CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 17 giugno 2019
205.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VI)
COMUNICATO
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TESTO AGGIORNATO AL 20 GIUGNO 2019

SEDE REFERENTE

  Lunedì 17 giugno 2019. — Presidenza della presidente della VI Commissione, Carla RUOCCO, indi del presidente della V Commissione, Claudio BORGHI, indi del vicepresidente della V Commissione, Giuseppe BUOMPANE, indi del vicepresidente della VI Commissione, Alberto Luigi GUSMEROLI. – Intervengono la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli e il viceministro dell'economia e delle finanze Massimo Garavaglia.

  La seduta comincia alle 10.20.

DL 34/2019: Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
C. 1807 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 giugno 2019.

  Carla RUOCCO, presidente, comunica che il deputato Donno sottoscrive l'emendamento Bellachioma 30.1; il deputato Zanichelli sottoscrive l'emendamento Daga 24.3; la deputata Gelmini sottoscrive il subemendamento Prestigiacomo 0.38.39.7; il deputato Cannizzaro sottoscrive l'emendamento Faro 38.7. Comunica inoltre che il deputato Marchetti ritira l'emendamento a propria firma 40.1; il deputato Bianchi ritira l'emendamento a propria firma 10.18; il deputato Molinari ritira l'emendamento a propria firma 31.1; i rispettivi presentatori ritirano le proposte emendative Iovino 1.8, Carabetta 17.03 e Vallascas 10.9; il deputato Iezzi ritira l'emendamento a sua prima firma 43.15. Comunica altresì che le proposte emendative 6.014, 18.24 e 33.059 dei Relatori sono state ritirate.
  Avverte inoltre che sono stati presentati le proposte emendative 39.7, 39.8, 49.047 e 49.048 dei relatori e i relativi subemendamenti (vedi allegato 1). Comunica che risultano inammissibili per estraneità di materia le seguenti proposte emendative dei relatori:Pag. 4
  I Relatori 39.7, in quanto prolunga dal 1o luglio 2019 al 31 agosto 2019 il termine a decorrere dal quale sarà applicabile alle procedure concorsuali per le assunzioni di personale presso i centri per l'impiego la disposizione secondo cui le graduatorie delle procedure concorsuali bandite successivamente al 1o gennaio 2019 sono utilizzabili esclusivamente per la copertura dei posti messi a concorso;
  I Relatori 39.8, in quanto dispone che le assunzioni di personale da parte dell'INPS – finalizzate all'attuazione del Reddito di cittadinanza, per cui è autorizzata, dal 2019, la spesa di 50 milioni di euro annui – non avvengano più nei limiti della propria dotazione organica, e incrementa di 1003 unità la dotazione organica del personale di Area C del medesimo Istituto;
  I Relatori 49.048, che al comma 1 modifica la disciplina di riparto del prelievo erariale unico – PREU, contenuta nel decreto-legge n. 185 del 2008 al fine di destinare le relative risorse a Sport e salute Spa (anziché al Coni) per il finanziamento delle federazioni sportive e di altri soggetti sportivi, fermo restando il finanziamento dell'Unire e, al contempo, al comma 2, mantiene ferma fino al 31 dicembre 2019 la validità dei titoli abilitativi all'esercizio dell'attività di agente sportivo rilasciati dal 1o aprile 2015 al 31 dicembre 2017, ovvero fino all'entrata in vigore della norma (contenuta nella legge di bilancio 2018) che ha istituito e disciplinato il Registro nazionale degli agenti sportivi.
  Avverte inoltre che i seguenti subemendamenti all'articolo aggiuntivo 49.047 dei relatori devono considerarsi non ammissibili in quanto non intervengono sulla proposta emendativa, costituendo nuovi emendamenti al testo del provvedimento. In particolare si tratta dei subemendamenti: Pezzopane 0.49.047.2, che modifica il decreto-legge n. 113 del 2016, intervenendo sui commi 1 e 2 dell'articolo 3, al fine di prevedere in primo luogo un contributo straordinario di 10 milioni di euro annui per il comune de l'Aquila per ciascuno degli anni 2019 e 2021; Pezzopane 0.49.047.3 che modifica l'articolo 67-ter, comma 5, del decreto-legge n. 83 del 2012, al fine di prevedere assunzioni a tempo indeterminato nei comuni colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo; Pezzopane 0.49.047.4, che interviene sull'articolo 1, comma 1010, della legge di bilancio 2019 al fine di modificare il termine previsto per la comunicazione dell'ammontare dei danni subiti per gli eventi sismici in Abruzzo nel 2009; Pezzopane 0.49.047.5, che modifica l'articolo 50-bis, comma 1, del decreto-legge n. 189 del 2016, al fine di intervenire sul numero di unità di personale che i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 in Centro Italia possono assumere; Pezzopane 0.49.047.6, che introduce per i territori colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo una conferenza permanente per l'approvazione della progettazione relativa alla ricostruzione; Pezzopane 0.49.047.7, che modifica l'articolo 35 del decreto-legge n. 189 del 2016 in merito alla osservanza di determinate fattispecie (DURC e contratti di lavoro) per la realizzazione degli interventi relativi alla riparazione, al ripristino o alla ricostruzione di edifici privati danneggiati o distrutti dagli eventi sismici in Centro-Italia del 2016 e in Abruzzo 2009; Pezzopane 0.49.047.8, che modifica l'articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013 in merito alle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili, per le spese relative alla classificazione statica e sismica per l'abitazione principale nelle zone sismiche 1, 2 e 3; Pezzopane 0.49.047.9 e 0.49.047.10, che recano disposizioni volte a ridurre l'ammontare dovuto dai contribuenti a seguito della sospensione di versamenti tributari e contributivi conseguenti agli eventi sismici del Centro Italia; Pezzopane 0.49.047.11, che disciplina e finanzia la realizzazione di un programma di sviluppo dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi in Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016; Pezzopane 0.49.047.12, che riscrive parzialmente la disciplina relativa alla «Zona Franca Urbana Sisma Centro Italia»; Mandelli 0.49.047.13, che reca disposizioni volte ad attribuire ai comuni colpiti dagli eventi sismici verificatisi in Sicilia il Pag. 526 dicembre 2018 la competenza per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture abitative di emergenza ubicate nei territori dei comuni stessi; Cortelazzo 0.49.047.15, che proroga al 2020 anche per le province la sospensione degli oneri relativi al pagamento dei mutui concessi da cassa depositi e prestiti trasferiti al Ministero dell'economia e delle finanze.
  Avverte inoltre che, per un mero errore materiale, nella versione distribuita dell'emendamento Bellachioma 29.1 (nuova formulazione), approvato nella precedente seduta, mancava l'indicazione dell'entrata in vigore delle modifiche apportate all'articolo 1, comma 216, della legge n. 145 del 2018. La presidenza si riserva pertanto di presentare una proposta di correzione di forma in tal senso.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, con riferimento alle proposte emendative presentate all'articolo 1, avverte che l'emendamento Iovino 1.8 è stato ritirato. Esprime quindi, anche a nome del relatore per la V Commissione, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi MARATTIN (PD) fa presente alla presidenza che è necessario concedere ai membri delle Commissioni il tempo di poter esaminare le riformulazioni proposte.

  La Viceministra Laura CASTELLI precisa che la maggior parte delle riformulazioni che saranno proposte sono estremamente semplici.

  Luigi MARATTIN (PD), replicando alla Viceministra Castelli, osserva che i deputati che svolgono seriamente il proprio lavoro esaminano ciò che sono chiamati a votare.

  Carla RUOCCO, presidente, al fine di agevolare l'andamento dei lavori, invita i relatori a illustrare il testo della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, fa presente, anche a nome del collega Raduzzi, che la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012 attiene sostanzialmente alla previsione degli anni di copertura finanziaria.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega) evidenzia che l'articolo aggiuntivo 3.012, a sua prima firma, è volto a dare stabilità alla riduzione del costo del lavoro, attraverso la proroga della durata di una norma introdotta nella legge di bilancio per il 2019.
  Nell'accogliere la riformulazione proposta dai relatori, esprime, tuttavia, il rammarico per la mancata copertura finanziaria della misura proposta con riferimento all'anno 2022.

  Maria Elena BOSCHI (PD), con riferimento alla riformulazione dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, rileva un problema di metodo, concernente il fatto che, essendo stata presentata dai relatori, è priva di relazione tecnica, necessaria, invece, per valutare le coperture finanziarie.
  Solleva poi alcune questioni di merito attinenti, innanzitutto, alla mancanza di copertura finanziaria per il 2022. Considerato che l'articolo aggiuntivo, come riformulato, introdurrebbe una norma che dispiegherebbe i suoi effetti dal 2023, rileva che sarebbe più opportuno intervenire con la prossima legge di bilancio in modo da garantire sistematicità a un intervento che oggi, invece, appare come un mero spot. Sottolinea, peraltro, l'incoerenza del Governo e della maggioranza, che hanno espresso parere contrario su importanti proposte emendative delle opposizioni, le quali, invece, avevano una copertura finanziaria riferita all'anno in corso.
  Chiede al Governo di chiarire se le coperture finanziarie previste nell'articolo aggiuntivo in discussione attengano alle risorse stanziate per «Quota 100», rilevando Pag. 6come evidentemente, in tal caso, rispetto alle previsioni fatte dall'Esecutivo, tale misura in realtà non stia funzionando.
  Osservato che la misura prevista dall'articolo aggiuntivo in esame viene annunciata come favorevole alle imprese, essendo finalizzata alla riduzione del costo del lavoro, ricorda che a tale finalità sono state improntate tutte le misure adottate dai Governi della precedente legislatura, nonché gli emendamenti presentati dal suo gruppo alla legge di bilancio e al decreto-legge Crescita. Rileva, tuttavia, che, in pratica, per raggiungere tale finalità l'articolo aggiuntivo in esame, riducendo i contributi che le imprese devono versare all'INAIL, riduce, indirettamente, le risorse a disposizione dell'INAIL per i controlli da effettuare nelle aziende, in materia di sicurezza dei lavoratori. Pur rilevando che non vi è un rapporto di causa-effetto tra la riduzione del costo del lavoro e l'aumento delle morti sul lavoro verificatosi nei primi mesi del 2019, richiama l'attenzione del Governo sulla necessità di garantire all'INAIL le risorse necessarie per prevenire infortuni e decessi sul lavoro attraverso i controlli di sua competenza. Chiede, pertanto, alla rappresentante del Governo di chiarire se davvero il Ministro Di Maio abbia espresso un parere favorevole su tale proposta emendativa, che di fatto riduce le risorse dell'INAIL destinate allo svolgimento dei controlli.
  Infine, chiede alla Viceministra Castelli se siano state depositate le relazioni tecniche riferite a una pluralità di proposte emendative, come richiesto più volte dalle opposizioni, auspicando, in caso contrario, che ciò possa avvenire entro la mattinata odierna.

  Stefano FASSINA (LeU), condividendo l'obiettivo della riduzione del costo del lavoro, stigmatizza il fatto che la copertura finanziaria dell'articolo aggiuntivo in esame, pari a circa 200 milioni di euro all'anno, derivi dalla riduzione delle risorse destinate alla formazione, alla sicurezza sul lavoro e agli incentivi alle imprese destinati a tali fini. Ricorda come, a seguito dell'introduzione della disposizione di cui al comma 1121 della legge di bilancio per il 2019, si siano ridotti i premi assicurativi INAIL, a scapito proprio della sicurezza sul lavoro. Ricorda, inoltre, che nel 2018 si è registrato un aumento del 10 per cento delle morti sul lavoro.
  Con riferimento alla riformulazione dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, si domanda per quale motivo il Governo non abbia deciso di utilizzare le risorse eccedenti, che si sono determinate in relazione a «Quota 100» per gli anni successivi al 2022, per sostituire la copertura finanziaria oggi prevista per il triennio 2019-2021, che sottrae risorse alla formazione e alla sicurezza sul lavoro.
  Auspica, quindi, che i relatori riconsiderino in tal senso la riformulazione proposta e si associa alla richiesta di presentazione della relazione tecnica, al fine di chiarire il motivo per cui solo dal 2023 si determinerebbe un risparmio significativo di risorse in relazione a «Quota 100».

  Luigi MARATTIN (PD) chiede al Governo chiarimenti in relazione alla modalità di copertura individuata dalla lettera a) della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, osservando che la formulazione sembrerebbe configurare un meccanismo di auto-copertura, a suo avviso non utilizzato nel recente passato. Domanda, quindi, se la Ragioneria generale dello Stato abbia autorizzato tale copertura.

  La Viceministra Laura CASTELLI fa presente, in primo luogo, che il Ministero dell'economia e delle finanze ha espresso una valutazione favorevole sull'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, come riformulato. Chiarisce che, come emerge dal testo della proposta emendativa in esame, la misura in esso prevista non incide sulle risorse destinate alla sicurezza sul lavoro e assicura che il Governo si impegnerà a trovare la copertura finanziaria per il 2022.
  Evidenziata, inoltre, la rilevanza di una programmazione della riduzione del cuneo fiscale, come misura a sostegno delle imprese, Pag. 7ritiene importante introdurre sin d'ora la misura contenuta nell'articolo aggiuntivo in esame.
  Con riferimento alle coperture finanziarie, fa presente che, in relazione al triennio 2019-2021, l'INAIL sta provvedendo a una riorganizzazione delle proprie risorse funzionale a non incidere sulle risorse destinate alla sicurezza sul lavoro e che la Ragioneria generale dello Stato ha «bollinato» le risorse dal 2023 in poi. Si tratta del surplus di risorse stanziate per l'attuazione di «Quota 100».
  Ribadisce, pertanto, che il Governo si è impegnato nella riduzione del cuneo fiscale – obiettivo peraltro sollecitato dall'Unione europea – senza incidere sulle risorse destinate alla sicurezza sul lavoro.

  Pietro Carlo PADOAN (PD), pur concordando sulla necessità di ridurre il cuneo fiscale e il costo del lavoro, sottolinea come una misura possa funzionare solo se è distribuita nel tempo. Chiede alla Viceministra Castelli di rispondere al quesito posto dal collega Marattin in ordine a quale sia il meccanismo di copertura previsto per il 2022, osservando che qualora si trattasse di una forma di auto-copertura, si determinerebbero degli effetti distruttivi sulla credibilità della medesima misura.

  Stefano FASSINA (LeU), con riferimento a quanto affermato dalla Viceministra Castelli, invita il Governo a fornire al Parlamento eventuali atti adottati dall'INAIL, dai quali risulterebbe che sono state recuperate le risorse alle quali ha fatto riferimento la rappresentante del Governo. Ribadisce che la riduzione dei contributi dovuti dalle imprese all'INAIL si traduce in tagli ai programmi per la formazione e la sicurezza sul lavoro. Evidenzia che una seria programmazione deve fondarsi su un orizzonte temporale certo. Associandosi alla richiesta avanzata dal deputato Marattin, di poter conoscere la relazione tecnica, chiede inoltre al Governo di chiarire per quale motivo i risparmi legati all'attuazione di «Quota 100» si determineranno solo a partire dal 2023 e non già negli anni precedenti.

  Gianluca BENAMATI (PD) esprime perplessità sull'effettiva volontà politica, da parte della maggioranza, di ridurre il cuneo fiscale, in quanto misure in tal senso si sarebbero potute introdurre nella legge di bilancio, mentre viceversa è stata compiuta la scelta di utilizzare le risorse disponibili per gli interventi in materia previdenziale sulla cosiddetta «Quota 100» e per il reddito di cittadinanza. Rileva come, in tale occasione, la propria parte politica abbia sostenuto la necessità di prevedere interventi sul costo del lavoro, anche al fine di stimolare la crescita economica.
  Osserva, altresì, come il taglio delle tariffe INAIL, di cui alla proposta emendativa in esame, si traduca sostanzialmente nella diminuzione delle risorse per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro e per la prevenzione degli infortuni. Giudica favorevolmente l'intento sotteso alla proposta emendativa in esame, ma rileva come il suo obiettivo, pur condivisibile, venga conseguito con misure sbagliate. Rileva, infatti, come tale proposta in esame presenti profili di notevole criticità per quanto riguarda la copertura finanziaria. In particolare, sottolinea come la copertura di cui alla lettera a) configuri sostanzialmente una norma «auto-coprente» e chiede chiarimenti circa le maggiori entrate cui essa fa riferimento. Sottolinea, infine, come sia necessario un approfondimento circa le risorse derivanti dai risparmi relativi alla cosiddetta «Quota 100», in quanto anche il ricorso a tali ipotetici risparmi ai fini delle coperture desta notevole perplessità.

