si prevede poi l'obbligo di dotare ogni pista, dove sia possibile, di un'area per la sosta, accuratamente delimitata e segnalata.
  Espone in sintesi i contenuti delle altre disposizioni del provvedimento. L'articolo 2 prevede la possibilità per le scuole, di costituire Centri sportivi scolastici, disciplinando a livello legislativo ed estendendola a tutte le scuole, una possibilità finora prevista solo a livello amministrativo e solo per le scuole secondarie. L'articolo 4 reca la delega al Governo in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché per la disciplina del rapporto di lavoro sportivo. Gli articoli da 6 a 11, costituenti il Capo III del provvedimento, come detto sono stati stralciati. L'articolo 14-bis, introdotto nel corso dell'esame in sede referente, prevede una clausola di salvaguardia per le regioni a statuto speciale e le province autonome.
  Anche a nome del relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Paolo BARELLI (FI) chiede alla Presidente la possibilità di una riflessione finalizzata a porre all'attenzione della VII Commissione due elementi del testo che necessitano, a suo avviso, di una correzione.
  Il primo riguarda l'articolo 3, comma 1, che concerne la cessione del titolo sportivo, che nella versione originaria era riferito solo alle società professionistiche. In seguito a una modifica effettuata in sede referente, tale articolo si riferisce ora anche alle società dilettantistiche. Tale fattispecie non appare congrua. Nella maggior parte dei casi il titolo sportivo non ha un valore commerciale e lo stesso rimane nella disponibilità della federazione. Propone, quindi, di suggerire alla VII Commissione l'aggiunta di un comma 1-bis così formulato: «Il presente articolo si applica alle società e associazioni sportive dilettantistiche solo se previsto nello statuto della federazione sportiva di loro riferimento».
  L'altro aspetto che desidera segnalare riguarda l'articolo 12, e in particolare il comma 2, lettera f), che concerne l'affidamento diretto di un impianto esistente a società o associazioni sportive. In realtà anche le federazioni sportive nazionali, le discipline associate, gli enti di promozione sportiva gestiscono impianti sportivi già esistenti. Suggerisce, quindi, di segnalare alla VII Commissione l'opportunità di emendare l'articolo 12, comma 2, lettera f), nel senso di premettere alle parole società o associazione sportiva utilizzatrice, ovunque ricorrano, il riferimento alle federazioni sportive nazionali, alle discipline associate e agli enti di promozione sportiva.

  Sara MORETTO (PD) si associa alla richiesta del deputato Barelli di una riflessione ulteriore e chiede, quindi, di posticipare ad altra seduta il voto sulla proposta di parere. Auspica che non diventi una prassi esaminare le proposte di parere in una sola seduta e che ciò sia dovuto solo a una circostanza contingente.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, ritiene meritevoli di riflessione i punti segnalati dal deputato Barelli e concorda sullo slittamento della votazione del parere. Fa presente alla deputata Moretto che il testo è stato trasmesso dalla Commissione di merito nella giornata di venerdì e che la seduta già concordata per lunedì è slittata ad oggi perché la Presidenza ha ritenuto di venire incontro alle esigenze prospettate da alcuni gruppi di opposizione.
  Nessun altro chiedendo di parlare, sospende la seduta che riprenderà al termine della sede referente.

  La seduta, sospesa alle 10.55, riprende alle 13.45.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, in considerazione del fatto che il relatore, Pag. 102onorevole Dara, ha fatto presente di aver bisogno di ulteriore tempo per prendere in esame quanto richiesto dal deputato Barelli, e vieppiù considerato che la VII Commissione ha fatto sapere informalmente che conferirà il mandato al relatore sul provvedimento alle ore 17.30, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta che sarà convocata per le ore 17.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza della presidente Barbara SALTAMARTINI. – Interviene la Ministra per gli affari regionali e le autonomie, Erika Stefani.

  La seduta comincia alle 11.30.