  Silvia FREGOLENT (PD) osserva come la proposta emendativa in esame, laddove la sua formulazione non venga modificata, configuri un taglio che va a incidere essenzialmente sui costi sostenuti per la tutela della sicurezza sul lavoro e ritiene insoddisfacenti le assicurazioni fornite al riguardo dal Governo, rilevando come la legge, in quanto norma primaria, non può essere derogata da atti di organizzazione Pag. 8interna dell'INAIL. Osserva, inoltre, come diverse proposte emendative non siano state accolte in quanto recanti misure che non dovrebbero trovare collocazione nel provvedimento d'urgenza in esame, bensì nella legge di bilancio, e come tale criterio si sarebbe dovuto applicare anche in relazione all'articolo aggiuntivo in discussione.
  Ritiene insufficienti le risposte del Governo per quanto concerne la copertura finanziaria, in quanto a suo avviso il Ministero dell'economia e delle finanze non dovrebbe limitarsi a dichiarare che la norma è corretta, bensì specificare i motivi di tale valutazione, con particolare riferimento alla natura delle maggiori entrate di cui alla lettera a). Ribadisce, pertanto, la richiesta, già formulata nelle precedenti sedute, che le proposte emendative dei relatori siano corredate da relazioni tecniche, che a suo avviso difficilmente potrebbero essere positivamente verificate. Non comprende, infine, sulla base di quali valutazioni si ipotizzi a partire dal 2024 un risparmio sulla cosiddetta «Quota 100».

  Maria Elena BOSCHI (PD) rileva come non siano state fornite, da parte della Viceministra Castelli, risposte alle domande formulate dal proprio gruppo. Osserva come il parere favorevole del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che evidentemente bisogna dare per scontato, evidenzi il proseguimento e la stabilizzazione delle misure già adottate, a partire dalla legge di bilancio, nel senso della riduzione delle tutele per i lavoratori. Ritiene necessario che gli interventi previsti dalla proposta emendativa in esame siano preceduti da un'interlocuzione con l'INAIL, in mancanza della quale andrebbero individuate risorse aggiuntive, al fine di evitare che il taglio delle tariffe vada a incidere sulla tutela della sicurezza dei lavoratori. Ribadisce, dunque, la netta contrarietà del suo gruppo alla proposta emendativa in esame e chiede ai relatori un ripensamento, in modo da poter affrontare la questione all'esito di una riflessione che consenta di individuare la soluzione migliore.
  Osserva, infatti, come non siano state fornite risposte sul tema delle coperture. In particolare, sottolinea come non risulti che le coperture recate dalla proposta emendativa in esame siano state verificate dalla Ragioneria generale dello Stato e stigmatizza il fatto che, nonostante vi sia stato, in considerazione dell'andamento dei lavori, molto tempo a disposizione, il Governo non si sia assunto la responsabilità di presentare proprie proposte emendative, verificate dalla Ragioneria generale dello Stato, affidando di fatto il compito di presentarle ai relatori, i quali non dispongono delle strutture tecniche necessarie per la verifica degli oneri finanziari.
  Invita, conclusivamente, a ritirare la proposta emendativa in esame, al fine di approfondire la questione e di introdurre le relative misure nell'ambito di un futuro, ulteriore intervento normativo.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che le Commissioni procederanno alla votazione dell'articolo aggiuntivo Comaroli 3.0.12, come riformulato.

  Luigi MARATTIN (PD) giudica grave che si proceda alla votazione senza che il Governo abbia risposto alle domande formulate dall'opposizione.

  Carla RUOCCO, presidente, rileva come il Governo sia precedentemente intervenuto.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva come non sia stata data risposta alla domanda relativa alla verifica delle coperture da parte della Ragioneria generale dello Stato.

  La Viceministra Laura CASTELLI ribadisce come sulla proposta emendativa in esame vi sia il parere favorevole del Ministero dell'economia e delle finanze.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva come tale risposta sia insufficiente, in quanto non Pag. 9chiarisce quali siano le risorse individuate a copertura della proposta emendativa in esame.

  Claudio MANCINI (PD) ritiene che, a fronte delle domande poste dall'opposizione al Governo, la presidenza delle Commissioni abbia il dovere di chiedere al Governo di rispondere.

  Carla RUOCCO, presidente, rileva come il Governo sia già intervenuto.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Comaroli 3.012, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente, sospende la seduta fino alle 11.45, al fine di consentire ai membri delle Commissioni di prendere contezza delle ulteriori proposte di riformulazione avanzate dai relatori, che sono in distribuzione.

  La seduta, sospesa alle 11.15, riprende alle 11.50.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che sono in distribuzione anche le riformulazioni degli emendamenti Daga 24.3 e Scagliusi 44.4.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, con riferimento alla riformulazione dell'emendamento Scagliusi 44.4, avente ad oggetto la rilevante tematica degli incentivi fiscali per promuovere la crescita dell'Italia meridionale, rinnova la richiesta, già avanzata in una precedente seduta in relazione ad una proposta emendativa a sua prima firma, che la Ministra per il Sud venga a riferire sulla richiamata questione, in modo tale da fornire elementi di maggior dettaglio.

  Maria Elena BOSCHI (PD), intervenendo anch'essa sull'ordine dei lavori, fa presente che talune delle riformulazioni distribuite prima della sospensione della seduta, riguardano anche proposte emendative dei relatori già in precedenza presentate. Anche a voler prescindere da una valutazione circa gli eventuali profili di ammissibilità del contenuto delle suddette riformulazioni, ritiene comunque necessario stabilire al riguardo un termine per la presentazione di subemendamenti, posto che le predette riformulazioni si configurano, in taluni casi, come vere e proprie nuove proposte emendative.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) e Francesco BOCCIA (PD) si associano alla richiesta da ultimo formulata dalla deputata Boschi.

  Carla RUOCCO, presidente, nel riservarsi di assumere a breve una decisione al riguardo, ritiene comunque per il momento opportuno procedere nell'esame delle proposte emendative di iniziativa parlamentare che risultano ancora accantonate.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la V Commissione, formula un invito al ritiro sugli emendamenti Moretto 10.13 e Moroni 10.25, in quanto risulterebbero sostanzialmente assorbiti dall'emendamento 10.34 dei relatori, di cui raccomanda l'approvazione.

  Gianluca BENAMATI (PD) chiede chiarimenti circa l'effettivo assorbimento dell'emendamento Moretto 10.13 da parte dell'emendamento dei relatori 10.34, dal momento che, qualora non sussistesse tale assorbimento, rimarrebbe valido solo l'invito al ritiro.

  Carla RUOCCO, presidente, invita i relatori, qualora non ci siano i margini per considerare l'emendamento Moretto 10.13 assorbito dall'emendamento dei relatori 10.34, ad esprimere parere contrario.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, sottolinea che l'emendamento Moretto 10.13 è da ritenersi assorbito in quanto concerne la medesima materia, ovvero la cessione del credito.

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  Maria Elena BOSCHI (PD), pur esprimendo apprezzamento per la disponibilità dei relatori, sottolinea che i due emendamenti in questione propongono due soluzioni diametralmente opposte, dal momento che l'emendamento Moretto 10.13 prevede la cessione del credito alle sole banche, mentre l'emendamento dei relatori contempla anche l'ipotesi di una cessione a soggetti imprenditoriali.

  Gianluca BENAMATI (PD), associandosi agli apprezzamenti della collega Boschi circa la buona volontà dimostrata dai relatori, sottolinea che la soluzione proposta dai relatori stessi sembra penalizzare le piccole aziende dal momento che prevede l'allargamento della platea dei potenziali beneficiari dello sconto fiscale ai sub fornitori, che non hanno grandi capacità fiscali, dell'azienda che effettua la ristrutturazione.

  Carla RUOCCO, presidente, precisa che delle diciotto proposte di riformulazione, otto sono dei relatori. Tuttavia sette di queste – tutte ad eccezione dell'emendamento 44.4 – prevedono modifiche molto limitate. Pertanto, appellandosi al buonsenso dei colleghi, fissa il termine della presentazione dei subemendamenti alle ore 13.30.

  Francesco BOCCIA (PD), pur non mettendo in discussione il fatto che le modifiche introdotte con le riformulazioni siano minime, evidenzia che è del tutto inusuale che i relatori propongano delle riformulazioni di propri emendamenti, di fatto correggendo sé stessi. Inoltre rileva che nei testi delle riformulazioni fatti circolare non sono state evidenziate in grassetto le parti modificate. Invita pertanto gli uffici a predisporre un nuovo fascicolo delle riformulazioni, nel quale siano evidenziate le modifiche rispetto al testo originario.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede alla presidente di chiarire se intenda accedere alla richiesta dell'onorevole Boccia di predisporre un nuovo fascicolo degli emendamenti riformulati e di fissare un nuovo termine per i subemendamenti, ovvero se sia disponibile a posticipare il termine per la presentazione degli stessi subemendamenti.

  Carla RUOCCO, presidente, comunica che il termine per la presentazione dei subemendamenti è da intendersi posticipato alle ore 15.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) chiede di chiarire se la riformulazione dell'emendamento 44.4 è da intendersi attribuibile ai relatori ovvero al collega Scagliusi.

  Luigi MARATTIN (PD) sottolinea che si tratta a tutti gli effetti di un nuovo emendamento dei relatori, peraltro nella forma di un articolo aggiuntivo.

  Carla RUOCCO, presidente, concorda con la precisazione del collega Marattin.

  Luigi MARATTIN (PD) esprime grande disappunto per il fatto che sia stata presentata una nuova proposta emendativa dei relatori, dal momento che, nel corso di una riunione dei capigruppo delle Commissioni bilancio e finanze svoltasi giovedì scorso, era stato concordato che sarebbero state esaminate solo quattro ulteriori proposte emendative dei relatori. In cambio, l'opposizione avrebbe rinunciato ad utilizzare strumenti ostruzionistici.

  Carla RUOCCO, presidente, sottolinea che il testo riformulato dell'emendamento 44.4 è collocato nel fascicolo delle riformulazioni e dunque, in base a quanto comunicato in corso di seduta, può essere subemendato entro le 15, indipendentemente dal fatto che sia stato riformulato dal collega Scagliusi o dai relatori.

  Luigi MARATTIN (PD) ribadisce che in base agli accordi assunti nella riunione di giovedì scorso, Governo e relatori si erano impegnati a presentare solo quattro nuove proposte emendative.

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  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede ai presidenti Ruocco e Borghi di farsi garanti dei diritti delle opposizioni e degli accordi raggiunti in sede di riunione dei capigruppo. Evidenzia che se l'attuale versione dell'emendamento 44.4 costituisce una riformulazione occorre valutarne l'ammissibilità e, a suo avviso, andrebbe considerata inammissibile in quanto si configura come articolo aggiuntivo. Se, al contrario, si tratta di un nuovo emendamento dei relatori, ciò costituirebbe una palese violazione dell'accordo raggiunto nella riunione di giovedì. A tale riguardo ricorda che delle quattro proposte emendative presentate in quella sede dai relatori tre sono state giudicate inammissibili: l'unico valutato come ammissibile anche dalle opposizioni è stato l'emendamento relativo agli interventi per le zone terremotate, data la rilevanza del tema.

  Carla RUOCCO, presidente, sottolinea l'opportunità di procedere con l'esame degli ulteriori emendamenti, rinviando ad un successivo approfondimento la tematica relativa all'emendamento Scagliusi 44.4, sul quale peraltro il Governo è invitato a fornire chiarimenti.

  Roberto OCCHIUTO (FI), associandosi alle considerazioni dei colleghi sulla natura di articolo aggiuntivo dell'emendamento 44.4, ritine che ne debba essere valutata l'ammissibilità, dichiarando fin da ora il parere favorevole del gruppo Forza Italia. Invita, inoltre, la presidenza a garantire l'ordinato svolgimento dei lavori.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) chiede ai relatori di chiarire se intendano considerare la proposta emendativa 44.4 come proprio emendamento.

  Luigi MARATTIN (PD), ricordando che anche la collega Lucaselli era presente alla riunione di giovedì sera, ribadisce che qualora i relatori venissero meno all'impegno di non presentare nuove proposte emendative, anche l'opposizione si sentirebbe libera dal proprio impegno a consentire un ordinato svolgimento dei lavori.

  Carla RUOCCO, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.25, riprende alle 12.40.

  Carla RUOCCO, presidente, comunica che la riformulazione dell'emendamento Scagliusi 44.4 presentata dai relatori non può essere considerata una mera riformulazione. Pertanto, chiede ai relatori se intendono presentare un emendamento dal contenuto analogo, che, a giudizio della presidenza delle Commissioni riunite, sarebbe ammissibile.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, formalizza la presentazione di una proposta emendativa avente lo stesso contenuto della riformulazione dell'emendamento Scagliusi 44.4 precedentemente distribuita, che assume la numerazione 44.06 (vedi allegato 1). In proposito, evidenzia che l'unica motivazione per cui si è venuti meno agli accordi conclusi con le opposizioni nella giornata di giovedì è l'urgenza di affrontare la materia della crescita dell'Italia meridionale. Ricorda, infine, che un emendamento analogo era stato presentato dall'onorevole Gusmeroli e successivamente ritirato a causa del possibile contrasto con la normativa dell'Unione europea.

  Carla RUOCCO, presidente, ribadisce che il termine per la presentazione dei subemendamenti alle parti riformulate degli emendamenti dei relatori e all'articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori è fissato alle ore 15 della giornata odierna.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, ribadisce l'invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Muroni 10.25. Avverte che l'emendamento Vallascas 10.10 risulterebbe assorbito dall'approvazione dell'emendamento 10.34 dei relatori. Esprime parere contrario sui subemendamenti Morassut 0.10.34.7, Librandi 0.10.34.8, Schullian Pag. 120.10.34.2, Moretto 0.10.34.5, Muroni 0.10.34.1, Marattin 0.10.34.16 e 0.10.34.17, Benamati 0.10.34.9, Ungaro 0.10.34.13, Melilli 0.10.34.14 e 0.10.34.15 e Gebhard 0.10.34.3 e 0.10.34.4. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.34 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 2). Ricorda che gli emendamenti Vallascas 10.9 e Bianchi 10.18 sono stati ritirati. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Benamati 10.32. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20, purché siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere favorevole sull'emendamento Vallascas 10.19. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.014, che risulterebbe, a suo avviso, assorbito dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016 nel testo riformulato. Esprime parere favorevole sull'emendamento De Lorenzis 10.016, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Luigi MARATTIN (PD), nel far presente che la seduta è ripresa senza che in aula fosse presente un solo membro del suo gruppo, contesta la decisione della presidenza delle Commissioni riunite in merito alla riformulazione dell'emendamento Scagliusi 44.4, che è stata presentata come articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori, violando quindi l'accordo raggiunto dai capigruppo nella giornata di giovedì.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, nel ribadire le considerazioni precedentemente svolte, riconosce che una riformulazione della proposta emendativa presentata dall'onorevole Gusmeroli sarebbe stata proceduralmente più opportuna, ma, poiché tale emendamento è stato ritirato e vista l'urgenza di un intervento che stimoli la crescita del Meridione, si è deciso di procedere presentando un'ulteriore proposta emendativa.

  Luigi MARATTIN (PD), osservando che un argomento di tale rilevanza e urgenza potrebbe essere affrontato dal Governo con l'emanazione di un apposito decreto-legge, chiede che i lavori delle Commissioni siano sospesi brevemente per procedere a un incontro tra i capigruppo volto ad affrontare la questione.

  Carla RUOCCO, presidente, non essendovi obiezioni, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.45, riprende alle 13.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori (vedi allegato 2), dopo avere affermato di non condividere il giudizio di ammissibilità formulato dalla presidenza, chiede di conoscere dai relatori e dalla rappresentante del Governo per quale motivo abbiano deciso di non rispettare l'impegno, assunto lo scorso giovedì con le opposizioni, di non presentare nuove proposte emendative.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, dopo avere ricordato che un emendamento di analogo contenuto era già stato presentato, osserva che la necessità di intervenire tempestivamente per evitare il fallimento o una capitalizzazione eccessivamente bassa degli istituti di credito ha imposto la decisione di riformulare l'emendamento Scagliusi 44.4 nel senso proposto, in modo da evitare di mettere in difficoltà le zone del Paese in cui, come nel Meridione, il tessuto produttivo è fortemente dipendente dalle banche. La necessità di verificare lo strumento più idoneo, anche alla luce della conformità con l'ordinamento europeo, ha imposto di presentare solo nella seduta odierna la proposta di riformulazione in discussione.

Pag. 13

  La Viceministra Laura CASTELLI, rinviando alla relazione tecnica allegata all'emendamento, che espone in modo puntuale le finalità della proposta normativa, ricorda che, nel corso dell'esame del decreto-legge, il Governo aveva già preannunciato chiaramente l'intenzione di intervenire per scongiurare il peggioramento della situazione, che si sarebbe scaricato sul tessuto produttivo meridionale, che già soffre per la crisi del suo sistema creditizio.

  Silvia FREGOLENT (PD), ringraziando il relatore e la rappresentante del Governo per la sensibilità dimostrata nei confronti delle richieste del Partito Democratico, concorda sulla necessità di intervenire con urgenza su una situazione «esplosiva», che, tuttavia, richiede estrema cautela nella procedura da adottare, anche per evitare conflitti con la normativa europea. Tuttavia, non può fare a meno di sottolineare che la maggioranza, una volta al Governo, nonostante le affermazioni fatte nella scorsa legislatura, si è dovuta piegare a logiche prima rifiutate, adottando gli strumenti a disposizione. Pur ribadendo che la strada migliore sarebbe stata quella di presentare un nuovo emendamento, senza passare attraverso finte riformulazioni di emendamenti già presentati, e preso atto della chiarezza degli intenti, che ritiene condivisibili, assicura il sostegno del gruppo del Partito Democratico alle scelte a favore dei cittadini.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative all'articolo 10, i cui pareri di relatori e Governo sono stati resi in precedenza.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'emendamento Moretto 10.13 di cui è firmatario, chiede ai relatori e alla rappresentante del Governo di riflettere sulla necessità di ampliare la platea dei beneficiari del credito di imposta per gli interventi di ristrutturazione di efficienza energetica e per l'adozione di misure antisismiche, per scongiurare l'inefficacia di una misura che, nell'attuale formulazione, appare accessibile solo alle aziende con grandi capacità finanziarie.

  Stefano FASSINA (LeU), pur apprezzando lo sforzo dei relatori, osserva che, in mancanza di modifiche, la norma appare suscettibile di aggravare le distorsioni a danno delle piccole imprese. L'intervento modificativo si impone per evitare che l'obiettivo, certamente condivisibile, non sia centrato, a causa della scelta di strumenti sbagliati. In ogni caso, per risolvere il problema della copertura sul saldo dell'indebitamento netto, ritiene che la sede migliore sia la prossima legge di bilancio.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Moretto 10.13.

  Luca PASTORINO (LeU), intervenendo sull'emendamento Muroni 10.25, di cui è firmatario, ribadisce quanto affermato dai colleghi già intervenuti. Tornando, quindi, alla necessità di intervenire per il sostegno degli istituti bancari meridionali, di cui alla riformulazione proposta dai relatori dell'emendamento Scagliusi 44.4, su cui preannuncia il voto favorevole del gruppo di LeU, sottolinea l'urgenza di intervenire anche a favore della banca CARIGE, come proposto, tra l'altro, dall'articolo aggiuntivo Gusmeroli 9.03, poi ritirato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Muroni 10.25.

  Carla RUOCCO, presidente, chiede ai relatori di esprimere nuovamente il parere sui subemendamenti all'emendamento 10.34 a loro firma.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, relatore per la V Commissione, ribadisce il parere contrario già espresso sui subemendamenti Morassut 0.10.34.7, Librandi 0.10.34.8, Schullian 0.10.34.2, Moretto 0.10.34.5, Muroni 0.10.34.1, Marattin 0.10.34.16 e 0.10.34.17, Benamati 0.10.34.9, Ungaro 0.10.34.13, Melilli 0.10.34.14 e 0.10.34.15, Gebhard Pag. 140.10.34.3 e 0.10.34.4. Raccomanda, infine, l'approvazione dell'emendamento 10.34 dei Relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime nuovamente parere conforme a quello dei relatori e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 10.34 dei Relatori.

  Luigi MARATTIN (PD), illustrando il subemendamento Morassut 0.10.34.7, ritiene necessario ridurre la pressione sulle aziende sul fronte della liquidità, a suo giudizio eccessiva nella formulazione dell'emendamento 10.34 dei Relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Morassut 0.10.34.7, Librandi 0.10.34.8, Schullian 0.10.34.2, Moretto 0.10.34.5 e Muroni 0.10.34.1.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sul suo subemendamento 0.10.34.16, ritiene opportuno coinvolgere il sistema bancario per attenuare la pressione di liquidità a carico delle imprese.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Marattin 0.10.34.16 e 0.10.34.17.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sul suo subemendamento 0.10.34.9, ritiene che la trasformazione del credito di imposta in un rimborso fiscale possa favorire le aziende attualmente escluse dalle ristrutturazioni perché di dimensioni troppo ridotte, attraverso l'aumento dell'accesso al sistema bancario dei cittadini che considerano più conveniente la certezza del rimborso.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Benamati 0.10.34.9, Ungaro 0.10.34.13, Melilli 0.10.34.14 e 0.10.34.15, Gebhard 0.10.34.3 e 0.10.34.4 e approvano l'emendamento 10.34 dei Relatori (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'emendamento Vallascas 10.10, in precedenza accantonato, è da ritenersi assorbito dall'approvazione dell'emendamento 10.34 dei Relatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Benamati 10.32.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede ai relatori chiarimenti sulla proposta di riformulazione degli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20, che a lei non risulta in distribuzione.

  Luigi MARATTIN (PD), in considerazione del gran numero di proposte di riformulazione, invita la presidenza a procedere con maggiore ordine, per dare modo ai deputati di esprimersi con contezza sugli emendamenti posti in votazione.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che gli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20 sono da intendersi accantonati per consentire i necessari approfondimenti sulla riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vallascas 10.19 (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.014 è da ritenersi assorbito in caso di approvazione dell'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016, nella riformulazione proposta dai relatori (vedi allegato 2), che è stata accettata dai presentatori dello stesso.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva che l'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016 interviene su una norma della legge di bilancio che prevede incentivi alla rottamazione per l'acquisto di veicoli non inquinanti ampliando la platea dei beneficiari dei predetti incentivi, e che pertanto dovrebbe recare indicazioni relative alla copertura, che invece non sono presenti.

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  La Viceministra Laura CASTELLI replica al collega Marattin precisando che la norma inserita in legge di bilancio prevede l'istituzione di un fondo con un tetto di spesa, pertanto non necessita di copertura, come invece accade nel caso di una detrazione fiscale. Dal punto di vista contabile, si tratta infatti di situazioni differenti.

  Gianluca BENAMATI (PD) sollecita maggiore chiarezza in ordine alla riformulazione dell'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016. Osserva che il fondo in oggetto è alimentato dalle sovrattasse dovute al momento della immatricolazione di veicoli inquinanti e che pertanto finirà per penalizzare i cittadini meno abbienti. Per questa ragione, il gruppo del Partito democratico non può che essere contrario allo spirito della norma.

  Luigi MARATTIN (PD) evidenzia che, posto che il fondo previsto nella legge di bilancio ha un tetto di spesa, se aumenta la platea dei beneficiari degli incentivi, o si riduce l'importo unitario oppure non tutti gli aventi diritto ne beneficeranno.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.014 è stato assorbito dall'approvazione dell'articolo aggiuntivo De Lorenzis 10.016, nel testo riformulato. Ricorda quindi che i relatori hanno espresso parere favorevole sugli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20, nel testo riformulato.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza che venga posto un limite alla possibilità per i relatori di proporre ulteriori nuove riformulazioni.

  La Viceministra Laura CASTELLI precisa che la riformulazione degli identici emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20 è stata depositata la scorsa settimana.

  Luigi MARATTIN (PD) sottolinea che averla depositata non vuol dire che sia stata distribuita e dichiara che il gruppo del Partito Democratico non è più disposto ad accettare ulteriori nuove riformulazioni da parte dei relatori.

  Carla RUOCCO, presidente, assicura che non verranno proposte ulteriori nuove riformulazioni volte a stravolgere il testo delle proposte emendative oggetto della riformulazione. Potrebbero invece essere presentate riformulazioni volte ad apportare mere correzioni di forma. Esorta quindi i colleghi a mantenere l'atteggiamento flessibile mostrato finora.

  Maria Elena BOSCHI (PD) rammenta che generalmente le correzioni formali del testo sono apportate dagli uffici al termine dell'esame di un provvedimento. Altra cosa sono le riformulazioni, che devono essere esaminate dai gruppi. Propone quindi alla presidenza di verificare con gli uffici che la totalità delle riformulazioni depositate siano state anche distribuite, in modo da non essere costretti ogni volta a sospendere i lavori per dare ai deputati il tempo di esaminarle.

  Carla RUOCCO, presidente, sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.45, riprende alle 14.50.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che le Commissioni procederanno ora all'esame degli emendamenti D'Incà 10.7 e Ungaro 10.20, come riformulati prima della sospensione della seduta.

  Massimo UNGARO (PD) chiede delucidazioni in ordine alla previsione della mancata cedibilità del credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari contenuta nella proposta di riformulazione avanzata dai relatori, e condivisa dal Governo, sull'emendamento a sua firma 10.20 e D'Incà 10.7.

Pag. 16

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, fa presente che la suddetta cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari è suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, configurandosi inevitabilmente quale maggior debito pubblico.

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sulla riformulazione proposta, evidenzia la necessità di trovare una soluzione adeguata per un settore trainante quale è quello dell'edilizia e delle ristrutturazioni, ipotizzando ad esempio – stante l'impossibilità di procedere ad una cessione del credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari – forme alternative di rimborso fiscale. A suo giudizio, la riformulazione proposta non è del tutto condivisibile, in quanto se da un lato amplia la platea degli interventi dall'altro non risolve i problemi legati alla capacità di accesso a tale importante settore da parte delle piccole e medie imprese.

  Luigi MARATTIN (PD) domanda come sia conciliabile la posizione testé assunta in merito alla incedibilità del credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari rispetto a quella invece manifestata da taluni suoi autorevoli esponenti in materia di cosiddetti mini bot, posto che anche questi ultimi sono suscettibili di determinare maggior debito pubblico.

  Claudio BORGHI, presidente, osserva che per quanto lo riguarda i mini bot, attualmente all'attenzione del dibattito pubblico, equivalgono a debito già esistente.

  Massimo UNGARO (PD) non accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 10.20.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento D'Incà 10.7. Avverte altresì che sull'emendamento Ungaro 10.20, il cui presentatore non accetta la riformulazione proposta ed insiste per la votazione, il parere è pertanto da intendersi contrario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento D'Incà 10.7, nel testo riformulato (vedi allegato 2) e respingono l'emendamento Ungaro 10.20.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede chiarimenti circa l'impegno assunto dalla viceministra Castelli a presentare le relazioni tecniche riferite a talune proposte emendative.

  La Viceministra Laura CASTELLI comunica di aver depositato agli atti delle Commissioni le relazioni tecniche in questione.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti relativi all'articolo 12, nonché parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 12.029 dei relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede una breve sospensione per valutare la riformulazione, proposta dai relatori, dell'articolo aggiuntivo 12.029.

  La seduta sospesa alle 15.05, riprende alle 15.10.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici subemendamenti Baratto 0.12.029.1, Zucconi 0.12.029.2 e Schullian 0.12.029.4, nonché il subemendamento Mandelli 0.12.029.3.
  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo dei relatori 12.029, come riformulato (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti relativi all'articolo Pag. 17aggiuntivo 13.022, nonché raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 13.022 dei relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 13.022 dei relatori.

  Massimo UNGARO (PD), illustrando il subemendamento Topo 0.13.022.9 di cui è cofirmatario, sottolinea che esso mira a rendere i gestori delle strutture ricettive responsabili del pagamento dell'imposta di soggiorno, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi. Chiede dunque chiarimenti sulle ragioni per le quali il Governo ha espresso parere contrario su questa norma, che risulta migliorativa della legislazione vigente ed è richiesta a gran voce dal settore alberghiero.

  La Viceministra Laura CASTELLI precisa che si tratta di una decisione politica assunta sulla base delle valutazioni espresse dai Ministeri competenti.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Nardi 0.13.022.4, gli identici subemendamenti Baratto 0.13.022.1, Schullian 0.13.022.2 e Zucconi 0.13.022.3, nonché gli identici subemendamenti Schullian 0.13.022.5 e Baratto 0.13.022.6; inoltre, respingono i subemendamenti a firma Zucconi 0.13.022.12 e 0.13.022.14, nonché gli identici subemendamenti Paolo Russo 0.13.022.8, Topo 0.13.022.9, Zucconi 0.13.022.10, Schullian 0.13.022.11 e Lollobrigida 0.13.022.15, Bignami 0.13.022.16. Infine, respingono il subemendamento Schullian 0.13.022.17, gli identici subemendamenti Baratto 0.13.022.20, Zucconi 0.13.022.21 e Schullian 0.13.022.22, nonché gli identici subemendamenti Zucconi 0.13.022.23, Baratto 0.13.022.24 e Schullian 0.13.022.25.
  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 13.022 dei relatori (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, precisa che è in distribuzione una riformulazione dell'articolo aggiuntivo dei relatori 16.061, per il quale propone l'accantonamento.

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede di chiarire quante riformulazioni sono ancora in via di predisposizione da parte dei relatori, lamentando che i gruppi di opposizione non dispongono del tempo sufficiente per valutarne la portata.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, ribadendo che la riformulazione relativa all'articolo aggiuntivo dei relatori 16.061 è in distribuzione, precisa che sono in corso di riformulazione l'articolo aggiuntivo dei relatori 32.02, limitatamente ad alcune questioni di coordinamento formale, nonché l'articolo aggiuntivo dei relatori 26.026.

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori è da ritenersi accantonato.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere contrario su tutti i subemendamenti relativi all'emendamento 17.8 dei relatori, nonché raccomanda l'approvazione dell'emendamento 17.8 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento 17.8 dei relatori, come riformulato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti a prima firma Marattin 0.17.8.2 e 0.17.8.1, nonché il subemendamento Osnato 0.17.8.3, e approvano l'emendamento 17.8 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).

  Claudio BORGHI, presidente, comunica che l'emendamento Marattin 17.3, l'emendamento dei relatori 18.24, gli emendamenti Gusmeroli 18.2 e Fogliani 18.22 sono da intendersi ritirati.

Pag. 18

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 18.1, purché riformulato nel testo riportato in allegato (vedi allegato 2).

  Le Commissioni approvano l'emendamento Comaroli 18.1, come riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Vallascas 18.09 e una riformulazione orale dell'articolo aggiuntivo Vallascas 18.011.

  Silvia FREGOLENT (PD) esprime un fermo dissenso per la modalità di riformulare il testo in via orale.

  Claudio BORGHI, presidente, concordando con la considerazione della collega Fregolent, chiede di distribuire il testo scritto della riformulazione dell'articolo aggiuntivo Vallascas 18.011.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, precisa che l'emendamento dei relatori 18.24, che risulta ritirato, sarà oggetto di un ordine del giorno in Assemblea.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede chiarimenti sulla riformulazione relativa all'articolo aggiuntivo dei relatori 19.012, in particolare sull'inserimento delle pubbliche amministrazioni quali soggetti passibili di azioni penali, al pari delle aziende private. A suo avviso, la presenza delle pubbliche amministrazioni può costituire un disincentivo per i privati ad avviare la causa.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che in talune fattispecie, le pubbliche amministrazioni possono essere coinvolte nell'azione penale.