Delega al Governo in materia di turismo.
C. 1698 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 giugno 2019.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, esprime i pareri sulle proposte emendative presentate, tutte riferite all'articolo 1. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Benamati 1.3 e sugli identici emendamenti Barelli 1.4 e Zucconi 1.7. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Bonomo 1.5, in quanto, per quanto riguarda il turismo esperienziale, è di fatto recepito dal suo emendamento 1.6, mentre per il turismo balneare rimanda a quanto già previsto dall'articolo, 1 commi 675-685, della legge di bilancio 2019. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.6, mentre invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Barelli 1.8. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti Barelli 1.9 e 1.11 e Zardini 1.60, in quanto la revisione del sistema delle concessioni demaniali è già previsto dall'articolo 1, commi 675-685, della legge di bilancio 2019. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli identici emendamenti Zucconi 1.10, Barelli 1.13 e Schullian 1.86, sugli identici emendamenti Barelli 1.12 e Zucconi 1.14, sugli identici emendamenti Zucconi 1.15 e Barelli 1.16 e sull'emendamento Schullian 1.87. Esprime parere favorevole sull'emendamento Orrico 1.17, se riformulato nei termini riportati in allegato (allegato 3) e sugli emendamenti Barelli 1.18, Masi 1.19 e Barelli 1.21. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Moretto 1.20, in quanto la delega per il riordino e l'aggiornamento, di cui all'emendamento 1.23 della relatrice, delle professioni turistiche ricomprende questi aspetti che saranno comunque frutto di un'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti Stato, Regioni e province autonome, di cui all'emendamento 1.99 della relatrice. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.23. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Barelli 1.24, in quanto di fatto recepito dall'emendamento 1.23 della relatrice, dove si parla di aggiornamento, e sugli identici emendamenti Squeri 1.27 e Silvestroni 1.34, per motivazioni identiche a quelle espresse dall'emendamento Moretto 1.20. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Zardini 1.28, anch'esso di fatto recepito dall'emendamento 1.23 della relatrice, e sull'emendamento Barelli 1.25, in quanto l'esercizio della delega sulla regolamentazione dell'intermediazione turistica è previsto dall'articolo aggiuntivo 13.022 dei relatori al decreto-legge crescita approvato dalle Commissioni riunite V e VI. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.42. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Barelli 1.22, in quanto il primo punto non è necessario in quanto il testo già prevede l'extralberghiero, mentre il secondo punto cambia ha come obiettivo la raccolta dati, diversa dal miglioramento dell'offerta turistica e dall'istituzione Pag. 103di un codice identificativo previsto dal testo. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Gavino Manca 1.40, in quanto di fatto recepito dall'emendamento 1.42 della relatrice. Esprime parere favorevole sull'emendamento Orrico 1.35, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3) e sull'emendamento Barelli 1.39. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli identici emendamenti Schullian 1.30, Barelli 1.31 e Zucconi 1.41, in quanto il tema già rientra nel principio di delega di cui all'articolo 1, comma 2, lettera g), numero 2. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Masi 1.47, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), 1.48 e 1.49 se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), nonché sull'emendamento Pettazzi 1.45, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Sportiello 1.44, in quanto la parola «nazionale» non può essere eliminata e comunque la proposta è superata dall'emendamento 13.022 dei relatori al decreto-legge crescita approvato dalle Commissioni riunite V e VI. Esprime parere favorevole sull'emendamento Nardi 1.46 e sull'emendamento Masi 1.50, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Masi 1.52, in quanto di fatto recepito dagli emendamenti 1.6 e 1.78 della relatrice. Esprime parere favorevole sull'emendamento Noja 1.58, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Scanu 1.53, in quanto di fatto recepito dagli emendamenti Barelli 1.18 e Masi 1.19 e sull'emendamento Anzaldi 1.57, in quanto di fatto recepito dall'emendamento 1.6 della relatrice, con riferimento al turismo rurale. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Nardi 1.51, in quanto il tema già rientra nel principio di delega di cui all'articolo 1, comma 2, lettera g), numero 2) e l'esercizio della delega sulle locazioni brevi e l'istituzione del codice identificativo è peraltro già anticipato dal citato emendamento 13.022 al decreto-legge crescita. Esprime parere favorevole sull'emendamento Manzo 1.54, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli identici emendamenti Barelli 1.71, Zucconi 1.83, Schullian 1.84, nonché sugli identici emendamenti Barelli 1.72, Zucconi 1.82 e Schullian 1.94, in quanto di fatto recepiti dall'eventuale riformulazione dell'emendamento Pettazzi 1.45. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Sportiello 1.88, sul quale invita i presentatori a proporre un ordine del giorno in Assemblea, e sugli emendamenti Barelli 1.69 e 1.70, in quanto l'obiettivo del primo è già previsto nel piano strategico, mentre il secondo è di fatto recepito dall'emendamento 1.6 della relatrice, nella parte relativa al turismo sostenibile e al turismo rurale. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.78 e invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Noja 1.64, in quanto di fatto recepito dal medesimo emendamento 1.78. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli identici emendamenti Zucconi 1.59 e Moretto 1.65, nonché sull'emendamento Giarrizzo 1.93, in quanto di fatto recepiti dall'emendamento 1.6 della relatrice. Esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.92, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Barelli 1.73, in quanto di fatto recepito dall'emendamento 1.6 della relatrice, e sugli identici emendamenti Barelli 1.75, Zucconi 1.79 e Schullian 1.90, in quanto di fatto recepiti dall'emendamento 1.42 della relatrice, nonché sull'emendamento Nardi 1.61. Esprime parere favorevole sull'emendamento Moretto 1.62, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3) e invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Schullian 1.85, in quanto di fatto recepito dall'eventuale riformulazione dell'emendamento Pag. 104Moretto 1.62. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Fregolent 1.68, sugli identici emendamenti Zucconi 1.80, Barelli 1.81 e Schullian 1.89. Esprime parere favorevole, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), sull'emendamento Masi 1.91, mentre invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Barelli 1.74, sugli identici emendamenti Ubaldo Pagano 1.66 e Gemmato 1.76, nonché sugli emendamenti Pellicani 1.67 e Silvestroni 1.95. Raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.99 ed esprime parere favorevole sull'identico emendamento Masi 1.98. Esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.97 e raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.100. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Binelli 1.06 e invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Schullian 1.01, in quanto di fatto recepito dal medesimo articolo aggiuntivo Binelli 1.06. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli articoli aggiuntivi Alemanno 1.02, con eventuale trasformazione in un ordine del giorno in Assemblea. E Zucconi 1.03, in quanto riprende la proposta avanzata con l'eventuale riformulazione dell'emendamento Pettazzi 1.45. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Zucconi 1.04, se riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3) e invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Zucconi 1.05.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere conforme a quello della relatrice e parere favorevole sugli emendamenti della relatrice.