  Gianluca BENAMATI (PD), associandosi all'intervento dell'onorevole Fregolent, evidenzia che non è chiaro quale sia lo scopo della riformulazione dell'articolo aggiuntivo 19.012 dei relatori, alla luce del fatto che tale riformulazione estende la platea dei beneficiari, ma riguarda sempre i rapporti tra privati.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che la riformulazione dell'articolo aggiuntivo 19.012 proposta dai relatori si differenzia dalla formulazione originaria per la diversa modalità di erogazione del finanziamento.

  Gianluca BENAMATI (PD) ribadisce che la norma prevista dall'articolo aggiuntivo 19.012 dei relatori come riformulato verrà applicata solo nei rapporti tra privati, poiché la fattispecie prevista è difficilmente applicabile alle pubbliche amministrazioni.

  Claudio BORGHI, presidente, non escludendo che la fattispecie possa essere applicata anche alle pubbliche amministrazioni, ribadisce che la differenza tra la versione riformulata e la versione originaria dell'articolo 19.012 dei relatori riguarda la modalità di erogazione del finanziamento.

  Gianluca BENAMATI (PD) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo 19.012 dei relatori nel testo riformulato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli articoli aggiuntivi 19.012 dei relatori nel testo riformulato e Vallascas 18.011 nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo per dichiarazione di voto sull'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori, evidenzia lo stato di crisi in cui versa l'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. In proposito, chiede ai relatori di chiarire se l'articolo aggiuntivo in esame ha lo scopo di salvare tale Istituto.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, fa presente che l'intenzione dell'articolo aggiuntivo 16.061 Pag. 19è quella indicata dall'onorevole Fregolent, seppure non si tratta di un intervento sostanziale, ma semplicemente di un sostegno in vista di un generale ripensamento della gestione degli enti previdenziali.

  Silvia FREGOLENT (PD) annuncia il voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori nel testo riformulato, apprezzando il cambiamento di opinione dei deputati del gruppo del MoVimento 5 Stelle in merito al sostegno al settore del giornalismo.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Maria Elena BOSCHI (PD) chiede alla rappresentante del Governo se il sottosegretario Crimi è a conoscenza del parere favorevole del Governo sull'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori testé approvato.

  La Viceministra Laura CASTELLI, ribadendo la posizione unitaria del Governo, fa presente che l'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori ha lo scopo di delineare un percorso volto a garantire la sostenibilità economico-finanziaria dell'ente di previdenza.

  Silvia FREGOLENT (PD), apprezzando l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 16.061 dei relatori, evidenzia che non sostenere gli enti previdenziali in crisi avrebbe, tra l'altro, la conseguenza di aggravare i conti dell'INPS.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, propone di mantenere accantonati gli emendamenti Varrica 23.3, Bellachioma 23.8 e gli identici emendamenti Comaroli 23.1 e Gusmeroli 23.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Daga 24.3, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Varrica 23.3, Bellachioma 23.8 e gli identici emendamenti Comaroli 23.1 e Gusmeroli 23.4 rimangono accantonati.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Daga 24.3 nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Francesco BOCCIA (PD), in merito all'emendamento Daga 24.3 testé approvato, in materia di approvvigionamento idrico, evidenzia che esso merita di essere discusso approfonditamente poiché integra una disposizione della legge di bilancio per il 2018 che disciplinava la trasformazione della società che si occupa di approvvigionamento idrico nel distretto idrografico dell'Appennino meridionale. Pur evidenziando che il suo gruppo aveva chiesto un prolungamento della concessione fino al 2023, chiede di sottoscrivere l'emendamento Daga 24.3 nel testo riformulato. Si domanda, tuttavia, se l'approvazione di tale emendamento possa rappresentare in futuro l'inizio di un serio dibattito sull'acqua pubblica all'interno della maggioranza.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 26.29 dei relatori (vedi allegato 2).

  Claudio BORGHI, presidente, in merito all'articolo aggiuntivo 28.06 dei relatori, avverte che la disposizione della lettera a) risulta assorbita dall'approvazione degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 4.011 e Gusmeroli 4.017.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 28.06 dei relatori nella parte non assorbita dall'approvazione degli identici articoli aggiuntivi Ruocco 4.011 e Gusmeroli 4.017 (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla Pag. 20presidenza delle Commissioni riunite di chiarire quale sia la ratio con cui si procede alla votazione delle proposte emendative. In particolare, chiede la ragione per cui, dopo la votazione dell'emendamento 26.29 dei relatori, non si è votato l'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori in materia di contratto di espansione.

  Claudio BORGHI, presidente, replicando all'onorevole Benamati, fa presente che non si è votato l'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori su richiesta degli stessi relatori, che sono in attesa di ricevere gli ultimi chiarimenti.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere favorevole sull'emendamento De Toma 29.6.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che la lettera b) dell'emendamento De Toma 29.6 risulta assorbita dall'approvazione dell'emendamento Vallascas 29.4.

  Le Commissioni approvano l'emendamento De Toma 29.6 per la parte non assorbita dall'approvazione dell'emendamento Vallascas 29.4 (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Liuzzi 29.010 e Bellachioma 30.1, purché siano riformulati nello stesso testo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Mauro DEL BARBA (PD), intervenendo per dichiarazione di voto sulla nuova formulazione delle identiche proposte emendative Liuzzi 29.010 e Bellachioma 30.1, ne condivide la finalità. Tuttavia, ritiene più corretto prevedere che per la nomina del Commissario straordinario incaricato di sovraintendere alla programmazione degli interventi sulla rete viaria nella tratta Lecco-Sondrio sia necessario anche il parere del presidente della provincia di Sondrio.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), associandosi all'intervento dell'onorevole Del Barba, fa presente che la nomina del Commissario straordinario dovrebbe tener conto della posizione di tutte le province coinvolte.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA, replicando agli onorevoli Del Barba e Fragomeli, evidenzia la necessità che sia nominato un unico Commissario straordinario.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) ribadisce la necessità che tutte le province coinvolte si esprimano sulla nomina del Commissario straordinario.

  Mauro DEL BARBA (PD) ribadisce la necessità che nella nomina del Commissario straordinario sia coinvolto anche il presidente della provincia di Sondrio.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) dichiara di sottoscrivere, insieme al collega Del Barba, l'emendamento Bellachioma 30.1, come riformulato, in quanto affronta comunque il tema dei collegamenti viari tra la Valtellina e il capoluogo regionale, anche se non considera il problema dal punto di vista da loro in precedenza segnalato.

  Le Commissioni approvano le identiche proposte emendative Liuzzi 29.010 e Bellachioma 30.1, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Comaroli 30.2 e l'articolo aggiuntivo Belotti 38.025 risultano assorbiti dall'approvazione delle proposte Pag. 21emendative Liuzzi 29.010 e Bellachioma 30.1, come riformulati.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, relatore per la V Commissione, osserva che l'articolo aggiuntivo Critelli 30.025, in precedenza accantonato, sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Vallascas 48.3, ove i firmatari accettassero la riformulazione proposta dai relatori. Passando, quindi, alle proposte emendative all'articolo 32, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Ciaburro 32.5, Gusmeroli 32.13 e Incerti 32.30, nonché sull'emendamento Paxia 32.10. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 32.013 dei Relatori.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere favorevole all'articolo aggiuntivo 32.013 dei Relatori.

  Massimo UNGARO (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sugli identici emendamenti Ciaburro 32.5, Gusmeroli 32.13 e Incerti 32.30, che raccolgono il contenuto delle istanze portate avanti dal suo gruppo presso la XIII Commissione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Ciaburro 32.5, Gusmeroli 32.13 e Incerti 32.30 e l'emendamento Paxia 32.10 (vedi allegato 2).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che gli emendamenti Scalfarotto 32.36 e Lupi 32.35 sono da considerarsi assorbiti a seguito dell'approvazione dell'emendamento Paxia 32.10.

  Silvia FREGOLENT (PD) osserva che se i relatori avessero sottolineato per tempo la forte somiglianza del contenuto dell'emendamento Scalfarotto 32.36 con l'emendamento Paxia 32.10, i suoi firmatari avrebbero potuto prendere in considerazione la possibilità di sottoscrivere l'emendamento Paxia 32.10, prima che questo fosse posto in votazione.

  Claudio BORGHI, presidente, nonostante l'irritualità procedurale, consente alla sottoscrizione dell'emendamento Paxia 32.10, già approvato, da parte dei firmatari dell'emendamento Scalfarotto 32.36. Analoga concessione non può fare per l'emendamento Lupi 32.35, i cui sottoscrittori non sono presenti. In questo caso, l'emendamento deve considerarsi decaduto.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) sottoscrive l'emendamento Lupi 32.35.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che l'emendamento Lupi 32.35, sottoscritto dalla deputata Prestigiacomo, è da considerarsi assorbito in conseguenza dell'approvazione dell'emendamento Paxia 32.10. Avverte, quindi, che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Paxia 32.010.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 32.013 dei Relatori (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, relatore per la V Commissione, passando alle proposte emendative all'articolo 33, esprime parere contrario al subemendamento Sandra Savino 0.33.50.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 33.50 dei Relatori, nella nuova formulazione risultante in allegato (vedi allegato 2). Esprime, quindi, parere contrario sui subemendamenti Pastorino 0.33.51.2, 0.33.51.3, 0.33.51.4, 0.33.51.5, 0.33.51.6, 0.33.51.7 e 0.33.51.8, Marattin 0.33.51.18, 0.33.51.17 e 0.33.51.16, nonché sul subemendamento Pella 0.33.51.21. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento 33.51 dei Relatori.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello dei relatori e esprime parere favorevole sugli emendamenti 33.50, nel testo riformulato, e 33.51 dei Relatori.

Pag. 22

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Sandra Savino 0.33.50.1 e approvano l'emendamento 33.50 dei Relatori, come riformulato (vedi allegato 2). Quindi, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Pastorino 0.33.51.2, 0.33.51.3, 0.33.51.4, 0.33.51.5, 0.33.51.6, 0.33.51.7 e 0.33.51.8, Marattin 0.33.51.18, 0.33.51.17 e 0.33.51.16, nonché il subemendamento Pella 0.33.51.21 e approvano l'emendamento 33.51 dei Relatori (vedi allegato 2).

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che è stato ritirato l'emendamento Iezzi 33.4 e che gli identici emendamenti Pella 33.34 e Pastorino 33.40 risultano assorbiti in seguito all'approvazione dell'emendamento Bellachioma 30.1, come riformulato. Sono, quindi, da considerarsi assorbiti l'articolo aggiuntivo Comaroli 34.020, in seguito all'approvazione del medesimo emendamento Bellachioma 30.1, come riformulato.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, relatore per la VI Commissione, passando alle proposte emendative all'articolo 36, esprime parere contrario sull'emendamento Marattin 36.5, di contenuto analogo al subemendamento Marattin 0.36.20.1, sul quale esprime ugualmente parere contrario, come anche sul subemendamento Marattin 0.36.20.2, ed esprime parere favorevole sul subemendamento Bellachioma 0.36.20.5. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento 36.20 dei Relatori.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello dei relatori e esprime parere favorevole sull'emendamento 36.20 dei Relatori.

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sul suo subemendamento 0.36.20.1, chiede al Governo di chiarire se le somme corrisposte ai risparmiatori, di cui all'emendamento 36.20 dei Relatori, siano da considerarsi o meno un anticipo di quanto dovuto. La precisazione, a suo avviso, è utile per capire gli orientamenti futuri del Governo sul tema.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA chiarisce che si prevede la redistribuzione agli aventi diritto dell'eventuale residuo delle somme stanziate.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva che la risposta del rappresentante del Governo non chiarisce il punto da lui sollecitato.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene che il comma 507 dell'articolo 1 della legge di bilancio 2019, a suo avviso, è chiaro sul punto.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva che nemmeno la legge di bilancio 2019 chiarisce se le somme corrisposte esauriscano quanto dovuto ai risparmiatori o costituiscano un anticipo da integrare in futuro.

  Claudio BORGHI, presidente, ritiene che la previsione di una eventuale redistribuzione delle somme residuate dimostra che si parla di un anticipo dell'indennizzo dovuto.

  Pietro Carlo PADOAN (PD) non condivide quanto osservato dal presidente Borghi, in quanto la mancanza di residui non darebbe luogo a ulteriori corresponsioni.

  Silvia FREGOLENT (PD) si dichiara d'accordo con il collega Padoan sulla mancanza di chiarezza nella norma.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Marattin 36.5 e il subemendamento Marattin 0.36.20.1.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che il subemendamento Bellachioma 0.36.20.6 è stato ritirato dai presentatori.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, modificando il parere precedentemente espresso, esprime parere favorevole sul subemendamento Marattin 0.36.20.2, il cui contenuto Pag. 23è peraltro analogo a quello del successivo emendamento Marattin 36.6, su cui preannuncia l'espressione di un parere favorevole. Ricorda come la ratio di tali proposte emendative sia quella di dare precedenza, nell'erogazione degli indennizzi, ai pagamenti di importo non superiore a 50 mila euro.

  Luigi MARATTIN (PD), alla luce del preannunciato parere favorevole dei relatori sul suo emendamento 36.6, ritira il suo subemendamento 0.36.20.2, dal contenuto analogo.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano il subemendamento Bellachioma 0.36.20.5 e l'emendamento 36.20 dei relatori nel testo subemendato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 36 ad eccezione dell'emendamento Marattin 36.6, sul quale esprime parere favorevole.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), intervenendo sul suo emendamento 36.11, rileva come esso riguardi l'indennizzo in favore dei titolari di obbligazioni subordinate della Banca popolare di Vicenza. Ricorda come nell'ottobre 2014 il predetto istituto bancario sia stato sottoposto allo stress test e come, a seguito delle difficoltà patrimoniali emerse in tale circostanza, nel giro di una notte le obbligazioni convertibili siano state trasformate in azioni, senza che i titolari di tali obbligazioni ne siano stati preventivamente informati, con conseguenze pregiudizievoli a carico dei medesimi. Ricorda, infatti, come per i titolari di azioni sia previsto un indennizzo pari al 30 per cento, a fronte del 95 per cento previsto per i titolari di obbligazioni convertibili. Sottolinea come tale proposta emendativa non comporti criticità sotto il profilo della copertura finanziaria, in quanto il relativo fondo dispone della capienza necessaria, e come si tratti di un intervento di equità. Chiede, pertanto, che l'emendamento in esame sia quanto meno accantonato al fine di promuovere un ulteriore approfondimento.

  Claudio BORGHI, presidente, pur senza entrare nel merito della specifica vicenda menzionata dal deputato Zanettin, osserva come presumibilmente i titolari di obbligazioni convertibili avessero, all'atto della sottoscrizione di tali strumenti, prestato il proprio consenso alla loro trasformazione in azioni. Osserva come, nel caso contrario, la condotta della banca sarebbe stata illegittima e avrebbe dato luogo a ben altre conseguenze.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) precisa di non aver messo in dubbio la legittimità dell'operazione condotta dalla Banca popolare di Vicenza, ma di aver rilevato come tale condotta, pur non essendo illegittima, abbia dato luogo ad una grave ingiustizia sul piano sostanziale. Ribadisce, pertanto, l'invito a valutare l'accantonamento dell'emendamento in esame.

  Claudio BORGHI, presidente, pur manifestando la propria piena solidarietà ai risparmiatori coinvolti, ritiene che la previsione di un indennizzo pari al 95 per cento in favore dei titolari di obbligazioni convertite in azioni potrebbe costituire una forzatura.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) dichiara che potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di ritirare il suo emendamento 36.11 qualora vi sia un atteggiamento di attenzione da parte del Governo su un eventuale ordine del giorno in Assemblea relativo alla stessa materia.

  Andrea MANDELLI (FI) ricorda come il proprio gruppo sia da sempre impegnato sulla tematica posta dall'emendamento Zanettin Pag. 2436.11 e si associa alle considerazioni testé svolte dal deputato Zanettin.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) dichiara di ritirare l'emendamento a sua firma 36.11, nonché l'emendamento a sua firma 36.13 dal contenuto parzialmente analogo.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) dichiara di ritirare l'emendamento a sua firma 36.17, in quanto il decreto ivi previsto risulta essere stato già emanato.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Marattin 36.6 (vedi allegato 2).

  Pierantonio ZANETTIN (FI), intervenendo sull'emendamento a sua firma 36.14, rileva come esso sia volto ad assicurare la liquidazione di un importo pari al 100 per cento del danno subìto in favore dei risparmiatori nei confronti dei quali, in virtù di una sentenza o di un lodo arbitrale, risultino accertate condotte fraudolente. Sottolinea come l'attuale normativa presenti a suo avviso profili di illegittimità costituzionale, intervenendo in modo uguale su situazioni diverse. Rileva come il FIR disponga della capienza necessaria a fare fronte a tali richieste di risarcimento, anche in considerazione del fatto che non sono stati mossi rilievi al riguardo da parte della Presidenza in sede di vaglio dell'emendamento.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa come la Presidenza sia chiamata a valutare l'ammissibilità delle proposte emendative, non anche la relativa copertura finanziaria.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) ribadisce come il FIR disponga della capienza necessaria. Ribadisce, inoltre, come la proposta emendativa in esame sia volta ad evitare che situazioni diverse siano trattate in modo uguale, e a riconoscere, per coloro nei confronti dei quali sia stata accertata una condotta fraudolenta, il diritto al ristoro del 100 per cento del danno subìto.

  Andrea MANDELLI (FI), associandosi alle considerazioni del deputato Zanettin, chiede una riflessione molto attenta sui temi posti dall'emendamento in esame, rilevando come il suo accoglimento costituirebbe un segno di attenzione a fronte di situazioni delicate e delle richieste che provengono dal territorio.

  Luigi MARATTIN (PD), rilevando come anche il successivo emendamento a sua firma 36.7 intervenga sui temi posti dall'emendamento Zanettin 36.14, ricorda come il Partito democratico non abbia mai ritenuto condivisibile un meccanismo di rimborso che metta sullo stesso piano, riconoscendo in entrambi i casi ai titolari di azioni un indennizzo pari al 30 per cento, coloro i quali abbiano subìto condotte di misselling e tutti gli altri risparmiatori. Non comprende per quale motivo coloro i quali abbiano subìto tali condotte non possano aver diritto al risarcimento integrale e chiede al riguardo chiarimenti ai relatori.

  Claudio BORGHI, presidente, rileva come evidentemente la questione sia stata valutata dai relatori e dal Governo in termini differenti rispetto a quelli delineati dal deputato Marattin.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, rileva in primo luogo come sia stato già emanato il decreto di attuazione e come dunque l'accoglimento dell'emendamento Zanettin 36.14 porrebbe problemi di coordinamento normativo. Rileva, inoltre, come l'impostazione politica perseguita dall'attuale maggioranza, diversamente da quella precedente, vada nella direzione di dare risposte all'intera platea dei risparmiatori, e non soltanto a quelli vittime di accertate condotte fraudolente, in quanto le vicende in questione sono maturate in un quadro di generale carenza di informazioni. Ribadisce, pertanto, l'invito al ritiro degli emendamenti Zanetti 36.14 e Marattin 36.7.

  Luigi MARATTIN (PD), rilevato come le affermazioni del relatore Raduzzi non trovino Pag. 25riscontro in sentenze della magistratura, assicura comunque che l'intenzione del proprio gruppo non è quella di mettere in discussione il meccanismo di ristoro, ma soltanto, ferma restando l'impostazione politica scelta dalla maggioranza, quella di prevedere un'ulteriore possibilità, lasciando ai risparmiatori il diritto di ricorrere in sede giurisdizionale al fine di vedersi liquidato il 100 per cento del danno subìto. Rileva, inoltre, come sia stata a suo avviso inopportuna l'emanazione del decreto di attuazione prima della conversione del decreto-legge.

  Andrea MANDELLI (FI) dopo aver ascoltato le parole del collega Raduzzi, fa presente di aver ben compreso l'impostazione politica della maggioranza di cui egli fa parte, tuttavia non comprende le ragioni per le quali non si debba dare la possibilità ad un cittadino che si senta parte lesa di intraprendere un percorso per ottenere il dovuto ristoro.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) trova le argomentazioni esposte dal collega Raduzzi niente affatto convincenti, oltre che inconsistenti sul piano giuridico e su quello politico.
  Osserva, in particolare, che la norma recata dall'emendamento a sua firma 36.14 non confligge con il decreto attuativo già emanato e non confligge nemmeno con l'impostazione politica del meccanismo di ristoro delineato nel provvedimento, dal momento che non toglie nulla alla platea dei soggetti danneggiati ma offre la possibilità a chi ha ottenuto una sentenza a proprio favore di ottenere il 100 per cento del rimborso a lui spettante.

  Andrea MANDELLI (FI) invita i relatori e il Governo a compiere una ulteriore riflessione sull'emendamento in esame.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Zanettin 36.14.

  Luigi MARATTIN (PD) intervenendo sull'emendamento a sua prima firma 36.7, invita il Viceministro Garavaglia a chiarire le ragioni per cui il Governo è determinato a non concedere una possibilità in più ai cittadini danneggiati dagli istituti di credito, una possibilità che oltretutto non comporta alcun costo. Il relatore ha esposto le sue motivazioni, sarebbe corretto che anche il Governo illustrasse le proprie.

  Silvia FREGOLENT (PD) sottolinea l'importanza che il tema del risarcimento dei risparmiatori truffati ha avuto durante l'esame della legge di bilancio, nei successivi annunci, e quanto sia stato utilizzato durante la campagna elettorale. Il tema riveste un ruolo centrale anche per il Partito Democratico, ed è per questa ragione che invita il Viceministro Garavaglia a rispondere ai quesiti posti dal collega Marattin.

  Massimo UNGARO (PD) si associa alle considerazioni espresse dai colleghi del Partito Democratico ed invita anche lui il Governo a fornire risposte chiare ai quesiti posti, che sono chiari e specifici.

  Luca PASTORINO (LeU) si associa a quanto detto dai colleghi del Partito Democratico e, insieme al collega Fassina, chiede di sottoscrivere l'emendamento Marattin 36.7.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA, dopo aver sottolineato come il tema sia stato già ampiamente discusso, ricorda che l'Esecutivo ha impegnato nel Fondo finalizzato all'indennizzo dei risparmiatori una somma pari a 10 volte quella impegnata dal precedente Governo, a riprova della volontà di risolvere l'annosa questione. Tale determinazione si evince anche dal fatto che, poiché la norma recata dall'emendamento Marattin 36.6 appariva di buonsenso, è stata approvata, nonostante provenisse dall'opposizione.

  Silvia FREGOLENT (PD) fa presente che il rappresentante del Governo non ha risposto ai quesiti posti dal collega Marattin ed osserva che, stante l'entità delle risorse stanziate, allora a maggior ragione la norma contenuta nell'emendamento Marattin 36.7 dovrebbe essere attuabile.

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  Massimo UNGARO (PD) ringrazia il Viceministro Garavaglia per i chiarimenti offerti, tuttavia non può ritenersi soddisfatto, perché il Governo può anche stanziare ingenti risorse, ma se il meccanismo di ristoro è ingiusto si rischia di concedere risarcimenti a chi è in malafede e non riconoscere nulla a chi è stato realmente truffato.

  Mauro DEL BARBA (PD) ribadisce quanto detto dai colleghi del Partito Democratico circa il fatto che non si può chiudere il discorso affermando di aver aumentato le risorse stanziate. Non è infatti comprensibile in termini di equità escludere chi è stato realmente truffato dalla possibilità di essere rimborsato integralmente.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Marattin 36.7.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 36.15, soprannominato «emendamento Gabanelli», in quanto mira a risolvere un inconveniente segnalato dalla nota giornalista nella sua rubrica «Dataroom» del Corriere della Sera.
  La giornalista ha osservato che il meccanismo, così come delineato, darebbe la possibilità ad uno speculatore – non singolo azionista o cittadino truffato, bensì operatore finanziario, consapevole dei rischi insiti nelle operazioni intraprese – di essere risarcito dopo avere acquistato azioni – magari a prezzo scontato, al fine di ottenere plusvalenze – poco prima del default degli istituti di credito coinvolti nei recenti episodi di fallimento bancario.
  Raccomanda quindi l'approvazione del suo emendamento 36.15, volto a stabilire che le disposizioni relative all'accesso al Fondo indennizzo risparmiatori non si applicano nei confronti di coloro che abbiano acquistato bond e azioni dopo il 31 dicembre 2016, quando lo stato di difficoltà delle banche era ormai conclamato e noto a tutti. Si tratta di un emendamento di buonsenso, condivisibile anche dal punto di vista etico, e che oltretutto non comporta alcun costo.

  Silvia FREGOLENT (PD) concorda con il collega Zanettin sul fatto che il suo emendamento 36.15 sia un emendamento di buonsenso. Il Partito Democratico non condivide in alcun modo il sistema di ristoro disegnato dalla maggioranza, che considera alla stessa stregua chi non era consapevole dei rischi cui andava incontro investendo e chi invece ne aveva contezza e sperava di lucrare su questi.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che l'argomentazione del Governo circa il fatto che sono state aumentate le risorse del fondo di indennizzo non spieghi le ragioni per cui non si voglia fare distinzione tra coloro che non erano in grado di capire i rischi degli investimenti effettuati e coloro che invece li comprendevano appieno.

  Andrea MANDELLI (FI) ritiene che la norma contenuta nell'emendamento Zanettin 36.15 non contrasti con l'indirizzo politico della maggioranza, ma invece offra una possibilità a coloro che si ritengono danneggiati di ottenere ristoro. Il fatto che il Governo abbia stanziato ingenti risorse non spiega per quale ragione non si voglia offrire ai cittadini frodati questa possibilità. Si tratta sostanzialmente di dedicare attenzione alle istanze dei risparmiatori.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) esprime dissenso verso la logica messa in atto del Governo e dalla maggioranza, secondo la quale chi guadagna più di 35.000 euro l'anno non ha diritto di vedersi riconosciuto un indennizzo equo e proporzionale e chi è stato truffato non merita l'intero risarcimento. Rileva che una parte del Parlamento pensa che il tema della proporzionalità debba essere abbandonato preferendo attuare le cosiddette «economie a pioggia».

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Zanettin 36.15 Pag. 27e approvano l'articolo aggiuntivo Gusmeroli 36.02, come riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore della VI Commissione invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Rizzetto 36.06, altrimenti esprimendo parere contrario.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'articolo aggiuntivo Rizzetto 36.06 e approvano l'articolo aggiuntivo 36.012 del Governo (vedi allegato 2).

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, invita al ritiro degli emendamenti Giachetti 38.18 e 38.20, degli identici emendamenti Giachetti 38.19 e Fassina 38.32 e degli emendamenti Meloni 38.4, Barelli 38.35 e 38.36, in quanto per contenuto sono assorbiti dall'emendamento 38.39 dei relatori, di cui raccomanda l'approvazione. Esprime parere contrario su tutti i subemendamenti riferiti all'emendamento 38.39 dei relatori, ad eccezione che sugli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8, sui quali il parere è favorevole a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi MARATTIN (PD), intervenendo sugli emendamenti Giachetti 38.18 e 38.20, concernenti la questione del debito di Roma, insiste affinché siano posti in votazione. Fa presente che è stata fatta passare l'idea errata che l'emendamento 38.39 dei relatori contenga misure per salvare Roma, quando in realtà esso porta soprattutto vantaggi ad altri comuni in stato di dissesto, in particolare prevedendo l'istituzione di un Fondo che verrebbe alimentato sottraendo risorse ad Impresa 4.0, ovvero ad uno strumento diretto a favorire la crescita. Rileva inoltre criticamente che gli aiuti economici sono previsti solo per i comuni con un numero di abitanti superiore a 60 mila, probabilmente in ragione del loro maggiore peso politico. Si tratta, a suo avviso, di un'operazione scorretta, che non solo non concorre a salvare Roma, ma, in modo iniquo, ingiusto e inefficace, premia i comuni meno virtuosi.

  Maria Anna MADIA (PD), richiamandosi all'intervento del deputato Marattin, ricorda che della norma per Roma esisteva una formulazione precedente, quella voluta dal Consiglio dei ministri, che di fatto scaricava sui cittadini romani i costi della cattiva gestione della Giunta Alemanno. È vero che ora, con l'emendamento dei relatori, la misura è stata rivista e non è più nociva per Roma come era nella formulazione originaria, ma è anche vero che non può parlarsi di misura «salva Roma», dato che si tratti di disposizioni totalmente inutili per i romani. La maggioranza, a suo avviso, sta usando la Capitale e i suoi problemi come pretesto per realizzare un'operazione utile ad altri comuni in dissesto o predissesto. La verità è che Roma, messa in ginocchio da diverse situazioni emergenziali, concernenti i servizi di pulizia, lo smaltimento dei rifiuti e i trasporti, non riceve dall'emendamento dei relatori nessun vantaggio: nessuno dei suoi problemi viene affrontato, con il risultato che ai romani viene imposta un'altissima aliquota TARI a fronte di servizi scadenti.

  Stefano FASSINA (LeU) non accetta l'invito al ritiro dell'emendamento 38.32 a sua prima firma, in parte per le ragioni già illustrate dai colleghi che lo hanno preceduto, ma, soprattutto, perché le risorse già stanziate per Roma Capitale vengono destinate al salvataggio di altri comuni, utilizzando l'addizionale IRPEF pagata dai cittadini romani. Questa operazione viene fatta erroneamente passare per un'operazione per il salvataggio di Roma, mentre, invece, rivela l'atteggiamento di disprezzo che il Governo nutre per la capitale – la capitale dell'intesa Nazione – che viene evidentemente considerata una zavorra che limita la capacità di altre città. Sottolinea Pag. 28il sottofinanziamento strutturale del Comune di Roma, il cui bilancio pro-capite ammonta a circa 1.800 euro annui a fronte dei 3.800 del comune di Milano. È dell'avviso che un'ulteriore sottrazione di risorse al bilancio della capitale risponda a un disegno ben preciso di sfascio. Evidenzia che nel suo emendamento vengono proposte coperture diverse a carico di provvedimenti a carattere generale per andare incontro alle necessità degli altri comuni: coperture alternative che eviterebbero una riduzione delle già inadeguate risorse previste per Roma. Conclude ricordando di aver avanzato alla viceministra Castelli la richiesta di un chiarimento relativo al comma 1-septies, lettera a) dell'emendamento 38.39 dei relatori, che è di dubbia interpretazione, con riferimento alla riduzione dell'autorizzazioni di spesa ivi prevista. Si augura che la discussione sui subemendamenti faccia chiarezza su questo punto.

  Fabio MELILLI (PD), nel condividere il contenuto degli interventi dei colleghi in precedenza intervenuti, in particolare quello dell'onorevole Fassina, ricorda come sin dagli anni passati si è in vario modo tentato di ridurre il debito del comune di Roma, ma che la gestione commissariale non ha tuttavia consentito di realizzare l'abbassamento delle addizionali del citato comune, che risultano le più elevate nel nostro Paese. Rammenta, altresì, che in occasione dell'esame dell'ultima legge di bilancio ha avuto cura di presentare un emendamento volto ad abolire proprio la figura commissariale, che invece ora, secondo quanto previsto dai relatori, potrà operare per almeno altri due anni. Ricorda, inoltre, che nella scorsa legislatura le norme cosiddette «Salva-Roma» erano state se non altro subordinate all'adozione di uno specifico piano di rientro, mentre l'operazione immaginata oggi dall'attuale maggioranza parlamentare in sostanza farà sì che, anche al fine di mantenere gli equilibri ad essa interni, da un lato si renderà impossibile ipotizzare una riduzione delle addizionali comunali della Capitale sino ad almeno il 2048, dall'altro verranno destinate agli enti locali in pre-dissesto o in dissesto, con popolazione superiore ai 60.000 abitanti, risorse finanziarie i cui oneri saranno posti a carico dei cittadini degli altri enti locali italiani. Nel ritenere che in tal modo non vengano adeguatamente affrontati alla radice i temi relativi al corretto equilibrio finanziario dei comuni italiani, insiste per la votazione del suo emendamento 38.19.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) preannuncia che, per ragioni di coerenza intellettuale, il gruppo di Fratelli d'Italia insiste per la votazione dell'emendamento Meloni 38.4, pur preannunciando – nel caso certo della sua reiezione – il voto favorevole sull'emendamento 38.39 dei relatori, nel testo modificato, posto che quest'ultimo va comunque nella direzione di assicurare la necessaria liquidità alla gestione del bilancio del comune di Roma. In tale quadro, ritiene doveroso che a farsi carico degli oneri relativi al pagamento di quota parte del capitale e degli interessi relativi al debito di Roma sia lo Stato, così come ritiene auspicabile la gestione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze del Fondo previsto dal citato emendamento dei relatori.