  Andrea VALLASCAS (M5S), in qualità di cofirmatario, ritira tutti gli emendamenti a firma dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle, sui quali la relatrice ha invitato al ritiro.

  Sara MORETTO (PD) illustra l'emendamento Benamati 1.3, di cui è cofirmataria. Non si sofferma su quanto già detto in altre sedute sulle criticità del provvedimento in relazione allo strumento utilizzato della legge delega. Il provvedimento ha sullo sfondo il turismo, mentre il dipartimento competente, trasferito al Ministero dell'agricoltura, è rimasto bloccato fino a pochi giorni fa. È la causa della scelta effettuata dal Governo che ha comportato una perdita di tempo per un settore così rilevante. Per questi motivi, con l'emendamento presentato si chiede di non perdere ulteriore tempo, come chiesto anche dai soggetti ascoltati in audizione, e si propone il termine di un anno per l'emanazione dei decreti, termine a suo avviso congruo.

  La Commissione respinge l'emendamento Benamati 1.3.

  Paolo BARELLI (FI) illustra l'emendamento 1.4, di cui è primo firmatario, e coglie l'occasione per ribadire la pericolosità dell'esercizio della delega in una materia così delicata. Sui pareri espressi dalla relatrice, si chiede se alcuni sui quali è stato rivolto un invito al ritiro in quanto recepiti da altri su cui il parere è favorevole, possano essere ricompresi in una riformulazione comune.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, precisa che il principio da lei usato nell'invitare al ritiro di alcune proposte emendative è quello della loro specificità, che può considerarsi soddisfatta dai suoi emendamenti, anche per evitare un'eccessiva ridondanza del testo. Per quanto riguarda la tempistica, precisa che il termine di due anni è il massimo previsto, e si auspica quindi che il tempo sia invece più limitato.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) illustra il proprio emendamento 1.7 e si complimenta con la relatrice per i suoi esaurienti pareri. Si rammarica che non siano stati accettati gli emendamenti del gruppo di Fratelli d'Italia, ad eccezione di uno solo, sul quale è stata proposta una riformulazione che si riserva di valutare. Fa presente che al termine dei due anni previsti Pag. 105bisogna aggiungere altro tempo necessario per l'attuazione dei decreti, nonché le risorse necessarie. Un termine più breve serve per rendere più stringente la delega al Governo.