  Roberto OCCHIUTO (FI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia sull'emendamento 38.39 dei relatori, così come riformulato. Richiama tuttavia l'attenzione sulla palese contraddizione tra quanto recentemente dichiarato da autorevoli esponenti della Lega – in favore dell'adozione di norme specifiche in favore dei comuni italiani in dissesto o predissesto, i quali risultano spesso ubicati nel nostro Mezzogiorno ed incontrano grandi difficoltà anche solo per garantire un livello adeguato nell'erogazione delle prestazioni essenziali – e la reale portata del citato emendamento, che, lungi dall'affrontare in maniera sistematica e strutturale il riordino della finanza locale, ivi incluso il tema assai rilevante dell'accertamento dei residui, finisce con l'interessare solo sei comuni, peraltro ben identificabili.

Pag. 29

  La Viceministra Laura CASTELLI reputa necessario fare chiarezza sulla norma in esame, al centro del dibattito pubblico anche durante la scorsa campagna elettorale. Ricorda preliminarmente che le norme di carattere interpretativo relative al debito della città di Roma contenute nell'ultima legge di bilancio hanno consentito di chiudere nel primo trimestre dell'anno corrente una massa passiva di entità assai rilevante. Ricorda, inoltre, che già nella versione iniziale della norma cosiddetta «salva-Roma», di cui al presente decreto, era stato previsto che i risparmi realizzati dallo Stato fossero destinati alla riduzione delle penalizzazioni per la rinegoziazione dei mutui. In considerazione, tuttavia, della relativamente modesta entità rinveniente dai predetti risparmi, pari a circa 70 milioni di euro in ragione d'anno, il Governo ha però preferito indirizzare tali risorse alla riduzione del debito di talune città metropolitane e capoluogo di provincia, giacché una misura di tale genere, anche in ragione della rilevanza economica di dette città, avrebbe potuto produrre effetti maggiormente apprezzabili, anche da parte dei cittadini direttamente interessati. Ritiene che l'intervento in tal modo prefigurato costituisca una norma di buon senso che consentirà di porre fine, anche sotto il profilo meramente tecnico, ad un'annosa vicenda, nonché a un prolungato conflitto tra lo Stato, i comuni e i loro cittadini. Ribadisce, infine, la piena volontà del Governo di intervenire a breve con uno specifico provvedimento volto a disciplinare in maniera diversa l'intera materia del predissesto e dissesto finanziario degli enti locali, in linea con quanto peraltro già preannunziato nell'ambito del DEF 2019.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), ad integrazione delle considerazioni svolte dal collega Occhiuto, sottolinea che, affinché l'intervento recato dall'emendamento 38.39 dei relatori risulti efficace, è necessario approvare i subemendamenti presentati dal gruppo di Forza Italia. In caso contrario evidenzia il rischio che Governo e maggioranza si limitino a lanciare un segnale, senza risolvere i problemi dei molti comuni in difficoltà finanziarie. Nell'esprimere l'auspicio che alle dichiarazioni della viceministra Castelli in merito ad un prossimo intervento quadro in materia di predissesto e dissesto della finanza locale seguano i fatti, chiede chiarimenti ai relatori ed al Governo in merito al parere sul subemendamento a sua firma 0.38.39.7.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), nel ricordare che il gruppo di Forza Italia voterà in senso favorevole all'emendamento dei relatori 38.39, richiama l'attenzione del Governo e della maggioranza sulla questione, che è stata di recente oggetto di un intervento della Corte costituzionale. Rileva infatti che, come sottolineato dal collega Occhiuto, la disposizione recata dall'emendamento 38.39 determina una palese disparità di trattamento tra comuni, introducendo peraltro un nuovo principio in deroga alla disciplina generale in materia di rientro dal disavanzo. Apprezzando l'intenzione di salvare alcuni comuni in situazione di dissesto, ritiene tuttavia che tale intervento speciale debba essere indirizzato anche agli altri comuni in difficoltà, sulla base di una ragionevole valutazione della situazione generale. Nel ventilare il rischio di una impugnazione della norma da parte dei comuni esclusi, ritiene che vi sia ancora la possibilità di trovare una soluzione: si rivolge per questo, in particolare, ai colleghi della Lega che si erano fatti promotori di una iniziativa analoga nella sostanza ai subemendamenti del collega Occhiuto.

  Fabio MELILLI (PD) precisa di aver ascoltato attentamente l'intervento della viceministra e di averne anche compreso, in parte, le ragioni, considerato che di fronte dell'insufficienza del fondo di rotazione si è reso necessario operare una scelta. Chiede tuttavia alla viceministra di non considerare i propri interlocutori così ingenui da credere che tale scelta sia dipesa unicamente da valutazioni finanziarie. Evidenzia infatti come l'intervento Pag. 30recato dall'emendamento dei relatori sia piuttosto il risultato di una sintesi politica delle diverse posizioni delle forze di maggioranza.

  Carla RUOCCO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, chiede ai relatori di esprimere il parere sui subemendamenti riferiti all'emendamento 38.39.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, conferma il parere contrario sui subemendamenti Giachetti 0.38.39.1, Mandelli 0.38.39.2, Fragomeli 0.38.39.4, Fassina 0.38.39.5, Marattin 0.38.39.3 e Fassina 0.38.39.6, e il parere favorevole sugli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8, limitatamente alla sola lettera b). Conferma il parere contrario sui subemendamenti Occhiuto 0.38.39.10, 0.38.39.9 e 0.38.39.11, sugli identici subemendamenti Fassina 0.38.39.12 e Pastorino 0.38.39.13, nonché sul subemendamento Pastorino 0.38.39.14.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori. Precisa che, con riguardo alla lettera a) degli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8, deve esprimersi suo malgrado in senso contrario, mancando la disposizione di adeguata copertura finanziaria. Considera tuttavia rilevante la questione affrontata, oggetto di attenta valutazione da parte del Governo, come già anticipato.

  Silvia FREGOLENT (PD) chiede chiarimenti in merito ai pareri testé espressi, rilevando che la lettera b) degli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8 era stata dichiarata inammissibile.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che la lettera b) degli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8 è stata successivamente riammessa.

  Silvana Andreina COMAROLI (Lega) ricorda che, in relazione agli identici subemendamenti in questione, si è svolta una riunione alla presenza di tutti i capigruppo, alla quale ha partecipato anche il deputato Marattin del Partito Democratico. Ricorda altresì che nel corso di tale riunione è stato chiesto ai presenti se fossero favorevoli a considerare ammissibile la lettera b) degli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) accoglie la proposta dei relatori di riformulare il subemendamento a sua prima firma 0.38.39.7, mantenendo la sola lettera b).

  Giuseppe Ercole BELLACHIOMA (Lega) accoglie la proposta dei relatori di riformulare il subemendamento a sua prima firma 0.38.39.8, mantenendo la sola lettera b).

  Luca PASTORINO (LeU) chiede di sottoscrivere, anche a nome del collega Fassina, gli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici subemendamenti Prestigiacomo 0.38.39.7 e Bellachioma 0.38.39.8, come riformulati (vedi allegato 2) e respingono i subemendamenti Giachetti 0.38.39.1, Mandelli 0.38.39.2, Fragomeli 0.38.39.4, Fassina 0.38.39.5, Marattin 0.38.39.3 e Fassina 0.38.39.6.

  Roberto OCCHIUTO (FI), nel ribadire il voto favorevole del gruppo di Forza Italia all'emendamento 38.39 dei relatori, precisa che il subemendamento a sua firma 0.38.39.10 è volto a risolvere la questione precedentemente posta dal collega D'Ettore, estendendo la platea dei comuni interessanti dall'intervento ed evitando disparità di trattamento. Precisa, altresì, che il subemendamento è volto anche a sanare il paradosso per cui la rimodulazione del debito è consentita esclusivamente ai comuni in predissesto che ne abbiano già operata una, escludendo in maniera incomprensibile Pag. 31da tale possibilità i comuni che invece non abbiano fatto ricorso a tale possibilità.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) nel sottolineare che il collega Occhiuto ha spiegato con chiarezza quanto già esposto in precedenza, rileva che l'approvazione del subemendamento 0.38.39.10 consentirebbe di garantire la ragionevolezza della disposizione, considerato che nella formulazione attuale i comuni in predissesto che non abbiano richiesto la rimodulazione del debito non possono accedere alla deroga. Invita, pertanto, Governo e maggioranza a risolvere ora il problema, evitando le disparità introdotte dall'emendamento dei relatori ed estendendo la disposizione all'intera platea naturale dei comuni in difficoltà finanziaria.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Occhiuto 0.38.39.10, 0.38.39.9 e 0.38.39.11, gli identici subemendamenti Fassina 0.38.39.12 e Pastorino 0.38.39.13, nonché il subemendamento Pastorino 0.38.39.14; approvano l'emendamento 38.39 dei relatori nel testo riformulato (vedi allegato 2); respingono gli emendamenti Giachetti 38.18 e 38.20, gli identici emendamenti Giachetti 38.19 e Fassina 38.32 e gli emendamenti Meloni 38.4, Barelli 38.35 e 38.36.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Fragomeli 38.15. Esprime parere favorevole sull'emendamento Faro 38.7, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere favorevole sull'emendamento Faro 38.5, invitando al ritiro dell'articolo aggiuntivo Bianchi 15.020, il cui contenuto è assorbito dal predetto emendamento. Esprime parere contrario sui subemendamenti Marattin 0.38.38.20, 0.38.38.1, 0.38.38.2, 0.38.38.3, 0.38.38.4, 0.38.38.5, 0.38.38.6, 0.38.38.7, 0.38.38.8, 0.38.38.9, 0.38.38.10, 0.38.38.11, 0.38.38.12, 0.38.38.13, 0.38.38.14, 0.38.38.15, 0.38.38.16, 0.38.38.17, 0.38.38.18 e 0.38.38.19. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 38.38 dei relatori. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, degli identici articoli aggiuntivi Pastorino 38.07 e Pella 38.022, dell'articolo aggiuntivo Pella 38.010 e degli identici articoli aggiuntivi Pella 38.011 e Pastorino 38.014. Invita al ritiro dell'articolo aggiuntivo Belotti 38.025, che in considerazione dell'approvazione dell'emendamento Bellachioma 30.1 può considerarsi sostanzialmente assorbito. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Comaroli 38.028, e sull'emendamento Faro 22.3, già accantonato nella seduta dell'11 giugno scorso, a condizione che siano riformulati, in identico testo, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), e sull'articolo aggiuntivo Comaroli 38.029, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), illustrando l'emendamento 38.15 a sua prima firma, fa presente che esso cerca di andare incontro ai comuni che si sforzano di contenere il proprio debito, prevedendo che Cassa depositi e prestiti non applichi penalità elevate sulla chiusura anticipata dei mutui da parte dei comuni.

  La Viceministra Laura CASTELLI, condividendo la finalità dell'emendamento Fragomeli 38.15, evidenzia che il parere contrario del Governo è dovuto al fatto che lo stesso Governo sta portando avanti un lavoro organico in materia, coordinando la propria attività con Cassa depositi e prestiti e promuovendo un confronto con i comuni, anche in sede di Conferenza Stato-città.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), preso atto dei chiarimenti della rappresentante del Governo, preannuncia la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea di analogo tenore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fragomeli 38.15.

Pag. 32

  Marialuisa FARO (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento 38.7 a sua prima firma.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Faro 38.7 nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Luca PASTORINO (LeU) chiede il motivo per cui, per gli identici articoli aggiuntivi Pella 38.011 e 38.014 a sua prima firma, che hanno un testo sostanzialmente identico all'articolo aggiuntivo Bianchi 15.020, non è stata proposta una riformulazione secondo lo stesso testo proposto per l'emendamento Faro 38.5.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, verificata l'identità tra gli identici articoli aggiuntivi Pella 38.011 e Pastorino 38.014 e l'articolo aggiuntivo Bianchi 15.020, esprime parere favorevole anche su di essi, purché siano riformulati negli stessi termini proposti per l'emendamento Faro 38.5 (vedi allegato 2).

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano le proposte emendative, come riformulate in identico testo, Faro 38.5, Pella 38.011, Pastorino 38.014 e Bianchi 15.020 (vedi allegato 2) e respingono i subemendamenti Marattin 0.38.38.20, 0.38.38.1, 0.38.38.2, 0.38.38.3, 0.38.38.4, 0.38.38.5, 0.38.38.6, 0.38.38.7, 0.38.38.8, 0.38.38.9, 0.38.38.10, 0.38.38.11, 0.38.38.12, 0.38.38.13, 0.38.38.14, 0.38.38.15, 0.38.38.16, 0.38.38.17 e 0.38.38.18.

  Silvia FREGOLENT (PD), affermando che il suo gruppo è sensibile alla situazione finanziaria del comune di Campione d'Italia, di cui si occupa l'emendamento 38.38 dei relatori, fa presente che avrebbe apprezzato se il Governo e la maggioranza avessero riservato la stessa attenzione ai comuni colpiti dagli eventi sismici del centro Italia, come prevedevano i subemendamenti testé respinti.

  Maria Elena BOSCHI (PD), condividendo l'intervento dell'onorevole Fregolent, desidera richiamare l'attenzione del Governo alla situazione delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del centro Italia. In proposito, ricorda che le opposizioni si sono rese disponibili su questo tema, consentendo di lasciar valutare ammissibile una proposta dei relatori palesemente inammissibile rivolta alle popolazioni colpite dagli eventi sismici. In merito all'emendamento 38.38 dei relatori, pur evidenziando che simili interventi erano già stati adottati in passato, non comprende perché ora il contributo concesso al comune di Campione d'Italia sia di tipo permanente.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Marattin 0.38.38.19, approvano l'emendamento 38.38 dei relatori (vedi allegato 2) e respingono gli identici articoli aggiuntivi Pastorino 38.07 e Pella 38.022 e l'articolo aggiuntivo Pella 38.010.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Belotti 38.025 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Bellachioma 30.1, e l'emendamento Faro 22.3 identicamente riformulati.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'articolo aggiuntivo Comaroli 38.028, nel testo riformulato, e Comaroli 38.029, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Carla RUOCCO, presidente, prima di porre in votazione l'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori, non essendovi obiezioni, revoca la votazione dell'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 15.05, posto in votazione e respinto nella seduta di martedì 11 giugno, e che tuttavia riguarda, sia pure con una diversa formulazione, la medesima materia, al fine di dichiararlo assorbito all'esito della votazione sull'emendamento dei relatori. Avverte, inoltre, che l'articolo aggiuntivo Prestigiacomo 15.05 si intende altresì sottoscritto dal deputato Navarra.

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  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, esprime parere contrario sui subemendamenti Prestigiacomo 0.38.030.3, 0.38.030.2, 0.38.030.1, 0.38.030.4, 0.38.030.5, 0.38.030.6 e 0.38.030.7 e Marattin 0.38.030.8. Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) ringrazia la presidenza delle Commissioni riunite e i relatori per aver riconsiderato l'articolo aggiuntivo 15.05 a sua prima firma. Tuttavia, esprime l'insoddisfazione del gruppo di Forza Italia per come la materia del finanziamento degli enti locali siciliani è stata trattata nei mesi scorsi dal Governo e dalla maggioranza. In proposito, ricorda che presso la V Commissione è in corso l'esame in sede referente della proposta di legge Germanà C. 977, in materia di recupero di mancati trasferimenti erariali agli enti locali della Regione siciliana. In proposito, ricorda che una sentenza della Corte costituzionale del 2018 ha stabilito la restituzione alle province del prelievo forzoso operato dallo Stato ai sensi dell'articolo 16, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95. Evidenzia che, però, tali somme non sono state restituite alle province siciliane e che a dicembre 2018 la Regione siciliana ha concluso un accordo con il Governo in cui si impegnava a ritirare i ricorsi pendenti presso la Corte costituzionale in cambio della restituzione delle somme dovute. Fa presente che tale accordo prevedeva, altresì, la garanzia da parte dello Stato dell'equilibrio dei bilanci delle province siciliane e l'utilizzo delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione per interventi strutturali in Sicilia. Ritiene che tale accordo non sia stato rispettato dal Governo nazionale poiché successivamente un nuovo accordo è stato siglato dalla Regione siciliana e dalla Ministra per il Sud, Barbara Lezzi (di cui – ricorda – aveva chiesto la presenza per la discussione dell'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori), in cui sono state rinnegate tutte le condizioni previste dall'accordo precedente. In particolare, evidenzia che tale ultimo accordo prevede un rimborso a favore delle province della Regione siciliana insufficiente a garantire il loro equilibrio di bilancio, cui si fa fronte con le risorse del Fondo di sviluppo e coesione destinate ad interventi strutturali. In proposito, chiede al Governo chiarimenti, evidenziando che i subemendamenti a sua prima firma riferiti all'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori prevedono il ristoro completo delle somme dovute dallo Stato alle province siciliane, provvedendo, altresì, ai relativi oneri. Pertanto, ritiene che manchi la volontà politica di procedere verso la direzione indicata dai subemendamenti a sua prima firma all'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) sottolinea la rilevanza del tema affrontato, che è la centralità del Parlamento. Sono state concluse intese dal Governo di cui il Parlamento non sarebbe mai venuto a conoscenza se non fosse stato per l'impegno della collega Prestigiacomo. La ministra Lezzi conclude accordi, con procedure poco trasparenti e di dubbia liceità, assentendo all'uso improprio delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Il tema posto dalla collega Prestigiacomo è quindi quello del ruolo del Parlamento e la ministra per il Sud ha l'obbligo di venire a chiarire quanto accaduto.

  Claudio BORGHI, presidente, riconosce che la battaglia dei colleghi del gruppo di Forza Italia, e in particolare della collega Prestigiacomo, è stata portata avanti con insistenza, passione e impegno. Ciò posto, tuttavia, evidenzia come le altre forze politiche di opposizione non abbiano accompagnato con convinzione tale iniziativa, circostanza che non ha spinto la Commissione ah assumere iniziative formali.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) precisa che è un suo legittimo diritto chiedere che Pag. 34la Ministra per il Sud venga a riferire. Chiede inoltre formalmente le dimissioni della Ministra Lezzi, perché una Ministra che utilizza le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per finanziare la spesa corrente non può fare altro che dimettersi.

  Claudio BORGHI, presidente, fa presente che rispetta il pensiero della collega Prestigiacomo, la quale può adire tutti gli strumenti in suo possesso; tuttavia non rileva tra le forze politiche un consenso tale da intraprendere azioni a nome della Commissione.

  Maria Elena BOSCHI (PD) si associa alla richiesta di ascoltare la Ministra Lezzi, pur sapendo che difficilmente tale richiesta verrà ascoltata. Vorrebbe quanto meno sapere se la Ministra per il Sud sia a conoscenza della richiesta.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) in primo luogo ricorda che Fratelli d'Italia aveva già portato avanti la battaglia insieme alla collega Prestigiacomo, la cui richiesta – avanzata da tempo – ritiene legittima, e pertanto vi si associa. Sarebbe uno sgarbo istituzionale da parte della Ministra ignorare tale invito.

  Claudio BORGHI, presidente, assicura che provvederà in prima persona a segnalare alla Ministra la richiesta di presenza in Commissione.

  Luigi MARATTIN (PD) riteneva che la richiesta fosse già stata avanzata.

  Claudio BORGHI, presidente, precisa che la richiesta gli risulta effettivamente già trasmessa per le vie brevi dai rappresentanti del Governo.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) propone ai relatori ed al Governo l'accantonamento del suo subemendamento 0.38.030.3, in attesa di conoscere la risposta della Ministra per il Sud.

  Claudio BORGHI, presidente, prende atto che i relatori ed il Governo non ritengono di accogliere la richiesta dell'onorevole Prestigiacomo.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Prestigiacomo 0.38.030.3.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) illustra il suo subemendamento 0.38.030.2, osservando che il Governo non ha voluto neanche considerare il fatto che la copertura prevista sia a valere sulla tax expenditure.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Prestigiacomo 0.38.030.2.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) interviene sul suo subemendamento 0.38.030.1, precisando che in questa proposta emendativa la copertura è a valere sulle risorse del reddito di cittadinanza. Anche in questo caso rileva la mancanza di volontà politica da parte del Governo di considerare la sua proposta.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Prestigiacomo 0.38.030.1.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) intervenendo sul suo subemendamento 0.38.030.4, sottolinea che vi era la possibilità di trovare coperture alternative, ma il Governo non ha acconsentito.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Prestigiacomo 0.38.030.4, 0.38.030.5, 0.38.030.6, 0.38.030.7 e 0.38.030.8.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) intervenendo sull'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori, chiede di poter rinviare la votazione per attendere di conoscere la risposta della ministra Lezzi. Osserva inoltre che in passato, se il Parlamento richiedeva la presenza di un ministro, questi arrivava in pochi minuti.

  Luigi MARATTIN (PD) interviene sull'ordine dei lavori per avere informazioni sulla programmazione dei lavori.

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  Claudio BORGHI, presidente, avverte che i lavori delle Commissioni procederanno ad oltranza.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Bellachioma 39.3, purché riformulato e raccomanda l'approvazione degli articoli aggiuntivi 39.013 e 39.14 dei relatori.
  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede chiarimenti sulla tipologia di azioni consentita ad Anpal rispetto agli strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione dalla Consip.

  La Viceministra Laura CASTELLI precisa che le preoccupazioni relative alle modalità di utilizzo delle società in house, emerse nel corso dell'esame delle disposizioni introdotte dal decreto-legge n. 4 del 2019 in materia di reddito di cittadinanza possono adesso considerarsi superate alla luce della novella effettuata.

  Maria Elena BOSCHI (PD) non comprende i chiarimenti della Viceministra Castelli e chiede di precisare meglio il ruolo di Consip rispetto all'Anpal.

  Claudio BORGHI, presidente, accedendo ad una richiesta del relatore, dispone l'accantonamento dell'emendamento Bellachioma 39.3.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli articoli aggiuntivi 39.013 e 39.014 dei relatori (vedi allegato 2).

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, comunica di aver personalmente contattato la ministra Lezzi che l'ha autorizzata a dichiarare in Commissione di non aver mai ricevuto alcun invito a partecipare alle sedute per l'esame del provvedimento.

  Claudio BORGHI, presidente, specifica che non c’è stato alcun invito formale e che la ministra è stata contattata dalla viceministra Castelli.

  Luigi MARATTIN (PD) sottolinea che, contrariamente a quanto asserito poco prima dal Presidente Borghi, sembrerebbe che nei giorni scorsi non ci sia stata alcuna richiesta in tal senso rivolta alla ministra Lezzi.

  Claudio BORGHI, presidente, conferma che la ministra è stata contattata per le vie brevi.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) ritiene un atto assai grave che la sua richiesta di fare intervenire la ministra per l'esame di materie di sua competenza non sia stata presa in considerazione. Stigmatizza l'atteggiamento, a suo avviso di sufficienza, di governo e maggioranza nonché la sensazione che accordi pubblici presi a dicembre vengano smentiti da accordi presi in segreto senza che i parlamentari ne vengano messi al corrente. Si dichiara convinta che le regioni, ormai, siano di fatto amministrate sottobanco.

  Maria Elena BOSCHI (PD) propone che la ministra Lezzi sia invitata ad intervenire domani mattina.

  Claudio BORGHI, presidente, non crede che ciò sia possibile, non trattandosi di una audizione prestabilita.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 41.010 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 41.010 dei relatori, come riformulato.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 41.010 dei relatori, chiede che venga precisato in che cosa consiste la riformulazione.

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  La Viceministra Laura CASTELLI specifica che viene modificata la norma di copertura relativamente ai primi due anni.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 41.010 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Piccoli Nardelli 43.30, altrimenti esprimendo parere contrario e esprime parere favorevole sugli emendamenti Macina 43.10, 43.9 e 43.14.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Silvia FREGOLENT (PD), intervenendo sull'emendamento Piccoli Nardelli 43.30, evidenzia che impedire a chi ha fatto politica di avere incarichi in fondazioni e istituti eretti in ente morale, invocando un preteso conflitto di interessi, si scontra con l'aver consentito ad un ex ministro di divenire presidente della Consob. Sottolinea inoltre che tali fondazioni svolgono attività politica e, pertanto, appare a suo avviso insensato che chi è stato un parlamentare non possa mettere la propria competenza al servizio di queste istituzioni. Ritiene che si tratti di disposizioni talebane che consentono il passaggio di enormi massi mentre stringono le maglie di fronte ad un sassolino.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Piccoli Nardelli 43.30 e approvano gli emendamenti Macina 43.10, 43.9 e 43.14 (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Cestari 44.2, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), precisando che dalla sua eventuale approvazione risulterebbero assorbiti gli identici emendamenti Scagliusi 44.4 e Cavandoli 44.6. Esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento Comaroli 44.3 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2) mentre formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'emendamento Prestigiacomo 44.8.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Cestari 44.2, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Cestari 44.2, nel testo riformulato, si intendono assorbiti gli identici emendamenti Scagliusi 44.4 e Cavandoli 44.6.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Comaroli 44.3, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), illustrando le finalità dell'emendamento a sua prima firma 44.8, prende atto della volontà del Governo di sopprimere il vincolo di riparto attualmente previsto dalla legislazione vigente in riferimento all'utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, in base al quale l'80 per cento delle stesse risulta destinato agli interventi nel Mezzogiorno.

  La Viceministra Laura CASTELLI osserva che il terzo periodo del comma 13 dell'articolo 44 del presente decreto, di cui l'emendamento Prestigiacomo 44.8 propone la soppressione, presenta in realtà una portata limitatamente derogatoria, giustificata esclusivamente dal verificarsi di eventuali situazioni di crisi ed emergenza, in linea peraltro con quanto già legiferato in passato in occasione di circostanze analoghe, spesso sulla base di un meccanismo di anticipazione e successiva riassegnazione al Fondo per lo sviluppo e la coesione delle risorse all'uopo utilizzate.

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  Stefania PRESTIGIACOMO (FI), nel dichiararsi insoddisfatta dai chiarimenti testé forniti dalla rappresentante del Governo, prende con rammarico atto del fatto che in tal modo viene per via legislativa sancito il principio in base al quale, al verificarsi di qualsiasi, potenziale situazione di crisi od emergenza nel nostro Paese, si potrà liberamente ricorrere alle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione originariamente destinate al Mezzogiorno in virtù del richiamato criterio del riparto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Prestigiacomo 44.8.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che il subemendamento D'Ettore 0.44.06.1 è stato ritirato dal presentatore.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sui subemendamenti Marattin 0.44.06.3 e 0.44.06.2 (vedi allegato 1) mentre raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN (PD) illustra le finalità del subemendamento a sua prima firma 0.44.06.3, volto a modificare la rubrica dell'articolo 44.06 dei relatori in linea con il suo effettivo contenuto, in maniera tale da meglio esplicitare che le misure da esso recate risultano finalizzate al salvataggio di taluni istituti bancari del Mezzogiorno. Pur ritenendo l'intervento in parola necessario al fine di salvaguardare un intero settore di evidente rilevanza economia nonché di tutelare i relativi risparmiatori, si limita ad osservare come nella passata legislatura le posizioni critiche espresse dall'attuale maggioranza parlamentare nei confronti di analoghi doverosi provvedimenti adottati al fine di porre in sicurezza taluni istituti bancari del nostro Paese fossero di tenore assai diverso.

  Silvia FREGOLENT (PD) si associa alle considerazioni testé svolte dal collega Marattin, rilevando tuttavia come, a differenza di quanto hanno apertamente fatto i Governi della precedente legislatura laddove chiamati ad intervenire a fronte della necessità di salvaguardare la crisi di taluni istituti bancari, nella presente occasione i relatori ed il Governo hanno inizialmente tentato di far passare le norme in questione sotto le mentite spoglie di una riformulazione, salvo poi dover presentare l'articolo aggiuntivo in discussione.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Marattin 0.44.06.3.

  Luigi MARATTIN (PD) illustra le finalità del subemendamento a sua prima firma 0.44.06.2, ribadendo le considerazioni precedentemente svolte.

  Silvia FREGOLENT (PD) osserva come la sostituzione della rubrica dell'articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori nel senso di richiamare esplicitamente il salvataggio delle imprese, oltre che delle banche del Mezzogiorno, risulterebbe assai opportuno, giacché tale diversa denominazione metterebbe maggiormente in evidenza, tra l'altro, la necessaria correlazione intercorrente tra gli istituti preposti al credito e il tessuto produttivo di un'intera parte del nostro Paese.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Marattin 0.44.06.2 ed approvano l'articolo aggiuntivo 44.06 dei relatori (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sul subemendamento Schullian 0.47.9.1 mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 47.9 dei relatori, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Schullian 0.47.9.1 ed approvano l'emendamento 47.9 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, chiede di mantenere accantonato l'emendamento Vallascas 48.3, sul quale è in via di definizione una proposta di riformulazione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, avverte che l'emendamento Vallascas 48.3 rimane pertanto al momento accantonato.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 49.7 dei relatori, a condizione che sia riformulato nei termini riformulati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 49.7 dei relatori, nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del relatore per la VI Commissione, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sul subemendamento Marattin 0.49.044.1 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Luigi MARATTIN (PD) esprime la netta contrarietà del Partito Democratico all'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo, che, oltre ad introdurre una misura decisamente estranea al contenuto del decreto legge in esame, finisce per definire un meccanismo decisamente equivoco, dal momento che un imprenditore che disponga erogazioni liberali per la realizzazione la riqualificazione e l'ammodernamento di laboratori nelle istituzioni scolastiche tecniche e professionali di secondo grado e che assuma giovani diplomati provenienti dalle medesime istituzioni scolastiche si vede riconosciuto uno sconto sui contributi previdenziali dovuti. Nell'evidenziare che la norma in questione, pur partendo da finalità nobili, introduce pericolose distorsioni, che il subemendamento a sua prima firma 0.49.044 tenta di correggere, invita il Governo a ripensarci o almeno a intervenire per fugare le preoccupazioni espresse.

  Silvia FREGOLENT (PD) evidenzia che il subemendamento del collega Marattin, lungi dal porsi fini ostruzionistici, tenta di limitare i danni dell'articolo aggiuntivo del Governo, di cui apprezza l'intenzione. Ricorda a tale proposito che l'esigenza di potenziare l'istruzione tecnica e professionale di secondo grado nel nostro Paese è condivisa dal Partito democratico che durante la scorsa legislatura è intervenuto in materia nell'ambito della «buona scuola», introducendo misure che in Germania hanno dimostrato di funzionare e che tuttavia l'attuale Governo non ha ritenuto di applicare. Ritiene tuttavia di una gravità inaudita che si conceda la possibilità di «comprare» manodopera attraverso l'erogazione liberale in favore delle istituzioni scolastiche, in denaro, senza contare che tale disposizione rischia di penalizzare il sud del Paese, dove il tessuto imprenditoriale è meno solido. Chiede pertanto di accogliere il subemendamento Marattin 0.49.044.1.

  Maria Elena BOSCHI (PD), oltre a considerare rilevante sapere a quale Ministero vada attribuita la paternità dell'articolo aggiuntivo del Governo, si domanda quale sia il vero obiettivo della disposizione Pag. 39da esso introdotta, considerato che esistono già misure volte a garantire agevolazioni fiscali a coloro che dispongono erogazioni liberali in favore delle istituzioni scolastiche, Chiede in particolare ai colleghi del Movimento 5 Stelle per quale motivo considerino positiva tale disposizione, evidenziando le contraddizioni di un Governo che, mentre taglia le risorse per l'alternanza scuola-lavoro, favorisce in modo distorto gli imprenditori. Nel rilevare peraltro che la disposizione richiederebbe un ulteriore approfondimento, in particolar modo in relazione alle modalità dei controlli e dell'eventuale revoca delle agevolazioni illecitamente godute, considerato che la definizione di molti aspetti attuativi sono demandati a successivi decreti, chiede al Governo un ripensamento.