  Martina NARDI (PD) osserva che il termine di un anno è congruo se si vuole portare a termine una buona delega. Si rammarica che l'emendamento Benamati 1.3 sia stato respinto, e sottolinea nel contempo come gli emendamenti in discussione dimostrino la volontà di tutta la opposizione di andare verso una riduzione di un termine di delega, aspetto sul quale la maggioranza dovrebbe riflettere.

  Sara MORETTO (PD) chiede che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'attivazione del circuito chiuso.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, se non vi sono obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Barelli 1.4 e Zucconi 1.7.

  Sara MORETTO (PD) illustra l'emendamento Bonomo 1.5, di cui è cofirmataria, che si propone di arricchire la delega per guardare al futuro su aspetti strategici allo stato non normati. Nel segnalare che l'emendamento nasce dall'ascolto dei soggetti intervenuti in audizione, fa presente che la volontà del Governo pare quella di limitarsi a trattare solo alcuni aspetti del turismo, ingessandone altri. In sostanza, l'emendamento del suo gruppo e quello della relatrice si muovono su obiettivi diversi.

  La Commissione respinge l'emendamento Bonomo 1.5.

  Luca SQUERI (FI) interviene sull'emendamento 1.6 della relatrice, che ritiene interessante in quanto si propone di ampliare la delega ad altri temi non accennati nel testo.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, desidera sottolineare che la formulazione del suo emendamento è frutto delle audizioni e del dibattito svolto in Commissione. Si è voluto allargare la delega in generale a settori emergenti del turismo, senza quelle specifiche, ad esempio dell'emendamento Bonomo 1.5, che rischiano di creare delle esclusioni.

  Sara MORETTO (PD) fa presente che l'emendamento Bonomo 1.5 può anche non essere esaustivo, ma si basa sull'esistente. L'emendamento 1.6 della relatrice non è invece condivisibile per due ragioni. Innanzitutto perché sempre con lo strumento normativo della legge delega si vogliono definire voci relative ai nuovi turismi che invece paiono più adatte a un piano turismo, senza peraltro la previsione di risorse sufficienti. Sottolinea inoltre che a suo avviso il turismo sostenibile non è una forma di turismo ma è sotteso a tutti gli altri turismi. In sostanza, con l'emendamento della relatrice si rischia di ingessare i settori turistici, limitando la scelta dei turisti.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.6 della relatrice, in quanto comprende in modo esaustivo diversi ambiti di intervento.

  Pier Luigi BERSANI (LeU) concorda con la deputata Moretto, perché un conto è promuovere e un altro è regolamentare. A suo avviso, era più necessario mettere ordine a spiagge e porti che definire in modo programmatico nuovi settori del turismo. Preannuncia un voto di astensione sull'emendamento 1.6 della relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento 1.6 della relatrice (vedi allegato 3).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.6 della relatrice, sono assorbite le seguenti proposte emendative: gli identici emendamenti Zucconi 1.59 e Moretto 1.65 e l'emendamento Giarrizzo Pag. 1061.93 che delegano il Governo a disciplinare il turismo esperienziale, nonché l'emendamento Barelli 1.73, che delega il Governo a disciplinare il turismo sanitario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Barelli 1.8, 1.9 e 1.11.

  Diego ZARDINI (PD) illustra l'emendamento 1.60, di cui è primo firmatario, e sottolinea come la delega del provvedimento in esame non dia veri indirizzi al Governo e sia in sostanza una delega in bianco. Osserva che quando si va sui temi concreti, la maggioranza non attua vere scelte. Insiste per la votazione del suo emendamento in quanto sul tema del demanio non sono sufficienti le disposizioni della legge di bilancio e mancano peraltro i decreti attuativi. Chiede alla relatrice di rivedere il suo parere.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, ricorda che il tema è stato affrontato nella manovra di bilancio con un iter complesso e la partecipazione di tutti gruppi. Ritiene quindi inutile operare con altri strumenti normativi.

  La Commissione respinge l'emendamento Zardini 1.60.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.), in qualità di cofirmatario, ritira l'emendamento Schullian 1.86, nonché tutte le proposte emendative a firma Schullian.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Zucconi 1.10 e Barelli 1.13, gli identici emendamenti Barelli 1.12 e Zucconi 1.14, nonché gli identici emendamenti Zucconi 1.15 e Barelli 1.16.

  Andrea VALLASCAS (M5S), in qualità di cofirmatario, riformula l'emendamento Orrico 1.17, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Orrico 1.17, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Orrico 1.17 (nuova formulazione) e gli emendamenti Barelli 1.18, Masi 1.19 e Barelli 1.21 (vedi allegato 3).

  Sara MORETTO (PD) illustra l'emendamento 1.20, di cui è prima firmataria, che concerne il tema delle professioni turistiche, che è stato al centro delle audizioni svolte dalla Commissione. Su questo la delega è praticamente in bianco e non affronta questioni spinose. Ricorda come lo stesso capo del dipartimento del turismo abbia affermato che il lavoro su questo punto sarà avviato sulla base di quanto svolto nella scorsa legislatura. Il suo emendamento si muove in questa chiave e non comprende quindi le motivazioni del parere contrario della relatrice. Osserva che va bene l'intesa con le regioni, ma le esigenze relative al rispetto della normativa europea, all'abilitazione e all'esigenza degli operatori di lavorare su tutto il territorio nazionale deve essere esplicitata. Per questo ritiene non sufficiente l'emendamento proposto dalla relatrice.

  La Commissione respinge l'emendamento Moretto 1.20.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.25, riprende alle 12.30.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, illustra il proprio emendamento 1.23 con il quale, oltre al riordino dell'esistente, ha voluto mettere il punto sulla necessità dell'aggiornamento.

  Sara MORETTO (PD) ritiene positivo il riferimento all'aggiornamento con riguardo ai settori emergenti e concorda anche con il contrasto all'esercizio abusivo delle professioni ma, per i motivi esposti Pag. 107con riferimento al suo emendamento 1.20, ritiene l'intervento insufficiente. Per questo, preannuncia la posizione di astensione del suo gruppo sull'emendamento 1.23 della relatrice.

  Paolo BARELLI (FI) ritiene positivo l'emendamento 1.23 della relatrice, ma sottolinea le esigenze avanzate sia dall'emendamento Moretto 1.20 che dagli identici emendamenti Squeri 1.27 e Silvestroni 1.34, con riguardo alla previsione di una abilitazione unica e valida su tutto il territorio nazionale. Invita la relatrice a valutare questo aspetto con maggiore.

  La Commissione approva l'emendamento 1.23 della relatrice (vedi allegato 3).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.23 della relatrice, è precluso l'emendamento Barelli 1.24.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Squeri 1.27 e Silvestroni 1.34.

  Diego ZARDINI (PD) illustra l'emendamento 1.28, di cui è primo firmatario, su cui insiste per la votazione. Ritiene infatti che vadano date linee direttrici al Governo anche riguardo alla professione di guida alpina e sul tema non è esaustivo a suo avviso l'emendamento 1.23 della relatrice, anche se prevede l'aggiornamento.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Zardini 1.28 e Barelli 1.25.

  Martina NARDI (PD), intervenendo sull'emendamento 1.42 della relatrice, sottolinea che la questione degli standard qualitativi va affrontata in modo sistematico e non estemporaneo, come avviene adesso, e solo a livello regionale. Per questo, concorda con il richiamo agli standard europei dell'emendamento 1.42 della relatrice, che ritiene però meno specifico di quello dell'emendamento Gavino Manca 1.40, volto alla ricerca di un livello qualitativo superiore anche agli standard europei e volto a definire uno specifico standard italiano.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 1.42 della relatrice (vedi allegato 3) e respinge l'emendamento Barelli 1.22.