  Luigi MARATTIN (PD) sollecita un chiarimento da parte del Governo sull'articolo aggiuntivo in questione, che non è mai stato oggetto di illustrazione.

  La Viceministra Laura CASTELLI ricorda che, trattandosi di una proposta emendativa del Governo, essa è corredata dalla relazione illustrativa e tecnica. Si riserva, in ogni caso e ove l'andamento dei lavori lo consenta, di fornire ulteriori delucidazioni.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede di avere tempo per valutare il contenuto delle citate relazioni illustrativa e tecnica, che al momento non sono nella sua disponibilità.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente della VI Commissione, dispone pertanto l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo 0.49.044 del Governo e del subemendamento ad esso riferito.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, al fine di consentire la valutazione delle proposte emendative tuttora da esaminare, chiede al presidente, anche a nome del collega Raduzzi, relatore per la V Commissione, di concedere una breve sospensione.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente della VI Commissione, accogliendo la richiesta dei relatori, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21.10, riprende alle 21.30.

  Giulio CENTEMERO (Lega), relatore per la VI Commissione, anche a nome del collega Raduzzi, esprime parere contrario sui subemendamenti Marattin 0.5.15.1 e 0.5.15.2 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.15 dei relatori, purché sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2) nonché dell'articolo aggiuntivo 5.07 dei relatori.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Maria Elena BOSCHI (PD), nell'osservare che l'emendamento 5.15 dei relatori introduce un meccanismo di agevolazione fiscale in favore delle società sportive, con l'obiettivo di rendere più competitivi alcuni settori dello sport italiano rispetto a quelli di altri Paesi, ritiene che la formulazione proposta dai relatori rischi di creare disparità sia rispetto ad altri settori diversi da quello dello sport, sia tra le diverse società sportive. Evidenzia che, per questa ragione, il subemendamento Marattin 0.5.15.1 pone un tetto, pari a 100.000 euro, entro cui i redditi degli sportivi concorrono alla formazione del reddito complessivo della società.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Marattin 0.5.15.1.

  Luigi MARATTIN (PD), nell'illustrare il subemendamento 0.5.15.2 a sua prima firma, rileva che anche questo, come quello testé respinto, al fine di evitare eventuali sperequazioni prevede che i redditi degli sportivi concorrono alla formazione del reddito complessivo della società limitatamente al 90 per cento del loro ammontare.

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  Le Commissioni respingono il subemendamento Marattin 0.5.15.2.

  Francesco BOCCIA (PD) chiede ai rappresentanti del Governo l'ammontare del gettito derivante dalla misura di cui all'emendamento 5.15 dei relatori.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA fa presente che non c’è una previsione sul gettito derivante dalla misura di cui all'emendamento 5.15 dei relatori, che, comunque, non necessita di un'apposita copertura finanziaria. Conclude ribadendo che quello del finanziamento dello sport e delle associazioni sportive è un tema importante a cui il Governo vuole dedicare la dovuta attenzione.

  Francesco BOCCIA (PD) ritiene che, a differenza di quanto affermato dal Viceministro Garavaglia, l'emendamento 5.15 dei relatori non rappresenti un tentativo di finanziare le società sportive minori. Ritiene, infatti, che ci sarebbero state tutte le condizioni per procedere ad un'operazione di redistribuzione delle risorse all'interno del settore dello sport, ma che con questa misura il Governo e i relatori hanno voluto favorire solo le grandi società sportive. Ritiene, inoltre, che non si può pensare di risolvere i problemi finanziari delle società sportive dilettantistiche prevedendo solamente il versamento dello 0,5 per cento della base imponibile delle società che aderiscono al regime agevolato in favore di un fondo per il potenziamento dei settori giovanili.

  Ylenja LUCASELLI (FdI) ritiene che la misura proposta dall'emendamento 5.15 dei relatori favorisca le società sportive più ricche a discapito di quelle dilettantistiche. Sottolineando la funzione formativa ed educativa dello sport, fa presente che avrebbe apprezzato che la proposta emendativa dei relatori fosse rivolta a realizzare una redistribuzione delle risorse in favore delle società dilettantistiche.

  Maria Elena BOSCHI (PD), nel sottolineare l'importanza del tema oggetto dell'emendamento 5.15 dei relatori, invita il Governo a svolgere una profonda riflessione allo scopo di affrontare in modo organico ed efficace, anche con un successivo provvedimento, il tema del finanziamento delle società sportive dilettantistiche. Ritiene, infatti, che l'emendamento 5.15 dei relatori non tenga conto del fatto che alcune piccole società sportive svolgono una fondamentale funzione sociale, a volte anche sopperendo ai compiti delle famiglie e degli enti locali.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 5.15 dei relatori nel testo riformulato (vedi allegato 2) e l'articolo aggiuntivo 5.07 dei relatori.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) chiede se l'articolo aggiuntivo 33.059 dei relatori è stato ritirato e per quale motivo.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, conferma il ritiro dell'articolo aggiuntivo 33.059 dei relatori, specificando che tale ritiro è dovuto a una mancanza di copertura finanziaria delle disposizioni recate dallo stesso.
  Anche a nome del collega Centemero, esprime quindi parere contrario sui subemendamenti Marattin 0.7.016.3 e 0.7.016.2 e raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 7.016 dei relatori a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Luigi MARATTIN (PD), illustrando il subemendamento 0.7.016.3 a sua prima firma, evidenzia che esso innalza a 3.500.000 euro la soglia stabilita dall'articolo aggiuntivo 0.7.016 dei relatori al fine di potenziare il meccanismo di sostegno alle piccole e medie imprese ivi previsto.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Marattin 0.7.016.3 e 0.7.016.2 e approvano l'articolo Pag. 41aggiuntivo 7.016 dei relatori nel testo riformulato (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Vallascas 18.09.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo Vallascas 18.09.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, preso atto che l'emendamento Varrica 23.3 è stato ritirato, anche a nome del collega Centemero, esprime parere favorevole sull'emendamento Bellachioma 23.8, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luigi MARATTIN (PD) chiede chiarimenti rispetto alla riformulazione dell'emendamento Bellachioma 23.8, ricordando che i relatori e la presidenza delle Commissioni riunite già qualche ora prima avevano garantito che non si sarebbe proceduto ad ulteriori nuove riformulazioni delle proposte emendative rimaste accantonate.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, ricorda che gli identici emendamenti Comaroli 23.1 e Gusmeroli 23.4 sono stati ritirati. Avverte che l'emendamento Bellachioma 23.8 come riformulato è da intendersi accantonato.

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero esprime parere contrario sui subemendamenti Marattin 0.26.026.7, Del Barba 0.26.026.6, Lucaselli 0.26.026.1, sugli identici subemendamenti Lucaselli 0.26.026.2 e Marattin 0.26.026.8, sui subemendamenti Lucaselli 0.26.026.3, Marattin 0.26.026.9, Cunial 0.26.026.4, Benedetti 0.26.026.5, Marattin 0.26.026.11, 0.26.026.10, 0.26.026.12, 0.26.026.13 e 0.26.026.14. Raccomanda infine l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori.

  Gianluca BENAMATI (PD) interviene sull'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori, evidenziando come il testo della riformulazione proposta sia profondamente differente dal testo originario. Si pone quindi un problema in primo luogo procedurale, perché sono stati presentati subemendamenti riferiti ad un testo che nel frattempo è stato completamente stravolto e che ora saranno posti in votazione, configurandosi dunque una procedura irrazionale.

  La Viceministra CASTELLI illustra le motivazioni che hanno condotto al nuovo testo riformulato – a cominciare dalle coperture, per le quali il Governo ha ritenuto di compiere un ulteriore sforzo – precisando che il contenuto dell'articolo non è stato stravolto. Si tratta infatti dello stesso strumento previsto nel testo originario dell'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori, strumento che, se funzionerà, sarà sicuramente rifinanziato.

  Silvia FREGOLENT (PD) sottolinea come il suo gruppo si sia mostrato disponibile fin dall'inizio a migliorare un provvedimento che pure non lo convinceva e che è diventato poi un provvedimento omnibus; non si può dire quindi che il Partito Democratico abbia assunto posizioni ostruzionistiche. Tuttavia aveva già chiesto, fin da stamattina, che non venissero presentate ulteriori nuove riformulazioni che stravolgono il testo delle proposte emendative. La nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori riscrive significativamente il testo dell'articolo originario.

  Gianluca BENAMATI (PD) dissente dalla Viceministra Castelli quando afferma che il testo dell'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori non è stato stravolto, ritenendo al contrario che vi siano numerose e significative differenze, oltre che un pesante Pag. 42intervento da parte dello Stato. Il suo gruppo, non essendo pregiudizialmente contrario a tale strumento, non chiederà comunque di esercitare la facoltà – che la presidenza non potrebbe negare – di presentare nuovi subemendamenti alla riformulazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono i subemendamenti Marattin 0.26.026.7, Del Barba 0.26.026.6, Lucaselli 0.26.026.1, gli identici Lucaselli 0.26.026.2 e Marattin 0.26.026.8, i subemendamenti Lucaselli 0.26.026.3, Marattin 0.26.026.9, Cunial 0.26.026.4, Benedetti 0.26.026.5, Marattin 0.26.026.11, 0.26.026.10, 0.26.026.12, 0.26.026.13 e 0.26.026.14.
  Le Commissioni approvano quindi l'articolo aggiuntivo 26.026 dei relatori, come riformulato (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD) interviene sull'emendamento Vallascas 48.3, rilevando che la riformulazione proposta in questo caso non stravolge il testo originario. Preannuncia il voto favorevole del suo gruppo e chiede di aggiungere la firma all'emendamento in esame.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Vallascas 48.3, come riformulato (vedi allegato 2).

  Alberto Luigi GUSMEROLI (Lega), presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo 30.025 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Vallascas 48.3, come riformulato.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 38.030 dei relatori (vedi allegato 2).

  Raphael RADUZZI (M5S), relatore per la V Commissione, anche a nome del collega Centemero, esprime parere contrario sui subemendamenti Melilli 0.49.47.1 e Pella 0.49.47.14 presentati all'articolo aggiuntivo 49.047 dei relatori, di cui raccomanda l'approvazione.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici subemendamenti Melilli 0.49.47.1 e Pella 0.49.47.14 e approvano l'articolo aggiuntivo 49.047 dei relatori (vedi allegato 2).

  Luigi MARATTIN (PD) interviene sull'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo, chiedendosi per quale ragione si sia sentito il bisogno di normare un comportamento messo in atto da 20 soggetti ogni anno, come evidenziato nella stessa relazione posta a corredo della proposta emendativa.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA, replicando al collega Marattin, precisa che si tratta di incentivi destinati alla scuola, per i quali la modalità individuata è una delle più trasparenti, ma tutti i suggerimenti sono ben accetti.

  Luigi MARATTIN (PD) osserva che di suggerimenti al Governo ne sono stati forniti molti da parte delle opposizioni, ma non sono stati considerati. Ritiene che la modalità individuata per concedere gli incentivi non sia così trasparente e piuttosto possa dar luogo a comportamenti distorsivi.

  Gian Mario FRAGOMELI (PD) intervenendo sull'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo, osserva che le misure previste avrebbero dovuto essere stabilite su base territoriale. Ritiene inoltre che collegare la scuola alle assunzioni sia decisamente eccessivo.

  Silvia FREGOLENT (PD) con riferimento all'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo, osserva che, dal momento che la maggioranza aveva promesso una controriforma della scuola, sarebbe dovuta intervenire attraverso un intervento organico. Si chiede inoltre, poiché molte delle proposte emendative presentate dalla maggioranza sono state dichiarate inammissibili Pag. 43per estraneità di materia, per quale ragione l'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo sia stato invece ritenuto ammissibile. Invita quindi l'Esecutivo ad accantonarlo per svolgere un'ulteriore riflessione ed intervenire sulla scuola in modo più organico magari con un altro provvedimento. Del resto non vi è nessuna urgenza, visto che l'anno scolastico è già concluso.

  Massimo UNGARO (PD) trova bizzarra questa sorta di «do ut des» tra l'erogazione e il benefit vincolato all'assunzione dalla medesima scuola che fa apparire la norma, a suo avviso, poco trasparente.

  Il Viceministro Massimo GARAVAGLIA replica che si tratta di un finanziamento alla scuola di natura volontaria alla stregua di quello versato dalle famiglie. Trova positiva questa forma di osmosi tra imprenditori che vogliono migliorare un istituto educativo e la formazione tecnica offerta dalla scuola. Si tratta, a suo avviso, di una grande innovazione per la scuola pubblica.

  Maria Elena BOSCHI (PD), dopo aver sottolineato come il Viceministro Massimo Garavaglia intenda far apparire condivisibile ciò che invece condivisibile non è, si domanda quanti soggetti sono stati considerati potenziali beneficiari dell'incentivo nel calcolare la copertura e se questa, alla luce delle affermazioni del rappresentante del Governo sull'utilizzo dell'istituto in oggetto, può essere considerata sufficiente.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono il subemendamento Marattin 0.49.044.1 e approvano l'articolo aggiuntivo 49.044 del Governo (vedi allegato 2).

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, precisa che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Cestari 44.2 nella nuova formulazione, occorre espungere dal testo dell'emendamento Comaroli 44.3 (approvato nella nuova formulazione) la parte incidente sul comma 3, lettera c), dell'articolo 44 del presente provvedimento che, altrimenti, lo renderebbe incompatibile con il citato testo. Precisa inoltre che l'emendamento Boldi 14.4, già approvato nella seduta dello scorso 11 giugno, è da intendersi integrato con il richiamo normativo contenuto nel testo originario dell'emendamento Trano 14.2. Avverte, infine, che occorre procedere alla votazione dell'emendamento Bellachioma 23.8, precedentemente accantonato, sul quale i relatori e il Governo hanno espresso parere favorevole.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Bellachioma 23.8 (vedi allegato 2).

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, dichiara concluso l'esame degli emendamenti. Invita quindi i colleghi a prendere visione della nota dei relatori recante una serie di proposte di correzione formale del testo.

  Maria Elena BOSCHI (PD), con riferimento alle correzioni di forma proposte, rileva che alcune di esse presentano un carattere a suo avviso sostanziale e chiede, pertanto, che vengano verificate. Si riferisce, in particolare, alle correzioni apportate all'articolo 7, comma 1, quinto periodo; all'articolo 29, comma 9-quater; all'articolo aggiuntivo 30-bis, comma 2; all'articolo aggiuntivo 30-ter, comma 9, primo periodo e all'articolo 32, comma 9.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, al fine di procedere alle opportune verifiche in merito alle correzioni di forme proposte, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 22.40, riprende alle 22.45.

  Luigi MARATTIN (PD) rileva che la correzione apportata all'articolo 29, comma 9-quater, che indica come data di decorrenza 1o gennaio 2020, non può essere considerata meramente formale.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, precisa che si rende necessario indicare una data fissa per la disposizione in Pag. 44esame. Propone pertanto che venga indicato la data del 1o luglio 2019.

  Le Commissioni approvano le proposte di correzioni di forma, con la precisazione indicata dalla presidenza (vedi allegato 3).

  Silvia FREGOLENT (PD) preannuncia l'intenzione del suo gruppo di presentare una relazione di minoranza e di assumere le funzioni di relatrice di minoranza.

  Le Commissioni deliberano quindi di conferire ai relatori, onorevoli Centemero e Raduzzi, il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul testo in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Alberto Luigi GUSMEROLI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 22.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 202 dell'11 giugno 2019, alla pagina 27, prima colonna, dodicesima e trentottesima riga, e seconda colonna, decima riga, dopo la parola: «assistenziali,» devono intendersi aggiunte le seguenti: «di cui all'articolo 51, comma 2, lettera a),».

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