  Gavino MANCA (PD) illustra l'emendamento 1.40 di cui è primo firmatario e desidera svolgere alcune considerazioni di carattere generale. La prima riguarda il fatto che il disegno di legge in esame è una delega in bianco al Governo sul settore economico rilevante, sulla quale la maggioranza non ha avuto la capacità di recepire indicazioni precise provenienti dalle opposizioni. La seconda considerazione riguarda la valutazione dei tempi, in quanto due anni per l'esercizio delle delega a suo avviso sono troppi. Riguardo al suo emendamento, osserva che la prima parte si muove nel solco dell'emendamento della relatrice, mentre sulla seconda invita la relatrice medesima a fare una più attenta valutazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Gavino Manca 1.40.

  Andrea VALLASCAS (M5S), in qualità di cofirmatario, riformula l'emendamento Orrico 1.35 nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Orrico 1.35, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Orrico 1.35 (nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Sara MORETTO (PD), intervenendo sull'emendamento Barelli 1.39, concorda con il contrasto all'abusivismo che viene ivi proposto. Chiede però alla relatrice se è possibile rivedere il parere sull'emendamento Nardi 1.61, che è di contenuto analogo ma allarga il contrasto all'evasione delle imposte. Dichiara la disponibilità a Pag. 108prendere in considerazione un'eventuale riformulazione dell'emendamento 1.61. Chiede in conclusione l'accantonamento di entrambi gli emendamenti.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, fa presente che l'emendamento Nardi 1.61 si riferisce ad aspetti di evasione fiscale al cui contrasto sono preposti organi specifici.

  Martina NARDI (PD) osserva che l'emendamento 1.61 si riferisce a questioni che sono connesse alla ricettività, in quanto ci sono settori come alberghi e agriturismi che svolgono più funzioni. Concorda con la richiesta della deputata Moretto e osserva l'importanza dell'uso degli strumenti tecnologici nel contrasto all'evasione.

  La ministra Erika STEFANI propone di accantonare gli emendamenti Barelli 1.39 e Nardi 1.61, al fine di inserire in un'eventuale riformulazione il tema del contrasto all'evasione fiscale.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, concorda con la proposta avanzata dalla ministra Stefani.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, non essendovi obiezioni, avverte che gli emendamenti Barelli 1.39 e Nardi 1.61 sono accantonati.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Barelli 1.31 e Zucconi 1.41.

  Angela MASI (M5S), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.47 nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.47, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Masi 1.47 (nuova formulazione) e Masi 1.48 (vedi allegato 3).

  Sara MORETTO (PD), in qualità di cofirmataria, riformula l'emendamento Noja 1.58, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Noja 1.58, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Noja 1.58 (nuova formulazione)(vedi allegato 3).

  Angela MASI (M5S), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.49, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.49, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Masi 1.49 (nuova formulazione)(vedi allegato 3).

  Lino PETTAZZI (Lega), in qualità di primo firmatario, riformula l'emendamento 1.45, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Pettazzi 1.45, così come riformulato.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che a seguito della sua riformulazione l'emendamento Pettazzi 1.45 (nuova formulazione) sarà posto in votazione dopo l'emendamento Manzo 1.54.

  La Commissione approva l'emendamento Nardi 1.46 (vedi allegato 3).

  Angela MASI (M5S), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.50, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.50, così come riformulato.

Pag. 109

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Masi 1.50 (nuova formulazione)(vedi allegato 3) e respinge l'emendamento Anzaldi 1.57.

  Martina NARDI (PD) illustra il proprio emendamento 1.51, che nasce dalla necessità di regolamentazione, specie sul piano fiscale, dei bed and breakfast, sui quali incidono attualmente leggi regionali molto diverse tra di loro. Osserva che esistono due fattispecie, una professionale e una non professionale. Questa ultima rappresenta un problema sul piano fiscale in quanto va ad incidere sul reddito personale senza la possibilità di scaricare alcunché. Questo spinge a un'alta elusione fiscale in quanto si fanno gestire, per evitare di pagare troppe tasse, le strutture da altre persone. Bisogna quindi trovare un modo per non spingere i cittadini all'elusione, dando loro la possibilità di scarico. In questo modo lo Stato incasserebbe più soldi, evitando in sostanza la spinta dei cittadini all'evasione. Per quanto riguarda i bed and breakfast professionali, esiste un regime più normato anche se è necessario anche in questo caso un intervento più stringente.

  La Commissione respinge l'emendamento Nardi 1.51.

  Andrea VALLASCAS (M5S), in qualità di cofirmatario, riformula l'emendamento Manzo 1.54 nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Manzo 1.54, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Manzo 1.54 (nuova formulazione) e Pettazzi 1.45 (nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Riccardo ZUCCONI (FdI) illustra il proprio emendamento 1.83, volto all'istituzione di un registro pubblico che consenta l'identificazione dell'ubicazione e delle caratteristiche degli alloggi assegnatari del codice identificativo.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Barelli 1.71 e Zucconi 1.83, gli identici emendamenti Barelli 1.72 e Zucconi 1.82 e gli emendamenti Barelli 1.69 e 1.70.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, illustra il proprio emendamento 1.78, volto a rendere il turismo accessibile a tutti.

  Sara MORETTO (PD) sottolinea l'importanza del tema del turismo accessibile, sul quale per il suo gruppo si è interessata la deputata Noja, prima firmataria di un emendamento sul tema. Preannuncia il voto favorevole del Partito Democratico sull'emendamento 1.78 della relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento 1.78 della relatrice (vedi allegato 3).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.78 della relatrice, è assorbito l'emendamento Noja 1.64.

  Angela MASI (M5S), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.92, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.92, così come riformulato.

  La Commissione approva l'emendamento Masi 1.92 (nuova formulazione)(vedi allegato 3).

  Riccardo ZUCCONI (FdI) illustra il proprio emendamento 1.79, volto a consentire alle strutture alberghiere di utilizzare su base volontaria il sistema di classificazione Hotelstars Union oggetto di una risoluzione approvata dal Parlamento europeo in vista di un sistema comune europeo. Sottolinea come tale sistema sia utilizzato già da diciassette Paesi e da 182 milioni di persone. In Italia sono 60 milioni i turisti che provengono dai Paesi che utilizzano il Pag. 110sistema in questione. Per questo non si comprende la contrarietà della relatrice.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, ricorda che la motivazione del suo invito al ritiro è il fatto che l'emendamento è recepito dall'emendamento 1.42 della relatrice, che prevede la possibilità di utilizzare standard europei.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) ribadisce che non si tratta della stessa cosa, in quanto con il suo emendamento si vuole dare agli albergatori italiani la possibilità di mettere una targa che dichiari ai clienti l'utilizzazione di uno specifico sistema europeo.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Barelli 1.75 e Zucconi 1.79.

  Sara MORETTO (PD), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.62, nei termini indicati dalla relatrice. Desidera però illustrare anche la parte stralciata dalla riformulazione che richiama esplicitamente le imposte sui redditi e la durata delle locazioni. Ricorda che su questo tema è stata recentemente varata una norma dalla regione Veneto.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Moretto 1.62, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni approva l'emendamento Moretto 1.62 (nuova formulazione)(vedi allegato 3) e respinge l'emendamento Fregolent 1.68 e gli identici emendamenti Zucconi 1.80 e Barelli 1.81.

  Angela MASI (M5S), in qualità di prima firmataria, riformula l'emendamento 1.91, nei termini indicati dalla relatrice.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Masi 1.91, così come riformulato.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Masi 1.91 (nuova formulazione)(vedi allegato 3) e respinge Barelli 1.74.

  Sara MORETTO (PD) interviene sull'emendamento Ubaldo Pagano 1.66. il cui obiettivo è introdurre il criterio dell'accessibilità dei servizi ai turisti di riorganizzare la normativa in materia di sosta e di trasporto sostenibile.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ubaldo Pagano 1.66 e Gemmato 1.76, nonché gli emendamenti Pellicani 1.67 e Silvestroni 1.95.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) riformula il proprio articolo aggiuntivo 1.04 nei termini indicati dalla relatrice.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che a seguito della sua riformulazione come emendamento, l'articolo aggiuntivo Zucconi 1.04 assume la numerazione 1.102.

  La ministra Erika STEFANI esprime parere favorevole sull'emendamento Zucconi 1.102 (ex 1.04).

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Zucconi 1.102 (ex 1.04), gli identici emendamenti 1.99 della relatrice e Masi 1.98, gli emendamenti Masi 1.97 e 1.100 della relatrice, nonché l'articolo aggiuntivo Binelli 1.06 (vedi allegato 3).

  Riccardo ZUCCONI (FdI) illustra l'articolo aggiuntivo 1.03 di cui è primo firmatario, volto all'istituzione di un portale turismo per l'Italia. Ricorda di aver presentato una proposta di legge sul tema, con l'obiettivo di affidare allo Stato ciò che viene oggi svolto da piattaforme digitali che non pagano tasse.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Zucconi 1.03 e 1.05.

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  Barbara SALTAMARTINI, presidente, sospende brevemente la seduta per dare modo alla relatrice e al Governo di esaminare gli emendamenti accantonati.

  La seduta, sospesa alle 13.20, riprende alle 13.40.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega), relatrice, conferma il parere favorevole sull'emendamento Barelli 1.39. Invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sull'emendamento Nardi 1.61, sul quale la relatrice e il Governo si impegnano a trovare una soluzione per l'esame del provvedimento in Assemblea.

  Sara MORETTO (PD) apprezza l'impegno della relatrice e del Governo per valutare i temi posti dall'emendamento 1.61, che non si discostano dai principi dell'emendamento Barelli ma che esplicitano in modo specifico il contrasto all'evasione delle imposte. In qualità di cofirmataria, ritira l'emendamento Nardi 1.61.

  La Commissione approva l'emendamento Barelli 1.39 (vedi allegato 3).

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, avverte che il testo risultante dall'esame degli emendamenti sarà inviato alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del prescritto parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 18 giugno 2019. — Presidenza del presidente Barbara SALTAMARTINI.

  La seduta comincia alle 17.

Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione.
Nuovo testo C. 1603-bis Governo.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana di oggi.

  Andrea DARA (Lega), relatore, formula una nuova proposta di parere favorevole con condizioni che sostanzialmente recepiscono le proposte formulate nella seduta antimeridiana dal collega Barelli (vedi allegato 4). La prima condizione finalizzata ad aggiungere all'articolo 3, dopo il comma 1, un comma 1-bis che stabilisce che le disposizioni del medesimo articolo 3 si applicano alle società e associazioni sportive dilettantistiche solo se gli statuti delle federazioni sportive di riferimento attribuiscono espressamente un valore di carattere economico al titolo sportivo in possesso delle medesime. La seconda volta che interviene sull'articolo 12 che conferisce una delega al Governo per il riordino e la riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi. Il comma 2, lettera f), del medesimo articolo 12 prevede l'individuazione di un sistema che preveda il preventivo accordo con la società o associazione sportiva utilizzatrice e la possibilità di affidamento diretto dell'impianto già esistente alla società o associazione utilizzatrice, in presenza di determinati requisiti, oggettivi e coerenti con l'oggetto e la finalità dell'affidamento, che assicurino la sostenibilità economico-finanziaria della gestione e gli standard di qualità del servizio eventualmente offerto a terzi diversi dalla società o associazione utilizzatrice, fatti salvi i requisiti di carattere generale di cui all'articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Si rende, a suo avviso, necessario aggiungere un riferimento alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva in quanto questi ultimi gestiscono impianti sportivi «già esistenti», così come le società o le associazioni sportive.

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  Sara MORETTO (PD) preannuncia il voto contrario del partito democratico in quanto non condivide l'impianto del provvedimento che trasferisce in capo al Governo funzioni di gestione troppo ampie. Quanto alla nuova proposta di parere del relatore, nel segnalare che non giudica negativamente la seconda condizione riferita all'articolo 12 del provvedimento, manifesta contrarietà sulla prima condizione che interviene sull'articolo 3 in quanto la formulazione di tale disposizione rischia di influire negativamente sui territori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 17.10.

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